Milano, 25 apr. (Apcom) - Urla, fischi, slogan che chiedono la liberazione del mediatore di Emergency, Rahamatullah Hanefi, ancora detenuto in Afghanistan, sono esplosi in piazza Duomo a Milano non appena il sindaco Letizia Moratti ha preso la parola sul palco per la manifestazione organizzata per festeggiare il 25 aprile. L'intervento del sindaco di Milano dal palco è letteralmente sovrastato dai fischi e dai cori della folla che assiepata sulle transenne grida: "Fascista, vergogna". Il nucleo della contestazione viene proprio dalle prime file di chi sta assistendo ai comizi finali in piazza Duomo, mentre sventolano cartelloni a supporto di Emergency e bandiere rosse. Ben poco del discorso istituzionale del sindaco è risultato intellegibile, anche se Moratti nonostante i fischi ha proseguito a leggere il discorso a voce alta.
Moratti, che lo scorso anno è stata duramente contestata a causa della sua presenza in piazza, prima di pronunciare il suo discorso ha sfilato lungo corso Vittorio Emanuele e ha incontrato il presidente della Camera Fausto Bertinotti, anche lui presente alla manifestazione. La presenza del sindaco di Milano, Letizia Moratti, al corteo per celebrare il 62.mo anniversario della Liberazione "è un dovere perché Milano è stata protagonista della Resistenza" e perché "la libertà non è un dono, ma una conquista", aveva detto lo stesso sindaco alla testa del corteo mentre si incamminava verso il palco in piazza del Duomo.
Poi le contestazioni e i fischi ma il sindaco Moratti ha concluso il suo intervento dal palco allestito in piazza Duomo: "Viva Milano libera, viva la Repubblica, viva l'Italia: Grazie a tutti coloro uomini e donne che l'hanno resa libera e unita", ha detto Moratti alla fine del suo discorso visibilmente turbata dalle contestazioni che sono giunte al suo indirizzo.
Ma a Milano non sono mancate le contestazioni anche all'indirizzo del presidente della Camera Fausto Bertinotti. Sono circa un centinaio sotto lo striscione "Contro lo sfruttamento guerra e repressione ora è sempre Resistenza" i militanti della 'Panetteria Occupata' di Milano e del centro sociale Gramigna di Padova che posizionati a circa metà del corteo hanno improvvisato un comizio in piena piazza San Babila, bloccando di fatto gli altri manifestanti, che lentamente li superano sfilandogli a fianco.
Nell'improvvisato comizio il centinaio di "duri" hanno attaccato la Cgil che ha definito "infliltrati" i delegati della Fiom arrestati nel corso dell'ultima operazione antiterrorismo contro le nuove Brigate rosse. Lo slogan di riferimento di questo spezzone del corteo è: "Quelli venduti fanno carriera, i delegati onesti vanno in galera". Diversi anche gli slogan contro Diliberto e Bertinotti. I manifestanti, alcuni dei quali con il volto nascosto, innalzano anche cartelli con i nomi dei delegati arrestati.
Da Alice news
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Temo che il nostro dovrà abituarsi...
Del resto, cosa non si fà per la grassa pagnotta istituzionale...