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   Guerre e Terrorismo
  "Over there" ovvero propaganda

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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#31
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
Messaggi: 267
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Benvenuto Lpoz!

Ti posso solo consigliare di rileggere con attenzione il primo messaggio di questo thread, ho descritto come meglio potevo l'artificio propagandistico che da l'illusione di una presunta obiettività affidandosi al realismo.

Se nel telefilm alcuni militari appaiono ignoranti o addirittura razzisti questo non significa che la visione dei fatti è obiettiva, ma che è realistica, tutti infatti sanno che negli eserciti finiscono molte persone poco intelligenti, semplicemente perchè hanno dei vicini di casa così. Anche il fatto che spesso gli ordini dei superiori sono assurdi e che in guerra si muore è parte del comune bagaglio culturale.

Quello che non tutti sanno e che il telefilm si guarda bene da accennare è che si tratta di una guerra d'occupazione, la stessa che la Grande Germania del '39 muoveva alla Polonia.

I soldati al fronte hanno dei parenti che li aspettano a casa mentre i loro nemici hanno un passamontagna che impedisce di vederli in volto. Come nei videogame.

Il misterioso ufficiale che tortura il prigioniero all'inizio sembra "cattivo", poi invece salva la vita ai marines con le informazioni raccolte. Tortura=male necessario.

Io non vedo alcun equilibrio, solo un metodo più sottile per riaffermare che i conflitti reali somigliano molto a quelli fantastisici tra la compagnia dell'anello e le armate di saruman: buoni contro cattivi.

La propaganda nell'era di internet è molto più sottile di quella che appare sui manifesti nei libri di storia.

Purtroppo sono prodotti pensati anche per l'esportazione, soprattutto in paesi a sovranità limitata come il nostro.
_________________
Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Inviato il: 27/12/2006 2:11
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#32
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 27/12/2006
Da Torino
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ma il fatto fondamentale secondo me è:

dove è lo scandalo??
è un film americano, pagato dagli americani che racconta una guerra degli americani...

cosa dovrebbero fare??
far vedere quanto sono umani i terroristi e quanto sono bestie i loro soldati?
Inviato il: 27/12/2006 14:42
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  •  goldstein
      goldstein
Re: "Over there" ovvero propaganda
#33
Dubito ormai di tutto
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Ciao lpoz e benvenuto.
O si fa propaganda da un senso, o si deve fare dall'altro?
Tertium non datur?
Ed ancora, a te raccontare i fatti in maniera propagandistica sembra "giusto"? Puoi spiegarci il perchè?

"La propaganda è come l'arte, non ha bisogno di rispettare la verità" Goebbels

PS: Se avete modo e lo stomaco date un'occhiata alla serie televisiva Sleeper Cell. Goebbels non avrebbe saputo fare di meglio, è da manuale della propaganda.
Inviato il: 27/12/2006 14:50
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  •  BRASA
      BRASA
Re: "Over there" ovvero propaganda
#34
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/8/2005
Da 1600 Pennsylvania Avenue NW Washington, DC 20500
Messaggi: 442
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Citazione:
Anch'io già da tempo avrei voluto analizzare in chiave brainwash le produzioni hollywoodiane, almeno i blockbuster

qui alcuni film ben analizzati in chiave brainwash...
_________________
ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
Inviato il: 27/12/2006 14:56
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#35
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 27/12/2006
Da Torino
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Citazione:

goldstein ha scritto:
Ciao lpoz e benvenuto.
O si fa propaganda da un senso, o si deve fare dall'altro?
Tertium non datur?
Ed ancora, a te raccontare i fatti in maniera propagandistica sembra "giusto"? Puoi spiegarci il perchè?

"La propaganda è come l'arte, non ha bisogno di rispettare la verità" Goebbels

PS: Se avete modo e lo stomaco date un'occhiata alla serie televisiva Sleeper Cell. Goebbels non avrebbe saputo fare di meglio, è da manuale della propaganda.



ti dirò, non è che può essere giusto o meno, semplicemente è così...

ogni film che racconta di guerra, politica o simili fa propaganda...
passando da quella schifezza colossale di pearl harbor, al caimano, a schindler list arrivnado alla corazzata potemkin...
Inviato il: 27/12/2006 15:07
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  •  goldstein
      goldstein
Re: "Over there" ovvero propaganda
#36
Dubito ormai di tutto
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Ok Lpoz, siamo allora d'accordo che non sia "giusto."
Purtroppo so anche io che è quasi la norma. Però non tutto quello che riguarda la politica o le guerre è riconducibile a propaganda, visto che si parlava di guerra all'Iraq, faccio un esempio: i reportage di Dahr JAmail. Un vero giornalista, che va sul posto e racconta quello che succede senza propagandare da una parte o dall'altra.
Certo è difficile aspettarsi un simile comportamento da produzioni più blasonate, tipo quelle Hollywoodiane che citi.
Credo che possiamo essere d'accordo se diciamo che le cose fatte bene ci sono, solo che sono meno note, per forza di cose.
Inviato il: 27/12/2006 15:16
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#37
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 27/12/2006
Da Torino
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certo che son difficili da trovare...

non sono pubblicizzate e sono tenute nascoste riservate ad un pubblico di nicchia...


ci sono cose, che mai nessuno permetterà mai di far vedere e/o conoscere...

pensa facessero un film tutto dalla parte dei tedeschi nella seconda guerra mondiele...
un film che li fa vedere come "umani" oppure che ne racconta le vittorie dei primi anni....
Inviato il: 27/12/2006 15:21
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  •  noreprez
      noreprez
Re: "Over there" ovvero propaganda
#38
Mi sento vacillare
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mille volte meglio i films americani che le cagate stile "Corazzata Potemkin" o le commedie italiane di Boldi e De Sica, dove il massimo della ricerca artistica risiede in rutti e scoreggie....
Inviato il: 27/12/2006 16:17
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  •  Tubo
      Tubo
Re: "Over there" ovvero propaganda
#39
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 16/6/2006
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Citazione:

noreprez ha scritto:
mille volte meglio i films americani che le cagate stile "Corazzata Potemkin" o le commedie italiane di Boldi e De Sica, dove il massimo della ricerca artistica risiede in rutti e scoreggie....


Beh, dire che il cinema italiano sia fatto solo di rutti e scoregge equivale a farli ( i rutti e le scoreggie).
Senza offesa eh, solo che è quantomeno parziale come visione.

Saluti.
Inviato il: 27/12/2006 16:27
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  •  noreprez
      noreprez
Re: "Over there" ovvero propaganda
#40
Mi sento vacillare
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beh, io mi riferisco al cinema italiano di oggi.
Tranne poche eccezioni nessuno si salva dagli standard: veline--->costantino--->maurizio costanzo
Inviato il: 27/12/2006 16:30
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#41
Ho qualche dubbio
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Da Torino
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il cinema italiano è in triste declino...

o politica sinistroide o cazzate stile film di natale...
Inviato il: 27/12/2006 16:47
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  •  bandit
      bandit
Re: "Over there" ovvero propaganda
#42
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"Beh, dire che il cinema italiano sia fatto solo di rutti e scoregge equivale a farli ( i rutti e le scoregge)."
++++++
è vero ! ieri ho ruttato sull'autobus e una signora mi ha detto di smetterla di insultare il cinema italiano !
Inviato il: 27/12/2006 17:01
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  •  edo
      edo
Re: "Over there" ovvero propaganda
#43
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 27/12/2006 17:06
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  •  javaseth
      javaseth
Re: "Over there" ovvero propaganda
#44
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Citazione:

bandit ha scritto:
è vero ! ieri ho ruttato sull'autobus e una signora mi ha detto di smetterla di insultare il cinema italiano !


Siiiiiiiiiiii!! Anche a me è successo. Ho ruttato proprio ieri al supermercato e una signora mi ha chiesto un autografo!!!!

Ciao
-javaseth
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 27/12/2006 17:15
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  •  noreprez
      noreprez
Re: "Over there" ovvero propaganda
#45
Mi sento vacillare
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voi fate il pelo nell'uovo ai films americani...ma li avete mai visti i cartoni animati trasmessi in palestina ed in Iran??? vi fareste un'idea sulla propaganda..
Inviato il: 27/12/2006 18:07
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#46
Sono certo di non sapere
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ma li avete mai visti i cartoni animati trasmessi in palestina ed in Iran??? vi fareste un'idea sulla propaganda..

Pensa che di solito, in quei cartoni, gli attentati alle torri non li hanno fatti gli arabi!
Incredibile!

Inviato il: 27/12/2006 18:14
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  •  goldstein
      goldstein
Re: "Over there" ovvero propaganda
#47
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Citazione:
voi fate il pelo nell'uovo ai films americani...ma li avete mai visti i cartoni animati trasmessi in palestina ed in Iran??? vi fareste un'idea sulla propaganda..


Sono spesso e volentieri casi di propaganda entrambi infatti, in qualunque definizione di propaganda viene indicato che è una pratica abusata dai regimi restrittivi delle libertà, quindi non è esclusiva di un solo paese, ma purtroppo il contrario.
Magari riporta degli esempi e fai dei commenti informativi, che possono risultare altrettanto interessanti dei casi americani visto che saranno meno conosciuti poichè non li trasmettono da noi, che detta così suona solo come una provocazione che non aggiunge nulla alla discussione (ma potrebbe anzi farla degenerare), così come quella sui "rutti e scoreggie", per di più riferiti alla qualità del cinema italiano che con quello di cui si parlava qui non c'entrava nulla.
Inviato il: 27/12/2006 19:32
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#48
Ho qualche dubbio
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tornando a over there, prima in macchina mi è venuta in mente una cosa...


stavo pensando alla puntata degli orfani quella in cui il sergente decide di usare la sua rafferma, per far avere all'arfanotrofio ciò che chiedono, non so se avete presente...


bene, quello credo sia un esempio di propaganda, fa vedere il soldato americano come un salva orfani, in parole povere come un brav'uomo...

ma con questo cosa si vuol dimostrare?
che tutti i soldati americani sono bravi?
non credo...semplicemente si sceglie di far vedere una parte positiva che sicuramente nell'US ARMY c'è...

allo stesso modo fa vedere il tenende che spara al bambino per la strada...
poi, questo tenente verrà ucciso alle spalle da non si sa chi della squadra di fanti.
fa vedere che anche nell'esercito americano ci sono le mele marce, e che vengono punite, in questo caso con la morte accidentale (???)

direi quindi, che si si può parlare di propaganda pro america e pro esercito, pur però, facendo vedere anche le varie magagne, che però, a ben pensare, spesso, sono quelle che salvano la vita a molte persone...


meglio un bambino iracheno morto o 5 soldati morti?
in termini cinici e di parte, direi il bambino...e in iraq vige questa regola.
prendendo per buona la cronaca ufficiale della morte di calipari le cose quadrano..
una macchina si fa avanti senza farsi riconoscere, i soldati al posto di blocco fanno fuoco senza pensare due volte...
meglio la mia vita e la tua morte che il contrario...

il tutto sempre in chiave cinica e vista dalla parte dei GI americani!
Inviato il: 27/12/2006 23:54
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  •  Lpoz
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#49
Ho qualche dubbio
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Citazione:

UncasO ha scritto:
Il meccanismo è studiato e consolidato, per convincere lo spettatore che la fiction corrisponde più o meno alla realtà rimanendo credibili basta associarla ad una cosa vera ma “scomoda”, una realtà consolidata nella mente dello spettatore ma solitamente taciuta dai media, così facendo si passa per imparziale tutto l'insieme.

Questo è quello che fanno i produttori di “Over there” la prima serie televisiva su una guerra ancora in atto, giunta a tempo di record anche sugli schermi italiani grazie al satellitare Sky. Come per la maggioranza del cinema di guerra prodotto negli USA anche questa fiction segue schemi ben consolidati a mio modo di vedere riconducibili alla propaganda.


Mi permetto di rispondere punto per punto, secondo il mio punto di vista

Citazione:
Alcuni esempi.
La prima puntata finisce così: il soldato "intellettualoide", che rappresenta un cardine della linea decisa dagli autori, espone i suoi dubbi sulla guerra in corso e chi vi partecipa alla sua donna a casa, la camera indugia sullo schermo del portatile con la videomail mentre sullo sfondo la donna “cavalca” un altro uomo. Uno dei luoghi comuni made in USA più cari all' estabilishment repubblicano, il vecchio pacifista = poco virile. Altra scena chiave: l' attacco alla moschea, il cosiddetto battesimo del fuoco per gli spettatori. Il rozzo sergente urlatore riceve l'ordine di avanzare di alcuni metri esponendosi inutilmente al fuoco nemico mentre la sua squadra è appostata fuori da un luogo di culto che pullula di nemici. I marines non possono attaccare perchè “C'è un giornalista di Al Jazeera lì dentro e capoccioni non danno l'ok per l'attacco”. Quello che passa è che l'informazione in guerra serve solo a mettere a rischio la vita dei soldati, per rendere più “realistico” questo evidente momento di propaganda basta contrapporvi l'assurdità degli ordini che arrivano dall'alto.


Tu poni la questione in chiave faziosa fin dall’inizio, posso capirlo, in quanto, da quello che ho capito, hai fatto un resoconto subito dopo la prima puntata, avendo visto solo quella.
La donna a casa, era un’insicura, un’alcolizzata un po’ “troia”, come dirà lei stessa in una delle successive puntante.

Il fatto dell’attacco alla moschea…
Non è che non attaccano proprio per non coinvolgere anche il giornalista?
Oppure, non è che essendo un’operazione di guerra, è meglio che non ci siano telecamere a riprendere quanto accade??
Verrà mostrato in una punta successiva cosa succede, qaudno ci sono telecamere a riprendere le azioni…
Viene usato il cosiddetto effetto kuleshov, cioè, si rimontano le immagini, in maniera non cronologia per ottenere risultati diversi da ciò che era ed è la realtà.
Forse quello che passa per la mente di chi vede il film, varia in base allo spirit critico e di osservazione personale, determinato da ideologia e pregiudizio.
Magari per uno che non parte con l’idea di vedere un prodotto di propaganda si risolve il tutto in un “ non volevano rischiare di ammazzare il giornalista”.
Visto da un militare…
Bhe, l’effetto è quello dato dal film… se c’è un civile si evita di attaccare.
Visto da uno che parte con pregiudizio può essere visto nella maniera in cui tu hai visto.



Citazione:
Nella seconda puntata il meccanismo si ripete e il protagonista è sempre il soldato intellettualoide, l'indegno erede del disillusionista Joker di full Metal Jacket. Durante un turno ad un posto di blocco un'auto con due persone a bordo non si ferma e accelera puntando i soldati, seguendo le regole d'ingaggio la crivellano di colpi e la lasciano lì in attesa degli artificieri. La macchina successiva si ferma e dopo aver controllato i documenti li fanno passare senza controllare il bagagliaio, evidentemente ancora sconvolti da quanto appena successo. Passa un giorno e l'auto è ancora lì con i cadaveri all'interno, nel frattempo arriva il rimpiazzo che aspettavano, un ragazzo di origini arabe che subito viene insultato dagli altri commilitoni. Il nostro amico marine intellettualoide ovviamente non ha pregiudizi e fa amicizia, espone il suo dubbio abbastanza surreale che le persone uccise il giorno prima siano solo civili con i fari rotti che si sono spaventati vedendo gli spari ed hanno accelerato. Il commilitone arabo a questo punto, basandosi esclusivamente su come sono abbigliate le vittime, afferma che quasi sicuramente si tratta di siriani, ricchi figli di papà giunti in Iraq per unirsi ai rivoltosi. Infatti fanno saltare il bagagliaio e scoprono che si trattava di un'autobomba. Due piccioni con una fava, il soldato falsamente razionale fa una figuraccia e allo stesso tempo l'arabo marine dimostra di essere un ragazzo intelligente e preparato. La notte successiva la scena si ripete, la prima auto non si ferma e viene neutralizzata, la seconda, una coppia di mezza età, mostra i documenti e sta per passare, ma suona un telefonino nel bagagliaio e salta fuori il terrorista nascosto. Muoiono tutti ovviamente. L'episodio si conclude con la superflua spiegazione che si trattava di una tattica dei guerriglieri per sfuggire all'accerchiamento utilizzando la popolazione come scudo umano.


Non credi che magari gli autori del film si sono rifatti in parte ad avvenimenti reali?
Il ragazzo arabo, che poi si scoprirà essere un iracheno, viene insultato solo da un commilitone, uno di colore.
L’intellettuale, come lo definisci tu (perché ha gli occhiali? ) pone un legittimo dubbio, che magari viene in mente a molti soldati americani dopo aver ammazzato un iracheno.
Le osservazioni dell’autoctono, sono veritiere, e si rifanno all’esperienza personale.
Uno cresciuto in un posto, sa bene quali sono gli usi e i costumi..
Difatti in una puntata successiva, sarà lui a notare su un tavolo di una casa perquisita un barattolo di nutella, che gli metterà la pule all’orecchio sul fatto, che magari li viene nascosto un terrorista, in quanto, la famosa crema, in iraq è carissima e introvabile, e che se si trova sul tavolo di una famiglia povera vuol dire che forse ospitano un facoltoso.

Non credi che forse la strategia raccontata nel film, sia realmente usata??
Credi che sia tutta inventiva degli autori della serie tv?

Citazione:
Voilà, in una sola puntata i buoni, che son pure un pò razzisti per renderli credibili, hanno sconfitto i cattivi rappresentati da terroristi che usano civili iraqeni come scudi umani per sfuggire ad un accerchiamento. Una situazione plausibile, ma smaccatamente favorevole all'occupazione ed all'idea che non esista una resistenza, ma solo una guerriglia di insorti ai quali non interessa il bene delle popolazioni locali. Attendiamo la prossima puntata dove, se la serie non fosse controllata dall'ufficio operazioni psicologiche dell'esercito, mostreranno anche quello che succede in altri casi dove dei civili ci lasciano la pelle perchè un marine voleva "essere il primo del mio palazzo a fare centro dentro qualcuno".

Visto che non ho studiato psicologia né tantomeno le tecniche di propaganda quello che ho scritto è frutto di un ragionamento personale, mi chiedevo se qualcuno con più conoscenze nel settore può confermare o smentire le mie idee.

Grazie.


Teniamo presente in che tempi è ambientato il film…
Sicuramente nei primi anni di guerra, quando era ancora incera l’esistenza di una resistenza organizzata, che molto probabilmente è arrivata dopo.
Quindi direi che la situazione è plausibile.
Poi, per quello che riguarda la tua frase “ma solo una guerriglia di insorti ai quali non interessa il bene delle popolazioni locali.”…
Chi è che compie attentati nei mercati, nei centri di arruolamento, uccidento spesso e volentieri solo civili iraceni e non militari americani??



Concludo poi facendo un appunto veloce, e se vogliamo puntiglioso.
Non sono marines, ma bensì soldati dell’US ARMY, due cose diverse!

Ps
Chiarisco il fatto della collocazione temporale in base alle mimetiche usate..
All’inizio della guerra usavano la tre colori desert, da un paio di anni usano la marpat…


Chiedo scusa se mi sono dilungato e se risulto noioso…

Saluti a tutti!!
Inviato il: 28/12/2006 0:52
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#50
Sono certo di non sapere
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sarà lui a notare su un tavolo di una casa perquisita un barattolo di nutella, che gli metterà la pule all’orecchio sul fatto, che magari li viene nascosto un terrorista, in quanto, la famosa crema, in iraq è carissima e introvabile, e che se si trova sul tavolo di una famiglia povera vuol dire che forse ospitano un facoltoso.

Il terrorista è pure di sinistra!

Chi è che compie attentati nei mercati, nei centri di arruolamento, uccidento spesso e volentieri solo civili iraceni e non militari americani??

Già: chi sarà mai?
Soprattutto quando usano quelle "autobombe" così strane che fanno il cratere nell'asfalto e spaccano le tubature dell'acqua. O quando usano quelle IED davvero poco improvvisate...

Il mistero s'infittisce!
Inviato il: 28/12/2006 2:06
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#51
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:


Già: chi sarà mai?
Soprattutto quando usano quelle "autobombe" così strane che fanno il cratere nell'asfalto e spaccano le tubature dell'acqua. O quando usano quelle IED davvero poco improvvisate...

Il mistero s'infittisce!



se paventi l'idea che siano missili o armi americane, stai errendo completamente!!

un missile farebbe molto ma molti più danni innanzi tutto, in quanto ha una quantità di esplosivo di gran lunga maggiore!!


per arrivare fino alle tubature, non è difficile, basta riempire tutto il bagagliaio di esplosivo...
i soldi per loro non sono un problema, in quanto, si finanziano con i rapimenti, specialmente di italiani di sinistra (!)[sgrena, due simone]
Inviato il: 28/12/2006 10:21
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#52
Sono certo di non sapere
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se paventi l'idea che siano missili o armi americane, stai errendo completamente!!

Ho parlato di missili? Ho parlato di americani?
"Are you talkin' to me?"

per arrivare fino alle tubature, non è difficile, basta riempire tutto il bagagliaio di esplosivo...

Quindi per te l'autobomba che fa il cratere è una cosa normalissima. Ne prendo atto.

i soldi per loro non sono un problema, in quanto, si finanziano con i rapimenti, specialmente di italiani di sinistra (!)[sgrena, due simone]

Non vedo prove a sostegno di questa fantasiosa ipotesi, molto diffusa sui media peraltro. Inoltre ti faccio notare che, quando scrivi "si finanziano", in realtà non sai a chi ti riferisci, decidi che si tratta di insurgents perché te l'ha detto la tv per bocca dei giornalisti embedded. A questo punto tanto vale credere anche al laboratorio chimico nel cesso dell'aereo...
Inviato il: 28/12/2006 11:07
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#53
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
se paventi l'idea che siano missili o armi americane, stai errendo completamente!!

Ho parlato di missili? Ho parlato di americani?
"Are you talkin' to me?"

per arrivare fino alle tubature, non è difficile, basta riempire tutto il bagagliaio di esplosivo...

Quindi per te l'autobomba che fa il cratere è una cosa normalissima. Ne prendo atto.

i soldi per loro non sono un problema, in quanto, si finanziano con i rapimenti, specialmente di italiani di sinistra (!)[sgrena, due simone]

Non vedo prove a sostegno di questa fantasiosa ipotesi, molto diffusa sui media peraltro. Inoltre ti faccio notare che, quando scrivi "si finanziano", in realtà non sai a chi ti riferisci, decidi che si tratta di insurgents perché te l'ha detto la tv per bocca dei giornalisti embedded. A questo punto tanto vale credere anche al laboratorio chimico nel cesso dell'aereo...


non hai parlato tu di missili, ma la tesi è quella, mi ricordo che circa 4 anni fa, ci fu una strage in un mercato, e subito si accusò l'america, icendo che avevano tirato un cruise.
peccato che poi si scopri, he se realmente fosse arrivato un cruise, ci sarebbe stato un cratere molto più grande.

l'autobomba che fa il cratere...
bhe, se è piena di esplosivo, può arrivare a far saltare anche la pavimentazione stradale, non vedo cosa ci sia di strano.
pur l'esplosione estendendosi verso i lati più liberi, quindi sopra e ai lati, può anche, se molto potente demolire l'asfalto!
poi, potrebbe benissimo trattarsi di una mina artigianale o meno, ne hanno usate anche contro i nostri soldati!

il pagamento è accertanto, specialmente nel caso delle due simone!
te lo posso garantire.
il parlare è generico, anche perchè non credo che in iraq esista un CLN unico...
immagino ci siano molti e molteplici gruppi di rivoltosi e resistenti, a volte in conflitto tra di loro!
Inviato il: 28/12/2006 12:41
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#54
Sono certo di non sapere
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non hai parlato tu di missili, ma la tesi è quella, mi ricordo che circa 4 anni fa, ci fu una strage in un mercato, e subito si accusò l'america, icendo che avevano tirato un cruise.

Non capisco perché mi vuoi attrinuire tesi che hai letto da qualche parte ma cui io non ho nemmeno accennato.

pur l'esplosione estendendosi verso i lati più liberi, quindi sopra e ai lati, può anche, se molto potente demolire l'asfalto!

Questa è una tua teoria, nella realtà le cose vanno diversamente.

il pagamento è accertanto, specialmente nel caso delle due simone!

Il pagamento a chi? Sinceramente, non ne hai idea.

immagino ci siano molti e molteplici gruppi di rivoltosi e resistenti, a volte in conflitto tra di loro!

Ci sono anchecommando britannici mascherati da arabi e con il bagagliaio pieno di esplosivi, migliaia di mercenari e agenti segreti di varie nazionalità: secondo te per chi è più facile disporre delle "IED" all'uranio impoverito e con sensore che circolano di questi tempi in Iraq?
Inviato il: 28/12/2006 12:57
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  •  javaseth
      javaseth
Re: "Over there" ovvero propaganda
#55
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Citazione:

Lpoz ha scritto:
non hai parlato tu di missili, ma la tesi è quella


infatti anche l'ONU sembra che indagherà questa ipotesi, detta la aerial delivery

dal rapporto degli investigatori

A new hypothesis relating to an aerial delivery means as a method of causing the explosion, advanced to the Commission recently, is being examined for its validity

Citazione:

l'autobomba che fa il cratere...





Citazione:

bhe, se è piena di esplosivo, può arrivare a far saltare anche la pavimentazione stradale, non vedo cosa ci sia di strano.


Da un articolo di Christopher Bollyn

The bombing of Hariri's motorcade occurred in broad daylight in an exclusive section of Beirut's waterfront known as the Corniche. There are, however, no reports or evidence to substantiate the claim that a suicide car bomber attacked Hariri's car.

Based on the size of the crater, estimated to be 30-50 feet across and 9-10 feet deep, an expert told American Free Press that the car bomb would have had to have been several tons in size, not the reported "650 pounds of dynamite."

The crater also shows that a ruptured water pipeline, dirt, and rubble were thrown up and out from the center of the crater, suggesting that the detonation occurred at some depth under the street.

Keith A. Holsapple, an expert on craters and professor of engineering mechanics at the University of Washington, examined the photographs of the Beirut crater for AFP. "There is no doubt," Holsapple said, "at least a several ton bomb would be required if it were delivered by a vehicle and detonated above the surface."

"A 50-foot crater in a wet soil would require on the order of 6 tons of ANFO (ammonium nitrate fuel oil) if the explosion were just above the surface," Holsapple said. "If the bomb was detonated just below the surface, that bomb weight is reduced to about 2 tons, and if a penetrator weapon was used, the weight would be on the order of 1 ton, to within a factor of two." A larger bomb would be required if the soil was "essentially dry at depths at the time of the event," he added.

But there is no evidence that a large vehicle carrying tons of explosives smashed into Hariri's vehicle and it is highly improbable that someone buried two tons of explosives under the street. So where was the bomb?


Un'altro articolo di Bollyn sul cratere

Ciao
-javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 28/12/2006 13:06
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#56
Ho qualche dubbio
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abbi pietà di me...
con l'inglese non me la cavo per nulla....
Inviato il: 28/12/2006 13:09
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  •  Earendil81
      Earendil81
Re: "Over there" ovvero propaganda
#57
Ho qualche dubbio
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secondo voi anche tolkien rientra tra i propagandisti???
Inviato il: 28/12/2006 17:06
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  •  UncasO
      UncasO
Re: "Over there" ovvero propaganda
#58
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Lpoz innnanzitutto ti ringrazio per aver quotato il mio messaggio iniziale dimostrando la tua sincera volontà di approfondire l'argomento.

Gli esempi che hai ripreso sono da inquadrare all'interno di una precisa strategia psicologica che è quella descritta all'inizio del messaggio, quella che ricorre con tale frequenza che tuttora mi riesce difficile ignorarne l'esistenza. Vengono utilizzati i cosiddetti "luoghi comuni" che fanno da base culturale comune allo spettatore medio dell'informazione occidentale ponendo l'accento su quelli più negativi, sono tuttavia elementi riferibili alla volontà del singolo o a tipiche brutture del sistema universalmente accettate come inevitabili in un conflitto, questo causa l'illusione di un'imparzialità mentre in realtà la critica all'esercito americano e al sistema che ha causato la guerra è semplicemente assente. Alla fine dell'episodio non si hanno mai dubbi sulla reale identità dei buoni e dei cattivi. Ti sembra realistico?

Oltre al suddetto meccanismo che ti chiedo di approfondire vorrei farti notare che nell'arco delle 13 puntate del telefilm, che per inciso ho visto, ai protagonisti capita praticamente tutto quello che può succedere a dei militari impegnati in quella guerra. Tralasciando le ovvie esigenze di sceneggiatura è difficile negare che questo non sia subordinato ad una volontà di coprire totalmente lo spettro informativo che giunge a noi sulla guerra. Non è questo un modo di fornire una chiave di interpretazione della realtà attraverso la finzione? Ti ricordo che il conflitto Iraqeno è il primo nella storia degli USA in cui l'informazione ha subito limitazioni pesantissime, è praticamente svanita la figura del giornalista indipendente è gli operatori del settore sono divenuti bersagli primari, questo per dire che sulla realtà di ogni giorno "over there" non abbiamo assolutamente un'informazione attendibile, ci dobbiamo fidare.

Per concludere ti vorrei far presente che l'esercito USA dispone di una struttura appositamente creata per la propaganda, ha professionisti, un media center in North Carolina da far invidia a quelli della CNN, produce e sovvenziona programmi presso radio e televisioni, paga i giornali per pubblicare le proprie notizie, sono autentiche operazioni militari soggette al comando e neppure troppo nascoste.

Ah, il creatore e produttore esecutivo della serie è Steven Bochco, quello di Hill Street o NYPD, serie dove la stessa identica tecnica di evidenziare le umane pochezze di alcuni protagonisti ha la funzione di legittimare l'operato degli agenti di polizia nel loro insieme. >Risultato: errare umanum est, ma alla fine l'autorità trionfa sempre come sistema positivo. Ancora una volta ti chiedo, è realistico secondo te o è semplicemente funzionale al mantenimento degli attuali equilibri di potere nella società?
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Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
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Inviato il: 28/12/2006 18:11
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  •  Lpoz
      Lpoz
Re: "Over there" ovvero propaganda
#59
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Iscritto il: 27/12/2006
Da Torino
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certo che non realisto...
ma allora non sarebbe fiction ma sarebbe un reality show...

questi sono programmi tv pagati e prodotti negli USA, fatti per autocelebrarsi...
il cinema, nelle mani di chi lo sa usare, è sempre autocelebrazione di una società reale o meno, nella quale si vive o si vorrebbe vivere.

è quindi anche logico, che gli americani facciano vedere la guerra in iraq dal loro punto di vista, autocelebrandosi...


se i russi facessere un film sulla guerra in cecenia chi credi che sarebbero i buoni?
e se lo stesso film lo facessero i ceceni?
chi sarebbero i buoni?
Inviato il: 28/12/2006 18:22
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Re: "Over there" ovvero propaganda
#60
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
ma allora non sarebbe fiction ma sarebbe un reality show...

Perchè , quelli sono "realistici"?
Inviato il: 28/12/2006 18:26
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