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Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  Una considerazione su Al-Qaeda

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  •  sick-boy
      sick-boy
Una considerazione su Al-Qaeda
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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che in realtà sono almeno un paio.
La prima: secondo la mitologia ufficiale cellule dell'organizzazione sono un pò in tutte le città dell'occidente, si addestrano e sono pronte a colpire. Non si trovano in quanto l organizzazione non è strettamente gerarchica ed i capi non comunicherebbero con la base, limitandosi al limite a pochissime direttive di fondo che girerebbero poi col passaparola.
Ora, forse può sembrare ingenuo, ma se io fossi un terrorista relegato ad una vita suburbana, in attesa di colpire lascerei graffitti ovunque(cioè in mezza europa) con la firma di Al-Qaeda. Immaginatevi di vivere in una città dove ogni tanto, dietro qualche angolo, spunti la nera firma di Al-Qaeda. Questo sì che spargerebbe il terrore, manterrebbe viva la paura.
Supponendo invece che Al-Qaeda sia stata creata a doc è facile capire il perchè della latitanza di gesti come questi: se beccano uno dei loro a fare un tale graffitto e poi risalgono a chi ha dato gli ordini...beh non vogliono risalire fino lì..

La seconda considerazione è che in un mondo ipercapitalista quale il nostro il vero danno non è arrecato dalla morte (a cui nessuno infatti sfugge) ma dal furto...

voi cosa ne pensate?
Inviato il: 19/1/2007 12:08
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Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#2
Sono certo di non sapere
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Rimosso perche' partito accidentalmente!
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Inviato il: 19/1/2007 12:21
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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rimosso xkè nn più attinente
Inviato il: 19/1/2007 12:22
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Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Al-Qaeda (ma come si fa a mettere una "a" dopo una "q"? E' un bel mistero!) non e' piu' reale di Emmanuel Goldstein. Ora vado perche' devo esercitare il mio diritto/dovere ai 2 minuti d'odio....

Quando parli del furto ti riferisci alle tasse?
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Inviato il: 19/1/2007 12:22
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  •  marlboro
      marlboro
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#5
So tutto
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Da Milano, giu di li...
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Ciao Sick-boy, scusa la rudezza del mio intervento, ma credo che le tue considerazioni sarebbero giuste se Al-Qaeda fosse un organizzazione terroristica Doc.

Il fatto purtroppo è che non è nient'altro che una creazione dei nostri amici " Stars and stripes " indi per cui non agisce con logica ma semplicemente quando gli scrittori di fantascienza del Dipartimento di sicurezza in quel di Washington ricevono istruzioni da quell'ominide arretrato di nome Giorgio Cespuglio e dai suoi collaboratori psicopatici.

Blondet Dixit
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Inviato il: 19/1/2007 12:23
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Citazione:

....

Quando parli del furto ti riferisci alle tasse?


no mi riferisco al fatto che se fossi un organizzazione armata anti occidente fare delle gran rapine

cmq che al qaeda sia come il personaggio di 1984 è esattamente ciò che sostengo
Inviato il: 19/1/2007 12:26
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Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Se una organizzazione armata anti occidente esistesse veramente ci sarebbero mezzi molto piu' economici ed efficaci per mettere in ginocchio un sistema che fa acqua da tutte le parti (naturalmente non ti dico quali sono, se no ti debbo uccidere subito dopo , ma non c'e' bisogno di essere dei geni per arrivarci da soli).

Il fatto che nessuno li metta in pratica conferma l'ipotesi (che e' oramai una certezza) sulla non esistenza di alcuna organizzazione di quel tipo, una genuina, intendo.
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Inviato il: 19/1/2007 12:40
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
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« Allora questo Goldstcin c'è davvero?» disse.
« Sì, c'è davvero, ed è vivo. Dove sia, non lo so.»
« E la cospirazione... l'organizzanone? È vera anch'essa? O è solo una invenzione della Psicopolizia? »
« No, è vera anch'essa. La chiamiamo la Fratellanza. Non saprete mai molto di più, sulla Fratellanza, oltre al fatto che essa esiste e che voi ne fate parte.
[..]
« Dovete mettervi bene in mente» disse «che combatterete nell'ombra. Riceverete degli ordini e dovrete eseguirli sen-za sapere perché. Più in là riceverete un libro dal quale apprenderete la reale natura della società in cui noi viviamo, e quali sono i mezzi strategici con cui intendiamo distruggerla. Dopo che avrete letto il libro, diventerete membri effettivi della Fratellanza. Ma fra i generali princìpi per i quali noi combattiamo e i compiti immediati del momento, non ci sarà nulla che voi conoscerete o di cui sarete messi a parte. Io vi dico che la Fratellanza esiste, ma non posso dirvi se suoi membri ammontano a un centinaio ovvero a dieci milioni. Per vostra esperienza personale, non sarete nemmeno in gra-do di dire che arrivi a contarne più d'una dozzina. Avrete tre o quattro contatti che saranno poi rinnovati di quando in quando.
[..]
« Avrete sentito dir qualcosa della Fratellanza. E ve ne sarete fatti un'idea tutta vostra. Avrete immaginato, probabil-mente, una vasta rete clandestina di cospirazioni e di complotti, di riunioni nelle cantine, di messaggi scarabocchiati sui
muri, di mezzi segreti di riconoscimento mediante parole d'ordine ovvero movimenti speciali delle mani, eccetera. Non esiste nulla di tutto questo. I membri della Fratellanza non hanno alcun modo di riconoscersi fra loro, ed è impossibile, per ciascun membro, d'essere a parte dell'identità di più che pochi altri. Anche lo stesso Goldstein, se cadesse, per un caso, in mano alla Psicopolizia, non sarebbe in grado di dare una lista completa dei membri, ovvero alcuna informazio-ne che mettesse in grado d'arrivare a tale lista. Non esiste nessuna lista.

George Orwell, 1984
Inviato il: 19/1/2007 12:40
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  •  marlboro
      marlboro
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#9
So tutto
Iscritto il: 19/1/2007
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Allora questo Goldstcin c'è davvero?» disse.
« Sì, c'è davvero, ed è vivo. Dove sia, non lo so.»
« E la cospirazione... l'organizzanone? È vera anch'essa? O è solo una invenzione della Psicopolizia? »
« No, è vera anch'essa. La chiamiamo la Fratellanza. Non saprete mai molto di più, sulla Fratellanza, oltre al fatto che essa esiste e che voi ne fate parte.
[..]
« Dovete mettervi bene in mente» disse «che combatterete nell'ombra. Riceverete degli ordini e dovrete eseguirli sen-za sapere perché. Più in là riceverete un libro dal quale apprenderete la reale natura della società in cui noi viviamo, e quali sono i mezzi strategici con cui intendiamo distruggerla. Dopo che avrete letto il libro, diventerete membri effettivi della Fratellanza. Ma fra i generali princìpi per i quali noi combattiamo e i compiti immediati del momento, non ci sarà nulla che voi conoscerete o di cui sarete messi a parte. Io vi dico che la Fratellanza esiste, ma non posso dirvi se suoi membri ammontano a un centinaio ovvero a dieci milioni. Per vostra esperienza personale, non sarete nemmeno in gra-do di dire che arrivi a contarne più d'una dozzina. Avrete tre o quattro contatti che saranno poi rinnovati di quando in quando.
[..]
« Avrete sentito dir qualcosa della Fratellanza. E ve ne sarete fatti un'idea tutta vostra. Avrete immaginato, probabil-mente, una vasta rete clandestina di cospirazioni e di complotti, di riunioni nelle cantine, di messaggi scarabocchiati sui
muri, di mezzi segreti di riconoscimento mediante parole d'ordine ovvero movimenti speciali delle mani, eccetera. Non esiste nulla di tutto questo. I membri della Fratellanza non hanno alcun modo di riconoscersi fra loro, ed è impossibile, per ciascun membro, d'essere a parte dell'identità di più che pochi altri. Anche lo stesso Goldstein, se cadesse, per un caso, in mano alla Psicopolizia, non sarebbe in grado di dare una lista completa dei membri, ovvero alcuna informazio-ne che mettesse in grado d'arrivare a tale lista. Non esiste nessuna lista.

George Orwell, 1984

Ashoka cosi non vale, troppo facile con Orwell
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Inviato il: 19/1/2007 12:44
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#10
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Se una organizzazione armata anti occidente esistesse veramente ci sarebbero mezzi molto piu' economici ed efficaci per mettere in ginocchio un sistema che fa acqua da tutte le parti (naturalmente non ti dico quali sono, se no ti debbo uccidere subito dopo , ma non c'e' bisogno di essere dei geni per arrivarci da soli).

Il fatto che nessuno li metta in pratica conferma l'ipotesi (che e' oramai una certezza) sulla non esistenza di alcuna organizzazione di quel tipo, una genuina, intendo.


Ed io ti potrei rispondere che però dovrebbe essere abbastanza potente e cosciente di come gira il mondo....in pratica non fare polemiche sui dettagli per piacere perchè siamo d'accordo, ed è questo l importante, che la guerra sarebbe in primo luogo economica.
Inviato il: 19/1/2007 13:24
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#11
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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ehm sembra che ti risponda male, scusa. Volevo semplicemetne constatare con questo 3d, l'illogicità di Al-Qaeda.
Inviato il: 19/1/2007 13:30
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Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#12
Sono certo di non sapere
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Citazione:
in pratica non fare polemiche sui dettagli per piacere perchè siamo d'accordo


Eh?

Polemiche? Chi, io?

Io stavo parlando di Markoff Cheney (Preventing Eschaton Immanentization since 1969).

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Inviato il: 19/1/2007 13:34
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#13
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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Noooooooo
dai finisce sempre così, con te che passi il link in inglese
ma perchè invece non fai un riassuntino te?? I siti sono grandi e ci si perde...
Inviato il: 19/1/2007 13:41
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Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#14
Sono certo di non sapere
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Il Tao di cui si possa fare un riassuntino non e' il vero Tao.

E poi il piacere di leggere su Illuminatus chi e' Markoff Cheney dove lo metti (l'inglese non dovrebbe essere un ostacolo per te)?
Cresciuto sui Bignami eh, sick-boy?

PS
Come ho gia' detto su un'altro forum (e fatto) inviero' prontamente una copia di Illuminatus che intasera' per sempre la casella e-mail (800 e fischia pagine in Word) di chiunque ne faccia richiesta.

Hail, Eris!
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Inviato il: 19/1/2007 13:53
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  •  sick-boy
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Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#15
Dubito ormai di tutto
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rimosso
Inviato il: 19/1/2007 13:58
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  •  cocis
      cocis
Re: Una considerazione su Al-Qaeda
#16
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/1/2006
Da V
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al quaeda ?? il nome in un database

http://www.effedieffe.com/rx.php?id=781%20&chiave=database

Maurizio Blondet
19/11/2005
L'ex agente dell'intelligence francese Pierre Henry BunelDopo gli attentati nel metrò di Londra del 7 luglio (ovviamente attribuiti ad Al Qaeda), Robin Cook, ex ministro degli esteri britannico, scrisse sul Guardian: «per quanto ne ricordo, Al Qaeda non è un gruppo terroristico, ma il nome del database americano con i nomi dei mujaheddin arruolati dalla CIA per combattere in Afghanistan».
Era un «avvertimento» a chi di dovere.
Meno di una settimana dopo, Robin Cook moriva di un misterioso infarto (a 59 anni) mentre passeggiava nelle campagne scozzesi.
Ma i procuratori di infarti a comando non possono arrivare a tutto.
Gli dev'essere sfuggito (è sfuggito anche a noi) un articolo apparso sulla rivista World Affairs, che si pubblica a New Delhi, nel numero aprile-giugno del 2004 (1).
Qui un ex agente dell'intelligence francese, di nome Pierre Henry Bunel, parlava distesamente di Al Qaeda come database molto tempo prima del povero Cook.



Ecco i ricordi dell'agente Bunel: «la prima volta che ho sentito di Al Qaeda è stato mentre completavo un corso di comando e Stato Maggiore in Giordania. Allora ero ufficiale dell'Armata Francese, che aveva stretti rapporti di collaborazione con la Giordania». […]
«Due dei miei colleghi giordani erano esperti in computer, ufficiali della forza aerea. Un giorno scherzarono sul database informatico Al Qaeda». […]
Da loro, Bunel ha appreso la seguente storia: «nei primi anni '80 la Banca Islamica per lo Sviluppo, che ha sede a Geddah in Arabia Saudita, acquisì un sistema computerizzato per le sue necessità contabili e di comunicazione; un sistema più sofisticato rispetto alle sue reali esigenze.In quel sistema,'il database era diviso in due sezioni: l''information file' dove i partecipanti agli incontri del Segretariato Permanente della Organizzazione della Conferenza Islamica [anch'essa con sede a Geddah, e collegata alla Banca Islamica, ndr.] potevano prelevare e inviare le informazioni di cui avevano bisogno; e il 'decision file', dove erano conservate le decisioni prese durante le sessioni precedenti». […]
«In arabo, i due files erano chiamati 'Qeidat il-Maaloomaat' e 'Qeidat i – Taaleemaat'; entrambi erano contenuti dentro un file-contenitore chiamato in arabo 'Qeidat ilmu'ti'aat», che è l'esatta traduzione della parola inglese 'database'. Ma gli arabi usavano correntemente l'abbreviazione 'Al Qaeda', che significa 'base'». […]



«A metà degli anni '80 Al Qaeda era un database in un computer dedicato alle comunicazioni del segretariato della Conferenza Islamica».
Continua Bunel: «nei primi anni '90 ero ufficiale d'intelligence annesso allaForce d'Action Rapide (FAR) francese (2). Dato che conosco l'arabo, traducevo una quantità di fax e lettere intercettati dai nostri servizi. Spesso intercettavamo materiale proveniente da gruppi islamici che agivano in Gran Bretagna o in Belgio».
«Questi documenti contenevano direttive inviate a gruppi armati islamisti in Algeria o in Francia.
I messaggi citavano le fonti delle dichiarazioni da utilizzare nella redazione di volantini o rivendicazioni, e da introdurre in video o registrazioni da mandare ai media. Le fonti più spesso citate erano le Nazioni Unite, l'UNHCR, e…Al Qaeda».
«Al Qaeda resettò il database della Conferenza Islamica […] Era naturale che Osama Bin Laden fosse connesso con questa rete. E' membro di un'influente famigli saudita collegata con le banche e l'economia».



«A causa della presenza di 'Stati canaglia', era facile per gruppi terroristici usare l'@ mail del database. Così l'@ mail di Al Qaeda era usato, con alcune interfacce per segretezza, dalle famiglie dei mujaheddin per tenere i contatti con i loro figli in addestramento in Afghanistan, in Libia o nella valle della Bekaa in Libano, o dovunque combattevano estremisti. Fra questi 'Stati canaglia' c'era l'Arabia Saudita. Quando Osama bin Laden era un agente americano in Afghanistan, l'intranet di Al Qaeda era un buon sistema di comunicare con messaggi in codice».
«Al Qaeda non era un gruppo terroristico né una privata proprietà di Bin Laden» […]
«Gli atti terroristici commessi in Turchia nel 2003 furono compiuti da turchi e le motivazioni erano locali e non internazionali. Questi attentati misero il governo turco in una posizione difficile presso i britannici e gli israeliani. Ma gli attacchi intendevano certamente 'punire' il Primo ministro turco Erdogan per essere un islamico troppo tiepido».[…]



«Alcune lobby economiche arabe conducono una guerra contro le lobby economiche 'liberali'. Esse usano gruppi terroristici locali che proclamano di agire a nome di Al Qaeda. D'altra parte, eserciti nazionali invadono Paesi indipendenti sotto l'egida del Consiglio di sicurezza dell'ONU. I promotori reali di queste guerre non sono i governi, ma le lobby nascoste dietro di essi».
«La verità è che non esiste un gruppo terrorista chiamato Al Qaeda, come sa qualunque funzionario di intelligence. C'è però una campagna di propaganda per indurre il pubblico a credere a un'entità 'diabolica' e indurre la gente che guarda la TV ad accettare una leadership unificata internazionale per la guerra contro il terrorismo. Il Paese che sta dietro questa propaganda sono gli USA, e le lobby interessate alla guerra al terrorismo per scopi d'affari».



Magari non tutto è chiaro in questo testo.
Ma Bunel sta dicendo quello cui alluse Cook: Al Qaeda è, anche oggi, uno strumento in mano alle lobby d'affari americane, con la complicità dell'Arabia Saudita.
Va aggiunto che il maggiore Bunel, nel dicembre 2001, è stato dichiarato colpevole da un tribunale militare francese, in giudizio segreto, di aver passato alla Serbia informazioni sui bersagli dei bombardamenti NATO sulla Serbia ai tempi dell'intervento in Kossovo.
A quel tempo, varrà la pena di ricordarlo, Belgrado accusò la resistenza bosniaca e albanese di essere infiltrata da elementi di «Al Qaeda».
Oggi si sa che questi gruppi erano finanziati dal «Bosnian Defense Fund», un fondo creato e diretto da Richard Perle (capo dei neocon e spia d'Israele) e da Douglas Feith, uno dei viceministri del Pentagono, ebreo come Perle e Wolfowitz.
Un altro indizio che tra i neocon del Pentagono ed Al Qaeda, la distinzione è confusa.
L'uno è l'altra.



Maurizio Blondet
Inviato il: 19/1/2007 15:45
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