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In attesa delle "prove" del sedicente dottor Carmine Colleluori
#107
So tutto
Iscritto il: 14/12/2008
Da Salerno
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Gentile sedicente dottor Carmine Colleluori (giacché lei stesso si assume tale identità, ma non è detto che sia davvero quel 35enne che ha ottenuto l'abilitazione meno di cinque anni fa), io ho riportato i documenti dei quali sono in possesso. Se lei ne ha altrettanti li mostri pure, altrimenti si continua nel chiacchiericcio sterile del "mio cugino una volta è morto" e non si finisce da nessuna parte. Del resto, come le ho già detto, se si ritiene diffamato può querelarmi in ogni momento. Le ho fornito ogni mio recapito personale. Perché non lo fa, invece di piangere contro il complotto ordito dal mondo brutto e cattivo? Lei afferma di essere "un uomo di scienza", eppure definisce l'astrologia «materia sacra personale, come può essere Allah per un musulmano». Quindi è una religione. E come concilia religione e scienza, mi dica. Davvero tocca delle punte di ingarbugliamento logico ed epistemologico al di fuori dell'ordinario. E si professa medico. Né si è azzardato a rispondere ad una sola delle argomentazioni che ho proposto finora. Eh già, oltre al consolante balsamo della cospirazione c'è anche quello della piangina vittimista.

Sono tuttavia rassicurato dalla precisazione che lei fa riguardo la sua non-applicazione delle teorie hameriane. Ma allo stesso termpo può spiegarmi come mai lei ha affermato falsamente che Hamer fosse «teologo, fisico, professore universitario, primario, inventore di sopraffini strumenti chirurgici per gli interventi di ginecologia oncologica, plurispecializzato»? Inoltre ha affermato che «quanto è scritto nella tua "lettura interessante" (il sito dossiermamer.it, ndr) è assolutamente e categoricamente falso», ma non ha MAI dimostrato questa sua affermazione. Resto ancora una volta in attesa che lei si faccia carico delle sue affermazioni. Se ne è capace, s'intende. Così come non mi spaventano affatto le "prove" che millanta di possedere circa la "verità" delle scie chimiche, di Hamer, dell'esistenza degli alieni o di qualunque altra cosa le passi per la testa. Penso che lei non possa avere alcuna apertura di credito da parte mia, visti gli ingarbugliamenti logici ed epistemologici (e questo è grave per uno che si professa medico) nei quali puntualmente cade. Lei parla di non togliere la speranza agli ammalati, ma da "uomo di scienza" dovrebbe sapere bene che tra speranza legittima e truffa (morale o materiale) c'è una bella differenza. Domenico Mannarino, ad esempio, poteva salvarsi con delle adeguate cure mediche. E invece è morto tra atroci sofferenze. Perché? Perché un medico aveva dato credito alle teorie di Hamer, mentre alla madre ha fatto fare la radioterapia. Un medico, come lei si professa, con le sue stesse idee. Anche lui voleva "dare una speranza" al suo paziente? Come Paolo Rossaro, che ha avuto in cura un ragazzino di appena 21 anni affetto da linfoma di non-Hodgkin che -secondo le perizie di parte- con le cure adeguate si sarebbe salvato, ed invece è morto (saranno i magistrati a stabilire le responsabilità)? Invece di gettarsi sempre più a capofitto nel complotto e nella piangina, appena ha finito il suo lavoro mostri a tutti le "prove" che sta macinando e che dimostrerebbero la bontà di tutte queste teorie. Nell'attesa, beninteso, le cialtronate di Hamer (come quelle di Simoncini e di chiunque altro non fornisca le prove di quanto afferma, così come sta facendo lei riguardo alle "falsità" contenute nel mio sito) restano cialtronate. Ci faccia sapere! Non sparisca, mi raccomando. Nell'attesa, distinti saluti.
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«Il sonno della ragione genera mostri»
Inviato il: 18/12/2008 0:55
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  •  cagliostro
      cagliostro
Re: Ancora circa l'ex medico Tullio Simoncini
#106
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/9/2007
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Citazione:

Ilario ha scritto:
Come vede quando un fenomeno è analizzato in maniera seria e rigorosa nulla può ostacolarne l'inserimento, anche se magari a fatica, all'interno dell'impianto scientifico.


Parole sante !
Lei infatti, in quanto giornalista, conoscerà molto bene il nome e cognome di tutti gli scienziati martirizzati dalla storia perchè portatori di verità scientifiche.

Verità scientifiche restituite dalla storia magari qualche centinaio di anni dopo.

Caro signor Ilario, sarebbe stato corretto da parte sua riportare la versione completa del piacevole colloquio avvenuto fra me e lei sul meetup di Trieste (non Trento), affinchè i lettori si facessero un' idea esaustiva dei rispettivi personaggi.

Per quanto riguarda le scie chimiche, di cui immagino lei sarà molto esperto, come lo è per la scienza medica, deve sapere che proprio perchè mi ritengo un uomo di scienza sto seguendo tutto il percorso di referaggio necessario per poter esibire pubblicamente la prova unica al mondo di una scia dall'apparente aspetto di una scia di condensazione ad una quota però di 2250 metri.
Quindi usi almeno la cortesia di attendere il responso dei referee prima di operare le usuali sottili ingiuriose allusioni screditatorie.

Lo stesso dicasi per gli elementi della teoria di Hamer che ritengo vadano indagati a livello scientifico. E' mio dovere etico, scientifico e deontologico di andare fino in fondo rispetto a quegli elementi che le ho segnalato, seguendo il doveroso percorso di referaggio. Come potrà ben capire, lei che è così sveglio, occuparsi di quest'ultima questione, a differenza delle scie chimiche, non è proprio come fare un' iniezione intramuscolo di Plasil ad un paziente con il vomito, l'operazione richiederà qualche sforzo solo leggermente più impegnativo e soprattutto non tale da poter configurare la benchè minima economia di risparmio in termini di tempo !

Anche in questo caso le chiederò di usare la pazienza necessaria, sempre prima di osare le sue basse insinuazioni ad personam.

E sempre perchè mi ritengo un uomo di scienza, non mi permetterei mai di mettere a repentaglio la vita delle persone poggiando su verità ancora non validate, consapevole che l'applicazione di metodi non riconosciuti, ma soprattutto osteggiati in tutti i modi dai poteri forti, precipiterebbe i poveri pazienti nello smarrimento più totale, con le terribili conseguenze che ne deriverebbero.
Se infatti non le fosse risultato abbastanza chiaro dal meetup di Trieste (non Trento) le ribadisco un concetto che dovrà ben stampare all'interno dei suoi circuiti mnesici: io pratico la medicina tradizionale, non quella hameriana ! L'unica cosa mi permetto di non spezzare la speranza dei pazienti, ovvero di coloro che soffrono ! E magari mi raccomando al collega oncologo, per un approccio umano ! Il peggiore di tutti i crimini è annientare la speranza degli esseri umani, guai a quei personaggi !

Lei mi attribuisce un sentimento di paura o di piangino come lo chiama lei.
L'interpretazione non è propriamente esatta.
Le faccio un esempio.
Seguendo le linee guida cardiovascolari, che nessun medico si sognerebbe di mettere in discussione, cerco di impiegare mezz'ora della mia giornata a fare una bella camminata a passo sostenuto. Molto spesso, magari sovrappensiero, mi accorgo che il mio piede sta finendo sopra un tumulo di escrementi, ed io con un gesto atletico retraggo il piede e lo posiziono in una porzione di asfalto libero dagli escrementi. Non per questo posso dire di nutrire un sentimento di paura nei confronti del tumulo di escrementi.

Per quanto riguarda l'astrologia, la considero materia sacra personale, come può essere Allah per un musulmano, quindi anche in questo caso le chiederò di usare la solita discrezione di farsi, come si dice in romanesco, una padellata di cazzi suoi.

Per quanto riguarda gli onori della cronaca, ero proprio io insieme al collega quando abbiamo salvato il fagottino. Ho scattato io le foto pubblicate in prima pagina sul messaggero veneto, consegnate gratuitamente ai suoi colleghi giornalisti, molto più simpatici di lei. Ho scattato io e consegnato ai cc le foto scientifiche del fagottino e delle macchie di sangue, salvate su penna usb, la quale penna ho regalato io ai cc.
Come vede faccio il mio lavoro dignitosamente e non ho alcun interesse a caldeggiare altre ipotesi se non quelle che ritengo possano essere veritiere e utili all'umanità intera. Semmai, lei sta facendo i miei interessi, facendo gli interessi della medicina tradizionale. Lei che è così sveglio, avrebbe dovuto capirlo.

La saluto giornalista.
_________________
«Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo: al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza.»
Inviato il: 17/12/2008 23:07
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Ancora circa l'ex medico Tullio Simoncini
#105
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 6/12/2007
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Citazione:


L'assurdo logico nel quale lei stesso si è ingarbugliato è dunque un potente balsamo consolatorio per chi vuole credere a tali teorie a dispetto di tutto: «le prove ci potrebbero facilmente essere», è all'incirca il ragionamento, «ma l'estabilishment medico non vuole perdere i propri privilegi e quindi le ostacola. Il fatto stesso che non si riescano a produrre prove è la prova che tale complotto non solo esiste, ma funziona a meraviglia».


E' questo il ragionamento che viene fatto ...
Per questo avevo proposto:
"Un intervista con una delle persone che dichiara di essere guarito...

naturalmente,se è guarito,gli sarà pure stata fatta una lastra attraverso la medicina convenzionale per diagnosticare il tumore....

Una persona che dichiara che è guarita, con in mano una lastra del tumore.
Che però sta la davanti a te sana, nonostante al malattia PASSATA.
Bhè,se a questa se ne aggiunge un altra,e un altra, e un altra...
Il giornalista si, avrebbe in mano qualcosa.

Qualcosa da cui partire, una testimonianza VERA....
Allora sarebbe un punto di partenza su cui indagare..."

Una specie di posizione "via di mezzo"

Ma dove sono ste persone ????????
Inviato il: 17/12/2008 19:09
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Ancora circa l'ex medico Tullio Simoncini
#104
So tutto
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Da Salerno
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Gentile signore,
come vede si auto-pone al di fuori non solo del metodo scientifico, ma anche della logica. Sembra quasi che io sia il cattivo della situazione, quando pretendo verifiche certe e certificabili. Eppure è ciò che faccio quotidianamente: anche quando qualcuno rilascia un'intervista e si assume la responsabilità di quello che afferma (cosa che, ribadisco, qui nessuno fa) anche e forse soprattutto in quel caso io devo effettuare una verifica delle fonti. Le faccio un esempio. Un politico locale asseriva che negli appalti della autostrada Salerno-Reggio Calabria vi fossero infiltrazioni camorristiche, e che il questore non aveva effettuato i controlli per il rilascio dei certificati antimafia. Un collega riportò la notizia, e si beccò una bella querela. Perché? Perché tali controlli erano stati effettuati, ed essendo pubblici il giornalista non poteva non sapere che tale notizia corrispondeva al falso. Un esempio lampante del dovere di verifica delle fonti, che del resto è proprio di ogni uomo degno di tal nome, che sia giornalista o meno.

Come ho già (vanamente, a quanto pare) provato a spiegarle, la scienza medica usa il metodo scientifico per indagare la realtà fenomenica. Si fanno dei test a triplo cieco, si verifica che l'esperimento segua un determinato iter, lo si riproduce in condizioni di sicurezza, e se ne traggono le conclusioni. Tutti questi passaggi vengono effettuati da equipe diverse, per evitare il fenomeno di convalida soggettiva di cui ho (anche qui, vanamente) parlato più su. Come può osservare anche lei ha una visione estremamente distorta del mondo scientifico, giacché non esiste alcun «Grande Signore della Medicina» che "dice" qualcosa. Come ho già (vanamente) detto, esistono centinaia di migliaia di studi. Lei -o Simoncini, o Carmine Coll. di Monfalcone, o chiunque altro- è in grado di confutare tali studi e/o di proporne di nuovi, interni al metodo scientifico, che li confutino e/o aprano nuovi scenari di ricerca? Perché, come ho già (vanamente) sottolineato, non si può discutere della «impossibilità di negare l'esistenza di qualcosa». Eppure quanto scritto poco più su circa il falsificazionismo di Popper è di una chiarezza disarmante.

Veda, lei può dire quello che vuole: che lanciarsi da un aereo in quota senza paracadute non è pericoloso, che decapitare la gente fa crescere meglio i gerani, che il cancro è un fungo... Ma poi lo deve dimostrare. Se non lo fa, e applica le sue teorie nella realtà, non può lamentarsi se l'autorità giudiziaria le fa pagare il conto. Perché decapitare la gente per far crescere i gerani e curare i malati di tumore con il bicarbonato hanno la stessa valenza scientifica. Non vedo perché uno dovrebbe essere considerato un pazzo assassino e l'altro dovrebbe "mantenere credibilità nell'ambiente medico". Non solo è illogico, ma è anche profondamente ingiusto.

Con la teoria del complotto siamo tutti bravi a parlare. Visto che la medicina fa schifo e bla bla bla, allora ... (sostituire i puntini con la prima cavolata venga in mente). Le ho già spiegato perché è francamente assurdo fare questa equazione tanto illogica quanto infantile. Sto cercando di parlare in modo semplice, con esempi altrettanto semplici, perché alla fine il concetto è univoco e l'ho già spiegato mille volte. Se non le è chiaro qualche passaggio, chieda pure. Ma per carità divina legga con maggiore attenzione quanto ho già scritto: è una questione di rispetto per il tempo che sto dedicando a questa discussione, e in definitiva troverà già esplicate tutte le risposte che cerca. Vede, fino all'avvento di Lavasier si era convinti che bruciando un materiale esso rilasciasse ceneri e flogisto. Poi arrivò lui con la sua legge della conservazione della massa e dimostrò che era una fandonia. Come vede quando un fenomeno è analizzato in maniera seria e rigorosa nulla può ostacolarne l'inserimento, anche se magari a fatica, all'interno dell'impianto scientifico. E tale concetto vale anche per l'inverso: il grande Einstein sbagliò del tutto quando ipotizzò la "costante cosmologica", ma ebbe il coraggio di ammettere il suo errore. Non disse "è tutto un complotto del mondo scientifico": con serenità fece marcia indietro.

L'assurdo logico nel quale lei stesso si è ingarbugliato è dunque un potente balsamo consolatorio per chi vuole credere a tali teorie a dispetto di tutto: «le prove ci potrebbero facilmente essere», è all'incirca il ragionamento, «ma l'estabilishment medico non vuole perdere i propri privilegi e quindi le ostacola. Il fatto stesso che non si riescano a produrre prove è la prova che tale complotto non solo esiste, ma funziona a meraviglia». Un fantastico miscuglio di fallacies, dal "falso dilemma" alla "causa discutibile", dal "post hoc" al "ricorso alla popolarità". Con tali pseudoragionamenti potremmo giustificare tutto, ma veramente tutto. Ma perché continuare a far morire altra gente inutilmente per inseguire queste chimere?

Giusto per inciso, su curenaturalicancro.org leggo che Simoncini si presenta come «medico chirurgo romano, specializzato in oncologia e in diabetologia e malattie del ricambio». Eppure è stato radiato dall'ordine dei medici, per cui -pur rimanendo laureato come dottore in medicina, ovviamente- non penso che si possa presentare come "medico". Molto scorretto, non trova?
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«Il sonno della ragione genera mostri»
Inviato il: 17/12/2008 18:00
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Circa l'ex medico Tullio Simoncini
#103
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Un intervista con una delle persone che dichiara di essere guarito...

naturalmente,se è guarito,gli sarà pure stata fatta una lastra attraverso la medicina convenzionale per diagnosticare il tumore....

Una persona che dichiara che è guarita, con in mano una lastra del tumore.
Che però sta la davanti a te sana, nonostante al malattia PASSATA.
Bhè,se a questa se ne aggiunge un altra,e un altra, e un altra...
Il giornalista si, avrebbe in mano qualcosa.

Qualcosa da cui partire, una testimonianza VERA....
Allora sarebbe un punto di partenza su cui indagare...
Inviato il: 17/12/2008 16:55
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  •  Dipende
      Dipende
Re: Circa l'ex medico Tullio Simoncini
#102
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Citazione:

robertomrc ha scritto:
Perchè non contattare queste persone, o chiunque asserisca di essere guarito, e darle "in pasto" al serio giornalista di cui sopra (se lui è d'accordo, ovvio)?
Se veramente ci sono queste cartelle, perchè non darle ad un giornalista che ha "attaccato"(uso questo termine un po' impropiamente, me ne scuso con il sig. Ilario) hammer?
Se è tutto vero, una confutazione del presente giornalista sarebbe molto molto credibile e potrebbe dare forza alla teoria.

Sono sicuro che il sig. Ilario non avrà problemi a convinversi dati alal mano e a testimoniarlo,no?

Se ci sono le cartelle, appunto....


No..non va… secondo me non funzionerebbe…

L’approccio del giornalista Ilario, in questo caso, sarebbe totalmente sbagliato e comprometterebbe l’intera indagine.
Egli vuole uno studio scientifico con tutti i crismi ufficiali.
Ha bisogno di una revisione alle teorie di Simoncini, fatta casomai proprio dai colleghi che l’ostacolano.
Questo tipo di materiale non lo troverà mai!

Il Grande Signore della Medicina dice che il cancro è una mutazione e che l’unica cura è l’asportazione, la chemio, la radio…
Io dico che è un fungo…e che col bicarbonato da cucina si può guarire.
Vengo fatto fuori.
Fatto fuori significa radiato e impossibilitato ad operare.
Non ho più un lavoro, dei collaboratori… credibilità nell’ambiente medico.
Dimmi, caro Ilario…come ‘zzo faccio a documentarti il tutto in maniera “ufficiale” se è proprio l’establishment ufficiale che mi vuole vedere morto?

Simoncini ha un sito con documentazioni (che non avranno mai la benedizione della medicina ufficiale) un forum, ci sono anche dei recapiti telefonici, per cui è sempre rintracciabile…certo, se io volessi fare un’indagine, non mi soffermerei alla radiazione all’albo o alla condanna per truffa e omicidio colposo o a "Striscia la notizia"…fa parte del gioco…e un giornalista dovrebbe avere naso per ‘ste cose.

Per quanto mi riguarda, non ho nient’altro da aggiungere… saluto il giornalista Ilario e gli auguro un buon lavoro.
Inviato il: 17/12/2008 16:23
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Circa l'ex medico Tullio Simoncini
#101
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Perchè non contattare queste persone, o chiunque asserisca di essere guarito, e darle "in pasto" al serio giornalista di cui sopra (se lui è d'accordo, ovvio)?
Se veramente ci sono queste cartelle, perchè non darle ad un giornalista che ha "attaccato"(uso questo termine un po' impropiamente, me ne scuso con il sig. Ilario) hammer?
Se è tutto vero, una confutazione del presente giornalista sarebbe molto molto credibile e potrebbe dare forza alla teoria.

Sono sicuro che il sig. Ilario non avrà problemi a convinversi dati alal mano e a testimoniarlo,no?

Se ci sono le cartelle, appunto....
Inviato il: 17/12/2008 15:40
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Circa l'ex medico Tullio Simoncini
#100
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Gentile utente anonimo,
purtroppo non riesco a farmi capire. Eppure l'ho scritto tante, tante volte. Le "testimonianze positive" di cui parla hanno valore scientifico pari a zero, per il discorso epistemologico affrontato più su. Anche per Hamer molti si autodiagnosticano un cancro e poi si autodiagnosticano la guarigione, ma i documenti a supporto di quanto lei dice dove sono? Le faccio un esempio, magari caro anche al vostro buon dottor Carmine Coll. che spaccia l'astrologia per verità assiomaticamente alle teorie di Hamer. Prendiamo l'oroscopo. E prendiamo Forer. Come può leggere nel link, questo psicologo scrisse un "test di personalità" che doveva essere personalizzato per ogni suo studente. In realtà era unico per tutti, ma gli allievi pensarono che effettivamente tali parole fossero centrate su di sè. E vi credettero. Allo stesso modo, se lei leggesse l'oroscopo del Leone anche se è del Capricorno, vedrebbe come lo riterrebbe ugualmente valido. Come vede, senza entrare in sterili diatribe epistemologiche tra verificazionismo e falsificazionismo, questo esperimento dimostra come le esperienze sensibili non sia un metro di giudizio valido per analizzare la realtà. Quanto espresso più su dai responsabili del Cicap lo chiarisce in maniera univoca.

Le evidenze scientifiche provano che la cura proposta dall'ex medico Simoncini è inutile (quando va bene) o dannosa (in alcuni casi). Fare la piangina anche in questo caso, tirando in mezzo le "strutture di fortuna" al posto del "complotto ebraico", non cambia di molto la situazione. Altrimenti anche io le direi che con le scarpe adatte riuscirei a volare, peccato che non possa permettermele. Che Simoncini sia "apprezzato da alcuni oncologi" (ma quanti erano quelli presenti all'Annual Cancer Convention, intendo persone laureate in Medicina e chirurgia con specializzazione in oncologia) non mi fa specie, perché come vede anche in Italia alcuni medici seguono -ed alcuni applicano- le teorie di Hamer. Personalmente ho conosciuto un oncologo che, di fronte alla malattia della figlia, ha provato anche una strana terapia a base di insetti. Eppure era ed è un ottimo medico: ma di fronte a situazioni che investono in maniera così netta la sfera emotiva siamo tutti uguali. Un po' come l'esempio che le facevo di chi si getta dal ventesimo piano di un edificio in fiamme per sfuggire all'incendio. Proprio per questo diventa fondamentale una corretta informazione a riguardo.

Ribadisco che non voglio convincere nessuno, ma solo difendere la mia inchiesta documentata sulle teorie hameriane da diffamazioni provenienti da personaggi anonimi che frequentano questa discussione. Ma visto che me lo chiede gentilmente, le rispondo: come saprà Simoncini è stato radiato dall'Albo dei medici e condannato (in primo grado) per truffa ed omicidio colposo. Non esiste un suo studio scientifico che dimostri quantomeno la possibilità delle sue teorie, né allo stesso modo esistono testimonianze documentate e validate da peer review (quest'ultimo passaggio è fondamentale) di malati guariti con il suo metodo. Tutto il resto, quindi, sono solo speculazioni sulla «impossibilità di negare l'esistenza di qualcosa che poi però non si mostra mai», come scriveva Montali. Fuffa, per dirla in parole povere. Ci pensi, prima di scrivere «Simoncini ha la cura per il cancro».
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«Il sonno della ragione genera mostri»
Inviato il: 17/12/2008 15:34
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  •  Dipende
      Dipende
Re: Il metodo Simoncini
#99
Ho qualche dubbio
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Caro Ilario, io invece vorrei farti una domanda.
Così ne approfittiamo anche per rientrare in tema:
Tu, cosa ne pensi di Simoncini e del suo metodo?

Immagino che ti sarai fatto un’idea, visto che quando ti ho accennato al bicarbonato, mi hai risposto “che non smuove nulla”.
Hai fatto delle indagini anche in tal senso?
Anche Simoncini ha “sulle spalle" alcuni decessi…e ci mancherebbe altro aggiungerei io.
Devi sapere che il dott. Simoncini, oltre a lavorare in condizioni proibitive (poca assistenza, strutture di fortuna) ha la “sfortuna” di accogliere molti pazienti che all’ultimo consulto col medico ufficiale hanno ricevuto un bacio in fronte e il consiglio “vada a casa e stia con i suoi cari…tanto non c’è più nulla da fare”.

Immagino tu lo sappia, perché la stessa cosa è capitata con Hamer (lo denunci anche tu in un’intervista con una delle infermiere).

Le differenze sostanziali fra i due (Simoncini – Hamer) sono principalmente 2: (ezilogia del male esclusa)
Simoncini, a differenza di Hamer, ha svariate testimonianze positive (alcune rintracciabili ancora oggi) ha prodotto un mucchio di referti consultabili da chiunque.
Simoncini, al contrario di Hamer, non è latitante, cioè è stato accusato, radiato, minacciato, deriso, ma un mesetto fa, ha tenuto un conferenza negli States al cospetto di parecchi oncologi, che hanno apprezzato la sua tesi.

Simoncini, ha la cura per il cancro, perché ha scoperto la causa, un fungo!
Che avrebbe la possibilità di svilupparsi e “diventare” cancro in condizioni ottimali per il fungo e negative per l’organismo ospite.

Ne sai qualcosa, ti sei mai interessato alla faccenda?
Inviato il: 17/12/2008 14:41
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Una implicita risposta
#98
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Da Salerno
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Insonnia, maledetta insonnia. Ma almeno ho trovato qualcosa di interessante, girovagando sulla rete: una risposta di Lorenzo Montali ad un mio concittadino che accusava il Cicap di essere "chiusi di mente". Penso che potrebbe adattarsi benissimo al nostro presunto medico.

«(...) Ma veniamo all'argomento centrale della sua lettera, un argomento che conosciamo bene e che può essere riassunto nella formula: «ma come potete voi negare che possa esistere...?», laddove i puntini possono essere riempiti con qualsiasi cosa: un mondo soprannaturale, la telepatia, un'influenza degli astri sulla vita degli uomini, i rapimenti alieni, ma anche, perché no, un pianeta di marzapane, una lampada che permette di realizzare qualsiasi desiderio, un tappeto volante.
Ebbene, la risposta a questa domanda è una sola ed è una risposta che andiamo ripetendo da ormai dieci anni: non possiamo e non vogliamo negare in linea teorica l'esistenza di nessuno di questi fenomeni, anche perché siamo convinti che molte di queste cose potrebbero rendere molto più divertente e interessante la vita di tutti (io, in particolare, mi prenoterei per la lampada). Molto modestamente però ci permettiamo di aggiungere una considerazione che forse a lei sembrerà "prosaica" e banale, ma che a noi continua a sembrare importante: se ci sono, una o più di queste cose, qualcuno vuole essere così cortese da mostrarle a tutti noi altri e condividere la felicità per una così importante scoperta? Se invece si tratta null'altro che di ipotesi, di teorie non suffragate da alcun riscontro, di raccolte di sogni e belle speranze, be' allora ci lasci dire che la strada della ricerca scientifica seria continua a sembrarci una via migliore di conoscenza.
Perché vede, caro signor Scannapieco, il suo «agnosticismo possibilista» rischia di condurla in un vicolo cieco: da una parte lei è possibilista davanti a chi afferma l'esistenza di un mondo soprannaturale, dall'altra dovrebbe essere egualmente possibilista di fronte a chi nega tale mondo. Si troverebbe in tal modo ad accettare (quantomeno in via provvisoria) due posizioni tra loro contraddittorie e non le rimarrebbe che cercare al di fuori di sé un criterio di verità per decidere quale delle due posizioni è falsa. Lei che criterio sceglierebbe? Noi la nostra scelta l'abbiamo fatta ed è quella che corrisponde alla nostra filosofia: l'analisi di presunti fenomeni paranormali non può che seguire l'unico metodo che assicura l'oggettività della conoscenza: quello scientifico.
Questo non significa che siamo chiusi di mente, ma che fino a quando qualcuno non riuscirà a proporre metodo migliore francamente ci sembrerebbe inutile cambiare. Non ci sembra in effetti di chiedere o pretendere molto: da parte nostra c'è l'assoluta disponibilità a esaminare qualsiasi fenomeno (ripeto fenomeno: non affermazione della «impossibilità di negare l'esistenza» di qualcosa che poi però non si mostra mai) per verificare se effettivamente si tratta di un fatto paranormale o meno ed eventualmente per approfondirne lo studio. Questa è la nostra scelta, sin dall'inizio e non a caso questo Comitato si chiama per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, e non, come sostiene lei, per la loro negazione aprioristica».

E Silvano Fuso aggiunge, altrove:
«Molti avversari del CICAP ci accusano (e insieme a noi accusano la comunità scientifica) di avere una visione positivista e scientista. In realtà penso che nessuno scienziato oramai si rifaccia a queste concezioni ottocentesche assolutamente obsolete e superate che volevano assolutizzare la scienza (da osservare che anche nell'Ottocento i positivisti erano soprattutto filosofi e non scienziati). Una concezione moderna della scienza riconosce inevitabilmente tutti i suoi limiti e soprattutto l'inevitabile provvisorietà delle sue affermazioni. In questo senso indubbiamente Popper ha fornito importanti contributi chiarificatori.
Superando essenzialmente il concetto di verificazionismo tipico del neopositivismo (un'affermazione è scientifica se è verificabile), come è noto Popper ha introdotto il falsificazionismo come criterio di demarcazione tra scienza e non scienza (un'affermazione è scientifica se è falsificabile). Nel libro cui Lei fa riferimento inoltre Popper rivaluta, sia pure con le dovute cautele, il senso comune. "Il senso comune - egli scrive - è in tutte le situazioni problematiche il consigliere più valido e più affidabile. Esso però non è sempre affidabile; e qualora si affrontino problemi di teoria della conoscenza è allora della massima importanza fronteggiarlo in modo seriamente critico". Il pensiero scientifico ha inevitabili debiti verso il pensiero scettico. Ricordiamo per inciso che scetticismo deriva da "sképsis" che in greco significa sia ricerca che dubbio.
Lo scetticismo si manifesta, anche storicamente, in diverse correnti. In Pirrone (365-275 a. C.), ad esempio, esso giunge alle sue conseguenze più radicali di negare l'esistenza di un significato assoluto della realtà. Le cose per Pirrone sono tutte egualmente incerte e indiscernibili. Di fronte a tale constatazione, secondo Pirrone, il saggio deve raggiungere sul piano teorico l'aphasia, cioè la sospensione di ogni discorso positivo (e sul piano pratico l'ataraxia, ovvero l'imperturbabilità). Lo scetticismo estremo può anche condurre al solipsismo, concezione secondo la quale si può negare l'esistenza della realtà esterna al soggetto pensante. Posizione legittima dal punto di vista puramente logico, ma piuttosto sterile dal punto di vista epistemologico. Il pensiero scientifico, pur avendo molti debiti nei confronti dello scetticismo, rifiuta le sue conclusioni più estreme e accoglie invece quello che in esso vi è di più produttivo sul piano metodologico.
Coerentemente con il significato etimologico della parola "sképsi", la scienza rifiuta infatti ogni concetto assoluto di verità proponendosi sostanzialmente come un metodo di approccio alla realtà in cui ricerca e dubbio sono costantemente adottati. Lo scetticismo si manifesta nel pensiero scientifico soprattutto in questa sua caratteristica: ogni affermazione per avere diritto di cittadinanza in campo scientifico deve essere adeguatamente supportata o da evidenze di tipo sperimentale o di carattere logico-matematico. A sua volta tale necessità deriva dal fatto che in campo scientifico è necessario raggiungere l'accordo intersoggettivo.
Le uniche due strade che l'umanità ha saputo individuare per raggiungere l'intersoggettività sono appunto l'osservazione sperimentale dei fenomeni e il ragionamento logico-matematico. Senza un accordo intersoggettivo si rimane inevitabilmente nel campo dell'opinione individuale Relativamente al paranormale, il CICAP adotta proprio questa posizione: non si accontenta delle opinioni individuali ma, prima di accettare qualsiasi affermazione, pretende prove che chiunque possa condividere».

Il che è, in modo più elegante e forbito, quello che ho sostenuto fin dall'inizio.
Buonanotte a tutti.
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«Il sonno della ragione genera mostri»
Inviato il: 17/12/2008 3:16
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Al complotto! Al complotto!
#97
So tutto
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Gentile presunto dottor Carmine,
come era ampiamente prevedibile non risponde ad una sola delle mie argomentazioni (tanto semplici quanto logiche) buttando tutto nel complotto e nella "ingiuria", e scappando via. Fino a prova contraria è lei che ha asserito falsità clamorose, chiamando Hamer "professore", "fisico", "primario" e così via, e diffamando la mia inchiesta.
Lei ha addirittura affermato che «morfina si morfina no» fossero dettagli. E si professa medico. Ciò è semplicemente disgustoso, e fa riflettere non poco. Dunque non sono io quello che ha compiuto e compie attacchi ad personam, come tutti possono ben leggere (scripta manent, ricordi). Avrei potuto sottolineare come lei dia per verità assolute anche le scie chimiche e l'astrologia, ma non l'ho fatto per mantenermi in-topic. Le ho dato la massima disponibilità al confronto, dichiarandomi pronto ad un'intervista che lei poi avrebbe sottoscritto: niente. Evidentemente per lei è molto più semplice difendere Hamer ciarlando di complotti ben nascosto nel suo (ipotetico) anonimato, nonostante tutte le evidenze e le stringenti argomentazioni che le ho proposto. Nonostante il cortocircuito logico di farsi scudo di uno studio scientifico nonostante Hamer rinneghi il metodo scientifico (e -per inciso- non c'è alcuna correlazione tra lo studio che cita e l'ex medico tedesco, come dimostra il mio esempio del buco nero). Nonostante lei si professi medico -ma, a questo punto, ci permetta di dubitarne fortemente- non è stato in grado di sciogliere uno solo dei nodi che dimostrano la pericolosità e la falsità di tali teorie. Anche questo fa riflettere.

Come vede è lei, presunto dottore, ad ignorare i contenuti. Le ho elencato ad esempio la discussione sul forum del MeetUp di Trento, ma ha fatto orecchie da mercante. Era lei quel "CarmColl"? Aveva detto che ci eravamo già incontrati. Del resto non ci sono molti "Carmine Coll." attorno a Monfalcone. Anzi, uno solo, in verità, recentemente balzato agli onori della cronaca per quel povero fagottino abbandonato. E invece niente, preferisce recitare la parte della vittima per non assumersi le proprie responsabilità. Può dunque elencare gentilmente gli insulti che le sarebbero stati rivolti e/o dove avrebbe dimostrato che io sia nel torto, di grazia? Io leggo solo quattro "ineccepibile" e una piangina fatta apposta per non rispondere a domande serie e circostanziate. Le reputa baggianate? Bene, si degni di spiegare dove e perché. Ho parlato di epistemologia in modo molto spicciolo, eppure non ha mai -mai- risposto ad una sola argomentazione. Penso che la sua reazione, piuttosto spaventata, parli da sè.
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«Il sonno della ragione genera mostri»
Inviato il: 17/12/2008 2:16
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  •  cagliostro
      cagliostro
Re: (spero) ultime precisazioni
#96
Dubito ormai di tutto
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Citazione:


Come mai quando si parla di medicina alternativa, spuntano fuori tanti “Zenigata” che s’attaccano al “Lupin” di turno, inseguendolo per tutto il globo, scrivendo articoli, aprendo siti internet, con l’unico scopo di vederlo marcire in galera in modo che non faccia più del male ad alcuno, mentre di quel figlio di una gran baldracca (perdonate il termine) che ha commercializzato un farmaco letale, nessuno di noi conosce manco il nome?


Di nuovo centro fratello
Ma perchè tu ci arrivi ed altri no, perchè ?
Eppure è così semplice !
Le tecniche inquisitorie di manipolazione sono sempre le stesse, o bianco o nero, o Hamer è un nazista o è un salvatore, non si può ragionare su singoli elementi per vedere cosa se ne può trarre di buono.
Io ad esempio ho cercato di sollevare il dubbio che Hamer potrebbe avere avuto un'intuizione davvero geniale ed epocale se l'impulso partisse davvero dal cervello e il comando arrivasse tramite i nervi.
Questo potrebbe dare un senso alla malattia e ridare speranza alle persone malate. Ciò che toglie speranza è l'ignoranza, ovvero il non sapere le cose, che ci fa paura è l'ignoto, ciò che non conosciamo. Se uno magari potesse avere un primo, magari iniziale, riferimento eziologico alla sua malattia, potrebbe recuperare la speranza di venirne a capo, con o senza chemioterapia. Sarà lui a scegliere la terapia, è un diritto libero di ciascuno.
Ma questo è un aspetto marginale.
Il problema non è la chemioterapia o il piscio di capra, come tu hai grandiosamente intuito, il problema è capire come cazzo funziona il tutto, capire per che cazzo mi sono ammalato !
Volete mettere la differenza fra il subire un male oscuro di cui non conosci nulla e invece magari sì subire ma qualcosa cui posso dare un nome, qualcosa che posso cominciare a capire, a spiegare. Forse non sopravviverò lo stesso, ma avrò capito il perchè. Sono morto per un motivo, ne conosco le ragioni.
Io ormai ho una certa esperienza di forum, la tecnica è sempre la stessa, attacco ad personam, ignorare il confronto sui contenuti, ripetere in modo ossessivo e ipnotico le stesse baggianate. Il punto è che queste tecniche non vengono utilizzate solo nei forum, ma oramai a tutti i livelli. Per cui vengono create delle verità ad hoc con il solo potere della manipolazione. Ad esempio mi invento che se uno a settanta anni non fa più l'amore come un atleta è malato. E allora giù di viagra !
Tu pensa, io non sono nessuno, scrivo in un banale forum, e già vengo fatto oggetto di vomito verbale tanto ingiurioso quanto disonesto, che se certi personaggi avrebbero un minimo di dignità dovrebbero rileggere quanto hanno scritto e vergognarsi. Persino dei banali testi di italiano vengono travisati completamente, si pretende di aver capito, ci si permette di insultare a tutto spiano, e una volta dimostrato che avevano torto marcio, non hanno nemmeno il pudore di chiedere scusa, anzi, rincarano la dose.

Io spero che la giovane studentessa climber rifletta su quanto è avvenuto su questo forum.

Saluti a tutti.
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Inviato il: 17/12/2008 1:40
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(spero) ultimissime precisazioni
#95
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Gentile signore,
grazie per gli auguri, ma la camorra salernitana è geneticamente ben diversa da quella napoletana. Non che non sparino, per carità, ma ha meccanismi molto più semplici di quella partenopea. Il vero scandalo (altro che Hamer) è che lo Stato abbia lasciato solo il collega-coetaneo Saviano, che infatti ha dichiarato: "se tornassi indietro non so se lo rifarei". E come dargli torto, pover'uomo. Ma non andiamo off-topic.

Per quanto riguarda questo suo ultimo intervento non aggiunge nulla a quanto già espresso, e infatti le ho già risposto poc'anzi. Chi ha detto che "la medicina ufficiale può permettersi di sbagliare diagnosi"? Credo che lei abbia una visione distorta e pregiudizievole della realtà dei fatti. I peer review servono proprio a smascherare gli errori (voluti o meno) dei ricercatori. Non esiste procedimento analogo nelle pseudomedicine di ogni tipo. Così come non è affatto vero che le case farmaceutiche non pagano i propri errori: il problema è che, nel frattempo, hanno guadagnato così tanto da potersi permettere qualunque class action. Un po' come quando l'autorità garante delle comunicazioni multa mediaset per aver trasmesso più pubblicità del dovuto, e quella paga perché tanto dalla vendita dei carrelli pubblicitari ha guadagnato il doppio. Come ho già specificato, sono farabutti allo stesso modo.

Ma vedo tuttavia che continua ad ignorare il nocciolo della questione. Sono un tipo paziente, non si preoccupi. Ribadisco il concetto: con la medicina che lei chiama "ufficiale" si muore, ma si guarisce anche. E ciò è dimostrabile in maniera chiara ed incontrovertibile (si può discutere sulle percentuali, ma resta il dato di fatto). La teoria di Hamer non ha MAI guarito nessuno. Ora, perché dovremmo considerare le due "medicine" alla stessa stregua? Mi sembra fuori luogo sotto ogni profilo, da quello morale a quello logico. Badi bene che io non sto conducendo alcuna "crociata", e men che meno discuto delle medicine "alternative" in generale. Ho condotto un'inchiesta, l'ho conclusa, l'ho messa a disposizione di tutti. Ed ora difendo le diffamazioni di cui vengo fatto oggetto personalmente da utenti anonimi che scrivono in questo luogo: cosa ci trova di sbagliato in questo? Il paragone che fa con Zenigata è fuori luogo perché io, come ho già ribadito, non ho alcuna volontà persecutoria. Sono un giornalista, non un magistrato. Per mia somma fortuna. Io espongo i fatti, e me ne assumo la responsabilità (a differenza di tutti gli altri) morale e penale, tanto da aver già ricevuto diverse minacce. Se tali fatti avranno salvato già solo una vita umana, potrò reputarmi più che soddisfatto.
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Inviato il: 16/12/2008 21:53
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      Dipende
Re: (spero) ultime precisazioni
#94
Ho qualche dubbio
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Mi dispiace che hai frainteso il mio “dedicare tempo” con un semplice “perdere tempo”, non era mia intenzione sminuire il tuo lavoro.
La cosa che più non comprendo, caro utente firmato è:
Come mai la medicina ufficiale (non tradizionale) può permettersi di sbagliare diagnosi, di promuovere una cura inutile o addirittura dannosa, può prescrivere un farmaco anticancro che come controindicazioni ha scritto “attenzione prodotto cancerogeno” e non si trova mai alcuno che, come hai fatto tu con Hamer, come hanno fatto altri con Simoncini o Di Bella, dedica l’intero tempo che ha a disposizione per “distruggergli” la carriera?
Come mai quando si parla di medicina alternativa, spuntano fuori tanti “Zenigata” che s’attaccano al “Lupin” di turno, inseguendolo per tutto il globo, scrivendo articoli, aprendo siti internet, con l’unico scopo di vederlo marcire in galera in modo che non faccia più del male ad alcuno, mentre di quel figlio di una gran baldracca (perdonate il termine) che ha commercializzato un farmaco letale, nessuno di noi conosce manco il nome?
Perché quando un paziente muore per mano di un medico omeopatico (caso assai raro) viene sputtanato su tutti i canali televisivi…che niente di meno anche la casalinga di Voghera ne è a conoscenza…mentre sono quasi 300.000 i casi l’anno di danni alla salute per mano di un medico o di strutture ospedaliere e sono circa 4000 le persone che se ne vanno al creatore per errori medici o per malattie prese in sala operatoria…e non lo si dice?
Io credo di sapere il perché…e sono convinto lo sappia anche il 90% degli utenti che bazzicano ‘sto sito.

Forse anche per questo molti di noi fanno “il tifo” per Simoncini, Hamer e compagnia bella, anche a volte sbagliando, ma non biasimarci…non è colpa nostra…ci prendono tutti per il culo…
Io, che non credo manco in Dio…a chi devo rivolgermi nel caso mi venga un cancro, o venga ad uno dei miei cari?

Intanto qualcosa in giro ho letto, una mia idea me la sono fatta…e ti giuro! L’unica cosa che ho capito, è di sperare con tutte le mie forze che non mi venga mai un cancro!

Un grosso in bocca al lupo per il tuo prossimo lavoro (sono di Napoli e non immagini quanto lo senta) direi che da un cancro passerai ad un altro, non meno mortale, non meno contornato da menzogne e forse ha gli stessi meccanismi…statte assaje accort’ però…
Inviato il: 16/12/2008 21:27
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(spero) ultime precisazioni
#93
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Da Salerno
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Gentile utente,
innanzitutto la ringrazio per i toni pacati che sta usando. Come ho già avuto modo di dire ad alcuni privatamente, è questo che distingue un uomo da un uominicchio, seguendo la lezione di Sciascia. Le ricordo però che non è mai off-topic difendere il proprio operato professionale, soprattutto quando appunto vengo fatto oggetto di diffamazione da utenti anonimi come quel presunto dottore anonimo. Non ho mai pensato di querelarla ed il mio "lei" è solo retaggio di una severa educazione impartitami, dal momento che presumo che lei abbia più anni di me. Nessun distacco, ma solo una questione di educazione.

Chiariti questi punti, le vorrei specificare ancora una volta che penso che non abbia ben compreso il nocciolo della questione. Quando qualcuno va "fuori dai canoni" e ammazza la gente, come è successo per Hamer e come succederebbe se si desse adito alla mia teoria del decapitare i malati di tumore al cervello, è ovvio che una parte della società civile (quella raziocinante) insorga e chieda che si fermi tale sterminio. Penso che gli esempi che ho già fatto sono lampanti, non c'è molto da aggiungere. La mia inchiesta su Hamer è bella che conclusa: ho voluto inserirla su internet solo per condividere (gratuitamente) quanto avevo scoeprto. Attualmente mi sto dedicando allo studio della camorra nel salernitano ed ai malaffari legati alla gestione dei rifiuti: penso che siano argomenti ben più precipui di queste fandonie. Per cui come vede non "spreco tempo", ma mi difendo dalle diffamazioni anonime inserite sulla Rete. Penso che sia un atto minimo di civiltà. E le preciso che io non "perdo tempo per denigrare questo o quell’altro medico alternativo". Come vede la Rete è infestata da gente (addirittura qui c'è uno che si spaccia per medico) che diffonde entusiasticamente tali teorie. Questo è un pericolo oggettivo per tante persone disposte a credere a tutto. Ma come vede mi sto ripetendo.

Quello che mi preme sottolinearle in definitiva è che "bicarbonato, il piscio delle capre, la cartilagine di squalo, le varie erbe della Cassie" non hanno "smosso" un bel niente: quali sono i "riscontri positivi" di cui parla? Il passaparola della gente? E' esattamente quello che sta accadendo con la Biowashingball pubblicizzata da Grillo. Una ca... volata assurda, che sfrutta il fatto (poco noto) che l'acqua ha di per sè un valore pulente, seppur basso. Ma la gente ci crede, e corre a spendere 40 euro per una truffa. E molti ne sono convintissimi. Facendo perno sul discorso epistemologico affrontato più su, e sul quale non aveva trovato nulla da ridire, è evidente come tali "rimedi" medici che pure hanno destato tanto scalpore fossero del tutto inefficaci. Non sono io a dirlo, ma l'evidenza dei fatti, gli studi epidemiologici e gli studi scientifici successivi. Esistono tuttavia le remissioni spontanee, certo: e magari si riuscisse ad indurle! Ma come le dicevo poc'anzi non c'è nessuna remora della scienza medica ad ammettere che non esiste una spiegazione univoca per tutto. E meno male che sia così, altrimenti da scienza diverrebbe religione. E la scienza, lo dimostra la Pnei, non è affatto chiusa verso il cosiddetto mondo della psiche: è solo che tale mondo va analizzato in maniera chiara ed univoca, non dicendo ognuno una cazzata "tanto la scienza brancola nel buio". E' come se io dicessi che, dal momento che nessuno sa cosa ci sia al di là dei buchi neri, è certo che vi si trovi una enorme piscina nella quale nuota Giuliano Ferrara. Trova il paragone azzardato e irriverente? Eppure è la stessa cosa che fanno questi cialtroni dei quali abbiamo discusso.

Il denominatore comune, egregio signore, c'è ed è già stato scoperto facilmente: è la voglia dell'uomo di non arrendersi alla malattia, e i sottili meccanismi psicologici che regolano questo doloroso universo. Ed è terribile osservare come una volontà positiva possa portare all'autodistruzione. Come ho avuto già modo di dire, è come quando alcune persone si gettano da un palazzo di venti piani per sfuggire ad un incendio che divampa all'interno. Non è logico, non è razionale, e porta inevitabilmente alla morte: ma il cervello ha quella unica "strategia d'uscita", in queste situazioni così precarie. Quindi è interessante analizzare gli studi scientifici, compararli, fare loro le pulci: ma è altrettanto importante non lasciarsi prendere dall'umanissima tentazione di trovare una soluzione facile ed indolore buttando tutto poi nel complotto.

Per quanto concerne il presunto dottore, è interessante notare come faccia proprie con forza le sue parole. Ma in che modo queste dimostrano che Hamer abbia ragione? Mistero. Non ha risposto ad una sola delle domande che gli ponevo, né ha commentato la pagina nella quale tempo addietro il presunto medico Carmine Coll. di Monfalcone sosteneva che quanto scritto nel mio sito era "assolutamente e categoricamente falso". E ovviamente si guarda bene dal farsi carico di tale diffamazione. Tanto basta a comprendere e sbugiardare la forza argomentativa di questi personaggi anonimi.
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Inviato il: 16/12/2008 20:17
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      cagliostro
Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#92
Dubito ormai di tutto
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Dipende ha scritto:
citazione.
ehm, temo che il punto fosse propio quello, ovvero si discuteva sulla bontà o meno di Hamer.


A parte il fatto che il titolo del thread è “Il metodo Simoncini” e non “il metodo Hamer” per cui direi che siamo tutti un po’ o.t., insisto nel dire che, la chiave di tutto è in alcune sostanze che generano reazioni chimiche, bloccando in qualche maniera il progredire del male.

cit.
Gentile utente anonimo! Buonasera.
Innanzitutto le ricordo che "le parole sono importanti", come affermava Nanni Moretti. Per cui eviti ulteriori diffamazioni sulla mia persona affermando che io tessa le lodi della "medicina tradizionale".


Si, sicuramente è stata solo una mia impressione…mettiamola che è colpa mia che spesso odio la medicina tradizionale e chi te la rifila a tutti i costi e m’inferocisco (non è questo il caso)….perdonami non mi querelare.

E solo che negli anni, ogni volta che qualcuno tenta di uscire dai canoni, con sorprendenti rivelazioni, che vanno fuori dai dogmi medici tradizionali, ci sono sempre un nugolo di persone pronte a dedicare la vita per smentirli o denigrarli.
Ripeto, questo non è il tuo caso (continuo a darti del tu, ma non per mancanza di rispetto, anzi).
E...che... a noi poveri umani, buoni solo ad ammalarsi, non ci è consentito capirci una beneamata fava.

Io, se fossi un medico, un giornalista con il pallino della cura al cancro, o un ricercatore, non dedicherei mai la quasi totalità del mio tempo per denigrare questo o quell’altro medico “alternativo”.
Dedicherei tutto il mio tempo alla ricerca della verità (perché è palese oramai che qualcosa sotto ci sia). Comparazioni, deduzioni, riscontri e quant’altro.
Cosa hanno in comune il bicarbonato, il piscio delle capre, la cartilagine di squalo, le varie erbe della Cassie…e tutte le altre sostanze, che in un modo o nell’altro hanno smosso qualcosa?
Quanto è potente la mia mente? Fino a che punto mi può far guarire? Fino a che punto può farmi ammalare?
Certo, ci sono dei personaggi appositi, che questo dovrebbero fare, hanno studiato e sono pagati per questo, ma spesso non lo fanno, badano più alle loro tasche che alla salute dell’umanità.

Non dico che dovresti smettere di pensare ad Hamer e cominciare a studiare per trovare una cura al cancro, ma penso che, se ci mettessi lo stesso impegno che ci hai messo per “smascherare” Hamer, nel cercare un denominatore comune di tutte quelle sostanze che in un modo o nell’altro hanno dato dei riscontri positivi…fra un po’ avremo la cura contro il cancro.

Per quanto riguarda l’anonimato, non è una legge… il nick, è un uso, una consuetudine da tutti accettata, ma ciò non significa che chi non metta nome e cognome, sia da identificare come un anonimo in vena di sparare falsità per poi fuggire col timore di essere querelato. Ti ripeto, in Italia la querela oramai è più che una barzelletta….anzi sembrerebbe che avere una querela per diffamazione sia uno status symbol nel nostro Paese.

Scusa per l’intromissione e buon lavoro con tutto il cuore!

Saluti


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Inviato il: 16/12/2008 18:42
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      cagliostro
Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#91
Dubito ormai di tutto
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Dipende ha scritto:
Il metodo scientifico…cos’è il metodo scientifico in farmacologia?
Un laboratorio di ricerche elabora un farmaco che avrebbe anche degli effetti curativi (forse) ma che come controindicazioni ha la morte del paziente, è un farmaco valido?
E’ capitato più di una volta che non potendo più nascondere le morti accertate, l’ OMS ha dovuto ritirare un farmaco letale dal mercato.
Eppure questo farmaco aveva superato la prova del “metodo scientifico”, peccato solo che chi lo aveva elaborato non avesse una coscienza.
Non entro in merito alla questione “Hamer” perché non ne ho le competenze, ma per cortesia risparmiaci le lodi alla medicina tradizionale.
Usare statistiche di tumori guaribili al 100% mischiandole con altre di tumori inguaribili (0%) e formare un 50% generico, secondo me è da furfanti.
Modificare (restringendo) il range delle analisi di routine per far rientrare quante più persone possibili nella fascia dei “malati” è azione da lestofanti.
Iatrogemia…mai sentito questo termine? Lo sai che causa più morti degli incidenti d’auto e droga messi assieme?
Per cui andiamoci piano con le lodi alla medicina tradizionale.
Poi, se uno ha il cancro e muore sotto le cure di un medico "alternativo", il medico verrà perseguitato per tutta la vita, se invece muore sotto le cure di un medico "tradizionale"...cazzo vuoi? c'havevi il cancro!"...non mi pare giusto.
Poi, lo sai che siamo su di un forum? Sui forum si usa uno pseudonimo (nickname) non perché si ha intenzione di sparar cazzate e rimanere anonimi per non subire le conseguenze, ma è sempre stato così da quando hanno inventato la rete ed i forum.
Poi, dire nome e cognome non basta ad evitar menzogne…guarda la Tv! Ogni giorno assistiamo ad un carosello di menzogne dette da persone che ci mettono il nome, la faccia (da culo) e il titolo professionale…tanto chi gli dice niente? Non hanno manco più vergogna.

Tu dici che Hamer la mamma l’ha curata con la chemio e le radio, io dico che uno dei più grandi oncologi mondiali alla moglie le ha fatto tante iniezioni di vitamina C da farla diventare quasi arancione ed è guarita.
Ma il punto non è Hamer, Simoncini, Bonifacio, Di Bella e tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno cercato strade alternative, la chiave di tutto sta nelle sostanze utilizzate.
Che sia il bicarbonato, o il piscio delle capre, o un virus in grado di attivare le nostre difese.
Che siano i cannabinoidi, l’aloe o l’ascorbato di potassio o la vitamina C, non siamo ancora stati capaci di scoprirlo, soprattutto per l’ ostruzione da parte della “medicina tradizionale” fatta di aziende, manager, fatturati, sponsorizzazioni di campagne elettorali e introiti per massoni.
Eppure qualcosa sotto c’è, è innegabile…perché non provare…provare…provare?
Lo sappiamo tutti benissimo il perché!!!!

Se io domani trovassi il metodo per sconfiggere il cancro soltanto sputandomi in faccia allo specchio tutte le mattine, dici che non ho seguito il metodo scientifico…per cui non me la passeranno?


Ineccepibile !
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Inviato il: 16/12/2008 18:40
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#90
Ho qualche dubbio
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citazione.
ehm, temo che il punto fosse propio quello, ovvero si discuteva sulla bontà o meno di Hamer.


A parte il fatto che il titolo del thread è “Il metodo Simoncini” e non “il metodo Hamer” per cui direi che siamo tutti un po’ o.t., insisto nel dire che, la chiave di tutto è in alcune sostanze che generano reazioni chimiche, bloccando in qualche maniera il progredire del male.

cit.
Gentile utente anonimo! Buonasera.
Innanzitutto le ricordo che "le parole sono importanti", come affermava Nanni Moretti. Per cui eviti ulteriori diffamazioni sulla mia persona affermando che io tessa le lodi della "medicina tradizionale".


Si, sicuramente è stata solo una mia impressione…mettiamola che è colpa mia che spesso odio la medicina tradizionale e chi te la rifila a tutti i costi e m’inferocisco (non è questo il caso)….perdonami non mi querelare.

E solo che negli anni, ogni volta che qualcuno tenta di uscire dai canoni, con sorprendenti rivelazioni, che vanno fuori dai dogmi medici tradizionali, ci sono sempre un nugolo di persone pronte a dedicare la vita per smentirli o denigrarli.
Ripeto, questo non è il tuo caso (continuo a darti del tu, ma non per mancanza di rispetto, anzi).
E...che... a noi poveri umani, buoni solo ad ammalarsi, non ci è consentito capirci una beneamata fava.

Io, se fossi un medico, un giornalista con il pallino della cura al cancro, o un ricercatore, non dedicherei mai la quasi totalità del mio tempo per denigrare questo o quell’altro medico “alternativo”.
Dedicherei tutto il mio tempo alla ricerca della verità (perché è palese oramai che qualcosa sotto ci sia). Comparazioni, deduzioni, riscontri e quant’altro.
Cosa hanno in comune il bicarbonato, il piscio delle capre, la cartilagine di squalo, le varie erbe della Cassie…e tutte le altre sostanze, che in un modo o nell’altro hanno smosso qualcosa?
Quanto è potente la mia mente? Fino a che punto mi può far guarire? Fino a che punto può farmi ammalare?
Certo, ci sono dei personaggi appositi, che questo dovrebbero fare, hanno studiato e sono pagati per questo, ma spesso non lo fanno, badano più alle loro tasche che alla salute dell’umanità.

Non dico che dovresti smettere di pensare ad Hamer e cominciare a studiare per trovare una cura al cancro, ma penso che, se ci mettessi lo stesso impegno che ci hai messo per “smascherare” Hamer, nel cercare un denominatore comune di tutte quelle sostanze che in un modo o nell’altro hanno dato dei riscontri positivi…fra un po’ avremo la cura contro il cancro.

Per quanto riguarda l’anonimato, non è una legge… il nick, è un uso, una consuetudine da tutti accettata, ma ciò non significa che chi non metta nome e cognome, sia da identificare come un anonimo in vena di sparare falsità per poi fuggire col timore di essere querelato. Ti ripeto, in Italia la querela oramai è più che una barzelletta….anzi sembrerebbe che avere una querela per diffamazione sia uno status symbol nel nostro Paese.

Scusa per l’intromissione e buon lavoro con tutto il cuore!

Saluti
Inviato il: 16/12/2008 17:31
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  •  robertomrc
      robertomrc
Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#89
Ho qualche dubbio
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Ilario ha scritto:
E qui rispondo a "robertomrc": per Hamer la malattia è un evento positivo, perché per lui è un processo che la natura mette in atto per risolvere un determinato "conflitto biologico". Addirittura dice che quando vede un malato di leucemia fa i salti di gioia, perché per lui sarebbe in atto una "guarigione" da un tumore alle ossa. Come vedi è follia pura, e non c'entra nulla con la pnei che invece indaga in maniera scientifica le correlazioni tra psiche, emozioni, ghiandole, sostanze chimiche e quant'altro.



Grazie della risp.
Direi che si tratta di pazzia si....

p.s. come io avevo capito benissimo il suo punto di vista, che mi trova perfettam d'accordo...d'altronde è pura logica.
Saluti
Inviato il: 16/12/2008 17:00
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#88
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Gentile utente anonimo! Buonasera.
Innanzitutto le ricordo che "le parole sono importanti", come affermava Nanni Moretti. Per cui eviti ulteriori diffamazioni sulla mia persona affermando che io tessa le lodi della "medicina tradizionale". Se (se) avesse frenato un attimo il suo impeto avrebbe arguito che abbiamo quasi la stessa opinione in merito alle atrocità commesse in nome della scienza. Non ho mai negato che esistano interessi economici e politici sottesi alle medicina (come ho sottolineato, non diversi da ogni altra attività umana, purtroppo). Così come il "metodo scientifico" è certamente migliorabile, tanto che si è modificato nel tempo. Ma c'è una differenza sostanziale, che continua a sfuggirle. Questo corpus è criticabile proprio perché esiste ed è disponibile per tutti, per me come per lei. La forza del metodo scientifico sta proprio in questo, nella sua revisione (ed infatti l'atto scientifico più importante e delicato è appunto il "peer review"). Le aberrazioni che lei cita sono, appunto, aberrazioni: in base ad un solo studio scientifico, magari pilotato, si giunge ad una determinata conclusione. E qui torna in gioco quanto le dicevo prima: tale studio "farlocco" -diciamo così- è visibile per chiunque, cominciano gli studi di revisione e ci si accorge che quella tesi era completamente sballata. Purtroppo non è un procedimento semplice ed immediato, e in questo lasso di tempo prosperano gli sciacalli. Ma tuttavia, come vede, la menzogna non può essere nascosta a lungo.

Ben altro discorso è con chi si pone al di fuori di questo metodo, come le teorie "alternative". Se non ho alcun corpus da analizzare, come posso fare per stabilire la bontà di semplici affermazioni personali? Come dimostra la psicologia e la logica, sono innumerevoli le fallacies che possono indurre in errore anche il più scaltro degli esseri umani. Siamo fatti così, c'è poco da fare. Per questo il metodo scientifico, pur non rappresentando "la" soluzione, è di certo la soluzione migliore che abbiamo al momento. E qui rispondo a "robertomrc": per Hamer la malattia è un evento positivo, perché per lui è un processo che la natura mette in atto per risolvere un determinato "conflitto biologico". Addirittura dice che quando vede un malato di leucemia fa i salti di gioia, perché per lui sarebbe in atto una "guarigione" da un tumore alle ossa. Come vedi è follia pura, e non c'entra nulla con la pnei che invece indaga in maniera scientifica le correlazioni tra psiche, emozioni, ghiandole, sostanze chimiche e quant'altro.

Stesso discorso per quanto riguarda le statistiche citate dall'anonimo Dipende. "Uno su due" è un dato agghiacciante, come ho già scritto. Ma di certo è dimostrato che esistono persone che guariscono grazie a determinati protocolli. Non è così con le teorie di Hamer: non esiste UN SOLO caso di guarigione documentata. Anche questo è un aspetto sul quale riflettere. Inoltre se uno muore seguendo teorie già dimostrate come inefficaci non può pretendere che sia la stessa cosa di chi muore (ma anche si salva, in maniera certificata) seguendo determinati protocolli medici. Altrimenti, lasciando da parte l'epistemologia, se io proponessi di guarire i malati di tumore al cervello tagliando loro la testa, me lo lascerebbe fare? Se è dimostrato scientificamente che tagliare la testa provoca la morte, perché mai dovrei indignarmi se lo Stato mi accusa di omicidio? Senza adeguati studi scientifici che correlino azione e reazione è del tutto impossibile stabilire l'efficacia di una data teoria, quale che sia il suo grado di fascinazione.

Per quanto concerne l'anonimato mi duole deluderla, ma non esiste alcuna legge scritta che imponga di usare nickname. Al massimo una consuetudine, ma non importa: quello che sottolineo è che, di fronte a diffamazioni fatte sulla mia inchiesta, nessuno se ne assume la responsabilità. Un comportamento meschino, converrà con me. Altrimenti anche io posso spacciarmi come medico e usare il mio titolo accademico come grimaldello: e invece, nonostante tutto, sono qui ad esporre i fatti in maniera chiara e documentata. Non voglio certo convincere lei o l'anonimo presunto dottore. Chi è convinto di curare il proprio tumore allo stomaco inghiottendo batteri della tubercolosi è autorizzato a farlo in base all'articolo 32 della Costituzione. E in ultima analisi Darwin poi farà il suo sporco lavoro. Ben altra situazione si pone quando un medico parla di aver verificato tali tesi sui propri pazienti, e/o personaggi anonimi diffondono entusiasticamente queste pericolose teorie. Perché, come lei saprà benissimo, il mondo è pieno di persone disperate di fronte alla propria (o altrui) malattia, e sono disposti a credere al primo ciarlatano che incontrano sulla loro strada. Ed è a loro che, da giornalista, mi rivolgo. Del resto l'informazione corretta è il mio primo ed unico comandamento, e la mia presenza qui è giustificata solo dal fatto di difendere la mia inchiesta dalle diffamazioni qui contenute.

Chi specula sui punti oscuri della scienza medica è un farabutto, e nient'altro. E questo include sia chi coscientemente manipola gli studi scientifici, sia chi sfrutta il dolore delle persone per proporre facili (ma false) soluzioni.
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«Il sonno della ragione genera mostri»
Inviato il: 16/12/2008 16:47
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#87
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Dipende ha scritto:
Ma il punto non è Hamer, Simoncini, Bonifacio, Di Bella


ehm, temo che il punto fosse propio quello, ovvero si discuteva sulla bontà o meno di Hamer.

Se le sue idee hanno portato a gauriti (NO), e se le persone sono morte (SI).
Poi per carità,mi pare evidente che non è che ci sia il massimo della chiarezza nelle aziende farmaceutiche. Ma questo è un altro discorso.

Qui si sta discutendo nel caso specifico di hamer, non si era mai entrati nella questione più GENERALE delle medicine alternative.

Non sò cosa ne pensa il giornalista Ilario a tal proposito, questo te lo dirà lui.
Ma non mi pare abbia lodato la medicina ufficiale ...

(Ad esempio io penso sia un tipo a dir poco pericoloso, questo hamer.
Ciò non toglie che penso che nelle medicine alternative c'è sicuramente dell'utile!).

Piuttosto, mi pare abbia espresso chiaramente cosa pensa di hamer, portando dei dati...

e di questo si discute.
Inviato il: 16/12/2008 16:03
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      Dipende
Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#86
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Il metodo scientifico…cos’è il metodo scientifico in farmacologia?
Un laboratorio di ricerche elabora un farmaco che avrebbe anche degli effetti curativi (forse) ma che come controindicazioni ha la morte del paziente, è un farmaco valido?
E’ capitato più di una volta che non potendo più nascondere le morti accertate, l’ OMS ha dovuto ritirare un farmaco letale dal mercato.
Eppure questo farmaco aveva superato la prova del “metodo scientifico”, peccato solo che chi lo aveva elaborato non avesse una coscienza.
Non entro in merito alla questione “Hamer” perché non ne ho le competenze, ma per cortesia risparmiaci le lodi alla medicina tradizionale.
Usare statistiche di tumori guaribili al 100% mischiandole con altre di tumori inguaribili (0%) e formare un 50% generico, secondo me è da furfanti.
Modificare (restringendo) il range delle analisi di routine per far rientrare quante più persone possibili nella fascia dei “malati” è azione da lestofanti.
Iatrogemia…mai sentito questo termine? Lo sai che causa più morti degli incidenti d’auto e droga messi assieme?
Per cui andiamoci piano con le lodi alla medicina tradizionale.
Poi, se uno ha il cancro e muore sotto le cure di un medico "alternativo", il medico verrà perseguitato per tutta la vita, se invece muore sotto le cure di un medico "tradizionale"...cazzo vuoi? c'havevi il cancro!"...non mi pare giusto.
Poi, lo sai che siamo su di un forum? Sui forum si usa uno pseudonimo (nickname) non perché si ha intenzione di sparar cazzate e rimanere anonimi per non subire le conseguenze, ma è sempre stato così da quando hanno inventato la rete ed i forum.
Poi, dire nome e cognome non basta ad evitar menzogne…guarda la Tv! Ogni giorno assistiamo ad un carosello di menzogne dette da persone che ci mettono il nome, la faccia (da culo) e il titolo professionale…tanto chi gli dice niente? Non hanno manco più vergogna.

Tu dici che Hamer la mamma l’ha curata con la chemio e le radio, io dico che uno dei più grandi oncologi mondiali alla moglie le ha fatto tante iniezioni di vitamina C da farla diventare quasi arancione ed è guarita.
Ma il punto non è Hamer, Simoncini, Bonifacio, Di Bella e tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno cercato strade alternative, la chiave di tutto sta nelle sostanze utilizzate.
Che sia il bicarbonato, o il piscio delle capre, o un virus in grado di attivare le nostre difese.
Che siano i cannabinoidi, l’aloe o l’ascorbato di potassio o la vitamina C, non siamo ancora stati capaci di scoprirlo, soprattutto per l’ ostruzione da parte della “medicina tradizionale” fatta di aziende, manager, fatturati, sponsorizzazioni di campagne elettorali e introiti per massoni.
Eppure qualcosa sotto c’è, è innegabile…perché non provare…provare…provare?
Lo sappiamo tutti benissimo il perché!!!!

Se io domani trovassi il metodo per sconfiggere il cancro soltanto sputandomi in faccia allo specchio tutte le mattine, dici che non ho seguito il metodo scientifico…per cui non me la passeranno?
Inviato il: 16/12/2008 15:39
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  •  robertomrc
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Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#85
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Interessante...
Devo dire che, anche se fosse vero che il cancro viene causato da shock emotivi(e per quel che ne sappiamo sul cancro, potrebbe pure avere una parvenza di validità...POTREBBE), non vedo come la malattia si dovrebbe curare semplicemente "curando" lo shock emotivo - biologico o quel che volete!
Voglio dire, se io avessi una teoria che dice "il cancro è causato dagli shock", penserei a dimostrare o a cercare dati che confermino questo, non certo a proporre come guarigione il "risolvere il conflitto", testando la cosa su dei poveracci.
Anche perchè, a rigor di logica, uno dice:"il conflitto ormai c'è stato, lo shock anche".
Sicchè, qualunque persona dotata di un minimo di buon senso, si accorgerebbe che se questo hamer fosse sincero, non avrebbe proposto il "metodo per guarire", ma "la causa del cancro,secondo me, può essere gli shock".

Invece questo, guarda caso, vuole guarire?
Già questo semplice ragionamento logico dimostra come non ci sia buona fede,o forse pazzia, chi lo sà...

Allucinante cascarci così...

Scusate l'intrusione...
Inviato il: 16/12/2008 14:22
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Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone
#84
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Per completezza di informazione, riporto parte della discussione in cui il sedicente medico Carmine Coll. (è lei? altrimenti come mai avrebbe scritto che «ci siamo già conosciuti»?) faceva delle affermazioni a dir poco interessanti. La pagina, che trattava dell'argomento "scie chimiche", è stata poi eliminata dal MeetUp di Trento per motivi sconosciuti. Parte è ancora reperibile qui.


Carmine, CarmColl, da Monfalcone, 1 marzo 2008
Ecco il link sul virus inventato hiv, redatto da un medico molto coraggioso, attualmente e da molti anni di ruolo nel reparto malattie infettive dell'Ospedale Maggiore di Trieste.

Axlman, 1 marzo 2008
Che c'entra con l'argomento di questo thread? Se continui di questo passo, aspetto con ansia il momento in cui farai pubblicità ad Hamer.
Qui puoi farti una cultura su tuoi colleghi ciarlatani espulsi dall'ordine per frodi varie di carattere medico, perché non basta il pezzo di carta per essere automaticamente competenti e soprattutto onesti.

CarmColl, 1 marzo 2008
Lascia stare Hamer amico. Te lo dico una volta sola. Lascia stare. Lascia stare il metodo scientifico. Attieniti alle scie chimiche, se non vuoi finire definitivamente e ad imperitura memoria nella spazzatura storica del pensiero umano. A buon intenditor poche parole.

Axlman, 1 marzo 2008
Di bene in meglio, siamo arrivati alle minacce a mezza bocca: complimenti vivissimi "dottore". E meno male che ti dipingevi come la povera vittima indifesa dei «cattivi debunker». Non mi dire che ci ho indovinato e sei davvero un ammiratore di quel pluriassassino giustamente condannato.
Per finire: no, visto che ha dimostrato di essere il metodo migliore che abbiamo a disposizione, io il metodo scientifico non lo lascio stare solo perché tu neanche sai dove stia di casa.

CarmColl, 1 marzo 2008
SI

Axlman, 1 marzo 2008
Benissimo, anzi tristissimo.
E così il cerchio si chiude sulla professionalità e la scientificità dell'approccio ai problemi del nostro "medico" Carmine, ammiratore di questo bel tipino qui.
Già che sei nell'ambiente, Carmine, fai i complimenti da parte mia a Benedetto L. dell'ospedale Sant'Andrea di Roma, che gli altri li induceva a non curarsi e, pure dietro lauto compenso, a crepare tra indicibili sofferenze seguendo la «Nuova medicina germanica» di Hamer, però chissà perché sua madre la faceva curare con la radioterapia della «cattiva» medicina convenzionale.

CarmColl, 1 marzo 2008
Io sono un ammiratore di Hamer. Non pratico la Nuova Medicina, perchè inapplicabile allo stato attuale delle cose. Nè approvo gli sciacalli che gli orbitano attorno, che ben conosco.
Un giorno la Scienza dovrà chiedere scusa a questo martire.
Così come a molti altri.
Certi delicatissimi argomenti non meritano di essere discussi con personaggi anonimi trincerati sotto quella che potrebbe essere la sigla di un detersivo per i piatti: AXLMAN BUCATO PERFETTO, oppure, AXLMAN RISCIACQUO VELOCE.
Ma con chi sto parlando ?
Preferisco andare a fare i piatti sul serio a questo punto
Ciao debunker.

Axlman, 2 marzo 2008
Guarda che quello che lasciava crepare i pazienti tra enormi sofferenze, ché non permetteva niente per alleviare il dolore, che ne nascondeva la morte per continuare a prendere la retta e che poi scaricava i suoi pazienti morti o moribondi negli altri ospedali per poter dire che non erano morti da lui, è proprio il tuo bell'eroe, non gli sciacalli che gli orbitano intorno: è una lettura interessante che consiglio a tutti, per capire quanto siano pericolosi certi pensieri antiscientifici e settari, da congrega mistica.
A proposito, anche il tuo eroe aveva un cancro, più precisamente al testicolo desto: però lui, il tuo messia, invece di curarselo risolvendo conflitti, se lo è fatto asportare chirurgicamente. Comodo usare gli altri come cavie dei propri metodi folli, ma non se stessi, vero?
Sì, il giorno in cui la superstizione e il fanatismo irrazionale la faranno di nuovo da padrone come durante l'Inquisizione e la caccia alle streghe. Tu purtroppo sei già ben avanti su questa strada e dedichi tutto te stesso per convincere gli altri a seguirti.
Poi non ti meravigliare se gente come me si preoccupa che gente come te faccia proseliti verso tali tenebre di ottusa e barbarica inciviltà.

CarmColl, 2 marzo 2008
Di fronte a queste affermazioni, provo solo pietà per te, Axlman.
Non riesci ad argomentare sulle scie chimiche, adesso pretenderesti di giudicare il percorso di un Hamer, teologo, fisico, professore universitario, primario, inventore di sopraffini strumenti chirurgici per gli interventi di ginecologia oncologica, plurispecializzato, martirizzato dai tuoi compagnucci, spacciatori, trafficanti d'armi i Savoia.
Quanto è scritto nella tua "lettura interessante" è assolutamente e categoricamente falso. Hamer è persona eccezionale, ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, un genio a tutti gli effetti e una persona di sensibilità straordinaria.
Se prima di conoscerti, Axlman, nutrivo più di qualche dubbio sulla storia delle scie chimiche, adesso comincio a nutrire più di qualche dubbio sul fatto che dietro questa storia ci sia più di quanto una mente normale, onesta, possa immaginare. E questo grazie a te Axlman.
Farebbero bene a licenziarti subito. Se continui così, presto ci crederanno anche i neonati alle scie chimiche. Ottimo lavoro, Axlman.
PS: se la superstizione e il fanatismo stanno prendendo sempre più piede è grazie alla scienza corrotta, caro Axlman, e ai personaggi come te, che vorrebbero sbugiardare le scie chimiche, ma che con il loro atteggiamento arrogante, inquisitorio, ingiurioso, evocano subito nelle persone che li ascoltano un senso di falso, di inganno, di finto.

Axlman, 2 marzo 2008
Amen.
Non credo che avrò più molta voglia di rispondere ad uno di essere discepolo ed adoratore di pluriomicida, per di più pluriomicida in nome delle proprie fissazioni messianiche: come ho detto tante volte, con gli allucinati visionari fuori di testa non si ragiona.

CarmColl, 2 marzo 2008
Dopo che il povero Hamer ha denunciato in tutti i modi le persecuzioni perpetrate nei suoi confronti e nei confronti dei suoi famigliari da parte dei criminali Savoia, compagnucci di Axlman, e dopo anni e anni di sofferenze inaudite e pressioni psicologiche di ogni tipo, finalmente si scoprirà la terribile verità sui fatti che vedevano vittime predestinate papà Hamer e il povero figliolo Dirk.
Buona, triste lettura

Axlman, 2 marzo 2008
Fammi capire, Carmine: visto che un criminale, principe ma pur sempre criminale, gli ha ucciso il figlio per sbaglio, facendola franca, portando Hamer ad uno stadio terminale di paranoia e di mania di persecuzione, ne consegue che Hamer è un genio indiscusso e che ha il diritto di sacrificare sull'altare della propria megalomania dei poveri disperati, illudendoli di guarirli con delle assurdità pseudoscientifiche (assurdità per cui si fa pure pagare cospicue parcelle, ché il gran benefattore non dona il suo gran sapere gratis), facendola franca anche lui.
Sarebbe questa la tua tesi?
Tra parentesi, ti ricordi, sì, che il titolo di questo thread è «Scie chimiche» e non «Come e perché adorare e santificare un pluriassassino con manie messianiche, riconosciuto tale in più nazioni»?

CarmColl, 2 marzo 2008
Biografia del dott. Hamer
Il dott. med. Ryke Geer Hamer è nato in Germania nel 1935. A 18 anni ha conseguito la maturità ed iniziò gli studi di medicina e teologia all'università di Tubinger. Dopo diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tubinger e Heidelberg, nel '72 conseguì la specializzazione in medicina interna e iniziò ad occuparsi quale primario in ginecologia di molti malati di cancro. Parallelamente coltivava un hobby molto particolare: quello dell'inventore. A lui si devono l'invenzione dello scalpello a taglio atraumatico utilizzato in chirurgia plastica, con lama 20 volte più sottile di quella di un rasoio, della sega speciale per ossa utilizzato in chirurgia plastica, del lettino da massaggio che si adatta automaticamente alla forma del corpo, come pure di un apparecchio per la transcutanea del siero.
Nel 1976 il dott. Hamer, con la moglie ed i suoi quattro figli, volle ritirarsi in Italia, per curare gratuitamente i malati nei quartieri più poveri, dal momento che i brevetti depositati delle sue invenzioni gli permettevano un reddito sufficiente. Il 18 agosto 1978, alle tre del mattino il principe Vittorio Emanuele di Savoia, improvvisamente impazzito, sparò nel pressi dell'isola Cavallo al figlio del dott. Hamer, Dirk, che stava dormendo in barca. Per più di tre mesi Dirk lottò tra la vita e la morte e alla fine il 7 dicembre morì. Questa perdita inaspettata cambiò la vita del dott. Hamer e della sua famiglia. Poco dopo la morte di suo figlio infatti si ammalò di cancro ai testicoli. Lavorando come primario in ginecologia nella clinica oncologica universitaria di Monaco, gli venne il dubbio che la sua malattia potesse essere in rapporto allo choc della morte di suo figlio e quindi che il suo tumore al testicolo non fosse scaturito da una "cellula impazzita", ma dovesse essere in relazione al cervello. Chiese ai suoi pazienti se anch'essi avessero vissuto un avvenimento terribile e scoprì che tutti, in effetti, avevano subito un evento traumatico prima di ammalarsi.
Nell'ottobre 1981, quando volle portare la sua scoperta ad una conferenza medica, il dott. Hamer fu richiamato dal direttore della clinica e posto davanti alla scelta di negare le sue scoperte o di lasciare la clinica. Non potendo certo rinnegare i dati da lui raccolti e verificati, conscio dell'immenso potenziale di beneficio per tutti i pazienti contenuto nelle sue scoperte, decide, suo malgrado di lasciare la clinica. Prima di partire riuscì a raccogliere i dati di tutti i suoi pazienti affetti da cancro ed i relativi risultati. Egli presentò quindi la sua ricerca all'università di Tubingen e Heidelberg, dove insegnava da diversi anni, allo scopo di verificare la fondatezza delle sue scoperte a livello universitario. Pochi mesi dopo i decani dell'università respinsero in circostanze misteriose le sue teorie sulla correlazione tra cancro e psiche, senza nemmeno verificarne l'esattezza.
Incurante delle opposizioni nazionale ed internazionali, degli attentati alla sua vita, dei 67 tentativi d'internamento psichiatrico forzato e alle campagne mediatiche calunniatrici, il dott. Hamer, dal canto suo, ha continuato l'assidua ricerca e verifica delle leggi biologiche da lui scoperte, indagato su più di 30mila pazienti e verificato in ogni caso l'esatta corrispondenza e fondatezza delle sue scoperte.
Infine, il 11 settembre 1998, presso l'istituto oncologico S. Elisabetta a Bratislava e il dipartimento oncologico di Trnava si è proceduto alla verifica delle cinque leggi biologiche della Nuova Medicina a livello universitario, trovandole perfettamente confermate (vedi allegato).
Questa è la vera storia del dott. Hamer, posso dare una personale testimonianza che tutto questo corrisponde a verità, come persona che ha avuto esperienza diretta e ha conosciuto personalmente questo genio straordinario, e come medico, per quanto riguarda la verificabilità clinica.
Come medico, mi sento di affermare che non esiste al momento possibilità alcuna di applicazione di questo metodo, la cui incredibile complessità prevede la disposizione di strutture cliniche-ospedaliere dedicate, che attualmente non esistono.
Detta teoria comunque, è al momento molto diffusa a livello conoscitivo fra medici e professionisti del settore, e specie nelle mani di psicologi, può rivelarsi un prezioso strumento di supporto alle cure tradizionali, le quali voglio ricordare a soggetti come Axlman, totalmente ignorante in materia evidentemente, spesso falliscono. Di fatto, conosco molti pazienti e colleghi oncologi che a livello non ufficiale trovano nella teoria di Hamer momenti di riflessione e sostegno.
Per chi fosse interessato, sono chiaramente a completa disposizione. Unico escluso, Axlman

Axlman, 2 marzo 2008
Mi hai convinto: se davvero tu sei un medico e davvero molti tuoi colleghi oncologi pensano seriamente, anche solo per un momento, che si possa guarire un cancro "risolvendo i conflitti interiori", allora è senz'altro vero che i medici sono tutti una manica di ciarlatani incompetenti ed inaffidabili.
Per inciso, nella mia vasta ignoranza in materia, mi risulta la medicina canonica non ha mai preteso di essere infallibile; altresì nella mia vasta esperienza di vita ho constato che, chiunque sostenga di essere infallibile e promette certezze quasi assolute, si rivela sempre un truffatore fatto e finito.
Sempre per inciso, se tu fossi davvero un medico che ha anche la minima idea di quello di cui va cianciando, daresti delle percentuali precise di guarigione, che la medicina ufficiale, tali percentuali le dà e le comprova, non si limita a generici «spesso»: spesso quanto, "dottore"? E riguardo a quale tipo di cancro, che come tu certo saprai, "dottore", non tutti hanno la stessa percentuale di guarigione. E all'interno di ogni tipo, per dare una valutazione corretta, va considerato anche quanto precocemente viene diagnosticato, naturalmente.
Allora, invece di limitarti ad uno «spesso», tu che ne sai molto più di un ignorante totale come me, perché non illumini tutti quanti fornendo qualcosina di più preciso e circostanziato?
Hai forse qualche forma di allergia ai numeri e alla documentazione, che non ne fornisci mai, "dottore"?
Naturalmente parlo di documentazione seria e imparziale, non quella fuffa che hai linkato e che proviene da siti complottisti e dagli «Amici di Dirk», che guarda caso è l'associazione fondata da Hamer: Hamer ha ragione perché... ma perché lo dice Hamer, perbacco, e si sa che Hamer è un genio. E si torna al discorso della fede, dell'irrazionalità, della superstizione, delle sette, dei guru e degli adepti che fanno proselitismo.
Già che siamo in tema di documentazione, un altro paio di cosette, visto che tu e lui siete tanto intimi. Innanzitutto ti fai mostrare, e poi magari mostri anche a noi, la documentazione di tutti i bei diplomi e specializzazioni e quant'altro di cui hai parlato? No perché non risulta da nessuna parte che sia mai stato professore universitario, né ginecologo (men che meno primario di ginecologia), né fisico (ma forse tu, molto più esperto nel campo di me come sei, hai tradotto "physician", in inglese "medico", con fisico), né plurispecializzato (anzi è stato radiato dall'Ordine nel 1986, 14 anni dopo il suo internato), né tanto meno inventore di alcuno strumento "sopraffino" (il suo scalpello non è mai stato commercializzato perché estremamente pericoloso).
Anzi, ancora prima, deciditi a documentare che tu sei veramente medico, perché sinceramente, più scrivi, più dai l'impressione opposta: e di millantatori non se ne sente l'esigenza, né qui, né altrove.
Infine potresti magari comunicare alle autorità dove si nasconde il tuo guru Hamer, visto che è indagato da due procure tedesche per "incitamento all'odio razziale": non è bello aiutare i criminali ricercati, sai?
P.S.
Visto che non ti piace chi parla dietro le spalle e visto che hai accusato d'Amato di scrivere il falso sul suo sito, ho pensato di invitarlo qui: ho fatto bene, vero?

Ilario D'Amato, 2 marzo 2008
Signor Carmine! Buonasera, o buonanotte. Faccia lei.
Lei ha scritto che quanto riportato nel mio sito è (cito) «assolutamente e categoricamente falso». Mi dimostri il contrario, possibilmente senza riportare opinioni private di suo cugino o testi pubblicitari di siti che vendono i libri di Hamer. Perché vede, la biografia che ho raccolto ha a supporto numerosi documenti ufficiali. Per quanto riguarda le cosiddette "verifiche", le chiedo: se una decina di ingegneri scrivesse un foglio sul quale affermano che i ponti costruiti con la sabbia sono solidi e sicuri, lei lo troverebbe "confermato scientificamente"? E salirebbe su quel ponte a bordo di un pesante Tir?
Lei dice di aver conosciuto personalmente Hamer. E posso anche crederle. Afferma anche di essere medico, ma qui ho i miei dubbi. Perché dovrebbe sapere benissimo che una sperimentazione si condue a doppio (o triplo) cieco, proprio per evitare che lo sperimentatore possa in qualche modo influenzare i soggetti e la raccolta dei dati. Hamer sostiene di avere circa 40mila cartelle cliniche che dimostrano la validità del suo metodo, ma non le ha mai fatte vedere a nessuno. Dice che con le sue teorie si guarisce al 98% da ogni tipo di malattia, tumori compresi, ma non esiste un solo (neanche uno, ribadisco) caso documentato di guarigione grazie alla "Nuova Medicina" (ora "Germanica"), mentre al contrario esistono centinaia di testimonianze -rigorosamente documentate- di morti a causa di questa follia.
Come medico afferma di poter dare una "verificabilità clinica": può dirci come ha compiuto questa verifica? Che metodo ha utilizzato? Se e quante persone ha "curato" con le teorie di Hamer? Non dimentichi di dire in quale preciso punto del mio sito ci sono falsità.
Sono umilmente in ascolto.

CarmColl, 2 marzo 2008
Buona sera a lei.
Caro signore, se dovessi impiegare il mio tempo per sbugiardare tutte le ciarle presenti in rete, dovrei essere stipendiato appositamente.
Lei forse lo è ?
Al contrario, basta leggerlo il libro di Hamer e applicarlo ai pazienti. Per applicarlo intendo condurre un'anamnesi facile facile secondo le indicazioni del genio tedesco.
Lei questo lo ha mai fatto ?
Io l'ho fatto e lo faccio con i miei pazienti.
Lo faccia anche lei, magari se le capita qualche conoscente, parente, amico, così poi ne riparliamo. Mi indichi i punti precisi del libro che le risultano poco chiari o che crede siano errati, dal suo punto di vista.
Si ricordi che tuttora alla medicina tradizionale sfugge l'elemento fondamentale eziologico. E una terapia non può essere curativa, ma solo palliativa, qualora manchi la cognizione eziologica delle malattie.
Nella teoria del dott. Hamer posso rigorosamente riscontrare, nella mia piccola esperienza di medico intendo, la correlazione eziologica indicata.
Come già detto, per quanto riguarda la parte gestionale della malattia, il metodo non è realizzabile, e difatti io non lo applico.
Detto questo, in riferimento al forum in discussione, per quanto le riguarda io non sono medico, ed Hamer è un ciarlatano. Non è un problema. Così come non è un problema la mia personale opinione che quanto riportato nel suo sito, è assolutamente e categoricamente falso.
Le auguro una buona notte e una vita senza conflitti biologici.

Ilario D'Amato, 2 marzo 2008
Gentile signor Carmine, vorrei rivolgerle una domanda citandola: «Certi delicatissimi argomenti non meritano di essere discussi con personaggi anonimi (...) Ma con chi sto parlando?». Come vede io ci metto nome, cognome e faccia. Pensa che anche io sia pagato -che so- da una loggia ebraica? Bene, lo dica chiaramente. Non sono abituato ai giri di parole. Io sono colui che dico di essere, e lei può verificarlo in ogni istante. Lei invece chi è? Dice di essere un medico... Ci illumini, la prego.
Lei stesso dice di applicare le idee di Hamer su alcune persone: «Io l'ho fatto e lo faccio con i miei pazienti», scrive. Ma non ha risposto alle mie domande. Le riporto nuovamente, forse le sono sfuggite. Lei ha affermato di poter dare una "verificabilità clinica" della bontà delle teorie di Hamer: può dirci come ha compiuto questa verifica? Che metodo ha utilizzato? Se e quante persone ha "curato" con le teorie di Hamer? Non ha risposto.
Inoltre le faccio presente di non aver mai detto che ci siano punti "oscuri" nel "Libro d'oro" di Hamer. Ci sono solo evidenti e palesi falsità, come dimostrato da tutti i medici del mondo. Ma lasciamo da parte il principio di autorità: lei conosce gli "artefatti ad anello"? Dovrebbe. Questa foto, che Hamer inserisce nelle copertine dei suoi libri, ne è un palese esempio. Non c'è bisogno del parere di Maximilian Reiser, presidente dei radiologi tedeschi, o di tutti gli altri radiologi del mondo: basta osservare. Gli anelli, perfettamente sferici e concentrici, attraversano la linea mediana del cervello senza subire modificazioni né, a loro volta, modificare il tessuto celebrale. Ciò è fisicamente impossibile, a meno di non pensare -come sostengono alcuni hameriani, che i "focolai" siano una sorta di traccia spirituale. Mettiamoci anche la reincarnazione, l'ottava legge della risonanza e i puffi rosa che ballano il samba, ed il quadro è completo.
Per quanto riguarda la sua "personale opinione", la invito a prendersi le sue responsabilità. Lei può dire ciò che vuole, ovviamente, ma mi deve dimostrare che «quanto riportato nel mio sito è assolutamente e categoricamente falso», come continua a ripetere. Lei ha il diritto di critica, ma io ho il diritto di difendere la mia inchiesta documentata dalle calunnie e dalle diffamazioni di chi mischia medicina e religione.
Resto ancora una volta in umile ascolto.

Marko, 2 marzo 2008
Interessante, tre pagine di post e Carmine ancora non ha risposto alla semplice domanda di Ilario (dove e cosa è falso nel suo sito). Non sapevo molto di Hamer, ma ora, l'atteggiamento di Carmine mi permette di farmi un'idea abbastanza precisa sull'agomento.
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Inviato il: 16/12/2008 13:56
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#83
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Gentile utente anonimo,
sono seriamente imbarazzato per quello che scrive. Speravo che fosse più semplice parlare di epistemologia con uno che si spaccia per medico. E dovrebbe essere così, in teoria. Ma come vede la vita riserva sempre delle sorprese.

È incredibile come lei sia riuscito a non rispondere ad una sola delle mie argomentazioni. Devo farle sinceri complimenti: il mio raziocinio e la mia etica me lo impedirebbero. Tuttavia, nonostante tutto quello che lei ha scritto, non è stato in grado di dimostrare la correlazione tra lo studio che cita e le teorie hameriane. Al di là del fattore "metodo scientifico", sul quale mi riservo di ritornare. Visto che il parlare semplice non è servito nel suo caso, userò una potente arma logica: la RAA, "reductio ad absurdum". Ipotizziamo che lei abbia ragione: diciamo che lo studio che cita dà effettivo supporto scientifico alla teoria di Hamer circa gli organi innervati o meno. Perché mai l'effetto dovrebbe essere causato dagli shock biologici piuttosto che dall'aver mangiato formaggio svedese? Qui entra in causa un altro tassello logico, il post hoc. Se abbiamo assunto come valida la dimostrazione dello studio a supporto delle tesi hameriane, come facciamo a significare che l'effetto (il tumore) segua il comportamento (lo shock) o piuttosto che il comportamento abbia influenzato in qualche modo l'effetto? E tutti questo sempre assumendo come valida la sua ipotesi, del tutto indimostrata, che lo studio del professor Giuseppe Carrieri supporti in qualche misura le tesi dell'ex dottor Ryke Geerd Hamer.

Spero che anche questa volta io sia stato abbastanza chiaro. Del resto, apro una piccola parentesi epistemologica, la scienza medica non ha mai affermato di avere la risposta a tutte le sue domande (a differenza di Hamer, che millanta guarigioni al 98% ma non ne esiste una sola al mondo dopo 27 anni). Lo studio che cita (datato 2004) afferma che sicuramente tale "mistero" è legato alla MRMA, e che forse vi è una correlazione con la nefropatia cronica da analgesici. Cos'è che la spaventa, il fatto che non vi sia una correlazione certa e matematica tra le due cose? Ma nenche Hamer ce l'ha, se è per questo. Non esiste un solo studio scientifico che dimostri la correlazione che lei lascia intendere. Insomma, fa leva su aspetti ancora poco noti dei trapianti legati ad una singola tipologia di tumori quando Hamer, come lei dovrebbe sapere bene, rinnega addirittura l'esistenza delle metastasi. Come la mettiamo, dunque? Perché vede, il discorso hameriano è consecutivo: non si può parlare delle minuzie ignorando i palesi errori di cui si macchia, tra cui i cosiddetti "focolai". Ma del resto lei ha liquidato la questione «morfina si morfina no» come dettagli. E si professa medico. Mi lasci esprimere tutto il mio disgusto, prima che la perplessità circa la sua reale identità e titolo di studio.

La questione, egregio utente anonimo, è molto più semplice di quanto lei la voglia far apparire. Esiste un metodo chiamato "scientifico" che è alla base della medicina e delle scienze in generale. È migliorabile? Certamente! Ma è un punto di partenza imprescindibile. Dire "secondo me è così" facendo leva sulle sensazioni comuni poteva andare bene nel Medioevo, ma non oggi. Per questo gli "scienziati" di quel'epoca (non tutti, per fortuna) reputavano che la Terra fosse al centro dell'universo: analizzando la questione da un punto di vista personale non poteva che essere così. Sono occorsi gli studi tolemaici e l'invenzione -appunto- del metodo scientifico galileano per confutare qualcosa che, senza tali strumenti, poteva apparire più che plausibile. Ed Hamer si pone appunto al di fuori di tutto questo sistema, come le ho spiegato più su.

Ma le dirò di più. Mi metto a sua disposizione come giornalista per redigere un'intervista registrata nella quale lei può dire tutto quello che vuole sull'argomento, attaccare gli ebrei per l'Olocausto che starebbero commettendo e via discorrendo. Mi impegno per iscritto a farle avere una copia scritta dell'intervista, che lei poi accetterà o modificherà prima di mandarla in stampa. Mi sembra equo. I miei recapiti sono presso il quotidiano "Cronache del Mezzogiorno" , via Conforti 11 - 84100 Salerno, 089/256911. Come vede io dò la massima disponibilità ad un confronto che sia serio e non mediato da uno schermo, giacché opinioni personali di un anonimo che si spaccia per medico, francemente, non mi interessano. Io sono intervenuto solamente per difendere la mia inchiesta dalle diffamazioni di cui era stata fatta oggetto in questa sede: il resto sono solo bubbole. Del resto lei non ha ancora risposto: da medico, effettuerebbe su un paziente la "terapia hameriana" di batteri della tubercolosi per i malati di carcinoma allo stomaco?
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Inviato il: 16/12/2008 13:21
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#82
Dubito ormai di tutto
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Veniamo al documento che ho segnalato.

"INTRODUZIONE
Nei pazienti trapiantati l’incidenza di tumori maligni,
confrontata per classi d’età, è 3-4 volte superiore rispetto
alla popolazione generale (1, 2).
Particolarmente aumentata è l’incidenza di neoplasie
generalmente poco frequenti, quali carcinomi squamocellulari,
linfomi, carcinomi epatobiliari, labiali, vulvari ed
anali, o addirittura molto rare come il Sarcoma di Kaposi
(400-500 volte più frequente rispetto alla popolazione
generale). Le neoplasie maligne più frequenti nella popolazione
generale quali il carcinoma del polmone, della mammella,
della prostata, del colon e della cervice uterina non
mostrano, invece, significativi incrementi di incidenza.
Nei pazienti trapiantati l’aumentato rischio di sviluppare
una neoplasia riconosce senza alcun dubbio un fattore
determinante: la terapia immunosoppressiva.”

Questo è un dato generale, che tutti i medici conoscono.
Vedete scritto da qualche parte riferimenti a neoplasie renali ?
O a neoplasie negli organi trapiantati ?
No, perché questa è solo l’introduzione alla discussione, è il razionale che introduce all’articolo.
Ovvero, dato che la terapia immunosoppressiva aumenta l’incidenza di tumori e ti dice anche di quali tumori (INTERESSANTE CHE NON SIANO QUELLI PIU' FREQUENTI NELLA POPOLAZIONE GENERALE, vedi AIDS e DOTTOR KREMER), io nefrologo vado a vedere la letteratura, i dati, le statistiche per quanto riguarda le neoplasie renali in relazione alla problematica del trapianto.
In termini molto semplici: sappiamo, per quanto riguarda le neoplasie in generale che la situazione è quella espressa sopra. Come si presenta la situazione per quanto riguarda la neoplasia renale ?
Procediamo.

“Negli ultimi anni in relazione all’utilizzo di donatori
sempre più anziani ed alla presenza nelle liste d’attesa di
riceventi in età sempre più avanzata, la problematica relativa
all’insorgenza delle neoplasie dopo il trapianto ha ripreso
nuovo vigore.”

Certamente, nel paziente anziano è più facile riscontrare una neoplasia, quindi è necessaria un' attenzione maggiore. E’ necessario poter diagnosticare un tumore preesistente al trapianto. Infatti, un tumore preesistente ha un decorso più aggressivo in caso di terapia immunosoppressiva rispetto ad un tumore che si forma successivamente de novo. Questo è persino banale, non occorre essere medici. Viene peraltro ribadito nelle conclusioni, vedi sotto.
Procediamo.

“In questo quadro complessivo si presenta
di particolare interesse per il nefrologo la problematica
relativa all’insorgenza dei tumori renali primitivi nei
pazienti già sottoposti o da sottoporre a trapianto renale.
Nel trapianto di rene il riscontro di una neoplasia renale
primitiva può avvenire in quattro differenti situazioni:
1) Nell’ambito dei reni del donatore al momento del prelievo;
2) Nell’ambito dei reni nativi del ricevente prima del trapianto;
3) Nell’ambito dei reni nativi del ricevente, insorta “de
novo” dopo il trapianto;
4) Nell’ambito del rene trapiantato, insorta “de novo”
dopo il trapianto.”

Il nefrologo, che si occupa di reni, si pone la problematica del cancro del rene in relazione al trapianto e in relazione alla terapia immunosoppressiva. Molto semplice. E vengono elencate tutte le possibilità di fronte alle quali si può trovare lo specialista nefrologo.

“TUMORE PRE-ESISTENTE NEL RENE DEL DONATORE
AL MOMENTO DEL PRELIEVO
Le neoplasie renali rappresentano il 21% di tutte le neoplasie
riscontrate nei donatori al momento del prelievo
(Cincinnati Transplant Tumor Registry) (7).
Il mancato riconoscimento di una neoplasia renale in
corso di prelievo d’organo determina conseguenze letali in
circa il 40% dei riceventi, a causa della rapida progressione
della neoplasia favorita dalla terapia immunosoppressiva
(7). È quindi indispensabile, in corso di prelievo d’organo,
seguire precise procedure dettate dalle linee guida.”

Se io prelevo un rene destinato ad essere trapiantato e non mi accorgo che all’intenro di questo rene c’è già un cancro, la terapia immunosoppressiva successiva determinerà una rapida progressione di questa neoplasia.
Quindi i tumori preesistenti in presenza di terapia immunosoppressiva si aggravano. Ecco perché, considerato l’aumento dell’età dei pazienti donatori, e di quelli riceventi, è necessario escludere che non ci siano già tumori prima del trapianto e quindi prima della terapia immunosoppressiva.
Più semplice di così.

“TUMORE PRE-ESISTENTE NELL'AMBITO DEI RENI
NATIVI DEL RICEVENTE PRIMA DEL TRAPIANTO”

La problematica è la stessa alla precedente, come ho già spiegato.
Basta leggere il testo: un tumore pre-esistente con la terapia immunosoppressiva va peggio, sia del donatore che del ricevente.

“TUMORE INSORTO “de novo” DOPO IL TRAPIANTO
NEI RENI NATIVI

Il carcinoma del rene può insorgere “de novo”, dopo il
trapianto, nell’ambito dei reni nativi, mediamente a distanza
di circa 7 anni dal trapianto e di circa 10 anni dall’ingresso
in dialisi (29). Nel registro di Cincinnati vengono riportati
al 1995, 222 tumori renali insorti nell’ambito dei reni nativi
dopo il trapianto (7). In una casistica di 129 trapianti renali consecutivi Doublet ha riscontrato un’incidenza di casi di
carcinoma renale dei reni nativi aumentata di circa 100 volte
rispetto a quella della popolazione generale (29).
Ad oggi, ad eccezione della MRMA, non è ancora stato
individuato un chiaro fattore predisponente in grado di giustificare
tale aumentata incidenza. La terapia immunosoppressiva
avrebbe, infatti, un ruolo limitato nel promuovere
l’insorgenza di queste neoplasie, poiché l’incidenza di
tumori renali in pazienti immunodepressi dopo trapianto
cardiaco (3.3%) è quasi sovrapponibile a quella della popolazione
generale (3%)”

Ecco, COMINCIAMO CON I DATI INTERESSANTI.
Viene detto in modo semplice ed esplicito che dopo il trapianto, rispetto alla popolazione generale, l’incidenza di casi di carcinoma renale dei reni nativi aumenta di circa 100 volte.
Sicuramente, sulla base dell’introduzione fatta, saremmo tentati di attribuire questo aumento alla terapia immunosoppressiva.
Ma non è così !!
Infatti si dice molto chiaramente che la terapia immunosoppressiva ha un ruolo limitato nel promuovere l’insorgenza di queste neoplasie, perché ? Perché nei pazienti che fanno la terapia immunosoppressiva in seguito non a trapianto di rene, bensì a trapianto di cuore, l’insorgenza di queste neoplasie è simile alla popolazione generale.
Un vero mistero !
Come spiegarlo ?

“Hoshida ha tuttavia dimostrato
che il tipo di trattamento immunosoppressivo correla con il
tempo di insorgenza delle neoplasie nell’ambito dei reni
nativi dopo il trapianto, risultando più precoce nei pazienti
trattati con Ciclosporina rispetto a quelli trattati con
Azatioprina e Corticosteroidi (24 vs 143 mesi, p<0.05) “

Una possibile spiegazione potrebbe essere il tipo di chemioterapico usato.
Ma non ci sono ancora studi validati che dimostrino questo !
Infatti si dice:

“Ad oggi, oltre alla MRMA, l’unico accertato fattore di
rischio per l’insorgenza di neoplasie nell’ambito dei reni
nativi dopo il trapianto è rappresentato dalla nefropatia cronica
da analgesici. L’analisi dei dati del registro di
Cincinnati (7), infatti, ha evidenziato che il 10% dei pazienti
che avevano sviluppato una neoplasia dei reni nativi successivamente
al trapianto erano stati precedentemente affetti
da nefropatia cronica da analgesici.”

Gli unici fattori che correlano con l’insorgenza di tumori de novo dopo il trapianto nei reni nativi sono:
la malattia renale multicistica acquisita (MRMA) e la NEFROPATIA CRONICA DA ANALGESICI.

NON LA TERAPIA IMMUNOSOPPRESSIVA !

Procediamo finalmente con il punto che ci interessa.

“TUMORE INSORTO “de novo” NEL RENE TRAPIANTATO

In letteratura sono stati ad oggi riportati 40 casi di carcinoma
renale insorto de novo nel rene trapiantato; tale evenienza
è stata mediamente riscontrata a distanza di 56 mesi dal trapianto.
Clinicamente sono tumori meno aggressivi di
quelli che insorgono dopo il trapianto nei reni nativi”

Il dato parla da solo. Ma se non fosse chiaro, viene ribadito molto esplicitamente nelle conclusioni.

“CONCLUSIONI
L’incremento dell’età media dei donatori rende sempre
più plausibile la presenza in essi di tumori misconosciuti.
Una neoplasia renale non riconosciuta al momento del prelievo
può avere conseguenze potenzialmente letali.
Pertanto in presenza di aree sospette l’ecografia renale
intraoperatoria e l’esame istologico “estemporaneo” della
eventuale lesione devono essere sempre eseguiti al fine di
dirimere eventuali dubbi diagnostici.

Tuttavia, il riscontro nel donatore di una neoplasia renale
non sempre pregiudica l’utilizzo degli organi stessi. Infatti,
anche se la legislazione italiana non lo consente, in altri
paesi sono stati utilizzati per il trapianto reni affetti da lesioni
neoplastiche di piccole dimensioni dopo aver eseguito al
banco la resezione della neoplasia e la verifica istologica
della negatività dei margini di resezione. Tale approccio è
basato su una cospiqua serie di dati provenienti dalla letteratura
urologica relativamente alla chirurgia …(questo dato non mi interessa, chiaro ?!).

Dopo il trapianto il rischio di sviluppare una neoplasia
nell’ambito dei reni nativi è notevolmente aumentato; pertanto
la periodica valutazione ecografica dei reni nativi
deve sempre essere eseguita nell’ambito del routinario follow-
up post-trapianto.
L’insorgenza di neoplasie renali nell’organo trapiantato rappresenta un’evenienza rara.

(QUESTO E’ IL DATO CHE MI INTERESSA !!!)

...

Ad oggi non è stata ancora definita un’esatta correlazione
tra l’incidenza di neoplasie renali e differenti farmaci e/o
protocolli immunosoppressivi. Il trattamento con ciclosporina
sembrerebbe indurre una più precoce comparsa di queste
neoplasie dopo il trapianto, ma non determina un incremento
della loro incidenza. Tuttavia è facile prevedere
come l’individuazione di un trattamento immunosoppressivo
capace di ottenere un’immuno-modulazione sempre più
efficace e specifica nei confronti del trapianto determinerà
in futuro una riduzione dell’incidenza e della morbilità
anche nell’ambito di queste neoplasie."

Quest'ultimo è anch'esso un dato molto interessante, ma non era l’oggetto della mia discussione, anche se deve far riflettere.


Buon lavoro a lei caro Ilario.
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Inviato il: 15/12/2008 17:00
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#81
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Egregio presunto dottor Carmine Coll.,
quello che scrive mi lascia di sasso. Non sono medico, è vero, ma credo di avere abbastanza competenze specifiche riguardo l'epistemologia, sia per il mio percorso accademico sia -soprattutto- per la passione che mi muove nello studiare continuamente tale materia. Ritornando alle mie competenze accademiche, però, le sottolineo che padroneggio abbastanza bene la lingua italiana: ragion per cui hic et nunc deve spiegarmi in quale punto dello studio da lei citato si dimostrerebbe che, come lei ha affermato, "a parità di farmaci immunosoppressivi, i reni nativi si ammalano facilmente, mentre il rene donato molto raramente". Non vorrei farle fare ancora figuracce, ma lo studio che cita afferma il contrario: "Nei pazienti trapiantati l’incidenza di tumori maligni, confrontata per classi d'età, è 3-4 volte superiore rispetto alla popolazione generale", e questo perché "Nei pazienti trapiantati l’aumentato rischio di sviluppare una neoplasia riconosce senza alcun dubbio un fattore determinante: la terapia immunosoppressiva". La frase che lei cita, ovverossia "l'insorgenza di neoplasie renali nell'organo trapiantato rappresenta un'evenienza rara" è contestualizzata dal fatto che "l’incremento dell’età media dei donatori rende sempre più plausibile la presenza in essi di tumori misconosciuti" e si avanza l'affascinante ipotesi di usare per il trapianto addirittura dei reni "affetti da neoplasie renali primitive unifocali minori di quattro centimetri". IN TALE CONTESTO, e solo in tale contesto, possiamo affermare che "l'insorgenza di neoplasie renali nell'organo trapiantato rappresenta un'evenienza rara". Lo studio che cita non dimostra affatto che "i reni nativi si ammalano facilmente, mentre il rene donato molto raramente", come lei ha affermato. Il fatto che lei sia medico non presuppone che venga escluso dall'analisi logica e grammaticale di quanto legge. Anzi, è di certo un'aggravante.
Citazione:
Il concetto è questo. Il rene trapiantato non ha più innervazione, laddove ovviamente i reni nativi sono innervati. Quando un soggetto subisce ad esempio il trapianto di un rene, avrà un rene trapiantato senza innervazione e un rene nativo innervato.
E' implicito che si parla di reni trapiantati senza già tumori in atto, quindi reni trapiantati sani.
Si osserva che mentre la percentuale di insorgenza di tumori nel rene nativo è molto aumentata (forse a causa dei farmaci immunosoppressivi, forse !), il rene trapiantato invece solo molto raramente sviluppa neoplasie.
Stante quanto già su dimostrato, può indicarmi gentilmente dove viene affermato questo che secondo lei "si osserva"? A parer suo è questo ciò che dimostra lo studio che ha citato? E' importante capirlo. Io leggo invece: Il carcinoma del rene può insorgere “de novo”, dopo il trapianto, nell’ambito dei reni nativi, mediamente a distanza di circa 7 anni dal trapianto e di circa 10 anni dall’ingresso in dialisi. Nel registro di Cincinnati vengono riportati
al 1995, 222 tumori renali insorti nell’ambito dei reni nativi dopo il trapianto. In una casistica di 129 trapianti renali consecutivi Doublet ha riscontrato un’incidenza di casi di carcinoma renale dei reni nativi aumentata di circa 100 volte rispetto a quella della popolazione generale
. Ovverossia l'esatto contrario di quanto ha affermato lei.
Citazione:
Queste potrebbero sembrare piccole cose, per chi non è medico, mentre per chi è medico, rappresentano delle mazzate micidiali che lei probabilmente fa fatica ad immaginare poichè è difficile camminare nelle scarpe degli altri. (...) Per quanto riguarda gli altri aspetti, BCG (si usa nel cancro della vescica ufficialmente), focolai, morfina si morfina no etc etc sono solo dettagli
Egregio presunto dottore Coll., non so se quando hanno spiegato epistemologia al primo anno di medicina lei fosse ammalato, in vacanza o presente in aula. Ma fa ribrezzo la sua asserzione secondo cui "morfina si morfina no" sarebbe un dettaglio. E ad un paziente con un esteso (e doloroso) tumore al cervello lei cosa farebbe, negherebbe la morfina? Lo lascerebbe soffrire peggio di un cane randagio in totale spregio della dichiarazione di Helsinki? Sono basito e disgustato. Ma mi preme sottolineare che, al di là di tutto, lei affermi:
Citazione:
Il vero cardine di tutto riposa nel detto quesito: un organo denervato principia una neoplasia o no ?
Io considero vergognoso, gravissimo, epocalmente drammatico che la scienza ufficiale non risponda a queste asserzioni del dottor Hamer, gravissimo !
Mi dica: e in base A COSA la cosiddetta "scienza ufficiale" dovrebbe rispondere a questo aspetto minoritario delle teorie hameriane, visto che egli nega il metodo scientifico? Non so se a medicina si studi logica formale, ma non è necessario averla nel proprio percorso di studi per capire che quello che sta affermando è del tutto fuori luogo, e francamente a questo punto è legittimo dubitare che lei sia davvero un medico. Il "vero cardine" è antecedente alle sue entusiastiche (ed indimostrate, visto che ha citato uno studio scientifico che non supporta affatto quanto ha affermato) tesi. E viene a dirmi addirittura che "i focolai" e tutto il resto sono "dettagli". Ma come: un ex-medico scambia dei banalissimi artefatti ad anello per il punto fondante di tutta una propria (pseudo)medicina, rigetta il metodo scientifico, afferma che non bisogna fare esami altrimenti ci si spaventa e in quel momento nascono le neoplasie, sostiene che i tumori al cervello non esistano, prescrive di inghiottire batteri della tubercolosi in caso di carcinoma allo stomaco e tutto questo per lei "sono dettagli"? Mirabile dictu. Come vede un uomo, anche se medico, può prendere delle cantonate incredibili. Così come chi, pur non medico, può analizzarle in maniera logica e serrata senza per questo vedere sminuito il proprio lavoro. D'altronde lei non ha risposto ancora alla mia domanda circa l'opportunità della "terapia" di batteri della tubercolosi. Come è ovvio che sia: le teorie di Hamer, per quanto allettanti, non hanno un solo riscontro scientifico. Altrimenti, se lei fosse davvero un medico (l'anonimato di cui si ammanta impone questa formula), potrebbe benissimo proporre uno studio scientifico e/o una revisione nella quale dimostra appunto l'inesistenza dei tumori al cervello, delle metastasi, dell'Aids e così via. Buon lavoro!
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Inviato il: 15/12/2008 10:39
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
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Citazione:

Lo studio che cita pone l'accento sula possibilità di trovare delle neoplasie primitive nei reni da trapiantare (addirittura si citano trapianti di reni a cui sono state recide delle neoplasie renali primitive unifocali di piccole dimensioni, ovverossia minori di 4 cm). Stante tali operazioni, con un'adeguata preparazione medica è possibile evitare quasi del tutto l'insorgenza di nuovi tumori. Ora, in che modo ciò avvalora le tesi di Hamer? Dove si dice che la causa di tutte le malattie sono gli shock biologici di cui parla Hamer? Sarebbe interessante scoprirlo, giacché senza metodo scientifico e basandosi sul "post hoc" vengono fuori ciarlanate davvero interessanti. In particolare non ha mai risposto alla domanda cruciale: lei, da medico (anche se anonimo) prescriverebbe ad un malato di carcinoma allo stomaco di inghiottire i batteri della tubercolosi?

Tante buone cose


Caro Ilario,

con tutto il rispetto per chi non è medico, ma chiedo altrettanto rispetto nei confronti dei miei pensieri, dei miei dubbi scientifici di medico, secondo scienza e coscienza.

Lei ha colto un aspetto dell'articolo che non aveva alcuna attinenza con lo spunto di riflessione che volevo sollevare, in riferimento alla teoria del dottor Hamer.
Ma comprendo, perchè lei non è medico.

Cercherò di spiegarmi meglio.

Il concetto è questo. Il rene trapiantato non ha più innervazione, laddove ovviamente i reni nativi sono innervati. Quando un soggetto subisce ad esempio il trapianto di un rene, avrà un rene trapiantato senza innervazione e un rene nativo innervato.
E' implicito che si parla di reni trapiantati senza già tumori in atto, quindi reni trapiantati sani.
Si osserva che mentre la percentuale di insorgenza di tumori nel rene nativo è molto aumentata (forse a causa dei farmaci immunosoppressivi, forse !), il rene trapiantato invece solo molto raramente sviluppa neoplasie.

Perchè ?

Lei crede che questo dato possa avere qualche attinenza con lo stato di denervazione del rene trapiantato, ovvero ciò che sostiente Hamer, e su cui si fonda tutta la sua teoria ?

Queste potrebbero sembrare piccole cose, per chi non è medico, mentre per chi è medico, rappresentano delle mazzate micidiali che lei probabilmente fa fatica ad immaginare poichè è difficile camminare nelle scarpe degli altri.
Sicuramente io avrò difficoltà a comprendere le sue ragioni, di certo.

Per quanto riguarda gli altri aspetti, BCG (si usa nel cancro della vescica ufficialmente), focolai, morfina si morfina no etc etc sono solo dettagli.

Il vero cardine di tutto riposa nel detto quesito: un organo denervato principia una neoplasia o no ?

Io considero vergognoso, gravissimo, epocalmente drammatico che la scienza ufficiale non risponda a queste asserzioni del dottor Hamer, gravissimo !

Questa è la mia opinione di medico, secondo scienza e coscienza.
Forse sbaglio, ma ritengo giusto esternare i miei dubbi, ovviamente non parlo delle mie certezze d'accordo o meno con la teoria di Hamer, ogni medico ha la sua esperienza unica ed inesauribile.

Tante buone cose anche a lei, e tanti auguri di buon natale, anche buon principio.

Carmine
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Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#79
So tutto
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Buonasera a lei! Se non sbaglio lei dovrebbe essere il dottor Carmine Coll******, quello che scrisse che il mio sito era "assolutamente e categoricamente falso". L'ennesima calunnia bella e buona. Peccato che tale affermazione sia poi stata cancellata dagli amministratori del MeetUp di Trento insieme a tutto il resto della discussione (forse, ma fooorse l'ho salvata da qualche parte, se avrà pazienza vedrò cosa riesco a tirare fuori dal mio archivio). Mi dispiace che non le abbia fatto una bella impressione, ma vedrò di continuare a vivere con questa consapevolezza nel cuore. Per quanto riguarda le presunte minacce verso di lei francamente non ricordo nulla che possa essere incluso in tale categoria: se si riferisce al fatto che le ho chiesto spiegazione della diffamazione di cui mi ha fatto oggetto non è affatto una minaccia, ma una dimostrazione di buona fede. Altrimenti l'avrei querelata senza chiederle spiegazioni, non trova?

Mi viene dunque a parlare di "piano scientifico". E vediamolo dunque questo piano. Ignora forse che Hamer rinnega il metodo scientifico? Sulla base di cosa dovremmo dunque valutare le sue asserzioni? Mi faccia capire bene: gli studi che dimostrano come i "focolai" siano semplici artefatti ad anello non vanno bene, ma quelli che lei sceglie a caso per supportare suoi assunti sono più che sufficienti. Insomma, lei guarda il dito ma non vede la luna. Hamer nega l'esistenza delle metastasi, nega l'esistenza dell'Aids, nega l'esistenza dei tumori al cervello, nega l'uso della morfina a malati terminali: e lei mi viene a parlare di neoplasie renali e trapianti. E leggiamolo, allora, questo studio.

Lo studio che cita pone l'accento sula possibilità di trovare delle neoplasie primitive nei reni da trapiantare (addirittura si citano trapianti di reni a cui sono state recide delle neoplasie renali primitive unifocali di piccole dimensioni, ovverossia minori di 4 cm). Stante tali operazioni, con un'adeguata preparazione medica è possibile evitare quasi del tutto l'insorgenza di nuovi tumori. Ora, in che modo ciò avvalora le tesi di Hamer? Dove si dice che la causa di tutte le malattie sono gli shock biologici di cui parla Hamer? Sarebbe interessante scoprirlo, giacché senza metodo scientifico e basandosi sul "post hoc" vengono fuori ciarlanate davvero interessanti. In particolare non ha mai risposto alla domanda cruciale: lei, da medico (anche se anonimo) prescriverebbe ad un malato di carcinoma allo stomaco di inghiottire i batteri della tubercolosi?

Tante buone cose
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Inviato il: 15/12/2008 1:57
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  •  cagliostro
      cagliostro
Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it
#78
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/9/2007
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Buona sera Ilario, io e lei ci siamo già conosciuti e purtroppo non ho un bel ricordo.
Le sue velate minacce di segnalazione all'ordine dei medici nonostante la mia volontà di discutere serenamente con lei non della persona Hamer, ma del contenuto scientifico della sua teoria, non mi predispongono molto al dialogo, poichè avrò sempre un' immagine di lei come di una persona che vuole imporre le sue convinzioni anche purtroppo a costo di minacce.
Voglio pensare di essermi sbagliato, e provare nuovamente a confrontarmi con lei su piani prettamente scientifici.

Già a suo tempo le feci la mia richiesta se le risultasse da studi ufficiali una verifica validata chiaramente in termini di confutazione delle asserzioni di Hamer sull'impossibilità di provocare in laboratorio in vivo neoformazioni tumorali su tessuto di cavia denervato.
Ma lei non mi rispose, quella volta preferì minacciarmi.

Mutatis mutandis in riferimento a citazioni nel suo dossier di articoli scientifici che riportano casistiche di tumori insorti nei reni trapiantati, le chiedo spiegazioni in merito a questo:

" Dopo il trapianto il rischio di sviluppare una neoplasia nell’ambito dei reni nativi è notevolmente aumentato
...

L’insorgenza di neoplasie renali nell’organo trapiantato rappresenta un’evenienza rara "

che può reperire qui

Che spiegazione si è dato di questa evidenza scientifica ?
Come mai, a parità di farmaci immunosoppressivi, i reni nativi si ammalano facilmente, mentre il rene donato molto raramente ?

Cordiali saluti.
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Inviato il: 15/12/2008 0:42
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