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  Energia Nucleare? No Grazie

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Energia Nucleare? No Grazie
#1
Mi sento vacillare
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Da MMMMMMonza
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Visto che in Italia si parla, riparla e straparla di "ritorno al nucleare", vi posto questa comunicazione, avuta grazie al dott. Marco Marotta, già noto per le sue ricerche sul Trizio.

ISDE Italia News
A cura dell'Associazione Medici per l'Ambiente Numero 185 (28 marzo 2007)

DICHIARAZIONE ISDE SULL'ENERGIA NUCLEARE

L'International Society of Doctors for the Environment - ISDE (100.000 medici in 40 Paesi in tutto il mondo)

comprendendo che siamo potenzialmente prossimi ad un deficit di combustibili fossili (olio e gas) per il settore industriale, le abitazioni e i trasporti (1, 2, 3);

e che c'è bisogno urgente di ridurre l'uso di tutti i combustibili fossili a causa del loro impatto globale sul cambiamento del clima (4, 5, 6, 7, 8, 9);

avendo constatato la richiesta di alcuni settori dell'industria e di alcuni Governi di incrementare l'utilizzo dell'energia nucleare (fissione) (10, 11);

nonché il fatto ampiamente riportato che in alcuni Paesi sono già stati preparati i piani per la costruzione di nuove centrali nucleari (10, 12, 13);

notando altresì che:

A) l'Uranio, in quanto combustibile fossile, è una risorsa limitata e, secondo l'International Atomic Energy Authority (IAEA), in base all'attuale sfruttamento, le riserve saranno esaurite nell'arco di 85 anni (10, 14, 15, 16, 17);

B) la percentuale complessiva dell'energia mondiale prodotta dall'industria nucleare è attualmente di 2,1 - 2,5 % (16 % del rifornimento energetico) (10, 16, 19, 20, 21);

C) la costruzione di impianti energetici nucleari è lenta, economicamente costosa e dispersiva e sottrae finanziamenti allo sviluppo di fonti sicure di energia veramente sostenibili (16, 18, 19, 22, 23, 34);

D) la durata operativa dei reattori nucleari è più breve di quello che si pensa (in molti casi meno di 17 anni) e la disattivazione è pericolosa e dispendiosa e richiede lo smaltimento di molto materiale fortemente radioattivo (19);

E) l'estrazione mineraria ed il raffinamento dell'Uranio, data l'elevata presenza di carbonio, danneggiano l'ambiente (16, 22, 24);

F) le centrali elettriche nucleari, durante la loro attività, rilasciano materiale relativamente radioattivo nell'aria e nell'acqua (22, 23, 24, 25, 27);

G) gli impianti nucleari producono scorie fortemente radioattive che sono tutti altamente tossici a tempo indeterminato, in pratica (19, 23, 25, 26, 27, 33, 34);

H) non è stato ancora ideato un luogo sicuro a lungo termine per i rifiuti nucleari (26, 27, 28, 33);

I) una considerazione attenta del bilancio energetico indica che la costruzione di nuove centrali nucleari può solo marginalmente contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio, ed è improbabile che sia fattibile in un arco di tempo necessario a ridurre significativamente le emissioni del gas-serra (20, 23);

J) le organizzazioni che autorizzano e controllano le centrali nucleari - l'International Atomic Energy Authority (IAEA) e le varie autorità nazionali che concedono le licenze - sostengono fortemente l'energia nucleare ad uso commerciale, così da creare un conflitto di interesse anche considerevole (18);

K) l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), responsabile della protezione della salute dell'intera umanità, essendo contrattualmente legata alla IAEA non può effettivamente esporre o sottolineare i rischi dell'energia nucleare sulla salute (36);

ricordando che gli incidenti possono accadere in qualsiasi centrale nucleare, che le conseguenze possono essere devastanti e persistenti su grandi aree e per intere popolazioni (22, 23, 29, 34);

sapendo che il materiale fissile delle centrali nucleari può fornire materiale per le armi nucleari e può quindi promuovere la loro proliferazione (15, 27, 30);

ricordando che le statistiche esistenti dimostrano che la creazione di posti di lavoro è più grande e più ampiamente distribuita nell'industria dell'energia sostenibile (vento, acqua, biomasse ecc.) (15, 27, 31, 32);

INVITA - per ragioni inerenti la Salute così come per motivi sociali, economici e scientifici - i Governi e tutte le autorità competenti a:

cessare la costruzione di nuove centrali nucleari;

disattivare tutti gli impianti nucleari esistenti alla fine del loro ciclo naturale e proibire la rimessa a nuovo o il potenziamento delle attività;

aumentare le misure per il rendimento e il risparmio dell'energia;

promuovere urgentemente un mix di produzione di energia solare (termica e fotovoltaica), eolica, idroelettrica e dalle biomasse;

prevenire le guerre dovute alla diminuzione delle riserve di combustibile fossile e di uranio.

Riferimenti:

1) Global Environmental Outlook United Nations Environment Program [UNEP] ISBN 185383 5889

2) Hubberts Peak Kenneth F Deffeys Princton University Press ISBN 0-691-09086-6

3) The Association for the Study of Peak Oil (ASPO) Newsletters 1-21 <www.energiekrise.de>

4) Kyoto Protocols United Nations 1992 UN Framework Convention on Climate Change < http://unfccc.int/resource/docs/02-09-2.html>

5) Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) 2001 Climate Change 2001: Synthesis Report;a Contribution of Working Groups 1,2, and 3 to the 3rd Assessment Report of the IPPC [Watson RT & the Core Writing Team (eds)] Cambridge University Press, Cambridge, U.K.

6) Joint Statement by the Presidents of the Royal Society (U.K.) and the National Academy of Science (U.S.A ) 1992 Full transcription in Rachel's Environment & Health Weekly issue 669

7) The Changing Climate Royal Commission on Environmental Pollution 22 Report HMSO 2000 ISBN 0 10 147492X

8) Union of Concerned Scientists, U.S.A. <www.ucsusa.org>

9) Romano Prodi, President of the European Commission Speech to EU Conference on the Hydrogen Economy 2003 The Energy Vector of the Future Brussels 16 June 2003 Ibid 342 & 343

10) Towardes a European Strategy for the Security of Energy Supplies, European Commission, Green Paper 29 Nov 2000, Com 2000 769

11) International Atomic Energy Authority (IAEA) International Conference on 50 years of nuclear power; The Next Fifty Years June 2004, Moscow, Russia Statement of the Director General of the IAEA Dr Mohamed El Baradei

12) IAEA International Datafile, IAEA Bulletin 2002 44(2), 59 <www.iaea.org>

13) IAEA Daily Press Review 20/11/06 <www.iaea.org> quoting Sydney Morning Herald "25 nuclear plants in Australia by 2050" The Hindu "China may back the US - India deal on civil nuclear energy" The Hindu "Pakistan played down a deal with China for building six nuclear reactors".

14) Associated Press In US "Virginia gave conditional approval on 21/11/06 for Dominion Virginia Power's proposal to build new nuclear reactors at it's North Anna site".

15) Power Down: Options & Actions for a Post Carbon World Richard Heinberg 2004 New Society Publishers ISBN 0-86571-510-6 Ch 1 P 19

16) Before the Wells Run Dry Ireland's Transition to Renewable Energy Ed Richard Douthwait FEASTA 2003 Olav Hohmeyer (Prof at University of Flensburg & Head of Dept of Environmental Economics & Management at the European Centre for Economic Research, Mannheim, Germany) Switching the European Economy to Renewables p 88-100 Also Ian Hore-Lacy (Head of Communications, World Nuclear Association, London, and General Manager of the Uranium Information Centre, Australia) Renewable Energy and Nuclear Power Distributors Lilliput Press <www.lilliputpress.ie> and Green Books Ltd, UK, <www.greenbooks.co.uk >

17) Nuclear Confusion David Fleming, Prospect Magazine, UK 24/6/05

18) Environmental Science: Towards a Sustainable Future 8th Ed Richard T Wright & Bernard J Nebel Pearson Education ISBN: 0-13-032538-4 p353-360

19) The Sceptical Environmentalist Bjorn Lomberg 2001 p 128 Cambridge University Press ISBN 0-521-80447-7

20) Can Nuclear Address Climate Change Dr John R Coulter July 2006 Doctors for the Environment Australia on www.dea.org.au

21) JanWillem Storm van Leeuwen and Philip Smith on <www.stormsmith.nl>

22) Heat, How to Stop the Planet Burning George Monbiot with research assistance from Dr Matthew Prescott 2006 Allen Lane/Penguin Books hardback ISBN-13: 978-0713-99923-5 paperback ISBN-13: 987-0-71399924-2

23) Current Occupational & Environmental Medicine Joseph La Dou (3rd Edition) 2004 ; Lange Medical Books/McGraw Hill ch 38 p712

24) Nuclear Regulatory Commission (NRC), USA Task Force to StudyTritium Leaks from Nuclear Power Plants Mar 20 2006 <http://adamswebsearch.nrc.gov/dologin.htm>

25) Dictionary of Environmental Science and Technology (2nd Ed) Andrew Porteus John Wiley & Sons ISBN 0-471-96075-6

26) Challenged Earth An Overview of Humanities Stewardship of the Earth Stephen F Lincoln, University of Adelaide, Australia Imperial College Press, London ISBN 1-86094-526-0

27) The Gaia Peace Atlas 1988 General Editor Frank Barnaby Pan Books, Cavaye Place, London SW10 9PG ISBN 0-330-30151-9

28) The New Gaia Atlas of Planet Management 2005 Eds Norman Myers & Jennifer Kent Gaia Books ISBN 1-85675-209-7

29) Silent Scourge: Children Pollution and Why Scientists Disagree 2003 Coleen F Moore Oxford University Press ISBN 0-19-515391-X

30) Red Sky at Morning America and the Crisis of the Global Environment 2004 Yale University Press ISBN 0-300-10232-1

31) LTI Research Group (ed) 1998 Long Term Integration of Renewable Energy Sources into the European Energy System Physica-Verlag, Heidleberg

32) Deutscher Bundestag (ed) 1991 Protecting the Earth - a Status Report with Reccommendations for a New Energy Policy Third Report of the Enquet Commission to the11th German Bundestag Protective Measures to Protect the Earth's Atmosphere Vol 2, Bonne

33) The European Dream How Europe's Vision of the Future is Quietly Eclipsing the American Dream Jeremy Rifkin 2004 Jeremy P Tarcher/Penguin ISBN 1-58542-345-9

34) Keys to the 21st Century Part 2 The Future of the Species & the Future of the Planet: Towards a Natural Contract Energy Alternatives Benjamin Desus (France) & Amulya Reddy (India) UNESCO Publishing/Berghahn Books 2001 ISBN UNESCO 92-3103646-7

35) Agreement between IAEA & WHO signed 28 May 1959 Articles 1.3 and 3.1 & 2 Andre Larivie, Resau Sortir du nucleaire Jan 2007 www.sortirdunucleaire.org; andrelariviere@sortierdunucleaire.fr
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#2
Dubito ormai di tutto
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"Le leggende sull'energia nucleare, dalla A alla K"

A) l'Uranio, in quanto combustibile fossile, è una risorsa limitata

Chissà perchè invece il Silicio diventa magicamente inesaurbile. Forse perchè il dottor Marotta ha intenzione di mettersi con il suo amico d'avventure Josemite Sam a setacciare tutte le spiagge della penisola, con il benestare dei bagnini di Milano Marittima e di Pecoraro Scanio. Mai sentito parlare di reattori autofertilizzanti? Di quelli a ciclo uranio-plutonio (FBR) attualmente nel mondo ce ne sono 3 operativi (il Phenix di Gard in Francia, il reattore 3 della centrale Beloyarsky di Sverdlovsk in Russia e il Monju di Fukui in Giappone) e 2 in costruzione (il PFBR della centrale Madras di Tamilnadu in India e il reattore 4 della centrale Beloyarsky). E con i reattori
autofertilizzanti diviene anche conveniente estrarre l'uranio dall'acqua del mare (3 miliardi di tonnellate contro i 5 milioni di tonnellate, espandibili a 15, di uranio di miniera). Ma anche solo l'uranio di miniera può alimentare i reattori autofertilizzanti per millenni.

B) la percentuale complessiva dell'energia mondiale prodotta dall'industria nucleare è attualmente di 2,1 - 2,5 % (16 % del rifornimento energetico)

Dal 2002 al 2004 (ultimo anno al quale sono attualmente aggiornati i dati IEA) l'elettricità prodotta nel mondo dal nucleare è aumentata di 77.571 GWh (circa un quarto di tutta l'energia elettrica prodotta in Italia in un anno). Se prendiamo in considerazione correttamente l'energia elettrica, si scopre che la percentuale di quella prodotta dal nucleare nel mondo sale al 17%, quella nei paesi OECD sale al 23,60% e in Europa si attesta con il 33% al primo posto in assoluto tra le fonti energetiche (al secondo posto segue il carbone con il 32%, dati IEA);


C) la costruzione di impianti energetici nucleari è lenta, economicamente costosa e dispersiva e sottrae finanziamenti allo sviluppo di fonti sicure di energia veramente sostenibili

Un reattore da 1.200 MW in Francia lo costruiscono in 3 anni. E la costruzione del terzo reattore PWR-EPR da 1.600 MW della centrale finlandese Olkiluoto è iniziata il 12/08/2005 e tale reattore andrà a criticità a fine 2008 e sarà connesso alla rete elettrica nel dicembre 2010 (esattamente come previsto in fase di progettazione). Gran parte dei 29 reattori attualmente in costruzione li stanno realizzando compagnie private e una volta ultimati verranno gestiti da compagnie private. Quindi non sono soldi degli stati che si possono dirottare in questa o quella direzione, ma soldi di privati che evidentemente trovano conveniente investire del nucleare da elettrogenerazione. E ai soliti disfattisti di tutto quello che è italiano che obbietteranno che non abbiamo l'efficienza dei francesi (e più in generale di qualsiasi altro paese straniero), ricordo che per la centrale elettronucleare di Latina (costruita sotto l'egida dell'ENI), dal momento in cui è stata posata la prima pietra al momento in cui ha iniziato a produrre energia elettrica, sono passati 4 anni e 11 mesi (estate 1958-maggio 1963), per quella del Garigliano (costruita sotto l'egida dell'allora CNRN) sono passati 3 anni e mezzo (estate 1960-gennaio 1964) mentre per quella di Trino (costruita da Fiat e Montecatini) sono passati solo 3 anni esatti (giugno 1961-giugno 1964).

Sulla dispersione faccio un esempio: ad EDF (la società elettrica francese) il kWh prodotto per via nucleare costa L 45 ed il costo marginale è di L 10. L'EDF accumula astutamente l'energia elettrica in surplus attraverso il pompaggio di acqua nelle dighe per poi produrre elettricità per via idroelettrica (questo passaggio ha un'efficenza altissima pari a circa il 90%). L'energia idroelettrica così prodotta viene venduta a GRTN (il gestore della rete elettrica italiana) a circa L 100 al kWh, GRTN la vende a circa L 150 al kWh alle società di distribuzione che poi la vendono alle utenze (cioè a noi) a circa L 250 al kWh


Folli privati! I vostri soldi dovevate investirli nel Partito Democratico, e convertendo l'energia cinetica dei coglioni del cittadino in energia elettrica (basta avvolgerli con dei fili di rame) avreste illuminato tutta la penisola!

D) la durata operativa dei reattori nucleari è più breve di quello che si pensa (in molti casi meno di 17 anni) e la disattivazione è pericolosa e dispendiosa e richiede lo smaltimento di molto materiale fortemente radioattivo

Da http://www.iaea.org/cgi-bin/db.page.pl/pris.reaopag.htm si evince che allo stato attuale ci sono ben 114 reattori su un totale di 435 che superano i 30 anni di età. Altro che fermarsi ad una brufolosa adolescenza.

Le scorie radioattive prodotte (a secco o dopo riprocessamento) dai reattori di potenza per l'elettrogenerazione si mettono dove si mettono quelle prodotte dalla medicina nucleare, dalla ricerca scientifica e dall'industria, ossia nei depositi (geologici e di superficie) predisposti (lasciamo perdere per ora la possibilità di bruciarle in un ADS). Aggiungo che un reattore da 1 000 MW (taglia standard) produce 25 tonnellate di scorie radioattive di 3a categoria all'anno (pari ad un volume di circa 3 metri cubi).
Nello stesso anno la medicina nucleare in Italia produce circa 500 tonnellate di scorie radioattive, ossia 20 volte di più in termini di peso.

H) non è stato ancora ideato un luogo sicuro a lungo termine per i rifiuti nucleari

I depositi geologici?

I) una considerazione attenta del bilancio energetico indica che la costruzione di nuove centrali nucleari può solo marginalmente contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio, ed è improbabile che sia fattibile in un arco di tempo necessario a ridurre significativamente le emissioni del gas-serra

Mi auguro che questo testo sia stato solo scritto (in apnea) e che non venga letto, altrimenti avrebbe drasticamente contribuito ad aumentare le emissioni di gas-serra. Un reattore nucleare (eterogeneo o omogeneo che sia) sia che funzioni a Uranio naturale, sia che funzioni ad Uranio leggermente arricchito (come nei LWR), sia che funzioni a MOX, sia che sia autofertilizzante (a ciclo Uranio-Torio o a ciclo Uranio-Plutonio), sia che sia a neutroni veloci, non produce alcun tipo di gas nel suo funzionamento. Una centrale nucleare non scalda neanche l'atmosfera visto che è un sistema chiuso che non ha alcun tipo di scambio con l'ambiente esterno.

J) le organizzazioni che autorizzano e controllano le centrali nucleari - l'International Atomic Energy Authority (IAEA) e le varie autorità nazionali che concedono le licenze - sostengono fortemente l'energia nucleare ad uso commerciale, così da creare un conflitto di interesse anche considerevole

Allora fidiamoci dei dati di Beppe Grillo e soci...



ricordando che gli incidenti possono accadere in qualsiasi centrale nucleare, che le conseguenze possono essere devastanti e persistenti su grandi aree e per intere popolazioni

Quanti reattori di tipo LWGR (o di tipo "Hanford" o RBMK) associati ad elettrogenerazione ed ottimizzati per la produzione di plutonio "weapon grade" esistono attualmente nel mondo?

sapendo che il materiale fissile delle centrali nucleari può fornire materiale per le armi nucleari e può quindi promuovere la loro proliferazione

Piacere, Napoleone. Se durante la mia prigionia a Sant'Elena qualcuno si informa sull'arricchimento dell'uranio gliene sarei grato. Google potrebbe rivelarsi utile, purtroppo qui non c'è il wifi. Basta cercare la differenza tra LEU e HEU per chiarirsi le idee. Oppure guardare la % di energia nucleare prodotta da Israele e le bombe che possiede.

Comunque questo concetto traduciamolo in inglese e spediamolo a G.W.Bush. Domattina i B-2 si alzeranno in cielo verso Natanz - Kelaye - Bashir & compagnia bella.

ricordando che le statistiche esistenti dimostrano che la creazione di posti di lavoro è più grande e più ampiamente distribuita nell'industria dell'energia sostenibile (vento, acqua, biomasse ecc.)

Certamente. Anche una ciclette a testa, munita di dinamo, crea posti di lavoro ed energia.

cessare la costruzione di nuove centrali nucleari

Quando diventerò parlamentare ed avrò diritto ad almeno 29 viaggi gratuiti lo farò. Per il momento lascio l'ingrato compito a Beppe Grillo. Sono sicuro che col suo diploma di ragioniere riuscirà a convincere El Baradei&soci.

aumentare le misure per il rendimento e il risparmio dell'energia

Se qualcuno rinuncia per un paio di mesi al 50% del mio stipendio coibento al volo la casa e mi compro le lampadine di lifegate.

promuovere urgentemente un mix di produzione di energia solare (termica e fotovoltaica), eolica, idroelettrica e dalle biomasse

Sarebbe auspicabile, prima di fare affermazioni di questo genere, dare un'occhiata alla percentuale di energia elettrica prodotta dal solare e dall'eolico. siamo a due o tre zeri dopo la virgola. La percentuale di energia elettrica prodotta tramite solare in Italia era lo 0,01% nel 2000 ed è ancora dello 0,01% (arrotondato in eccesso alla seconda cifra decimale) ora. Sarebbe già un miracolo arrivare allo 0,1% in dieci anni. Se poi consideriamo la produzione di energia primaria dobbiamo andare alla quarta cifra decimale. (l'Europa viaggia sulle stesse percentuali)
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Inviato il: 22/4/2007 2:06
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#3
Mi sento vacillare
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Amico della IAEA e dell'OMS, prima di dare epiteti alle persone (nella fattispecie, il dr. Marco Marotta, che una laurea in medicina pure ce l'ha), dovresti cercare un po' di informazioni sul Trizio. Forse così scopriresti perchè sul Piemonte, in piena epopea nucleare italiana, c'erano più piogge acide che sull'industriosa Lombardia...

Saludos
Kolza

PS. Marotta me l'ha inoltrata, io l'ho pubblicata. A me sembra condivisibile. Po, come direbbe Passivissimo, il mondo è bello perchè è vario.
PPS. Sul bruciare le scorie nucleari, esiste anche l'opzione Reattore di Santilli, ma saremmo molto fuori tema.
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Inviato il: 23/4/2007 13:07
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#4
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
PPS. Sul bruciare le scorie nucleari, esiste anche l'opzione Reattore di Santilli, ma saremmo molto fuori tema.

OT cosmico: ci sarebbe anche il http://en.wikipedia.org/wiki/Pebble_bed_reactor
Inviato il: 23/4/2007 13:16
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#5
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Kolza ha scritto:
Amico della IAEA e dell'OMS, prima di dare epiteti alle persone (nella fattispecie, il dr. Marco Marotta, che una laurea in medicina pure ce l'ha),


Quali epiteti?
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Inviato il: 23/4/2007 13:43
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#6
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Chissà perchè invece il Silicio diventa magicamente inesaurbile. Forse perchè il dottor Marotta ha intenzione di mettersi con il suo amico d'avventure Josemite Sam a setacciare tutte le spiagge della penisola, con il benestare dei bagnini di Milano Marittima e di Pecoraro Scanio

Iniziare così una replica non mi sembrava il massimo della cortesia...

K

PS Per quanto riguarda OMS e IAEA, cosa dici del fatto che sia la seconda a stabilire i parametri sanitari?
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#7
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Kolza ha scritto:
Chissà perchè invece il Silicio diventa magicamente inesaurbile. Forse perchè il dottor Marotta ha intenzione di mettersi con il suo amico d'avventure Josemite Sam a setacciare tutte le spiagge della penisola, con il benestare dei bagnini di Milano Marittima e di Pecoraro Scanio

Iniziare così una replica non mi sembrava il massimo della cortesia...

K

PS Per quanto riguarda OMS e IAEA, cosa dici del fatto che sia la seconda a stabilire i parametri sanitari?


Niente epiteti quindi. Solo una battuta.

É inutile che continui ad incalzare con questa storia della OMS, perchè io non mi fido, e non ha caso il punto in cui si affronta il suo comportamento non l'ho minimamente commentato, perchè non era mio interesse farlo. Al contrario era mio interesse rispondere a tutta una serie di affermazioni senza fondamento sul funzionamento di una centrale nucleare et similia.

Sull'AIEA mi sono limitato a fornire dati di carattere energetico, non sanitari. In linea con il mio post, che era di carattere tecnico. Dell'AIEA mi fido nella misura in cui fornisce i dati sulla produzione di energia nucleare e sulla costruzione di centrali, perchè dubito che abbia un qualsiasi interesse a fornirne di errati. Così come mi fido di El Baradei quando dice che l'Iran ha appena un centinaio di centrifughe funzionanti, faccio lo stesso quando diffonde i dati sull'aumento di produzione di energia nucleare.
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#8
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Ciao Orwell,
L'argomento mi sembra molto esteso, quindi scusami il post "eterogeneo".
Per i malus dell'energia nucleare, al di là del comunicato che ho postato, mi sembrano acclarati diversi problemi.
Tanto per dirne uno (il deficit energetico), negli anni '80, nè Caorso, nè Trino hanno mai prodotto l'energia necessaria per i complessi industriali (rispettivamente) di Milano e Torino. All'epoca non vi erano remore, come dopo Chernobyl, referendum incluso.
Un altro è la genesi delle piogge acide. Ti do un suggerimento: trizio o radioidrogeno...
Andando in OT, sull'Iran mi permetto di dire che non ci voleva un ayatollah per fare l'atomica. Già lo Shah Reza Pahlevi, per la somma gioia dei suoi soci d'affari israeliani, aveva dato vita ad un progetto di arricchimento dell'uranio, progetto interrotto dalla Rivoluzione del 1978-9.

Saludos
Kolza
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  •  Dorian
      Dorian
Re: Energia Nucleare? No Grazie
#9
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Un altro è la genesi delle piogge acide

Continui a parlare di piogge acide: cosa centrano le piogge acide con il nucleare?
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#10
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Cito dal mio articolo (Trizio - Pericolo Invisibile) pubblicato sul numero 47 di Nexus - Edizione Italiana:

Scusi, ha detto piogge acide causate dalla radioattività? Ci può dire qualcosa di più preciso?

R. Riassumendo, visto che ci vorrebbero troppo tempo e troppa conoscenza per trattare la materia, si può dire che lo ione idrogeno H+ (idrogenione) abbassa l’acidità di un sistema (e quindi il pH). Tuttavia, H+ in troposfera (la parte dell’atmosfera più vicina a noi) non ce ne dovrebbero essere. La rivoluzione industriale e la conseguente industrializzazione hanno causato la produzione di biossido d’azoto (NO2) e anidride solforosa (SO2) che tipizzano la produzione di idrogeno, acidificando quindi le piogge, con la formazione di acido nitrico e di acido solforico. Questo fenomeno, però, non è persistente, e con le prime precipitazioni, scompare, permettendo all’atmosfera di depurarsi, visto che SO2 e NO2 precipitano, interrompendo la produzione di H+.

Fin qui tutto bene, o quasi. Con l’inizio dell’era nucleare (convenzionalmente nel 1942) e la conseguente emissione di Trizio, T viene a sostituirsi sempre di più ad H, con le conseguenze della radioattività, cioè ionizzando le molecole con le quali viene a contatto. Inoltre, il T ha un turnover (ricircolo) notevolmente più spiccato del semplice H, conseguendone una contaminazione più ampia del nostro ambiente e degli esseri viventi che vengono a contatto con il T stesso, mediante piogge acide persistenti, basate su acqua triziata.

La riprova dei fatti si è avuta quando, denunciato l’affaire, sono state effettuate delle rilevazioni specifiche su alcune regioni italiane: è un caso che, in Italia, il Piemonte, nel 1984 vantasse il poco invidiabile primato di precipitazioni a carattere acido? Questo dato risalta negativamente se comparato a quello relativo alla Lombardia, regione doppiamente industrializzata rispetto al Piemonte: la causa è (o meglio, era) la presenza di ben 4 impianti legati al nucleare nella regione piemontese.

Comunque nel 1977, quando feci la prima denuncia, i dati in mio possesso erano incompleti, poiché si riferivano alle zone Besana Brianza (MI) e Pasturo (LC), con una acidità maggiore (nelle precipitazioni) nel secondo caso, a fronte di una maggiore distanza dal polo industriale di Milano: mi accorsi allora per la prima volta che la causa delle piogge acide era legata alla radioattività umana.

Citazione:

Dorian ha scritto:
Un altro è la genesi delle piogge acide

Continui a parlare di piogge acide: cosa centrano le piogge acide con il nucleare?
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Inviato il: 24/4/2007 12:07
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  •  Dorian
      Dorian
Re: Energia Nucleare? No Grazie
#11
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/1/2007
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Temo che il Dott. Marotta non sappia di cosa stia parlando..
Inviato il: 24/4/2007 13:07
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Re: Energia Nucleare? No Grazie
#12
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/6/2004
Da MMMMMMonza
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In Italia mi sembra uno dei pochi, che al contrario, sappia di cosa stia parlando...
Se poi vuoi contestare le sue tesi, prego, accomodati...

Saludos
Kolza
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Inviato il: 24/4/2007 14:20
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  •  giampirm
      giampirm
Re: Energia Nucleare? No Grazie
#13
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/12/2005
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Citazione:

H) non è stato ancora ideato un luogo sicuro a lungo termine per i rifiuti nucleari

I depositi geologici?


....è facile no?.....
Scorie nucleari italiane....
Inviato il: 27/4/2007 14:22
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Energia Nucleare? No Grazie
#14
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Strano però che ci si scordi che siamo il paese più nuclarizzato con più di 130 basi USA sul territorio che collezionano caramelle radioattive,certo che quella è un'altro tipo di energia da esportare e ci paghiamo pure il pizzo
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 27/4/2007 19:45
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