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   Scienze Economiche
  Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#901
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Ashoka ha scritto:


Questo grafico è relativo ai prestiti (loans) alle istituzioni commerciali e industriali delle banche, ma continua ad includere anche i prestiti della FED. E se guardi il 2008, ed il picco di settembre ottobre, risulta sempre avere una crescita minore del credito della fed (anzi ancora minore di quella del grafico di prima):




fonte: link

Quindi la fed presta soldi alle banche per aumentare il credito ma questi soldi non riescono ad arrivare sul mercato, anzi i prestiti al netto di quelli della fed alle banche si stanno riducendo.
Inviato il: 6/1/2009 15:21
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  •  vernavideo
      vernavideo
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#902
Dubito ormai di tutto
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Ciao Descartes,
Citazione:
Ma se c'è la deflazione, perchè dovrebbe invertirsi la tendenza e qualcuno dovrebbe speculare al rialzo su un indice come il Baltic Dry Index così sensibile alla domanda?

Qualche dozzina di post sopra ho spiegato perche' quando c'e' un trend di speculazione al rialzo, il prezzo del bene sottostante tende al valore massimo della curva del prezzo.
Lo stesso avviene nella speculazione al ribasso, ma ovviamente all inverso,con il prezzo che quindi tende al valore minimo.
Ma in entrambi i casi, sono valori che non hanno una relazione con la realta', o meglio, con la domanda e l'offerta e il costo unitario.
Questo perche' la domanda e' fittizia, il bene sottostante non e' comprato (o venduto) dall'aquirente, ma da un pool di speculatori, che comprano e vendono (in un fittizio e perverso mercato secondario) speculando per l'appunto sul prezzo maggiore o minore (in caso di speculazione al ribasso) di un bene.
Una volta raggiunto questo limite, la tendenza non puo' che invertirsi.
Restando nel caso del BDI, e' chiaro che a un certo punto si dovrebbe spedire in perdita, e questo non e' possibile (perlomeno oltre un certo periodo di tempo). Siccome la speculazione annulla la domanda effettiva, non possiamo sapere a quale prezzo ci sarebbe abbastanza domanda di spedizioni, tuttavia tale equilibrio deve pur esistere, non e' possibile che tutti i cape size del mondo restino in porto o che a il commercio per nave scompaia del tutto(anche in un regime di depressione). a quel punto la speculazione cambiera' il segno, e gli speculatori giocheranno al rialzo.
Quando?, non possiamo saperlo, ma e' certo che avverra, cosi' come avverra per il petrolio, tenetevi pronti!

Un altra cosa. da alcuni commenti mi sembra di interprtetare un senso di sollievo se questa crisi dovrebbe avere uno sviluppo deflattivo piuttosto che inflattivo.

In realta' non c'e' tutta questa differenza, sono entrambe le due facce di una stessa medaglia:
Semplificando, in un regime inflattivo e' il denaro a perdere potere d'aquisto, in un regime deflattivo e' il valore dei beni a perdere terreno.
Se ci pensate un attimo e' la stessa cosa: Se e' vero che in generale i prezzi scendono e quindi posso comprare maggiori quantita' o piu' beni con meno soldi, da dove vengono i miei soldi? rendite fondiare, affiti di appartamenti? ma anche il valore di questi ultimi scendono e quindi dispongo comunque di meno soldi. Certo se ho un salario o una pensione, forse potrei guadagnarci, ma in realta' rischio di perdere il lavoro oppure devo aiutare un familiare che lo ha perso proprio a causa di quella depressione all'origine della deflazione.
E neanche le pensioni sono sicure, come si accorgeranno presto inglesi, olandesi, statunitensi e molti altri.

Ciao,
Stefano
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Inviato il: 6/1/2009 20:50
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  •  edo
      edo
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#903
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 6/1/2009 21:01
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#904
Dubito ormai di tutto
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Henry Kissinger on CNBC calling for a New World Order


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"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 7/1/2009 7:52
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  •  tibberio
      tibberio
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#905
Mi sento vacillare
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Citazione:

vernavideo ha scritto:

Quando?, non possiamo saperlo, ma e' certo che avverra, cosi' come avverra per il petrolio, tenetevi pronti!

E neanche le pensioni sono sicure, come si accorgeranno presto inglesi, olandesi, statunitensi e molti altri.




ho delle vocine che mi dicono "fondi pensione in grossa difficolta' da dopo pasqua"....
e per il petrolio "una impenata oltre i 70 dollari entro l'estate".


Un dubbio: con i tassi usa a zero, non rischia il giappone di essere il primo a saltare (questa volta ufficialmente, che in sostanza lo e' gia' da anni) ? Ricordiamoci del suo debito (immenso), della sua crescita (prima asfittica ora fortemente negativa), del suo piano di rilancio (enormemente dispendioso).
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La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 7/1/2009 9:44
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  •  Hiei2
      Hiei2
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#906
Ho qualche dubbio
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China Accelerates Filling Up Its Oil Reserves

As the U.S. seeks to stockpile oil, China has been doing the same, observers say, and is expected to quicken the pace -- a development that already may be helping to boost oil prices. On Friday, the U.S. Department of Energy said that amid low oil prices, it aims to fill the country's Strategic Petroleum Reserve to capacity this year.
Inviato il: 7/1/2009 10:36
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#907
Dubito ormai di tutto
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Kissinger rivela che ad Obama è stato dato il compito di creare un Nuovo Ordine Mondiale.


Kissinger: Obama primed to create 'New World Order'
Policy guru says global upheaval presents 'great opportunity'
Posted: January 06, 2009
9:07 pm Eastern

By Drew Zahn
© 2009 WorldNetDaily

Henry Kissinger

According to Henry Kissinger, the Nobel Peace Prize winner and former secretary of state under President Nixon, conflicts across the globe and an international respect for Barack Obama have created the perfect setting for establishment of "a New World Order."

Kissinger has long been an integral figure in U.S. foreign policy, holding positions in the Nixon, Ford and Reagan administrations. Author of over a dozen books on foreign policy, Kissinger was also named by President Bush as the chairman of the Sept. 11 investigatory commission.

Kissinger made the remark in an interview with CNBC's "Squawk on the Street" hosts Mark Haines and Erin Burnett at the New York Stock Exchange, after Burnett asked him what international conflict would define the Obama administration's foreign policy.

Read "Hope of the Wicked," where author Ted Flynn reveals the greatest deception in modern history – corporations, foundations and governments converging to bring about a New World Order.

"The president-elect is coming into office at a moment when there is upheaval in many parts of the world simultaneously," Kissinger responded. "You have India, Pakistan; you have the jihadist movement. So he can't really say there is one problem, that it's the most important one. But he can give new impetus to American foreign policy partly because the reception of him is so extraordinary around the world. His task will be to develop an overall strategy for America in this period when, really, a new world order can be created. It's a great opportunity, it isn't just a crisis."

Kissinger's comments are captured at roughly the two-minute mark of the following video:

fonte: http://www.worldnetdaily.com/index.php?fa=PAGE.view&pageId=85442





EDIT:
Grande Dusty, non avevo visto che l'avevi già postato...
Inviato il: 7/1/2009 16:48
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  •  tibberio
      tibberio
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#908
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Messo l'elmetto?

Asta flop per i Bond tedeschi, allarme titoli di Stato

Parte male il mercato mondiale dei titoli di Stato. Nel 2009 è attesa un'ondata di emissioni da 3mila miliardi di dollari, il triplo del 2008, in buona parte necessari a finanziare i piani di salvataggi delle banche e di sostegno alle economie. Tuttavia oggi un'asta sui pregiati bund tedeschi a 10 anni ha registrato domande inferiori all'offerta, che ammontava complessivamente a 6 miliardi di euro.

Lo ha riportato il Financial Times nell'edizione online, rilevando che si tratta di un avvertimento per tutti i governi che si apprestano a effettuare emissioni da record tramite titoli di Stato. Gli investitori hanno snobbato «uno di titoli più sicuri e facilmente scambiabili» sul mercato anche se già nella parte finale del 2008 alcune aste di bund avevano registrato degli insuccessi, anche se non di questa portata.

«Diversi altri paesi - prosegue il quotidiano finanziario - tra cui Gran Bretagna, Italia, Spagna, Austria, Belgio e Olanda, hanno faticato a piazzare bond pubblici o sono stati costretti a cancellare emissioni causa mancanza di offerta». Quella di oggi in Germania era la prima asta di bond nell'area euro e «un segnale di possibili problemi in tutto il mondo».

Secondo Meyrick Chapman, analista di Ubs, «c'è sicuramente stato uno squilibrio tra offerta e domanda a causa delle forti emissioni effettuate nell'ultima perte del 2008 e di quelle attese per i mesi a venire. Prima della crisi finanziaria le aste in Germania semplicemente non fallivano». Lo scorso 10 dicembre in Germania un'altra asta di bund si era chiusa in affanno.

Certo, oltre alla consistente offerta in campo, un altro fattore che può disincentivare la domanda di titoli di Stato è il calo dei tassi di interesse ufficiali stabiliti dalle Banche centrali. Negli Stati Uniti la Federal Reserve li ha già ridotti a una forchetta quasi simbolica tra zero e 0,25 punti, nell'area euro sono ancora al 2,5 per cento ma proprio ieri sono giunti dati sull'inflazione che per dicembre hanno riferito una attenuazione più marcata del previsto, all'1,6% in dicembre. Così la Bance centrale europea potrebbe propendere per nuvi tagli del costo del denaro. La prossima riunione sui tassi del consiglio direttivo è attesa per giovedì 15 gennaio.
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Inviato il: 8/1/2009 10:31
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  •  tibberio
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#909
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Se calcoliamo che 1 anno fa la disoccupazione spagnola era a circa l'8% ed oggi siamo a 14% in progressivo peggioramento.....

Disoccupati in Spagna oltre quota 3 milioni

Il numero dei disoccupati spagnoli ha superato quota 3 milioni a dicembre. Lo ha comunicato il ministero del Lavoro precisando che a dicembre il numero dei senza lavoro è aumentato di 139.694 unità, +4,6% rispetto a novembre. Il totale dei disoccupati, secondo il dato diffuso dal ministero, è di 3.128.963.


Visto anche le aste sui Bond tedeschi (e quelle italiani in primis) ....non e' che prima del fallimento del dollaro si sgretola l'euro?
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Inviato il: 8/1/2009 12:34
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#910
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Citazione:

tibberio ha scritto:

Visto anche le aste sui Bond tedeschi (e quelle italiani in primis) ....non e' che prima del fallimento del dollaro si sgretola l'euro?


Il problema dell'Europa è che ha fatto una moneta unica ma non ha un ministero del tesoro unico, quindi non può emettere un bond europeo. Questo è il suo tallone di achille, in quanto non può sfruttare la solidità dell'euro per finanziare il suo debito. E questo in effetti rende l'Europa più a rischio di default degli stati uniti.

Ma non temere, nella "Comunità Massonica Unita" il libero mercato non esiste, quindi troveranno un modo per evitare simili disastri. Se accadranno è solo perchè sono voluti.
Inviato il: 8/1/2009 13:13
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
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8 gennaio 2009 - 20.10

Crisi: Obama, agire subito altrimenti recessione per anni

NEW YORK, 8 gen (AWP/ats/ansa) Senza un'azione rapida "la situazione rischia di peggiorare drammaticamente" e "potremmo non riuscire più a ribaltarla", con la recessione che potrebbe "prolungarsi per anni", traducendosi "in un calo dei redditi per le famiglia americane, in un aumento della disoccupazione a due cifre e un'attività economica in perdita di ben 1.000 miliardi l'anno". Il presidente americano eletto Barack Obama svela a grandi linee la propria ricetta per affrontare una crisi "figlia di un'era di profonda irresponsabilita", in cui "per anni troppi manager di Wall Street hanno effettuato scelte imprudenti e pericolose.

Le banche hanno prestato senza preoccuparsi se i prestiti potessero essere ripagati. I politici hanno speso soldi dei contribuenti senza disciplina". "Non credo che sia troppo tardi per cambiare le cose, ma lo sarà se non assumeremo azioni decisive il prima possibile", ha spiegato Obama, esortando il Congresso a lavorare "con me e con il mio staff giorno e notte, anche nei weekend se necessario, per far sì che il piano passi nelle prossime settimane".

Intervenendo dalla George Mason University di Fairfax, in Virginia, il presidente eletto ha sottolineato come "nel breve termine solo il governo può farci uscire da una recessione profonda e severa e rompere il circolo vizioso che attanaglia l'economia": il piano anti-crisi, "anche se costoso e in grado di far aumentare il deficit", è necessario perché se si farà poco o nulla, le conseguenze saranno ancora peggiori. I soldi dei contribuenti - ha assicurato Obama - saranno spesi in modo trasparente: il piano di rilancio, il cui valore non è ancora stato determinato ma che potrebbe superare gli 800 miliardi di dollari, non includerà progetti politici personali. "Il Governo a tutti i livelli deve stringere la cinghi", ha aggiunto ribadendo il proprio impegno nella lotta agli sprechi.

Promettendo sgravi fiscali per 1.000 dollari per il 95% degli americani, Obama ha illustrato alcuni degli interventi dell'American Recovery and Reinvestment Plan, che punta a creare occupazione, soprattutto nel settore pubblico, e favorire la crescita di lungo termine: il raddoppio della produzione delle energie alternative nei prossimi tre anni; l'ammodernamento di oltre il 75% degli edifici federali e il miglioramento dell'efficienza energetica di due milioni di case, così da consentire agli americani e ai consumatori di risparmiare miliardi sulle proprie bollette; attrezzare migliaia di scuole, college e università pubbliche con classi, laboratori e librerie del 21mo secolo; ampliare la banda larga negli Usa così da consentire alle piccole imprese di connettersi e competere con le proprie controparti nel mondo; investire in ricerca, scienza e tecnologia; effettuare gli investimenti necessari per assicurare che nei prossimi cinque anni tutti i dati medici degli americani siano computerizzati".

"Il piano di ripresa da solo non risolverà tutti i problemi che hanno portato a questa crisi: dobbiamo lavorare con urgenza anche per stabilizzare e riparare il sistema finanziario", ha evidenziato Obama assicurando che il governo americano utilizzerà gli strumenti a disposizione per risanare il mercato del credito e risanare le "devastanti perdite" di fiducia sia sul mercato sia nell'economia. E questo significa: sforzi per gestire la crisi dei pignoramenti, "riformare il sistema regolatorio e prevenire il catastrofico fallimento di istituzioni finanziarie" assicurando la "massima protezione per i contribuenti" e "significative restrizioni" per le società coinvolte.

fonte: link
Inviato il: 9/1/2009 2:16
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#912
Dubito ormai di tutto
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8 gennaio 2009 - 22.00

Crisi: Sarkozy e Merkel; risposta mondiale, non solo Usa


Punto 6.PARIGI, 8 gen (AWP/ats/ansa) È una risposta mondiale quella che si impone ad una crisi mondiale, tutti gli stati sono chiamati a collaborare, Stati Uniti compresi, per dare nuove regole al capitalismo ed evitare che si ripetano situazioni come quella attuale: dal Forum 'Nuovo mondo, nuovo capitalismo' di Parigi, emerge la necessità di "rifondare" il sistema e gli occhi degli europei si rivolgono a Washington.

Mentre da Bruxelles piovevano i dati negativi di una fiducia delle imprese e dei consumatori - piombate al minimo storico - a Parigi dirigenti e intellettuali europei si sono riuniti nel Forum che il presidente Nicolas Sarkozy - coadiuvato dall'ex premier britannico Tony Blair - ha voluto come "coda" all'iperattività della presidenza francese dell'Unione europea.

Accanto a Sarkozy e alla Merkel, oltre a Blair, c'era il ministro italiano Giulio Tremonti ed intellettuali del calibro di Jean-Paul Fitoussi o dell'ex premier socialista Michel Rocard.

Ha fatto scalpore, in apertura del Forum - che continuerà domani, con la partecipazione del presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, in primo piano - la sortita di Sarkozy, che da sempre è accusato dai suoi nemici di filo-americanismo, contro gli Stati Uniti. Washington deve guardarsi bene, ha sottolineato, dalla tentazione di bloccare le misure di "rifondazione del capitalismo" alle quali stanno lavorando gli europei e che prenderanno forma al vertice del G20 di Londra, il 2 aprile. "Sono sempre stato fautore, nella mia vita politica - ha affermato Sarkozy - di un'alleanza strettissima con gli Stati Uniti, ma che le cose siano chiare: nel XXI secolo non c'é più una sola nazione che possa dire quello che bisogna fare o quello che bisogna pensare".

È stata poi la volta di Tony Blair a dichiararsi d'accordo, perché - ha detto - "oggi nemmeno il più potente sistema nazionale può funzionare senza una nozione di governance mondiale". Quindi Angela Merkel, con la quale Sarkozy ha oggi segnato un altro passo avanti nell'intesa lungamente ricercata dalla coppia franco-tedesca, ha bacchettato quei paesi europei che oggi "hanno difficoltà a rinunciare a un po' di sovranità nazionale" anche se è evidente a tutti che "nessun paese può più agire da solo, neppure gli Stati Uniti".

Comune anche la convinzione che il G8 non sia più attuale, non sia soprattutto più in grado di assicurare l'ordine finanziario mondiale e debba ormai aprirsi ai paesi emergenti. Quanto al nocciolo della crisi, la Merkel si è augurata che "stavolta i protagonisti dei mercati finanziari non provino di nuovo a ostacolare le politiche che vogliono reinstaurare le regole" ed ha proposto la creazione di un "consiglio economico" in seno alle Nazioni unite con tanto di redazione di una "carta per un'economia a lungo termine sostenibile" sul modello della Carta dell'Onu per i diritti umani.

Da tutti i partecipanti è venuto l'invito a voltare le spalle non al capitalismo né alla globalizzazione ma ad anni che hanno visto i mercati impermeabili alla politica e quest'ultima non più in grado di governare i fenomeni finanziari. Per Fitoussi, "la crisi era latente già dagli anni Ottanta e riguardava la ripartizione dei redditi. Per mantenere il livello dei consumi - ha spiegato - gli stati si sono dovuti indebitare. Ma non si può prestare a chi non può rimborsare", come è invece avvenuto negli ultimi anni. Secondo l'economista francese, in questa crisi "se è vero che i ricchi hanno perduto molto, i poveri hanno perduto tutto". Per Michel Rocard, "l'effetto della crisi sarebbe stato meno forte se la tempesta avesse trovato le economie in miglior stato di salute".

fonte: link
Inviato il: 9/1/2009 2:17
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  •  vernavideo
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#913
Dubito ormai di tutto
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Ciao Descartes
Citazione:
E questo in effetti rende l'Europa più a rischio di default degli stati uniti.


Ma perche' fare perdere soldi ai banchieri e grossi istituti finanziari quando la maggiorparte delle perdite puo' essere facilmente accollata ai cittadini?
Vedrai che la banca centrale europea sara' costretta a comprare l'invenduto.
Il problema e' che il conseguente aumento della base monetaria, non sara' agganciato ad attivita' lavorative, con la conseguenza di un sicuro aumento dell'inflazione reale.

Citazione:

....effettuare gli investimenti necessari per assicurare che nei prossimi cinque anni tutti i dati medici degli americani siano computerizzati.


'tacci tua! mi hai fatto andare di traverso la colazione!

Ciao,
Stefano
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Inviato il: 10/1/2009 9:04
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#914
Dubito ormai di tutto
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I dettagli sul piano di recupero tramite pacchetto di stimolo economico di Obama sono stati pubblicati, ed è scaricabile da qui il PDF:

http://otrans.3cdn.net/45593e8ecbd339d074_l3m6bt1te.pdf

Questi gli elementi essenziali del rapporto, che lasciano presagire che gli effetti della crisi deflattiva si sentiranno fino al 2012:


Inviato il: 12/1/2009 0:47
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#915
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Seul, in carcere l'aruspice della finanza

Quando le forze dell'ordine hanno fatto irruzione nel suo appartamento lo hanno sorpreso mentre ordinava online un saggio in materia di finanza. Aveva creato intorno a sé un alone di autorevolezza dispensando vaticini riguardo alle sorti dell'economia sudcoreana, si era nascosto per mesi dietro allo pseudonimo di Minerva. La polizia lo ha arrestato, accusandolo di aver diffuso online informazioni false che hanno agito sul quadro economico del paese.

Minerva si era espresso centinaia di volte sulle pagine dedicate ai dibattiti del popolare portale Daum, i suoi post raccoglievano centinaia di migliaia di visite: aveva previsto le sorti di Lehman Brothers, aveva anticipato il crollo del valore della valuta sudcoreana, aveva tracciato con sufficiente precisione lo scenario che si sarebbe configurato per il suo paese nel momento in cui fosse stato investito dall'impatto della recessione.
[...]
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Inviato il: 12/1/2009 10:21
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#916
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Citazione:

Dusty ha scritto:

Minerva si era espresso centinaia di volte sulle pagine dedicate ai dibattiti del popolare portale Daum, i suoi post raccoglievano centinaia di migliaia di visite: aveva previsto le sorti di Lehman Brothers, aveva anticipato il crollo del valore della valuta sudcoreana, aveva tracciato con sufficiente precisione lo scenario che si sarebbe configurato per il suo paese nel momento in cui fosse stato investito dall'impatto della recessione.
[...]
[/i]


Questo tizio sapeva sicuramente qualcosa (e il nome Minerva suggerisce anche chi potrebbero essere stati i suoi contatti). La libertà di parola che i massoni si vantano tanto di aver portato al mondo dura solo finchè non diventi popolare, e quindi un pericolo. Poi la farsa viene meno molto rapidamente, e dietro la scenografia colorata ci si accorge che c'è un muro di mattoni di una prigione...
Inviato il: 12/1/2009 13:54
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#917
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Questo tizio sapeva sicuramente qualcosa (e il nome Minerva suggerisce anche chi potrebbero essere stati i suoi contatti). La libertà di parola che i massoni si vantano tanto di aver portato al mondo dura solo finchè non diventi popolare, e quindi un pericolo. Poi la farsa viene meno molto rapidamente, e dietro la scenografia colorata ci si accorge che c'è un muro di mattoni di una prigione...


Prosecutors also said Park, who has no work experience in finance,
wrote most of his articles based on what he gathered from various Web
sites and blogs dealing with the economy and business.

"At first glance, his articles look very professional and profoundly
insightful, but most of them were the result of copying and pasting
other articles posted on the Internet," said one Seoul prosecutor who
interrogated him.

"At least his Internet searching skills were quite amazing."


Leggeva Mises.org e guardava i filmati di Peter Schiff


Ma sei fissato con sti Massoni eh?
Inviato il: 12/1/2009 14:18
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#918
Dubito ormai di tutto
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Ashoka ha scritto:

Ma sei fissato con sti Massoni eh?


Ed ho anche ottime ragioni di esserlo.
Inviato il: 12/1/2009 14:56
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  •  tibberio
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#919
Mi sento vacillare
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Avete notato che le notizie economiche sono state spostate dalle prime pagine? O e' una mia impressione?

Nortel: fa ricorso al 'Chapter 11' per protezione da creditori

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Toronto, 14 gen - Nortel, numero uno nordamericana nei sistemi per le tlc, ha fatto ricorso al 'Chapter 11', la legge Usa per la protezione dai creditori. La richiesta, che riguarda la capogruppo e le sue controllate, giunge alla vigilia della scadenza di un versamento di interessi per 107 milioni di dollari. Lo scorso 10 novembre il gruppo canadese aveva annunciato 1300 tagli, il congelamento dei salari e la revisione del portafoglio immobiliare, dopo aver accusato un rosso trimestrale di 3,4 miliardi di dollari.
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Inviato il: 14/1/2009 17:03
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#920
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Mike Shedlock riferisce che per Citigroup è arrivata la fine della corsa.


Citigroup Goes To Sleep
Wednesday, January 14, 2009

It's the end of the line for Citigroup.

The "group" will soon be gone as Pandit Dismantles Weill Empire to Salvage the Bank Within Citi.

Vikram Pandit is unraveling his empire to save his bank. Citigroup Inc.’s chief executive officer said yesterday he would cede control of the Smith Barney brokerage to Morgan Stanley. Pandit may also dump the CitiFinancial consumer-lending unit, tag Tokyo-based Nikko Asset Management Co. for eventual sale and rein in trading with the bank’s own capital, people familiar with the matter said.

Some current and former Citigroup executives place the blame for the firm’s troubles on Weill. He refused to spend enough on technology and failed to integrate the new companies he acquired, say people familiar with the matter.

“Each business has been operating with its own back office,” Pandit told investors and analysts gathered in New York on May 9. “We have 140,000 people in IT and operations. We have 16 database standards. We have 25,000 developers. This results not only in waste but doesn’t give us any opportunity to leverage our organization. That’s massively inefficient. We’re finally going to merge it all.”
What Pandit meant to say was "We’re finally going to dump it all. The Fed has forced my hand. The Citi that never sleeps, is about to."

Goodbye Citigroup, Hello Citibank.

On January 10 in Citigroup Pieces For Sale, Starting With Smith Barney I wrote
Kiss Citigroup goodbye, at least as you now know it.
Let's see if Citigroup's card unit is next on the block.
Let's also watch how many heads roll in a sale of Smith Barney to Morgan Stanley.
Citigroup IT jobs At Risk

It's safe to say that a substantial number of the 140,000 people in IT including 25,000 developers are about to do their final conversion. IT jobs are not easy to get, especially large mainframe banks jobs. I have some friends there, and I wish them well.

Capital Drought

The breakup of Citigroup shines a glaring spotlight on Bernanke's pretending this is all some sort of liquidity crisis. The reality is Citigroup Crisis Is Emblem of Capital Drought.
Time and again, big banks such as Citigroup Inc. argued that irrational and seized-up markets, not the woeful state of their balance sheets, were to blame for convulsing share prices.

For more than 18 months, the government went along with that thinking. Instead of demanding that banks recognize their losses, overhaul operations and quickly raise equity from private sources, regulators bet a flood of money would unclog credit markets.

When that didn’t work, the government doled out billions of dollars to more than 100 banks through the Troubled Assets Relief Program, or TARP, again with few demands that banks take harsh medicine. That hasn’t done the trick either.

The reason is pretty simple. This has never been a liquidity crisis. It’s a capital crisis. Namely, investors don’t think banks have enough of it, especially when it comes to tangible common equity.

Citigroup is a dramatic example. Its tangible common equity was 2.41 percent of tangible assets at the end of the third quarter. That was too low for investors’ liking and below peers such as JPMorgan Chase & Co. and Wells Fargo & Co.

Citigroup's Equity Is A Mirage

Yesterday in Bernanke Hints Banks, Economy In Much Worse Shape Than Previously Admitted I translated a statement made by Bernanke to "Banks are in much worse shape than we have admitted previously. More taxpayer money is needed to prop up these failing banks."

A sharp reader corrected me as follows "Banks like Citigroup are not failing banks, they are failed banks. If your only source of funds are the politicians handing out taxpayer money, you've already failed, you're bankrupt."

Indeed, Citigroup would easily be seen as bankrupt if its SIVs were brought back on the balance sheet and all of its assets marked to market. The same applies to dozens of other banks as well. The entire US banking system is insolvent. And if you read between the lines, that is exactly what Bernanke said yesterday.


http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/2009/01/citigroup-goes-to-sleep.html
Inviato il: 14/1/2009 20:24
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#921
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La California affonda... se la situazione non migliora dichiarerà bancarotta entro poche settimane.

THURSDAY, JANUARY 15, 2009
Schwarzenegger: California Faces Insolvency within Weeks
by CalculatedRisk on 1/15/2009 01:28:00 PM

"This disruption has stopped work on levees, schools, roads, everything," Mr. Schwarzenegger plans to say. "It has thrown thousands and thousands of people out of work at a time when our unemployment rate is rising. How could we let something like that happen? I know that everyone in this room wants to hear again the sound of construction. No one wants unemployment checks replacing paychecks."

http://www.calculatedriskblog.com/2009/01/schwarzenegger-california-faces.html



15 January
CA Foreclosure Report - Defaults up 100%
Author: markw

By the way, try not to pay attention to anything that is written by anyone other than Diana Olick at CNBC. She does a great job and is one of the few in the mainstream media that live on the same planet as the rest of us. The mortgage Notice-of-Default (first stage of foreclosure) problem is worsening without doubt. Even with Countrywide and a few others in nearly full moratorium, most banks doing whatever they can to modify pre-existing mortgages and Dec being shortened by the holidays, defaults were still near record highs. CA’s default jump was so strong that it will lift the national report significantly when it comes out next week. More…

fonte: http://oldpeoplesnews.com/2009/01/15/ca-foreclosure-report-defaults-up-100/



JANUARY 15, 2009, 3:31 P.M. ET
Facing Budget Gap, Schwarzenegger Urges Lawmakers to Bridge Divide

The most far-reaching impacts of the budget crisis may come next month. State Controller John Chiang has warned that California will run out of cash by late February unless state leaders act swiftly on the budget. Otherwise, starting Feb. 1, the state may issue IOUs as tax refunds to millions of Californians. It may also issue IOUs as payment to local governments, state vendors, judges and lawmakers and their staffers.

fonte: http://online.wsj.com/article/SB123203902648986141.html
Inviato il: 15/1/2009 22:13
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  •  xwus
      xwus
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#922
Ho qualche dubbio
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Vi volevo chiedere un'informazione.
Allora sono ormai 3 anni che spetta una successione monetaria alla nostra famiglia (purtroppo siamo in tanti per cui non diventerò ricco... ) e sinceramente mi pare strano che tra avvocato e commercialista (cause burocratiche...)sia passato così tanto tempo per riscuotere,considerando che è da un anno che ci rimandano di mese in mese dicendoci che quello successivo è la volta buona...
Bene,fatto sta che comunque sono 3 settimane che son pronti assegni da inviare ad ognuno di noi da parte della banca.Il commercialista all'inizio del mese,ridendo, ha detto che il 23 era un bel giorno.
Non l'avevo capita...Oggi l'avvocato ci dice che Venerdì è il giorno buono,vado a vedere ed è il 23.
Son rimasto di sasso,pensando a massoneria e a tutte le cose possibili...
Poi ho ripensato a Joe Biden e alla profezia su Barack Obama del 23.
Non è che succede veramente qualcosa alle banche e io non piglio niente?
Oppure non prenderò comunque nulla perchè la banca non ha soldi,sono pochi eh ma comunque in un botto son tanti in questa situazione...
O forse mi sto facendo troppe seghe mentali?
Inviato il: 20/1/2009 20:41
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#923
Mi sento vacillare
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Citazione:

xwus ha scritto:
Vi volevo chiedere un'informazione.
Allora sono ormai 3 anni che spetta una successione monetaria alla nostra famiglia (purtroppo siamo in tanti per cui non diventerò ricco... ) e sinceramente mi pare strano che tra avvocato e commercialista (cause burocratiche...)sia passato così tanto tempo per riscuotere,considerando che è da un anno che ci rimandano di mese in mese dicendoci che quello successivo è la volta buona...
Bene,fatto sta che comunque sono 3 settimane che son pronti assegni da inviare ad ognuno di noi da parte della banca.Il commercialista all'inizio del mese,ridendo, ha detto che il 23 era un bel giorno.
Non l'avevo capita...Oggi l'avvocato ci dice che Venerdì è il giorno buono,vado a vedere ed è il 23.
Son rimasto di sasso,pensando a massoneria e a tutte le cose possibili...
Poi ho ripensato a Joe Biden e alla profezia su Barack Obama del 23.
Non è che succede veramente qualcosa alle banche e io non piglio niente?
Oppure non prenderò comunque nulla perchè la banca non ha soldi,sono pochi eh ma comunque in un botto son tanti in questa situazione...
O forse mi sto facendo troppe seghe mentali?


Credo... La seconda che hai detto!
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Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 20/1/2009 22:41
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#924
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Sta di fatto che presto si comincerà a ballare. Se i vice di Obama non hanno parlato a vanvera, la quiete prima della tempesta dovrebbe finire presto...
Inviato il: 20/1/2009 22:45
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  •  tibberio
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#925
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Ripreso da fdf con fonte il telegraph:

Help Ireland or it will exit euro, economist warns

A leading Irish economist has called on Dublin to threaten withdrawal from the euro unless Europe's big powers do more to rescue Ireland's economy.

"This is war: countries have to defend themselves," said David McWilliams, a former official at the Irish central bank.

"It is essential that we go to Europe and say we have a serious problem. We say, either we default or we pull out of Europe," he told RTE radio.

"If Ireland continues hurtling down this road, which is close to default, the whole of Europe will be badly affected. The credibility of the euro will be badly affected. Then Spain might default, Italy and Greece," he said.

Mr McWilliams, a former UBS director and now prominent broadcaster, has broken the ultimate taboo by evoking threats to precipitate an EMU crisis, which would risk a chain reaction across the eurozone's southern belt, where yield spreads on state bonds are already flashing warning signals. The comments reflect growing bitterness in Dublin over the way the country has been treated after voting against the EU's Lisbon Treaty.

"If we have a single currency there are obligations and responsibilities on both sides. The idea that Germany and France can just hang us out to dry, as has been the talk in the last couple of days should not be taken lying down," he said.

Mr McWilliams cited the example of New York's threat to default in 1975. President Gerald Ford "blinked" at the 11th hour and backed a bail-out to prevent broader damage.

As yet, there is no public support for withdrawal from the euro. A Quantum poll published by the Irish Independent yesterday found that 97pc reject such a radical move. Three-quarters are in favour of a national government, an idea floated by Unilever's ex-chief Niall Fitzgerald.

"The economic disaster we are facing is unlike anything which has happened in my lifetime. It is a national crisis and needs a government of national unity," Mr Fitzgerald said.

Mr McWilliams said EMU was preventing Irish recovery. "The only way we can win this war is by becoming, once again, an export country. We can do what we are doing now, which is to reduce our wages, throw more people on the dole and suffer a long contraction. The other model is what the British are doing. Britain is letting sterling fall so that the problem becomes someone else's. But we, of course, have ruled this out by our euro membership.

"We are paying twice for the euro: once on the exchange rate and once more on the interest rate," he said.

"By keeping with the current policy, the state is ensuring that Ireland turns itself into a large debt-repayment machine. Is this the sort of strategy to win wars? " he said.

By Ambrose Evans-Pritchard

Source > Telegraph | Jan 19
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Inviato il: 21/1/2009 12:07
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#926
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Ci tengo a citare (e a me pare questo il thread giusto), una osservazione del geniale Fabio Gardel

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Una curiosità: nella prima parte di queste note ho accennato al delirio comunista, ora a quello misterico diffuso dalle banche centrali; colpisce la fantasia lombrosiana il mettere accanto le foto dei quotidiani di questo gennaio 2009 dell’assassino Battisti con quelle di tale Draghi e notare la somiglianza, a me pare, di tratto, di due forme contemporanee di disturbo di personalità antisociale grave.


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Inviato il: 21/1/2009 15:55
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      Merimange
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#927
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Sul forum di POL si linkano articoli che sembrano indicare la Gran Bretagna alla canna del gas...che ne pensate? Com'è la situazione?
Inviato il: 23/1/2009 1:28
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#928
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Citazione:

Merimange ha scritto:
Sul forum di POL si linkano articoli che sembrano indicare la Gran Bretagna alla canna del gas...che ne pensate? Com'è la situazione?


Sto seguendo la situazione fin da quando questa estate LaRouche disse che aveva ricevuto informazioni riguardo ad un imminente crollo della Gran Bretagna e dell'impero inglese. Ma la cosa continua a sembrarmi pianificata a tavolino.

La GB è come noto quella che ha subito i danni maggiori dalla crisi (praticamente tutte le banche sono tecnicamente fallite ed i cittadini sono i più indebitati del mondo), in quanto ha usato e abusato dei derivati in modo folle. Lo ha fatto in modo talmente smodato e senza freni, che non può non essere stato intenzionale. D'altronde i cervelli dietro questa crisi globale stanno probabilmente nella City di Londra, quindi non c'è da stupirsi che proprio a casa loro si sia registrato il massimo impatto della loro strategia.
Inviato il: 23/1/2009 2:14
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#929
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Valore di mercato delle principali banche prima e dopo l'inizio della crisi (click per ingrandire):



fonte: link


Inflazione (Consumer Prices Index) in USA secondo 3 differenti misure:


fonte: http://www.shadowstats.com/
Inviato il: 24/1/2009 0:13
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#930
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Il seme della rivolta anticrisi




islanda a ferro e fuoco (relativamente) e ondata di protesta contro la recssione. Baltici sull'orlo di una crisi di nervi, Grecia agitata e Bulgaria a pezzi. Arriva una nuova rivoluzione per la perdita del benessere?


Non c’è il Quarto stato in piazza, si contano sulle dita di una mano gli operai fra i tanti che da giorni tirano pietre, carta igienica, e - moda che s’afferma - scarpe, contro i palazzi del potere di Reykjavik. L’anima della rivolta sono coloro che hanno perso la ricchezza, non quelli che non l’hanno mai avuta. L’Islanda era sino a due anni fa regina in ogni classifica di sviluppo e benessere, un Bengodi che cresceva senza sosta. Poi c’è stata la crisi finanziaria, la bancarotta generalizzata, il pil previsto in flessione di 10 punti. Il popolo della piccola tigre dell’Atlantico del Nord, terra di geisser, di banche e di Suv, teme di perdere tutto e protesta sull’orlo di una crisi di nervi.

Da martedì i cortei sfilano davanti all’Althing, il parlamento islandese. Giovedì, per la prima volta dal 1949, anno dell’adesione alla Nato, sono intervenuti i reparti antisommossa coi gas lacrimogeni per disperdere la folla. Erano due-tremila anime, ma sull’isola fredda fanno l’1% della popolazione. Hanno bersagliato con uova e lattine persino l’auto del premier Geir Haarde, che ieri ha annunciato elezioni anticipate per il 9 maggio. Vogliono che la politica si rimbocchi le maniche, risolva la crisi, allontani i corrotti. La gente comune non si sente colpevole della crisi e non intende pagarne il prezzo. Tocca a deputati e banchieri. Per questo è pronta a tutto.

Capita però che non siano i soli. E che all’insofferenza islandese se ne accompagni una diffusa nei paesi del Baltico, nell’Europa dell’Est e, madre di tutte le recenti proteste, in Grecia. Gli osservatori cominciano a segnalare un’ondata circolare di disordini latenti in numerosi stati. La diagnosi diffusa è che la crisi economica provocherà presto altri sommovimenti. «Può succedere quasi dappertutto - ha detto alla Bcc il direttore del Fmi, Dominique Strauss Kahn -, può capitare da noi come negli emergenti. Sinora abbiamo avuto scioperi che sembrano normali, ma credo che la situazione possa peggiorare in fretta».

E’ un quadro «molto, molto serio», stigmatizza il francese di Washington. Ha motivo di essere preoccupato. Una settimana se le sono date di santa ragione a Sofia. Duemila persone si sono raccolte davanti al parlamento bulgaro spinte dal desiderio, dicevano gli organizzatori, «di non essere più il paese più povero e corrotto dell’Unione europea». Fianco a fianco hanno sfilato gli agricoltori, preoccupati per il basso valore dei loro prodotti, e gli studenti, infuriati per la troppa criminalità e insicurezza. Le forze dell’ordine ci sono andate pesanti. Botte e arresti.

Gli analisti fanno notare che il male bulgaro è una questione di malcostume politico, non di crisi economica, perchè il paese non è in recessione (pil 2009 previsto a +1,8%). L’insofferenza è però abile a colpire nel debole ogni volta che varca un confine. Ed è contagiosa. Ne sa qualcosa il governo lettone. A Riga si sono avuti i disordini più violenti dalla caduta della Cortina di ferro. Un corteo di 10 mila persone ha sfidato apertamente la polizia per chiedere un’azione di rilancio economico al governo. Quest’anno la crescita nello stato baltico sarà negativa di 7 punti e l’occupazione raddoppierà al 10%. «E’ crollata la fiducia nelle istituzioni», concede il presidente Valdis Zatlers, ormai rassegnato a spingere per le elezioni anticipate.

«Sono segnali seri e non ancora gravi - spiega una fonte diplomatica di Bruxelles -. Il problema è se la scintilla dovesse reinnescarsi nei grandi paesi, anzitutto in Grecia». E l’Italia? «E’ tranquilla, per il momento». Ad Atene, in effetti, i sindacati minacciano nuovi scioperi «probabili» dopo l’ondata di violenza di dicembre. Gli economisti stimano che il barometro della tensione si muoverà in parallelo con l’andamento della disoccupazione. Vuol dire che Francia, Spagna e Irlanda sono sul livello di guardia. «C’è una crescente convinzione le autorità pubbliche hanno perso il controllo della situazione» puntualizza Robert Wade, un economista della London School of Economics. Occorre una sana iniezione di fiducia nel momento in cui la crisi picchia più duro. «In caso contrario - si sottolinea a Bruxelles - sarà la piazza a parlare. Con conseguenza realmente difficili da prevedere».



http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=113&ID_articolo=477&ID_sezione=242&sezione=

VUOI VEDERE CHE I MILITARI IN ITALIA ......
Inviato il: 26/1/2009 22:49
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