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  Big Bang? Anche no...

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  •  meritomio
      meritomio
Re: Big Bang? Anche no...
#91
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
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Buon giorno

x Dusty

-citazione-

Vuoto quantistico

rispondo

I fisici teorici descrivono il vuoto quantistico come una zona dello spazio in cui non esiste nessunissima particella o fotone ne altra forma di energia.
Personalmente credo che sia impossibile in quanto esistono sempre i campi elettrici magnetici o gravitazionali che dovrebbere sempre estendersi all'infinito dal punto di generazione, percio' non esiste zona dell'universo che non si trovi immersa in un qualche campo.
Percio' il vuoto quantistico dei fisici teorici non puo' essere assolutamente paragonato al nulla e soprattutto al nulla filosofico.
A causa del principio di incertezza di Heisenberg pero', non risulta sperimentalmente possibile potere escludere a priori l'esistenza di particelle che continuano a crearsi e sparire in questo vuoto quantistico, cioe' trasformazione di energia in particelle e viceversa, per motivi di sperimentazione.Questo vuol dire che nel vuoto esiste una struttura microscopica in cui continuamente appaiono e scompaiono tutte le particelle conosciute.
Nel suo insieme il vuoto quantistico e' vuoto, ma visto teoricamente da vicino mostra un continuo ribollire di particelle che si creano " quasi autonomamente" e che scompaiono subito dopo.
Nel totale pero' gli effetti di questi particelle "virtuali" dovrebbero essere nulli, cioe' non creare nessuna azione da poter essere misurata in maniera determinata.

-citazione-

creazione di atomi dal nulla

rispondo

Se si accetta che il vuoto siderale possa avere delle caratteristiche simili a quelle del vuoto quantistico, si puo' ipotizzare che da questo continuo ribollire di particelle "virtuali" prima o dopo qualcuna raggiunga uno stato meno "virtuale" e piu' reale. Cioe' la creazione in definitiva di particelle ed atomi.
Non credo esista nessuna verifica sperimentale di questo.
Inviato il: 26/4/2007 10:27
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Big Bang? Anche no...
#92
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Ciao Meritomio e grazie per la risposta, ci sono però alcuni passaggi che non ho capito, te li evidenzio.

A causa del principio di incertezza di Heisenberg pero', non risulta sperimentalmente possibile potere escludere a priori l'esistenza di particelle che continuano a crearsi e sparire in questo vuoto quantistico, cioe' trasformazione di energia in particelle e viceversa, per motivi di sperimentazione.

Non ho capito bene cosa intendi con "per motivi di sperimentazione".

Questo vuol dire che nel vuoto esiste una struttura microscopica in cui continuamente appaiono e scompaiono tutte le particelle conosciute.

Qui non ho capito invece la conseguenza: prima dici che "non si può escludere", mentre dopo dici "quindi esiste", ma allora è una certezza?
Se si, data da cosa?

Nel suo insieme il vuoto quantistico e' vuoto, ma visto teoricamente da vicino mostra un continuo ribollire di particelle che si creano " quasi autonomamente" e che scompaiono subito dopo.

Che cosa intendi con "nel suo insieme" e "visto teoricamente"?

Scusa le troppe domande
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"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 26/4/2007 11:11
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Big Bang? Anche no...
#93
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
Da
Messaggi: 226
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Buon giorno

X Dusty

-citazione-

Non ho capito bene cosa intendi con "per motivi di sperimentazione".

rispondo

La prova sperimentale o l'osservazione della materia con relative particelle, deve "scontrarsi" con il principio di indeterminazione di Heisenberg che non lascia molte chance per osservare la particella senza disturbarla e modificarne radicalmente la natura.
L'osservazione richiede sempre un' onda elettromagnetica di qualunque natura indirizzata verso qualcosa da osservare.
Se io aumento la frequenza aumento la sua energia se diminuisco la sua frequenza la lunghezza d'onda troppo lunga "mi da una visione" sfocata e non precisa di quello che voglio osservare.
Pertanto ci sono dei limiti ben precisi di osservazione oltre i quali non si puo' andare.
La fisica quantistica ammette inoltre molte cose "strane" non conformi al nostro normale modo di ragionare.
Tra queste cose strane, ci sono le particelle virtuali.
Non so se sono state osservate sperimentalmente ( non direttamente ovviamente, ma con le tracce lasciate) ma sono previste e possibili proprio dalla teoria quantistica, o almeno non contraddicono la fisica quantistica stessa.
Bisogna tener presente che il concetto di vuoto e di energia potenziale del vuoto e' abbastanza recente e sta stimolando l'interesse di moltissimi fisici.
Possiamo prenderci la licenza di definire la fisica del vuoto come una fisica del LIMITE QUANTISTICO..
In questo 3d ci sono dei fisici che possono dare maggiori dettagli in merito al vuoto, ma credo che una spiegazione ulteriore richiedera' sicuramente della matematica, che molti non conoscono. ( la mia conoscenza della matematica non si spinge piu' in la' degli integrali derivate differenziali )
La natura del vuoto quantistico su una scala grande e' neutra, mentre su scala quantistica risulta avere delle proprieta' che rendono possibile la continua formazione e successiva disintegrazione di particelle elementari. I fisici teorici considerano il vuoto "pieno" di energia potenziale, che puo' casualmente dare vita a particelle di breve durata.
Singolarmente la particella "nasce" percio' entra nel mondo della realta', ma nello stesso momento un' altra particella "muore" ed esce dal mondo della realta'.
Pertanto la sommatoria del tutto e' neutra su una scala piu' grande di quella quantistica.
Inviato il: 26/4/2007 14:52
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Big Bang? Anche no...
#94
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Citazione:
La natura del vuoto quantistico su una scala grande e' neutra, mentre su scala quantistica risulta avere delle proprieta' che rendono possibile la continua formazione e successiva disintegrazione di particelle elementari. I fisici teorici considerano il vuoto "pieno" di energia potenziale, che puo' casualmente dare vita a particelle di breve durata.

Ma questo non è un po' dire quello che diceva ad esempio Tesla, e quindi a sostenere l'esistenza dell'etere (od in qualunque altro modo lo si voglia comunque chiamare, in contrapposizione al vuoto assoluto)?

Citazione:
Singolarmente la particella "nasce" percio' entra nel mondo della realta', ma nello stesso momento un' altra particella "muore" ed esce dal mondo della realta'.

E quindi in questa sua breve vita questa particella potrebbe interagire con, che so, un'onda elettromagnetica o altro?
Se la cosa fosse regolare (nel senso di equamente distribuita nello spazio) mi verrebbe da pensare che tale interazione possano ad esempio limitare la velocità di un fotone, dando così credito a teorie come quella di Todeschini.

Ha senso tutto ciò?
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Il portico dipinto
Inviato il: 26/4/2007 15:24
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  •  ivan
      ivan
Re: Big Bang? Anche no...
#95
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Caro il nostro buon Rigel, allora sta provetta con i protoni dentro che si trasformano in elio c'è o non c'è ?

Ripeto: la provetta con i quattro protoni che diventano un nucleo di elio voglio vedere, non altro.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 26/4/2007 15:35
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  •  ivan
      ivan
Re: Big Bang? Anche no...
#96
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Nel frattempo:

da Le Scienze on - line:

Citazione:


Modelli cosmologici
La materia oscura gioca a frisbee

Un nuovo studio sugli aloni di materia oscura suggerisce che essi debbano avere una forma appiattita, simile a quella di un frisbee, e non sferoidale, come finora si riteneva. Aaron Robotham ha presentato al convegno annuale della Royal Astronomical Society i risultati di uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Bristol e del Cerro-Tololo Inter-American Observatory, in Cile, in cui è stato elaborato un sofisticato modello matematico relativo alla forma tridimensionale di tali aloni, ottenuto basandosi sulla distribuzione dei gruppi di galassie che sono contenuti in tali concentrazioni di materia oscura.

La forma degli aloni di materia oscura fornisce informazioni sul modo in cui si è formato il primo universo e sul modo in cui gli aloni stessi si sono via via evoluti. Secondo alcune teorie cosmologiche, subito dopo il Big Bang la materia oscura fredda avrebbe formato le prime strutture su larga scala dell'universo, successivamente collassate sotto il peso della loro stessa massa per dare origine a vasti aloni. La forza gravitazionale di questi avrebbe quindi risucchiato la materia normale, rappresentando il punto di concentrazione per la formazione delle galassie.

Come si sarebbe evoluta la forma di questi aloni è oggetto di un intenso dibattito, complicato dalla presenza di un ampio numero di fattori rilevanti che impone la considerazione di campionamenti galattici molto estesi per la realizzazione di statistiche che possano essere significative. Per il loro studio i ricercatori hanno sfruttato il 2-degree Field Percolation Inferred Galaxy Groups (2PIGG), il più ampio catalogo di ammassi galattici disponibile.


LINK
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 26/4/2007 15:37
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Re: Big Bang? Anche no...
#97
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Ma questo non è un po' dire quello che diceva ad esempio Tesla, e quindi a sostenere l'esistenza dell'etere (od in qualunque altro modo lo si voglia comunque chiamare, in contrapposizione al vuoto assoluto)?

Mi scuserà Meritomio se rispondo al podsto suo,ma la ridsposta è no.
Per due buoni motivi: innanzitutto,il "vuoto quantistico" non è uno stadio ordinario della materia (almeno non lo è nei casi-limite in cui "emergono" particelle "virtuali"),mentre Tesla pensava ad un etere permanente.
Secondariamente l'etere di Tesla forniva "gratis" energia,mentre per entrare nello stadio di produzione di particelle "virtuali" il vuoto quantistico ha bisogno di energia (a meno che non si consideri una singolarità).
Citazione:
E quindi in questa sua breve vita questa particella potrebbe interagire con, che so, un'onda elettromagnetica o altro?

Il fotone viene assorbito e la particella riceve la sua energia.
Citazione:
Se la cosa fosse regolare (nel senso di equamente distribuita nello spazio) mi verrebbe da pensare che tale interazione possano ad esempio limitare la velocità di un fotone, dando così credito a teorie come quella di Todeschini.

Il problema principale è che un fotone assorbito per così dire "sparisce" ,ovvero cede la sua energia alla particella,non prosegue con velocità limitata.
Infatti proprio queste particelle riducono il numero di fotoni,non li rallentano (vedi anche il topic "Il tempo esiste?")
Inviato il: 26/4/2007 16:30
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  •  rigel
      rigel
Re: Big Bang? Anche no...
#98
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

ivan ha scritto:
Caro il nostro buon Rigel, allora sta provetta con i protoni dentro che si trasformano in elio c'è o non c'è ?

Ripeto: la provetta con i quattro protoni che diventano un nucleo di elio voglio vedere, non altro.


tu ci credi che il ferro fonde?

io finchè non vedo una provetta con dentro ferro fuso non ci credo proprio, tutte fandonie sti metallurgici...
Inviato il: 26/4/2007 19:51
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  •  packz
      packz
Re: Big Bang? Anche no...
#99
Mi sento vacillare
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Citazione:

Nel totale pero' gli effetti di questi particelle "virtuali" dovrebbero essere nulli, cioe' non creare nessuna azione da poter essere misurata in maniera determinata


in realtà esiste l'effetto chiamato Lamb shift da cui si ha una conferma sperimentale della presenza incessante della creazione di coppie nel vuoto... spiegarlo per bene è un casino senza senso, tuttavia a chi interessato si può leggere questo
Inviato il: 26/4/2007 21:03
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Big Bang? Anche no...
#100
Ho qualche dubbio
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Buon giorno

x Dusty

-citazione-

etere

rispondo

Ti ha risposto un fisico in persona -Kirbmarc-.
Io aggiungo soltanto che l'ipotesi dell'etere era stata creata ad hoc per giustificare un mezzo attraverso il quale si trasmettevano le onde elettromagnetiche, che riempiva tutto lo spazio.
E' stata clamorosamente smentita l'esistenza dell'etere con la misurazione della velocita' della luce alla fine dell 800.
Anzi questa misurazione della velocita' della luce ha sconvolto il sistema galileano per la somma delle velocita', che nel caso della velocita' della luce non dava nessun risultato ne in sottrazione ne in addizione.
La luce viaggia per conto suo indifferente a tutto.
Da queste prove SPERIMENTALI Einstein ebbe lo spunto per ipotizzare la teoria della relativita', con tutte le conseguenze che ne sono scaturite fino alla relativita' generale ( anche Lorentz ha fatto qualcosa)
Come vedi le piu' grandi scoperte della fisica partono sempre dall'osservazione dei fenomeni naturali.
La nostra conoscenza della realta' ci arriva attraverso un fenomeno che ha quasi sempre natura elettromagnetica in forma di luce ( la vista e' un senso che "sfrutta" la natura elettromagnetica della luce). La luce ha una stranezza ulteriore, cioe' e' un' onda ( diffusa in tutto lo spazio e caratterizzata da frequenza ed ampiezza) e particella, cioe un oggetto localizzato non diffuso in tutto lo spazio ( che porta un impulso di energia)
Anche la meccanica quantistica, per la sperimentazione, richiede un osservazione, ma ahime con l'infinitamente piccolo subentrano altre stranezze.
Una delle stranezze, di recente scoperta, e' la "contemporaneita'" di alcune particelle che sembrano avere una memoria che le unisce indipendentemente dal fatto che vengano poste a distanza, o meglio, un' azione su una particella si ripercuote in maniera istantanea sull'altra posta a distanza, violando la velocita' c.
Questo non "localismo" ha avuto delle conferme con prove di laboratorio su dei fotoni.
Gli esperimenti condotti prevedevano che una coppia di fotoni correlati venissero separati e lanciati verso rivelatori lontani, i quali a loro volta dovevano misurare il comportamento dei fotoni dopo che lungo la traiettoria di uno di essi veniva casualmente inserito un "filtro" che ne modificava la direzione.
Il risultato dei test dimostrano che, allorquando uno dei due fotoni deviava in seguito all’interazione col "filtro" posto lungo il suo cammino, istantaneamente deviava anche l’altro, benché si trovasse spazialmente separato (anche decine di metri: uno spazio enorme per particelle di dimensioni subnucleari, forse si ripercuote istantaneamente all'infinito).
Nonostante i progressi della fisica, sempre nuovi misteri si mostrano all'orizzonte.
Come vedi il nostro Dio ci ha dato l'intelligenza per capire la realta', ma non dobbiamo mai avere l'arroganza di presumere che tutto sia alla nostra portata intellettuale.

ciao
Inviato il: 27/4/2007 8:46
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  •  roberto__
      roberto__
Re: Big Bang? Anche no...
#101
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sono rimasto indietro nei post e non ho capito se siete giunti alla conclusione se la materia oscura esista o meno, ma "le scienze" di questo mese tratta proprio della materia e l'energia oscura. Non ho avuto il tempo di leggerlo per bene, solo l'inizio dell'articolo. Da quello che ho capito la massa oscura è estremamente rarefatta, circa 3 atomi ogni metro cubo di spazio, l'intera massa oscura dell'intero sistema solare è grande quanto una cometa. Ecco perchè è di così difficile individuazione. I suoi effetti per la sua natura così rarefatta si fa notare solamente su scala intergalattica. In pratica l'universo ha la conformazione di una grossa ragnatela, in cui ci sono filamenti di galassie messe più o meno in fila lunghe milioni di anni luce alternate a vuoti intergalattici altrettanto grandi. Se la massa oscura fosse ancora più rarefatta queste stringhe di galassie sarebbero ancora più dense e più distanti. Se la materia oscura fosse più densa le stringhe sarebbero più rarefatte. Ecco come influisce sulla gravità. Non ho avuto il tempo di leggere oltre. Mi piacerebbe avere conferme o smentite sia interpretative che contenutistiche di quanto ho detto, visto che ho l'occasione di avere il parere di studenti e ricercatori in astrofisica.
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Big Bang? Anche no...
#102
Ho qualche dubbio
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Se la materia oscura, fosse solo un atomo disperso nello spazio siderale in quantita' limitata , come mai gli effetti gravitazionali che creano questi atomi, possono compromettere la velocita' di rotazione delle galassie, senza subire a loro volta gli effetti gravitazionali di se stessi?, cioe', come mai non si sono ammassati?
io atomo oscuro che modifico la gravita non subisco a mia volta l'effetto gravitazionale ne' mio ne' quello degli altri.
Forse ci troviamo di fronte ad una nuova sostanza formata da atomi che non emettono nessuna onda elettromagnetica, cioe' oscura, oppure emettono onde elettromagnetiche fuori dalla portata dei nostri strumenti.
Inviato il: 27/4/2007 16:05
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  •  roberto__
      roberto__
Re: Big Bang? Anche no...
#103
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Citazione:

meritomio ha scritto:
Se la materia oscura, fosse solo un atomo disperso nello spazio siderale in quantita' limitata , come mai gli effetti gravitazionali che creano questi atomi, possono compromettere la velocita' di rotazione delle galassie, senza subire a loro volta gli effetti gravitazionali di se stessi?, cioe', come mai non si sono ammassati?
io atomo oscuro che modifico la gravita non subisco a mia volta l'effetto gravitazionale ne' mio ne' quello degli altri.
Forse ci troviamo di fronte ad una nuova sostanza formata da atomi che non emettono nessuna onda elettromagnetica, cioe' oscura, oppure emettono onde elettromagnetiche fuori dalla portata dei nostri strumenti.


a quanto ho capito non interferiscono con la singola galassia, ma solo con la loro distribuzione, perchè sta materia oscura è così rarefatta che interviene solo su distanze e quantità che vanno ben oltre quelle di una singola galassia, i suoi effeti sono consistenti solo su scala intergalattica
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Inviato il: 27/4/2007 17:11
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  •  ruggero_20
      ruggero_20
Re: Big Bang? Anche no...
#104
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Citazione:

lalonde ha scritto:
Qualche pagina fa ho chiesto: come può essere possibile che in seguito ad un esplosione solare il materiale scagliato nello spazio possa aumentare di velocità e raggiungere la terra ad 1/4 della velocità della luce e continuare ad accelerare oltre la terra?


Avevo letto l'articolo legato al link che hai citato, ma non avevo commentato perché probabilmente mi sono scordato.
E' sicuramente un fatto interessante. E chiaramente non potendo fare esperimenti diretti la spiegazione arriverà un pochino lenta. La disposizione del campo magnetico del sistema solare indicata nell'articolo sembra comunque una buona strada.
Ma questo è un luogo per parlare, non per lavorare su nuove teorie

Citazione:

Inoltre nel 1984 furono scoperte delle correnti di Birkeland su scala galattica, dei filamenti altamente energetici larghi circa tre anni-luce con un campo magnetico associato 100 volte più intenso di quello che si riteneva possibile su scale galattiche. Con le correnti di Birkeland è possibile spiegare la formazione delle galassie e quelle anomalie che ci portano a presuppore l'esistenza di materia oscura.


Mmm, magari non conosco io bene l'argomento, ma non credo proprio che riusciresti a riprodurre i fenomeni di lente gravitazionale, che richiedono materia addizionale, non correnti. E che è l'altro motivo fondamentale legato all'esistenza della materia oscura.
Se trovo il tempo preparo un articolo sulla prima evidenza sperimentale (non indiretta, diciamo semi-diretta) di materia oscura.

Citazione:

Un piccolo appunto: visto che si parla di materia oscura, non dimentichiamo che in queste teorie il 75% dell'universo deve essere costituito di energia oscura con pressione negativa che pervade tutto. Torniamo all'etere quando potrebbe bastare il plasma?


Ripeto, il plasma non basta. E comunque non si tornerebbe all'etere, che era un concetto diverso.

Citazione:

Ma che cos'è la gravita? Un semplice descrizione. Nessuno è in grado di spiegare come funzioni veramente e come si trasmetta. E le particelle che servirebbe scoprire per completare le teorie gravitazionali sono ben lungi dall' essere trovate.


In che senso? Tutte le teorie sono descrizione del mondo. Ma per quanto riguarda la relatività generale tutti i fisici sono in grado di dirti come funzioni e come si trasmette. Almeno finché non entri in ambito quantistico. Ma lì ancora non c'è una teoria, quindi...

Non sono le particelle che devono essere trovate per completare la teoria, perché le particelle sono un concetto quantistico. Devono essere trovate le onde gravitazionali, che sono il contraltare classico.
Ci sono un buon numero di evidenze sperimentali indirette di onde gravitazionali. E per la misurazione diretta servono condizioni molto particolari, e in l'Italia può dare un grosso contributo sulle onde gravitazionali.

Citazione:

Ciao a presto.


Ciao,
Ruggero
Inviato il: 28/4/2007 7:48
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  •  ruggero_20
      ruggero_20
Re: Big Bang? Anche no...
#105
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/1/2007
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Citazione:

Bruno61 ha scritto:

Il quesito e': Perche' siamo in grado di vedere le quasar?

Secondo le teorie correntemente accettate la luce che proviene dalla quasar piu' lontana oggi conosciuta (Redshift=6.4) e' partita dall'oggetto ~13 miliardi di anni fa, cioe' "poco dopo" (~800 milioni di anni) la nascita dell'universo.
A quel tempo, la porzione di spazio che occupiamo oggi era molto piu' vicina alla sorgente-quasar, diciamo ad occhio ~2 miliardi di anni luce.


A occhio , mi piace!
Scherzo, ovviamente, mi rendo conto che non si può fare un discorso quantitativo serio.

Citazione:
Anche assumendo velocita' di espansione relativamente elevate nell'universo dei primordi, e' mia impressione che la luce di quella quasar debba averci sorpassato molto tempo fa ed oggi non dovremmo essere piu' in grado di vederla.
Sono sicuro che c'e' qualcosa che mi sfugge, sarei grato a chiunque possa chiarire


Beh' credo semplicemente che le tue assunzioni sull'espansione siano sbagliate. Se consideri che le stime attuali danno l'universo grande (almeno) intorno ai 100 miliardi di anni luce... questo vorrebbe dire che l'universo in quest'intervallo si sarebbe ingrandito di un fattore 50.

Citazione:
Grazie
Ciao
Bruno


Ciao,
Ruggero
Inviato il: 28/4/2007 8:08
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  •  ivan
      ivan
Re: Big Bang? Anche no...
#106
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Citazione:


Beh' credo semplicemente che le tue assunzioni sull'espansione siano sbagliate


Ovviamente.

Ovviamente è più facile dire che le assunzioni non sono corrette piuttosto che ammettere una falla nel dogma.

Dalla letteratura (www.vialattea.net) una interressante osservazione:

Citazione:


secondo le ultime osservazioni del telescopio Hubble le galassie più lontane sono a circa 14 miliardi di anni luce. Quindi la luce di queste galassie ha impiegato 14 miliardi di anni per arrivare fino a noi. Ma se l'universo ha avuto origine 14 miliardi di anni fa con il big bang, significa anche che 14 miliardi di anni fa le galassie erano tutte vicine l'una all'altra per cui l'immagine della galassia "A" per arrivare alla galassia "B" dove vivo io non impiegò 14 miliardi di anni ma, diciamo, un anno. Dopo il big bang la galassia "A" e la galassia "B" si sono allontanate una dall'altra con una velocità crescente ma che comunque è inferiore a quella della luce. Ora chiedo, se sulla galassia "A" 14 miliardi di anni fa c'era un concerto di Pavarotti, la sua immagine si è allontanata nello spazio alla velocità della luce. Io 14 miliardi di anni fa non ero nato, oggi invece, 14 miliardi di anni dopo, ci sono, ma come posso vedere l'immagine di Pavarotti che nel frattempo è volata via più lontana e più in fretta della galassia dove vivo io? Insomma, se luce di una galassia impiega 14 miliardi di anni per arrivare fino a me, significa che eravamo distanti 14 miliardi di anni luce, ma se eravamo distanti 14 miliardi di anni luce questo non può essere il momento iniziale del big bang dove si presume fossimo più vicini.

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  •  ruggero_20
      ruggero_20
Re: Big Bang? Anche no...
#107
Ho qualche dubbio
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Citazione:

ivan ha scritto:
Citazione:


Beh' credo semplicemente che le tue assunzioni sull'espansione siano sbagliate


Ovviamente.

Ovviamente è più facile dire che le assunzioni non sono corrette piuttosto che ammettere una falla nel dogma.


Io non ho detto che sicuramente le tue assunzioni sono sbagliate perché altrimenti ci sarebbe una falla nel dogma.
Io ho detto che le sue assunzioni sono sbagliate perché lui ha detto che credeva che l'espansione sia stata "poca".
Io invece gli ho fornito un dato, che è verificabile, e sperimentalmente dimostrato, che, all'incirca, la dimensione "minima" misurata dell'universo attuale è di cento miliardi di anni luce.
Lui stesso diceva: Citazione:

Anche assumendo velocita' di espansione relativamente elevate nell'universo dei primordi, e' mia impressione che la luce di quella quasar debba averci sorpassato molto tempo fa ed oggi non dovremmo essere piu' in grado di vederla.


Io gli ho quindi detto che siccome la velocità di espansione è molto più elevata (dato sperimentale) di quanto lui assumesse, la sua impressione è sbagliata.

Non c'è nessun dogma in questo ragionamento. Lui ha chiesto una cosa in base ad una sua impressione, e ci ha costruito sopra un ragionamento, che si poggia su un dato che è sbagliato.
Non credo che lui abbia difficoltà a rendersene conto, se pensa al raggio dell'universo di allora e a quello odierno.

E' importante capire che il suo problema si risolve all'interno del suo stesso ragionamento, una volta che inserisci i dati giusti (e non quelli dovuti ad impressioni). E' ben diverso da quando hai i dati che non ti tornano e provi a motivarli (materia oscura etc...)

Sai quanto mi farebbe felice trovare un dato che nega categoricamente il big bang... probabilmente mi farebbe candidato al premio Nobel (non subito chiaramente), ma anche se non lo vincessi, sicuramente dopo una scoperta del genere non avrei problemi di fondi per tutta la vita. E se questo vale per me che non sono un cosmologo, pensa quanto vale per chi lo è.

Ciao,
Ruggero
Inviato il: 28/4/2007 20:45
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  •  ruggero_20
      ruggero_20
Re: Big Bang? Anche no...
#108
Ho qualche dubbio
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Ciao Ivan,

Citazione:

ivan ha scritto:

Ovviamente è più facile dire che le assunzioni non sono corrette piuttosto che ammettere una falla nel dogma.

Dalla letteratura (www.vialattea.net) una interressante osservazione: (cut)



E' interessante vedere che la risposta, che ha ricevuto l'utente di vialattea.net alla domanda che hai riportato, è la stessa che ho dato io (chiaramente lì è scritto e spiegato meglio, è una pagina interessante). Ovvero che l'utente non ha tenuto conto a sufficienza dell'espansione dell'universo, che è uno dei capisaldi della teoria del big bang (e che quindi non puoi trascurare quando la critichi).


Ed è anche interessante vedere come nell'ultima domanda postata sul sito, in cui si chiedono lumi sulla "teoria del plasma", c'è un elenco di problemi e incompatibilità con i dati sperimentali.
Il che non vuol dire che il contributo del plasma sia sbagliato o sia da buttare, semplicemente da solo non basta.
Ecco l'elenco che riporta il sito:

* il solo risultato osservato è la presenza di superstrutture galattiche (le galassie sono organizzate in strutture più o meno filamentose, lasciando spazi vuoti tra esse) spiegabili anche con altre teorie cosmologiche, compresa quella del Big Bang
* il modello teorico non è abbastanza sviluppato da consentire simulazioni numeriche comparabili con le osservazioni
* non spiega il lensing gravitazionale, spiegabile solo con la presenza di materia oscura
* la nucleosintesi degli elementi leggeri senza Big Bang dovrebbe produrre un universo con emissioni molto forti di raggi X e gamma, mai osservati
* non spiega i risultati di COBE per la radiazione di fondo
* non si osservano annichilazioni materia-antimateria che dovrebbero far parte del modello di universo guidato dal plasma
* non spiega il redshift osservato
* se le cariche fossero in moto in modo coerente, si dovrebbe osservare una radiazione diffusa fortemente polarizzata, almeno localmente, essendo sostanzialmente una radiazione di sincrotrone, mentre le misure che osserviamo per la radiazione di fondo non lo sono

E, proprio come dicevo anch'io, questo vuol dire che la teoria del plasma non può sostituire quella della materia oscura, come indicato anche dal sito, al terzo asterisco.
Può essere un valido punto da studiare (e che mi risulti è abbastanza studiato), ma non serve a togliere di mezzo la materia oscura.

Ciao,
Ruggero
Inviato il: 28/4/2007 21:33
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  •  ruggero_20
      ruggero_20
Re: Big Bang? Anche no...
#109
Ho qualche dubbio
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Citazione:

roberto__ ha scritto:
sono rimasto indietro nei post e non ho capito se siete giunti alla conclusione se la materia oscura esista o meno,


Ciao Roberto,

questo forum può essere un punto per discutere, ma promuoverlo ad un posto in cui possiamo giungere alla conclusione riguardo all'esistenza della materia oscura mi sembra un po troppo esagerato.

Qui al massimo si fanno domande, considerazioni, e si riportano link e interpretazioni. Ma non si può giungere a conclusioni. Ognuno può farsi la propria idea al riguardo, ma non sarà una vera conclusione.
Dal canto mio spero di aver illustrato come, pur non essendo un fan dell'inflazione e delle "cose" oscure, finora queste teorie spiegano la maggior parte dei dati sperimentali, mentre altre teorie sono di gran lunga lontano da un risultato altrettanto accurato. E che soprattutto dal punto di vista fisico l'introduzione della materia oscura non è assolutamente qualcosa di assurdo, anzi è qualcosa di relativamente possibile senza chiamare in causa strane conseguenza.

Ad esempio, ora che si sa che i neutrini hanno massa, si è capito che una percentuale importante della materia oscura erano i neutrini. Se esistevano loro, potrebbero tranquillamente esistere altre altre particelle.

Citazione:
Mi piacerebbe avere conferme o smentite sia interpretative che contenutistiche di quanto ho detto, visto che ho l'occasione di avere il parere di studenti e ricercatori in astrofisica.


Ok, quali domande specifiche avevi in mente?
Ti conviene comunque rimetterti in paro coi post, che magari di un argomento si è già parlato.

Ciao,
Ruggero
Inviato il: 28/4/2007 22:58
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  •  ivan
      ivan
Re: Big Bang? Anche no...
#110
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Sai quanto mi farebbe felice trovare un dato che nega categoricamente il big bang...



Guarda che esiste, anzi è sempre esistita, ed è banale.

Prova a indovinare qual'è.

Pensa Ruggero, ci son voluti millenni per piazzare a fondamento di tutto quella pietra angolare, ma, ahimè, è stato lavoro sprecato: in epoca di contabilità creative, l'idea che ci si dà del cosmo è a propria immagine e somiglianza.

Pensa Ruggero, ci volle Pasteur per dimostrare al mondo degli esperti quel che i contadini , pastori e i pescatori sapevano da sempre. E dovette sudare pure sette camice per convincerli.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 28/4/2007 23:21
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Big Bang? Anche no...
#111
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Buon giorno

x Ivan

Citazione:

Guarda che esiste, anzi è sempre esistita, ed è banale.


Spero sia una teoria che abbia almeno qualche indizio consistente a supporto, se non delle"prove" addirittura.
Inviato il: 2/5/2007 14:30
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  •  ivan
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Re: Big Bang? Anche no...
#112
Sono certo di non sapere
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Pensa meritomio che è una legge fondamentale della fisica e della chimica.

Ci volle il secolo dei lumi affinchè avesse una definizone fromale e precisa, però già gli antichi la consocevano, così come la consocevano i pastori, i contadini, i pescatori, i mercanti ...

Gli esperti, invece, non l'accettavano e la negavano con vemenza.

Ci volle Pasteur per fargli cambiare idea.

E ci vollero i tempi moderni per buttarla mare un'altra volta.
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Inviato il: 2/5/2007 21:23
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Big Bang? Anche no...
#113
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Buon giorno

X Ivan

Nulla si crea e nulla si distrugge nè materia e nè vita e tutto si trasforma.
O il big bang e' un illusione degli astronomi che sbagliano i loro calcoli e non capisco perche' seguitano e intestardirsi a seguire una mera illusione, o l universo e' sempre esistito.
La scelta avviene tra due possibilita' esistito o creato.
Sulla vita, se adottiamo lo stesso principio che nulla si crea e nulla si distrugge, dobbiamo convenire che ha avuto inizio oppure no una vita ?
Uno dei primi ad ipotizzare un' universo sempre esistito e' stato Hoyle, proprio colui che ha messo le premesse per la teoria stellare come fornace per la creazione degli elementi piu' pesanti, ma la sua teoria sull'universo sempre esistito richiedeva la " creazione" ( dunque non piu valido il principio nulla si crea e nulla si distrugge) di atomi nello spazio vuoto.
La teoria quantistica, potrebbe avere delle soluzioni matematiche che darebbero la possibilita' a delle fluttuazioni energetiche del vuoto, di creare particelle elementari, ma per essere coerenti con l'ipotesi matematica devono crearsi ed annichilirsi per garantire una neutralita', e pertanto la risultante in materia prodotta e' zero.
Dobbiamo convenire che un'universo stazionario solleva molte piu' problematiche di un' universo creato da un big bang iniziale.
Inviato il: 3/5/2007 9:00
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  •  luca11
      luca11
Re: Big Bang? Anche no...
#114
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Ciao a tutti.

Noto con piacere che la discussione va avanti.

X Roberto.

Come Ruggero ti ha gentilmente fatto notare, il problema delle distanze cosmiche, almeno presupponendo esatto il big bang e l'evoluzione del cosmo, non può assolutamente prescindere dal modello inflazionario. Come ho scritto in uno dei miei primi post, grazie a questo evento, l'universo si è allargato e gonfiato a dismisura, permettendo di poter parlare di quasar a 13mld di anni da noi.

Tuttavia la contesa sulle quasar e la loro effettiva distanza è tutt'altro che chiusa, come viene ben ribadito dall'ottimo astronomo Arp, che ha raccolto inoppugnabili prove sperimentali atte a dimostrare che le distanze cosmiche sono per lo meno da rivedere.
Il discorso e tutt' ora apertissimo.
Tuttavia, se assumiamo reale il big bang, il problema delle distanze non esiste assolutamente.

Inoltre noto che si tende a parlare molto della teoria dei plasmi, che io non conosco molto bene. Sarebbe carino che qualcuno, come Lalonde ad esempio, la esponesse (visto che ne possiede assolutamente la competenza), e poi potremmo discuterne.

X Ruggero.

Ciao, tutto bene per i finanziamenti? Mannaggia che problema eh? Uff, se scopro qualcosa ti avviso, un teorico fa sempre comodo, così no problema per nessuno...

Ma a parte questo, ho notato il tuo elenco dei problemi del modello del plasma una volta che viene posto a confronto con gli esperimenti di COBE.
Tuttavia, da poco ho letto (Lerner) che l'attività stellare potrebbe effettivamente creare un fondo a 3°K, quindi escludendo la fonte cosmologica.
Mah, io mi mantengo molto cauto.
Sinceramente non mi fido nel gettarmi completamente su una teoria...

X Mertimonio

Ciao. Il tuo ultimo intervento non mi sembra corretto dal punto di vista formale.
Fred Hoyle ipotizzava che sarebbe sufficiente la formazione di un atomo di idrogeno per Km^3 all'anno per giustificare il cosmo stazionario. Ovviamente Hoyle non era cretino, e questo parametro di "creazione" va al di là della nostra valutazione sperimentale. Lo stesso Hoyle ha passato la vita nello scrivere le equazioni necessarie a spiegare l'eventualità...
Ma non posso condividere assolutamente la tua critica mossa al modello stazionario solo perchè dovrebbe prevedere la creazione di materia dal nulla.
E il Big Bang cosa sarebbe? Se quello non è creare materia dal nulla, dimmi un pò tu cos'è.
I cosmologi stessi sanno bene che non è facile portare avanti una teoria del genere, soprattutto quando i campi scalari e il Bosone di Higgs non saltano fuori( problemi di rottura di simmetria o altro?? Ruggero è più ferrato di me...)
Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma è in contraddizione assoluta col big bang come per lo stato stazionario, quindi è inutile criticare un modello per difenderne un altro.
Anzi, in questo ambito è molto più sensato il ragionamento di Hoyle...
Sulla meccanica quantistica.
Hawking non la pensa come te sulla creazione di particelle. Prova a leggere qualcosa sull' evaporazione di buchi neri, e vedrai che le particelle( fotoni in sto caso) possono diventare reali.
Inoltre l'indeterminazione consente a uno stato quantistico di violare la conservazione dell'energia per un tempo bassissimo. E questo va a favore di Hoyle.
Per il Big Bang ci vogliono i bosoni che l'esperimento ci ha detto non esistere...
Ovviamente il discorso è molto più complicato, ma la fisica non nega la possibilità di violare l'assioma del nulla si crea... etc.

Sulla materia oscura. Per me è duro accettarla. Le lenti gravitazionali sembrano accertarla, ma potrebbero esserci sorprese. D'altronde la luce è molto ambigua, non sa bene nemmeno lei se è onda o particella
Inviato il: 3/5/2007 19:31
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  •  meritomio
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Re: Big Bang? Anche no...
#115
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Buon giorno


X Luca11



Come possiamo giustificare l'allontanamento delle galassie in un universo stazionario? Dobbiamo sempre ricordarci di Hubble. E ci sono le prove che si tanno allontanando sempre piu' velocemente.
Come viene spiegata la radiazione cosmica di fondo onnipresente?

Citazione:


Fred Hoyle ipotizzava che sarebbe sufficiente la formazione di un atomo di idrogeno per Km^3 all'anno per giustificare il cosmo stazionario




Se infece di un atomo per km al cubo fossero di piu? E' solamente un ipotesi quella di Hoyle.
Einstein aveva scoperto che l'energia e la massa sono le due facce della stessa medaglia, la creazione di particelle da energia non significa la creazione dal nulla ma soltanto la trasformazione da energia in massa
Non si crea nulla dal nulla. L'indeterminazione di heisenberg non dice propriamente che dal nulla puo' nascere qualcosa. Si presuppone un energia potenziale del vuoto, ma sempre un energia .
Inviato il: 7/5/2007 8:42
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  •  ivan
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Re: Big Bang? Anche no...
#116
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Citazione:


Dobbiamo sempre ricordarci di Hubble.




La cosiddetta costante di Hubble … , che poi costante non è .... infatti si parla di parametro di Hubble, il cui valore attualmente più attendibile è di 70 Km/sec per megaparsec (Mpc).

E’ ben noto che se si interpreta lo spostamento verso il rosso della luce di una sorgente stellare o galattica come una velocità di allontanamento, si può calcolare la distanza della sorgente al momento dell’emissione.

Ammesso che sia così, sorge un problema di coerenza quando si consideri la misurazione della velocità di una stessa galassia in tempi diversi.

Ad esempio: nel momento in cui riceviamo la luce di una galassia distante 1 Mpc, la luce è da lì partita 3,26 milioni di anni fa; la galassia in questione, si è nel frattempo allontanata alla velocità di 70 Km/sec e si trova, in questo momento, alla distanza di 1 Mpc + 760 anni luce.

Ora, la stessa galassia che stiamo osservando adesso e che, secondo il parametro di Hubble, avrebbe una velocità di 70 Km/sec, se osservata fra 760 anni dovrebbe avere una velocità di 70,016Km/sec; su 1000 Mpc, cioè fra 3.26x1000=3260 Mpc (3.260.000.000 di anni) la velocità dovrebbe essere di circa 86 Km/sec per Mpc. L’ andamento dell’ ”errore” naturalmente sarebbe lineare e può essere sia calcolato per il futuro, che estrapolato per il passato.

Parrebbe evidente una incongruenza grave che potrebbe mettere in discussione il metodo stesso della misurazione dell’espansione.

Si potrebbe obiettare che la differenza, ai fini dell’osservazione, è irrilevante ma il problema è nel concetto stesso, che sembra produrre una vera e propria antinomia.
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Inviato il: 7/5/2007 22:47
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  •  meritomio
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Re: Big Bang? Anche no...
#117
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x Ivan

Citazione:

La cosiddetta costante di Hubble … , che poi costante non è .... infatti si parla di parametro di Hubble, il cui valore attualmente più attendibile è di 70 Km/sec per megaparsec (Mpc).


Nell'astronomia si fanno calcoli con molte cifre dopo la virgola e sono sempre soggetti ad approssimazioni.
Con le immense distanze un decimale arrottondato in difetto o in eccesso puo' portare a misurazioni diverse.
Ma non e' un problema cosi inspiegabile ( almeno credo) una velocita' di allontanamento non costante alla perfezione.
Le galassie essendo oggetti massivi barionici, che risentono dei campi gravitazionali anche della cosidetta materia oscura ( oltre all energia oscura), possono essere accelerate, per l'effetto fionda o decelerate.
Niente di "oscuro" insomma ( scusata il gioco di parole).

Speriamo che le prove sperimentali nei grandi collisori possano portare "chiarezza".
So che hanno ipotizzato nuove particelle gli ASSIONI E I NEUTRALINI..
Inviato il: 8/5/2007 8:23
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  •  ivan
      ivan
Re: Big Bang? Anche no...
#118
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Citazione:


Nell'astronomia si fanno calcoli con molte cifre dopo la virgola e sono sempre soggetti ad approssimazioni.



Non è mica questione di decimali (anch'essi importanti, come le previsoni meteo insegnano).

La costante di Hubble è un vero rompicapo: dice M. Pierce che essa è, senza dubbio alcuno, pari a 85; G. Tamman dice che è 50; G. Jacoby dice che la stima migliore è di 70 mentre R. Robinson sostiene che è sicuramente 50, valore che però non trova d'accordo J. Tonry che dice che essa è 80.


Citazione:


Speriamo che le prove sperimentali nei grandi collisori possano portare "chiarezza".
So che hanno ipotizzato nuove particelle gli ASSIONI E I NEUTRALINI..



Appunto, ipotizzato, mica osservato e misurato, che sono cose poco poco più difficili dell'ipotizzare.

Citazione:


possono essere accelerate, per l'effetto fionda





Bè, allora, ... se sono accellerate per effetto fionda .... siamo a posto ...
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Inviato il: 8/5/2007 15:05
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Re: Big Bang? Anche no...
#119
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x Ivan


Citazione:

Appunto, ipotizzato, mica osservato e misurato, che sono cose poco poco più difficili dell'ipotizzare.


Anche le antiparticelle sono state prima teorizzate da Dirac e solo dopo trovate.


Citazione:

Bè, allora, ... se sono accellerate per effetto fionda .... siamo a posto ..



Lo usano nelle navicelle e sonde interstellari. Di solito si avvicinano ad un pianeta con grossa massa, tipo giove, e vengono accelerate per continuare la loro corsa.
Inviato il: 9/5/2007 14:12
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      ivan
Re: Big Bang? Anche no...
#120
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Citazione:
Anche le antiparticelle sono state prima teorizzate da Dirac e solo dopo trovate.


Certo, ma mica è detto che si debba necessariamente ripetere la stessa sistuazione.

Se Dirac ha prima teorizzato e poi trovato le antiparticelle, quanto non implica che il primo che si alza la mattina e teorizza una nuova particella la debba poi necessariamente trovare realmente.

Dirac ha portato l'evidenza sperimentale a sostegno delle sue ipotesi. E l'ha portata in tempi brevi e in forma riproducibile.



Citazione:

Lo usano nelle navicelle e sonde interstellari. Di solito si avvicinano ad un pianeta con grossa massa, tipo giove, e vengono accelerate per continuare la loro corsa.


Certo, si possono fare un sacco di cose con l'effetto fionda.

Solo io non riesco a macinarci il grano.
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Inviato il: 9/5/2007 21:37
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