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  La scomparsa delle api.

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Autore Discussione
  •  ahmbar
      ahmbar
Re: La scomparsa delle api.
#31
Dubito ormai di tutto
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Da Milano
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Ricordo di aver letto (non so se qui) che la moria riguardava le api modificate geneticamente per produrre piu' miele, che venivano appunto attaccate da questo parassita innocuo ( o perlomeno non mortale) per le specie normali, mentre ora, a giudicare da cio' che ha riportato Gaia, l'infezione si e' estesa

In fondo sono solo la base del nostro ecosistema, perche' preoccuparsi?
Tanto ora voteranno il Lodo Alfano, e tutto si risolvera' (come mi ha confidato prima un barista)



Speriamo siano gli alieni a risolvere, perche' qui la vedo sempre piu' grigia
Inviato il: 23/7/2008 15:24
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  •  Dusty
      Dusty
Re: La scomparsa delle api.
#32
Dubito ormai di tutto
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Da Mondo
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Ravvivo il thread con un servizio in merito passato alla BBC


Inviato il: 11/8/2008 15:15
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Re: La scomparsa delle api.
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
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Citazione:
ahmbar ha scritto:
In fondo sono solo la base del nostro ecosistema, perche' preoccuparsi?

Esatto. Il ruolo di impollinatrici delle api è assolutamente primario.

Qui un nuovo articolo su Science a gogo:

19 August 2008
"Shocking" Pesticide Levels Found In Beehives


Breve traduzione/sintesi dell'articolo:

Livelli "scioccanti" di pesticidi negli alveari

Analisi degli alveari hanno evidenziato un livello mai riscontrato prima di due pesticidi usati contro la Varroa, inoltre nelle api e nel polline sono risultati presenti una settantina di altri pesticidi usati in agricoltura e diversi metaboliti di questi pesticidi.
Secondo la ricercatrice Maryann Frazier, che ha mostrato i risultati al meeting della American Chemical Society, non si sa ancora se questi composti sono in relazione con il Colony Collapse Disorder (il nome dato alla 'sindrome' che sta causando una morìa internazionale di api), ma "sono certamente fattori di forte stress" per le api, inoltre "i soli pesticidi non si sono dimostrati la causa del CCD; pensiamo che si tratti di una combinazione di diversi fattori, che probabilmente includono acari (parassiti come la Varroa), virus, e pesticidi".
La EPA (l'agenzia di protezione ambientale statunitense) controlla le esposizioni a singoli pesticidi, ma non a combinazioni di essi, e una esposizione cronica potrebbe portare a cambiamenti nel comportamento che non sono monitorati.

Aggiungo io: come tutti i "mix", anche la commistione di diversi pesticidi (oltre alla esposizione ad altre sostanze chimiche e a campi elettromagnetici non naturali) può causare disturbi nuovi e non controllabili, per i quali le api e i viventi in generale non sono preparati (uomo incluso, of course).
Inviato il: 19/8/2008 13:44
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  •  Dusty
      Dusty
Re: La scomparsa delle api.
#34
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Anche Beppe Grillo parla del problema:

La nicotina e la morte delle api

Se vedete un’ape che muore, preoccupatevi. Albert Einstein disse: “Se l’ape scomparisse, all’uomo resterebbero quattro anni di vita”.
Le api producono miele, pere, mele, pomodori, trifoglio, erba medica, latte, carne. Trasportano il polline e trasformano il mondo in cibo. Le api, un bioindicatore dell’ambiente, sono una specie a rischio. Oggi loro, domani noi. Il Guardian nell’articoloSe vedete un’ape che muore, preoccupatevi. Albert Einstein disse: “Se l’ape scomparisse, all’uomo resterebbero quattro anni di vita”.

Le api producono miele, pere, mele, pomodori, trifoglio, erba medica, latte, carne. Trasportano il polline e trasformano il mondo in cibo. Le api, un bioindicatore dell’ambiente, sono una specie a rischio. Oggi loro, domani noi. Il Guardian nell’articolo “Honeybee deaths reaching crisis point” riporta che un terzo dei 240.000 alveari britannici è scomparso durante l’inverno e la primavera. Il ministro inglese Rooker ha dichiarato che, se non cambierà nulla, entro dieci anni non ci sarà più un’ape nell’isola. Le api contribuiscono all’economia britannica per 165 milioni di sterline all’anno per la produzione di frutta e verdura. Oltre al miele naturalmente. La Honey Association prevede che il miele locale sarà finito in Gran Bretagna entro Natale. Riapparirà sulle tavole soltanto nell’estate del 2009.

La crisi è mondiale. Il maggior produttore di miele è l’Argentina che ha ridotto del 27% le sue 75.000 tonnellate annue. Negli Stati Uniti (-25% degli alveari nel 2008) e nel resto del mondo le api ci stanno lasciando. In Italia è una strage. Nel 2007 sono morte il 50% delle api, persi 200.000 alveari e 250 milioni di euro nel settore agricolo. Ma non è una priorità. Gli inutili soldati nelle strade, il bavaglio alla Giustizia con la separazione delle carriere, le impronte ai bambini Rom, il lodo Alfano per la messa in sicurezza della banda dei quattro, gli inceneritori della Impregilo. Queste sono priorità!
[...]


Dai commenti:

SONO UN APICOLTORE

Gli AgroFarmaci NEOCOTINOIDI li conosco bene, mio malgrado.

Un cattedrato dell'università di Bologna, diceva ad un corso all'"istituto nazionale di apicoltura":

si conosce il danno dei neocotinoidi sulle api, ma bisogna stare attenti a dirlo, altrimenti la BAYER (ad esempio il Gaucho) mi querela per milioni di euro
[...]
Inviato il: 25/8/2008 14:52
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Re: La scomparsa delle api.
#35
Dubito ormai di tutto
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Altra conferma che il Colony Collapse Disorder (CCD) sia dovuto a un mix di cause diverse viene da una nuova ricerca pubblicata su PLoS ONE (qui tutte le ricerche in tema di CCD).

Potent pathogen cocktail found in deserted hives [scienceagogo.com]

Honeybees in colonies affected by colony collapse disorder have higher levels of pathogens than their non-affected counterparts, but no individual pathogen can be singled out as the cause of CCD, according to a new international study.

The researchers (...) collected samples of adult bees, wax comb, pollen and larvae from 91 colonies in 13 apiaries in Florida and California and analyzed more than 200 variables, including the presence of parasites such as varroa and tracheal mites; infection by bacteria, viruses and fungi; pesticide levels; nutritional factors; and bee physiology. The result? No single factor was found consistently only in those colonies suffering from CCD.

(...) CCD colonies were co-infected with a greater number of pathogens - viruses, bacteria and microparasites such as Nosema. For instance, 55 percent of CCD colonies were infected with three or more viruses compared to 28 percent of non-CCD colonies.

(...) The researchers also found detectable levels of residues from 50 different pesticides in all of the sampled colonies, but there was no association between increased pesticide levels and CCD. In fact, the pyrethroid insecticide Esfenvalerate was more prevalent in the wax in non-CCD colonies, being found in 32 percent of non-CCD colonies compared to 5 percent of the CCD colonies. Coumaphos, which is used to treat varroa mites in honeybees, also was found in higher levels in non-CCD colonies.


Ok, hanno trovato tante cose che singolarmente ci sono anche nelle altre colonie non affette da CCD (gli hanno affibiato un nome da malattia psichiatrica ma va beh).
Ma è proprio questo il punto: decine e decine di sostanze chimiche (per lo più di sintesi) fanno un cocktail a cui nessun organismo è abituato a reagire. Ne' le api ne' noi. Ogni anno vengono immesse nuove molecole di sintesi per cui non ci sono adeguate garanzie di sicurezza, e non abbiamo la minima idea dell'effetto che facciano tutte assieme una volta accumulate nell'organismo. Ma è un discorso lungo..
Aggiungiamo poi diversi patogeni e il mix letale è fatto. Se poi pensiamo agli sconquassi elettromagnetici portati da una sempre maggiore presenza di antenne e ripetitori vari, il quadro si fa piuttosto chiaro.. o forse nebuloso, per meglio dire..
Inviato il: 14/8/2009 11:28
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: La scomparsa delle api.
#36
Mi sento vacillare
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Da nowhere
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Qui ho il sentore che la Bayer non abbia fatto causa a nessuno :)

Inviato il: 14/8/2009 14:48
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Re: La scomparsa delle api.
#37
Dubito ormai di tutto
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Questa mi mancava, grazie mille Fabyan.
Inviato il: 14/8/2009 18:35
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  •  fertile
      fertile
Re: La scomparsa delle api.
#38
So tutto
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Oh, anche Superquark ha parlato della moria delle api nella puntata scorsa. Dicono che sia un problema serio. Sarà la solita bugia?
Inviato il: 22/8/2009 15:36
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  •  fertile
      fertile
Re: La scomparsa delle api.
#39
So tutto
Iscritto il: 22/8/2009
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Citazione:
Esatto. Il ruolo di impollinatrici delle api è assolutamente primario.


Il contributo delle api è importantissimo, ma non certo primario. Vi ricordo che nel continente americano le api domestiche vi furono importate. E la moria si registra proprio in quel continente. Da ciò possiamo dedurre un po' di cose interessanti: le specie di frutta e verdura importate dal continente americano - pomodori, patate eccetera, non avevano bisogno di api domestiche per l'impollinazione, altrimenti queste piante si sarebbero estinte da un pezzo, non essendoci api in quelle zone. Inoltre, questa moria riguarda la specie Apis mellifera, non tutte le specie di apoidea. Io penso che il problema sia serissimo, ma che non vada esagerato come è possibile vedere su parecchi siti web. E soprattuto sarebbe opportuno non avanzare ipotesi a casaccio sulle cause. Bisogna inquadrarlo in un contesto realistico e non apocalittico.
Inviato il: 22/8/2009 15:44
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Re: La scomparsa delle api.
#40
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Fabyan ha scritto:
Qui ho il sentore che la Bayer non abbia fatto causa a nessuno :)
(...)


Vedo che il video non è più disponibile.


Riporto in auge il thread, segnalando questo articolo:
http://informarexresistere.fr/moria-delle-api-studio-commissionato-alla-bayer
Inviato il: 25/10/2010 11:38
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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: La scomparsa delle api.
#41
Mi sento vacillare
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Da Codroipo (UD)
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Pasolini parlava della scomparsa delle lucciole. Poi sono venuti altri intellettuali come Grillo e Sofri a denunciare la scomparsa delle api.
Non che il problema, in sé, non esista, ma sia le api, che le lucciole, in montagna o in altre zone di natura incontaminata, esistono ancora.
Dunque, ho il sospetto che il periodico lancio di idee catastrofiste (Primavera silenziosa, di Rachel Carson, è del 1962), nasca dal senso di colpa che ci portiamo addosso per i molti innegabili attentati all’ambiente e, di conseguenza, a noi stessi, che stiamo attuando con le nostre comode vite tecnologiche. La paura recondita è che, prima o poi, ci venga richiesto il conto da pagare.
Fino a quando ci si mantiene in questo stato di rammarico e pentimento, si ottiene solo una valvola di sfogo per i nostri rimorsi. E non so quanto possa incidere sull’opinione pubblica in generale, sempre più anestetizzata, e, in particolare, sui politici che potrebbero prendere provvedimenti.
Potrebbero, se non fossero succubi delle multinazionali, che li dirigono e li condizionano.
Che fare, dunque?
Non so. Però molti anni fa, a una riunione dei Verdi, proposi di fare azioni di disturbo ai contadini mentre spargevano pesticidi, a bordo dei loro trattori, come già le facevamo contro i cacciatori.
La mia proposta fu bocciata all’unanimità. Presumo perché non si può disturbare…..l’onesto lavoratore dei campi.
Maledetta Sinistra!
Inviato il: 25/10/2010 20:08
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  •  temponauta
      temponauta
Re: La scomparsa delle api.
#42
Dubito ormai di tutto
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Le api imcarnano la società dell'alveare, ovvero la società più evoluta in assoluto.
Non vi sono regole nella società dell'alveare: ognuno ha chiara coscienza del proprio ruolo e dell'apporto che può e deve dare all'alveare.
La regina è solo un simbolo di continuità (la riproduzione), ma di fatto è la depositaria di tutti i valori della società dell'alveare.
La morte delle api indica la morte della società degli uomini.
Neppure capaci di giungere, nella loro sopravalutata evoluzione, a creare una società alveare, come le laboriose ed evolutissime api.
Quando muoiono le api, muore anche l'obiettivo finale di una società.
Inviato il: 25/10/2010 22:28
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  •  gronda85
      gronda85
Re: La scomparsa delle api.
#43
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Freeanimal ha scritto:
.....molti anni fa, a una riunione dei Verdi, proposi di fare azioni di disturbo ai contadini mentre spargevano pesticidi, a bordo dei loro trattori, come già le facevamo contro i cacciatori.
La mia proposta fu bocciata all’unanimità. Presumo perché non si può disturbare…..l’onesto lavoratore dei campi.
Maledetta Sinistra!


avresti dovuto cominciare con le varie multinazionali che i pesticidi li producono, continuando con i pubblicitari che li commercializzano e li fanno apparire indispensabili (a volte lo diventano pure: appaiono dal nulla nuovi parassiti e, dopo i primi, indispensabili danni........... ecco che arriva l'antidoto!!)

prima ancora, però, potevi fare un salto da chi ha in mano finanza ed economia: sono loro che impongono ritmi e quantità eccessive, improponibili per un' agricoltura pulita
Inviato il: 26/10/2010 1:41
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  •  ivan
      ivan
Re: La scomparsa delle api.
#44
Sono certo di non sapere
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Citazione:

temponauta ha scritto:
Le api imcarnano la società dell'alveare, ovvero la società più evoluta in assoluto.
Non vi sono regole nella società dell'alveare: ognuno ha chiara coscienza del proprio ruolo e dell'apporto che può e deve dare all'alveare.
La regina è solo un simbolo di continuità (la riproduzione), ma di fatto è la depositaria di tutti i valori della società dell'alveare.
La morte delle api indica la morte della società degli uomini.
Neppure capaci di giungere, nella loro sopravalutata evoluzione, a creare una società alveare, come le laboriose ed evolutissime api.
Quando muoiono le api, muore anche l'obiettivo finale di una società.




Si, certo, ma ...

i pesticidi neonicotonoidi c'entrano qualcosa o no ?

la distruzione delle campagne, della macchia, dei boschi c'entra qualcosa ?

Citazione:


Non so. Però molti anni fa, a una riunione dei Verdi, proposi di fare azioni di disturbo ai contadini mentre spargevano pesticidi, a bordo dei loro trattori, come già le facevamo contro i cacciatori.


Si può fare qualcosa di molto piu' efficace: consumare solo prodotti da agricoltura biologica.

Se si incentiva l'uso e il consumo di prodotti da agricoltura biologica tutti ne avremo di che guadagnare, anche il contadino che non dovrà spendere un capitale in pesticidi col risultato di intossicare prima se stesso e poi gli altri e l 'ambiente.



Citazione:

Non so. Però molti anni fa, a una riunione dei Verdi, proposi di fare azioni di disturbo ai contadini mentre spargevano pesticidi, a bordo dei loro trattori, come già le facevamo contro i cacciatori.
La mia proposta fu bocciata all’unanimità. Presumo perché non si può disturbare…..l’onesto lavoratore dei campi.
Maledetta Sinistra!


Non è rompendo le scatole a chi lavora o parlando male di uno schieramento politico che si risolvono i problemi.

Oggi i problemi vanno affrontati con la forza della ragione, non con la ragione della forza.

Se li si affronta con la ragione della forza, la battaglia è già persa in partenza perchè le forze in gioco sono enormi.

La forza della ragione può portare a risultati tangibili e concreti; un esempio da :
http://fyiliving.com/nutrition/canada-first-country-to-declare-bpa-toxic/
Citazione:

Canada First Country to Declare BPA Toxic
...
As we reported last week, pregnant women should avoid or limit their exposure to bisphenol A (BPA), a chemical frequently used in the manufacturing of plastic food containers and can liners. Now, it seems that use of BPA in food containers may not be long for this world… at least in Canada. Last week, the Canadian government added BPA to its list of toxic substances under the Canadian Environmental Policy Act of 1999.

...

Inviato il: 26/10/2010 6:42
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  •  Dusty
      Dusty
Re: La scomparsa delle api.
#45
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Se si incentiva l'uso e il consumo di prodotti da agricoltura biologica tutti ne avremo di che guadagnare, anche il contadino che non dovrà spendere un capitale in pesticidi col risultato di intossicare prima se stesso e poi gli altri e l 'ambiente.

Io sarei ben lieto di farlo se potessi liberamente disporre del frutto del mio lavoro.
Gran parte di esso (la maggior parte) viene però utilizzato per pagare troie, tangenti e "missioni di pace" assortite in giro per il mondo, e quindi non me lo posso permettere.

Quale è la "forza della ragione" da usare perchè io possa liberamente disporre di ciò che ho guadagnato con il sudore della mia fronte?
Inviato il: 26/10/2010 8:14
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  •  Freeanimal
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Re: La scomparsa delle api.
#46
Mi sento vacillare
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A Ivan e a Gronda:

A parte il fatto che, con le scie chimiche, nemmeno i prodotti certificati biologici sono immuni da contaminazione (e, prima ancora, c’erano le radiazioni delle centrali nucleari e degli esperimenti atomici a renderli non esenti da tossicità), i prezzi di tali prodotti continuano, dopo trenta anni, a essere troppo elevati. E dunque non me li posso permettere. Se compro cacao nei negozi equosolidali, so che i miei soldi aiutano i contadini in Costa d’Avorio, ma se compro verdure biodinamiche, i miei soldi chi aiutano? E perché il mio denaro, cioè i miei sacrifici, non fanno diminuire i prezzi?

Molti anni fa, andai a Massa e Carrara, non ricordo più per partecipare a quale manifestazione contro una fabbrica inquinante del posto, e gli operai di quella fabbrica, oltre a sfregiare la macchina di Michele Boato (un esponente di spicco dell’epoca), inalberavano un cartello, con tanto di disegnino, che definiva i Verdi come…… pidocchi sulla pianta del Comunismo.
Scoprii, con stupore, di far parte della Sinistra. Io mi credevo avulso dalle logiche bipolari della politica.
La Sinistra chi difende, ieri come oggi? Gli operai, per caso? E tutti gli altri? Bisogna essere snob figli di papà, simpatizzanti della New Age, per pretendere di avere il diritto di mangiare sano?
La Sinistra, il minimo che si possa dire è che è in grave ritardo sulle tematiche sociali: non sarà ferma all’Ottocento?


Nel romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, il protagonista viene lodato perché ribalta la visione classica delle responsabilità attribuite alla società, nel caso di crimini commessi dall’individuo. Ovvero, si è sempre trovata la scusa che il criminale non è stato amato da piccolo e la società si è disinteressata di lui. Il protagonista, invece, dà coraggiosamente tutta la responsabilità al singolo individuo, che non ha scusanti se commette sbagli o crimini.
Io sono su questa stessa posizione: il contadino che sparge veleno nei suoi campi per difendere il suo raccolto dall’attacco degli insetti e nel contempo avvelena la terra e mette sul mercato prodotti che faranno morire di cancro milioni di persone, NON ha scusanti.
E la Sinistra, o altri benpensanti, che lo difende, difende in realtà dei criminali. Criminali che agiscono sotto l’avallo delle leggi, come ce ne sono tanti. I cacciatori e i macellai, per esempio.
Inviato il: 26/10/2010 18:03
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  •  ivan
      ivan
Re: La scomparsa delle api.
#47
Sono certo di non sapere
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Citazione:


A parte il fatto che, con le scie chimiche, nemmeno i prodotti certificati biologici sono immuni da contaminazione (e, prima ancora, c’erano le radiazioni delle centrali nucleari e degli esperimenti atomici a renderli non esenti da tossicità),


Prima ancora c'erano molto di piu' di adesso parassiti grandi e piccoli che approfittavano della catena alimentare: dal verme solitario in agguato nella carne non ben cotta al tifo al colera passando per vermiciattoli d'ogni tipo.
Prima ancora c'era la malnutrizione: la pellagra, il beri beri, lo scorbuto e via discorrendo.
Tutte queste cose davano malattie che non davano scampo.
Tutet queste cose sono scomparse da quando l'agricoltura ha usato metodi scientifici e non magici come dane della pioggia e riti propiziatori.


Citazione:

i prezzi di tali prodotti continuano, dopo trenta anni, a essere troppo elevati. E dunque non me li posso permettere.


Nemmeno io navigo nell'oro.

Ma tra la mela , la pera e l'uva di cui le statistiche dicono essere contaminate anche da sei-sette principi attivi (http://www.ecoblog.it/post/10704/pesticidi-nel-piatto-2010-sono-sempre-troppi-e-ricompare-il-ddt), preferisco spendere un qualcosa di piu' - i prezzi del biologico non sono poi significativamente piu' alti rispetto alla media- e almeno mangiare tranquillo senza l'ansia di "ma non è che c' qualcosa qui,inquest minestra, che supera i limiti ... che so del piperonil butossio o dei sali di rame o ...".

C'è poi l'alternativa fai da te che la crisi ha riportato in auge: ci si fa l'orto come si può.
Altrove i politici danno il buon esempio: http://www.ecologiae.com/orto-michelle-obama-casa-bianca/5450/ .

Qui da noi invece i politici hanno ben altro a cui pensare.
Figurarsi poi gli elettori dei politici nostrani .


Citazione:

Se compro cacao nei negozi equosolidali, so che i miei soldi aiutano i contadini in Costa d’Avorio, ma se compro verdure biodinamiche, i miei soldi chi aiutano?


Io compro tutto equosildale : dal ciocolato al caffè alle magliette.
I soldi preferisco darli all'equosolidale piuttosto che a produttori senza scrupoli.
E in ogni caso c'anche la certificazione etica: se un'azienda ha la certifcazione etica sono ben lieto di comprare le sue merci.

La certificazione etica è ormai un pregio di tantissimi produttori e noi con i nostri piccoli gesti quotidiani (come comprare da produttori che hanno la certificazione etica) possiamo cambiare il mondo .

Citazione:

E perché il mio denaro, cioè i miei sacrifici, non fanno diminuire i prezzi?


Qui ci vorrebbe l'ottimo Andrea Mensa a farci una lezione sui prezzi.

Io mi limito alla semplice prima legge dell'economia:"nulla è gratis".

Queste strofe poi riassumono in maniera egregia i motivi per cui i prezzi salgono e quant'altro:



Citazione:

Molti anni fa, andai a Massa e Carrara, non ricordo più per partecipare a quale manifestazione contro una fabbrica inquinante del posto, e gli operai di quella fabbrica, oltre a sfregiare la macchina di Michele Boato (un esponente di spicco dell’epoca), inalberavano un cartello, con tanto di disegnino, che definiva i Verdi come…… pidocchi sulla pianta del Comunismo.
Scoprii, con stupore, di far parte della Sinistra. Io mi credevo avulso dalle logiche bipolari della politica.
La Sinistra chi difende, ieri come oggi? Gli operai, per caso? E tutti gli altri? Bisogna essere snob figli di papà, simpatizzanti della New Age, per pretendere di avere il diritto di mangiare sano?
La Sinistra, il minimo che si possa dire è che è in grave ritardo sulle tematiche sociali: non sarà ferma all’Ottocento?


La sinistra sarà pure ferma all'ottocento, ma la destra è ferma al medieovo.

La sinistra ha i suoi torti, così come la destra.

Ma il punto non è chi ha il torto piu' grave, se lo ha la sinistra o la destra.

Il punto è che i mass-media, espressione del pensiero dominatne, cercano di incanalare il discorso "politico-esistenziale" nel falso dilemma destra-sinistra , cercano di incanalare la lotta politica nel falso dilemma del bipolarismo destra-sinistra; questo che crea un vortice da cui non se ne esce, ossia è proprio quello che il potere oggi vuole e che ha ottenuto .

Poi, e' facile sbattere sul tavolo del discorso politico il libraccio con tutti i torti del nemico.
Cosa ben diversa invece è saper gestire con professionalità la complessità dell'odierno.
Di fronte ai gravi problemi dell'attuale vediamo la politica rifuguiarsi dietro mille sofismi, vediamo la politica ricorrere ai mille trucchi del marketing ma molto spesso vediamo i problemi irrosolti, lasciati lì ad incrancrenire, le cronache sono piene di questi casi.

Come diceva giustamente un utente tempo fa, la verità non è nè di destra, nè di sinistra.

La verità è che la lotta per la sopravvivenza ci pone ogni giorno di fronte a nuove sfide, sfide sempre piu' garndi e complesse, sfide che possono essere affrontate vinte solo con la forza della ragione, altre vie portano solo al disastro.


Citazione:

Nel romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, il protagonista




Diceva il poeta:





Citazione:


viene lodato perché ribalta la visione classica delle responsabilità attribuite alla società, nel caso di crimini commessi dall’individuo. Ovvero, si è sempre trovata la scusa che il criminale non è stato amato da piccolo e la società si è disinteressata di lui. Il protagonista, invece, dà coraggiosamente tutta la responsabilità al singolo individuo, che non ha scusanti se commette sbagli o crimini.


Nel nostro ordinamento giuridico la responabilità è personale.

Ma questo nulla ha che fare con il cercare di capire le cause di certi comportamenti .

Capire l'origine di certi comportamenti ci aiuta a prevenirli e questo non è poco, anzi, è meglio prevenire che reprimere.


Citazione:


Io sono su questa stessa posizione: il contadino che sparge veleno nei suoi campi per difendere il suo raccolto dall’attacco degli insetti e nel contempo avvelena la terra e mette sul mercato prodotti che faranno morire di cancro milioni di persone, NON ha scusanti.


Il contadino che causa un danno con la sua attività è tutt'oggi persegubile penalmente, non è una novità.

Le statistiche parlano di campioni irregoalri (http://www.ilfaromag.com/?p=8858) .

AI campioni irregolari seguono cosette non da poco: seguono processi penali; seguono forniture disdette, seguono partite di merce distrutta, seguono contratti che saltano con contenziosi civili non da poco.


Citazione:

E la Sinistra, o altri benpensanti, che lo difende, difende in realtà dei criminali..



Questo orribile disegno di legge qui http://www.beppegrillo.it/2009/03/testo_disegno_d.html chi lo ha presentato ? La destra o la sinistra ?


Citazione:

Criminali che agiscono sotto l’avallo delle leggi, come ce ne sono tanti. I cacciatori e i macellai, per esempio


Non è per nulla cosa: la legge punisce i criminali, punsice i comportamenti criminali .
La legge punisce l'uso dannoso di pesticidi.
La legge punisce i maltrattamenti degli animali.
La legge punisce i danneggiamenti dell'ambiente.
Inviato il: 26/10/2010 20:32
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      Freeanimal
Re: La scomparsa delle api.
#48
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/5/2009
Da Codroipo (UD)
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Prima di tutto ti ringrazio per l'impegno profuso nella risposta. Penso che ci possiamo trovare d'accordo su tutto, a parte forse i luoghi comuni che dai per scontati e che si evidenziano nella tua conclusione.
Per me, i peggiori crimini sono quelli perpetrati con l'avallo delle leggi.
Ti faccio un esempio banale. In tutte le discussioni che ho avuto con i cacciatori, è saltata fuori l'obiezione che i pesticidi uccidono più animali della caccia. Se dunque è di dominio pubblico, anche negli strati meno acculturati della popolazione, che i veleni sparsi in campagna sono pericolosi per gli organismi biologici, anche i contadini che ne fanno uso e che sono spesso cacciatori essi stessi, sanno che stanno avvelenando la terra. Se lo sanno, a prescindere che le leggi glielo permettano, sono già in torto. Sono già colpevoli. Che smettano di loro iniziativa è impossibile, perché sono essi stessi ingranaggi di un sistema più grande di loro e quindi non ci troverei niente di male a sabotarli.
Distruggendogli magari i trattori e le altre macchine per spargere veleni: è una questione di legittima difesa.
Inviato il: 27/10/2010 18:41
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