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  Lei muore, gli altri fanno shopping

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  •  goldstein
      goldstein
Lei muore, gli altri fanno shopping
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
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WICHITA, Kansas. 4 Luglio. Mentre una vittima di un accoltellamento, Lashanda Calloway, giaceva a terra sul pavimento di un generi alimentari, cinque persone che facevano compere, inclusa una che si è fermata per fargli una foto con un cellulare, sono passati oltre, ha detto la polizia.
La scena avvenuta il 23 Giugno, catturata dalla ripresa di sicurezza del supermercato, ha avuto scarsa copertura finchè Martedì un giornalista del Wichita Eagle ha svelato l'esistenza del video e dei suoi contenuti.
La polizia si è rifiutata di rilasciare il video, dicendo che è parte della loro investigazione.
"Era tragico da vedere," ha detto Martedì il portavoce della polizia Gordon Bassham. "Il fatto che la gente fosse più interessata nel fargli una foto col cellulare ed a comprare snacks piuttosto che aiutare questa giovane donna innocente è, sinceramente, rivoltante."
La donna è stata accoltellata durante una lite che non era parte di una rapina, ha detto Bassham. Ci sono voluti un paio di minuti prima che qualcuno chiamasse il 911.
La Calloway, 27enne, è poi morta in ospedale.
[...]
Questo è proprio sconcertante, "ha detto Williams al giornale." "Come avrei potuto continuare a fare shopping e non dare aiuto e perfino arrivare a fare una foto? E' folle. Cos'è successo al nostro rispetto per la vita?"
Fonte: AOL
Inviato il: 7/7/2007 16:31
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Cos'è successo al nostro rispetto per la vita?

Delegato allo stato, insieme a tutto il resto.
Inviato il: 7/7/2007 16:39
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
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Mi pare una visione un pò semplicistica, le cause sono tante.
Inviato il: 7/7/2007 16:44
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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sarebbe successo anche qui in Italia? Non credo....anche se non metterei la mano sul fuoco per quelli della mia generazione...
Inviato il: 7/7/2007 16:50
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#5
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/8/2006
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Citazione:

goldstein ha scritto:

"Il fatto che la gente fosse più interessata nel fargli una foto col cellulare ed a comprare snacks piuttosto che aiutare questa giovane donna innocente è, sinceramente, rivoltante."


La metafora perfetta... lo shopping e la spettacolarizzazione che prevalgono sulla vita stessa. Tutto è ridotto a rappresentazione.

Citazione:

Cos'è successo al nostro rispetto per la vita?"


Quanto è valutato?
Se 750000 iracheni massacrati sono un effetto collaterale, cosa vuoi che sia una donna in fin di vita...

Citazione:

sick-boy ha scritto:
sarebbe successo anche qui in Italia? Non credo...


Sicuro?
_________________
Inviato il: 7/7/2007 17:06
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Marco, quello che racconta quell'articolo è orribile, me lo ricordo bene.

Ma quello che ha riportato Goldstein è qualche passo avanti. Scioccante.
Inviato il: 7/7/2007 17:21
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Mi pare una visione un pò semplicistica

Ai miei tempi si chiamava capacità di sintesi, ed era un'ottima qualità.

Che effetto potrebbe mai avere la spettacolarizzazione della società su persone educate, il cui senso morale e di responsabilità non fosse stato estirpato alla radice? Nessuno.

Le tante cause di cui parli non sono che conseguenze, è inutile guardare il frutto marcio caduto per terra, se non risali ramo per ramo fino alla pianta che l'ha generato non capirai neanche di quale frutto si tratta.
Inviato il: 7/7/2007 17:39
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  •  kalpoterni
      kalpoterni
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#8
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/10/2006
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E' rivoltante sta "cosa"!
Inviato il: 7/7/2007 17:51
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
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Citazione:
Ai miei tempi si chiamava capacità di sintesi, ed era un'ottima qualità.


Credi che io non mi fossi accorto che era un giudizio sintetico? Suvvia...
E' proprio quel tipo di ragionamento che ho definito semplicistico, a mio parere le cause sono anche altre, ripeto, ma se tu le consideri tutte conseguenze di una sola ognuno rimane della propria idea, io la tua la rispetto e non ci faccio su dell'ironia.
Più che per il dibattito l'ho postata in quanto significativa, credo che sia molto complicato analizzare tutte le cause di questo bel traguardo raggiunto dalla "civiltà".
Inviato il: 7/7/2007 17:55
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#10
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/5/2006
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
Mi pare una visione un pò semplicistica

Ai miei tempi si chiamava capacità di sintesi, ed era un'ottima qualità.

Che effetto potrebbe mai avere la spettacolarizzazione della società su persone educate, il cui senso morale e di responsabilità non fosse stato estirpato alla radice? Nessuno.

Le tante cause di cui parli non sono che conseguenze, è inutile guardare il frutto marcio caduto per terra, se non risali ramo per ramo fino alla pianta che l'ha generato non capirai neanche di quale frutto si tratta.


al di là della notizia aberrante...
Paxtibi, io sono il primo che dice che bisogna recuperare il senso di responsabilità..
Tuttavia mi rendo conto che lo stato non è la sola causa (ne è una e rilevante, come tante sono le facce e le forme del potere)

Togli lo stato (come? lo abbatti? per farlo dovresti costituire un'altra forma di potere) e la colgate non mette più sostanze tossiche nei dentifrici?

bisognerebbe rivedere anche i meccanismi economici.. il cui unico fine è la "crescita" e l'accumulo, indiscriminato...
_________________
Inviato il: 7/7/2007 18:23
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#11
Sono certo di non sapere
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Togli lo stato (come? lo abbatti? per farlo dovresti costituire un'altra forma di potere) e la colgate non mette più sostanze tossiche nei dentifrici?

La poveretta è stata accoltellata, non avvelenata dalla Colgate. Che c'entra quindi con il topic?
Inviato il: 7/7/2007 18:33
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#12
Mi sento vacillare
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Citazione:

La poveretta è stata accoltellata, non avvelenata dalla Colgate. Che c'entra quindi con il topic?


apparentemente niente
_________________
Inviato il: 7/7/2007 19:05
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#13
Sono certo di non sapere
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E' proprio quel tipo di ragionamento che ho definito semplicistico, a mio parere le cause sono anche altre,

Quali?

Più che per il dibattito l'ho postata in quanto significativa, credo che sia molto complicato analizzare tutte le cause di questo bel traguardo raggiunto dalla "civiltà".

Basta cominciare dalla prima. Quale?

===

bisognerebbe rivedere anche i meccanismi economici.. il cui unico fine è la "crescita" e l'accumulo, indiscriminato...

Bla, bla, bla, la crescita, l'accumulo...

Tu accumuli forse in modo indiscriminato, ovvero agisci in modo demenziale ed irrazionale per poi lamentarti d'averlo fatto?

===

La poveretta è stata accoltellata, non avvelenata dalla Colgate. Che c'entra quindi con il topic?

Io lo so.

L'assassino si lavava i denti col dentifricio della Colgate.

Hanno fatto causa a McDonald's con molto meno...
Inviato il: 8/7/2007 1:07
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#14
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Quali?


Intanto dimmi i tuoi, così possiamo confrontarci.
Inviato il: 8/7/2007 1:46
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#15
Sono certo di non sapere
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Intanto dimmi i tuoi, così possiamo confrontarci.

Inizierei con:

* L'assenza di una legge che vieti tassativamente di girare armati di coltello, la quale avrebbe certamente evitato l'aggressione.

* L'assenza di un tutore dell'ordine permanente all'interno del negozio, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro che toglierebbero i giovani disperati dalle strade.

* L'assenza di telecamere collegate alle Sedi di Tutela dell'Ordine, sotto il controllo federale per garantire un servizio efficiente.

* Un'istruzione troppo nozionistica e meritocratica che genera frustrazione nei giovani, costretti poi a delinquere per ribellarsi al Sistema.

* La violenza del football americano, palese metafora della politica estera made in USA.

* L'atomizzazione della società dovuta all'individualismo estremo promosso dalla cultura televisiva.

* La trasmissione in TV dei telefilm di Fox, i quali ci convincono che morti ammazzati ed autopsie siano un passatempo divertente per tutta la famiglia.

Infine:

* L'urbanizzazione selvaggia, la mancanza di Natura e di opportune liane dalle quali dondolare.

Nonché:

* La mentalità del "ci penserà qualcun altro", ovvero dell'Organismo Sociale.
Inviato il: 8/7/2007 14:46
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  •  florizel
      florizel
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#16
Sono certo di non sapere
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Cos'è successo al nostro rispetto per la vita?

Delegato allo stato, insieme a tutto il resto.

Pax, stai dicendo che lo stato, se non si servisse della logica distraente del consumismo, non riuscirebbe a prevalere sulla lucidità degli individui?

E che il consumismo, senza gli obbiettivi del potere statuale, non riuscirebbe a "rendere" il profitto che rende?

Mettete giù le asce di guerra, ragazzi, non mi pare che si stia inveendo gratuitamete contro il "mercato" fine a se stesso: piuttosto, si sta cercando di far emergergere la sinergia di cui si serve quello che in realtà è un "sistema" di potere.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/7/2007 15:08
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#17
Sono certo di non sapere
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Pax, stai dicendo che lo stato, se non si servisse della logica distraente del consumismo, non riuscirebbe a prevalere sulla lucidità degli individui?

No, sto dicendo che se la scuola pubblica ha formato nella testa degli individui la convinzione di essere null'altro che cellule dell'organismo sociale la cui unica differenza sta nella funzione, non c'è niente di che stupirsi se poi tali cellule non svolgono funzioni per le quali non sono stati programmati, tipo il prestare soccorso ad un'altra cellula agonizzante.

E che il consumismo, senza gli obbiettivi del potere statuale, non riuscirebbe a "rendere" il profitto che rende?

Sinceramente, non vedo cosa c'entri il consumismo con questa triste vicenda. Niente avrebbe impedito ai "consumatori" di prestare soccorso – o almeno provarci – e di continuare le loro sordide attività di shopping subito dopo, giusto o sbagliato che fosse. Solo, non erano programamate per farlo.
Anzi, avrebbero potuto essere accusate di intralcio alle funzioni delle cellule delegate alla pubblica sicurezza e venire per questo punite con la classica scarica di taser.
Inviato il: 8/7/2007 15:54
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  •  florizel
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#18
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Pax, sulla prima sono d’accordo. Almeno, sugli "effetti" della scuola pubblica e sul condizionamento da "controllo mentale".

Citazione:
Sinceramente, non vedo cosa c'entri il consumismo con questa triste vicenda. Niente avrebbe impedito ai "consumatori" di prestare soccorso – o almeno provarci – e di continuare le loro sordide attività di shopping subito dopo, giusto o sbagliato che fosse. Solo, non erano programamate per farlo.
Anzi, avrebbero potuto essere accusate di intralcio alle funzioni delle cellule delegate alla pubblica sicurezza e venire per questo punite con la classica scarica di taser.


Su questa, concordo in parte, perché, in effetti, NULLA avrebbe vietato a chiunque di prestare soccorso a quella donna. SE non fosse che il “programma” prevede ANCHE che il “consumo” stordisca e distragga allo stesso livello della TV.

Ma ripeto: niente contro il “mercato”, è solo che non si può commettere l’errore di salvaguardare i suoi aspetti “positivi” senza puntare l’attenzione anche sui suoi potenziali effetti deleteri, quando esso fa parte di un unico meccanismo di “programmazione”.
_________________
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Inviato il: 8/7/2007 16:14
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#19
Sono certo di non sapere
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SE non fosse che il “programma” prevede ANCHE che il “consumo” stordisca e distragga allo stesso livello della TV.

Ma non erano mica distratti: l'hanno pure fotografata!

Ma ripeto: niente contro il “mercato”, è solo che non si può commettere l’errore di salvaguardare i suoi aspetti “positivi” senza puntare l’attenzione anche sui suoi potenziali effetti deleteri, quando esso fa parte di un unico meccanismo di “programmazione”.

Di nuovo, non vedo come un simile disinteresse verso il prossimo possa essere considerato un risultato del mercato: gli uomini vendono e comprano praticamente da sempre, ma tali eccessi di indifferenza difficilmente li ritroviamo nel passato. Non c'è passaggio logico tra il comprare e vendere e il fottersene degli altri, se non che tali funzioni sono le uniche lasciate intonse dalla formattazione pubblica, insieme a quelle delegate alla soddisfazione degli istinti sessuali. Tant'è vero che anch'essi stanno subendo una degenerazione paragonabile al consumismo.

Ma mica dobbiamo per questo negare il diritto ad una sana attività sessuale, così come non dovremmo condannare la semplice attività di scambio di beni a causa della sua degenerazione.
È più sensato ricercare le ragioni della degenerazione in atto e provare a disinnescarla.
Inviato il: 8/7/2007 16:41
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#20
Dubito ormai di tutto
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A me sembra che Florizel non abbia accusato il mercato di nulla.
Se ho capito bene, Florizel intendeva dire che "questo" mercato è in qualche modo "drogato", e fa parte del "programma" in quanto stimoli e bisogni vengono spesso costruiti a tavolino: fa tutto parte della "distrazione di massa".
Quindi un certo "mercato", viene creato ad arte, e certi bisogni stimolati fino al parossismo. Mi ricorda per certi versi "il mondo nuovo" di Huxley.
Quando una famiglia che arriva a malapena a fine mese fa le rate per comprare una macchina da 30.000 euro, per me c'è qualcosa che non funziona...

Ma, tornando al topic, non so quanto questo c'entri con il comportamento delle persone di cui sopra.
Il problema è più ampio, perché secondo me l'eccesso di "fiction", di spettacolarizzazione della morte, ha in qualche modo "desensibilizzato", assottigliando il confine tra realtà e fantasia, ha eliminato l'empatia tra le persone, legame pericoloso che va scisso se si vuole governare il mondo in tranquillità.
E' anche per quello che il mondo occidentale riesce ad accettare in tranquillità il massacro della popolazione irachena, fa tutto parte dell'anestesia che ci inocula quotidianamente il grande circo televisivo.
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 8/7/2007 17:39
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#21
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Pax, stai dicendo che lo stato, se non si servisse della logica distraente del consumismo, non riuscirebbe a prevalere sulla lucidità degli individui?

Eh?

E che il consumismo, senza gli obbiettivi del potere statuale, non riuscirebbe a "rendere" il profitto che rende?

Uh?

Boh...

===

No, sto dicendo che se la scuola pubblica ha formato nella testa degli individui la convinzione di essere null'altro che cellule dell'organismo sociale la cui unica differenza sta nella funzione, non c'è niente di che stupirsi se poi tali cellule non svolgono funzioni per le quali non sono stati programmati, tipo il prestare soccorso ad un'altra cellula agonizzante.

Perdonami, fratello umano, ma ciò sarebbe vero se la scuola pubblica made in USA proponesse ai pargoli questi fini temi filosofici per indottrinarli. Ma non è così: devi piuttosto pensare ad un ambiente tipo "Signore delle Mosche". L'indottrinamento è riservato ai laureati in antropologia culturale, Women Studies (?) e cagate etniche assortite. Ai pargoli di livello più basso è sufficiente la legge della giungla (ovvero reclusione forzata tutti insieme, vicini vicini, senza alcun obiettivo da raggiungere) per comprendere il loro ruolo nella società.

===

Su questa, concordo in parte, perché, in effetti, NULLA avrebbe vietato a chiunque di prestare soccorso a quella donna.

Qualcuno ha - ehm - maggior dettagli sull'ambiente in cui l'aggressione è avvenuta?

SE non fosse che il "programma" prevede ANCHE che il "consumo" stordisca e distragga allo stesso livello della TV.

Eh? Uh? Oh? Se fosse così, dovremmo concludere che l'avrebbero aiutata se fosse stata accoltellata in mezzo ad una strada. Stranamente, nessuno si pone il problema precedente, ovvero per quale motivo nessuno abbia tentato di evitare che fosse accoltellata.

Ma ripeto: niente contro il "mercato", è solo che non si può commettere l'errore di salvaguardare i suoi aspetti "positivi" senza puntare l'attenzione anche sui suoi potenziali effetti deleteri, (quali?) quando esso fa parte di un unico meccanismo di "programmazione".

Quale?

===

Se ho capito bene, Florizel intendeva dire che "questo" mercato è in qualche modo "drogato", e fa parte del "programma" in quanto stimoli e bisogni vengono spesso costruiti a tavolino: fa tutto parte della "distrazione di massa".

Non capisco di cosa parli. Io guardo anzi osservo religiosamente tutte le pubblicità (una volta sola, per carità) per cogliere gli ultimi trend del mondialismo terzomondista, ma non per questo avverto il bisogno di acquistare un televisore da 60" col credito al consumo.

Quindi un certo "mercato", viene creato ad arte, e certi bisogni stimolati fino al parossismo. Mi ricorda per certi versi "il mondo nuovo" di Huxley.

"Stimolati?"

Quando una famiglia che arriva a malapena a fine mese fa le rate per comprare una macchina da 30.000 euro, per me c'è qualcosa che non funziona...

Qualcuno forse li obbliga?

Domanda per il lettore: perché la famiglia acquista a rate, spendendo gli stessi soldi che avrebbe teoricamente potuto risparmiare, visto che li sta spendendo ergo non li sta utilizzando per altri scopi?

Il problema è più ampio, perché secondo me l'eccesso di "fiction", di spettacolarizzazione della morte, ha in qualche modo "desensibilizzato", assottigliando il confine tra realtà e fantasia, ha eliminato l'empatia tra le persone, legame pericoloso che va scisso se si vuole governare il mondo in tranquillità.

Chi, esattamente, ha "eliminato l'empatia tra le persone", e in che modo?

E' anche per quello che il mondo occidentale riesce ad accettare in tranquillità il massacro della popolazione irachena,

Ti risulta che Cina ed India si stiano disperando?

Ti risulta che nel Malawi o in Colombia sbattano la testa sul muro pensando alla popolazione irachena?

A mio modesto avviso se ne stanno fottendo, ma sicuramente sbaglio.

Ti risulta che i paesi arabi stiano facendo un casino equivalente a quello delle vignette per richiamare l'attenzione sulla popolazione irachena?

fa tutto parte dell'anestesia che ci inocula quotidianamente il grande circo televisivo.

La TV ha un pulsante fichissimo con scritto on/off.

Il pubblico televisivo non dovrebbe preferire delle buone letture alla TV? Perché non le preferisce?
Inviato il: 8/7/2007 20:21
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  •  florizel
      florizel
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#22
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TurbonegroCitazione:
Se ho capito bene, Florizel intendeva dire che "questo" mercato è in qualche modo "drogato", e fa parte del "programma" in quanto stimoli e bisogni vengono spesso costruiti a tavolino: fa tutto parte della "distrazione di massa".

Esatto, pur non approfondendo come va fatto, accennavo a questo.
Quando parlo di "distrazione" intendo quella serie di comportamenti coatti legati al continuo senso di "precarietà" indotto, e sapientemente portato a scongiurare attraverso il consumo. Ovvio che a quest'ultimo, in tempi come i nostri, viene addebitata tutta una serie di implicazioni, simbolismi e significati che col "mercato" in sè, per sua natura (discutibile o meno, ma non in relazione all'evento) non hanno necessariamente qualcosa a che vedere.

Pax, gli uomini hanno sempre scambiato i beni, e su questo siamo d'accordo. Ma al mercato così come viene percepito e perpetrato oggi, sono attribuibili quei "valori" che tu sottolinei?

La spettacolarizzazione degli eventi, compresi quelli drammatici, credo che rientri nella stessa logica: si "consuma" un evento, lo si conduce sul piano della fruizione attraverso l'osservazione (è troppo definirlo "voyerismo"?) passiva: il protagonista E' l'evento, non chi ne è coinvolto. E non so dire se quelle persone si fossero comportate allo stesso modo qualora si fossero trovate, invece che in un supermercato, ai giardini pubblici... Oppure dopo una cura intensiva di disintossicazione dal consumo coatto...
_________________
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Inviato il: 8/7/2007 20:28
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  •  florizel
      florizel
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#23
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Eh? Uh? Boh...

Linucs, caro, quando sarai tornato ad un linguaggio decondizionato dalla massiccia dose di 'mbulubadongaanzawè, mi faresti un fischio? Così cerchiamo di comunicare a livelli più "umani".

Citazione:
Se fosse così, dovremmo concludere che l'avrebbero aiutata se fosse stata accoltellata in mezzo ad una strada.


Linucs, caro, se hai letto il mio post precedente non avrai potuto fare a meno di intuire che per "consumo" intendo l'innescamento di UN MECCANISMO attraverso il mercato, non il mercato in sè. Abbassate le vostre lance, per favore.

E non se ne può più...

Citazione:
Il pubblico televisivo non dovrebbe preferire delle buone letture alla TV? Perché non le preferisce?


Perchè?
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Inviato il: 8/7/2007 20:39
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#24
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Ai pargoli di livello più basso è sufficiente la legge della giungla (ovvero reclusione forzata tutti insieme, vicini vicini, senza alcun obiettivo da raggiungere)

Già: vicini vicini, ma senza toccarsi, mi raccomando!

Inviato il: 8/7/2007 20:40
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#25
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Quando parlo di "distrazione" intendo quella serie di comportamenti coatti legati al continuo senso di "precarietà" indotto, e sapientemente portato a scongiurare attraverso il consumo.

Ma da quando è nato il mondo, il senso di precarietà ha condotto al risparmio, non certo al consumo indiscriminato. Motivo per cui Stiglitz (l'economic hitman) propone le "pensioni" in Cina appunto per stimolare i consumi e limitare i savings. (cosa gliene verrà mai in tasca da tutto ciò, al bastardo? mistero!)

Ovvio che a quest'ultimo, in tempi come i nostri, viene addebitata tutta una serie di implicazioni, simbolismi e significati che col "mercato" in sè, per sua natura (discutibile o meno, ma non in relazione all'evento) non hanno necessariamente qualcosa a che vedere.

Dunque perché si continua ad addebitare pur sapendo che non hanno necessariamente qualcosa a che vedere?

Sarebbe come dire che all'arabo viene addebitata tutta una serie di implicazioni, simbolismi e significati che con l'arabo in sè, per sua natura (discutibile o meno, ma non in relazione all'evento) non hanno necessariamente qualcosa a che vedere, però se ne vediamo uno gli dobbiamo comunque gridare "terrorista" e picchiarlo sulla testa con l'ombrello.

Pax, gli uomini hanno sempre scambiato i beni, e su questo siamo d'accordo. Ma al mercato così come viene percepito e perpetrato oggi, sono attribuibili quei "valori" che tu sottolinei?

Come viene "concepito" da chi?

La spettacolarizzazione degli eventi, compresi quelli drammatici, credo che rientri nella stessa logica: si "consuma" un evento, lo si conduce sul piano della fruizione attraverso l'osservazione (è troppo definirlo "voyerismo"?) passiva: il protagonista E' l'evento, non chi ne è coinvolto.

Se fosse vero, chiunque rimarrebbe inerte anche mentre gli ammazzano un parente stretto, poiché la vittima dovrebbe risultare irrilevante rispetto all'evento.

E non so dire se quelle persone si fossero comportate allo stesso modo qualora si fossero trovate, invece che in un supermercato, ai giardini pubblici...

Prova ad indovinare.

Oppure dopo una cura intensiva di disintossicazione dal consumo coatto...

Ohibò. Ma la miglior cura contro il consumo non è forse la miseria nera?

===

Linucs, caro, se hai letto il mio post precedente non avrai potuto fare a meno di intuire che per "consumo" intendo l'innescamento di UN MECCANISMO attraverso il mercato, non il mercato in sè.

Ma se nel mercato l'offerta segue la domanda, come si fa ad innescare un meccanismo esclusivamente attraverso il mercato?

Perchè?

Indovina...

Inviato il: 8/7/2007 20:48
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  •  florizel
      florizel
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#26
Sono certo di non sapere
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Ma da quando è nato il mondo, il senso di precarietà ha condotto al risparmio

Anche il senso di precarietà della vita intera, e non necessariamente quello dei "beni"?

Citazione:
Dunque perché si continua ad addebitare pur sapendo che non hanno necessariamente qualcosa a che vedere?


Perchè questo "conviene" al potere (quello che ho definito "sistema") ti sembra una risposta troppo elementare?
Chiedilo alla "Del Monte", per esempio. O alla CocaCola. Ma l'elenco sarebbe lunghissimo, e non riguarderebbe solo i generi alimentari...

Citazione:
Sarebbe come dire che all'arabo viene addebitata tutta una serie di implicazioni, simbolismi e significati che con l'arabo in sè, per sua natura (discutibile o meno, ma non in relazione all'evento) non hanno necessariamente qualcosa a che vedere, però se ne vediamo uno gli dobbiamo comunque gridare "terrorista" e picchiarlo sulla testa con l'ombrello.


Bene. Cominciamo a capirci...
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/7/2007 21:11
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
Da
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Non vorrei interrompere la discussione, ma forse è sfuggito un piccolo particolare della storia dell'accoltellamento.

La storia è nota perché un giornalista locale ha chiamato il capo della polizia di Wichita, per avere un'informazione. Un lettore infatti lo aveva chiamato dicendogli che la suddetta polizia aveva stabilito una regola: che in caso di violenza il personale medico di emergenza non può intervenire prima che le forze dell'ordine abbiano messo in sicurezza la zona.

Allora il capo della polizia, per pararsi il culo, ha tirato fuori la storia di questo video, dicendo che viviamo in un mondo di merda dove la gente non aiuta nemmeno le povere vittime di un'aggressione all'arma bianca.

Piccolo particolare: "Police have refused to release the video, saying it is part of their investigation."

Cioè: la polizia si è rifiutata di rendere pubblico il video, dicendo che é parte dell'indagine.

Quindi la "notizia" è quello che un giornalista locale ha riferito alla Associated Press, riguardo alle dichiarazioni telefoniche di un poliziotto che per sviare il discorso da un'accusa abbastanza fastidiosa parla di un video terribile che però non ha mai visto nessuno.

Cosa vi ricorda?
Inviato il: 8/7/2007 22:33
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#28
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
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Citazione:

Linucs ha scritto:

Non capisco di cosa parli. Io guardo anzi osservo religiosamente tutte le pubblicità (una volta sola, per carità) per cogliere gli ultimi trend del mondialismo terzomondista, ma non per questo avverto il bisogno di acquistare un televisore da 60" col credito al consumo.

Perché, il mondo è Linucs-centrico e nessuno mi ha avvertito? :D
Se è per questo, dubito anche che tu guardi la TV, ma una rondine non fa primavera... altrimenti le banche e le finanziarie non prospererebbero col credito al consumo.
La tua idea di "libero arbitrio" esclude la condizionabilità?

Citazione:
Quando una famiglia che arriva a malapena a fine mese fa le rate per comprare una macchina da 30.000 euro, per me c'è qualcosa che non funziona...

Qualcuno forse li obbliga?
Domanda per il lettore: perché la famiglia acquista a rate, spendendo gli stessi soldi che avrebbe teoricamente potuto risparmiare, visto che li sta spendendo ergo non li sta utilizzando per altri scopi?

Dai, evitiamo il manicheismo, almeno una volta.
Diciamo che così come ci sono alcuni pensieri che "crediamo" nostri, originali e genuini, e non lo sono, così ci sono anche bisogni che avvertiamo come "necessari", ma che analizzando razionalmente non potrebbero essere considerati tali. Come mai? Sarà per caso che la maggior parte di noi non riesce a sfuggire alla suggestione dei messaggi "subliminali" che il "marketing" subdolamente infila un po' dappertutto? Come si spiega che gente anche di una certa cultura e intelligenza si arrampica sugli specchi, prendendosi per il culo da sola pur di giustificare un acquisto per puro "desiderio"?

Citazione:
Chi, esattamente, ha "eliminato l'empatia tra le persone", e in che modo?

Non raccolgo, ma è innegabile che ci sia meno "feeling" tra le persone, almeno vedendo quel che mi succede intorno ogni giorno.

Citazione:
Ti risulta che Cina ed India si stiano disperando?
Ti risulta che nel Malawi o in Colombia sbattano la testa sul muro pensando alla popolazione irachena?
Ti risulta che i paesi arabi stiano facendo un casino equivalente a quello delle vignette per richiamare l'attenzione sulla popolazione irachena?

Touché, probabilmente. Ma mi fai dire una cosa che non ho detto, ed evito di elaborare ulteriormente perché la cosa ci porterebbe in territori OT, peraltro ampiamente esplorati in altri forum.

Citazione:
La TV ha un pulsante fichissimo con scritto on/off.
Il pubblico televisivo non dovrebbe preferire delle buone letture alla TV? Perché non le preferisce?

"Si faccia una domanda e si dia una risposta".
Avere la TV in casa magari è la radice del problema ^^
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 8/7/2007 23:55
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Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#29
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
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Citazione:

Pausania ha scritto:
Non vorrei interrompere la discussione,

Ma no, fai pure, tanto sta prendendo la solita piega.

Citazione:
ma forse è sfuggito un piccolo particolare della storia dell'accoltellamento.

[...]
Piccolo particolare: "Police have refused to release the video, saying it is part of their investigation."

Cioè: la polizia si è rifiutata di rendere pubblico il video, dicendo che è parte dell'indagine.

Quindi la "notizia" è quello che un giornalista locale ha riferito alla Associated Press, riguardo alle dichiarazioni telefoniche di un poliziotto che per sviare il discorso da un'accusa abbastanza fastidiosa parla di un video terribile che però non ha mai visto nessuno.

Cosa vi ricorda?


Manco a farlo apposta, sto rileggendo proprio in questi giorni The London Bombings: An Independent Inquiry di Nafeez Mosaddeq Ahmed, e guarda caso anche in occasione di quegli attentati la polizia ha sequestrato una macchina, "collegata agli attentati", ma si è rifiutata di rivelare la località ed il contenuto. Che poi è risultato essere di 9, poi di 12, poi di 16 bombe, anzi, no, solo di detonatori, anzi, no, materiale che poteva essere usato come innesco, anzi... vabbé, comunque nessuna foto, "questione di sicurezza nazionale" :D
E che dire dei video scomparsi del Pentagono? "questione di sicurezza nazionale".
Se non ci fosse bisognerebbe inventarla, sta sicurezza nazionale, consente di raccontare qualsiasi cosa senza la noia di dover portare prove a supporto di ciò che si afferma.
Ma vale solo per lo "Stato" ed i suoi apparati, ovviamente :D
_________________
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Inviato il: 9/7/2007 0:04
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  •  cocis
      cocis
Re: Lei muore, gli altri fanno shopping
#30
Dubito ormai di tutto
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ficnhè si ammazzano tra di loro invece che andare in giro a uccidere gli altri popoli... buona fortuna... .. per pareggiare i conti con l'iraq .. ne dovrebbero morire almeno 1 milione...
Inviato il: 9/7/2007 10:03
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