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   WTC7
  Controlled Demolition Inc : Pull it!

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Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#13
Sono certo di non sapere
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Una parte dell'intervista che mi pare sottovalutata è questa:

Citazione:

Questo è il motivo per cui facciamo le detonazioni di prova, cioè si entra e si scelgono un po di colonne chiave e le si carica con esplosivi e le si fa detonare prima del tempo, per riuscire a capire i carichi all'interno delle colonne.


Nell'ora tra gli impatti aerei e il crollo di esplosioni se ne sono sentite parecchie.

Poi ognuno tiri le proprie conclusioni, ma aggiungendo anche questo tassello.
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Inviato il: 24/7/2008 17:45
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Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#12
Sono certo di non sapere
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Da Bologna
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Citazione:

neoprog ha scritto:
E' impossibile calcolare da prima le forze che entrano in gioco nell' impatto, e quelle che risulteranno dai danni, e inserirle nei calcoli di una demolizione controllata.
Su che parametri si dovrebbe basare, se entra in gioco la casualità, derivata dalle tante variabili in campo.

E' impossibile per chiunque o solo impossibile per non specialisti come me e te?
La tua mi sembra una generalizzazione un po ardita, sostenere che calcoli difficili siano impossbili per chiunque

Citazione:

Figuriamoci poi se si deve calcolare un impatto che và al di là delle leggi fisiche, con l'alluminio che fonde e perfora l'acciaio.

Forse in qualche film...


Questa de "L'alluminio che fonde l'acciaio" mi mancava, chi sostiene questa teoria, e in cosa consiste esattamente ?

E quale legge fisica esattamente vieta ad un aereo in alluminio in volo a centinaia di km/h di sfondare una maglia di colonne in acciaio ?

Da come ne parli tu parrebbe che le pareti del WTC 1 e 2 fossero un'unica lamina corazzata in acciaio, a me risulta invece ci fosse una maglia di colonne d'acciaio con ampi spazi vetrati.

Ti dirò di più: anche il core non era un blocco unico, c'erano 47 colonne massicce, ma ampi spazi in mezzo. Serve un link ai blueprints delle torri WTC?
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Inviato il: 24/7/2008 17:41
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  •  neoprog
      neoprog
Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#11
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Lonewolf
"Devo aggiungere altro?"
E' certo che devi aggingere altro!
O vuoi per caso insinuare che quella è la velocità che avrebbe dovuto avere l'aereo per far detonare il c4?
La velocità di propagazione di un onda, non ha nulla a che vedere con la velocità di un aereo, perlomeno in termini di pressione.
Il detonatore poi, non è altro che una piccola carica di esplosivo che genera, appunto l'onda di pressione, (onda d'urto) che a sua volta innesca l'esplosivo.


Nella tua esposizione della wikipagina, ti sei lasciato qualcosa.


"Siccome il C-4 brucia lentamente quando esso è acceso con una fiamma, i soldati della guerra del Vietnam usavano piccole quantità di C-4 come benzina per scaldare le razioni durante i lunghi pattugliamenti"

Evidentemente questa affermazione non risponde alle tue esigenze.

Inoltre ti sei dimenticato di esporre la compatibilità della thermite, dato che quest'elemento viene indicato come materiale chiave per la demolizione.


"Dipende da quanto l'impatto ha potuto danneggiare la struttura che ha retto tranquillamente fino a..."

Senza alcun riferimento personale, questa della compatibilità schianto/demolizione controllata, la ritengo una castroneria.
E' impossibile calcolare da prima le forze che entrano in gioco nell' impatto, e quelle che risulteranno dai danni, e inserirle nei calcoli di una demolizione controllata.
Su che parametri si dovrebbe basare, se entra in gioco la casualità, derivata dalle tante variabili in campo.

Figuriamoci poi se si deve calcolare un impatto che và al di là delle leggi fisiche, con l'alluminio che fonde e perfora l'acciaio.

Forse in qualche film...
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Inviato il: 24/7/2008 16:31
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  •  edo
      edo
Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
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La seconda cosa che facciamo è perforare. A seconda della altezza della struttura, andremo a lavorare su un paio di piani diversi - di solito da due a sei. Più è alto l'edificio, più in alto lavoriamo.

Ah!
Inviato il: 24/7/2008 8:40
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Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#9
Sono certo di non sapere
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Da Bologna
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RICERCA DI RESIDUI DI ESPLOSIVI O DI THERMITE

Da una FAQ sul sito ufficiale NIST, http://wtc.nist.gov/pubs/factsheets/faqs_8_2006.htm , domanda 12:

[Domanda:] "L'investigazione del NIST ha cercato elementi di prova che le torri WTC siano state abbattute con delle demolizioni controllate? L'acciaio è stato testato per trovare residui di esplosivi o thermite? La combinazione di thermite e zolfo [chiamato thermate] "taglia l'acciaio come un coltello caldo attraversa il burro."

[Risposta:] Il NIST non ha eseguito test per cercare tracce di questi composti nell'acciaio ".

Vedere anche:
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2514
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Inviato il: 24/7/2008 7:47
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#8
Webmaster
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Sempre per la serie: "LA PAROLA AGLI ESPERTI"

DOMANDA: Non trova altrettanto stupefacente, sempre da un punto di vista criminologico, che il sindaco di New York Giuliani a) abbia impedito all'FBI di prendere controllo di Ground Zero, b) non abbia mai fatto fare - o comunque non abbia mai reso pubblica - una sola perizia tecnico-legale sui resti dell'acciaio delle Torri, mentre c) se ne è completamente liberato nell'arco di soli tre mesi, rivendendolo quasi tutto in Estremo Oriente affinchè venisse riciclato?

Danilo Coppe: Sì. È stupefacente che non siano stati fatti almeno degli accantonamenti a campione delle carpenterie e messi in condizioni di essere adeguatamente analizzati anche in eventuale “contraddittorio”. Una serie di tamponi avrebbero potuto fugare ogni dubbio sulla presenza di materie esplosive.

DOMANDA: Secondo lei, che spiegazione si può dare, al di fuori di una demolizione controllata, per la presenza di svariate pozze di metallo incandescente, trovate dai soccorritori fra le macerie alla base di tutte e tre le Torri, ad oltre sei settimane dai crolli stessi?

Danilo Coppe: Non ho elementi sufficienti per rispondere sul caso specifico. Penso che le macerie compattate in quel modo facciano spessori di notevole capacità refrattaria. Certo che sei settimane mi sembrano comunque eccessive.

DOMANDA: Secondo lei, che spiegazione si può dare, al di fuori di una demolizione controllata, per la completa e perfetta piegatura a "ferro di cavallo" (180°) di un segmento di pilone lungo qualche metro soltanto, sulla cui superficie non compare nessuna crepa visibile?

Danilo Coppe: Ho troppo pochi elementi per questa valutazione. Bisognerebbe perlomeno avere una foto ad alta definizione e fare degli ingrandimenti. Meglio ancora vedere l’oggetto.

DOMANDA: Che spiegazione si può dare, riguardo alla presenza fra le macerie di svariati piloni di supporto, che risultano tagliati in diagonale, esattamente come prevede l'azione di una carica cava delle demolizioni controllate?

Danilo Coppe: Ho troppo pochi elementi per questa valutazione. Bisognerebbe perlomeno avere una foto ad alta definizione e fare degli ingrandimenti. Meglio ancora vedere l’oggetto. In ogni caso bisognerebbe intervistare chi ha operato nello sgombero delle macerie e chiedere se sono stati effettuati tagli a cannello di quel tipo. Confesso che questo elemento è quanto di più curioso dal punto di vista tecnico, visto che effettivamente è una lavorazione molto simile a quella che si ottiene con le cariche di taglio.

DOMANDA: Lei conosce qualche esempio nella storia dell'ingegneria civile in cui un edificio in acciaio, di qualunque altezza forma o sezione, si sia completamente distrutto crollando su se stesso, indipendentemente dalle cause di quel crollo?

Danilo Coppe: Personalmente no.

DOMANDA: In particolare esiste una ripresa del crollo del WTC7 che mostra chiaramente come su di un lato, agli ultimi piani, si verifichi una serie di "sbuffi" verso l'esterno nel momento stesso in cui inizia il crollo. Secondo lei è possibile spiegare questo fenomeno al di fuori di una demolizione controllata?

Danilo Coppe: Non ho elementi sufficienti per valutare questi fenomeni.
Inviato il: 24/7/2008 7:26
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#7
Sono certo di non sapere
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Citazione:
1) Come afferma l'intervista, ci sono tre tipi di innesco per gli esplosivi.
Scintilla, ma soprattutto urto e compressione.
Tutti e tre i fenomeni si riscontrano nell'impatto dell'aereo, ergo, le cariche avebbero dovuto innescarsi.

La detonazione del C-4 avviene con onde di pressione di circa 8.040 metri per secondo (26,400 ft/s), pari a 28.900 km/h (18.000 mph).
Devo aggiungere altro?

Il maggior vantaggio del C-4 è che può essere modellato in ogni forma desiderata; il C-4 può essere pressato dentro le fessure, feritoie, spazi aperti negli edifici, ponti, equipaggiamenti o macchinari. Analogamente, può essere inserito facilmente nei contenitori speciali utilizzati dalle forze speciali. Il C-4 è ben conosciuto per la sua durata, resistenza e sicurezza; non esplode se colpito da una pallottola, tagliato, scosso, o al contatto con il fuoco: il solo metodo per la detonazione è la pressione, applicata con un detonatore.

Citazione:
2) La precisione delle apparecchiature radiocomandate non è millimetrica. Sbagliano, e a volte anche di parecchio.
Come avranno pianificato preventivamente lo schianto non si capisce davvero, dato che uno spostamento, anche di qualche decina di centimetri avrebbe compromesso tutto.
Dipende da quanto l'impatto ha potuto danneggiare la struttura che ha retto tranquillamente fino a...
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La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 23/7/2008 21:40
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  •  neoprog
      neoprog
Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#6
Mi sento vacillare
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"scusa! ma quale aereo?"

Ho visto dopo che era sul wtc7, ormai l'avevo già postato.
Comunque penso che l'intervista sia di carattere generale, quindi come discorso vale anche per le torri.
E' utile suddividere per argomenti l'11 settembre, ma risulta controproducente se fatto a compartimenti stagni, dove ogni capitolo è circoscritto a se stesso.

"Sempre che lo schianto aereo non sia preventivamente pianificato... "

L'intervista la valuto sul piano generale, e in essa si afferma la difficoltà di operare su strutture danneggiate per via delle forze casuali che possono crearsi, di cui bisogna tenere conto.
Mi spieghi come possono calcolare un impatto in una struttura già minata?
Considerando due fattori.
1) Come afferma l'intervista, ci sono tre tipi di innesco per gli esplosivi.
Scintilla, ma soprattutto urto e compressione.
Tutti e tre i fenomeni si riscontrano nell'impatto dell'aereo, ergo, le cariche avebbero dovuto innescarsi.
2) La precisione delle apparecchiature radiocomandate non è millimetrica. Sbagliano, e a volte anche di parecchio.
Come avranno pianificato preventivamente lo schianto non si capisce davvero, dato che uno spostamento, anche di qualche decina di centimetri avrebbe compromesso tutto.
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Inviato il: 23/7/2008 21:15
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#5
Sono certo di non sapere
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Citazione:
da neoprog il 23/7/2008 20:32:50
...
Queste affermazioni sono molto interessanti...
Mi sembra che stia implicitamente affermando che una demolizione controllata ed uno schianto aereo siano leggermente incompatibili.
Sempre che lo schianto aereo non sia preventivamente pianificato...
scusa! ma quale aereo?
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Inviato il: 23/7/2008 20:49
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  •  neoprog
      neoprog
Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#4
Mi sento vacillare
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cit.:
"Ci sono pochissimi esplosivi che siano sensibili alle scintille attualmente. La maggior parte sono sensibili agli urti o sensibili alla compressione."

"ogni volta in cui si ha una struttura danneggiata è un discorso completamente diverso. Voglio dire che è molto più difficile per noi di abbattere una struttura che è già danneggiata, perché non sai più come lavorano le forze."


Queste affermazioni sono molto interessanti...
Mi sembra che stia implicitamente affermando che una demolizione controllata ed uno schianto aereo siano leggermente incompatibili.
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  •  LoneWolf58
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Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#3
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Quando siamo entrati e abbiamo iniziato a rimuovere del cemento, ci siamo detti, "Accidenti, ma che diavolo stavano costruendo?" Voglio dire, il modo in cui è stata costruita, avrebbero potuto mettere altri 15 piani in cima a questa cosa. La nostra teoria è che esso fosse stato originariamente di proprietà mafiosa e, probabilmente, il povero ingegnere era così terrorizzato che potesse mai cadere che lo ha rinforzato a più non posso!

chissà perchè?!?!... dovranno fare lo stesso con il ponte sullo stretto!!

Citazione:
C'è una differenza tra "com'è stabilito" e "com'è costruito". E non ci si fida mai degli schemi. Questo è il motivo per cui facciamo le detonazioni di prova, cioè si entra e si scelgono un po di colonne chiave e le si carica con esplosivi e le si fa detonare prima del tempo, per riuscire a capire i carichi all'interno delle colonne.

che sia stato questo il motivo del primo attentato alle torri???
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Inviato il: 23/7/2008 20:01
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Re: Controlled Demolition Inc : Pull it!
#2
Mi sento vacillare
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Se poi lo dice un americano che "pull it" significa per l'appunto tirare giu l'edificio,cioe demolirlo..

Inviato il: 23/7/2008 18:25
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Controlled Demolition Inc : Pull it!
#1
Sono certo di non sapere
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Controlled Demolition, Inc – Pull it!


Citazione:
"I remember getting a call from the fire department commander, telling me that they were not sure they were gonna be able to contain the fire, and I said, 'We've had such terrible loss of life, maybe the smartest thing to do is pull it.' And they made that decision to pull and we watched the building collapse."


Il celebre termine "pull it" di Siverstin si presta a molteplici interpretazioni. C'è chi ha provato a sostenere che Silverstin si riferisse al tirare fuori dal palazzo un contingente di pompieri (sebbene è dimostrato che l'ordine di ritirarsi fosse già stato dato ore prima e che a quell'ora nessun pompiere o membro dei soccorsi si trovasse nel palazzo), oppure altri hanno provato a sostenere che si trattasse del consiglio di tirare il palazzo con cavi d'acciaio (un impresa non da poco, considerato la mole di un grattacielo in struttura d'acciaio di 47 piani).
Vi è inoltre la versione che attacca il senso stesso del termine, sostenendo che "pull it" non si applica ad una demolizione controllata, perchè questa viene eseguita con esplosivi, quindi nulla si tira, al massimo il palazzo viene spinto in tutte le direzioni.
Ovviamente nessuno nega che il verbo to pull abbia il significato comune di "tirare", o "tirare fuori". Ma nel gergo dei demolitori, cosa significa? Ha una qualche applicazione?
Questa intervista datata 1996 ci fornisce un parere altamente specialistico riguardo a questo termine, e proviene dall'erede della società che già incaricata della rimozione dei resti dell'Oklaoma City Federal Building (distrutto dal celebre attentato terroristico) e che 5 anni dopo sarà incaricata della rimozione dei resti dei tre grattacieli del WTC "crollati" l' 11 settembre 2001.
(Nota del traduttore: In ogni occasione in cui nel testo originale è utilizzato il termine PULL è indicata a fianco anche la frase in originale inglese)


Intervista a Stacey Loizeaux
http://www.pbs.org/wgbh/nova/kaboom/loizeaux.html



Stacey Loizeaux, 26 anni, ha lavorato per la Controlled Demolition, un azienda internazionale di ingegneria di esplosivi, da quando aveva quindici anni. Ha imparato l'arte della demolizione da suo padre, Mark Loizeaux, e suo zio, Doug Loizeaux - presidente e vice-presidente della società. NOVA ha parlato con Miss Loizeaux alcuni giorni prima di Natale 1996.

NOVA: Un errore commesso di frequente è pensare che voi facciate esplodere gli edifici. Non è realmente così, vero?

Stacy Loizeaux: No. Il termine "implosione" è stato coniato da mia nonna tempo fa, credo, negli anni sessanta. E' un modo di spiegare ciò che facciamo che è più descrittivo rispetto ad "esplosione". Ci sono sì una serie di piccole esplosioni, ma il palazzo stesso non erutta verso l'esterno. E' in realtà attirato verso l'interno, sopra sè stesso (Orig: It's actually being pulled in on top of itself). Ciò che facciamo in realtà è rimuovere alcune specifiche colonne di supporto della struttura così da far cadere il palazzo o in una direzione o nell'altra, oppure giù dritto.

NOVA: Se ho capito bene cercate di utilizzare la minor quantità di esplosivi possibile

SL: Esatto

NOVA: Può spiegarci il perchè?

SL: Beh, gli esplosivi sono davvero solo il catalizzatore. Ciò che si usa in gran parte è la gravità. E ci occupiamo di esplosivi di Classe A che sono inseriti nel cemento - e questo cemento vola. Quindi, diciamo che il tuo esplosivo è da 5000 metri al secondo - si ha allora un pezzo di cemento che si muove a quella velocità quando lo si rimuove dalla struttura. Quindi cerchiamo di utilizzarne la quantità minima per mantenere limitato il volo dei detriti, per un operazione sicura. Oltretutto, si tratta di un rapporto costo-efficacia. Sapete, più buchi dovete perforare, più è il lavoro, più è il tempo, e maggiore è il costo. Quindi, ovviamente, meno lavoro c'è, meglio è.

NOVA: Che tipo di analisi viene effettuata per capire come demolire un edificio?

SL: Beh, noi abbiamo quello che definiamo il nostro database storico, che è in gran parte nel cervello di mio padre e di mio zio. Il novantacinque percento della nostra conoscenza è venuto da apprendimento tramite esperienza pratica diretta, osservando diverse strutture, osservando il loro modo di muoversi. Un sacco di volte mio padre e mio zio entrano in un edificio e dicono, "Oh, questo è proprio come questo o quell'edificio. Questo è ciò che faremo". Quindi, in realtà non ci sono corsi che si possano seguire. Non c'è libro che si possa leggere che possa insegnarvi come fare. E' veramente una comprensione fisica e pratica di come gli edifici funzionano. Sapete, solo perché un ingegnere ha progettato un edificio per funzionare in certo un modo, questo non significa che, quando poi lo hanno costruito, questo effettivamente funzioni a quel modo. Dobbiamo entrare noi e stabilire quale sia il carico, ciò che è o non è sicuro rimuovere. Quindi c'è un un bel po' di analisi sul campo.

NOVA: Ha la tendenza a guardare ai progetti?

SL: Beh, il 90 per cento delle volte non li abbiamo. Un sacco di volte questi progetti sono stati persi o sono ridotti in cenere. Ma quando ci sono, certo, li usiamo ma senza farci affidamento. C'è una differenza tra "com'è stabilito" e "com'è costruito". E non ci si fida mai degli schemi. Questo è il motivo per cui facciamo le detonazioni di prova, cioè si entra e si scelgono un po di colonne chiave e le si carica con esplosivi e le si fa detonare prima del tempo, per riuscire a capire i carichi all'interno delle colonne.

NOVA: Può descrivere il lavoro di preparazione che è necessario per far cadere un palazzo

SL: Beh, dipende dalla struttura, ovviamente. Abbiamo preparato ciminiere in una mezza giornata e abbiamo avuto edifici che necessitano di tre mesi. Generalmente noi non facciamo il lavoro di preparazione. Noi siamo di solito un subappaltatore per l'implosione, il che significa che vi è in loco un contraente di demolizione principale, che è stato contratto da parte del proprietario o dallo sviluppatore, e questi subappaltano l'implosione a noi. Da quel momento chiederemo loro di eseguire le operazioni preparatorie, tra cui la rimozione delle partizioni non portanti - cioè i muri a secco che separano le camere. Non stanno portando il peso dell'edificio. Sono lì solo come divisori. Ma che cosa succede - avete presente, se avete una scatola di birra, tutti i piccoli rinforzi all'interno del cartone? Se avete tutti quei piccoli rinforzi di cartone, allora si può saltare su e giù sul cartone. Ma se li togli, il cartone si schiaccerà sotto il suo peso. Quelle piccole partizioni si sommano tra di loro e agiscono come rinforzi. Quindi quella è una delle prime cose che rimuoviamo. La seconda cosa che facciamo è perforare. A seconda della altezza della struttura, andremo a lavorare su un paio di piani diversi - di solito da due a sei. Più è alto l'edificio, più in alto lavoriamo. In realtà abbiamo davvero bisogno di lavorare solo sui primi due piani, perché - puoi far cadere il palazzo in quel modo.
Ma lavoriamo su diversi piani superiori per aiutare a frammentare i detriti per il contraente, in modo che tutti i detriti finiscano in piccoli pezzi gestibili. Altre operazioni preparatorie sono la copertura delle colonne con una catena di recinzione di collegamento e quindi il confezionamento con tessuto geotessile, che è molto resistente alle forature e ha una altissima resistenza alla trazione. Consente il movimento del cemento, ma evita che il cemento possa prendere il volo. La catena di collegamento cattura il materiale più grande e il tessuto cattura il materiale più piccoli impedendogli di volare fuori e verso l'alto. A volte abbiamo anche messo una tenda attorno l'intero piano, per catturare le cose che attraversano questi primi due strati. Che, in realtà, è ciò di cui siamo responsabili.

NOVA: Perché le cariche esplosive partono ad intervalli piuttosto che tutte in una sola volta?

SL: Beh, se ti calcio entrambe le gambe togliendole da sotto di te, cadrai esattamente sul tuo sedere. Se calcio una gamba da sotto di te, cadrai o a sinistra o a destra. Quindi il nostro modo di controllare il cedimento del palazzo è di utilizzare i ritardi. E, ancora una volta, questo varia da struttura a struttura e dipende da dove vogliamo che vada il palazzo. Un sacco di persone, quando vedono l'implosione di un edificio, si aspettano che vada dritto sulle sue fondamenta, che non è sempre ciò che vuole il contraente. Talvolta il contraente vuole potare l'edificio come un albero. E, talvolta, abbiamo bisogno di abbattere edifici che sono a contatto di altri edifici.

NOVA: Come riuscite a farlo?

SL: Beh, basta tirarlo via (Orig: you just pull it away), lo stacchi da li. Se hai spazio nella direzione opposta, basta lasciare che l'edificio abbia una specie di fusione in quella direzione ed esso attirerà tutto se stesso lontano dal palazzo (Orig: it will pull itself completely away from the building). Lo si può fare.

NOVA: Quali sono alcuni dei fattori che rendono alcuni edifici più difficili da abbattere rispetto ad altri?

SL: Il rafforzamento, principalmente. Abbiamo appena demolito un edificio a Las Vegas - l'Hotel Sands. Ed è stato uno dei primi grattacieli a sorgere lungo la strip (ndt: la strada principale di Las Vegas). Quando siamo entrati e abbiamo iniziato a rimuovere del cemento, ci siamo detti, "Accidenti, ma che diavolo stavano costruendo?" Voglio dire, il modo in cui è stata costruita, avrebbero potuto mettere altri 15 piani in cima a questa cosa. La nostra teoria è che esso fosse stato originariamente di proprietà mafiosa e, probabilmente, il povero ingegnere era così terrorizzato che potesse mai cadere che lo ha rinforzato a più non posso!

NOVA: Ho saputo che la sua demolizione del Landmark Hotel è servito da sfondo per il film "Mars Attack". Fate parecchio lavoro per i film?

SL: Sì, facciamo un po' di lavoro per i film. E' buffo che me l'abbia chiesto, perché stavo giusto cercando le decorazioni natalizie nella mia mansarda e ho trovato una foto di me con Mel Gibson, quando stavamo girando "Arma letale 3". Ho pensato, oh Dio, devo portare questa di sotto in modo che tutti possano vederla! (ride) Abbiamo lavorato su "Arma letale 3", abbiamo lavorato su "Demolition Man". Abbiamo lavorato su alcuni vecchi film, "Telefono" con Charles Bronson.

NOVA: Questi tendono ad essere edifici che state già demolendo comunque?

SL: Beh, dipende. Abbiamo avuto lavori in cui avevamo già ottenuto il contratto per demolire un edificio e la Warner Brothers o altri arrivano sul sito e dicono, "Hey, possiamo filmare?" Ma abbiamo anche avuto lavori in cui lo studio trova il lavoro per noi e dice: "Ecco, fatelo esplodere." (Orig: Here, blow this up) E 'stato molto fruttuoso per noi, ma sapete, Hollywood è talmente abituati a far credere, a volte difficile da spiegare, "Ehi, ragazzi, questo non è finzione. Lui è il vero McCoy e voi dovete seguire le nostre indicazioni. "

NOVA: Che caratteristiche cercate in un esplosivo?

SL: Velocità. Si hanno due diversi tipi di esplosivi. Ce ne sono di basso ordine e di alto ordine. Un esplosivo di basso ordine è come quello che hanno usato per colpire il palazzo ad Oklahoma City - quello è ANFO, nitrato di ammonio e olio combustibile. E' una esplosione molto lenta, che sposta. Essa tende a spingere più che frantumare. L'esplosivo che cerchiamo noi è esplosivo frantumante. Quello che vogliamo fare è eliminare istantaneamente l'integrità delle colonne o di qualunque cosa su cui stiamo lavorando. Questo è ciò che cerchiamo, nella nitroglicerina o nella dinamite a base di nitroglicerina. Con un edificio di acciaio, usiamo qualcosa chiamato carica a forma lineare. (Orig: linear shaped charge) E' lo stesso esplosivo che utilizzano per scindere il serbatoio del carburante dallo Space Shuttle, durante il lancio.

NOVA: Avete effettuato alcun lavoro sott'acqua?

SL: Sì, abbiamo fatto un po' di lavoro subacqueo. Ho vissuto in St Petersburg, Florida, per 8 mesi a rimuovere pontili subacquei di cemento che facevano parte della Sunshine Skyway Bridge, un ponte di cinque miglia. Il lavoro subacqueo è interessante perché, ovviamente, ci si sta coordinando con dei sommozzatori. Nessuno di noi è sommozzatore. Noi contattiamo un team di immersione subacquea e, sapete, diamo loro le istruzioni.

NOVA: Quando sei sott'acqua, come riesci a far brillare un esplosivo?

SL: Non lo fai. Ci sono pochissimi esplosivi che siano sensibili alle scintille attualmente. La maggior parte sono sensibili agli urti o sensibili alla compressione.

NOVA: Che cosa può andar male in un lavoro? Che cosa devi controllare?

SL: Il nostro problema principale, quando arriviamo a demolire edifici, è il controllo del territorio. Che è la cosa più difficile. Per qualche motivo la gente pensa di poter stare accanto a un edificio che crolla e che sarà tutto OK. Abbiamo trascinato via la gente tombini (Orig: We've pulled people out of manholes) che erano a 5 metri dal palazzo, tirato via persone da alberi proprio accanto al palazzo. E la gente farà grandi sforzi per camuffarsi. Abbiamo visto ragazzi vestirsi come cespugli, sapete, scurire i loro volti e cercare di ottenere il miglior angolo di visuale per le foto. E' incredibile.

NOVA: Com’è possibile diventare un esperto di demolizione?

SL: Deve conoscere qualcuno. (ride) In realtà, la maggior parte delle persone nel business - in realtà tutti quelli che conosco, sono della famiglia o amici. A un certo punto nel tempo, abbiamo avuto un cuoco, una insegnante di ginnastica, un falegname. Voglio dire nessuna di queste persone sono mai state addestrate nelle demolizioni. E' più facile ripartire da zero con qualcuno, con formazione di prima mano.

NOVA: Sò che la Controlled Demolition è stata assunta per far cadere i resti del Palazzo Federale di Oklahoma City. Era presente per questo lavoro?

SL: Questo è stato un po' troppo per me, emotivamente. Ho chiesto di non partecipare a quel lavoro. Ci sono andati mio padre e mio zio.

NOVA: Come lo hanno descritto?

SL: Beh, ogni volta in cui si ha una struttura danneggiata è un discorso completamente diverso. Voglio dire che è molto più difficile per noi di abbattere una struttura che è già danneggiata, perché non sai più come lavorano le forze. In quell'edificio, c'era letteralmente una sola colonna rimasta in tutta la costruzione. Quando mio padre è giunto sul posto, c'era un uomo che stava cercando di spostare con cura i detriti fuori dal palazzo, per trovare i corpi. E mio padre ha detto, "Fermati. Se si sposta quel mucchio di trenta centimetri in più, l'intero edificio verrà giù". E così abbiamo lavorato a stretto contatto le squadre di soccorso antincendio. L'intero edificio era sostanzialmente pieno di, sapete, informazioni riservate. Quindi avevamo un contratto con loro per rimuovere dal palazzo ogni materiale riservato che fossimo riusciti ad individuare - migliaia e migliaia di pezzi di carta. Ma è stato davvero straziante, sapete, perché stavano ancora recuperando i corpi proprio fino ai giorni prima che effettivamente abbiamo fatto crollare l'edificio. Mio zio e mio padre hanno lavorato un po' a Città del Messico nell'85 dopo il terremoto e avevano contribuito a tirare fuori i corpi da la (Orig: they had helped pull bodies out there). Quindi, non era una cosa usuale ma ci erano abituati.

NOVA: Ci sono altri figli Loizeaux che si preparano a partecipare alla società di famiglia?

SL: Oh sì. Ci sono io, e poi ho una sorella diciannovenne che pure lavora per la società, Adrienne. E poi i gemelli, 15 anni, un ragazzo e una ragazza, Jason e Devon. Ed entrambi sono impegnati in qualche lavoro, ma sapete, sono ancora quindicenni.

NOVA: Ha un brivido guardando un edificio che crolla?

SL: Oh certo. Voglio dire che davvero non lo si perde mai. Ma la tua prospettiva cambia. Quando ho iniziato a viaggiare con mio padre a quindici, sedici anni, ero solita essere stupita. Ma è come se si abbandoni quella sensazione di stupore per giungere a comprendere come la struttura è venuta giù e stai cercando di vedere certe cose - contare i ritardi o attendere che una parte del palazzo si sgretoli o aspettare che esso venga tirato in avanti.(Orig: waiting for it to pull forward) Quindi cambia, ma è sempre emozionante.

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Conclusioni:

L'intervista mostra soprattutto la profonda competenza della persona che parla, maturata sul campo, sebbene la parte che ci interessa maggiormente sia già nella prima risposta: un palazzo che subisce una demolizione controllata tecnicamente non esplode; implode, attirato su se stesso a seguito di tante esplosioni temporizzate e controllate. Ripeto: ATTIRATO. Il termine PULL ha quindi un senso diretto nel gergo dei demolitori.

Detto questo, nel prosieguo dell’intervista viene spiegato che è possibile far crollare un palazzo sulla propria pianta, se lo scopo preposto è quello di non danneggiare gli edifici circostanti. Per fare ciò la parte centrale della pianta viene demolita per prima, in modo che questa cadendo per prima grazie alla forza di gravità tiri verso l'interno il resto del palazzo. - cosa accaduta ad esempio anche nel “crollo gravitazionale” del WTC7, in cui la upper penthouse cade per prima, alcuni secondi prima dell’innesco del “crollo globale” del resto del palazzo.

Infine la Loizeaux ci conferma un ulteriore particolare: come demolire un palazzo d'acciaio? Non servono tante esplosioni, si utilizzano piuttosto le cariche a forma lineare. Parere d’esperto di demolizioni, con buona pace di tanti che sono disinformatori, o quantomeno che erano disinformati.
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 23/7/2008 18:03
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