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   Nuovo Ordine Mondiale e società segrete
  Da David Icke a Castaneda

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Re: David Icke: chi è costui?
#121
Sono certo di non sapere
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Hai ricominciato co playboy ?

Si, guarda che roba trasmettevano in "Playboy after Dark", il chitarrista preferito di Jimi Hendrix (e il mio, se lo dice Jimi.....)
Clarence White
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  •  roberto__
      roberto__
Re: David Icke: chi è costui?
#122
Ho qualche dubbio
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Cassandra ha scritto:
Uffa però. Era tanto carino sto thread, ora state tutti a leggere...
Ma non le sapete fare due cose insieme???





un pò come Nixon che non riusciva a masticare la gomma e camminare nello stesso momento!!!!!!!

Io sto leggendo "gli insegnamenti di Don Juan", il primo libro di Castaneda, la lettura va molto a rilento perchè riesco a leggerlo solo la sera prima di andare a letto, ma sono un pò perplesso. Per ora si parla solo di "incantesimi". Entità antropomorfe come il Mescalito (emnazione del Peyote) o l'alleato, e poi tanti incantesimi, riti di onore agli Dei del fumo, dell'erba del diavolo ecc. Per ora di Sogni non se ne parla. Tutti questi incantesimi mi lasciano molto perplesso, io non ci ho mai creduto, ho cominciato la lettura di questo sito per l'interesse nei confronti dell' 119 e ora mi ritrovo in messico con gli sciamani, si finisce sempre li. C'era un libro che si chiama "lo sciamano in elicottero" che raccoglieva gli scritti di Marco D'eramo che ha pubblicato su vari giornali tipo Paese Sera e il Manifesto. Sono una serie di notizie pescate in giro per il mondo in cui venivano messe in luce le contraddizioni della società moderna.
Esempi:
- Negli Stati Uniti è tuttora scontro se insegnare nelle scuole la teoria evoluzionista di Darwin o la teoria Creazionista della Bibbia.

- Sempre negli USA 1/8 della popolazione vive in citàà fortezza, dove non si può entrare se non si è stati specificatamente invitati, e se ne può far parte solo se autorizzati dagli abitanti o se si hanno certe caratteristiche (redditi alti o nel caso di città-ospizi se si supera una certa età)

Quando ha saputo che la superpotenza è stata messa in ginocchio da un gruppo di arabi armati di taglierino si sarà sbucciato dal ridere!

A parte questa divagazione Castaneda per ora non mi convince molto, praticamente dietro c'è la stregoneria, quella che ho sempre osteggiato e che ho sempre considerato superstizione. Possibile che sia tutto vero? che il mondo sia dominato da queste forze? Per ora rimango possibilista ma ancora non ci credo.
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Inviato il: 23/3/2007 13:45
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  •  roberto__
      roberto__
Re: David Icke: chi è costui?
#123
Ho qualche dubbio
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Hai ricominciato co playboy ?

Si, guarda che roba trasmettevano in "Playboy after Dark", il chitarrista preferito di Jimi Hendrix (e il mio, se lo dice Jimi.....)
Clarence White



Il tuo video mi fa venire in mente In a gadda da vida
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Inviato il: 23/3/2007 13:51
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Re: David Icke: chi è costui?
#124
Sono certo di non sapere
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Citazione:
un pò come Nixon che non riusciva a masticare la gomma e camminare nello stesso momento!!!!!!!

Era Carter
Citazione:
ma sono un pò perplesso

Il vecchio pike te l'aveva detto di cominciare dal no. 3, ma te niente.....
Citazione:
Tutti questi incantesimi mi lasciano molto perplesso, io non ci ho mai creduto

E neanche ci devi credere: tieni presente che Castaneda e' uno studente di antropologia, perdipiu' immigrato latino navigato (avendo girato il mondo da artista bohemien), disposto a tutto e che sta facendo di tutto per procurarsi una tesi che gli venga pubblicata dalla facolta' con cui guadagnarsi un chance per un posto come assistente di etnologia e l'accettazione dei gringos come uno della loro intellighenzia (cosa che si avverera'). Inoltre ritiene anche lui che siano tutte cazzate da sottosviluppati, tienilo presente quando leggi quel libro in particolare, lui pensa di essere un martire della ricerca scientifica, ma in realta' non e' altro che un arrampicatore accademico.

Sorprese arriveranno puntuali......

PS
in-a-gadda-da-vida? Ma quelli erano tamarrissimi!
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Inviato il: 23/3/2007 14:04
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  •  roberto__
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Re: David Icke: chi è costui?
#125
Ho qualche dubbio
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Citazione:
un pò come Nixon che non riusciva a masticare la gomma e camminare nello stesso momento!!!!!!!

Era Carter
Citazione:
ma sono un pò perplesso

Il vecchio pike te l'aveva detto di cominciare dal no. 3, ma te niente.....
Citazione:
Tutti questi incantesimi mi lasciano molto perplesso, io non ci ho mai creduto

E neanche ci devi credere: tieni presente che Castaneda e' uno studente di antropologia, perdipiu' immigrato latino navigato (avendo girato il mondo da artista bohemien), disposto a tutto e che sta facendo di tutto per procurarsi una tesi che gli venga pubblicata dalla facolta' con cui guadagnarsi un chance per un posto come assistente di etnologia e l'accettazione dei gringos come uno della loro intellighenzia (cosa che si avverera'). Inoltre ritiene anche lui che siano tutte cazzate da sottosviluppati, tienilo presente quando leggi quel libro in particolare, lui pensa di essere un martire della ricerca scientifica, ma in realta' non e' altro che un arrampicatore accademico.

Sorprese arriveranno puntuali......

PS
in-a-gadda-da-vida? Ma quelli erano tamarrissimi!



Quello che volevo sentire, non reggo la suspence dell'agguato!
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Inviato il: 23/3/2007 15:42
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: David Icke: chi è costui?
#126
Dubito ormai di tutto
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Roberto, considera che molti ritengono Castaneda come l'abbiccì.

Ovvero il primo che in genere fa prendere remotamente in considerazione l'idea che il mondo non sia così come lo si dipinge, (cioè come lo dipingiamo noi che ci sentiamo tanto belli razionali).

Proseguendo nelle letture, si scopre che la tana del coniglio è mooolto ma moooolto più profonda, tutte le razionalità vengono messe in discussione, ci si riduce a gelatine tremanti al cospetto dell'immenso e dell'ignoto, e alla fine si butta via tutto e si rimette la testa sotto la sabbia di Darwin e Copernico.

We always come back to the basics...

PS L'alternativa seria sarebbe imbarcarsi in una roba come il sentiero di Sentiero. Confesso che se non l'ho ancora fatto è più per pigrizia che per razionalità...
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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 23/3/2007 19:55
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Re: David Icke: chi è costui?
#127
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Proseguendo nelle letture, si scopre che la tana del coniglio è mooolto ma moooolto più profonda, tutte le razionalità vengono messe in discussione, ci si riduce a gelatine tremanti al cospetto dell'immenso e dell'ignoto, e alla fine si butta via tutto e si rimette la testa sotto la sabbia di Darwin e Copernico.

E' obbligatorio o facoltativo? Ti sei proprio ridotta ad una gelatina tremante? Alla faccia della via del guerriero.... . Cosa c'entrano Darwin e Copernico?

Citazione:
We always come back to the basics...

Do we? Why?


Citazione:
Confesso che se non l'ho ancora fatto è più per pigrizia che per razionalità...

Gia', pensa che io se non fossi stato pigro avrei cercato di battere il record stellare di salto triplo. A Cassandraaaa, nun ce la mena'

PS
Se non si fosse capito miravo a stimolare un apporto basato piu' sull'esperienza personale che sulle frasi fatte, Cassandra spero che abbia capito e non se la prenda a male......ma non mi toccate Carlito (a meno che non mi si spieghi il perche' e percome, neanche lui e' un santino da tirare fuori dal cilindro come un jolly joker, ci mancherebbe).
Per quanto riguarda il sentiero di Sentiero voglio sentire lui personalmente sull'argomento, se non l'ha introdotto apertamente ci sono dei motivi ben fondati.
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Inviato il: 23/3/2007 20:20
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: David Icke: chi è costui?
#128
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:

Per quanto riguarda il sentiero di Sentiero voglio sentire lui personalmente sull'argomento, se non l'ha introdotto apertamente ci sono dei motivi ben fondati.


_________________
La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
Inviato il: 23/3/2007 23:35
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  •  Eremita
      Eremita
Re: David Icke: chi è costui?
#129
Ho qualche dubbio
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Citazione:

clausneghe ha scritto:
Eremita,ciao..

Ho apprezzato molto i tuoi precedenti post,tuttavia,nell'ultimo,dove dici che Icke è "una lettura pericolosa" mi creii una certa disarmonia...

Credo infatti,che non esistono letture pericolose,le letture in sè sono amorfe,è il significato che noi diamo loro in base al nostro spirito critico e alle nostre conoscenze a fare la differenza..

In base ad un concetto del genere,la "pericolosità" cioè,è nata la censura..

Ti saluto e spero che la tua sia stata solo una "svista"


Ciao anche a te, clausneghe
Mi scuso per il ritardo della risposta ma non ho potuto prima

No, non è stata una svista, piu' che altro un post frettoloso

1)
La mia idea è che lo scenario che prospetta Icke, se lo si legge letteralmente, è tragico e senza speranza. C'è una sproporzione enorme tra il problema degli ipotetici Rettiliani e la soluzione che lui propone.
Ne Il segreto Piu' Nascosto, ci sono descrizioni crude, precise, quasi feticistiche di atrocità disturbanti. Scene di ricatti sessuali che sembrano uscite dalla mente immatura di un adolescente pruriginoso e oppresso da sensi di colpa. L'autore sembra ipnotizzato e compiaciuto dalla violenza e dal cinismo che descrive, e mi pare che si sforzi di trasmetterne quanto piu' ne puo'.
Il risultato è che il lettore medio/di massa (target a cui è diretta, secondo me, l'intera opera di Icke) rimane senza difesa di fronte alla descrizione della potenza di esseri in grado di commettere a piacimento qualsiasi atrocità. Perchè nessuno può credere che si possano contrastare con l'amore di cui Icke parla nelle ultime paginette .
Se tu hai di fronte un nemico invincibile, puoi soltanto arrenderti. In seguito, per adattamento psicologico, arriverai persino ad ammirarlo, e forse ad adorarlo come un dio. In pratica Icke spiana la strada verso la formazione di quel mondo che condanna. Se sia tendenzioso oppure lo faccia inconsciamente, non lo so. E' in questo che ne reputo pericolosa la lettura.

2)
Se invece consideriamo il Rettiliano come un qualcosa che sta dentro di noi, come parte più antica del nostro sistema nervoso, (e scientificamente è una teoria tutt'altro che campata in aria) allora le cose cambiano.
Ecco che anche la soluzione di Icke, seppur frettolosa e superficiale, dà qualche strumento per contrastare, se non lo strapotere dell'elite, quantomeno la diffusione del sistema che la sostiene e la legittima.
In pratica, essendo tutti noi in parte rettiliani, abbiamo il nemico al nostro interno, quindi a portata di mano, ed ecco che possiamo lavorare su di noi per minimizzarne l'influenza, o canalizzarne l'energia.
Icke stesso sembra quasi suggerire questa lettura, affermando che l'intera quastione degli ufo e degli alieni sia montata a bella posta dall'elite.

Ricapitolando, penso che Icke sia un autore importante perchè fornisce una visione interessante e del tutto originale della storia umana, e una mole imponente di notizie e riferimenti "cospirazionisti".
Molti dubbi sul resto.



Citazione:

yarebon ha scritto:
Sentiero, prendi una persona che non ha mai sentito parlare di complotti o scie chimiche per fare un esempio, viene qui su luogocomune e ti assicuro che proverà la stessa cosa che tu provi quando leggi icke, anzi la sua reazione sarà peggiore, sarà disgusto, sono poche le persone che invece pensano "e se fosse vero?", bisogna sempre avere dei pre-concetti (nel senso positivo) per avvicinarsi ad una tale lettura.
Ogni lettura può essere dannosa e pericolosa, il fattore uomo è sempre il fattore decisivo in questo campo.
L'esoterismo è pericoloso e disgustante per i poveri di spirito ed è meglio che se ne allontanino per fare un altro esempio.



Non so se ti riferisci a me, però guarda che mi sono fatto anch'io la mia brava scorpacciata di video ufo, archeologia proibita, Sitchin, Area51, tutti i PDF di Malanga, la teoria del Superspin, Alien Cicatrix, Derrel Sims, mutilazioni animali, crop circles ecc. ecc.
Quindi, sappi che il sottoscritto la domanda "se fosse vero" se l'è già posta in passato, ma è tuttora senza risposte certe.
Inviato il: 24/3/2007 1:10
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  •  roberto__
      roberto__
Re: David Icke: chi è costui?
#130
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Cassandra ha scritto:
Roberto, considera che molti ritengono Castaneda come l'abbiccì.

Ovvero il primo che in genere fa prendere remotamente in considerazione l'idea che il mondo non sia così come lo si dipinge, (cioè come lo dipingiamo noi che ci sentiamo tanto belli razionali).

Proseguendo nelle letture, si scopre che la tana del coniglio è mooolto ma moooolto più profonda, tutte le razionalità vengono messe in discussione, ci si riduce a gelatine tremanti al cospetto dell'immenso e dell'ignoto, e alla fine si butta via tutto e si rimette la testa sotto la sabbia di Darwin e Copernico.

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PS L'alternativa seria sarebbe imbarcarsi in una roba come il sentiero di Sentiero. Confesso che se non l'ho ancora fatto è più per pigrizia che per razionalità...


Sabato scorso ero ad una festa e fra un ballo (pochi) e un bicchiere di vino (veramente tanti), in mezzo al frastuono della musica parlavo di Castaneda, mondi paralleli e tana del bianconiglio. Carlos lo conoscono in tanti a quanto pare, 3 su 4 presi praticamente a caso.

Alla razionalità non ci ho mai creduto, fin da quando studiavo psicologia si capisce subito che siamo rapiti da pulsioni che poco hanno a che fare con la razionalità. A questo concetto ci sono arrivato non senza sofferenze. La razionalità, l'illuminismo, sono miti inventati dalle antologie didattiche, siamo preda delle nostre pulsioni più elementari, nella migliore delle ipotesi, o dei rettiliani, o dei voladores, o chissà di quale altra diavoleria.

Una cosa credo di averla capita: non smetterò di cercare. Ho cominciato con l'11 settembre, e questo sito, grazie ai suoi partecipanti, Santaruina, Sentiero, PB, Cassandra, Fiammifero, Goldstein e certamente anche Massimo, e tantissimi altri che non cito per non farvi addormentare, mi aiutano a scoprire un mondo insospettabile. La ferocia di pochi potenti, affiancati dalla moltitudine indifferente e passivamente complice è tenuta a freno da uno sparuto manipolo di volenterosi, che spendono tempo ed energia per cercare di arginare con le loro poche forze l'orda di barnbari che cercano di distruggere questo mondo.

Fine sviolinata
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  •  manolete
      manolete
Re: David Icke: chi è costui?
#131
Mi sento vacillare
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Citazione:
Una cosa credo di averla capita: non smetterò di cercare. Ho cominciato con l'11 settembre, e questo sito, grazie ai suoi partecipanti, ecc.


Condivido praticamente tutto quanto hai espresso nel post, mi permetto solamente di fare una precisazione:
non so "quando" tu o io abbiamo cominciato a "cercare", ma ritengo che un "cercatore" prima o poi abbia come tappa obbligati siti come questo.
Direi che è quasi fisiologico: cosa c'è di più naturale per un "cercatore" che confrontarsi con altri "cercatori"?

Suerte,
manolete
Inviato il: 24/3/2007 8:30
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Re: David Icke: chi è costui?
#132
Mi sento vacillare
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Ciao a tutti.

In merito alla discussione sui contenuti proposti da Icke, volevo segnalare un punto che non è stato messo ancora messo in evidenza nel corso della discussione e che a mio avviso giustificherebbe un giudizio meno severo o critico della sua opera.
Il prolifico autore non solo si è esposto quasi imbelle alla violenza della critica mediatica distruggendo la sua attività professionale e probabilmente la gran parte delle sue relazioni sociali ( http://it.wikipedia.org/wiki/David_Icke ), ma nel corso degli anni, e mi riferisco soprattutto alle ultime due opere, il suo pensiero è andato incontro a un' importante ristrutturazione concettuale in cui è passato da una "troppo materiale" interpretazione della presenza aliena quale minaccia fisica a un'interpretazione più sottile in cui rettiliana è la seduzione del male (per lui extradimensionale) che agisce sui potenti.
Male inteso quale desiderio egoistico, narcisistico e sadico di dominio e sottomissione dell' "altro o del diverso da sè" e che alcuni interpretano arbitrariamente come tratto ereditato di una psicoembriologia che vede l'istintualità, la lotta per la sopravvivenza, l'ossessione per i riti derivare filogeneticamente da un cervello rettile (talamico ipotalamico e mesencefalico) integrato con una natura mammifera sociale e affettiva ( sistema limbico) e una prettamente analitica e categoriale (neocorteccia) secondo un processo evolutivo.

Icke inoltre giunge, nell'ultimo periodo, anche a seguito di alcune esperienze psichedeliche, alla comprensione della natura prettamente virtuale della nostra realtà di consenso che lui, con termini noti, definisce matrice o velo di maya e dalle quali non è possibile evadere se non attraverso un difficile percorso di rielaborazione del proprio percepirsi e del percepirsi nel mondo.
Tema che in fondo e in maniera più o meno folkloristica viene continuamente riproposto da certe correnti new-age o contattiste, che se pur giustamente criticate quali sistemi per creare altri falsi idoli e allontanare l'individuo da una dolorosa ricerca personale e solitaria di verità, trovano proprio nel desiderio crescente della gente di un cambiamento radicale e di un nuovo paradigma l'esca per menti insoddisfatte ma poco critiche e attente.

Icke, invece, lo apprezzo perchè non offre soluzioni. La descrizione reale o metaforica del rettiiano che è nel mondo serve come monito per salvaguarci da chi tenta di distrarci dal proprio percorso di autoscoperta offrendoci facili soluzioni......quando le soluzioni possono venire solo da noi stessi e al limite esserci solamente suggerite con l'esempio da altri.
Per Icke la speranza è sottile ma per Don Juan praticamente non v'è speranza nella lotta contro il tempo per la consapevolezza.
Quello che nel mio piccolo percepisco è che vi è un altro io minaccioso e intollerabilmente alieno in attesa dietro questa piccola mente che per alcuni anni ha vissuto in un minuscolo giardino di riferimenti credendosi al sicuro dal VIVO VUOTO che era tutto attorno a sè.
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Inviato il: 24/3/2007 16:52
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: David Icke: chi è costui?
#133
Dubito ormai di tutto
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PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Cassandra spero che abbia capito e non se la prenda a male

Meno male che non ci ho capito niente di tutto quello che hai scritto, altrimenti mi offendevo a morte come sempre accade quando la tua attenzione si appunta sulla sottoscritta.
Citazione:
ma non mi toccate Carlito

Figurat'attè. Quando ho conosciuto mio marito neanche siamo usciti la prima volta che già mi aveva appioppato tutti i tomi del Castaneda. Tanto per farmi capire con chi avevo a che fare, probabilmente... e infatti l'ho sposato!
Citazione:
Per quanto riguarda il sentiero di Sentiero voglio sentire lui personalmente sull'argomento, se non l'ha introdotto apertamente ci sono dei motivi ben fondati.

Io del sentiero di Sentiero so niente, a parte il suo nick, e il fatto che a cena, mentre parlava, veniva continuamente interrotto da gente che voleva parlargli sopra (me compresa), e ogni volta pazientemente taceva per poi ricominciare con la massima calma ed essere di nuovo interrotto...

Citazione:

Citazione:
Confesso che se non l'ho ancora fatto è più per pigrizia che per razionalità

Gia', pensa che io se non fossi stato pigro avrei cercato di battere il record stellare di salto triplo. A Cassandraaaa, nun ce la mena'

... quando dico pigrizia è appunto questo: non ce la farei mai a fare lo sforzo necessario a raggiungere una simile calma interiore. Non ho proprio le risorse per NON urlare mentre discuto o NON rompere un piatto in testa a chi mi interrompe per la dodicesima volta.
Tu che avevi capito??? Che "se non fossi pigra ce la farei benissimo"??? HA HA HA Sono una pippa nera con i sentieri spirituali, Pike, ma mi rallegra che tu mi veda così ganza!!!


PS ora che ci penso: se esistesse una Via del Guerriero Litigante ce la farei benissimo!!!
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Re: David Icke: chi è costui?
#134
Sono certo di non sapere
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Figurat'attè. Quando ho conosciuto mio marito neanche siamo usciti la prima volta che già mi aveva appioppato tutti i tomi del Castaneda. Tanto per farmi capire con chi avevo a che fare, probabilmente... e infatti l'ho sposato!

Tale e quale la moglie di qualcun altro: a volte mi viene da pensare che in realta' volesse sposare Don Juan e che si sia accontentata di Dom Pike (Dom come in Dom Perignon).
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Re: David Icke: chi è costui?
#135
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PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Figurat'attè. Quando ho conosciuto mio marito neanche siamo usciti la prima volta che già mi aveva appioppato tutti i tomi del Castaneda. Tanto per farmi capire con chi avevo a che fare, probabilmente... e infatti l'ho sposato!

Tale e quale la moglie di qualcun altro: a volte mi viene da pensare che in realta' volesse sposare Don Juan e che si sia accontentata di Dom Pike (Dom come in Dom Perignon).
Scherzi della vita......



o sarete bellini da morire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Re: David Icke: chi è costui?
#136
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Timor ha scritto:
Ciao a tutti.

In merito alla discussione sui contenuti proposti da Icke, volevo segnalare un punto che non è stato messo ancora messo in evidenza nel corso della discussione e che a mio avviso giustificherebbe un giudizio meno severo o critico della sua opera.
Il prolifico autore non solo si è esposto quasi imbelle alla violenza della critica mediatica distruggendo la sua attività professionale e probabilmente la gran parte delle sue relazioni sociali ( http://it.wikipedia.org/wiki/David_Icke ), ma nel corso degli anni, e mi riferisco soprattutto alle ultime due opere, il suo pensiero è andato incontro a un' importante ristrutturazione concettuale in cui è passato da una "troppo materiale" interpretazione della presenza aliena quale minaccia fisica a un'interpretazione più sottile in cui rettiliana è la seduzione del male (per lui extradimensionale) che agisce sui potenti.
Male inteso quale desiderio egoistico, narcisistico e sadico di dominio e sottomissione dell' "altro o del diverso da sè" e che alcuni interpretano arbitrariamente come tratto ereditato di una psicoembriologia che vede l'istintualità, la lotta per la sopravvivenza, l'ossessione per i riti derivare filogeneticamente da un cervello rettile (talamico ipotalamico e mesencefalico) integrato con una natura mammifera sociale e affettiva ( sistema limbico) e una prettamente analitica e categoriale (neocorteccia) secondo un processo evolutivo.

Icke inoltre giunge, nell'ultimo periodo, anche a seguito di alcune esperienze psichedeliche, alla comprensione della natura prettamente virtuale della nostra realtà di consenso che lui, con termini noti, definisce matrice o velo di maya e dalle quali non è possibile evadere se non attraverso un difficile percorso di rielaborazione del proprio percepirsi e del percepirsi nel mondo.
Tema che in fondo e in maniera più o meno folkloristica viene continuamente riproposto da certe correnti new-age o contattiste, che se pur giustamente criticate quali sistemi per creare altri falsi idoli e allontanare l'individuo da una dolorosa ricerca personale e solitaria di verità, trovano proprio nel desiderio crescente della gente di un cambiamento radicale e di un nuovo paradigma l'esca per menti insoddisfatte ma poco critiche e attente.

Icke, invece, lo apprezzo perchè non offre soluzioni. La descrizione reale o metaforica del rettiiano che è nel mondo serve come monito per salvaguarci da chi tenta di distrarci dal proprio percorso di autoscoperta offrendoci facili soluzioni......quando le soluzioni possono venire solo da noi stessi e al limite esserci solamente suggerite con l'esempio da altri.
Per Icke la speranza è sottile ma per Don Juan praticamente non v'è speranza nella lotta contro il tempo per la consapevolezza.
Quello che nel mio piccolo percepisco è che vi è un altro io minaccioso e intollerabilmente alieno in attesa dietro questa piccola mente che per alcuni anni ha vissuto in un minuscolo giardino di riferimenti credendosi al sicuro dal VIVO VUOTO che era tutto attorno a sè.


...se ho capito bene il messaggio finale sarebbe "rifuggi il rettiliano che è in te"......

Allora pensi che sia tornato ad ipotesi meno rivoluzionarie? ovvero dal concetto di entità rettiliana, ovvero un essere alieno che si traveste da umano è passato alla definizione di rettiliano come parte integrante di noi stessi?
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  •  SENTIERO
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Re: David Icke: chi è costui?
#137
Dubito ormai di tutto
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Scusate, ma perche i rettiliani o i rettili (come tutti sanno )sono ossessionati dai riti ?

Secondo, ho letto o sentito da qualche parte, che alcuni studi fatti sul cervello di personaggi straordinari, tipo scenziati geniali o grandi pensatori (non ricordo i nomi e mi astengo dal tentare a ricordarmi) hanno messo in evidenza che il numero di collegamenti tra i neuroni era di molto superiore alla norma. La cosa strana era che i collegamenti in piu' erano con la parte interna del cervello (tronco) che di solito viene considerato il piu' antico e quindi il meno adatto ad un certo tipo di funzione.

Terzo, per quanto ne so' il cervello non e' l'unica parte del corpo con la funzione di memoria o di elaborazione.
(e' un assist, lo so' ,ma sono serio)
Ciao.
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A.Einstein
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  •  Eremita
      Eremita
Re: David Icke: chi è costui?
#138
Ho qualche dubbio
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Timor ha scritto:
Ciao a tutti.

In merito alla discussione sui contenuti proposti da Icke, volevo segnalare un punto che non è stato messo ancora messo in evidenza nel corso della discussione e che a mio avviso giustificherebbe un giudizio meno severo o critico della sua opera.
Il prolifico autore non solo si è esposto quasi imbelle alla violenza della critica mediatica distruggendo la sua attività professionale e probabilmente la gran parte delle sue relazioni sociali ( http://it.wikipedia.org/wiki/David_Icke ), ma nel corso degli anni, e mi riferisco soprattutto alle ultime due opere, il suo pensiero è andato incontro a un' importante ristrutturazione concettuale in cui è passato da una "troppo materiale" interpretazione della presenza aliena quale minaccia fisica a un'interpretazione più sottile in cui rettiliana è la seduzione del male (per lui extradimensionale) che agisce sui potenti.
Male inteso quale desiderio egoistico, narcisistico e sadico di dominio e sottomissione dell' "altro o del diverso da sè" e che alcuni interpretano arbitrariamente come tratto ereditato di una psicoembriologia che vede l'istintualità, la lotta per la sopravvivenza, l'ossessione per i riti derivare filogeneticamente da un cervello rettile (talamico ipotalamico e mesencefalico) integrato con una natura mammifera sociale e affettiva ( sistema limbico) e una prettamente analitica e categoriale (neocorteccia) secondo un processo evolutivo.

Icke inoltre giunge, nell'ultimo periodo, anche a seguito di alcune esperienze psichedeliche, alla comprensione della natura prettamente virtuale della nostra realtà di consenso che lui, con termini noti, definisce matrice o velo di maya e dalle quali non è possibile evadere se non attraverso un difficile percorso di rielaborazione del proprio percepirsi e del percepirsi nel mondo.
Tema che in fondo e in maniera più o meno folkloristica viene continuamente riproposto da certe correnti new-age o contattiste, che se pur giustamente criticate quali sistemi per creare altri falsi idoli e allontanare l'individuo da una dolorosa ricerca personale e solitaria di verità, trovano proprio nel desiderio crescente della gente di un cambiamento radicale e di un nuovo paradigma l'esca per menti insoddisfatte ma poco critiche e attente.

Icke, invece, lo apprezzo perchè non offre soluzioni. La descrizione reale o metaforica del rettiiano che è nel mondo serve come monito per salvaguarci da chi tenta di distrarci dal proprio percorso di autoscoperta offrendoci facili soluzioni......quando le soluzioni possono venire solo da noi stessi e al limite esserci solamente suggerite con l'esempio da altri.
Per Icke la speranza è sottile ma per Don Juan praticamente non v'è speranza nella lotta contro il tempo per la consapevolezza.
Quello che nel mio piccolo percepisco è che vi è un altro io minaccioso e intollerabilmente alieno in attesa dietro questa piccola mente che per alcuni anni ha vissuto in un minuscolo giardino di riferimenti credendosi al sicuro dal VIVO VUOTO che era tutto attorno a sè.


Sono d'accordo al 100%. E' un'esposizione concisa ed elegante della stessa mia opinione. Il che mi conforta, dato che ci sono arrivato per la mia strada leggendo solamente "Il segreto piu' nascosto" (prestato, data la mia cronica scarsità di soldi) ed integrandolo con altre letture.

/ego mode on
Sono anche soddisfatto per aver introdotto per primo il concetto di "Rettiliano astratto" in questo 3D
/ego mode off

Voglio aggiungere alcune considerazioni che spero siano utili.

Io parto dall'idea che ognuno di noi sperimenti due sole entità: se stesso e tutto il resto. Per un matematico sarebbero :
1) [io]
2) not[io]

Il pensiero primitivo, primordiale, dell'umanità "neonata" era simile a quello, non del tutto autocosciente di un neonato o di un bambino piccolo, che avverte ancora tutto come proveniente dall'esterno, dal not[io].

I simboli archetipici dello sciamanesimo, dai quali, per quello che ne so, sono derivati i simboli di tutte le religioni successive, sono la riproduzione grafica delle sensazioni di un neonato.

Il simbolo del cerchio con la S all'interno, io lo vedo come la posizione fetale del feto all'interno dell'utero materno.
Il simbolo del cerchio con i cerchi concentrici all'interno, lo vedo come la stilizzazione del percorso di uscita dall'utero al momento della nascita.

Per questo, io credo che attribuire all'esterno delle responsabilità che sono personali, sia infantile. E' la creazione di quel "nemico" esterno che sta invece dentro di noi.
Di certo, è molto più comodo, e probabilmente la ricerca di stati di coscienza alterata è proprio il tentativo di sequestrare temporaneamente l'ingombrante entità [io], e tornare così allo stato primordiale, di cui abbiamo evidentemente una "nostalgia" inconscia.
Inviato il: 25/3/2007 12:03
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Re: David Icke: chi è costui?
#139
Sono certo di non sapere
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Citazione:
perche i rettiliani o i rettili (come tutti sanno )sono ossessionati dai riti ?

Perche' sono insicuri. Sanno di avere a che fare con creature molto superiori a loro, anche se meno predatorie, e hanno bisogno di conferme che confortino il funzionamento della loro mente, quella stessa che ci hanno prestata. Per "far accadere le cose" come i maghi neri e i pubblicitari, conoscono solo un metodo, la ripetizione ossessiva accoppiata a certo simbolismo. Il sistema funziona, ma e' molto rozzo e ci basta un niente per smontarlo, della serie "una risata vi seppellira'".
Citazione:
lcuni studi fatti sul cervello di personaggi straordinari, tipo scenziati geniali o grandi pensatori (non ricordo i nomi e mi astengo dal tentare a ricordarmi) hanno messo in evidenza che il numero di collegamenti tra i neuroni era di molto superiore alla norma. La cosa strana era che i collegamenti in piu' erano con la parte interna del cervello (tronco) che di solito viene considerato il piu' antico e quindi il meno adatto ad un certo tipo di funzione.

Spesso quelli che si ritengono "scienziati geniali" o "grandi pensatori" non sono altro che dei malati di mente, ossessionati da alcuni pensieri e da certe reazioni "rettiliane". I collegamenti tra neuroni probabilmente costituiscono un'"autostrada" quando determinati pensieri diventano ossessivi: in genere l'ipnoterapeuta agisce proprio su queste connessioni, creando by-pass e convincendo la mente che non sempre la via conosciuta e' la migliore. In genere questi "geni" sono persone con turbe mentali, incapacita' nel provare sentimenti e nel pensiero laterale, ma soprattutto abitudinari con comportamenti ossessivi. L'abitudine e' diabolica. nel mondo naturale l'uomo propriamente sviluppato non ha predatori che si cibino preferibilmente d'uomini proprio perche' non avendo abitudini e' ben difficilmente cacciabile e cio' spiega meglio di ogni altra cosa perche' non abbiamo avuto bisogno di difenderci fisicamente dalle belve. In questo senso ogni disciplina ed esercizio costante e' MOLTO pericoloso, in quanto il diavolo dell'abitudine e' li' in agguato e l'unica maniera per scongiurarlo e' spezzare per quanto possibile ogni schema abitudinario, anche nella disciplina.
Citazione:
il cervello non e' l'unica parte del corpo con la funzione di memoria o di elaborazione

Verissimo, ma vallo a spiegare ai materialisti. . In realta' abbiamo piu' "cervellli" che sono diffusi in tutto il corpo ed anche al di fuori di esso: cercare di trovarne una dislocazione fisica e' segno di immaturita' teorica.
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Inviato il: 25/3/2007 12:45
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Re: David Icke: chi è costui?
#140
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il pensiero primitivo, primordiale, dell'umanità "neonata" era simile a quello, non del tutto autocosciente di un neonato o di un bambino piccolo, che avverte ancora tutto come proveniente dall'esterno, dal not[io].

Sono in completo disaccordo.
E' un'idea che compare spesso ma, senza offesa, e' una delle piu' grandi puttanate mai sentite.
Il pensiero primitivo non esiste, o almeno non c'e' n'e' prova: esistono invece "studiosi" stupidi e con preconcetti razzisti. L'impressione che si ha studiando un po' piu' profondamente la materia e' che ci sia stata, a livello mentale, piu' che un'evoluzione un'involuzione, e che i cretini infantili siano in giro adesso, specie in Parrocchia.
Lo sciamanesimo e' di una profondita' addirittura incomprensibile per quelli che non vi si sono avvicinati col rispetto dovuto che, inutile dirlo, non sono mai i "professionisti" e gli "studiosi", che partono da idee preconcette dimostranti solo la loro pochezza. D'altronde basti pensare che persino il pensiero cristiano e' totalmente incomprensibile all'uomo moderno, in particolar modo se si tratta di preti o teologi.
Citazione:
io credo che attribuire all'esterno delle responsabilità che sono personali, sia infantile

E' piu' infantile fare il "mea culpa" mentre ti sodomizzano senza consenso. , per la serie "anche i paranoici hanno nemici veri".
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Inviato il: 25/3/2007 12:54
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Re: David Icke: chi è costui?
#141
Mi sento vacillare
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x roberto

Citazione:
se ho capito bene il messaggio finale sarebbe "rifuggi il rettiliano che è in te"......


No, il concetto che volevo esprimere è che rettiliano può essere semplicemente una metafora per esprimere alcune pulsioni distruttive e antisociali che albergano nell'animo umano. Ma queste pulsioni non devono essere ovviamente rifuggite o represse ma devono essere comprese ed integrate dalla consapevolezza individuale.

Citazione:
Allora pensi che sia tornato ad ipotesi meno rivoluzionarie? ovvero dal concetto di entità rettiliana, ovvero un essere alieno che si traveste da umano è passato alla definizione di rettiliano come parte integrante di noi stessi?


Per il momento credo che Icke, se ho ben capito il suo ultimo pensiero, consideri i rettiliani delle entità extradimensionali che influenzano la psiche umana con evidenti analogie con la possessione diabolica o con i voladores di Castaneda.

Il problema di fondo è che, a mio avviso, non è possibile categorizzare in maniera univoca come determinate forze interagiscano con la psiche umana.
Dal mio punto di vista, e nell'ignoranza dei miei mezzi conoscitivi, è possibile non solo l'evidente presenza di simili pulsioni inconsce rettiliane ma anche l'esistenza di fisici (vedi Malanga) o eterici lucertoloni alieni.

x sentiero

Al cervello rettiliano o R-complex vengono attribuiti alcune funzioni di apprendimento e memorizzazione che sono di natura prettamente motoria, determinate su base genetica o di imprinting, e destinate al nutrimento, all'accoppiamento. alla difesa del territorio e al riconoscimento gerarchico . Pertanto non essendoci un biofeed-back della coscienza sulle attività pulsionali che hanno la loro espressione anatomica in deteminati circuiti nervosi queste tendono a essere ripetitive e stereotipate..

Studi autoptici e anche attualmente radiologici hanno dimostrato che la plasticità neuronale è tale anche negli adulti che l'utilizzo costante di determinate funzioni mentali porta all'aumento volumetrico e connessionale dell'area cerebrale deposta a simile funzione.
Ignoro e non vedo come sia possibile questo fenomeno a livello del tronco encefalico se escludiamo gli atleti o al limite i musicisti.

Cmq per quasiasi approfondimento sulla teoria di McLEan sul cervello trino, rimando a questo link
molto ben fatto dal punto neuroanatomico anche se non ne condivido l'impostazione di fondo.

x Eremita

Citazione:
Per questo, io credo che attribuire all'esterno delle responsabilità che sono personali, sia infantile. E' la creazione di quel "nemico" esterno che sta invece dentro di noi.


E' un meccanismo di difesa conosciuto come proiezione, ma non è detto che sia l'unica spiegazione possibile o plausibile per tutti i fenomeni.
E avviene più frequentemente con personalità nevrotiche o psicotiche.

Citazione:
Di certo, è molto più comodo, e probabilmente la ricerca di stati di coscienza alterata è proprio il tentativo di sequestrare temporaneamente l'ingombrante entità [io], e tornare così allo stato primordiale, di cui abbiamo evidentemente una "nostalgia" inconscia.


E' una delle molteplici, possibili intepretazioni di una ricerca psichedelica.
A tal proposito, qualora fossi interessato, ti consiglio vivamente il libro LSD psychotherapy di Stanislav Grof facilmente reperibile sulla rete con i consueti canali.
Eventualmente fammi un fischio in pm

Ciao
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Inviato il: 25/3/2007 14:12
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: David Icke: chi è costui?
#142
Dubito ormai di tutto
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PikeBishop ha scritto:

Spesso quelli che si ritengono "scienziati geniali" o "grandi pensatori" non sono altro che dei malati di mente, ossessionati da alcuni pensieri e da certe reazioni "rettiliane". I collegamenti tra neuroni probabilmente costituiscono un'"autostrada" quando determinati pensieri diventano ossessivi: in genere l'ipnoterapeuta agisce proprio su queste connessioni, creando by-pass e convincendo la mente che non sempre la via conosciuta e' la migliore. In genere questi "geni" sono persone con turbe mentali, incapacita' nel provare sentimenti e nel pensiero laterale, ma soprattutto abitudinari con comportamenti ossessivi. L'abitudine e' diabolica. nel mondo naturale l'uomo propriamente sviluppato non ha predatori che si cibino preferibilmente d'uomini proprio perche' non avendo abitudini e' ben difficilmente cacciabile e cio' spiega meglio di ogni altra cosa perche' non abbiamo avuto bisogno di difenderci fisicamente dalle belve. In questo senso ogni disciplina ed esercizio costante e' MOLTO pericoloso, in quanto il diavolo dell'abitudine e' li' in agguato e l'unica maniera per scongiurarlo e' spezzare per quanto possibile ogni schema abitudinario, anche nella disciplina.


Mmmmm non mi convince come ipotesi.
A te ti convince ?

Ciao.
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A.Einstein
Inviato il: 25/3/2007 14:33
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: David Icke: chi è costui?
#143
Dubito ormai di tutto
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PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Il pensiero primitivo, primordiale, dell'umanità "neonata" era simile a quello, non del tutto autocosciente di un neonato o di un bambino piccolo, che avverte ancora tutto come proveniente dall'esterno, dal not[io].

Sono in completo disaccordo.
E' un'idea che compare spesso ma, senza offesa, e' una delle piu' grandi puttanate mai sentite.
Il pensiero primitivo non esiste, o almeno non c'e' n'e' prova: esistono invece "studiosi" stupidi e con preconcetti razzisti.

D'accordissimo con Pike. Anch'io credo che l'umanità abbia subito un'involuzione e che gli "scienziati" ci abbiano anche privato della conoscenza del nostro passato, ostinandosi a considerare gli antichi dei poveri deficienti che adoravano ciecamente rocce e ruscelli.

E aggiungerei che per quanto concerne i neonati, probabilmente è altrettanto vero. Il neonato non ha alcuna coscienza della suddivisione tra sé e il mondo; non conosce il concetto di "io" come disgiunto dal resto. Ci vogliono diverse settimane se non mesi prima che comprenda di essere qualcosa di diverso dal mondo esterno. Se ciò è buono o no buono non saprei dire...

Quoto Sentiero:
Citazione:
Mmmmm non mi convince come ipotesi.

Anch'io ho perplessità sul concetto di abitudine che hai espresso, Pike. Sotto certi aspetti sono d'accordo con te, ma come la mettiamo con il concetto di "disciplina" (inteso come disciplina interiore, ovvero l'oggetto delle mie invidie nei post precedenti )? Sappiamo, anche da Don Juan, che senza disciplina non si ottiene niente, e la disciplina è ovvimente ripetizione quotidiana e perfezionamento...
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      SENTIERO
Re: David Icke: chi è costui?
#144
Dubito ormai di tutto
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Cassandra ha scritto:


Quoto Sentiero:
Citazione:
Mmmmm non mi convince come ipotesi.

Anch'io ho perplessità sul concetto di abitudine che hai espresso, Pike. Sotto certi aspetti sono d'accordo con te, ma come la mettiamo con il concetto di "disciplina" (inteso come disciplina interiore, ovvero l'oggetto delle mie invidie nei post precedenti )? Sappiamo, anche da Don Juan, che senza disciplina non si ottiene niente, e la disciplina è ovvimente ripetizione quotidiana e perfezionamento...


Non mi venivano le parole... hai colto nel segno.
E' anche vero che forse Pike non volesse fare questo tipo di confusione, pero' come l'aveva espressa era la classica maniera alla Icke che non ti lascia via di scampo .
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A.Einstein
Inviato il: 25/3/2007 15:05
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Re: David Icke: chi è costui?
#145
Sono certo di non sapere
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come la mettiamo con il concetto di "disciplina" (inteso come disciplina interiore, ovvero l'oggetto delle mie invidie nei post precedenti )? Sappiamo, anche da Don Juan, che senza disciplina non si ottiene niente, e la disciplina è ovvimente ripetizione quotidiana e perfezionamento...

Proprio in quel senso parlavo di attivita' pericolose, quando si puo' (e in genere si tende) a far confusione tra disciplina ed abitudine. Se si e' coscienti di se' stessi, non si fara' qualcosa per abitudine ma perche' si e' volta per volta, anche se la si ripetesse cento volte al giorno, stabilito che si vuole farla e contemplata l'opportunita' di non farla se non e' il caso, per qualche motivo, di farla. Se diventa abitudine, la consapevolezza si scioglie come neve al sole.

Carlito giungeva all'estremo, tanto che nessuno era mai sicuro che si sarebbe veramente presentato dove aveva detto di essere: la bozza del secondo libro e' stata lasciata all'editore in una cabina del telefono di Hollywood, loro non avevano ne' un numero, ne' un recapito per Castaneda e il programma delle lezioni all'UCLA sembra che fosse in qualche modo molto bizzarro, tanto che molti studenti si erano arresi (un po' come fare Etnologia a Torino o a Londra con Matthey....che fosse uno stregone anche lui?).
Gurdjeff era un altro famoso paccaro, un su cui si poteva contare di non poter contare, ma che se la situazione era seria sarebbe sicuramente stato presente.

Quel che voglio dire e' che alcune cose si trasformano in abitudine e, come nella massoneria, ad un certo punto nessuno sa piu' perche' ci si ritrova e si fa quel che si fa.
I voladores non sono poi cosi' fessi........
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Inviato il: 25/3/2007 16:24
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Re: David Icke: chi è costui?
#146
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Timor ha espresso bene quello che è anche il mio pensiero.
Io personalmente vedo in Icke una persona tutt'altro che pessimista, anzi per lui la liberazione dalle catene di "maya" non è prerogativa di alcuni eletti, il fatto che affermi che i potenti della terra e le organizzazioni di potere e i sistemi di pensiero sono bene o male tutte corrotte e qualcosa che a primo impatto è difficile da accettare perchè noi spesso ci appoggiamo ad esse, ma su luogocomune alla fine mi sembra che si giunga spesso alla stessa conclusione.
Quando ci si rende conto che molti dei sistemi filosofici e politici sono stati creati secondo la logica del dividi et impera e per tenerci intrappolati in questa matrice, non si può che arrivare alle conclusioni di Icke. Quando si capisce che ogni pensiero che abbia portata mondiale è controllato od infiltrato dall'nwo, si capisce come alla fine Icke è tutt'altro che pessimista.
Se si investiga sul comunismo si scopre il marcio che c'è dentro, se si va alle origini del capitalismo si scopre mandeville e la sua idea dell'umanità come alveare, si scopre il concetto di homo-lupis e di tirannia necessaria di hobbes. Se si va a vedere la new age, si scopre che questi movimenti sono finanziati da rockfeller e soci. Se si va a vedere la teosofa bailey, si scopre che è finanziata dall'onu la quale è un'organizzazione massonica, per non parlare delle religioni ufficiali. Sentiero questa è la realtà non è pessimismo, anzi tutto ciò significa finalmente capire che si deve ragionare con la testa propria.
Qual è il brutto di questo approccio verso la realtà? Se non cambi te stesso, ne esci più o meno distrutto, perchè conoscere il marcio e continuare a vivere come sempre, significa rovinarsi la vita e quindi in certi casi diviene meglio l'indifferenza ed in questo sono d'accordo con te Sentiero. Quel pensiero è sconfortante è dannoso per chi non lo prende come un messaggio di "risveglio" e che mira a far aprire gli occhi.
Colui che vuole compiere la via della liberazione deve lasciarsi alle spalle tutto e questo vuol dire capire che la realtà è un illusione. Questi sono i motivi del perchè spesso Castaneda oppure Icke (comunque ambedue hanno approcci molto diversi) non piacciono, perchè rompono gli agganci che si hanno con la realtà illusoria, rompono i nostri rifugi e certezze.
Stesso Icke per quanto può essere ritenuto un visionario, un pazzo, un racconta-balle è uno che ha completamente abbandonato le sicurezze che gli dava il suo status sociale, guadagnava bene, era popolare ed aveva la stima di tutti, infatti era stato portavoce dei verdi, calciatore, giornalista sportivo della bbc. Un giorno si presenta in tv vestito di turchese ed afferma di sentire delle voci... viene ridicolizzato da tutta la nazione, diviene oggetto di burla e schernimento e la moglie successivamente (visto anche la disastrata situazione economica in cui si trova), lo lascerà, tutto ciò per dire che raccontaballe o meno é comunque un tipo abbastanza coraggioso o fesso (a voi la scelta).
Inviato il: 25/3/2007 23:27
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Re: David Icke: chi è costui?
#147
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Citazione:

yarebon ha scritto:
Se si investiga sul comunismo si scopre il marcio che c'è dentro, se si va alle origini del capitalismo si scopre .......

Sentiero questa è la realtà non è pessimismo, anzi tutto ciò significa finalmente capire che si deve ragionare con la testa propria.
Qual è il brutto di questo approccio verso la realtà? Se non cambi te stesso, ne esci più o meno distrutto, perchè conoscere il marcio e continuare a vivere come sempre, significa rovinarsi la vita e quindi in certi casi diviene meglio l'indifferenza ed in questo sono d'accordo con te Sentiero. Quel pensiero è sconfortante è dannoso per chi non lo prende come un messaggio di "risveglio" e che mira a far aprire gli occhi.
Colui che vuole compiere la via della liberazione deve lasciarsi alle spalle tutto e questo vuol dire capire che la realtà è un illusione. Questi sono i motivi del perchè spesso Castaneda oppure Icke (comunque ambedue hanno approcci molto diversi) non piacciono, perchè rompono gli agganci che si hanno con la realtà illusoria, rompono i nostri rifugi e certezze.


Il problema di credere che la realta' sia proprio come la descrive Icke e' che ti passa la voglia di cambiare te stesso, tanto a che serve ? Il suo e' un disegno incompleto e molto sproporzionato relativamente alla forza data al "nemico" da combattere. Ammesso e non concesso che sia veramente quello il nemico da combattere (qui' vorrei invitare ad una riflessione).
"Vivere nel mondo senza essere del mondo".
E' vero che siamo di passaggio, ma e' anche vero che finche' ci siamo dobbiamo fare del nostro meglio,ogniuno
per quel che gli compete. Il mondo non e' un'illusione, e' un illusione pensare che la realta' finisca al mondo fisico che viviamo. E' un'illusione vivere senza essere consapevoli di se stessi, momento per momento. Lasciare
alla falsa personalita' il compito di vivere la nostra vita, equivale a delegare qualcun'altro a viverlaal posto nostro.
....E se percaso nel mondo materiale che noi vediamo le cose stanno andando in un certo modo..... non e' detto che ad altri livelli sia lo stesso. La guerra in Afganistan la propaganda l'aveva data per vinta 4 anni fa mi pare....

Quello che sto cercando di dire e' che David Icke toglie dalla battaglia quelli che contrastano cio' che lui denuncia.
Quelli che prendono a calci nei coglioni i voladores , tanto per capirci. In una guerra gli eserciti sono almeno due, se no che guerra e' ? Perche' lui lo faccia non lo so' . Questo e' il motivo percui non do' un giudizio nei suoi confronti.
La rottura degli schemi non mi e' nuova, te lo assicuro. E concordo con te che Icke offre delle chiavi di lettura molto interessanti.

Ciao yarebon.

Pikebishop, a proposito di schemi rotti....ancora mi devo riprendere.... tutto mi aspettavo, meno la realta'

'Notte, Roberto.
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Re: David Icke: chi è costui?
#148
Dubito ormai di tutto
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PikeBishop ha scritto:

Proprio in quel senso parlavo di attivita' pericolose, quando si puo' (e in genere si tende) a far confusione tra disciplina ed abitudine.....


Avevo intuito la tua distizione....

Nella disciplina c'e' la volonta' , che manca nell'abitudine.
La volonta' presuppone una consapevolezza di cio' che si sta facendo.

Comunque sta storia dei rettili abitudinari non mi convince. Che fanno frequentano sempre lo stesso bar, mangiano sempre le stesse cose....allora il formichiere e' un rettile ?
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La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
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A.Einstein
Inviato il: 26/3/2007 1:06
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Re: David Icke: chi è costui?
#149
Sono certo di non sapere
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Comunque sta storia dei rettili abitudinari non mi convince. Che fanno frequentano sempre lo stesso bar, mangiano sempre le stesse cose....

No, e' il loro modo di predare ad essere abitudinario: se eviti di essere abitudinario li confondi. Stavo parlando dei rettili di Icke, che non credo che esistano esattamente in quella forma (non ci crede piu' neanche lui), molto meglio chiamarli gallineros: e' come il tale che ha un pollaio, passa sempre alla stessa ora a prendere le uova, partendo dallo stesso punto e facendo gli stessi movimenti...
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 26/3/2007 1:21
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Re: David Icke: chi è costui?
#150
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 24/4/2006
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PikeBishop ha scritto:
Citazione:
Comunque sta storia dei rettili abitudinari non mi convince. Che fanno frequentano sempre lo stesso bar, mangiano sempre le stesse cose....

No, e' il loro modo di predare ad essere abitudinario: se eviti di essere abitudinario li confondi. Stavo parlando dei rettili di Icke, che non credo che esistano esattamente in quella forma (non ci crede piu' neanche lui), molto meglio chiamarli gallineros: e' come il tale che ha un pollaio, passa sempre alla stessa ora a prendere le uova, partendo dallo stesso punto e facendo gli stessi movimenti...


E che e' colpa sua se le galline fanno le uova sempre alla stessa ora....saranno le galline ad essere abitudinarie. Lo sanno tutti che si svegliano e vanno a dormire sempre alla stessa ora.
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A.Einstein
Inviato il: 26/3/2007 1:27
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