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  Sviluppo sostenibile equo

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Autore Discussione
  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Sviluppo sostenibile equo
#61
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
Messaggi: 3660
Offline
Sulla “fiat money” credo che verrebbe fuori un altro thread e sarebbe un discorso lungo (cmq lo possiam fare)

Vengo ora al tuo esempio sul traffico (uno dei tre gravi problemi della Sicilia ed in particolare di Palermo, per citare Johnny Stecchino)

Citazione:
L’auto privata. E’ un mezzo che da sfogo alla mia libertà di movimento, parto quando voglio, faccio il percorso che desidero, mi fermo dove voglio, e nel rispetto dei vincoli del codice stradale vado alla velocità che voglio. Quindi è un mezzo utile alla mia libertà, che ovviamente devo estendere a tutte le persone.


Beh in realtà non è proprio vero. L'automobile è una merce, che viene prodotta ed ha un suo prezzo di vendita. Ti garantisce alcune comodità (partire quando vuoi, fare il percorso che vuoi, fermarti dove vuoi, etc.)

Diciamo che solo io ho la macchina. Ho tutti i benefici del caso, posso parcheggiare dovo voglio, non c'è traffico, etc. Valuterò in modo molto positivo l'essere proprietario della macchina. Man mano che aumenta il numero di macchine in circolazione ecco che si presentano effetti indesiderati..

Citazione:
ogni spazio è occupato da macchine in sosta, le strade sono intasate, sono seduto su macchina che può andare anche a velocità bene superiori ai limiti, ma sono costretto a procedere a passo d’uomo, devo girare e per ore per trovare un posto in cui lasciare la macchina.

Quindi un mezzo espressione di libertà in realtà si è trasformato in un mezzo che limita la mia libertà di movimento, trasformando i centri urbani, le piazze, le vie in un immenso parcheggio caotico, rumoroso ed inquinante. Le città sono prigioniere di un muro di macchine espressione delle libertà individuale.


Darò la stessa valutazione di prima al “possedere l'automobile” di proprietà? Ovviamente no.

Ci sono però altre cose da tenere in considerazione. Dicevamo che la macchina mi serviva per raggiungere un determinato luogo, partendo quando voglio, e diciamo in un tempo ragionevole.

Se l'unico modo per ottenere questo scopo è utilizzare la mia auto allora non ho scelta, devo fare così. La proibizione della circolazione ha come unico risultato quello di costringermi a non andare.

Ma se ho a disposizione più scelte (metropolitana, bus, treni, tram) con diversi costi e modalità di offerta ecco che potrei preferire una di queste scelte all'automobile. Più le scelte alternative sono ricche ed appetibile più saranno quelli che saranno interessati e contestualmente meno quelli che sceglieranno la macchina.

Ecco che la varietà dell'offerta porta benefici ad entrambe le categorie (chi sceglie la macchina e chi no).

Ad es. di solito utilizzo la macchina per andare in Università a dare esami (a Torino a Palazzo Nuovo). Ci metto 45 minuti da Ivrea, arrivo da nord e parcheggio con comodo, esco velocemente dalla città, non devo passare dal centro. A volte però mi capita di dover passare in Dipartimento, che è spostato verso il centro. A quel punto trovo più comodo prendere il treno e scendere a Porta Nuova e farmi 10 minuti a piedi.

Altro esempio. Quando vado a Milano, invece, parcheggio alla fermata della metropolitana “più verso casa” e poi utilizzo la metro per andare in città.

Citazione:
Se una amministrazione pubblica emanasse una legge che vieta l’uso di mezzo privato in città verrebbe subito definita liberticida, statalista, stalinista, nazista ecc. Mentre in realtà farebbe l’unica cosa logica per poter garantire a tutti il diritto e la libertà di muoversi in modo più razionale.


Una decisione del genere cosa porta, come conseguenza indesiderata? Che chi non può raggiungere la destinazione in modo alternativo rimane tagliato fuori, oppure, se deve farlo per forza, è costretto a lunghi e faticosi viaggi.

Quindi, secondo me, il problema sta nell'offerta dei servizi e non nella “produzione pubblica o privata” in sé. La città vuole essere produttrice di un servizio pubblico? Benissimo. Offrendo un servizio efficiente risolverà contestualmente il problema del traffico.

Es. grandi parcheggi gratuiti fuori città serviti da un servizio di metropolitana che porta in centro, etc. Questi servizi, d'altra parte, possono anche essere forniti “in modo privato”. Ad es. ci sono navette che da Ivrea vanno a Milano, al mattino, e tornano la sera, per i dipendenti Vodafone che lavorano là

Citazione:
Le città non sarebbero più enormi parcheggi, ci sarebbero piazze libere, vie libere da veicoli, un’aria più respirabile e un rapporto tra le persone meno teso, meno liti per il parcheggio ecc.

Ovviamente il mezzo privato deve essere sostituito con un adeguato mezzo pubblico, che comunque sarebbe agevolato dal minor numero di mezzi in circolazione, si potrebbero utilizzare mezzi elettrici, le soluzioni sono diverse ….


Ed infatti la soluzione, come dicevo, è offrire di più e meglio, non vietare l'alternativa. Sul rendere

Ashoka
Inviato il: 17/7/2007 18:12
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