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  La mafia è stata sconfitta o governa il paese?

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  •  Dusty
      Dusty
Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#31
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
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Citazione:

blackbart ha scritto:
Citazione:
Non vedo le differenze tra stato e mafia, perchè voi si?


Anche io ne vedo parecchie: la mafia fin'ora non mi ha estorto nemmeno un cent, mentre lo Stato già più di centinaia di migliaia di Euro...
Inviato il: 18/5/2008 16:17
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Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#32
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
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Citazione:
Anche perchè a trattare lo Stato come unica entità monolitica rischiamo di far scivolare sullo stesso piano inclinato il "soldato che annichilisce" con la maestra della scuola elementare.

Bravo, hai fatto centro. Sono sullo stesso piano.

Citazione:
ho notevoli dubbi che l'esercito italiano sia riuscito a fare abbastanza morti quanto la mafia.

Hanno anche partecipato ad un numero di conflitti a fuoco immensamente inferiore, gli imboscati.

Citazione:
Basta per mettere sullo stesso piano e senza distinzione tutti i poliziotti?

Non stiamo parlando di "tutti i poliziotti", ma della loro funzione reale. Evidentemente non hai seguito il mio consiglio di leggere l'articolo di Pausania, ma segui ancora gli insegnamenti della maestra di cui sopra.

Citazione:
Quindi ogni tanto ne fa fuori qualcuno per simpatia?

Non si sta a parlare del carabiniere ucciso, ma della funzione che quel carabiniere probabilmente non sapeva di avere.

Citazione:
Prova a parlare con un poliziotto, magari scoprirai che è piuttosto simile a "noi cittadini".

A parte il fatto che ho svariati parenti sbirri ed appartengo pure io ad una forma di sbirraglia britannica (non lo sapevi???) , il fatto che un poliziotto sia simile agli altri comuni mortali non vuol dire che non faccia parte di un apparato le cui finalita' NON sono quelle dichiarate formalmente, e magari il poliziotto ne ha pure avuto sentore, ma non te ne parlera' mai sicuramente a meno che non sia una foglia morta come il sottoscritto, che credo che in Italia sia una impossibilita' tecnica.
Inviato il: 18/5/2008 16:29
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  •  redna
      redna
Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#33
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
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http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_3126083.html?ref=hpsbdx3

e qui si capisce che la camorra tiene in pugno la situazione alla grande.

Allora :
camorra 1
stato 0

aspettiamo i tempi supplementari, o i calci di rigore?

edit
e il governo che fa? Una gita a napoli, però tutti insieme sull'aereo e poi sul pullman:
http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.2175420326
ma non pare che per i cittadini di napoli sia prevista la rimozione dei sacchetti della monneza.
Ci sarà un incontro al vertice 'fra bande'?
Inviato il: 18/5/2008 17:38
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione:
Anche io ne vedo parecchie: la mafia fin'ora non mi ha estorto nemmeno un cent, mentre lo Stato già più di centinaia di migliaia di Euro...


senza che te ne sia accorto,la sola esistenza della mafia ,te li ha estorti per finanziare la polizia che ti deve proteggere da lei
Mafia -Stato 1-1
Per quanto riguarda i morti dei civili lo Stato ne ha fatti moltissimi di più se ci includiamo tutte le stragi non risolte,e li si andava da un minimo di 1 persona a 8-20 per botta
Mafia-Stato 1-1
Poi se consideriamo che i mafiosi sono pure onorevoli con stipendi da capogiro,oltre alle mazzette che comunque sono sul ricarico di servizi ,il pareggio è pressochè fatto!
Inviato il: 19/5/2008 9:08
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Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#35
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/9/2007
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Non credo affatto che stato e mafia siano la stessa cosa , almeno non in linea di principio.
La mafia è un parassita dello stato , che siamo tutti noi, il contrario non regge.
Lo stato ci leva i soldi e la mafia no? mah , non credo neppure questo , in realtà appunto essendo un parassita prende la linfa vitale dallo stato , quindi la nostra cassa comune che sarebbe la finanza dello stato viene prosciugata puntualmente dalla mafia , e questo chiaramente si ripercuote su tutti noi che dobbiamo tappare continuamente i buchi finanziari dello stato; il fatto è che non essendo un prelievo diretto non ce si accorge molto di ciò , ma questo non cambia i fatti.
La camorra è solo una parte della criminalità organizzata ; sacra corona unita , mafia , camorra sono solo alcune delle sfaccettature di una organizzazione criminale organizzata ormai a livello nazionale ed internazionale , dove ognuno sfrutta la finanza pubblica del proprio territorio.
A corredo ci sono poi i vari pizzi , tangenti , omicidi tra clan per il controllo del territorio e sono lsolo la parte piu' visibile , sono il segnle che lo stato non stà facendo nulla o quasi per combattere il fenomeno , o che comunque quello che fà non è sufficiente.
Perchè praticamente nessuno parla piu' delle collusioni tra POLITICA e MAFIA? Il fulcro di tutto è li' , senza l'appoggio politico la mafia non và da nessuna parte , è condannata a poter sfruttare unicmanete i mercati illegali , come quelli di armi e droga.
In campania il problema è esattamente questo , lo stato ha permesso e permette alla camorra di mentenere alta l'emergenza rifiuti , perchè dall'emergenza partono i finanziamenti straordinari e dunque si possono guadagnare un sacco di soldi , soprattutto poi se a gestire l'emergenza sono società sotto il controllo diretto della camorra stessa.
Perchè la polizia carica quandi si tratta di inceneritori e basi militari e non quando si tratta invecedi aprire una discarica?
Sono convinto che molte delle persone che manifestano ogni volta che si prova ad aprire una discarica per risolvere il problema , sono persone pagate dalla camorra , che poi cavalcando l'onda emotiva del malcontento dei cittadini vittime riescono ogni volta a bloccare tutto.
Eppure nessuno si permette si dire che dietro all'emergenza rifiuti in campania c'è la camorra e quindi una certa forza politica che la sostiene.
Lo stesso saviano , che pur denuncia con nomi e cognomi i camorristi e i mafiosi in prima linea non fà quasi per nulla riferimenti al braccio politico della mafia.
Se di morti ammazzati ce ne sono a centinaia tra le file dei vari clan e tra i poveri cittadini che ancora credono allo stato e denunciano allora vuol dire che la fetta di torta da spartirsi è grande e fà gola a molti.
Inviato il: 19/5/2008 10:21
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  •  Infettato
      Infettato
Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#36
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/11/2006
Da Roma
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senza che te ne sia accorto,la sola esistenza della mafia ,te li ha estorti per finanziare la polizia che ti deve proteggere da lei non solo, indirettamente il movimento di soldi di forza lavoro, la gestione di molte attività condivise con lo stato governante, incidono notevolmente sulle tasche dello stato in questo caso inteso come cittadino.

Sono convinto che molte delle persone che manifestano ogni volta che si prova ad aprire una discarica per risolvere il problema , sono persone pagate dalla camorra , che poi cavalcando l'onda emotiva del malcontento dei cittadini vittime riescono ogni volta a bloccare tutto.

newentry attenzione a non confondere i sistemi di gestione della spazzatura, la discarica non è assolutamente il modo migliore...che ci siano infiltrati nelle manifestazioni è facile presumerlo, ma il loro scopo semmai è aizzare le guardie contro la popolazione inerme, comunqeu ci sono dei forum appositi che spiegano bene quella situazione.
Inviato il: 19/5/2008 10:53
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Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#37
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"La notizia dell'avocazione da parte della Procura Generale dell'inchiesta Why Not al Procuratore De Magistris e' di quelle che lascia senza fiato.
Solo un'altra volta nella mia vita mi ero trovato in questo stato d'animo.
Era il 19 Luglio del 1992 e avevo appena sentito al telegiornale la notizia dell'attentato il cui scopo non era altri che quello di impedire ad un Giudice che, nelle sue indagini, era arrivato troppo vicino all'origine del cancro che corrode la vita dello Stato Italiano, di procedere sulla sua strrada.
Morto Paolo Borsellino l'ignobile patto avviato tra lo Stato Italiano e la criminalita' mafiosa aveva potuto seguire il suo corso ed oggi vediamo le conseguenze del degrado morale a cui questo scellerato patto ha portato.
Ieri era stato necessario uccidere uno dopo l'altro due giudici che, da soli, combattevano una lotta che lo Stato Italiano non solo si e' sempre rifiutato di combattere ma che ha spesso combattuto dalla parte di quello che avrebbe dovuto essere il nemico da estirpare e spesso ne ha armato direttamente la mano.
Oggi non serve piu' neanche il tritolo, oggi basta, alla luce del sole, avocare un'indagine nella quale uno dei pochi giudici coraggiosi rimasti stava per arrivare al livello degli "intoccabili", perche' tutto continui a procedere come stabilito.
Perche' questa casta ormai completamente avulsa dal paese reale e dalla gente onesta che ancora esiste, anche se purtroppo colpevole di un silenzio che ormai si confonde con l'indifferenza se non con la connivenza, possa continuare a governare indegnamente il nostro paese e a coltivare i propri esclusivi interessi in uno Stato che considera ormai di propria esclusiva proprietà.
Oggi basta che un ministro indegno come il signor Mastella ricatti un imbelle capo del governo, forse coinvolto negli stessi suoi luridi traffici, minacciando una crisi di governo, perche' tutta una classe politica faccia quadrato intono al suo degno rappresentante e si esercitino in conseguenza chissa' quale tipo di pressioni sui vertici molli della magistratura per ottenere l'avocazione di un'indagine e quindi l'inoffensivita' di un giudice sensa neanche bisogno del tritolo come era stato necessario per Paolo Borsellino.
Siamo giunti alla fine della Repubblica Italiana e dello Stato di Diritto.
In un paese civile il ministro Mastella non avrebbe potuto chiedere il trasferimento del Dr. De Magistris titolare dell'inchiesta in cui e' indagato il suo stesso capo di governo e lo stesso ministro.
Se la decisione del Procuratore Generale non verrà immediatamente annullata dal CSM, saremo di fronte alla fine dell'indipendenza della magistratura e in conseguenza dello stesso Stato di Diritto.
Il Presidente Giorgio Napolitano, nonostante sia stato più volte sollecitato, continua a tacere su queste nefandezze dimostrando che la retorica dello Stato e della figura istituzionale di garante della Costituzione Repubblicana non sono diventate, in questa disgraziata Italia, altro che vuote parole.
Quaranta anni fa sono andato via dalla Sicilia perche' ritenevo impossibile di vivere la mia vita in un paese in cui la legalita' era solo una parola del vocabolario, ora non ritengo piu' che sia una vita degna di chiamarsi con questo nome e quindi una vita degna di essere vissuta quella di vivere in un paese dove l'illegalita' e' diventata la legge dello Stato."

Salvatore Borsellino
Inviato il: 19/5/2008 12:14
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Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#38
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la discarica non sarà il modo migliore per smaltire i rifiuti ,probabilmente ci sono alternative piu' valide ed è doveroso migliorare, ma almeno nel resto d'italia la discarica ci permette di non dover subire quello che subiscono i cittadini campani che mi sembra un tantino peggio.
Quello che ho scritto è che le manifestazioni contro l'apertura delle discariche sono molto probabilmente pilotate dalla stessa camorra , che ha tutto da guadagnare dalla situazione di emergenza attuale.

Tornando al tema in oggetto , è singolare constatare come le denuncie del fratello di paolo borsellino cadano puntualmente nel vuoto.
Mastella che assieme a Cuffaro fanno da testimoni al mafioso Campanella , reo niente meno che di aver aiutato il boss Provenzano durante la latitanza.
Il magistrato che indaga sugli ambienti mafiosi non potrà piu' esercitare.
E la politica che fà? diventa garantista con buona pace di Falcone e Borsellino che si staranno rivoltando nella tomba.
Inviato il: 19/5/2008 12:26
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Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#39
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Milano, 4 Ottobre 2007

Voglio ringraziare il ministro Mastella per la sua iniziativa di richiesta di allontanamento per incompatibilità ambientale del giudice De Magistris dalla procura di Catanzaro.

Voglio ringraziarlo pubblicamente perchè mi ero ormai convinto che a seguito delle campagne di delegittimazione e di aggessioni di ogni tipo nei confronti della magistatura la gente si fosse ormai assuefatta all'arroganza ed all'impunità dei politici e avesse accettato come normale ed inelluttabile questo stato di cose.

Ora invece la reazione provocata da questa iniziativa nell'opinione pubblica, nella gente comune, reazione che sta provocando in tutta Italia raccolte di firme e mobilitazioni spontanee, soprattutto di giovani, a sostegno del magistrato, perchè possa continuare il suo lavoro senza intimidazioni e interferenze esterne, mi ha fatto rinascere la speranza che le cose possano ancora cambiare.

Ho sottoscritto insieme a Sonia Alfano una lettera al capo dello stato dove chiediamo che tuteli, come è suo compito, l'indipendenza della magistratura raccomandando al C.S.M., di cui è il presidente, di rigettare la richiesta del ministro. E chiedergli invece di occuparsi di altri, e ben più gravi problemi della Giustizia, come il caso della Procura di Caltanissetta, dove sono concentrate le indagini sui fatti più gravi della nostra storia recente, quali l'indagine sui mandanti esterni nella strage di Via D'amelio e l'indagine sulla sparizione dell'agenda rossa di Paolo, che viene, dal 12 Luglio 2006, lasciata senza una guida ed affidata ad un reggente.

Voglio però sperare che il sig. Ministro prenda spontaneamente atto della situazione di incompatibilità ambientale che si e' creata tra la sua persona e la maggioranza degli italiani e voglia attuare il suo proposito di dimettersi, proposito più volte minacciato, ma finora solo a scopo di ricatto nei confronti della maggioranza di governo.

Il sig. Mastella ama spesso ripetere di essere una persona onesta, non deve quindi temere che le indagini in corso da parte del giudice De Magistris possano coinvolgere la sua persona, potrebbero al massimo coinvolgere il suoi amici o persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene qualche tipo di rapporto, magari non sempre limpido.

Dovrebbe essere anzi grato al giudice De Magistris che con le sue indagini potrà dimostrare l'onestà del sig. Ministro fornendogli una patente di onesta' certificata che avrebbe per questo piu' valore delle sue affermazioni che, agli occhi dell'opinione pubblica, non possono che essere di parte e quindi non obiettive se non addirittura sospette.

Non vorrei però insistere troppo sulla sua persona con il rischio di additarlo come comodo capro espiatorio dei tanti mali della politica italiana, come ha detto Beppe Grillo con una ironia che Il sig. Mastella non e' stato in grado di capire e che tutta la stampa nazionale ha fatto finta di non capire pubblicando titoli a tutta pagina sulla pretesa pace tra il politico e il comico, e qui lascio al vostro giudizio decidere chi sia il poltico e chi sia il comico, e pubblicando poi solo qualche trafiletto poco visibile quando Beppe Grillo ha chiarito le vere intenzioni della trappola un cui l'aveva fatto cadere.

Il fatto è, sig. Mastella, che una persona come Grillo, che ieri ha fatto di mestiere il comico, oggi è uno dei pochi che fa poltica in modo serio, e quelli che sono stati designati dai partiti italiani per fare i politici e che la gente, in mancanza di altre scelte, ha dovuto votare, si affannano oggi un tutti i modi di fare la parte dei comici in quel cabaret di bassa lega che è diventata la politica in Italia.

Ma lo scenario, purtroppo, non è quello di un cabaret, è quello di una tragedia, la tragedia di un paese allo sbando dove gli equilibri di governo si reggono su ricatti incrociati e dove l'opposizione non aspetta altro che il suicidio del governo per potere subentrare nell'esercizio del potere, ricominciare ad emanare leggi "ad personam" e continuare, come peraltro ha fatto anche questo governo, nell'attuazione di quel patto scellerato tra lo Stato e la mafia per la spartizione del potere e degli appalti in Italia per cui è stato necessario eliminare Paolo Borsellino.

E io purtroppo vedo tante, troppe analogie tra le vicende di ieri e quelle di oggi.

Oggi Paolo Borsellino e Giovanni Falcone vengono additati come degli eroi e, dopo averli uccisi, si cerca ancora di seppellirli a forza di commemorazioni, di lapidi e targhe stradali, quasi a rassicurarsi del fatto che siano veramente morti, ma ieri, quando erano sul punto di arrivare nelle loro indagini al punto focale dei rapporti tra la mafia e la politica, si cercava in tutti i modi di rendergli difficile il lavoro, di isolarli, di costringerli a trasferirsi in altra sede per riuscire a trovare degli spazi per potere continuare le loro indagini,

Anche De Magistris è stato messo in difficoltà dal suo capo, anche De Magistris è stato isolato, anche De Magistris si sta cercando di trasferire per renderlo innocuo, ma si ricordi, Sig. ministro, che per esperienza del passato, l'isolamento di un giudice o di un investigatore è stato sempre il primo passo per additarlo alla vendetta della camorra e della mafia e chi da inizio e determina questo stato di cose non ha minori responsabilità, almeno morali, di chi ne decide l'eliminazione o preme il pulsante di un timer

Si ricordi però che la gente non sopporterebbe che la storia si ripeta, quella stessa gente che nella cattedrale di Palermo prese a schiaffi e a calci quei politici che pretendevano di sedersi in prima fila davanti alle bare dei ragazzi di Paolo, vi caccerebbe allo stesso modo da un Parlamento nel quale sedete fianco a fianco di personaggi inquisiti, prescritti o già condannati nei primi gradi di giudizio e questa volta non riuscireste a riciclarvi sotto altre sigle e nuovi partiti, a mantenere il potere e ad occupare indegnamente le istituzioni come aveta fatto dopo il disfacimento della prima Repubblica.

Salvatore Borsellino
Inviato il: 19/5/2008 13:33
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Re: La mafia è stata sconfitta o governa il paese?
#40
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da L’Unità del 13 maggio 2008

Se il plenum del Csm confermerà l’indicazione data ieri dalla commissione competente, Clementina Forleo sarà cacciata da Milano per “incompatibilità ambientale”.
Il suo peccato mortale, come tutti han capito fin troppo bene, è stato quello di mettere nero su bianco i nomi dei parlamentari intercettati durante le scalate Antonveneta, Rcs e Bnl e chiedere al Parlamento l’autorizzazione a usare le loro telefonate.
Non potendo dichiarare ufficialmente che andava punita per questo, a perenne ammonimento per tutti gli altri magistrati che osassero fare altrettanto, insomma a futura memoria, la commissione ha deciso di cacciarla perché avrebbe cattivi rapporti con i cancellieri del tribunale (testuale); perché avrebbe turbato l’opinione pubblica con denunce infondate (e pazienza se poi si son rivelate fondatissime), perché avrebbe detto a un convegno cose che non ha mai detto, e perché avrebbe chiesto a un pm notizie di un provvedimento interdittivo che la Procura le aveva preannunciato dicendole di tenersi pronta.
Insomma, incolpazioni inventate o faccenduole che sono normale routine in un ufficio giudiziario.
Alla fine, in questo mondo alla rovescia, il topolino ha partorito la montagna: una sanzione mostruosa, che sarebbe apparsa sproporzionata anche se gli addebiti mossi alla Forleo fossero stati fondati.
Clementina Forleo non potrà più fare il giudice a Milano e dovrà emigrare altrove con quel che resta dalla sua famiglia già falcidiata da lutti, minacce e attacchi.
Il voto è stato tutt’altro che unanime, a riprova del fatto la sanzione non era affatto obbligata. Per il trasferimento han votato i membri laici, cioè politici: la comunista Vacca (che aveva anticipato il giudizio prim’ancora che iniziasse il procedimento, ma non ha sentito neppure il dovere di astenersi: bella garanzia di «terzietà») e Anedda di An; e poi il togato di Unicost, Roia. Contro, ha votato il presidente della commissione, Patrono di MI. I due di Md, pilatescamente, si sono astenuti: se avessero votato contro sarebbe finita 3 a 3. E la manovra sarebbe fallita.
Una manovra che, molto probabilmente, è illegittima.
L’ordinamento giudiziario Castelli-Mastella vieta i trasferimenti d’ufficio dei magistrati per fatti che implichino comportamenti colpevoli: l’incompatibilità può derivare solo da fatti incolpevoli, per esempio da parentele con altri giudici o con imputati dello stesso distretto.
Ma qui le condotte contestate alla Forleo, se dimostrate, implicano che lei sia colpevole.
Dunque andavano esaminate in sede disciplinare, con una procedura molto più garantista.
Ma si temeva di non riuscire a punirla nemmeno sul fronte disciplinare: perché, per una dimenticanza degli analfabeti che hanno approvato la Castelli-Mastella, nella lista degli illeciti disciplinari non figurano le esternazioni. E qui proprio di esternazioni si tratta.
Dunque, sapendo che in sede disciplinare non c’era trippa per gatti, si sono usate condotte ipoteticamente colpevoli per dichiarare l’incompatibilità.
Il risultato è a metà fra l’inquietante e l’esilarante: se qualcuno ritiene che la Forleo sia una pazza furiosa che litiga con tutti e lancia allarmi infondati, che senso ha spostarla da Milano a Roma o a Vipiteno?
Il fatto è che anche la manovra per farla apparire pazza è fallita: tutti conoscono la sua preparazione giuridica, la sua laboriosità, il suo carattere.
Come diceva Montanelli, “tutte le persone di carattere hanno un pessimo carattere”.
Ma che c’entra il carattere con la capacità di un giudice?
Patrono ha votato contro il trasferimento anche perché, per la nuova legge, la Forleo è “scaduta” come gip avendo esercitato l’incarico da più di 10 anni e, al pari di centinaia di gip, dovrà passare al tribunale.
Bastava aspettare qualche mese (in attesa che il Csm bandisse quei posti) e il nodo si sarebbe sciolto da sé.
Ma qui bisognava dare una lezione purchessia, a prescindere.
La sentenza, richiesta a gran voce dai politici di destra e sinistra, era scritta fin da luglio, quando la gip osò fare il suo dovere anziché voltarsi dall’altra parte.
Calamandrei diceva: “Non temo i giudici corrotti, ma i giudici conformisti”.
Questo Csm e questa politica temono i giudici anticonformisti.
Colpirne uno (anzi due: c’è pure De Magistris) per educarne diecimila.


Marco Travaglio
Inviato il: 19/5/2008 13:39
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