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   Politica Interna & Estera
  E l’Ikea cancella la famiglia normale

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  •  nike
      nike
E l’Ikea cancella la famiglia normale
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
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Con la destra al governo finalmente si tornerà ad avere nuovamente il senso giusto dei valori. Tutto ritornerà al suo posto, basta confusione e soprattutto basta con questa mania di leggere sempre gli stessi giornali, il Manifesto, la Repubblica, la Stampa, basta. Ecco infatti un ottimo articolo, più sotto, dal il Giornale: sicuro, questa ventata di destra rimetterà tutto a posto e anche io leggerò senza più fare smorfie non solo il Giornale, ma Libero, la Padania, il Foglio, l’Avvenire, ah, no, quello lo leggo già.

Ma forse potrei evitare….Si, credo che eviterò proprio, oggi e poi basta

il Giornale.it

E l’Ikea cancella la famiglia normale



di Luca Doninelli
domenica 27 aprile 2008


Alla bella stagione non bastano più la rondine sotto il tetto o le gèmmule d’oro sul fico e sul moro. Il suo arrivo ufficiale ha un nuovo araldo: il piccolo catalogo Ikea, quello con la collezione primavera-estate. È il catalogo delle promesse, una prima sbirciatina molto primaverile sul mondo che solo il nuovo, grande catalogo ci spalancherà, a tempo debito.

Io amo i cataloghi Ikea. Li sfoglio mentre bevo il primo caffè, oppure in bagno, e perfino nelle notti insonni mi tengono compagnia. Perché i cataloghi Ikea sono pieni di comunicazioni che non si riducono alle immagini dei vari mobili, ai prezzi e alle diverse combinazioni possibili. C’è qualcosa di più.
Negli anni Ottanta si diceva che non basta vendere un prodotto: col prodotto bisogna vendere anche un’idea, un sogno, un desiderio, insomma: un’immagine. Se vendi l’immagine, il prodotto si moltiplica. Se vendi una scatola di biscotti è un conto, se vendi un mulino bianco è un altro paio di maniche.

Ma l’Ikea va oltre, perché l’Ikea ci vende il modello di una società completa, in tutte le sue possibili versioni. Non è la società vera, più rugosa e contraddittoria: non lo è da noi e credo non lo sia nemmeno in Svezia. Ma è stata immaginata così tanto da diventare più vera del vero. Iperreale. È una società pensata da scrittori, poeti, rockstar, cineasti, artisti visivi, politici, sognatori, ideologi, architetti, e piano piano è diventata credenza, libreria, piano cottura, lampada, tavolino, cucchiaio, cornice per le fotografie, pianta grassa, piumone, sedia girevole.

È una società perfetta, ecco perché non esiste. Ma può esistere da un momento all’altro perché costa poco. Una visita all’Ikea comporta un pranzo economico e abbastanza gustoso a base di aringa e salmone e lo spettacolo più imprevedibile, perché lì la società illustrata dal catalogo si materializza in carne e ossa, il modello comincia a realizzarsi. Le diverse tipologie umane presentate con rigore tassonomico nel catalogo (del resto un buon catalogo deve sempre catalogare) acquistano corpo.
Pagina 23



“Ragazzo gay”- notare lavagna con firma a cuoricino…..



“singles per un appuntamento al buio” …..



“seconda moglie”…..
..............

Molto divertente, il commento di Stefano Morciano, su Giornalettismo.com.
Il diavolo sta nei dettagli, ma soprattutto cucina Ikea
Il viaggio di un giornalista disperato alla ricerca della “famiglia normale” perduta. Tra cucine scandinave, omosessuali e immigrati di seconda generazione.
_________________
Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 29/4/2008 14:40
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  •  BigLie
      BigLie
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/10/2007
Da
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Un grazie all'Ikea per aver indotto il miglior rappresentante
della cultura di centrodestra italica ad aver svelato le profonde
radici di questa cultura:
RAZZISTA, OMOFOBA E PATRIARCALE.
Ebbene sì, diciamocelo, siamo il paese più arretrato d'Europa
e, probabilmente, del mondo.
Inviato il: 29/4/2008 15:57
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  •  BigLie
      BigLie
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/10/2007
Da
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Perchè poi, giustamente, stare appoggiato alla cucina
con le gambe leggermente incrociato è chiaro indizio
di frociaggine.
Noi giovani virgulti, magnifici esemplari della virilità italica,
stiamo sempre, ovviamente, petto in fuori e pancia in dentro.
E, manco a dirlo, esibiamo nerboruti pettorali e addominali
e una fiera mascella mussoliniana.
Ammazza che tristezza.
Inviato il: 29/4/2008 16:01
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Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
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Citazione:
È una società perfetta, ecco perché non esiste.


Difatti. Pare che qualcuno non si sia accorto che la bolla immobiliare è esplosa anche qui. Questa è la società società pensata da Keynes:

_________________
Inviato il: 29/4/2008 17:22
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  •  Pyter
      Pyter
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#5
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 29/4/2008 18:23
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  •  danis486
      danis486
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#6
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/9/2005
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Perchè poi, giustamente, stare appoggiato alla cucina
con le gambe leggermente incrociato è chiaro indizio
di frociaggine.
Noi giovani virgulti, magnifici esemplari della virilità italica,
stiamo sempre, ovviamente, petto in fuori e pancia in dentro.
E, manco a dirlo, esibiamo nerboruti pettorali e addominali
e una fiera mascella mussoliniana.
Ammazza che tristezza.


Salve a tutti,il forum di Luogocomune,a mio avviso è uno dei migliori per lo spessore di ogni argomento ma spesso e volentieri mi ritrovo a leggere articoli un po troppo "estremistici"...!
Oramai siamo entrati nella globalizzazione e tale termine è definibile come " il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti,il cui effetto primo è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo". Leggendo questa discussione mi pare ci siano pareri un po esagerti, in quanto proprio grazie a una delle multinazionali come l'Ikea a prescindere da chi sia l'ideatore possiamo permetterci cose che prima non si aveva nemmeno idea.Chiunque (o quasi) sa che stiamo andando incontro a una situazione di regressione mondiale da parte dell'occidente,e secondo voi le famiglie possono permettersi di comprare una cucina Berloni?? che poi siamo chiari...cucina Berloni = legno asiatico ecc...!
Se qualcuno di voi è andato all'Ikea rimarrà stupefatto ( io lo sono stato) per la varietà di articoli per la casa/famiglia che non ho MAI visto in nessun altro negozio! Lo so che criticare il catalogo Ikea è bello,(io come lo vedo nella cassetta fa un percorso molto "fast" e "low-cost"...il cestino!) ma come l'Ikea dovremmo elencare tutte le pubblicità subliminali che ci propinano!! Addirittura al Super-Bowl negli USA hanno fatto la lotta alla pubblicità più influente al nostro dannato cervello!!!
Ora vi faccio un paio di nomi:
Coca-Cola,McDonald,Microsoft,,Apple,Sony,Nike,Walt-Disney,Nestlé,Novartis
analizzatele attentamente e ditemi se una di queste NON ha influenzato/modificato la nostra vita...! Dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo perchè se ci venisse a mancare una sola di queste cose ce ne renderemo conto(chi più chi meno)...e se sparisse Microsoft???
Voi mi direte "ahh finalmente avremmo computer che vanno meglio,più nessun monopolio ecc..." ,e se vi rispondessi che torneremo molto indietro??Che conclusioni ne trarreste??
Inviato il: 30/4/2008 15:17
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  •  vernavideo
      vernavideo
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#7
Dubito ormai di tutto
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Ciao danis486
Citazione:
proprio grazie a una delle multinazionali come l'Ikea a prescindere da chi sia l'ideatore possiamo permetterci cose che prima non si aveva nemmeno idea

Tipo mobili in truciolato scadente che durano una settimana?
Citazione:
e se vi rispondessi che torneremo molto indietro??Che conclusioni ne trarreste?

Che ti sbagli, non sono le multinazionali che "ci fanno andare avanti" anche se dovremmo prima chiarire cosa si intenda con questa impressione - ma immagino ti riferisca al progresso tecnologico.
Al contrario, ad "andare indietro" abbiamo cominciato quando hanno allentato le corde delle politiche anti-trust e da quando hanno esteso il concetto e la durata del copyright.

Ciao,
Stefano
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Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Inviato il: 30/4/2008 17:44
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  •  nike
      nike
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#8
Mi sento vacillare
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danis486 Citazione:
Lo so che criticare il catalogo Ikea è bello,(io come lo vedo nella cassetta fa un percorso molto "fast" e "low-cost"...il cestino!) ma come l'Ikea dovremmo elencare tutte le pubblicità subliminali che ci propinano!!


Ciao danis486, giusto per chiarezza l'articolo che ho riportato da Il Giornale (che è composto di 3 pagine, non so se le hai lette tutte,) non era per criticare il catalogo Ikea, ma per criticare l'articolo stesso e le allusioni visionarie dell'autore nei confronti di alcune fotografie su il catalogo Ikea, che secondo lo stesso autore (imbecille) "confondono" diciamo così , il criterio di famiglia che si dovrebbe avere. Un articolo talmente reazionario che appare perfino ridicolo doverlo spiegare. Il thread era ironico. Ma se ho interpretato male io me ne scuso.
Citazione:
ma come l'Ikea dovremmo elencare tutte le pubblicità subliminali che ci propinano!!
Non credo proprio che ci sia nulla di subliminale nel catalogo, semplicemente sempre che ci si veda qualcosa di "estraneo" è in realtà una visione della società quale essa è. L'autore dell'articolo invece ci vede forse morbosamente qualcosa d'altro, qualcosa che gli viene imposto, ma che invece non è.
_________________
Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 30/4/2008 22:21
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  •  ElwoodBlue
      ElwoodBlue
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#9
Mi sento vacillare
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Oddio.

Mentre leggevo mi sono reso conto che anch'io ho un po' di barba, stavo tenendo i piedi incrociati e ho la camicia fuori dai pantaloni.

sarò mica frocio?

il fatto che fossi seduto invece che appoggiato mi rassicura un po'.

Questo articolo credo sia una bella risposta a quelli che credono che sia solo la manipolazione delle notizie a condizionare il nostro povero cervellino.

Questo era nella pagina culturale. E quando ho finito di leggerlo per un secondo, un secondo solo, un lungo, interminabile secondo, la società mi è apparsa brutta e sporca, piena com'è di froci, di negri, di divorziati; e tutti questi stronzi, stronzi come sono, non se ne curano e sembrano divertirsi.

Poi è passata.
A quanti non passa?
Inviato il: 1/5/2008 4:50
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  •  vernavideo
      vernavideo
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#10
Dubito ormai di tutto
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Ciao ElwoodBlue,
Il condizionamento psicologico e' quello che ti fa vedere "brutta e sporca" "la società .. piena com'è di froci, di negri, di divorziati;"

Ciao,
Stefano
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Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Inviato il: 1/5/2008 7:13
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  •  ElwoodBlue
      ElwoodBlue
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#11
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/4/2008
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caro stefano, stiamo dicendo esattamente la stessa cosa.

incredibile no?
Inviato il: 1/5/2008 20:13
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  •  danis486
      danis486
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#12
Ho qualche dubbio
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Il problema che spesso bisogna apprezzare questa nostra società che presenta buchi dappertutto ma che ci fa vivere bene...più o meno! ora vado a bermi una coca-cola a scrivere un bell'articolo col mio pc con Microsoft winzoz xp seduto su una sedia ikea... e se posso(coca-cola con l'aspartame dannoso per la salute,windows bisogna capirlo poverino...la sedia ikea?beh era la più economica...un po scomoda!! )
Inviato il: 3/5/2008 0:16
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Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#13
Sono certo di non sapere
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sarò mica frocio?

Questo non lo sapremo mai, però poco ma sicuro il governo l'ha messo nel culo pure a te. Quindi in senso più generale siamo tutti un po' froci.

Questo articolo credo sia una bella risposta a quelli che credono che sia solo la manipolazione delle notizie a condizionare il nostro povero cervellino.

Ma se l'articolo può condizionare il nostro povero cervellino, allora è valida anche la premessa dell'articolo stesso, ovvero che il catalogo Ikea lo può ugualmente condizionare. Dunque non è un problema di catalogo o articolo, bensì del cervello alla base.

Vedi quell'altro genio che ha subito colto l'occasione per imbastire un ricamino sulla fiera mascella mussoliniana: stesso tipo di cervello, in cui al posto dello "sporco omosessuale" c'è lo "sporco eterosessuale mussoliniano". Stessa specie subumana dell'autore dell'articolo.

Questo era nella pagina culturale. E quando ho finito di leggerlo per un secondo, un secondo solo, un lungo, interminabile secondo, la società mi è apparsa brutta e sporca, piena com'è di froci, di negri, di divorziati;

"Poi ho acceso il televisore, ho visto la faccia di Berlusconi e ho capito che la situazione non era così rosea come pensavo."

e tutti questi stronzi, stronzi come sono, non se ne curano e sembrano divertirsi.

Ma questa è la stessa linea di ragionamento di chi soffre fisicamente se non vede almeno un nordafricano ogni due minuti: "non c'è abbastanza diversità, che schifo tutta questa gente, e nessuno fa nulla" ("però i cinesi sono cattivi, quello sì è vero!").

Stesso identico cervello.

A quanti non passa?

A quelli che a fine mese non avanzano soldi per comprare i mobiletti Ikea: essi coltiveranno l'invidia di classe nei confronti "del frocio, del negro e del divorziato".

===

Il condizionamento psicologico e' quello che ti fa vedere "brutta e sporca" "la società .. piena com'è di froci, di negri, di divorziati;"

Fa il paio con il condizionamento che ti fa vedere come "brutta e sporca" la società dove meno del 25% degli abitanti non è almeno sbarcato da un gommone. Solo che in quel caso il "condizionamento" si chiama "progresso sociale".

Il forte sospetto è che vi interessi ben poco del "condizionamento" in sé, l'importante è che sia il condizionamento giusto. La base di entrambi i ragionamenti è che debba necessariamente esistere un modello ideale di società, in un senso o nell'altro, per cui ogni deriva da tale modello è "brutta e sporca".

Se il catalogo Ikea avesse mostrato solo svedesi biondi con gli occhi azzurri e quattro figli a testa non oso immaginare quale sarebbe stato il titolo del thread.

Stesso identico cervello: la convinzione che sia sufficiente una fotografia buttata su un catalogo per cambiare in meglio o in peggio la società.
Inviato il: 3/5/2008 14:39
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  •  Pausania
      Pausania
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#14
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
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Citazione:
Se il catalogo Ikea avesse mostrato solo svedesi biondi con gli occhi azzurri e quattro figli a testa non oso immaginare quale sarebbe stato il titolo del thread.

Immagino non sarebbe stato "80 anni di "welfare" svedese alla fine hanno portato alla razza pura voluta dai socialdemocratici"...

Inviato il: 3/5/2008 14:43
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  •  Rickard
      Rickard
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#15
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/9/2007
Da Un mondo pervaso di follia
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Ti ringrazio nike per aver linkato l'articolo, mi sono fatto quattro sane risate.
è incredibile vedere lo stereotipo, i luoghi comuni, tutto il qualunquismo dell'analisi fatta del catalogo Ikea che presenta famiglie non sane.
Tutto. Il tizio che è frocio perché ha le gambe incrociate e poi c'é la scritta col cuoricino sulla lavagna.
La famiglia alternativa con padre progressista che cucina e moglie "negra".
I due che sono sicuramente singles e quello è sicuramente un appuntamento al buio (ma come si fa a capire se un appuntamento è al buio da una foto poi?)
Apparte il ridicolo sciommiottamento "alla Dr House" per evincere dettagli e conclusioni basandosi su particolari apparentemente innocui è divertente la conclusione dell'"articolo", una bella conclusione aperta che fa sempre il suo effetto:
Citazione:
ªDimenticavo. Non so se avete notato che c’è un assente in questa carrellata: la famiglia normale, quella composta da papà, mamma e figli. Quella semplice, popolare. Dove l’hanno messa?
Luca Doninelli

Eh già... dov'é la famiglia normale? Dov'é la famiglia popolare (ma in che senso poi)? Divertente che nelle foto si vede una famiglia (quella con la "donna di etnia diversa" coma la definisce l'articolo) ma evidentemente non abbastanza bianca e popolare per essere normale.
Patetico oltre ogni misura.
Citazione:
Come dicevo prima, il bello è che, se andate all’Ikea e guardate chi la frequenta, vi accorgerete che questo mondo esiste già: però ci vuole l’Ikea a farlo venire a galla, perché in corso Vittorio Emanuele o in piazza Duomo non ve ne accorgereste mai.

Questa poi è un salto mortale all'interno di un altro. La realtà in se esiste già, però all'infuori dell'Ikea non la vedrete mai, forse perché in corso Vittorio Emanuele sono ammesse solo le famiglie normali e popolari

Ah prima che me ne dimentichi per tutti gli utenti di LC che incrociano le gambe e sono quindi a serio rischio di frociaggine ecco il vademecum dell'uomo normale di una tipica famiglia normale.

Citazione:

Stesso identico cervello: la convinzione che sia sufficiente una fotografia buttata su un catalogo per cambiare in meglio o in peggio la società.

Una fotografia da sola certamente no, ma l'interpretazione (anche distorta), la grancassa mediatica e in generale tutta la potenza della propaganda possono usare anche una singola foto come mezzo per addurre un cambiamento.
_________________
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Inviato il: 4/5/2008 18:54
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  •  audisio
      audisio
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#16
Sono certo di non sapere
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Citazione
Fa il paio con il condizionamento che ti fa vedere come "brutta e sporca" la società dove meno del 25% degli abitanti non è almeno sbarcato da un gommone. Solo che in quel caso il "condizionamento" si chiama "progresso sociale".

Il forte sospetto è che vi interessi ben poco del "condizionamento" in sé, l'importante è che sia il condizionamento giusto. La base di entrambi i ragionamenti è che debba necessariamente esistere un modello ideale di società, in un senso o nell'altro, per cui ogni deriva da tale modello è "brutta e sporca".
-------------------------------------------------------

Sei deprimente.
Il classico rappresentante di una mentalità piccolo-borghese,
da italianuccio che vede messo in pericolo il suo SUV da chissà
quale invasione di barbari "negri" o (Mio Dio!) musulmani.
Stai tranquillo, che il 99,99% di questi gommonisti (a proposito,
ti auguro di trovartici in una situazione del genere) se ne starebbero
volentieri a casa loro ed io e quelli come me lo desidererebbero
ardentemente.
Ma per ottenere questo saresti disposto a lottare per cambiare
questa società, per spazzare via tutte le oligarchie occidentali che
creano e riproducono altre oligarchie in quei paesi per poterci fare
affari?
E, soprattutto, saresti disposto a rinunciare a parte della tua ricchezza?
Perchè questo livello di sviluppo non può valere per tutti, lo ha
dimostrato la Cina che appena ha spinto un pò il pedale sull'acceleratore
ha mandato in crisi il mondo intero.
No, non sei disposto a questo e quindi è meglio che 'sti cazzo de negri
li facciamo fuori, prendendoli a cannonate sui barconi (dottrina Bossi)
o sterminandoli con le vaccinazioni (dottrina OMS o, meglio,
Kissinger).
Ma che ti frega, tu hai studiato a Vienna...
Inviato il: 5/5/2008 17:31
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  •  vernavideo
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Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#17
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Linucs ha scritto:
Il condizionamento psicologico e' quello che ti fa vedere "brutta e sporca" "la società .. piena com'è di froci, di negri, di divorziati;"

Fa il paio con il condizionamento che ti fa vedere come "brutta e sporca" la società dove meno del 25% degli abitanti non è almeno sbarcato da un gommone. Solo che in quel caso il "condizionamento" si chiama "progresso sociale".


Probabilmente hai ragione, sono succube di un condizionamente psicologico che mi porta a preferire societa' multirazziali e senza discriminazioni sessuali.


Citazione:

Stesso identico cervello: la convinzione che sia sufficiente una fotografia buttata su un catalogo per cambiare in meglio o in peggio la società.


mi associo a questo ragionamento.

Ciao,
Stefano
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Inviato il: 6/5/2008 10:47
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  •  vernavideo
      vernavideo
Re: E l’Ikea cancella la famiglia normale
#18
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Linucs ha scritto:
Se il catalogo Ikea avesse mostrato solo svedesi biondi con gli occhi azzurri e quattro figli a testa non oso immaginare quale sarebbe stato il titolo del thread..


mmmmh, fammi pensare: Decadenza della societa' mono-etnica tradizionale?

http://www.youtube.com/watch?v=x-tBGY21HPI&eurl=http://uk.truveo.com/Ikea-Why-Kids-Move-Outmpg/id/2230339412


Ciao,
Stefano
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Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Inviato il: 6/5/2008 11:03
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