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Meditazione
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/5/2008
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Qualcuno la pratica ?
Consigli ? Esperienze ?
Ho appena cominciato e mi pare molto interessante.
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« Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione. »
Don Juan Matus
Inviato il: 30/11/2008 21:43
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Meditazione
#2
Dubito ormai di tutto
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Un solo consiglio: Buon viaggio
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Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 30/11/2008 21:59
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Re: Meditazione
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/5/2008
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Dai racconta, sono interessato
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Don Juan Matus
Inviato il: 30/11/2008 22:01
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Meditazione
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Parlare delle proprie esperienze...sono quello che le parole suggeriscono: esperienze personali, ognuno ha il proprio percorso, parlarne pubblicamente lo trovo improprio.
A mio parere, ovviamente

Ti posso dare un indirizzo che ti consiglio caldamente di visitare, e , se ti fosse possibile, di iscriverti o partecipare quanto prima ad uno dei loro corsi o seminari Istituto sperimentale di psicodinamica applicata
Potresti unire alla meditazione utili mezzi per stare meglio, sia fisicamente che spiritualmente

Ho ripreso ora, dopo tanti e tanti anni, ad utilizzarla, con esiti molto incoraggianti e quasi immediati

Ciao
Alessandro
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 1/12/2008 0:26
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Re: Meditazione
#5
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/5/2008
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Grazie, per la segnalazione.
Altre esperienze, riflessioni, sono accette
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Don Juan Matus
Inviato il: 1/12/2008 1:38
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Re: Meditazione
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/5/2008
Da Everywhere
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Io ho provato a meditare in questi giorni, eppure non so' se lo sto facendo nel modo giusto.
Quindi chiedo se avete libri sull'argomento da consigliare.

Grazie.

P.S.: parlate pure della meditazione in generale, non è un topic riguardante solo me.
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Don Juan Matus
Inviato il: 2/12/2008 8:37
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  •  sever
      sever
Re: Meditazione
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/8/2008
Da
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Menphix, se proprio vuoi fare questa esperienza, falla, ma fai attenzione. Ho letto che può anche essere pericolosa se fatta nel modo sbagliato.

Ti consiglio di seguire un corso e i consigli di una persona esperta. La meditazione e quindi il rilassamento può aprire le porte all'intrusione di qualche spirito disincarnato malefico, il quale potrebbe prendere possesso del tuo corpo. Sarebbe poi difficile liberarsene.

Ho letto da qualche parte di una persona che ha fatto una esperiemza simile, andando incontro a terribili conseguenze. Ti auguro buona fortuna. Il mio è soltanto un avvertimento a fare certe cose con estrema cautela.
Inviato il: 6/12/2008 22:04
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Meditazione
#8
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 7/12/2008 2:09
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Meditazione
#9
Dubito ormai di tutto
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Da Mondo
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Power of Meditation: Qigong Master Chi Energy


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"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 8/4/2009 17:27
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Meditazione
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Citazione:

menphisx ha scritto:
Qualcuno la pratica ?
Consigli ? Esperienze ?
Ho appena cominciato e mi pare molto interessante.


dipende dal genere di meditazione e da 'cosa' usi per praticarla...
io non la pratico dal 97... meditazione vera e propria dal 95... gli ultimi 2 anni era più che altro visualizzazione e proiezione.
Era molto interessante, quando hai fatto una determinata pratica e raggiungi un punto in cui riesci subito a mettere a fuoco le immagini ti si creano da sole davanti, concepisci nuove forme, crei intere strutture nella tua mente, le attraversi... é coinvolgente.
Inviato il: 9/4/2009 0:37
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Meditazione
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Personalmente penso che non ci sia nessuno spirito malefico che invade, ma uno stato alterato del proprio subconscio che riaffiora... anzi che essere uno 'positivo' é uno 'negativo'. Generato da problemi personali irrisolti che giaciono molto infondo nella persona, o da paure inconscie, squilibri etc.
Paradossalmente é più comune nelle persone che hanno una infarinatura di esoterismo od occultismo ma non abbastanza profonda, piuttosto che nelle persone che ne sono completamente a digiuno.
Gli esoteristi classici, quelli legati alla cabala, parlano di stato qliphotico anzi che sephirotico. Chi ha una formazione anche vagamente religiosa esteriorizza il proprio subconscio attribuendo gli stati a entità eteree.
Nell' ambito dei 'maghi' meditatori fino a trentina di anni fa questa 'dipendenza' dal sistema usato era evidentissima... chi era di estrazione ermetica non contemplava meditazioni su altri sistemi, per esempio quello elementale, e viceversa. Questo perchè in loro si erano ormai archetipizzate determinate strutture diventate così ferree da non permettere all' inconscio di staccarsene...
solo quando c' é stata la 'traduzione' (Circle city) di Rowe tra il sistema elementale e quello ermetico é nata una nuova scuola (molto ristretta)... anche l' avvento del chaotismo ha permesso l' apertura del subconscio a nuove esperienze...
ho assistito a sessioni chaote veramente belle e suggestive.. gruppi di meditazione in cui ogni membro usava un sistema diverso (dall' animistico dell' Umbanda all' enochiamo) ma condivideva le energie con gli altri.

E' vero bisogna farci attenzione, sopratutto esercitare prima l' autocontrollo e la capacità di 'non spaventarsi' se il corpo manifesta certi segni (tremori, tachicardia, sensazione di nausea etc) e se a un certo punto ci si sente come se :'cavolo... ma allora è vero'.
La prima sensazione é la euforia della sorpresa, poi generalmente viene la paura...

Ad ogni modo memphisx il consiglio di sever é giustissimo, se stai iniziando é meglio che tu abbia una guida molto esperta.

Questo ad ogni modo se vuoi andare fino a livelli avanzati, se ti basta una pratica di rilassamento e miglioramento personale penso che puoi anche non farti tutti sti problemi...
cura però molto la respirazione e impara a non 'chiudere' l' aria :)
Inviato il: 9/4/2009 0:59
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Re: Meditazione
#12
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/5/2008
Da Everywhere
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Grazie mille sitchinite dei consigli, anche se io penso che le entità eteree esistano, ma vengano attirate da problemi interiori :)

Ciao.
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Don Juan Matus
Inviato il: 9/4/2009 1:39
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  •  Vyoletta
      Vyoletta
Re: Meditazione
#13
So tutto
Iscritto il: 25/2/2007
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Carissimo, sono iscritta a questo sito da tempo ma solo ora mi è venuta voglia di partecipare (anche perchè ho già partecipato a forum di discussione e la maleducazione degli utenti era spesso scoraggiante, quindi dopo un po', me andavo), cosa di meglio su un argomento come la meditazione che tanto mi interessa per inziare?
Personalmente posso dirti la mia esperienza, ma come ben saprai, la meditazione è un'esperienza fortemente induviduale, anche se volta all'universale, come tale quindi, non ci sono libri o consigli più o meno validi, se non quello di liberare la mente da ogni tipo di barriera, preconcetto o pregiudizio (come se fosse semplice arg!!!). All'inzio potrà sembrarti quasi forzato, poi poco a poco diventerà naturale e la cosa migliore della meditazione è che non c'è confine e non c'è "arrivo", ogni volta puoi vivere un'esperienza diversa. Ti capiterà anche il giorno in cui non riuscirai a meditare, non fa nulla, non insistere e aspetta che il tuo corpo, la tua mente e il tuo spirito te lo chiedano nuovamente. Questa è una cosa importante che la mia maestra di yoga tibtano mi ha insegnato.
Un'altra cosa meravigliosa della meditazione è che sarà un'esperienza sperimentale, solo tua e che non dovrai "credere" a cosa che ti vengono raccontate, perchè più andrai in profondità, più tu stesso sperimenterai.
In ogni caso ci sono dei bei testi sulla meditazione e in particolare di consiglio quello di Goleman.
Un sito molto valido, serio e ampio è meditare.it
Un saluto sperando che questa esperienza possa apportarti molto.Citazione:

menphisx ha scritto:
Qualcuno la pratica ?
Consigli ? Esperienze ?
Ho appena cominciato e mi pare molto interessante.
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Vyoletta
Inviato il: 20/4/2009 18:11
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Re: Meditazione
#14
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
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Molto bello questo argomentoe ringrazio menphisx per averlo sollevato.
Da due anni a questa parte mi sono avvicinato alla religione buddhista e la cosa ha molto giovato al mio stile di vita e al mio modo di pensare.

Meditare è qualcosa che ti rende come un tutt'uno con ciò che ti circonda, riesci a capire e vedere cosa che prima ignoravi. La tua mente è come se si aprisse, letteralmente. Sembra quasi di camminare radente il suolo. Tutto rallenta e hai la facoltà di concentrarti sui particolari che ti circondano.

Coma qualcuno qui ti ha giustamente suggerito, è meglio iniziare con una persona esperta e competente nel campo che ti possa indirizzare sulla giusta via. Se ti interessano maggiori informazioni sulla meditazione, ti linko un pagina dal sito del tempio dove qualche volta mi reco per fare esercizi meditativi insieme monaci buddhisti.

Meditazione
Inviato il: 23/6/2009 23:29
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  •  edo
      edo
Re: Meditazione
#15
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
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Per menphisx: prima di cominciare il percorso meditativo ti consiglio quello delle costellazioni familiari. Per affrontare certi viaggi, meglio viaggiare leggeri!
Inviato il: 24/6/2009 8:05
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Meditazione
#16
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Verranno qui descritte le condizioni fondamentali per la crescita interiore. Pur con l'ausilio di talune misure prese nella vita esteriore e interiore, nessuno può pensare di progredire se non assolve a queste condizioni. Tutti gli esercizi di meditazione, di concentrazione o altro saranno privi di valore e anche in qualche modo nocivi se la vita non si attiene al senso di queste prescrizioni. Non si possono dare facoltà a un essere umano: si possono soltanto far sviluppare quelle che già ci sono in lui e che non si sviluppano spontaneamente a causa degli ostacoli esteriori e interiori che incontrano. Gli ostacoli esteriori si superano attenendosi alle regole di vita che seguono, invece gli ostacoli interiori si superano attraverso le particolari indicazioni date sulla meditazione, la concentrazione eccetera.

[1/a] La prima condizione consiste nel conquistare un pensiero perfettamente chiaro. A questo scopo bisogna liberarsi - almeno per un breve momento della giornata, anche per cinque minuti (ma più il tempo è lungo, meglio è) - dei pensieri che si muovono come fuochi fatui. Bisogna diventare padroni del mondo dei propri pensieri. Non se n'è padroni fin quando un condizionamento esteriore (la professione, una tradizione qualsiasi, le condizioni sociali, il fatto stesso di appartenere a un certo popolo, il momento della giornata, certi gesti che noi compiamo) ci detta un determinato pensiero e il modo stesso di svolgerlo. Durante quel breve momento di cui si è detto, con una volontà del tutto libera, dobbiamo svuotare la nostra anima del corso abituale e quotidiano dei pensieri e - di nostra propria iniziativa - porre un pensiero al centro della nostra anima. Non è necessario credere che debba essere un pensiero eccezionale o di particolare interesse. Il risultato interiore che ci si propone di raggiungere si ottiene meglio se, all'inizio, ci si sforza di scegliere un pensiero anche non interessante e il più insignificante possibile. La forza dell'attività propria del pensare - che è ciò che importa - viene da ciò maggiormente stimolata, mentre un pensiero che è interessante trascina da sé il pensare. E' preferibile eseguire questo esercizio di controllo dei pensieri concentrandosi su uno spillo piuttosto che su Napoleone. Ci si dice: "Parto ora da questo pensiero e di mia personale iniziativa gli associo tutto ci. che gli si può ricollegare obiettivamente". Alla fine dell'esercizio quel pensiero deve permanere nell'anima altrettanto vivo e colorito che all'inizio. Bisogna eseguire questo esercizio ogni giorno, almeno per un mese. Si può ogni giorno scegliere un nuovo pensiero ma anche conservare lo stesso pensiero per diversi giorni.

[1/b] Alla fine di un esercizio di questo genere bisogna cercare di prendere pienamente coscienza del sentimento interiore di fermezza e sicurezza che la sottile attenzione portata alla nostra anima ci farà presto rilevare.

[1/c] Poi si termina l'esercizio immaginando la propria testa e la linea mediana della schiena, come se si volesse riversare questo sentimento in tali parti del corpo.

[2/a] Dopo essersi esercitati così per un mese circa, ci si ponga un ulteriore proposito. Si tenti di immaginare una qualsiasi azione, che secondo il corso abituale delle proprie occupazioni non ci si sarebbe certamente mai proposti di compiere. Di questa azione si faccia di per sé un dovere quotidiano. Come azione da eseguire sarà bene scegliersi un'azione che possa essere compiuta ogni giorno per una durata più lunga possibile. Anche qui è meglio cominciare con un'azione insignificante, che occorre, per così dire, sforzarsi di compiere: per esempio, ci si può proporre di andare ad innaffiare in un preciso momento del giorno una pianta che si è acquistata. Dopo un certo periodo, a questa prima azione se ne deve aggiungere una seconda, poi una terza, eccetera, sempre che il compimento di tutti gli altri doveri ne offri la possibilità. Anche quest'esercizio deve essere eseguito per un mese. Durante questo secondo mese, tuttavia, bisogna il più possibile perseverare nell'esecuzione del primo esercizio, pur non facendone un dovere quasi esclusivo come nel primo mese. Non bisogna perderlo di vista: altrimenti ci si accorgerebbe ben presto che i frutti del primo mese si sono persi e che è ricominciato il solito vagare dei pensieri non controllati. Una volta acquisiti questi frutti, bisogna pertanto badare a non perderli.

[2/b] Dopo aver fatto esperienza di una tale azione scelta di propria iniziativa e compiuta come secondo esercizio, si prenda coscienza, attraverso un'attenzione sottile, del sentimento di impulso interiore verso l'agire, destatosi nell'anima

[2/c] e lo si riversi, per così dire, nel proprio corpo in modo da farlo discendere o fluire dalla testa al cuore.

[3/a] Il nuovo esercizio che va posto al centro della vita durante il terzo mese è l'educazione a una certa equanimità di fronte alle oscillazioni tra piacere e dolore, gioia e sofferenza; la contrapposizione "esultanti di gioia e tristi fino alla morte" deve far posto, attraverso uno sforzo cosciente, a un'equanimità dell'anima. Si faccia attenzione al fatto che nessuna gioia ci faccia perdere la testa, che nessuna sofferenza ci schiacci, che nessuna esperienza vissuta ci trascini verso l'eccitazione o la collera smisurate, che nessuna attesa ci riempia di timore e di angoscia, che nessuna situazione ci faccia perdere il nostro equilibrio, eccetera.

[3/b] Non si tema, con questo esercizio, di far inaridire o impoverire l'anima; si noterà, al contrario, che grazie a questo esercizio, al posto di ciò che di solito si avverte sorgono qualità pure; soprattutto, attraverso un'attenzione sottile, si potrà scoprire in sé, nel proprio corpo, una condizione di calma interiore;

[3/c] si riversa questa calma nell' organismo - come nei due casi precedenti - facendola irraggiare dal cuore verso le mani, i piedi e infine la testa. E' evidente che, riguardo a quest'ultimo caso, non si può far ciò dopo ogni esercizio, perché non si tratta in fondo di un esercizio isolato, bensì di una attenzione costante diretta verso la vita interiore. Occorre però, almeno una volta al giorno, evocare dinanzi all'anima questa calma interiore ed esercitarsi a riversare, a far fluire questo sentimento dal cuore verso le mani, poi i piedi, infine la testa. Si continuerà a eseguire il primo e il secondo esercizio durante il terzo mese, come si è continuato il primo esercizio nel secondo mese.

[4/a] Nel quarto mese occorre seguire come nuovo esercizio quello chiamato "della positività". Esso consiste nel ricercare costantemente in tutti gli esseri, in tutte le cose, in tutte le esperienze, ciò che di buono, di bello, di eccellente vi è contenuto. Ciò che meglio definisce questa qualità dell'anima è una leggenda persiana sul Cristo Gesù. Camminava lungo una via con i suoi discepoli, quando videro sul ciglio della strada, il cadavere di un cane in uno stato già avanzato di decomposizione. Di fronte a quel raccapricciante spettacolo i discepoli volsero lo sguardo dall'altra parte; solo il Cristo si fermò, guardò il cane con aria pensosa e disse:"Che bei denti aveva questo animale!". Dove gli altri avevano visto soltanto una realtà ripugnante e sgradevole, egli vedeva il bello. Così il discepolo dell'esoterismo deve sforzarsi di cercare in ogni fenomeno e in ogni essere ciò che vi è di positivo. Noterà ben presto che sotto la coltre della ripugnanza si nasconde una certa bellezza; che sotto le sembianze di un criminale si nasconde qualcosa di buono; sotto le sembianze di un pazzo si cela in qualche modo un'anima divina. Questo esercizio si accosta a ciò che si chiama "astenersi dalla critica". Non bisogna interpretare ciò come se si dovesse denominare nero il bianco e bianco il nero. Ma c'è una differenza tra un giudizio che nasce soltanto dalla reazione personale o dall'impressione personale di simpatia o antipatia e una tutt'altra attitudine secondo la quale ci si immerge con amore nel fenomeno o nell'essere che ci è dinanzi, chiedendosi ogni volta:"Com'è giunto a essere ciò che è, a fare quel che ha fatto?". Questa attitudine spinge, del tutto spontaneamente, a sforzarsi di aiutare ciò che è imperfetto, piuttosto che biasimarlo o criticarlo soltanto. E' priva di valore l'obiezione che, in molte circostanze della vita umana, è necessario biasimare e giudicare, perché in ogni caso queste condizioni di vita sono tali da impedire di seguire una vera disciplina occulta. Esistono, in effetti, numerose condizioni di vita che non consentono di seguire correttamente questa disciplina. In questo caso non bisogna voler conseguire con impazienza, nonostante tutto, quei progressi che si possono realizzare soltanto in certe condizioni.

[4/b] Chiunque abbia rivolto per un intero mese la sua attenzione al lato positivo di tutto ciò che incontra noterà a poco a poco che nella sua interiorità affiora un sentimento che gli dà l'impressione che la sua pelle divenga permeabile in tutte le direzioni e che la sua anima si apra vastamente a tutti quei fatti segreti e sottili che gli si svolgono attorno e che prima fuggivano del tutto alla sua attenzione. Si tratta proprio di combattere contro la mancanza di attenzione che esiste in tutti di fronte a questi fatti sottili.

[4/c] Una volta osservato che questo sentimento si manifesta nell'anima sotto forma di felicità, si cerchi di dirigere questo sentimento, come fosse un pensiero, verso il cuore, di farlo fluire di là verso gli occhi e da questi ultimi verso l'esterno, nello spazio di fronte a sé e attorno a sé. Si noterà che si acquista così un'intima relazione con lo spazio. Si va oltre se stessi, ci si dilata, per così dire. Si impara a considerare una parte del proprio ambiente come qualcosa che fa anche parte di se stessi. Questo esercizio richiede una buona dose di concentrazione e soprattutto il riconoscimento di un fatto: ogni moto passionale dell'anima, ogni tempesta emotiva, distrugge da cima a fondo questa attitudine dell'anima. Si ripetano gli esercizi già praticati come si è indicato per i mesi precedenti.

[5/a] Al quinto mese si cerchi di coltivare in sé il sentimento di "spregiudicata apertura" nell'affrontare ogni nuova esperienza. Generalmente la reazione è la seguente:"Ecco qualcosa che io non ho ancora inteso dire, che non ho mai visto: non ci credo, è un'illusione". Il discepolo dell'esoterismo deve decisamente desistere da questa attitudine. Deve essere pronto in ogni momento ad accettare di fare un' esperienza nuova. Ci. che in precedenza ha riconosciuto come normativo o che gli si presentava come possibile non deve essere un ostacolo che gli impedisca di accogliere una nuova verit.. Se gli si viene a dire (benché questo esempio sia un po' forzato, è valido): "Senti, da ieri sera il campanile di San XXX si è inclinato", il discepolo dell'esoterismo deve lasciare la porta aperta alla possibilità di credere che la conoscenza delle leggi naturali da lui finora acquisita possa, nonostante tutto, arricchirsi di un fatto di questo genere, apparentemente inaudito.

[5/b] Chi durante il quinto mese rivolga la sua attenzione a una tal modo di essere noter. che nella sua anima affiora un sentimento che gli dà l'impressione che nello spazio - quello di cui si è parlato per l'esercizio del quarto mese - qualcosa divenga vivente, che qualcosa in questo spazio si metta in movimento. Questo sentimento è straordinariamente sottile e delicato.

[5/c] Occorre tentare di cogliere attentamente questa sottile vibrazione nello spazio circostante e farne, per così dire, penetrare il flusso attraverso i cinque sensi, soprattutto attraverso gli occhi, le orecchie e la pelle, nella misura in cui questa possiede il senso del calore. A questo gradino del cammino esoterico, si applica minore attenzione alle impressioni destate dai fenomeni sui sensi inferiori, cioè il gusto, l'odorato e il tatto. Non è ancora possibile, a questo gradino, discernere le influenze positive che si incontrano in questo ambito dalle numerose influenze negative che vi si mescolano. Meglio rimandare questo lavoro a un gradino più avanzato.

[6] Nel sesto mese si tenti di fare e di rifare sempre i cinque esercizi in modo sistematico, secondo un ritmo, una regolare alternanza. Il risultato sarà che a poco a poco un bell'equilibrio si forma nell'anima. Si noter. soprattutto che il malcontento che si provava forse di fronte a certi fatti o a certi esseri scompare del tutto. In noi viene a regnare una disposizione interiore che concilia tutte le esperienze, che armonizza tutti gli eventi; questa disposizione non ha assolutamente nulla in comune con l'indifferenza, al contrario, essa consente di operare nel mondo per migliorarlo e farlo evolvere. Nell'anima si fa strada una calma comprensione verso cose che prima le erano completamente impenetrabili. Anche l'andatura e i gesti dell'uomo si trasformano sotto l'influenza di questi esercizi; e se un giorno si nota che anche la scrittura ha assunto un altro stile, allora si può dire che si . sul punto di raggiungere il primo gradino del cammino verso l'alto.

Insistiamo ancora una volta su due punti essenziali:

innanzitutto sul fatto che i sei esercizi appena descritti hanno il potere di paralizzare le influenze nocive che potrebbero avere altri esercizi occulti, così che non se ne conservino soltanto gli elementi favorevoli;

in secondo luogo, che essi soli in realtà possono assicurare un risultato positivo al lavoro di meditazione e di concentrazione. Al discepolo dell'esoterismo, per coscienzioso che sia, non basta l'osservanza della morale comune, perché questa morale può essere molto egoistica in colui che dice a se stesso:"Voglio essere buono perché si possa pensare di me che sono buono". Il discepolo dell'esoterismo non fa del bene perché vuole che si pensi bene di lui, ma perché a poco a poco egli riconosce che soltanto il bene fa procedere l'evoluzione, mentre il male, l'azione cattiva o disordinata pongono ostacoli sul cammino di questa evoluzione.



Da: http://spazioinwind.libero.it/gburrini/percresc/eserciz5.html

PS
Quando si dice essere stretti e co ncisi
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 29/6/2009 2:00
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  •  jataka
      jataka
Re: Meditazione
#17
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
Messaggi: 292
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Citazione:

benitoche ha scritto:
Verranno qui descritte le condizioni fondamentali per la crescita interiore. Pur con l'ausilio di talune misure prese nella vita esteriore e interiore, nessuno può pensare di progredire se non assolve a queste condizioni. Tutti gli esercizi di meditazione, di concentrazione o altro saranno privi di valore e anche in qualche modo nocivi se la vita non si attiene al senso di queste prescrizioni. Non si possono dare facoltà a un essere umano: si possono soltanto far sviluppare quelle che già ci sono in lui e che non si sviluppano spontaneamente a causa degli ostacoli esteriori e interiori che incontrano. Gli ostacoli esteriori si superano attenendosi alle regole di vita che seguono, invece gli ostacoli interiori si superano attraverso le particolari indicazioni date sulla meditazione, la concentrazione eccetera.
i

io faccio meditazione da una decina di anni e mi permetto di contestare (per modo di dire) alcune cose
a) non è vero che non puoi prgredire se non assolvi determinate condizioni, per lo meno non del tutto; la progressione può esserci comunque
b) meditazione non significa concentrazione ma centratura
c) le meditazioni non potranno mai essere nocive, male che vada non serviranno a nulla, ma non nuoceranno mai

concordo sugli ostacoli e sullo sviluppo delle facoltà
aggiungo che, in ogni caso, quando una persona fa meditazione comincia un percorso di purificazione interiore
non è detto che arrivi al traguardo, per niente, ma a qualcosa gli servirà sempre
_________________
Ho accarezzato il cielo con la mano. Era terso, un azzurro fantastico che diceva: senti come sono morbido. Lo era davvero e ho deciso di sdraiarmici sopra. E mi sono ritrovato in volo, trasportato dal respiro del cielo stesso verso l’ultimo orizzonte, ...
Inviato il: 21/9/2009 22:12
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Meditazione
#18
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
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Citazione:

a) non è vero che non puoi prgredire se non assolvi determinate condizioni, per lo meno non del tutto; la progressione può esserci comunque



Verissimo ma è una progressione malata e pericolosa, senza la dovuta preparazione confrontarsi con la propia malvagità può essere devastante
Mi spiego meglio
La prima cosa che vediamo nel mondo dello spirito è:

La nostra immagine "riflessa"


Adesso una persona dalle passioni comuni che si contempla,chissa quale mostro ,o meglio chissa che lupo brutto e malvagio sarà capace di rappresentarsi

Un'esperienza del genere facilmente porta alla follia

PS
E' un piacere ritrovarti jataka

PPS OT
Un brutto sogno:
Un terribile terremoto spacca l Italia in due
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 23/9/2009 4:08
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Re: Meditazione
#19
Sono certo di non sapere
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Citazione:
PPS OT Un brutto sogno: Un terribile terremoto spacca l Italia in due

OT Un bellissimo sogno: un provvidenziale terremoto spacca l'Italia in due e la falda, che passa attraverso Montecitorio ed il Quirinale, inghiottisce tutto nelle viscere della Terra mentre il Parlamento era riunito in seduta plenaria. Applausi a scena aperta sia dal Nord che dal Sud ora felicemente separati da Dio. Impiccato a testa in giu' ad una impalcatura abusiva dopo il linciaggio da parte di una folla sbavante imprenditore lombardo che proponeva di costruire un ponte sulla voragine e vendere 37 casette ai terremotati. Tutte le monetine che aveva il tasca cadono disordinatamente al suolo.
Poi, porco cane, mi sono svegliato...
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 23/9/2009 10:46
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Re: Meditazione
#20
Sono certo di non sapere
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OT :

... e Citta' del Vaticano...???

...

mc
Inviato il: 23/9/2009 14:24
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  •  Pyter
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Re: Meditazione
#21
Sono certo di non sapere
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Il Vaticano ha approfittato dell'apertura e i pastori hanno guidato le pecorelle verso la terra promessa: la Svizzera.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 23/9/2009 14:40
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Re: Meditazione
#22
Ho qualche dubbio
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"Gli atei sono noiosi, perchè parlano sempre di Dio"
Inviato il: 23/9/2009 15:18
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Re: Meditazione
#23
Sono certo di non sapere
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OT...

Citazione:
"Gli atei sono noiosi, perchè parlano sempre di Dio"

A parte il fatto che evidentemente il termine "uomo di spirito" dai credenti viene regolarmente confuso (quando devono credono di essere spiritosi, sono dottrinali, e quando devono essere spirituali sono spiritosi ... parlare seriamente di minchiate inventate sarebbe uno spasso se non fosse tristemente patetico, quindi, in effetti, risulta molto divertente ascoltare tali deliri a volte).

Mi riservo i discorsi su dio per chi e' in grado di capire cio' che intendo.
Evidentemente, non ne parlerei mai con te, onetimepad.


p.s.:
Meglio noioso che idiota, in generale... ... Citta' del Vaticano, comunque, se mai esistesse un dio, non ne avrebbe nulla a che spartire... (ecco perche' idiota... perche', in generale, non si capisce la differenza tra un setta di persone da psichiatrizzare e dio, qualsiasi valore gli si voglia individualmente attribuire... ... non vorrei che si dicesse che insulto senza motivare ... ).

Mi scuso per l'OT.

mc
Inviato il: 23/9/2009 17:13
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Re: Meditazione
#24
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Meglio noioso che idiota, in generale...

Le due caratteristiche non sono, evidentemente, mutuamente esclusive.
Inviato il: 23/9/2009 17:32
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Re: Meditazione
#25
Sono certo di non sapere
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... in effetti... Concordo... anzi quando pensavo all'idiota che descrivevo prima provavo un senso di "stantio", di ripetitivo, di noioso ... dopotutto l'indottrinamento e' cosi'.

Il forum parla di <meditazione> non di spirito di patata.

mc
Inviato il: 23/9/2009 17:41
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Re: Meditazione
#26
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Il forum parla di <meditazione> non di spirito di patata.

Solo OT atei, prego.
Inviato il: 23/9/2009 17:47
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  •  jataka
      jataka
Re: Meditazione
#27
Ho qualche dubbio
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Citazione:

benitoche ha scritto:
Citazione:

a) non è vero che non puoi prgredire se non assolvi determinate condizioni, per lo meno non del tutto; la progressione può esserci comunque



Verissimo ma è una progressione malata e pericolosa, senza la dovuta preparazione confrontarsi con la propia malvagità può essere devastante
Mi spiego meglio
La prima cosa che vediamo nel mondo dello spirito è:

La nostra immagine "riflessa"


Adesso una persona dalle passioni comuni che si contempla,chissa quale mostro ,o meglio chissa che lupo brutto e malvagio sarà capace di rappresentarsi

Un'esperienza del genere facilmente porta alla follia

PS
E' un piacere ritrovarti jataka

PPS OT
Un brutto sogno:
Un terribile terremoto spacca l Italia in due


piacere mio benitoche
in ogni caso concordo che senza la dovuta preparazione il progresso personale possa essere difficoltoso, difficile, ma escluderei il "malato"
per lo meno lo intenderei diversamente, ossia potremmo chiamarlo "diverso" (anche se ultimamente questa parola fa un pò senso), forse "non equilibrato", ma sarebbe in ogni caso un avanzamento
ci sono svariate persone sul nostro pianeta che, pur non facendo percorsi specifici, si trovano ben più avanti di altri
il loro problema è che, nella maggior parte dei casi, non se ne rendono conto, e ciò offusca il discorso
allo stesso modo confermo che qualcuno sia arrivato alla follia o, comunque, molto vicino

p.s. era proprio un sogno?
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Ho accarezzato il cielo con la mano. Era terso, un azzurro fantastico che diceva: senti come sono morbido. Lo era davvero e ho deciso di sdraiarmici sopra. E mi sono ritrovato in volo, trasportato dal respiro del cielo stesso verso l’ultimo orizzonte, ...
Inviato il: 23/9/2009 20:47
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Re: Meditazione
#28
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
in ogni caso concordo che senza la dovuta preparazione il progresso personale possa essere difficoltoso, difficile, ma escluderei il "malato"


Giusto. Abbiamo sempre noi stessi di fronte, ciò che vediamo siamo sempre noi. Non bisogna farsi spaventare da questa immagine altrimenti la meditazione non porta a nulla (IMHO). Piuttosto abbracciare la nostra malvagità, sondarla, studiarla; poichè essa non è altro che il libero sfogo delle nostre emozioni che sfuggono al nostro autocontrollo. Allora bisogna capire perchè è stato permesso a questa "entità" di sfuggire alla nostra mente. E' uno step fondamentale quello di incontrare il nostro doppio nel mondo degli spiriti.
Inviato il: 23/9/2009 21:02
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  •  jataka
      jataka
Re: Meditazione
#29
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Lezik85 ha scritto:
Citazione:
in ogni caso concordo che senza la dovuta preparazione il progresso personale possa essere difficoltoso, difficile, ma escluderei il "malato"


Giusto. Abbiamo sempre noi stessi di fronte, ciò che vediamo siamo sempre noi. Non bisogna farsi spaventare da questa immagine altrimenti la meditazione non porta a nulla (IMHO). Piuttosto abbracciare la nostra malvagità, sondarla, studiarla; poichè essa non è altro che il libero sfogo delle nostre emozioni che sfuggono al nostro autocontrollo. Allora bisogna capire perchè è stato permesso a questa "entità" di sfuggire alla nostra mente. E' uno step fondamentale quello di incontrare il nostro doppio nel mondo degli spiriti.


ognuno di noi è di fronte a se stesso ogni giorno in ogni momento, sempre che si voglia affrontare,
più che abbracciare la nostra malvagità, come dici tu, dovremmo accettarla, renderci conto che esiste e viverla
per viverla non intendo essere malvagi, ma essere consapevoli che c'è, far fluire l'attimo e continuare
non è facile, lo so, ma non è neanche così difficile
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Inviato il: 23/9/2009 23:09
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