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1 Utenti anonimi
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Re: Ma il problema è veramente il "Mercato" ? | #38 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
Messaggi: 1304
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Citazione: e se io me ne sono appropriato con con fatica e sudore? E se ho tante mucche da pascolare, tanti figli da portare avanti? Dipende dall'uso che ne fai, da come ne sei entrato in possesso. Citazione: Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame bello, ma perché la gente ha fame? Citazione: Concreto sì. Logico non pare. MA le scarpe sono mie ;)
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
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franco8 |
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Re: Ma il problema è veramente il "Mercato" ? | #37 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
Messaggi: 1561
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Citazione: Citazione: In caso di significativo danno sociale.
Un esempio di diritto di proprietà che provochi un significativo danno sociale?
uno: latifondo Citazione: Citazione: Non lo ritengo un diritto assoluto, incondizionato.
Perché?
.Citazione: ... Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame ...
Citazione: Citazione: Non che io sappia, ma non pretendo la scientificità. La logica e la concretezza, invece, le gradirei.
Perché le scarpe sono mie, non è concreto e logico?
Concreto sì. Logico non pare.
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.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse. ..(detto, fatto)
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #36 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
Messaggi: 1304
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Citazione: In caso di significativo danno sociale. Un esempio di diritto di proprietà che provochi un significativo danno sociale? Citazione: Non lo ritengo un diritto assoluto, incondizionato. Perché? Citazione: Non che io sappia, ma non pretendo la scientificità. La logica e la concretezza, invece, le gradirei. Perché le scarpe sono mie, non è concreto e logico? Citazione: Tutte? Sempre? Straordinario. Voglio trasferirmi nella tua zona. Dai, tutti, sempre, la mia era una contrapposizione alla tua affermazione. Una contrapposizione al tuo "spesso" e non al tuo "tutto, sempre". Citazione: L’attitudine di cui parlo è, innanzitutto, un fatto Anche la mia. Citazione: Spesso a contesti sociali vivibilissimi Citazione: Ricominciamo con le affermazioni secche secche? Ok, tolgo "sempre" e cambio con "spesso" Citazione: In termini di potenziale dannosità, assolutamente no. Esattamente. Quando le decisioni sono a scapito di altri. Citazione: Gli organi preposti della comunità di appartenenza. Attraverso il voto o una delega libertaria?
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
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sick-boy |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #35 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Carlo il tuo post diceva in pratica che la discussione rischia di essere un no sense, parlando noi di un ni-ente. Quello che dico io invece che, idealtipi o meno, in matematica esiste il concetto di limite che ci può aiutare, e in statistica quello di trend. Parliamo di un ente che tende ad un ni-ente (a sinistra lo statalismo più completo, a destra il libero mercato totale, intese sull'asse delle x ) in un tempo infinito, su cui qualche ragionamento buono si può ancora fare.
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sick-boy |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #34 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
Messaggi: 2710
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Prealbe allora rispondi: il diritto alla vita deve esserci in una società? Perchè? PERCHE'? (come fai tu...). Fra i miei presupposti non c’è nessun diritto assoluto. In un contesto sociale qualunque diritto deve essere condizionato in riferimento ad una scala di priorità sociali.stai qundi dicendo che nessuno ha il potere di stabilire delle priorità, e che esse siano definite implicitamente ed in maniera elastica dal corpus sociale? Perchè da parte tua un'affermazione del genere sarebbe una rivoluzione copernicana. Comunque ti prego di non confondere un diritto definito dalla società tramite i propri comportamenti, un diritto definito per legge - o per costituzione - e il concetto di assoluto con quello di necessario. Nell'esempio della società primitiva che ho fatto (fermo restando che la tua argomentazione, sempre lì siamo , è un cane che si morde la coda; ah maschio!! nun sei Socrate ) il diritto alla proprietà non nasce nè come diritto scritto in qualche carta, nè come assoluto. E' una conseguenza del principio di non aggressione. Che, certamente, è indimostrabile che sia assoluto, ma d'altra parte è praticamente impossibile che vi sia una qualche forma di organizzazione senza che al suo interno sia esso riconosciuto. Infine, sulla parte dell'infiintà, stendo un velo, anche se palesemente sei tu che la fai fuori dal vaso quando dici che siccome l'uomo costruisce argini, recinti, dighe e quant'altro, allora cosa c'è di male se lo fa anche con l'uomo stesso. Ancora una volta, siamo all'indimostrabile. Ma non è un caso se in filosofia si parla tanto di post-moderno e decostruttivismo. Solo che, ragionando così, non andiamo da nessuna parte; sono convinto che ci sia poco o niente dietro le parole perciò, o partiamo da presupposti comuni (come quelli sopraesposti) o non si va da nessuna parte a furia di perchè.
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #33 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
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Citazione: Potrebbe esserlo, genio, ma bisogna intendersi. Non puoi mettere insieme tutto come hai fatto al post 21 (tende all'infinità disse il poeta) e poi pretendere di contestualizzare (Sto esattamente chiedendo di circostanziare ) perchè poi puoi dire tutto e il contrario di tutto. Sick, è sballato quello che dici. La tendenza a mettere sotto controllo tende all’infinità. Il circostanziare era riferito all’affermazione di Guglielmo. Quanto a dire tutto e il contrario di tutto, non mi permetterei mai di mettermi in competizione: conosco i miei limiti. Citazione: Ad esempio (e tanto per mostrarti quello che affermavo sopra circa il tuo metodo: Citazione:E con ciò? Perché il diritto di proprietà dovrebbe essere incondizionatamente inviolabile? È un comandamento divino? Di quale religione? Questo è pensiero debole. Non c'è risposta alla tua domanda Comincio a pensarlo anch’io... Citazione: (se non quelle teoriche dell'economia che non voglio affrontare qui, che mostrano che l'ottimo dell'efficienza nell'allocazione delle risorse si ha in un sistema di libero mercato che bla bla bla). Però allora devi onestamente ammettere che tra i tuoi presupposti non vi èè il diritto alla proprietà. (e perchè mai allora dovrebbe esserci, mettiamo, quello alla vita?). Fra i miei presupposti non c’è nessun diritto assoluto. In un contesto sociale qualunque diritto deve essere condizionato in riferimento ad una scala di priorità sociali. Citazione: In ogni caso delle risposte, non complete, si possono dare, pensando che in un organizzazione primitiva, la proprietà sia una conseguenza del principio di non aggressione, ovvero che inglobi in esso il "divieto" di impossessarsi di cose sotto il possesso altrui, dove il possesso implica banalmente la detenzione letterale o pubblicamente riconosciuta. E il principio di “non aggressione” è da intendersi assoluto? Sempre lì stiamo. Citazione: era una battuta, e il fatto di fartelo notare implica comunque l'aver superato la convinzione per l'azione. Ok. Prealbe
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #32 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Citazione: Nel caso di sopravvenuta interdizione mentale o incapacità di intendere e di volere? In caso di significativo danno sociale. Citazione: Tu credi sia giusto che si violi il tuo diritto di proprietà? Non lo ritengo un diritto assoluto, incondizionato. Citazione: Esiste una teoria scientifica per dimostrare l'ingiustizia nel farmi rubare le scarpe? Non che io sappia, ma non pretendo la scientificità. La logica e la concretezza, invece, le gradirei. Citazione: La mia esperienza mi dice che le persone lasciate senza controllo tendano ad una maggiore responsabilizzazione. Tutte? Sempre? Straordinario. Voglio trasferirmi nella tua zona. Citazione: L'attitudine di cui parli sembra essere una causa piuttosto che l'effetto. L’attitudine di cui parlo è, innanzitutto, un fatto. Citazione: E cosa tutto ciò ha portato quando il controllo riguardava le attività degli uomini? Spesso a contesti sociali vivibilissimi. Citazione: Quando l'uomo è stato "messo sotto controllo" ha portato sempre ad una agitazione, viceversa quest'ultima non esisterebbe Ricominciamo con le affermazioni secche secche? Citazione: Lo scorrere delle acque è diverso dalle decisioni degli uomini? In termini di potenziale dannosità, assolutamente no. Citazione: Ma la domanda è un'altra, chi è che avrebbe questo diritto di "mettere sotto controllo" qualcun altro? Gli organi preposti della comunità di appartenenza. Prealbe
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carloooooo |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #31 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/7/2006
Da marca gioiosa et amorosa
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Citazione: Beh, si possono cercare di interpretare le tendenze.... Non ho capito.
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sick-boy |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #30 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Adesso un processo sociale non è un elemento dell’ambiente sociale? Interessante. Tu sei laureato, eh?
Potrebbe esserlo, genio, ma bisogna intendersi. Non puoi mettere insieme tutto come hai fatto al post 21 (tende all'infinità disse il poeta) e poi pretendere di contestualizzare (Sto esattamente chiedendo di circostanziare ) perchè poi puoi dire tutto e il contrario di tutto. Ad esempio (e tanto per mostrarti quello che affermavo sopra circa il tuo metodo:
E con ciò? Perché il diritto di proprietà dovrebbe essere incondizionatamente inviolabile? È un comandamento divino? Di quale religione?
Questo è pensiero debole. Non c'è risposta alla tua domanda (se non quelle teoriche dell'economia che non voglio affrontare qui, che mostrano che l'ottimo dell'efficienza nell'allocazione delle risorse si ha in un sistema di libero mercato che bla bla bla). Però allora devi onestamente ammettere che tra i tuoi presupposti non vi èè il diritto alla proprietà. (e perchè mai allora dovrebbe esserci, mettiamo, quello alla vita?).
In ogni caso delle risposte, non complete, si possono dare, pensando che in un organizzazione primitiva, la proprietà sia una conseguenza del principio di non aggressione, ovvero che inglobi in esso il "divieto" di impossessarsi di cose sotto il possesso altrui, dove il possesso implica banalmente la detenzione letterale o pubblicamente riconosciuta.
Non sei convinto che il mio approccio sia questo però me lo stai facendo notare. Si. Io sono sofistico, in compenso la tua logica è adamantina.
era una battuta, e il fatto di fartelo notare implica comunque l'aver superato la convinzione per l'azione.
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #29 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
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Citazione: Perché il diritto di proprietà dovrebbe essere incondizionatamente inviolabile? Nel caso di sopravvenuta interdizione mentale o incapacità di intendere e di volere? Tu credi sia giusto che si violi il tuo diritto di proprietà? Esiste una teoria scientifica per dimostrare l'ingiustizia nel farmi rubare le scarpe? Citazione: Più in generale, invece la trovo stravagante: “mettere sotto controllo” è un’attitudine piuttosto universale nell’ambito dell’esperienza umana e investe un’infinità di elementi che circondano l’uomo e sono ritenuti presumibilmente nocivi, se non arginati La mia esperienza mi dice che le persone lasciate senza controllo tendano ad una maggiore responsabilizzazione. L'attitudine di cui parli sembra essere una causa piuttosto che l'effetto. Citazione: Le prime cose che mi vengono in mente sono: i porti, gli argini dei fiumi, i canali di irrigazione, il codice della strada, i semafori, il salvavita degli impianti elettrici, la sicura nelle armi da fuoco, la cintura di sicurezza, il terrazzamento delle colline a fini agricoli, i recinti per il bestiame, qualsiasi corpo di leggi, il volante, i freni, gli impianti antincendio... e chi più ne ha, più ne metta: l’elenco, come dicevo, tende all’infinità. E cosa tutto ciò ha portato quando il controllo riguardava le attività degli uomini? Quando l'uomo è stato "messo sotto controllo" ha portato sempre ad una agitazione, viceversa quest'ultima non esisterebbe Citazione: È comunque un elemento dell’ambiente con cui l’uomo ha a che fare e mi sfugge perché non dovrebbero essergli applicate logiche di contenimento analoghe a quelle che si applicano a qualunque altro fattore potenzialmente dannoso Lo scorrere delle acque è diverso dalle decisioni degli uomini? Ma la domanda è un'altra, chi è che avrebbe questo diritto di "mettere sotto controllo" qualcun altro?
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #28 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
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Sigh-sob-boy Citazione: adesso lo scambio diventa un elemento dell'ambiente? In base a che definizione di grazia? Esiste indipendentemente dalla volontà di due o più uomini? Adesso un processo sociale non è un elemento dell’ambiente sociale? Interessante. Tu sei laureato, eh? Citazione: la domanda era in un forum pubblico, è pacifico che se mi gira ti rispondo. Si. Magari alla domanda che ho fatto, però. Ottima idea. Citazione: Inoltre non è che sono convinto che il tuo approccio sia questo, te lo sto facendo notare. E' inutilmente sofistico e tende a confermare le tue posizioni iniziali. ALMENO per quello che ho visto io. Non sei convinto che il mio approccio sia questo però me lo stai facendo notare. Si. Io sono sofistico, in compenso la tua logica è adamantina. Citazione: e io ti stavo dicendo, in risposta alla tua generale possibilità di aver ragione, che sulla questione così come era stata posta non era invece possibile. In pratica ci siamo capiti male - diciamo così - nel primo post. Benone. Quindi rimane sensato chiedere di precisare, si? Citazione: Ma non è questo il punto. Se una situazione è dannosa i danneggiati tenderanno ad organizzarsi per rimuoverla. MA qui non si parla dell'impossibilità di limitare attività, come dici tu, dannose, ma del non farlo per legge, con la coercizione e il braccio armato; perchè equivarrebbe alla fine dell'inviolabilità del diritto di proprietà (un momento...) E con ciò? Perché il diritto di proprietà dovrebbe essere incondizionatamente inviolabile? È un comandamento divino? Di quale religione? Prealbe
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sick-boy |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #27 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Te si musso allora! adesso lo scambio diventa un elemento dell'ambiente? In base a che definizione di grazia? Esiste indipendentemente dalla volontà di due o più uomini? Se sei convinto che il mio approccio sia questo, non rispondermi e amici () come prima. Tra l’altro la domanda era per Guglielmo... la domanda era in un forum pubblico, è pacifico che se mi gira ti rispondo. Inoltre non è che sono convinto che il tuo approccio sia questo, te lo sto facendo notare. E' inutilmente sofistico e tende a confermare le tue posizioni iniziali. ALMENO per quello che ho visto io. Sick, fai il bravo, eh? Sto esattamente chiedendo di circostanziare di più un’affermazione buttata lì secca secca. Per cui..e io ti stavo dicendo, in risposta alla tua generale possibilità di aver ragione, che sulla questione così come era stata posta non era invece possibile. In pratica ci siamo capiti male - diciamo così - nel primo post. Rimane aperta però la questione del perché (l’idea sarà anche validissima, ma non mi pare né argomentata né autoevidente) non debba essere possibile contenere manifestazione individuali ritenute dannose al corpo sociale nel suo complesso. Perché?Ma non è questo il punto. Se una situazione è dannosa i danneggiati tenderanno ad organizzarsi per rimuoverla. MA qui non si parla dell'impossibilità di limitare attività, come dici tu, dannose, ma del non farlo per legge, con la coercizione e il braccio armato; perchè equivarrebbe alla fine dell'inviolabilità del diritto di proprietà (un momento...)
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #26 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
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Sigh-boy Citazione: C'è eccome. Tu paragoni i recinti per il bestiame, gli argini dei fiumi ed altre cose prevalentemente artigianli-tecnologiche, a limitazioni di tipo legale negli scambi. Che c'azzeccano? Si parlava dell’attitudine umana a mettere sotto controllo gli elementi del suo ambiente per contenerne le manifestazioni dannose. Gli elementi del suo ambiente. Che c’azzecca, dunque? A me pare evidente. Dimmi magari tu perché non dovrebbero rientrarci gli scambi; sono una specie protetta? Citazione: Invece fai proprio così, partendo anche dal fastidioso presupposto che se un'idea è valida deve passare l'esame delle domande di Prealbe (che confuta ad oltranza però, vedi risposta precedente) Se sei convinto che il mio approccio sia questo, non rispondermi e amici ( ) come prima. Tra l’altro la domanda era per Guglielmo... Citazione: Prego, ma evidentemente non basta, visto che non capisci comunque che tra la tua posizione tua e quella di Guglielmo vi è spazio uno spazio in cui vi sono più opinioni valide, e solo circostanziando molto di più si può credere che qualcuno possa avere ragione. Sick, fai il bravo, eh? Sto esattamente chiedendo di circostanziare di più un’affermazione buttata lì secca secca. Per cui... Citazione: Ti sfugge, e ti è sempre sfuggito, che in questo tipo di società, il parametro è unico solo nel caso ci si ponga la domanda: "deve qualcuno decidere per me (e la mia proprietà) senza il mio assenso esplicito sull'oggetto della decisione"?. In tutti gli altri casi la libertà garantisce la possibilità di affrontare la questione parametrizzando quello che ti pare. Ma no? Ah, però! Una spiegazione esaustiva! Grazie. Rimane aperta però la questione del perché (l’idea sarà anche validissima, ma non mi pare né argomentata né autoevidente) non debba essere possibile contenere manifestazione individuali ritenute dannose al corpo sociale nel suo complesso. Perché? Prealbe
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sick-boy |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #25 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Ex nihilo nihil dicevano gli scolastici. Niente deriva dal niente. Per cui se il mercato libero non esiste, ossia è un ni-ente, che senso ha chiedersi se il motivo di questo stato di cose è il mercato, dato che la risposta è scontata?
Beh, si possono cercare di interpretare le tendenze....
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sick-boy |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #24 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Non la noto perché non c’é. È comunque un elemento dell’ambiente con cui l’uomo ha a che fare e mi sfugge perché non dovrebbero essergli applicate logiche di contenimento analoghe a quelle che si applicano a qualunque altro fattore potenzialmente dannoso.
C'è eccome. Tu paragoni i recinti per il bestiame, gli argini dei fiumi ed altre cose prevalentemente artigianli-tecnologiche, a limitazioni di tipo legale negli scambi. Che c'azzeccano?
Grazie dell’osservazione, ma non confuto mica per partito preso qualsiasi cosa venga scritta, né faccio domande tanto per farle
Invece fai proprio così, partendo anche dal fastidioso presupposto che se un'idea è valida deve passare l'esame delle domande di Prealbe (che confuta ad oltranza però, vedi risposta precedente)
Grazie anche per questa spiegazione, sebbene, in effetti, avessi proprio l’impressione di stare già battendo questa strada. Ovviamente, se le discussioni si sostanziassero di semplici affermazioni di principio da parte dei partecipanti, non sarebbero tali. E comunque - senza pretendere di raggiungere l’oggettività - non è che qualunque tesi sia equivalente a qualunque altra: “avere ragione” è possibile, anche se non è certo un obiettivo in sé stesso.
Prego, ma evidentemente non basta, visto che non capisci comunque che tra la tua posizione tua e quella di Guglielmo vi è spazio uno spazio in cui vi sono più opinioni valide, e solo circostanziando molto di più si può credere che qualcuno possa avere ragione.
Infatti:Per quanto riguarda l’idea che la “limitazione della libertà” sia - nell’ambito di un certo filone di pensiero - un tabù assoluto mi è perfettamente chiaro. Non mi è invece chiaro il perché tale tabù debba essere rispettato a prescindere da qualunque sua ricaduta pratica negativa. Le situazioni umane sono senz’altro complesse, il risultato di molteplici fattori eterogenei che interagiscono fra loro in modi molto articolati. A me sembra assurdo isolare un solo parametro e assumerlo come chiave qualificante di tutto. Incomprensibile. Insensato. Folle. Mi piacerebbe però verificare se per caso mi sta sfuggendo qualche elemento sostanziale che potrebbe farmi cambiare idea. Ed eccomi qua.
Ti sfugge, e ti è sempre sfuggito, che in questo tipo di società, il parametro è unico solo nel caso ci si ponga la domanda: "deve qualcuno decidere per me (e la mia proprietà) senza il mio assenso esplicito sull'oggetto della decisione"?. In tutti gli altri casi la libertà garantisce la possibilità di affrontare la questione parametrizzando quello che ti pare.
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carloooooo |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #23 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/7/2006
Da marca gioiosa et amorosa
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Citazione: Comunque teniamo conto che il "mercato" di cui si parla non è esattamente libero Ex nihilo nihil dicevano gli scolastici. Niente deriva dal niente. Per cui se il mercato libero non esiste, ossia è un ni-ente, che senso ha chiedersi se il motivo di questo stato di cose è il mercato, dato che la risposta è scontata? Carlo
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #22 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
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Sick-boy Citazione: Prealbe, a parte la differenza tra
un’infinità di elementi che circondano l’uomo e sono ritenuti presumibilmente nocivi
e l'uomo stesso nello svolgersi della sua vita (differenza che pare tu non noti), Non la noto perché non c’é. È comunque un elemento dell’ambiente con cui l’uomo ha a che fare e mi sfugge perché non dovrebbero essergli applicate logiche di contenimento analoghe a quelle che si applicano a qualunque altro fattore potenzialmente dannoso. Citazione: c'è il problema di metodo: non puoi continuare a fare domande le cui risposte andresti poi ulteriormente a confutare. Grazie dell’osservazione, ma non confuto mica per partito preso qualsiasi cosa venga scritta, né faccio domande tanto per farle; Guglielmo ha esposto una sua tesi senza il minimo argomento a supporto e la mia domanda mira ad ottenerne qualcuno (se ce ne sono). Mica sto giocando, sto discutendo. Citazione: Il perchè non debba applicarsi alle attività umane è ben chiaro (limitazione della libertà) come è abbastanza chiaro il tuo punto di vista (via un pò di libertà per la sicurezza). In mezzo e oltre, vaste gamme di opinioni. In pratica NON PUOI avere ragione, ma apportare contenuti che contengano brandelli di verità sì - se ti sforzassi . Grazie anche per questa spiegazione, sebbene, in effetti, avessi proprio l’impressione di stare già battendo questa strada. Ovviamente, se le discussioni si sostanziassero di semplici affermazioni di principio da parte dei partecipanti, non sarebbero tali. E comunque - senza pretendere di raggiungere l’oggettività - non è che qualunque tesi sia equivalente a qualunque altra: “avere ragione” è possibile, anche se non è certo un obiettivo in sé stesso. Per quanto riguarda l’idea che la “limitazione della libertà” sia - nell’ambito di un certo filone di pensiero - un tabù assoluto mi è perfettamente chiaro. Non mi è invece chiaro il perché tale tabù debba essere rispettato a prescindere da qualunque sua ricaduta pratica negativa. Le situazioni umane sono senz’altro complesse, il risultato di molteplici fattori eterogenei che interagiscono fra loro in modi molto articolati. A me sembra assurdo isolare un solo parametro e assumerlo come chiave qualificante di tutto. Incomprensibile. Insensato. Folle. Mi piacerebbe però verificare se per caso mi sta sfuggendo qualche elemento sostanziale che potrebbe farmi cambiare idea. Ed eccomi qua. Prealbe
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #21 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
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Prealbe Citazione: Più in generale, invece la trovo stravagante: “mettere sotto controllo” è un’attitudine piuttosto universale nell’ambito dell’esperienza umana e investe un’infinità di elementi che circondano l’uomo e sono ritenuti presumibilmente nocivi, se non arginati. Guglielmo Citazione: Fossi in te, comincerei col cercare di dimostrare la tua affermazione prima d chiedere ad altri di rispondere alle tue domande. Richiede dimostrazione? Boh! Comunque, d’accordo. Le prime cose che mi vengono in mente sono: i porti, gli argini dei fiumi, i canali di irrigazione, il codice della strada, i semafori, il salvavita degli impianti elettrici, la sicura nelle armi da fuoco, la cintura di sicurezza, il terrazzamento delle colline a fini agricoli, i recinti per il bestiame, qualsiasi corpo di leggi, il volante, i freni, gli impianti antincendio... e chi più ne ha, più ne metta: l’elenco, come dicevo, tende all’ infinità. Adesso, fatta la mia parte, rinnovo la domanda: perché, secondo te, Citazione: "mettere sotto controllo" qualsiasi cosa è il modo migliore per scavarsi la fossa da soli... ? Buona vita anche a te. Prealbe
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sick-boy |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #20 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
Messaggi: 2710
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Prealbe, a parte la differenza tra un’infinità di elementi che circondano l’uomo e sono ritenuti presumibilmente nocivie l'uomo stesso nello svolgersi della sua vita (differenza che pare tu non noti), c'è il problema di metodo: non puoi continuare a fare domande le cui risposte andresti poi ulteriormente a confutare. Il perchè non debba applicarsi alle attività umane è ben chiaro (limitazione della libertà) come è abbastanza chiaro il tuo punto di vista (via un pò di libertà per la sicurezza). In mezzo e oltre, vaste gamme di opinioni. In pratica NON PUOI avere ragione, ma apportare contenuti che contengano brandelli di verità sì - se ti sforzassi . Comunque teniamo conto che il "mercato" di cui si parla non è esattamente libero - anzi - e inoltre siamo nel bel mezzo di un' economia monetaria a corso legale, il che complica molto l'analisi, e inguaia i paesi in via di sviluppo.
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nessuno |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #19 |
Mi sento vacillare
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Da Albino (BG) - Bassa Valle Seriana
Messaggi: 501
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Citazione: prealbe ha scritto: Guglielmo Citazione:Mah, la mia vena anarchica mi dice che "mettere sotto controllo" qualsiasi cosa è il modo migliore per scavarsi la fossa da soli... L’osservazione di Guglielmo mi pare molto corretta... rivolta a chiunque si professi anarchico. Estremamente pertinente.
Più in generale, invece la trovo stravagante: “mettere sotto controllo” è un’attitudine piuttosto universale nell’ambito dell’esperienza umana e investe un’infinità di elementi che circondano l’uomo e sono ritenuti presumibilmente nocivi, se non arginati. Non mi è ben chiaro perché non dovrebbe applicarsi anche alle attività umane.
Perché?
Prealbe
Fossi in te, comincerei col cercare di dimostrare la tua affermazione prima d chiedere ad altri di rispondere alle tue domande. Buona vita Guglielmo
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"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #18 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
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Perché?
Prealbe
P.S. NON era una domanda retorica...
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prealbe |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #17 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
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Guglielmo Citazione: Mah, la mia vena anarchica mi dice che "mettere sotto controllo" qualsiasi cosa è il modo migliore per scavarsi la fossa da soli... L’osservazione di Guglielmo mi pare molto corretta... rivolta a chiunque si professi anarchico. Estremamente pertinente. Più in generale, invece la trovo stravagante: “mettere sotto controllo” è un’attitudine piuttosto universale nell’ambito dell’esperienza umana e investe un’infinità di elementi che circondano l’uomo e sono ritenuti presumibilmente nocivi, se non arginati. Non mi è ben chiaro perché non dovrebbe applicarsi anche alle attività umane. Perché? Prealbe
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #16 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/7/2005
Da Albino (BG) - Bassa Valle Seriana
Messaggi: 501
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Citazione: Ashoka ha scritto: Ma è il "Mercato" a causare i problemi della società umana e la soluzione è veramente tenerlo sotto un controllo sempre più rigido?
Discutiamone qui
Mah, la mia vena anarchica mi dice che "mettere sotto controllo" qualsiasi cosa è il modo migliore per scavarsi la fossa da soli... Però, io non so se esiste un "mercato". So che esistono dei venditori e dei compratori, ma il mitico "mercato" non l'ho mai incontrato una sola volta. Mi pare sia un termine che si utilizza per nascondere le responsabilità individuali: sia quando lo si usa come dispregiativo, sia quando lo si esalta come unica soluzione. I problemi non li crea la "religione cattolica". Li creano le singole persone che si professano credenti cattolici. E i morti sul lavoro non mi sembra li crei il mercato, né posso addossare a un'entità mitica (una specie di ircocervo, di babau delle fiabe o, alternativamente, di "deus-ex-machina" onnisciente) le colpe o le responsabilità che appartengono a persone ben più concrete. E' un po' come quando i nazisti, a Norimberga, a chi li accusava di sterminio, rispondevano "Io ho solo fatto il mio lavoro". Al massimo, il "mercato" è una buona scusa... A mio parere, ovviamente. E per te, Ashoka? Buona vita Guglielmo
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"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
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Kafka |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #15 |
So tutto
Iscritto il: 11/1/2008
Da
Messaggi: 1
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #14 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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La mia era decisamente piu marketable.
Nel senso che è più facile venderla ai boccaloni?
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Cassandra |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #13 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
Da
Messaggi: 1551
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Citazione: Male. La mia era decisamente piu marketable.
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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #12 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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Devo ridere, Cassandra, o è facoltativo?
Aspetta, ci provo io.
"Libero mercato è quello in cui le multinazionali propongono regole e salari minimi insostenibili per le piccole imprese, in modo da eliminare la concorrenza grazie alla retorica buonista approvata dai collettivisti d'ogni ordine e grado, gli stessi che criticano Wal Mart quando consente al consumatore - derubato dal governo - di acquistare un bene qualsiasi ad un prezzo inferiore alla concorrenza, salvo poi proporre i dazi a tutela dei lavoratori, aumentando artificialmente i prezzi, e pronunciarsi a favore della libera circolazione di uomini, ma non di beni e capitali."
Come sono andato?
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #11 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Devo ridere, Cassandra, o è facoltativo?
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Cassandra |
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #10 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
Da
Messaggi: 1551
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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
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Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ? | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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Libero mercato è scambiare quello che mi pare con chi mi pare senza costrizioni di nessun tipo.
"Ah, quindi è quel mercato dove i bambini sono liberi di prostituirsi!"
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