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   Pentagono
  Due testimoni preziosi

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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#71
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Primo particolare: Narayanan sostiene di aver visto una cosa che non è mai successa: l’impatto della coda dell’aereo contro un cartello stradale che si trovava nei pressi della sua posizione (“The tail of the plane clipped the overhanging exit sign”).
Attivissimo porta conforto alla tesi di Narayanan, modellandola, cioè, sul suo punto di vista, con questa possibile variante: “no – dice – molto probabilmente il testimone si è confuso circa il cartello stradale, e si riferiva in realtà” al

palo di una telecamera di monitoraggio del traffico che riporta un segno d'impatto: è possibile che dal suo punto di osservazione, il giornalista abbia confuso i due oggetti.

Il “segno d’impatto” in questione (presumo) sarebbe questo:










Per cui abbiamo l’incredibile variante di un aereo di 100 tonnellate che va alla velocità di 800 chilometri orari ma non tronca i pali, li macchia.
_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 23/5/2008 13:40
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#72
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Secondo particolare: Narayanan non fa alcuna menzione di una cosa che invece si dà per successa, e anzi viene reclamata come una delle prove principali del passaggio dell’aereo: i pali (segnati con cifre in giallo nella prima foto) abbattuti, e quindi caduti, in rapida successione. I primi due sarebbero caduti, praticamente, proprio davanti a lui.









Qualche altro dettaglio dell’area.






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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 23/5/2008 13:48
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#73
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Terzo particolare: Narayanan sostiene di trovarsi a una cinquantina di metri dal Pentagono
Nella realtà, secondo la rilevazione, elementare, fatta dallo stesso Attivissimo, i metri sono 322.
Attivissimo spiega la macroscopica contraddizione con la consueta scappatoia psicologica: emozione, confusione mentale ecc.
Un “tipo di errore di valutazione – spiega – che del resto avviene spesso anche in circostanze non drammatiche”.
In realtà, a distanza di un anno, Narayanan ripete la sua versione, distanza compresa, pari pari, mostrando un solenne disprezzo non solo dell’altrui intelligenza, ma anche della pura e semplice esperienza, trattandosi di un particolare che chiunque può verificare.
L’occasione è fornita da una conversazione con i lettori del suo giornale (all’epoca «Usa Today») poi pubblicata sul sito del giornale stesso (settembre 2002):

http://cgi1.usatoday.com/mchat/20020909002/tscript.htm

«That wall is about 50 yards from the road».

Attivissimo omette questa fonte nella sua sbrigativa, chiamiamola, bibliografia.
E quando mi si domanda, in linea generale, se qualcuno sia tanto idiota da barare su un particolare così facilmente verificabile, la mia risposta è sempre “sì”.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 23/5/2008 13:55
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#74
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Tralasciamo poi i dettagli sull’aereo che si accartoccia, l’ala che salta, i muri che resistono ecc., che non vale neppure la pena di commentare.
Ultimo particolare, che andrebbe realmente incorniciato.
Un caccia o altri esemplari di aereo, più piccoli, non possono confondersi con aerei più grandi, tipo i jet dell’American Airlines.
Quando fa comodo ad Attivissimo.
Negli altri casi si può.

Il "secondo jet" al quale fa riferimento Narayanan potrebbe essere il C-130 Hercules di Steven O'Brien (v.) oppure uno dei caccia arrivati poco dopo sul posto.

Non ho alcuna pratica di aeronautica, ma se è seriamente possibile confondere un C-130, che se non ricordo male ha 40 metri di estensione alare, con un caccia, allora si può confondere tutto.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 23/5/2008 13:58
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#75
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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La lettura del blog di Attivissimo, oltre che istruttiva, è sempre molto divertente.
Ancora più istruttiva e divertente è in questi giorni, quando sembra tornato di attualità il caso dei due testimoni probabilmente più ambigui di tutta la storia: Hugh “Tim” Timmerman e Dawn Vignola, dei quali ci siamo già occupati (#46 e sgg.).
Un paio di utenti, se non ho capito male, propongono ad Attivissimo & Co. una cosa molto semplice.
Questa, dicono, è la foto reale, con la visuale reale dei due testimoni, dal loro appartamento.





Tracciate una linea che dica: “Qui è passato l’aereo”.
Invito poi più volte ripetuto:

Mi fai vedere dove è passato l’aereo, almeno da quando Timmerman lo avrebbe ”visto ricomparire” fino allo schianto?
Basta anche una serie di x, con su scritto: “qui”.
Grazie.


Tenendo presente (aggiungerei io) che il volo sul prato del Pentagono e poi l’impatto dell’aereo è avvenuto in pratica al livello del terreno.
Questa la risposta (in 2 tempi) di una nostra vecchia conoscenza, Sir Edward, a surrogato di una semplice “X” su una fotografia.
Non mi aspetto, si capisce, che nessuno se la legga, anzi lo sconsiglio nel modo più fermo.
Sembra solo il parlare di qualcuno che non va bene di corpo.

------------------

Ok, io ci provo. Ma non credo che Velar mi ascolterà.

Premesse.

1)Questo è quello che Donald Timmerman ha raccontato. E' vero? E' falso? E' un misto fra le due e contiene qualche errore? Invece di sparare giudizi trancianti, cerchiamo di capire cosa può essere giusto o sbagliato e perché.

2) Donald Timmerman fa questo racconto. La sua testimonianza fa parte, che ci piaccia o no, del corpus di testimonianze relative all'impatto al Pentagono.

Come altri hanno ricordato, QUI SI PUBBLICA TUTTO, non solo le cose che fanno comodo. A differenza dei complottisti.

3) Come altri hanno ripetuto, Donald Timmerman è UNO dei testimoni. Ce ne sono altre DECINE. Poi ci sono i rottami, le vittime, i danni, le scatole nere, gli eventi di quel giorno, e tutte le altre prove. In ultima analisi, se la testimonianza di Timmerman non venisse considerata, NULLA CAMBIEREBBE. La presenza di prove è SCHIACCIANTE.

4)Il fatto che tu, Velar, e non solo tu, continui ad accanirti su un dettaglio fondamentalmente INSIGNIFICANTE, IGNORANDO TOTALMENTE tutto il resto, dimostra che stai in questo momento seguendo dei metodi di ragionamento fallaci.

5)Il fatto che il mio dialogo con te fosse cominciato su un altro argomento, sul quale ti sei guardato bene di rispondere alle mie argomentazioni, e poi hai riorientato il discorso su questa questione, SPOSTANDO I PALETTI della discussione a tuo arbitrario piacimento, rende sempre più concreta la possibilità che qualunque cosa io o chiunque altro ti possiamo dire, se non conforme alle tue idee, verrà ignorato. In parole povere, la possibilità che tu viva questo argomento sulla base di un triste, banale e noioso pregiudizio, aumenta.

6) Come ho già detto, questa non è "la soluzione", ma una spiegazione personale a questa "incongruenza" nel racconto di Timmerman.

-----------------------

a) Dove si trovava Timmermen? Apri google earth. L'appartamento nella foto si trova a 38,51,36 N e 77,03,55 O.

Come si fa a saperlo?

Il palazzo è su South Joyce Street, che è appena a destra del punto che ti ho indicato.

Nell'inquadratura si vede il palazzo basso con i tre tetti piramidali blu. è quello che si trova a 38,51,48 N - 77,03,46.

C'è un palazzo ad altezza simile rispetto a quello dal quale è stata presa la foto. Ed è un palazzo alto. Gli unici palazzi alti abbastanza (e che altrimenti si vedrebbero nella foto, sono i tre palazzi a forma di stella a tre punte. Quindi il palazzo di Timmerman è uno dei tre. Quale? Non quello più a nord, perché se ne vede un altro.

Non può essere nemmeno quello centrale, perché nell'inquadratura si vede il centro con i tetti piramidali, l'edificio più basso subito a sud di quest'ultimo (quello con la parte alta della sezione centrale della facciata a forma di triangolo) e un edificio non più presente nelle mappe di Google, probabilmente demolito, ma la cui posizione è ancora estrapolabile dalle dimensioni dell'area triangolare occupata dal cantiere edile.

Ricapitoliamo: questi ultimi tre edifici, più uno dei tre a forma di stella a tre punte, ad un angolo non amplissimo. Tra loro, nell'inquadratura, il Pentagono. Ci sono solo due posti possbiili. La punta settentrionale e quella occidentale del terzo edificio a forma di stella a tre punte.

Quale dei due punti è corretto?

Guarda il Washington Monument. E' il grande obelisco dall'altra parte del fiume, visibile sullo sfondo della foto appena a sinistra dell'edificio ora demolito.

Traccia una linea fra il Washington Monument e i due punti da cui è possbile sia stata presa la foto. Nel caso della punta settentrionale dell'edificio, il Washington Monument sarebbe stato coperto dal palazzo ora demolito.

Rimane solo una possibilità. L'appartamento era nella punta occidentale del più meridionale dei tre edificio a forma di stella a tre punte.

b) Cosa poteva vedere Timmerman?

Timmerman era in un appartamento d'angolo, con un gran panorama.

Evidenetemente, aveva una visuale che spaziava tra nord-nord-est (come si vede nella foto) e... SUD-SUD-OVEST!

c) da che parte arrivava l'aereo, rispetto alla posizione di Timmerman?

Sud-Ovest. Con lieve tendenza all'Ovest.

d)Percezione e orientamento degli edifici e delle strade.

Ognuno di noi tende a semplificarsi la vita, riallineando inconsciamente gli edifici e le strade che conosce bene lungo traiettorie semplificate. Una strada che si dirama verso est e lievemente verso sud, verrà considerata come "diretta a est". Una casa Orientata a nord, ma con una lieve inclinazione verso est, verrà considerata come "orientata a nord". Questo in ogni momento della vita quotidiana nel quale un posizionamento più accurato è inutile.

La South Joyce, e tutto il complesso che da lì porta al Pentagono, è orientata verso nord, con un lieve scarto verso est. Chiunque ci vivesse la considererebbe orientata a nord. Esattamente parallela al lato "OVEST" del Pentagono.

Muovi la mappa di google earth, e scoprirai che, dato questo fatto, l'arrivo dell'aereo è per Timmerman ancora più spostato verso SUD.

e)Timmerman parla chiaramente del primo momento in cui ha visto l'aereo, dicendo che veniva "right down the 395" e "over Columbiia Pike"

Esattamente a SUD-SUD-OVEST della sua posizione percepita. OVEST_SUD_OVEST della sua posizione reale.

f) Conclusione:

Penso che Timmerman non abbia raccontato alcuna balla. Ha visto l'aereo la prima volta a sud-ovest, lo ha seguito finché non è scomparso dietro al palzzo a forma di stella a tre punte davanti al suo (esattamente come lui stesso ci racconta) e lo ha visto ricomparire per schiantarsi sul Petagono, perfettamente visibile dall'appartamento nel quale si trovava.

------------------

Non pretendo che mi credi. Valuta quello che ti ho detto, valuta se ha senso, ed evita di cambiare ancora argomento.






Timmerman aveva una ampia visuale sulla Columbia Pike A SINISTRA dell'inquadratura della foto, oltre il palazzo di fronte (quello simile a quello nel quale si trovava).
23/5/08 13:55
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Non è la facciata Ovest del Pentagono quella che si vede appena in alto a sinistra del centro dell'inquadratura? Giusto di fianco alla facciata Sud?

E' una domanda ironica. Come ti ho già detto in un altro thread, in un'altra risposta, il cervello registra in maniera del tutto particolare, soprattutto nei momenti di forte tensione.

E' possibile ricordarsi di eventi accaduti in frazioni di secondo come se si trattasse di eventi di durata molto dilatata. Lo sa bene chi, ad esempio, rimane coinvolta in incidenti automobilistici. Certe sensazioni di "cose che ti vengono addosso" sembrano durare molto di più dell'attimo in cui si sono svolte realmente.

Se poi aggiungiamo che il racconto, quanto più è preciso e dettagliato, tanto più sembra dilatare la durata degli eventi, allora capirai che non ha senso cercare nelle parole di Timmerman un'indicazione di durata dell'evento, se non esplicita e volontaria. Non si può dedurre la durata dell'immagine che Timmerman ha visto da quando l'aereo è ricomparso da dietro al palazzo a quando si è schiantato, se non da dati oggettivi e, in parte, da un'indicazione precisa dello stesso Timmerman.

Quello che cerchi di fare tu, postando una foto già presente in testa all'articolo di qui questi sono i commenti, non è sensato (l'altra foto non si apre. Hai per caso un altro link?).

Atteniamoci ai fatti:

Timmerman aveva la possibilità di vedere l'impatto. Timmerman dice di aver visto l'impatto. Il suo racconto è coerente. Se anche non lo fosse, non cambierebbe nulla nel bilancio dell'evento, data la titanica mole di prove che puntano nella stessa direzione (tra qui decine di testimoni).

La foto (che è una delle poche cose di cui possiamo ringraziare un complottista, se non ricordo male) è interessante, e mostra che Timmerman poteva vedere il punto di impatto.

Qual'è il problema, a questo punto?

Piuttosto, Velar, è il caso che tu legga quello che gli altri scrivono. Tu fai domande. E io ho provato a darti una risposta. E' già la seconda volta che posti un'altra domanda senza aver ascoltato la risposta che ti viene data.

Ti interessa parlare, discutere, confrontarti, o vuoi solo "fare domande"?

Voglio fare lo sforzo (a costo di giocare volontariamente la parte del tonto) di credere alla prima ipotesi.
24/5/08 19:44
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 26/5/2008 18:34
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  •  dolcecasa
      dolcecasa
Re: Due testimoni preziosi; e poi?
#76
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 8/1/2008
Da Lombardia
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premesso che ho più o meno letto e visto quasi tutto il possibile sugli argomenti pentagono e torri, e apprezzo il continuo e massacrante lavoro di indagine svolto da molti, mi sto domandando (premetto che io non sono in grado di arrivare alle fonti) la questione ANTRACE del dopo attacco terroristico qualcuno l'ha seguita? Di tutte le migliaia di persone che avranno sicuramente visto qualcosa intorno al penta. , non c'è stata qualche morte sospetta? non è interese morboso come qualche attivissimo sostiene...ma una domanda lecita, visto che in questi casi le cose accadono più di quanto ci si immagini (purtroppo). Nessuno ha tentato di dire cosa ha realmente visto e lo hanno azzittito?
_________________
LEGGERE NUOCE GRAVEMENTE ALL'IGNORANZA...
Inviato il: 6/6/2008 4:03
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi; e poi?
#77
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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OT

Cercavo di ricordare un dettaglio, peraltro marginale, che mi era tornato in mente pensando a questa storia, e ce l’avevo sotto gli occhi.

http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=3886&start=30 [#53]

Uno dei presunti dirottatori del volo 93, curato per una ferita all’antrace, in giugno, a Fort Lauderdale (Florida).

http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9801E2DF173BF930A15750C0A9649C8B63&sec=&spon=&pagewanted=all

Poi la faccenda dell’antrace si è fatta un po’ troppo complicata, e attualmente l’FBI nega l’episodio.
Stranissima coincidenza (e nulla più, s’intende, fino a prova contraria): uno dei presunti terroristi dell’11 settembre aveva preso in affitto un appartamento da Gloria Irish, moglie del direttore del «Sun» .
Prima vittima dell’antrace sarà appunto un giornalista del «Sun».
Nel frattempo, della storia dell’antrace si era fatta promotrice Katie Couric, una delle più sguaiate giornaliste americane (a destra nella foto, mentre intervista la Rice)...



La quale Couric, poi, cercherà abbastanza goffamente di rimuovere del tutto la storia del povero giornalista del «Sun».

http://www.nypost.com/seven/09282006/gossip/pagesix/katies_anthrax_omission_pagesix_.htm

Nulla più di una modesta curiosità, ripeto, ma forse l’intera questione (così come tutta la questione della permanenza dei terroristi in Florida) andrebbe approfondita.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 12/6/2008 18:42
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi; e poi?
#78
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Un utente di Luogo Comune mi segnala un caso di censura su http://undicisettembre.blogspot.com
e precisamente in questo post: http://undicisettembre.blogspot.com/2008/07/firefight-tracce-di-rottami-daereo.html

Questi, in estrema sintesi, i fatti.
Qualcuno chiede ad Attivissimo:

«Tutti dichiarano che hanno capito di cosa si è trattato quando hanno sentito la puzza di carburante. Possibile che nessuno ha notato un aereo schiantarsi?».

Risposta di Attivissimo (riassumo):
Sì, lo hanno visto schiantarsi “Conde, McCoy, Lewis, Boger, Skipper, Wallace e Sullivan”.

L’utente di Luogo Comune replica che almeno due di quei testimoni, Wallace e Skipper, negano recisamente di aver assistito allo schianto, e in proposito non potrebbero essere più espliciti:

So many people think Mark and I watched the plane hit the building. We did NOT. We only saw it approach for an instant. I would estimate not longer than half a second.
http://gvfd29.org/modules/news/article.php?storyid=438

Le successive repliche sono state censurate.
La cosa, conoscendo il soggetto e tutta la compagnia, non fa alcuna meraviglia.
Ma l’utente mi ha chiesto di segnalarla e lo faccio con piacere.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 8/7/2008 21:49
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  •  rivers
      rivers
Re: Due testimoni preziosi; e poi?
#79
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/11/2006
Da
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Anche Boger ammette di essersi gettato a terra prima dell'impatto, nonostante abbia più volte raccontato ai media di aver assistito alla dinamica.
Inviato il: 10/7/2008 14:25
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