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   Pentagono
  Due testimoni preziosi

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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#41
Mi sento vacillare
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Sì, una storia molto controversa.
Personalmente non l’ho mai tenuta in grande considerazione.
Ma se per l’ONI ha lavorato Lucky Luciano,
senz’altro può averci lavorato anche Vreeland.



Delmart Vreeland
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 24/2/2008 3:29
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#42
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Per chiudere con Leibner, molto in breve.
Questo è il suo racconto ufficiale,
purgato della storia dell’elicottero.
La fonte è quella già indicata:
“Soldiers to the Rescue/Responding in the Pentagon”, pp. 3-6.

For whatever reason, for the first time ever, that was the day that there was no parking available.
I’ve never had that happen to me before. I eventually ended up in what is known as Lane One, which is the furthest lane from the building.
I left my vehicle and started running towards the building, essentially perpendicular to the building, running not my fastest run, but a good clip towards the building. I was just about to make my turn up the sidewalk towards one of the entrances when I heard jet engines. It was not the normal jet track into National Airport, which is very, very different. I turned my head about maybe 90 degrees towards the sound of the engines, which were very loud. I fully expected to see A-10s or F-15s or something, and I saw the American Airlines airplane coming down. I watched the entire terminal descent into the building. It’s probably the loudest noise I ever heard in my life. I have heard
artillery very close. I have heard rock concerts, but nothing came close to that noise. I watched the entire airplane go into the building. I was personally shook by whatever percussion, and not hit, and the fireball from my angle wasn’t as dramatic as I have subsequently seen on the file tape.


http://history.amedd.army.mil/memoirs/soldiers/responding.pdf


Si parte dal suo arrivo al Pentagono.
Per la prima volta da quando lavora lì,
specifica Leibner, non trova parcheggio.
Finisce nel settore più lontano dal Pentagono:

I eventually ended up in what is known as Lane One,
which is the furthest lane from the building.


Dovrebbe dunque trovarsi in questa posizione:


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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 27/2/2008 4:36
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#43
Mi sento vacillare
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Parcheggia l’auto e si avvia verso il Pentagono.

I was just about to make my turn up the sidewalk towards one of the entrances…

Venendo da quel settore, il primo ingresso si trova in questa posizione.





_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 27/2/2008 4:40
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#44
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Tutto, dunque, succede prima di arrivare all’ingresso.
Queste le sue dichiarazioni:

I heard jet engines…
I saw the American Airlines airplane coming down…
I watched the entire terminal descent into the building...


Poi specificherà: l’aereo “non si è schiantato contro l’edificio, è volato dentro l’edificio”.

wasn’t crashed into the building, was flown into the building. (p. 5)


Ma da quella posizione, assistere all’impatto dell’aereo
(peraltro avvenuto quasi al livello del suolo)
è fisicamente impossibile.





Perché non solo la visuale è nascosta dall’angolo del Pentagono,
ma fra l’ingresso davanti al quale Leibner afferma di trovarsi,
e l’angolo del Pentagono, si trovano degli alberi imponenti, alti quasi quanto l’edificio.




_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 27/2/2008 4:45
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#45
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/9/2006
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Qualche dettaglio degli alberi:











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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 27/2/2008 4:54
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#46
Mi sento vacillare
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Altra puntata della compilazione di testimoni presentata da Attivissimo, con l’esposizione di uno dei casi più dubbi.
Il testimone, presentato da Attivissimo come Donald “Tim” Timmerman, sarebbe intanto Hugh Timmerman.
Il suo punto di osservazione non starebbe, come Timmerman sostiene, a “1/4 of a mile or maybe even a little bit closer” dal Pentagono, ma parecchio più distante.
E sarebbe, per la precisione l’appartamento di Dawn Vignola (altra testimone), presso la cui famiglia Timmerman era ospite. Gli stessi coniugi Vignola hanno confermato questa versione.





Però, come lo stesso Attivissimo fa notare, la

visuale si ha dagli alti edifici residenziali di South Joyce Street, ma richiede che si guardi verso nord-nordest, non verso sud-sudovest come dice Timmerman.

Dopo la famosa intervista con la Cnn (l’unica rilasciata, nella stessa mattinata dell’11 settembre), di Timmerman si sono perse le tracce.
Tirata fuori dopo quasi sette anni, da qualcuno dei diretti interessati, la storia è miseramente naufragata, fra contraddizioni, fotografie falsificate ecc., in un’atmosfera, tutto sommato, abbastanza squallida.
Lo stesso Attivissimo sembra rendersene conto, procedendo, mi pare, già dopo il terzo tentativo, a una mesta archiviazione dell’argomento.

Comunque sia, le singole testimonianze possono essere contraddittorie; alcune potrebbero anche essere il frutto di ricordi confusi dall'emozione o persino dalla mitomania; ma la ricostruzione comunemente accettata non si poggia soltanto sui testimoni e ha a suo favore anche tutta una serie di elementi di prova tangibili: DNA, resti umani, rottami d'aereo, scatole nere, riprese video e fotografiche dell'attacco e dei soccorsi.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 1/3/2008 3:32
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Due testimoni preziosi
#47
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
Da Roma
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Citazione:
Comunque sia, le singole testimonianze possono essere contraddittorie; alcune potrebbero anche essere il frutto di ricordi confusi dall'emozione o persino dalla mitomania;


Si é dimenticato la terza opzione a quanto sembra , le testimonianze per creare disinformazione, infatti andiamo ad osservare bene quello che dice il testimone :

Citazione:

TIMMERMAN: Be', stavo guardando fuori dalla finestra, vivo al sedicesimo piano, con vista sul Pentagono, in un appartamento d'angolo, per cui ho una buona visuale.Ed essendo vicino all'Aeroporto Nazionale [il Reagan, N.d.T] sento i jet in continuazione, ma il rumore di questo motore a reazione che ho sentito era decisamente troppo forte.


Ora capisco pure "l'emozione" di assistere un evento epocale ma addirittura sbagliarsi su dove vive mi sembra un tantino esagerato , non contento :

Citazione:

Ho guardato fuori verso sud, verso sudovest ed è arrivato dritto lungo la 395


Da quella posizione si guarda verso NORD , un pilota che commette un errore così grossolano ?
Continuiamo....

Citazione:

Poi è sbucato e l'ho visto colpire proprio davanti a... non si è schiantato... non è sembrato schiantarsi contro l'edificio: la maggior parte dell'energia si è dissipata nel colpire il suolo, ma ho visto il muso frammentarsi, ho visto le ali volare in avanti


Ora il nostro eroe si leva i vestiti ed indossa la calzamaglia per utilizzare la vista bionica , infatti premesso che gli edifici residenziali si trovano ad una distanza minima di 700 metri (l'appartamento Vignola a ben 1200 ) vorrei sapere come fà l'occhio umano a distinguere i particolari che si frammentano mano a mano , l'aereo stava andando ad una velocità folle e questo é l'unico modo per distinguere qualche cosa :



Un altro testimone totalmente inattendibile....
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 1/3/2008 9:22
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  •  rivers
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Re: Due testimoni preziosi
#48
Mi sento vacillare
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La vista dell'appartamento di Timmerman (e Dawn Vignola), fotografata dal CIT:





PS
Wells, perchè tutti questi sforzi su testimoni minori quando ci sarebbero pagine e pagine da scrivere su testimoni chiave come Lagasse, Brooks, Paik, Jamal, Chaconas....?
Inviato il: 2/3/2008 16:10
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#49
Mi sento vacillare
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Perché, nella fattispecie, parlo dei testimoni che vengono portati a sostegno della cosiddetta versione ufficiale. Quelli ai quali ti riferisci sono testimoni che la smentiscono, ed è un argomento diverso. Di cui leggo sempre con interesse, ma diverso.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 11/3/2008 1:54
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#50
Mi sento vacillare
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Osservando la lista di testimoni che il tetragono Attivissimo continua a proporre, la domanda che viene più naturale è: ma se un Boeing 757 ha davvero colpito il Pentagono, che bisogno c’è di testimoni così evidentemente, e nel caso di Frank Probst testé presentato, così spudoratamente inattendibili?

Si gettò alla sua destra. Ricorda che il motore gli passò accanto, a un paio di metri di distanza. L'ala destra dell'aereo trapassò un generatore mobile “come burro”, disse Probst. Il motore destro colpì un muretto di cemento ed esplose in frammenti.

A parte certe punte di vertiginosa comicità toccate da Attivissimo nella circostanza (il punto di osservazione di Probst «era vicinissimo alla traiettoria», anzi: «direttamente sotto di essa»), il miglior commento alla testimonianza di Probst viene da Dave MacGowan: la versione di Probst è contraddetta dal fatto stesso che lui la racconta.

Frank Probst has been propped up as a key witness by some defenders of the official story, despite the fact that his tall tale is contradicted by (…) the fact that Mr. Probst is still alive. Simply put, if Probst (and various other witnesses) had been as close to the passing aircraft engines as they claim to have been, they would not have been witnesses to the tragedy; they would have been additional casualties.

http://www.davesweb.cnchost.com/nwsltr68c.html
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Inviato il: 11/3/2008 2:12
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  •  wells
      wells
Re: Due testimoni preziosi
#51
Mi sento vacillare
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Più tecnicamente, Attivissimo accoglie il particolare dell’impatto del motore sinistro contro lo "steam vent" interrato. Alto, come si vede, pochi centimetri:





Non male, per chi si era fatto in quattro a negare che l’aereo volasse a 60 cm. dal terreno:

Non ti viene il dubbio che l'aereo potrebbe essere passato sopra i rulli? Sono belli massicci, lo spostamento d'aria potrebbe anche non averli mossi. Forse non ti viene il dubbio perché tu sei convinto della quota di 60 cm. Dicci da dove hai ricavato questa cifra così stranamente precisa.
# Scritto da Paolo Attivissimo: 20/2/06 07:18

http://attivissimo.blogspot.com/2006/02/pentabobine.html

Sai, normalmente nelle indagini si procede così. Se qualcuno dice "l'aereo volava a 60 cm da terra" e su questo concetto basa tutta una serie di ipotesi, si chiede cortesemente di documentare questo assunto. Troppo comodo sparare un'affermazione e poi non poterla documentare, con la scusa scadente dell'"è molto difficile rintracciare" la fonte delle informazioni. Senza fonti, la tua affermazione non vale niente. Può essere una diceria inventata da tuo cugino, un errore di interpretazione o una bugia.
Commento pubblicato da Paolo Attivissimo 20/2/06 13:38

Con i collaboratori del suo alacre gruppo di ricerca

invece di dire fesserie (arte nella quale - devo darti atto - sei molto bravo), potresti gentilmente dire dove caspita hai letto che l'aereo volava a 60 cm dal suolo???
Se non rispondi a questa domanda perdi anche quel briciolo di credibilità che ti resta e il vigliacco sei tu.
Non puoi fondare una teoria su un dato che nemmeno tu sai da dove venga.

Commento pubblicato da Hammer 20/2/06 14:34


Poi magari ci vorrebbe qualcuno che spiegasse come si concilia l’impatto di un motore a pochi cm. dal terreno (a una distanza di 20-25 metri dal muro del Pentagono), con un aereo che sorvola le bobine.


l'aereo le ha sorvolate, visto che il suo angolo di incidenza era diverso da zero e le bobine erano ad almeno 25 metri di distanza dal punto d'impatto.
Commento pubblicato da Paolo Attivissimo 20/2/06 21:05


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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 11/3/2008 2:23
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  •  Alfione
      Alfione
Re: Due testimoni preziosi
#52
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 5/6/2006
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Scusatemi tutti se mi intrometto in questa discussione.Risulta essere la più recente.

E' un pò di tempo che non visito questo sito e non sono informato degli ultimi sviluppi.

Volevo solo chiedere se qualcuno di voi sa qualcosa su delle presunte batterie antiaeree presenti al Pentagono.
Ho assistito ad una presentazione del libro e del film "Zero" da parte di Giulietto Chiesa in cui lui dava per scontato che una risposta missilistica fosse automatica nel caso che un qualsiasi velivolo che non possedesse un transponder militare "amico" entrasse nell'area del Pentagono.

D'altra parte, l'ineffabile Attivissimo, nel suo sito spiega che la testata della pista più vicina dell'aeroporto Ronald Reagan Washington National si trova a circa 1,3 kilometri dall'edificio del Pentagono.
E' vero, controllato con Google.

Quindi si suppone che un qualsiasi sistema di difesa balistico non aspetti l'ultimo kilometro per intervenire nei confronti di un velivolo ostile (a meno che non discrimini tra un Cessna ed un B 757).

Per favore, qualcuno mi sa dire se questo argomento è stato già contro-debunkato ?
Grazie ed un cordiale saluto a tutti.
Inviato il: 14/3/2008 11:47
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Due testimoni preziosi
#53
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
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Citazione:
Per favore, qualcuno mi sa dire se questo argomento è stato già contro-debunkato ?


Non c'è bisogno....

Citazione:

D'altra parte, l'ineffabile Attivissimo, nel suo sito spiega che la testata della pista più vicina dell'aeroporto Ronald Reagan Washington National si trova a circa 1,3 kilometri dall'edificio del Pentagono.
E' vero, controllato con Google.


E già , hanno inventato la mimetizzazione frattale perché il primo furbo che si collega con google possa individuare i sistemi difensivi (tu non centri nulla , sei il secondo...) , tra parentesi le prime immagini satellitari di casa mia che ho visto erano sovietiche....

Dunque , escludendo l'aeronautica che invece di svolgere il proprio dovere si divertiva a creare falsi bersagli e creare nuvolette , escludendo la marina che non c'entra nulla

http://it.wikipedia.org/wiki/AEGIS

Citazione:

La pubblicità peggiore per il programma AEGIS è stata indubbiamente quella relativa all'abbattimento di un aereo iraniano, avvenuto nel 1988. In quel frangente, quest'aereo si stava avvicinando all'allora nuova USS (CG-19) Vincennes , terzo 'Ticos' ad entrare in servizio, nel 1985, ed identificato per un caccia militare F-14 Tomcat iraniano (ironicamente, proprio il tipo di macchina che 'non era più operativa' secondo le fonti d'informazione occidentali) e prontamente abbattuto con una salva di missili SM-2. Si scoprì invece che si trattava di un Airbus iraniano civile, con 290 persone a bordo, tutte conseguentemente uccise. Si disse che gli iraniani avessero fatto volare l'aereo in uno spazio aereo proibito o con manovre sospette per causare 'imbarazzo' agli USA se l'avessero abbattuto, ma non pare che in effetti questo sia accaduto e l'aero semplicemente si sarebbe trovato in una zona di guerra, acquisito automaticamente dall'AEGIS ed abbattuto. La responsabilità e la colpa ricadono sull'errore di identificazione della nave americana. A tutt'oggi, tale disastro rappresenta l'unica vittoria aerea ottenuta dall'AEGIS in combattimenti reali.


il sistema di missile standard é questo...

http://en.wikipedia.org/wiki/RIM-67_Standard

Citazione:

Entered service 1981
General characteristics
Engine Two-stage, solid-fuel rocket; sustainer motor and booster motor
Launch mass 2,980 pounds (1341 kg)
Length 26.2 feet (7.9 meters)
Diameter
Wingspan 5 feet 2 inches (1.6 meters)
Speed
Range 65-100 nautical miles (75-115 statute miles)


In un raggio di 185 kM quindi non c'era una nave...

Rimane quindi l'esercito dunque passiamo ora al sistema terrestre , il patriot.....

http://www.fas.org/spp/starwars/program/patriot.htm

Citazione:

System : Pac 1 Pac2 Pac
Max range: 70 km 70-160? km 15 km
Min range : NA 3 km --


Hai fatto una fatica inutile a controllare il ronald reagan , é dentro al raggio minimo...

Fine O.T.
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Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 15/3/2008 1:47
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  •  rivers
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Re: Due testimoni preziosi
#54
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Citazione:

Alfione ha scritto:
Volevo solo chiedere se qualcuno di voi sa qualcosa su delle presunte batterie antiaeree presenti al Pentagono.
Ho assistito ad una presentazione del libro e del film "Zero" da parte di Giulietto Chiesa in cui lui dava per scontato che una risposta missilistica fosse automatica nel caso che un qualsiasi velivolo che non possedesse un transponder militare "amico" entrasse nell'area del Pentagono.


L'affermazione dovrebbe essere apparsa per la prima volta sull'"L’effroyable imposture" di Meyssan del 2002. Come molte delle cose scritte da Meyssan nel 2002 è solo una congettura. E non è verificabile.

Sostenerla come un Argomento Valido è doppiamente errato, sia per la non verificabilità della fonte che per la totale improbabilità del coinvolgimento di un missile nell'attacco al Pentagono. Non ci sono testimonianze ne prove fisiche (il punch-out non lo è).
Inviato il: 15/3/2008 5:50
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#55
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Se anche ci fossero sistemi di quel genere al Pentagono, l’informazione non sarebbe certo di pubblico dominio. Molto probabile che Chiesa si rifaccia a fonti russe, non si sa quanto aggiornate.
Sul fatto che ci fossero in altre epoche, esiste un’interessante testimonianza di John Judge, personaggio assai noto in America (e nella circostanza tutt’altro che complottista, anzi: è stato uno dei primi a contrastare la teoria no plane). Un uomo che per ragioni familiari in pratica è cresciuto al Pentagono.

It only makes sense that the Pentagon, especially in the years after WWII and the rise of the Cold War would have had air defenses built in. There were reports over the years in the local papers about such missiles.

http://www.ratical.org/ratville/JFK/JohnJudge/P56A.html
http://www.scoop.co.nz/stories/HL0206/S00159.htm

L’articolo di John Judge la dice lunga anche sulle difese abituali, sulla prevedibilità degli attacchi ecc.

Col. Robinson then pointed to the roof of the Pentagon, just above us, and said, "And we have cameras and radar up there to make sure they don't try to run a plane into the building." That was a startling and almost non-sense statement to me in 1998, but recall that the method of attack and the target of the Pentagon were mentioned in the Bojinka Plan, retrieved from Ramsi Yusef's computer in the Philippines in 1996.

Da confrontare eventualmente con le autentiche minchiate (che cioè non ci fosse nessun allarme specifico) sostenute dai debunkers locali.
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Inviato il: 15/3/2008 17:17
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#56
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Tornando molto in breve alla testimonianza di Timmerman (di quella di Probst si torna a discutere altrove): che la leggenda di Attivissimo ricercatore meticoloso fosse, per l’appunto, una leggenda, era già stato provato.
Nel caso di Timmerman se ne dimostra la effettiva pochezza, la prova ulteriore che in buona parte dei casi Attivissimo non ha neppure la più vaga idea degli argomenti che tratta.





Donald “Tim” Timmerman, intanto, non esiste. È un’identità che appartiene alla preistoria del complottismo, alla quale Attivissimo sembra essere rimasto. Nato come sbufalatore di leggende metropolitane, fino ad assumerne lui stesso le sembianze, non sembra aver cambiato background.
E chi sia in realtà questo Timmerman lo si può apprendere in modo molto semplice ricorrendo ai più comuni siti di “cercapersone”.





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Inviato il: 15/3/2008 17:34
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#57
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L’indirizzo è lo stesso della sullodata Dawn Vignola.

[Dawn Vignola (703) 920 -****
1600 S Joyce St, Arlington, VA 22202
]


Cambia il numero di telefono:
(703) 920 ecc. per Dawn Vignola;
(703) 271 ecc. per Timmerman.
Se non interpreto male, risulta registrato a quell’indirizzo nel 2003, ma è un dato che forse andrebbe approfondito.

Timmerman non è un pilota della Marina.





E, come è evidente dalle osservazioni precedenti, non ha visto nulla.
Per cui andrebbe ripetuta la domanda: se un Boeing 757 ha davvero colpito il Pentagono, che bisogno c’è di testimoni così macroscopicamente falsi?
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Re: Due testimoni preziosi
#58
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John Judge è un pirla. Dico serialmente. Escludiamo il fatto che ci siamo scazzati sull'altro thread... seriamente. John Judge è pericolosissimo.
Inviato il: 15/3/2008 20:45
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#59
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Mi devo correggere. La fonte specifica di Chiesa, per questo aspetto della questione (a parte Meyssan, Griffith ecc., che pure ne avevano parlato), dovrebbe essere Barbara Honegger:

Only a military aircraft, not a civilian plane flown by al Qaeda, would have given off the "Friendly" signal needed to disable the Pentagon’s anti−aircraft missile batteries as it approached the building. (The Pentagon Attack Papers - Seven Hours In September)

http://physics911.net/pdf/honegger.pdf

La quale Honegger adesso viene presentata dai debunkers come una specie di visionaria, una che «dice di parlare con i morti via computer», dimenticando il suo curriculum e in particolare quello che la Honegger aveva fatto all’epoca dello scandalo Iran-Contra.
Questo, più o meno, è il curriculum della Honegger:

Honegger is Senior Military Affairs Journalist at the Naval Postgraduate School, the nation’s premier defense and security research university, where she has served since 1995. Prior to coming to NPS, Ms. Honegger held a number of positions in the federal government, including as White House Policy Analyst and Special Assistant to the Assistant to the President in the first Reagan Administration; the President’s liaison to the Defense Advisory Committee on Women in the (Military) Services (DACOWITS); and Director of the Attorney General’s Task Force on Legal Equity in The U.S. Department of Justice. Ms. Honegger is the co-author of The Military Draft (Hoover Institution Press, Stanford University) and author of October Surprise, on the genesis of Irangate. She is a Naval War College graduate in National Security Decision Making, and holds a bachelor’s degree in Honors Writing from Stanford University and a Master of Science in Psychology from John F. Kennedy University, in California.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 24/3/2008 1:24
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#60
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Iran-Contra che era, va ricordato, un complotto in piena regola, fatto da complottisti veri. I quali poi, intesi come vertici del governo americano, non si sa perché, vengono dichiarati incapaci di concepirne altri, e di combinare altri pasticci.
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Inviato il: 24/3/2008 1:29
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#61
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Recensione: "The Conspiracy Files" della BBC, di Paolo Attivissimo

21:00. Risponde Allyn Kilsheimer, ingegnere strutturista (nella foto), uno dei soccorritori al Pentagono [...]. Kilsheimer dice di aver visto uno pneumatico, un cerchione, una sezione di fusoliera, metallo fuso proveniente dall'aereo, segni nel terreno e nell'edificio, segni delle ali.




Facendo un confronto con le precedenti dichiarazioni di Kilsheimer:

It was absolutely a plane, and I'll tell you why. I saw the marks of the plane wing on the face of the building. I picked up parts of the plane with the airline markings on them. I held in my hand the tail section of the plane, and I found the black box. I held parts of uniforms from crew members in my hands, including body parts. Okay?

La scatola nera, l’ala, i brandelli di cadaveri e i resti delle uniformi tenuti in mano sono spariti.
Un grande, veramente. E Attivissimo (“chi ha tenuto in mano i brandelli di equipaggio del 757. Si chiama Allyn Kilsheimer”, 27/9/07 00:14) sembra essere il suo profeta.
Per chi non lo ricordasse, Kilsheimer è molto probabilmente anche l’estensore, o quanto meno l’ispiratore delle famose slides del Pentagono, con le colonne che vanno e che vengono.
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Inviato il: 26/3/2008 4:40
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Re: Due testimoni preziosi
#62
Dubito ormai di tutto
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Da perugia
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ciao!

...ho letto quella recensione! ...sigh!

12:30. Una ripresa ravvicinata dell'inizio del collasso della Torre Sud. Varie immagini di alta qualità dei crolli di entrambe le torri. Si notano chiaramente le "guglie" delle colonne centrali delle torri.
(Paolo Attivissimo)

Qualche giorno prima, Attivissimo, aveva scritto:

"Questo fenomeno è perfettamente compatibile con un cedimento strutturale innescatosi nelle facciate portanti, come documentato dal rapporto NIST."
(Paolo Attivissimo)

...a parte che del "fenomeno", non c'è risultato che riconduca alle "spires" o "spire" sul sito del NIST:

spires

spire

...ma poi aggiunge:
"L'edificio si apre come i petali di un fiore, al centro del quale resta, per pochi istanti, il nucleo portante della struttura."
(Paolo Attivissimo)

...mentre le guglie sono rimaste in piedi per una decina di secondi se non più, prima di crollare inspiegabilmente anche loro in pianta!

"La domanda da rivolgere ai sostenitori della demolizione controllata è quindi molto semplice: se, come dicono loro, le torri sono state demolite dall'esplosivo o dalla termite, quale stravagante meccanismo di demolizione, senza precedenti nella storia, sarebbe stato utilizzato per ottenere questo risultato?"
(Paolo Attivissimo)

...mi chiedo se Attivissimo conoscesse, prima di fare tale domanda, l'altezza delle torri oltre che la posizione rispetto al comparto urbano e le conseguenze di un imprevisto inaspettato da una demolizione controllata di edifici simili...

...quindi come si potesse fare per "guidare", correggendone l'impatto del collasso, il crollo delle torri!

EDIT: sorry per l'OT

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Edit
Shm ti ho messo a posto i link che allargavano la pagina a dismisura.

il gobbo
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9/11 anomalies
Inviato il: 26/3/2008 22:19
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Re: Due testimoni preziosi
#63
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Attivissimo prosegue nel suo indefesso lavoro di catalogazione dei testimoni del Pentagono, e bisogna dire che nel panorama ormai quasi stagnante degli studi sull’11 settembre, e sul Pentagono in particolare, i suoi racconti portano un tocco di commedia che diventa ogni volta più refrigerante.
Il primo dei nuovi casi presentati è quello di Penny Elgas. Ed è un caso che non varrebbe neppure la pena discutere nei dettagli: si tratta di una frazione di secondo raccontata alla maniera di Beautiful (“Il velivolo pareva fluttuare come un aereo di carta”), con una piacevole fantasia tutta femminile.

Pareva un anello di fumo che circondava la fusoliera nel punto di
contatto e pareva spesso qualche metro. Mi resi conto più tardi che erano
probabilmente i detriti rimescolati, composti dai rottami dell'aereo e dal
cemento. L'anello di fumo che ribolliva iniziò alla sommità della fusoliera e
simultaneamente avvolse sia il lato destro che il sinistro della fusoliera
fino al ventre, dove le sue volute si incrociarono e risalirono. Poi riprese
di nuovo, ma questa volta vidi anche del fuoco, un fuoco luminoso nell'anello
di fumo. A quel punto, le ali scomparvero dentro il Pentagono.
(trad. Attivissimo)

Di più serio, c’è il fatto che la Elgas si appropri di un rarissimo rottame di aereo,
ne faccia una specie di reliquia, e, scavalcando tutta la catena delle indagini,
lo regali a un museo di Washington.





Con la sua delicata confezione.





Qualche mese fa a Milano ci fu un terribile incidente fra un tram (12), un autobus (60)
e un Suv (svizzero), a pochi metri da casa mia: 1 morto, decine di feriti.





Mettiamo che io avessi preso un pezzo di sedile del tram, lo avessi portato a casa,
lo avessi incorniciato e poi lo avessi regalato al Museo delle Scienze con un fiocchetto
e una bella scritta “W l’Italia”.
Probabilmente ne avrei ricavato qualche mese di carcere.
Penny Elgas è considerata una specie di eroina.
Questa è l’atmosfera dell’11 settembre.
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Inviato il: 20/5/2008 19:23
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#64
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Quanto al rottame, non è di facile identificazione.





E questa (con tutte le cautele del caso) dovrebbe essere la posizione di Penny Elgas,
se si prende come riferimento la sua auto, una Dodge Neon, l’unica che sembra trovarsi
nei paraggi.






Per la meccanica, dopo l’impatto dell’aereo con uno dei pali,
il pezzo sarebbe ricaduto nella macchina della Elgas, attraverso uno dei finestrini,
oppure attraverso il sunroof. Che peraltro non si distinguono in modo chiaro.





La Elgas lì per lì non se ne ne sarebbe accorta.

raggiunsi la mia auto e cominciai a buttare dietro tutto
ciò che stava sul sedile anteriore, per farle posto. Ricordo di aver pensato
per un attimo che c'era qualcosa di strano nelle cose che stavo buttando
dietro, ma non mi soffermai sulla cosa.


Lo avrebbe ritrovato dopo, una volta arrivata a casa.
Mi sembra un racconto difficile da commentare, salvo invocare le solite questioni: la confusione mentale, il panico, l’adrenalina.
In pratica, testimoni meticolosi e attendibilissimi finché le loro dichiarazioni collimano con la versione ufficiale.
Nel panico, quando raccontano sciocchezze.
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Inviato il: 20/5/2008 19:31
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Re: Due testimoni preziosi
#65
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Trattandosi, in ogni caso, di una testimone che sostiene di essersi trovata molto vicina alla traiettoria dell’aereo, e che presenta un racconto particolarmente dettagliato, almeno due domande emergono con particolare evidenza.
Una: perché la Elgas non conferma uno dei pochissimi dettagli che appaiono in maniera oggettiva dalla documentazione disponibile, ossia la scia di fumo che si vede nei filmati.








Due: perché, di cinque pali abbattuti lungo la parte finale della traiettoria, la Elgas non ne nota neanche uno. Eppure, a giudicare dalla ricostruzione presentata da Wilson (O:42 e sgg.), non è uno spettacolo trascurabile.





http://it.youtube.com/watch?v=YVDdjLQkUV8&feature=related
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Inviato il: 21/5/2008 1:42
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Re: Due testimoni preziosi
#66
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Altra domanda, su uno degli aspetti forse più misteriosi di tutta la faccenda (se, ovviamente, confermato).
La Elgas accenna alle chiamate fatte al 911 (“Everyone started to emerge from their cars and, with looks of horror and disbelief, many began to beg for cell phones to call 911”), cioè al numero americano delle emergenze (sul tipo dei vari 112, 113, 118 ecc.).
Perché l’Fbi ha confiscato, e tuttora non rilascia, le registrazioni di quelle chiamate, fatte nella zona del Pentagono?
Ripeto: se questo particolare fosse confermato, ma la testimonianza dei ricercatori del “Pentacon” sembra non lasciare dubbi.

http://www.thepentacon.com/Topic6.htm
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Inviato il: 21/5/2008 1:46
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Re: Due testimoni preziosi
#67
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Perché l’Fbi ha confiscato, e tuttora non rilascia, le registrazioni di quelle chiamate, fatte nella zona del Pentagono?

Pure questo ha sequestrato? Che solerzia, che efficienza! Naturalmente si tratta della stessa FBI che non indaga sull'11sett. perchè è "un atto di guerra".
Inviato il: 21/5/2008 8:35
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Re: Due testimoni preziosi
#68
Sono certo di non sapere
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Chiedo aiuto: non trovo più il thread "sulla colpevolezza di Bin Laden".
Chi l'ha visto?
Inviato il: 21/5/2008 11:07
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Re: Due testimoni preziosi
#69
Sono certo di non sapere
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ciao wells,
per caso, per puro caso t'interesserebbe occuparti anche degli aspetti riguardanti questo?
Inviato il: 21/5/2008 22:33
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  •  wells
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Re: Due testimoni preziosi
#70
Mi sento vacillare
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Senz’altro.
Se troverò qualche dato interessante te lo segnalerò molto volentieri.
Passando agli altri casi illustrati da Attivissimo, e lasciando da parte quello di Don Mason (per il quale rimandiamo a quanto già detto per Probst [#50], salvo che Mason è ancora meno attendibile), molto interessante si presenta il racconto di Vin Narayanan.
Interessante per una serie di ragioni.
La prima è che Narayanan fa parte della parata dei giornalisti di «Usa Today» e associati, già escussa in abbondanza.
La seconda è che Narayanan unisce fantasie e cose non vere in quantità superiore alla media, già notevole, dei testimoni.
La terza riguarda l’atteggiamento di Attivissimo, nell’esporre il caso, ed è qualche cosa di giornalisticamente sconsolante.
Questa dovrebbe essere la posizione di Narayanan, nella fila di giornalisti «Usa Today».


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Inviato il: 23/5/2008 13:29
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