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   Politica Interna & Estera
  voto o non voto?

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  •  edo
      edo
voto o non voto?
#1
Sono certo di non sapere
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Da casa
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PER CHI HA DECISO DI DARE UN SENSO AL PROPRIO NON VOTO… MA ATTENZIONE! L’INTENZIONE POTREBBE NON OTTENERE IL RISULTATO VOLUTO.

‘Parliamo della politica della depressione. La depressione come atto politico. Lei ed io subiamo quotidianamente la pulsione irrefrenabile a comprare e spendere e vivere in fretta…La depressione è l’unico modo per mettere un freno a tutto questo. La depressione economica così come quella psicologica. Per cui, provi a supporre che la sua depressione e la mia siano atti politici di ribellione. Provi a supporre che la psiche stia dicendo NO. Non voglio questa accelerazione. Non voglio comprare niente. Le mie gambe non si vogliono muovere. Non mi interessa...’ (J.Hillman)

Impalato e impotente di fronte all'ennesimo rito elettorale, un gioco sempre più truccato ed insensato a cui molti continuano ad aderire per motivi che comprendo ma non condivido, cerco di entrare in contatto con le emozioni, con quelle che per economia definisco 'mie', e con quelle degli altri che incontro...
E sento, girando per l'Italia, che -per la prima volta- lo scontento e l'inquietudine sono tali che non basta più il richiamo alla paura di un ritorno del 'mostro' (o più semplicemente del 'nostro') a motivare le persone al voto. L'esperimento di Prodi l'hanno già fatto ed è colato a picco, già molto prima e al di là della sua caduta.
Quindi, rispetto a due anni fa, mi sento meno solo nell'invito ad astenersi e a farlo attivamente.
Un atto di non collaborazione attiva, pubblico, politico, nonviolento.

Chiedo anche questa volta a Carta e ai suoi lettori, quindi, di esprimersi su questa proposta, che peraltro già gira in rete da tempo e su cui varie persone mi chiedono di divenire portavoce in tutte le sedi possibili e utili.

Un' ottima alternativa all'andare o non andare a votare, può essere quella di andare al seggio e rifiutare la scheda.
Se votiamo scheda bianca o nulla favoriremo il partito con più voti: infatti anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza.
Se vogliamo rendere veramente nullo il vostro voto e compiere un azione diretta nonviolenta:
1) ANDIAMO A VOTARE E FACCIAMOCI VIDIMARE LA SCHEDA
2) ESERCITIAMO POI IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA dichiarando, ad esempio: "Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che ciò sia verbalizzato"
3) PRETENDIAMO CHE SIA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA.
IL D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5 recita:
Il segretario dell' Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o
di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a
tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
4) ESERCITIAMO INFINE IL NOSTRO DIRITTO A METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio "Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta").

Chiedo al nostro giornale di aprire una consultazione sull'astensionismo attivo, che coinvolga sia coloro che non andranno a votare (ma non vogliono farlo clandestinamente), sia coloro che andranno e, come spero, rifiuteranno la scheda e non si limiteranno a lasciarla bianca o ad annullarla con pur apprezzabile goliardia...
E naturalmente anche tutti coloro che, obtorto collo e naso turato, andranno comunque a votare.

ma attenzione!

La premessa contenuta in questi messaggi di esorto al "rifiuto della scheda" risulta giuridicamente erronea. Si sostiene, infatti, che le schede bianche e quelle nulle vengano fatte rientrare all'interno dei calcoli per l'assegnazione del premio di maggioranza: prima inesattezza.
L'attuale legge elettorale (c.d. "Porcellum?" L. 270/2005 che modifica il D.P.R. 361/1957), prevede che i calcoli per l'assegnazione dei seggi (e quindi anche del premio di maggioranza) vengano effettuati sulla base dei "voti validi espressi" (vedi art.1 comma 12 della legge stessa). Risulta pertanto palese che con tale termine il legislatore si riferisce ai soli voti validi, ritenendo le schede nulle e bianche insignificanti ai fini dei conteggi. In secondo luogo, il nostro ordinamento in merito alla possibilità di "rifiuto del voto", non prevede alcuna fattispecie di tal genere. Si potrebbe, per analogia, far rientrare questo tipo di "rifiuto" all'interno dei casi di voto fuori dalla cabina? (vedi art.62 D.P.R. 361/1957) e di artificioso indugio nell'espressione di voto? (vedi art.46 del T.U. n.570 del 1960 ovvero art. 44 D.P.R. 361/1957): in entrambi i casi, comunque, si tratterebbe di voto nullo. Ulteriore conferma è il fatto che queste schede, insieme con quelle deteriorate, verranno inserite dal presidente del seggio in un apposito plico, parificandole così alle schede nulle. Infine, in merito alla richiesta di inserimento in calce al verbale di seggio, di un commento dell'elettore "rifiutante", è bene non creare confusione: se da una parte vi sono norme che regolano le modalità di espletamento del voto, ve ne sono delle altre che regolano il "buon funzionamento del seggio". L'art.104 del D.P.R. 361/1957, unico riferimento giuridico a cui rimandano i sostenitori di questa proposta, rientra in quest'ultima categoria: prevede la possibilità, per l'elettore, di ottenere dal segretario di seggio la verbalizzazione di proteste o reclami relativi esclusivamente alle modalità di espletamento delle votazioni.
Inviato il: 24/3/2008 10:47
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  •  redna
      redna
Re: voto o non voto?
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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La politica ormai non da nulla al cittadino.
Tutti sono capaci di gestire in una maniera così furbesca la cosa pubblica.
Pertanto perchè perdere tempo a votare?
Qualora si ravvisasse che la politica effettivamente fa quello che promette in campagna elettorale ....beh...allora....
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 24/3/2008 11:00
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Re: voto o non voto?
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/9/2005
Da Torino
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Citazione:
Qualora si ravvisasse che la politica effettivamente fa quello che promette in campagna elettorale ....beh...allora....


Ma sempre ad aspettare gli altri? Mai che si prendano decisioni e intraprendano decisioni per primi? Per essere l'esempio e senza aspettarne uno?


Credo che chiedere l'annullamento della scheda sia l'unica soluzione sensata che possa fare colui o colei che non vuole essere complice di questo triste sistema.

Visto che la maggioranza si arroga i diritto di prendere anche i voti nulli o le schede bianche, questo può essere un bel modo per far sentire la nostra (seppure fievole) voce in maniera chiara esente da distorsioni post-voto.


Io farò così e informerò altri che possono fare lo stesso.
Inviato il: 24/3/2008 15:28
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  •  redna
      redna
Re: voto o non voto?
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Scusa ma perchè dovrei andare a votare chi mi inganna fin dalla campagna elettorale?
Quando dice delle cose che, per forza di cose, per equilibrismi politici o altro NON si sente tenuta poi a tener fede....
Come si può andare da qualcuno che ti inganna fin dall'inizio?
Questo a mio avviso significa solo essere rincoglioniti e far finta di essere in piena forma....

Chiedere l'annullamento della scheda? Cioè mi devo fare un mazzo a cercar persone che mi annullino la scheda?Ma sapete cosa significata fare queste trafile burocratiche?

Non è forse meglio chiedersi il perchè del can can pre-elettorale?
Cioè perchè VOGLIONO a tutti i costi che andiamo a votare quando poi,per il resto delle legislatura SE LA FANNO E SE LA DICONO senza chiedere a nessun'altro di quelli che li hanno votati?

PS-non è possibile invece sapere fin dall'inizio il numero degli aventi diritto al voto e gli 'effettivi' votanti?
Il trucco potrebbe essere qui.
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Inviato il: 24/3/2008 16:05
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  •  edo
      edo
Re: voto o non voto?
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
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Chiedo scusa,
vi chiedo di leggere anche dopo la dicitura in rosso: "ma attenzione!".
Ognuno è libero di scegliere di votare (chi), o meno; con questo messaggio voglio mettere sull'avviso chi (come me), riteneva di poter dare un senso al suo "NON VOTO" per evidenziare che tale ricerca di senso potrebbe cadere nel vuoto più totale. Tutto qui.
Inviato il: 24/3/2008 16:51
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Re: voto o non voto?
#6
Sono certo di non sapere
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Ma sempre ad aspettare gli altri? Mai che si prendano decisioni e intraprendano decisioni per primi? Per essere l'esempio e senza aspettarne uno?

Suggerirei, ad esempio, l'espatrio.

Credo che chiedere l'annullamento della scheda sia l'unica soluzione sensata che possa fare colui o colei che non vuole essere complice di questo triste sistema.

Teoricamente avresti ragione, però dopo l'annullamento dovresti comunque uscire di casa e sguazzare nella feccia. Molto meglio invece votare in qualità di "italiano all'estero" in modo da tormentare i poverelli rimasti, oltre a far notare quanto sia idiota far votare chi comunque neanche subisce direttamente l'effetto del voto.

Mi spiego: l'astensione è un rifiuto politico e/o ideologico e/o culturale.

L'espatrio è invece un rifiuto biologico, un imperativo di Madre Natura che appaga anche i cromosomi, nella loro infinita saggezza, bontà e misericordia, sempre siano lodati.

Ovvero: il cruccio non è solo l'essere chiamati a votare Beltroni o Veltrusconi o qualche altro minchione allo sbaraglio, "uomo nuovo" con pensione da parlamentare, sapendo che il proprio voto conta esattamente quanto quello dell'ultimo ritardato in fondo a destra... il cruccio è anche la consapevolezza di essere circondati dai suddetti ritardati, paragonabili agli zombie dei film, sia nella logica che nelle movenze ciondolanti tuttavia determinate. "Owww! Owww! Owww!" E via che un altro socialdemocratico ti sgagna un pezzo di cervello.

Immaginate i vostri cuori colmi di gioia quando ascolterete il tiggì dall'aeroporto, sbeffeggiando Berlusconi con un "sì sì, nel culo te lo do l'Iraq" e facendo notare a Veltroni "sì sì, perché non pigli tutta la tua Africa e non te la sbatti nel culo?" (notare la par condicio)

"Però, però," dirà il lettore, "anche negli altri paesi ci sono il voto e le tasse!", certo, ma a parità di voto e di tasse almeno non dovrete sopportare la somma umiliazione di essere circondati dalla gente che vedete ogni porco giorno. Con un po' di fortuna eviterete anche la litania quotidiana dello zingarello in metrò, con i suoi quattordici inutili figli.

Se però i vostri cromosomi non sono ancora logorati dallo stillicidio della boria, della miseria, della mediocrità elevate a valori, della spazzatura promossa a manifestazione culturale, potete sempre tentare la carta dell'astensione. Tanto quando servono soldi ve li prendono comunque.

Io farò così e informerò altri che possono fare lo stesso.

In bocca al lupo: speriamo di poterci confrontare costruttivamente e pacatamente sull'essenza dell'astensione seduti al bar di qualche aeroporto internazionale.
Inviato il: 26/3/2008 21:21
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  •  redna
      redna
Re: voto o non voto?
#7
Sono certo di non sapere
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Tanto quando servono soldi ve li prendono comunque.
---
Filosofia in pillole.


...seduto al bar di qualche aereoporto internazionale.
---
Diretti dove?
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 26/3/2008 21:52
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Re: voto o non voto?
#8
Sono certo di non sapere
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Filosofia in pillole.

Più che altro, economia in supposte.

Diretti dove?

Dove è meno probabile che ti seguano gli zombie?
Inviato il: 26/3/2008 22:08
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  •  Pausania
      Pausania
Re: voto o non voto?
#9
Sono certo di non sapere
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Linucs Citazione:
Con un po' di fortuna eviterete anche la litania quotidiana dello zingarello in metrò, con i suoi quattordici inutili figli.

Illuso...

Ma dicci almeno dove hai deciso di andare, dai...
Inviato il: 26/3/2008 22:49
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  •  nike
      nike
Re: voto o non voto?
#10
Mi sento vacillare
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E TU dove sei?
ti occorrono solo 10 minuti


http://lesselastic.voisietequi.it/index.html (il sito è sovraccarico)




Solito giochino ma sempre divertente.
_________________
Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 27/3/2008 0:15
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  •  redna
      redna
Re: voto o non voto?
#11
Sono certo di non sapere
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Dove è meno probabile che ti seguano gli zombie?
---
Esiste un luogo dove NON ci sono?
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Inviato il: 27/3/2008 17:03
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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Re: voto o non voto?
#12
Mi sento vacillare
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Citazione:
Esiste un luogo dove NON ci sono?

che domande.. sull'aereo no? Il segreto per gabbare la società brutta e cattiva è rimanere imbarcati per sempre.

edit: il giochino mi ha collocato fra i soliti arnesi di fabbrica e campagna.. è una maledizione..



edit2: cmq ancora sono indeciso se andare o meno.. ormai siamo al plateau, crisi del sistema e futuro crollo.. velocizzare la fase disertando l'urna o continuare l'accanimento trerapeutico andando a votare?
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-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Inviato il: 27/3/2008 21:54
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  •  edo
      edo
Re: voto o non voto?
#13
Sono certo di non sapere
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bslabbath, ho qualche dubbio: il test tuo è identico al mio!
Inviato il: 27/3/2008 22:59
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: voto o non voto?
#14
Dubito ormai di tutto
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Io ho fatto il giochino, e sono uscita praticamente sopra il partito "Per il Bene Comune". Mi sono detta mah, si vede che politicamente mi colloco tra Caccia e Pesca e Ridateci il Malloppo.
Poi ho cercato il suddetto partitino per vedere che roba era e... mi sa proprio che lo voto!
_________________
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 27/3/2008 23:03
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: voto o non voto?
#15
Sono certo di non sapere
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Citazione:
da edo il 27/3/2008 22:59:27

bslabbath, ho qualche dubbio: il test tuo è identico al mio!
Ragazzi eppure lo dovreste sapere che un diagramma per essere comparabile dovrebbe basarsi su dati omologhi...
Non dimentichiamoci che quello relativo ai partiti attiene le loro promesse...

Il nostro, invece, è relativo ai nostri desideri...

Comunque solo per curiosità...
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 27/3/2008 23:09
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: voto o non voto?
#16
Sono certo di non sapere
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segnalazione ai naviganti,provate voi,io sono stata censurata perchè ritenuta "infiammabile" per il mio nik
Buffoni all'ennesima potenza e domande da rincoglioniti,Linucs hai proprio ragione
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 28/3/2008 0:05
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  •  bandit
      bandit
Re: voto o non voto?
#17
Dubito ormai di tutto
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rimosso
[scusate il disturbo, se mi capita di osservare politicanti starnazzare sul palco e mandrie di pecore plaudenti, devo poi assolutamente evitare di commentare a caldo]
Inviato il: 28/3/2008 0:22
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  •  nike
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Re: voto o non voto?
#18
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Al voto, al voto! Istruzioni per l'uso - 27-3-08
Anteprima dal nuovo numero di MicroMega in edicola dal 25 marzo. Al voto, al voto! Istruzioni per l’uso di Paolo Flores d'Arcais
L’unica cosa certa con l’attuale sistema elettorale è che ogni voto in meno a Veltroni-Di Pietro-Bonino fa vincere Berlusconi-Fini-Bossi-Ciarrapico. Questa circostanza matematica ci manda in bestia, moralmente non vogliamo subirla, ma le cose stanno proprio così. L’alternativa è secca: salvarsi l’anima (con Bertinotti) o salvarsi da dodici anni di Berlusconi-Putin (con Veltroni-Di Pietro-Bonino). ‘Io, da buon materialista ed ateo, trascurerò l’anima’

Il 13 e 14 aprile non andremo a votare. Andremo a votare con questo sistema elettorale, che fa schifo, non a caso è stato definito «porcata» dai suoi ideatori, ma che deciderà – esso solo – la transustanziazione dei voti in seggi. Sarà bene rendersene conto, perché la tendenza spontanea in ciascuno di noi è di illudersi che il voto reale corrisponda al voto emotivo, morale, o comunque lo vogliamo chiamare.
Per capirsi. Tu voti per la lista Xz, perché la senti più vicina, o la meno lontana, o la più efficace nell’opporsi a ciò che più detesti. Nella croce che metti sul suo simbolo riassumi queste tue emozioni, e una volontà di lotta o di riduzione del danno. Ma il risultato matematico di quel tuo voto, l’unico che poi conti, potrebbe addirittura rovesciare il senso che al tuo voto hai inteso dare.
Il sistema elettorale «porcata» [….]
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Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 28/3/2008 0:41
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  •  BlSabbatH
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Re: voto o non voto?
#19
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Citazione:
Il 13 e 14 aprile non andremo a votare. Andremo a votare con questo sistema elettorale

al di là della cosiddetta "porcata", del conflitto di interessi, del lavoro precario ecc.. che approvo si ideologicamente, il voto del 13-14 aprile pone una questione ben più ampia, a maggior ragione illuminata dai precedenti 2 anni di governo-immobile Prodi ma anche dai precedenti : il sistema democratico attuale è in crisi? oppure lo è sempre stato? ce ne rendiamo conto adesso solo perchè manca il panem? visto che la soria è fatta di episodi ciclici, è lecito supporre di essere alla fine di un ciclo?
votare quindi per allungare la vita ad un paziente morente (sappiamo quel che lasciamo ma non quel che troveremo) o astenersi in massa per poi far esplodere il bubbone dell'antipolitica e così accelerare l'inizio di un nuovo ciclo? e con che conseguenze?

questo secondo me è il dilemma. E ben più pesante delle beccate di gallina a "porta a porta"..
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Inviato il: 28/3/2008 10:29
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Re: voto o non voto?
#20
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
voto o non voto?


Vuoto.
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Inviato il: 28/3/2008 10:31
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Re: voto o non voto?
#21
Sono certo di non sapere
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Esiste un luogo dove NON ci sono?

L'importante e' non sentire piu' l'acre odore dei propri.
Inviato il: 28/3/2008 13:27
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: voto o non voto?
#22
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Il segreto per gabbare la società brutta e cattiva è rimanere imbarcati per sempre.


Sai che è un'idea? Poi un volo low-cost costa decisamente meno di una notte d'albergo! E voglio vedere come possono costringerti ad avere una residenza fiscale...

Il giochino-politico "e tu dove sei" è molto di moda, e ancora non ne ho visto uno che non fosse alla massima distanza dal UDC. Mah! si vede che di politica non ne capisco molto: pensavo che i partiti di centro fossero i più "equivicini" alla media. O forse i simpatizzanti di "c'entro" non entrano nel web?!?

P.S: straquoto gli ultimi post di Linucs, quasi integralmente.

Per reagire veramente: chi ha voglia di impegnarsi e si candida? Aspettiamo la rovina o la rivoluzione?!?
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 28/3/2008 19:16
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  •  redna
      redna
Re: voto o non voto?
#23
Sono certo di non sapere
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L'importante è non sentire più l'acre odore dei propri.
---
Lo diceva anche la buonanima di Montanelli....turatevi il naso e andate a votare...
Già allora aveva intuito che l'aria stava diventando mefitica...
Nel frattempo non si sono aperte le finestre e non si sono mandate via le 'mummie' della politica...

---Aspettiamo la rovina o la rivoluzione?
--
All'angolo ci potrebbe essere una rivoluzione che rovina
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 28/3/2008 23:03
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Re: voto o non voto?
#24
Sono certo di non sapere
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che domande.. sull'aereo no? Il segreto per gabbare la società brutta e cattiva è rimanere imbarcati per sempre.

Non colgo il nesso tra la società e la feccia. Ma so che infilandomi una mentina nel naso riesco a non svenire all'interno dei mezzi pubblici, e per oggi tanto mi basta.

(due mentine, per essere precisi)
Inviato il: 29/3/2008 15:38
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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Re: voto o non voto?
#25
Mi sento vacillare
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Da Bergamo
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Citazione:
Non colgo il nesso tra la società e la feccia. Ma so che infilandomi una mentina nel naso riesco a non svenire all'interno dei mezzi pubblici, e per oggi tanto mi basta.

la solitudine è utopia..pure nei momenti in cui stai al cesso: mentre la fai ci sono milioni di batteri che ti guardano.
Quindi rassegnati.
_________________
-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Inviato il: 29/3/2008 20:38
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  •  redna
      redna
Re: voto o non voto?
#26
Sono certo di non sapere
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Ma so che infilandomi una mentina nel naso riesco a non svenire all'interno dei mezzi pubblici.
---
Cosa bisogna fare per non svenire nella cabina elettorale?
Non credo che le mentine dei mezzi pubblici bastino rispetto alla cabina elettorale i mezzi pubblici profumano
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 29/3/2008 21:30
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  •  Pyter
      Pyter
Re: voto o non voto?
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Cosa bisogna fare per non svenire nella cabina elettorale?

Anticipare la mossa del nostro potenziale neo-eletto:
infilarsi la matita nel ...
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 29/3/2008 22:03
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Re: voto o non voto?
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
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la solitudine è utopia..

Ma il sapone è un'invenzione concreta.

pure nei momenti in cui stai al cesso: mentre la fai ci sono milioni di batteri che ti guardano. Quindi rassegnati.

Almeno i batteri non votano.
Inviato il: 30/3/2008 13:58
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  •  nike
      nike
Re: voto o non voto?
#29
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
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27 marzo 2008
Veltroni "da soli si può". E senza sinistra
Intervista di Gabriele Polo - Il Manifesto
Ha ripetuto «si può fare» per 71 volte in 71 piazze, cantato altrettanti inni di Mameli e poi ascoltando «Mi fido di te» di Jovanotti, stretto migliaia di mani. E continuerà così, fino a quota 110. Per nulla turbato dai sondaggi che continuano a darlo «sotto». Anzi convinto di poter risali= re la corrente fino a palazzo Chigi.

Per poi fare cosa? «Nulla di straordinario», «nessuna rivoluzione», come ripete efficacemente Anna Finocchiaro che lo accompagna nei comizi siciliani.

Ma anche qualcosa di non ordinario, perché Walter Veltroni sta rivoluzionando il quadro politico, sta costruendo un partito - «leggero» quanto sì vuole - in campagna elettorale. E ciò che impressiona è il copione che si ripete identico in ogni piazza, con la forza dell`allegro tormentone: non tanto nelle parole, ma nei gesti di chi accorre e ascolta, invocando il suo nome, agitando l`obamiano «si può fare» in perfetta sincronia, come un sol uomo, senza bisogno di una regia. E` questa la sua forza, quella che lo convince della rimonta possibile.

Saliamo sul pullman dopo la tappa palermitana, verso quella agrigentina..[….]

[…]In conclusione: fine della lotta di classe, archiviato il 1900 con i suoi conflitti e le sue Ideologie. Ma se tu diventassi - e non è un augurio - direttore del manifesto, cosa ci scriveresti al posto di «quotidiano comunista»?
Dipende da cosa vuole essere il manifesto... A me piacerebbe una definizione più di contenuto che ideologica....
«Quotidiano delle libertà e della giustizia sociale».

E` l`ultima risposta, che arriva ormai alle porte di Agrigento (72ma tappa) e dopo qualche secondo di esitazione: oltre che a farsi, la semplicità è cosa difficile a dirsi.

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EDITORIALE
CONTRO IL PAESE SEMPLICE

In un recente discorso alla Confartigianato, il candidato premier del Partito Democratico ha dichiarato che la sua "ossessione" è quella di "fare un Paese semplice". La frase riguardava in particolare la burocrazia, ma nei giorni successivi, ripetuta in altri contesti, è diventata un vero e proprio slogan: dal Paese normale di Massimo D'Alema al Paese semplice di Walter Veltroni.
Se interrogate l'oracolo di Google con la parola "semplicità", dalle prime dieci risposte potete distillare questa sintesi:
"C'è un grande bisogno di semplicità. Convivere con la complessità è solo un'inefficiente e inutile perdita di tempo, di attenzione e di energia mentale. E' necessaria una notevole intelligenza per essere semplici. Il pubblico, ormai saturo di slogan e promesse non mantenute invoca chiarezza e semplicità. La gioia delle piccole cose."
In un senso o nell'altro, l'ossessione di Veltroni sembra piuttosto condivisa.
Il mio modesto parere è che all'Italia servirebbe una ricetta per molti versi opposta: innamorarsi della complessità.
L'aggettivo semplice deriva dal latino simplex, formato dal prefisso sin(e) = senza e dal sostantivo plica = piega, oppure dalla radice sa- che indica unità (cfr. singolo = piccola unità, insieme, simultaneo, sempre) e plak- = mescolo, lego, con il significato etimologico di senza piega, ovvero piegato una volta sola. Si contrappone quindi da un lato a molteplice (piegato molte volte) e dall'altro proprio a complesso (cum = insieme + plecto = intreccio, che ha la stessa radice plak- di plico).
Rispetto all'uso, il Dizionario De Mauro della lingua italiana propone svariate definizioni:

1. composto di un solo elemento, non mescolato, puro.
2. privo di complessità.
3. privo di ornamenti eccessivi, essenziale, poco raffinato, naturale, sano.
4. spontaneo, senza malizia, ingenuo.
5. con valore limitativo (s. domanda, soldato s.)
6. erba medicinale

Da subito, quindi, i seguaci del Semplice hanno un problema: il loro aggettivo prediletto ha una semantica complessa, molteplice, ambigua.
Che cosa dobbiamo intendere per Paese semplice? Possiamo intendere un concetto preciso oppure chi usa quel termine allude di fatto a un'intera galassia di senso?
Nel significato 1, l'idea di Paese semplice ha un vago retrogusto ariano e […]……………………………….

[…]In pace. In una pentola di acqua semplice, senza increspature e senza pieghe. Perché le pieghe fanno paura, nascondono mostri, e in fondo il famigerato bisogno di sicurezza è solo un altro nome per il bisogno di semplicità. Non a caso colpisce ovunque: anche nei quartieri più tranquilli, perché in realtà l'insicurezza non nasce dal crimine, ma dall'odio per la complessità.
L'evoluzione ci mette 50 millenni a selezionare la specie adatta per un determinato ambiente. I nostri cervelli saranno "adatti" a questo mondo nel 52008, anno più, anno meno. Al momento, cercano di barcamenarsi con quello che hanno, ed è naturale che la complessità li infastidisca.
Ma soltanto amandola è possibile ridurla senza tradirla.
Soltanto un paese che ama la complessità può evolversi e vedere il futuro. [WM2]
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Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 30/3/2008 16:01
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  •  Al2012
      Al2012
Re: voto o non voto?
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
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Scusate se sono OT, ma ho rivisto questo video, del grande Gaber !!!

Il finale è poeticamente amaro ……..


Giorgio Gaber - Qualcuno era comunista
G. GABER !!!
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 31/3/2008 15:06
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