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   Esperienze & Riflessioni
  *Alcolismo*

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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: *Alcolismo*
#61
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Grande Winter..da buon veneto storci un pò il naso se ce la si prende troppo con gli ubriachi

In ogni caso, a meno di una predisposizione particolare, ci vogliono anni per diventare alcolizzati
Inviato il: 7/12/2006 16:38
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Re: *Alcolismo*
#62
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/1/2006
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Citazione:

sick-boy ha scritto:
Grande Winter..da buon veneto storci un pò il naso se ce la si prende troppo con gli ubriachi

In ogni caso, a meno di una predisposizione particolare, ci vogliono anni per diventare alcolizzati


si beh circa

_________________
Salvo il mondo...
ma con quale estensione?
Inviato il: 7/12/2006 16:45
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Re: *Alcolismo*
#63
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
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1)"Dottore ,ho problemi con l'alcool,ne bevo troppo, è la mia dannazione.Che ne dice, riuscirò a disintossicarmi?"
"Quanto beve quotidianamente?"
"Due bicchieri, dottore, una dose doppia di quella consigliata!"
"Sicuro di avere problemi con l'alcool, o solo problemi con il suo apparato cerebrale?"
2)"Il mio medico personale mi ha consigliato una dieta a base di verdura, molto sport e niente fumo. Cosa dice dottore, arrivero ai settanta?"
" Dipende: un fagiolino di dimensioni spropositate potrebbe soffocarla! Ah, terribile! Dovrebbe fare una legge per standardizzare le misure dei fagiolini!"
Gregory ha sempre la risposta giusta.
Inviato il: 7/12/2006 17:03
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Re: *Alcolismo*
#64
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Max_Piano ha scritto:
Evidentemente mi devo inchinare alla tua esperienza: bobbit e anarchico, esperto di arti marziali e sciamano e ora anche assistente sociale.

Cosa vuoi farci, sono vetusto e certe volte tocca fare di tutto per sopravvivere. Posso pero' confermarti che non sono bobbit (quello era John Wayne Bobbit e la moglie gli taglio' l'uccello per fargli dispetto, glielo hanno riattaccato ma e' una esperienza che non ho intenzione di fare, e neanche lui ce l'aveva), sono sicuramente anarchico (ma per i fatti miei), non sono un esperto di arti marziali (e' un hobby che non riesco a coltivare come vorrei, ma mi piace disquisirne), sicuramente non sono uno sciamano e non ho mai fatto l'assistente sociale.
E allora?
Comunque per lavoro ho a che fare con gente che si giustifica per il male che fa col fatto di essere perseguitata dal demone dell'alcool. Balle. L'alcool gli da solo un spintarella per fare cio' che vorrebbero fare e che prima o poi farebbero comunque, forse peggio. Ma e' una scusa che e' ritenuta buona. In verita' il demone non e' mai peggiore di quanto siano loro.
Citazione:
Ad ogni modo avrò meno esperienza ma se mi permetto di parlarne è perchè in "quel tipo di famiglia" ci sono vissuto

Mi spiace, non deve essere facile, e mi fa piacere che tu non ti sia crogiolato nella stessa linea, ma sia diventato una persona veramente a posto, come hai spesso dimostrato in questa sede.
Citazione:
L'alcool non è una "scusa": è qualcosa di reale. Che non sia la sola causa è ovvio ma difficilmente puoi fare bei ragionamenti con chi è già ubriaco alle tre del pomeriggio!

Ma a lui, l'ubriaco, non interessa ragionare con te, e l'alcool lo aiuta ad esprimere se stesso.
Citazione:
Chiunque si infili aghi nelle braccia sa bene quello che sta facendo (perchè anche lui un tempo era "normale"), diverso chi beve dal mattino a sera e tira fuori scuse tipo la "cultura del bere" o che "tanto non faccio male a nessuno".

Sono tutti "normali". Bere o bucarsi non fa male a nessun altro, direttamente. Indirettamente, sicuramente si, ma con lo stesso metro si dovrebbero sindacare tutti quei comportamenti che mettono a rischio qualsiasi persona per qualsiasi evenienza in qualsiasi modo. Ovviamente la vita sarebbe impossibile.
L'alternativa e' che alcune persone (magari, idealmente pure la maggioranza, che non fa differenza) decidono cosa e' "normale". Vogliamo questo? Veramente? Non credo, io di sicuro non lo voglio e percio' non voglio che qualcuno si permetta di dirmi se sono normale o meno.
Faccio qualcosa di sbagliato? Se me lo dimostrano potro' anche ammetterlo, ma non tiriamo in ballo idee che sono l'essenza del nazismo (gli anormali sono quelli che fanno cose che non ci piacciono).
Citazione:
Se ci ragionassi su ti renderesti conto della sciocchezza: conviene di più vendere alcolici e guadagnarci con le imposte che non guadagnare sulla cura di un relativamente ristretto numero di casi patologici.

Se ci ragionassi su ti renderesti conto della sciocchezza: le imposte le prendono comunque con una scusa o con l'altra e sono sempre il massimo che ci possono prendere comunque senza ucciderci piu' di quanto a loro non convenga o senza farsi aparare nel culo dalla folla inferocita. Il controllo e' molto maggiore se c'e' quel famoso concetto di "normalita'" e qualsiasi comportamento a cui si possono attaccare diventa fonte di scusa per il controllo.
Citazione:
Il problema però, se permetti, è per quelli che stanno attorno a questi soggetti e che in un modo o nell'altro li incontrano sulla loro strada! A prescindere da chi intervenga il problema rimane.

Non e' un mondo perfetto. O vogliamo un Brave New World (o magari capisci meglio NWO)?
Citazione:
Ma l'alcool, sebbene tu non riesca o faccia finta di non capirlo, è GIA' un problema, a prescindere dall'esistenza o meno dei rettiloidi del simpatico Icke (?).

Chi ha menzionato rettiloidi? Classica critica ab hominem L'alcool non e' un problema, sono alcune persone che ne fanno uso ad avere dei problemi.
Citazione:
vedo che la propaganda "culturale" con te ha funzionato a meraviglia! -

Ora un fatto storico evidente e' propaganda.....
Citazione:
ma a fornire gli strumenti (almeno non censurarli) affinchè migliaia di famiglie possano affrontare un problema e non siano lasciate da sole nella solitudine, nell'ignoranza e nel disinteresse generale.

E gettarle nelle braccia del Grande Fratello psichiatra. Non e' che magari le famiglie sono da sole perche' non c'e' un vincolo di famiglia allargata? Cosi' subentra il controllore buono col camice bianco a farsi i cazzi loro: lui ha una soluzione per tutto.

In realta', se non si incoraggiassero le persone che non hanno interesse ad avercela, una famiglia, nel farsela, il problema non esisterebbe: non e' l'alcool, e' il sistema nel suo complesso ad essere fallato ed occupandosi di un "problema" alla volta non si fa che fare il gioco dei nostri carnefici. Se ci fossero dei valori condivisi, una meta a cui tendere, un futuro, pensi che sarebbero molti quelli che si obliterebbero la coscienza con bevande, discoteche, giochini e palestre?

PS
Anche se non mi sopporti, ti perdono.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 7/12/2006 17:15
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: *Alcolismo*
#65
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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L’ALCOLISMO , uno dei tanti modi di essere:

* è uno stile di vita che uccide non solo l’alcolista, ma anche i familiari, corrompe i rapporti con gli amici e la collettività
* è il bisogno ossessivo, il desiderio compulsivo e irrefrenabile di bere,è la fame della mente quando molto spesso il corpo è stanco di ricevere gli insulti dell’alcool.
* è gettare via i soldi come coriandoli con persone che l’indomani non ti saluteranno nemmeno perché sei rimasto al verde.
* è tremare al mattino,prendere il primo bicchiere con due mani e mandarlo giù tutto d’un fiato per sentirsi bene.
* è assentarsi dal lavoro coprendosi dietro a malattie immaginarie.
* è svegliarsi al mattino infastidito dai suoni,dalla luce,con un forte cerchio alla testa, nausea e conati di vomito.Nonostante questo continuare a dire alla moglie , alla mamma, al familiare o all’amico che la pizza della serata precedente era avariata...
* è sentirsi totipotente e di avere sempre ragione.
* è l’esser disonesti soprattutto con se stessi .
* è giustificare abilmente le proprie recite nel teatro del quotidiano a volte filosofando sui problemi esistenziali.
* è come un quadrato vuoto dentro che va ingrandendosi progressivamente nei quattro lati : la pazzia,la solitudine,la galera,il cimitero.
* è sentirsi prigionieri del tempo,in uno spazio pieno di gente terribilmente soli ed incompresi.
* è rinchiudersi dentro ,odiare tutti e tutto,bramando un bicchiere che ti fa tornare a sorridere per un momento eppoi non ricordare quanti ne hai bevuti,o se hai leso persone o cose.
* è non accorgersi di mentire perché la bugia diventa fisiologica .
* è credere di essere potente virilmente per poi andare spesso in bianco...
* è stare al centro di tutto e di tutti,scaricando le colpe dei propri guai agli altri,alla società,al mondo intero.
* è vivere l’inferno dentro,bruciare di vergogna e di sensi di colpa pur sapendo perché, ma rifiutando di capire.

continua qui solo per rifletterci sù ,le sbornie una tantum non valgono,ma i ragazzi che iniziano per socializzare,per gioco,per sballarsi,lo sanno veramente a cosa possono andare incontro con gli eccessi e l'abitudine? E' la sottovalutazione il pericolo maggiore,il non mettere in guardia,come per il fumo o le droghe,o l'HIV o la meningite,niente pubblicità progresso sull'alccol,un motivo ci sarà!
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 7/12/2006 17:32
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: *Alcolismo*
#66
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Comunque per lavoro ho a che fare con gente che si giustifica per il male che fa col fatto di essere perseguitata dal demone dell'alcool. Balle. L'alcool gli da solo un spintarella per fare cio' che vorrebbero fare e che prima o poi farebbero comunque, forse peggio. Ma e' una scusa che e' ritenuta buona. In verita' il demone non e' mai peggiore di quanto siano loro.
Ma a lui, l'ubriaco, non interessa ragionare con te, e l'alcool lo aiuta ad esprimere se stesso.
.


il punto pike, è che, alla lunga, l'alcol corrompe la volontà. Tu dici che all'ubriaco non interessa ragionare con te, ma quella mancanza di interesse è in parte dovuta all'alcol.pesantemente.

E anche la storia della spintarella...non è una cosa da poco togliere i freni inibitori. Non ogni sostanza lo fa.

Io non voglio, al pari di te, un Gf sanitario, però allo stesso modo mi incazzo, perchè la cannabis è vietata e i ragazzi vanno nei casini per delle cannette, l'alcol è una cosa di cui si parla solo bene ed è molto peggio. A me piace bere però vorrei una cacchio di informazione decente. Così magari la gente non berrebbe a caso e una birra(di merda) non mi costerebbe 6 euro.
Inviato il: 7/12/2006 18:37
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  •  orkid
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Re: *Alcolismo*
#67
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/2/2006
Da La Beverly Hills italiana
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Ho degli amici che nonostante la loro giovane età, li considero alcolisti a pieno effetto:

Uno di questi non ha speranza:

- Padre e madre alcolizzati;
- Studi interrotti a 13 anni;
- a 14 va a fare il muratore;
- a 14 inizia a bere quasi tutte le sere;
- a 16 beve tutte le sere e a volte anche la mattina;
- a 18 comincia con le pastiglie e la cocaina (nel frattempo qualche vandalismo così tanto per...);

ora ha 25 anni e con due birre è già "incontrollabile"; la sua casa è il bar, un sabato sera si e uno si è in mezzo ad una rissa; ha già distrutto 3 macchine, spende tutto lo stipendio per il suo vizio...

Che cosa vuoi dirgli? Guarda che bere fa male, curati, fatti vedere? Servirebbe a qualcosa?

L'autodistruzione una volta innescata è molto difficile da fermare.
_________________

Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 7/12/2006 19:02
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  •  javaseth
      javaseth
Re: *Alcolismo*
#68
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
L’ALCOLISMO , uno dei tanti modi di essere:


ricercatori spirituali?

da qui..


Questa sete dell'anima per la totalità di cui parla Jung, quest'immensa nostalgia per qualcosa che non ha nome descritta dalle varie tradizioni spirituali è un impulso a ri-conoscere la nostra vera identità.

La santa indiana Mirabai si esprime con queste parole: "Il mio corpo soffre, il mio respiro brucia. Vieni (O Signore) ed estingui il fuoco della separazione". Quest’impulso può assumere le più svariate forme: da un diffuso "mal di vivere" e dalla perdita del senso della vita fino a una sua estrema manifestazione: la dipendenza da alcol, droghe, cibo, relazIoni, gioco d’azzardo, brama di potere.


Spesso chi sperimenta per la prima volta la sostanza o l‘oggetto della propria dipendenza, descrive quest’incontro come un "colpo di fulmine", un incontro con tutto ciò che avevano sempre cercato: “sono finalmente a casa“. A volte questo primo momento viene vissuto come un‘esperienza pseudomistica, un "barlume di assoluto", un'espansione infinita fino all‘identificazione con l‘intero universo.


Secondo quanto afferma William James nel suo libro Le varietà dell'esperienza religiosa: "La sobrietà sminuisce, discrimina e dice no, l‘ebbrezza espande, unisce e dice sì".


Christina Grof, nel suo libro Guarire della dipendenza, definisce alcolisti e tossicomani "ricercatori spirituali" e analizza alcune tappe della terapia "I dodici passi" utilizzata dagli Alcolisti Anonimi nella cura della dipendenza da alcol, percorso da lei stessa intrapreso. Christina Grof traccia un parallelo tra le tappe principali della "guarigione" e i momenti fondamentali dei percorsi spirituali cosi come sono descritti dalle diverse tradizioni. Queste sono alcune parole del suo racconto autobiografico:


"In quei momenti ho intravisto i bagliori di uno stato di completezza in cui ciascun filo della mia esperienza sembrava improvvisamente congiungersi agli altri: tutto allora pareva andare a posto, ogni cosa acquistava significato. Ho trovato ciò che cercavo anche nell'oblio delizioso dell'alcol: i miei confini sparivano, la sofferenza svaniva e pensavo di essere libera. Finche l'alcol mi si rivoltò contro".


Il programma terapeutico dei Dodici Passi utilizzato dagli Alcolisti Anonimi riconosce dietro la brama dell'alcol questa aspirazione alla trascendenza. Il programma definisce "malattia dell'anima" l'esperienza di chi è afflitto da qualche dipendenza e "bancarotta spirituale" quel momento in cui si tocca il fondo del proprio comportamento distruttivo e autodistruttivo.


Nella sua famosa lettera inviata il 30 gennaio 1961 a William G. Wilson, conosciuto come Bill Wilson, l’ideatore del "Programma dei Dodici Passi", Jung scriveva: “In latino alcol si dice "spiritus". La stessa parola, dunque, viene usata per la più elevata esperienza religiosa e per il più corruttore dei veleni. Una formula utile quindi è: Spiritus contra spiritum”. La proposta di Jung, il percorso spirituale come antidoto alla devastazione dell’alcol, può essere applicata anche ad altre forme di dipendenza: droghe, relazioni, cibo, potere ecc.


L'alcolismo non è che una delle tante forne di dipendenza, certamente una delle più dannose, sia per chi ne è affetto sia per chi gli sta vicino.

Ma le dipendenze sono tante, tantissime, e "dipendenti" da qualcosa lo siamo un po' tutti..

Ciao
-javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 7/12/2006 20:39
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  •  Earendil81
      Earendil81
Re: *Alcolismo*
#69
Ho qualche dubbio
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ma scusate, secondo me le vostre non sono altro che giustificazioni alla vostra debolezza. Il fatto di berlo in compagnia o di disfarsi solo alle feste, e che sia sacrosanto farlo è solo un modo per sentirvi tranquilli con la coscienza e zittire quella piccola vocina del vostro corpo che vi sussurra ' sta roba mi fa male, è veleno, se non riesci a socializzare senza alcool, impara ad affrontare, e lavorare sulle tue debolezze, invece di utilizzare queste scorciatoie!!!'
Se solo il nostro corpo fosse in grado di parlaci tutte le volte che ci sediamo a tavola, ci insulterebbe per tutte le schifezze che lo costringiamo ad assimilare.

Se siete CONSAPEVOLI che l'alcol fa male al vostro fisico, perchè continuate a farne uso??. Per il piacere psicofisico che ti può dare??, oppure perchè il modello imposto dice che una festa senza alcool non è una festa???
Per sentirvi integrati nella società??
Per gratificare il proprio ego??

Provate semplicemente ad essere sinceri con voi stessi e farvi la domanda da 10.000 milioni di dollari
"Perchè lo faccio??"
è il primo passo per acquisire la consapevolezza delle proprie azioni.
il primo passo per spezzare le proprie catene e divenire una mente dotata di volontà propria e responsabile delle proprie azioni. Sempre che lo vogliate fare

alla salute





Inviato il: 7/12/2006 21:47
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Re: *Alcolismo*
#70
Sono certo di non sapere
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Quando si pensava di averli gia' sentiti tutti, quelli del "non fare cio' che ti fa male" - che poi sei un costo per la societa', ma se vivi troppo a lungo ci pensiamo noi con l'eutanasia - abbiamo qui una dimostrazione di brufolosa saputoneria da esponente del solito coro di quelli che tenendosi per mano sorridenti marciano felici verso il macello del Brave New World, dando del VOI a tutti quelli che non si uniscono alla schiera e accusandoli di debolezza di carattere, come usuale per la Gioventu' Hitleriana e per I Ragazzi di Pol Pot.

Auguri di buon risveglio.
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Inviato il: 8/12/2006 9:45
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  •  Earendil81
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Re: *Alcolismo*
#71
Ho qualche dubbio
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Quando si pensava di averli gia' sentiti tutti, quelli del "non fare cio' che ti fa male" - che poi sei un costo per la societa', ma se vivi troppo a lungo ci pensiamo noi con l'eutanasia - abbiamo qui una dimostrazione di brufolosa saputoneria da esponente del solito coro di quelli che tenendosi per mano sorridenti marciano felici verso il macello del Brave New World, dando del VOI a tutti quelli che non si uniscono alla schiera e accusandoli di debolezza di carattere, come usuale per la Gioventu' Hitleriana e per I Ragazzi di Pol Pot.

Auguri di buon risveglio.


pikebishop mi hai già etichettato...eppure se leggessi attentamente il mio post scopriresti che hai sbagliato di grosso.
1) Non fare ciò che ti fa male
WRONG
non fare ciò che ti fa male se sai che ti fa male
2) che poi sei un costo per la società
WRONG
no fallo unicamente per te stesso non per gli altri
3)ma se vivi troppo a lungo ci pensiamo noi con l'eutanasia
WRONG
se ti dico di farlo per te stesso la frase sopra non ha senso
4)abbiamo qui una dimostrazione di brufolosa saputoneria da esponente del solito coro di quelli che tenendosi per mano sorridenti marciano felici verso il macello del Brave New World
WRONG
non tengo brufoli e non marcio tenendo in mano nessuno. la via del risveglio è una marcia dura e solitaria
5)accusandoli di debolezza di carattere, come usuale per la Gioventu' Hitleriana e per I Ragazzi di Pol Pot.
WRONG
non accuso nessuno quella che ho fatto è solo una costatazione di ciò che ho letto, seguita da un consiglio pratico....di cui ho ben sottolineato sempre "se lo volete fare".

Inviato il: 8/12/2006 10:38
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  •  fiammifero
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Re: *Alcolismo*
#72
Sono certo di non sapere
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Forse mi è sfuggito qualche cosa,ma il vietare non risolve nessun problema se non si risale all'origine.
Abbiamo visto che le dipendenze sono molteplici,deleterie,però alcune vengono demonizzate come la peste altre invece sostenute ed incoraggiate con messaggi sublimali.
Forse perchè alcune dipendenze hanno effetti collaterali e nefasti in maniera quasi istantanea e ci si può lucrare sopra poco,mentre altre,come l'alcolismo,ritardano gli effetti i quali vanno ad incidere anche sulla collettività nel modo di pensare,di agire,di colpevolizzare,di lucrare a lungo termine creando posti di lavoro,nuove figure professionali,nuove speculazioni morali ed economiche,infischiandosene apertamente del problema in sè,perchè a monte c'è la tendenza ad un pensiero comune,ad un agire comune,a strategie di depopolazione,di ghettizzazione,di colpevolizzazione collettiva.
Non sò se rendo l'idea,fermo restando che ognuno può e deve decidere da solo di cosa deve morire,ma mi chiedo solo se ne è consapevole o fà parte di quella catena di Sant'Antantonio a cui facevo riferimento.
Per essere più chiari: alcoolista=famiglie disadattate=assistenti sociali=incidenti stradali=carrozzieri,ospedali,farmaceutiche,pompe funebri,diminuizione di popolazione attiva=leggi sulla famiglia=adozioni ed affidamenti=intasamento giustizia=caos sociale=furti,rapine,avvicinamento a droghe =leggi speciali=stato padre che ci protegge =pubblicità più mirata=teledipendenza=consumi=etc.
Droga= meno passaggi,catena più corta e meno speculazione.
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Inviato il: 8/12/2006 10:49
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Re: *Alcolismo*
#73
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sick-boy

L'alcool non corrompe la volonta', era gia' corrotta in partenza. Casomai l'alcool rovina la memoria e le capacita' psico-motorie.

L'abitudine corrompe la volonta'.

Gli zuccheri e i carboidrati in genere sono una fonte di energia pronta subito che il nostro corpo, non essendo abituato a riconoscerli perche' "novita'" (solo qualche millennio d'uso), richiede subito di nuovo.
Con l'abitudine agli zuccheri (che in modo perverso instilliamo nei nostri figli - avrei voluto accoltellare alla schiena tutti quelli che hanno interrotto un felice periodo in cui ero riuscito a non fare toccare zuccheri a mia figlia, ma dicono che sia reato) viene aperta una finestra per quasi tutte le VERE dipendenze, che di solito sono dipendenze da zucchero.

Che al posto di diventare dipendenti da cioccolatini si propenda per la dipendenza da alcool e' dovuto a diversi fattori culturali, ma non ultimo, se non primo, e' il fatto che lo spirito ci mette veramente in contatto con Lo Spirito, come altre droghe psicotrope.
Difficilmente troverete un bevitore che sia una persona totalmente gretta e piatta, molto piu' facilmente troverete dei bevitori idealisti e dotati di fantasia.
Ricordo, per chi l'avesse dimenticato, la parte centrale del vino nel Cristianesimo.

Che il bere faccia male e' una considerazione ridicola: tutto, specie se in eccesso, fa male.

Che ci siano persone che si fanno veramente del male con il bere e' sicuramente vero. Di solito e' equivalente ad un suicidio. Conosco un tale che si e' fatto tutti i corsi di riabilitazione che c'erano da fare in Scozia ed e' emigrato in Inghilterra piu' che altro perche' qui puo' raccontare la storia del "non c'erano le strutture adatte", visto che a conoscere la sua storia passata siamo in pochi.
E' costantemente arrestato e passa dei lunghi periodi asciutti in galera. Di solito viene ribeccato entro pochi giorni. La verita' e' che la vita non gli piace ed e' chiaro che e' pronto a morire, purche' lo faccia da ubriaco. Non sarebbe meglio lasciarlo bere, piuttosto che rinchiuderlo per anni in galera?

Ma questo e' il Bel Mondo del proibizionismo ipocrita, che da una parte ti incita a bere ponendo divieti in una societa' priva di valori e dall'altra ti punisce perche' manchi di volonta' ove la volonta' e' la possibilita' di seguire in branco, sempre e comunque.
E se il branco e' preso in comportamenti contraddittori, tanto meglio: avrai sempre torto, qualsiasi cosa farai. Ci sara' sempre uno sbirro, un giudice o un benpensante, travestito con la pelliccia dello sciacallo radical pezzente a dirti "hiiiiiiiii hai mangiato Bambi!!!!!! Hiiiiiiiiii, non tieni il tuo corpo come un tempio!!!! Hiiiii non sei meterosex e non l'hai mai preso nel culo!!! Hiii, non sei alla moda!!! Hiiiii, non paghi le tasse!!!".

L'importante e' sempre e comunque seguire l'abitudine. L'abitudine DEVE essere seguita e a Natale BISOGNA essere buoni, in forma e sbronzi contemporaneamente.
Non viene voglia di essere ciucchi perpetuamente? A me si.

Non è una cosa da poco togliere i freni inibitori e non ogni sostanza lo fa, mi dici.
Be' io ti dico che non c'e' neanche bisogno di una sostanza. Ognuno VUOLE o meglio DEVE perdere i freni inibitori in questa societa' repressiva di tanto in tanto come valvola di sfogo, ma non ne ha generalmente il coraggio. Se non lo fa di tanto in tanto, sotto forma di Tarantolato, Ultras del cazzo, o Ubriacone, diventera' pazzo o il medico gli prescrivera' una delle Droghe Approvate.
L'alcool e' spesso, o quasi sempre, solo una scusante. Ricordero' sempre una festa di fine anno al liceo che una compagna di classe particolarmente bigotta e benpensante si trasformo' nella Puttana Santa dopo avere solo praticamente annusata la schiuma di una birra. Il realta' quello che aveva sempre voluto fare era dispensare sesso e amore liberamente a molti compagni di classe, cosa che pote' fare grazie alla scusa della schiuma della birra (che Dio la benedica e la preservi sempre, lei - la Puttana Santa - e la schiuma della birra).
Percio' la litania che sento ogni settimana in Corte "l'ho colpito con una bottiglia rotta in faccia, ma non ero me stesso perche' ubriaco", e' una palla che il Potere ha tutto l'interesse di appoggiare. Non vuoi mica che la gente esploda disordinatamente diventando berserk e in preda ad una ebrezza distruttiva assalti The Houses of Parliament? Meglio fregarli uno per volta caricandoli di sensi di colpa.

Per finire, una birra (di merda) ti costa 6 euro, ma il costo non ha niente a che vedere con l'informazione. Se passi di qua ti faccio assaggiare una delle mie, orgogliosamente autoprodotte.

Ciao.
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Inviato il: 8/12/2006 10:51
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Re: *Alcolismo*
#74
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pikebishop mi hai già etichettato...eppure se leggessi attentamente il mio post scopriresti che hai sbagliato di grosso

Puo' essere, mi sbaglio di continuo.
Citazione:
non fare ciò che ti fa male se sai che ti fa male

Vallo a dire a quelli che VOGLIONO farsi male.
Citazione:
non tengo brufoli

Beh, molto meglio per te, e' una rogna, a me sono andati avanti per anni.
Citazione:
la via del risveglio è una marcia dura e solitaria

Certamente
Citazione:
non accuso nessuno quella che ho fatto è solo una costatazione di ciò che ho letto, seguita da un consiglio pratico....di cui ho ben sottolineato sempre "se lo volete fare".

Il fatto e' che "se lo volete fare" suona esattamente una accusa, se viene dopo il resto del tuo intervento!

Comunque se ho sbagliato me ne scuso, il mio intervento era una constatazione di cio' che ho letto....
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Inviato il: 8/12/2006 13:14
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Re: *Alcolismo*
#75
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L'importante e' sempre e comunque seguire l'abitudine. L'abitudine DEVE essere seguita e a Natale BISOGNA essere buoni, in forma e sbronzi contemporaneamente.

Più che altro è importante dare l'impressione di essere allegri e spensierati, anche se non è vero, in modo che a Foxman roda il culo puntualmente come ogni anno.

Figurati che avevo smesso di fare l'albero finché non ho compreso che Foxman soffre fisicamente ogni volta che ci metto sopra una pallina colorata: penso che l'anno prossimo, colto da furia demente, farò pure il presepe col Lego, con la milizia dell'Alabama e Babbo Natale che circondano la sede dell'SPLC.

Ricordate, bambini: il Natale è una festa pagana riciclata dai cristiani cattivi per imbottirvi di sensi di colpa, ma se fa rodere il culo a Foxman e soci allora va bene lo stesso.
Inviato il: 8/12/2006 20:15
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Re: *Alcolismo*
#76
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Sifu, devi dirmi come l'hai scoperto, perche' se avessi la chiave per capire cosa fa rodere il culo a Foxman sarei felice di farlo sempre e comunque. Dacci dei lumi.
Citazione:
farò pure il presepe col Lego, con la milizia dell'Alabama e Babbo Natale che circondano la sede dell'SPLC.

Fantastico, lo faro' pure io se mi dici dove prendi le statuine dei miliziani dell'Alabama.

PS
STIAMO FONDANDO UNA NUOVA TRADIZIONE!!!! Fra duemila anni ci si chiedera': perche' nel presepe c'e' Elmer J. Fudd? Era costui un apostolo?
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Inviato il: 8/12/2006 23:38
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  •  giovannifo
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Re: *Alcolismo*
#77
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ho letto il dibattito fin qui ed è molto interessante. vorrei fare però una domanda: siamo tutti d'accordo che l'alcol è una DROGA?

se la risposta è si, perchè viene pubblicizzata in un Paese dove si va in galera se coltivi una pianta di CANAPA?

ciao
giovanni
Inviato il: 9/12/2006 2:23
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Re: *Alcolismo*
#78
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Citazione:

giovannifo ha scritto:
...siamo tutti d'accordo che l'alcol è una DROGA?
se la risposta è si, perchè viene pubblicizzata in un Paese dove si va in galera se coltivi una pianta di CANAPA?


La domanda dovrebbe invece essere: perche' invece di comprare le droghe non farmaceutiche in DROGHERIA viene fatto tutto questo casino di proibizionismo?

Sul perche' vi siano delle sostanze vietate ed altre no la risposta e' stata affrontata cosi' tante volte che ormai non ha piu' senso parlarne: leggere l'ultimo ottimo - come sempre - intervento di mc sul forum Marijuana proibita: domande e risposte che spiega bene alcune delle cause.

PS
In ogni caso Giovanni lo sa bene il perche', da estimatore della canapa
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Inviato il: 9/12/2006 11:36
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Re: *Alcolismo*
#79
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Fantastico, lo faro' pure io se mi dici dove prendi le statuine dei miliziani dell'Alabama.

E' sufficiente prendere una manciata di statuine molto pallide, e agli occhi di Foxman diventeranno sicuramente dei miliziani dell'Alabama.

(e con questo t'ho risposto pure alla prima domanda, nonché al quesito "perché Foxman odia Babbo Natale")

Inviato il: 9/12/2006 12:20
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  •  Wolfgang
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Re: *Alcolismo*
#80
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Trovato ora sul sito dell'ansa.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_2053004727.html

magari è il solito studio, come ce ne sono milioni e contradditori tra di loro...

ciau
Inviato il: 12/12/2006 9:50
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  •  javaseth
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Re: *Alcolismo*
#81
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Dal link postato da Wolfgang....

il consumo moderato è quasi come un"assicurazione sulla vità, dicono gli esperti. Infatti si registra una riduzione media della mortalità per ogni causa pari al 18%. Queste le regole per beneficiare di effetti positivi dell'alcol, ricorda de Gaetano: il vino è da preferire ad altri alcolici; tuttavia anche la birra è salutare, sebbene, mentre il vino riduce il rischio cardiovascolare fin del 25%, il potere della birra sia inferiore (15% di rischio cardiovascolare in meno)

Wow, meglio della penicillina!

Ciao
-javaseth
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Inviato il: 12/12/2006 10:00
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Re: *Alcolismo*
#82
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Lo sapevo di essere un benemerito produttore di sostanze che allungano la vita (chi beve birra campa cent'anni)
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Inviato il: 12/12/2006 22:08
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  •  sick-boy
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Re: *Alcolismo*
#83
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
sick-boy


Che il bere faccia male e' una considerazione ridicola: tutto, specie se in eccesso, fa male.

Citazione:


Ma questo e' il Bel Mondo del proibizionismo ipocrita, che da una parte ti incita a bere ponendo divieti in una societa' priva di valori e dall'altra ti punisce perche' manchi di volonta' ove la volonta' e' la possibilita' di seguire in branco, sempre e comunque.
E se il branco e' preso in comportamenti contraddittori, tanto meglio: avrai sempre torto, qualsiasi cosa farai. Ci sara' sempre uno sbirro, un giudice o un benpensante, travestito con la pelliccia dello sciacallo radical pezzente a dirti "hiiiiiiiii hai mangiato Bambi!!!!!! Hiiiiiiiiii, non tieni il tuo corpo come un tempio!!!! Hiiiii non sei meterosex e non l'hai mai preso nel culo!!! Hiii, non sei alla moda!!! Hiiiii, non paghi le tasse!!!".


mi viene un dubbio. Che tutti i freni agli istinti che vengono dalla società benpensante, unito al messaggio, lievemente contraddittorio, "scopa, drogati e prova tutto", che ci viene dalla stessa, non siano un modo per fregarci, per cacciare chi viene beccato, per isolare il maggior numero di gente possibile??

Citazione:



Non è una cosa da poco togliere i freni inibitori e non ogni sostanza lo fa, mi dici.
Be' io ti dico che non c'e' neanche bisogno di una sostanza. Ognuno VUOLE o meglio DEVE perdere i freni inibitori in questa societa' repressiva di tanto in tanto come valvola di sfogo, ma non ne ha generalmente il coraggio. Se non lo fa di tanto in tanto, sotto forma di Tarantolato, Ultras del cazzo, o Ubriacone, diventera' pazzo o il medico gli prescrivera' una delle Droghe Approvate.


Anche questo è vero, però sottovaluti l'alcol, secondo me. Già tutti i riti dionisiaci erano saturi di vino, da millenni sono conosciute le sue propreità mistiche (oggi psicotrope). Funziona molto meglio dei cioccolatini, intendo.

Citazione:

Non vuoi mica che la gente esploda disordinatamente diventando berserk e in preda ad una ebrezza distruttiva assalti The Houses of Parliament? Meglio fregarli uno per volta caricandoli di sensi di colpa.


Nota di colore (nero): Un poliziotto sud coreano, in preda a delirio da ubriachezza durato 8 ore, ha ucciso una settantina di persone con un fucile e un centinaio di GRANATE e poi si è ammazzato (guinness world records)
Citazione:


Per finire, una birra (di merda) ti costa 6 euro, ma il costo non ha niente a che vedere con l'informazione. Se passi di qua ti faccio assaggiare una delle mie, orgogliosamente autoprodotte.

Ciao.


Non vedo l'ora Pike. Il collegamento coi 6 euro (secondo il mio cerebro):essere socialmente i migliori QuindI scopare e bere il più possibile QuindI bevitori idioti che si mischiano a bevitori capaci QuindI diffusione di locali senz'anima e QuindI prezzo unico del drink, che sia cocktail o birraccia commerciale, 6 o addirittura 8 euro. MM(milano merda)

Ciao
Inviato il: 13/12/2006 9:53
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Re: *Alcolismo*
#84
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Citazione:
mi viene un dubbio. Che tutti i freni agli istinti che vengono dalla società benpensante, unito al messaggio, lievemente contraddittorio, "scopa, drogati e prova tutto", che ci viene dalla stessa, non siano un modo per fregarci, per cacciare chi viene beccato, per isolare il maggior numero di gente possibile??


Si e' appena stabilito un punto fermo della nostra analisi sulla societa' moderna.
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Re: *Alcolismo*
#85
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odio non capire le risposte
Inviato il: 13/12/2006 11:39
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Re: *Alcolismo*
#86
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Tranquillo, significa SI, il tuo dubbio e' a mio parere piu' che fondato, anzi credo che tu abbia descritto ESATTAMENTE cio' che sta' capitando.
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Re: *Alcolismo*
#87
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Tranquillo, significa SI, il tuo dubbio e' a mio parere piu' che fondato, anzi credo che tu abbia descritto ESATTAMENTE cio' che sta' capitando.



mi viene in mente Agnelli, che faceva esattamente come Lapo ma non si faceva beccare. Elkann l hanno smerdato invece
Inviato il: 13/12/2006 11:48
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  •  manolete
      manolete
Re: *Alcolismo*
#88
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Ciao Pike,

ho letto di birre "autoprodotte": mi incuriosisce, perché è un attività che svolgo anch'io.

(Tranquilli! tutta roba che si compera con scontrino fiscale: niente di illegale)

Se la cosa ti sembra che meriti approfondimenti, scrivimi in e-mail o apri un forum "birra" che ti seguo (se preferisci che lo apra io, o la vuoi giocare nello scambio epistolare, fammi sapere ).

Suerte,
manolete
Inviato il: 13/12/2006 21:36
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  •  fiammifero
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Re: *Alcolismo*
#89
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Reggere un bicchiere di troppo? È genetico
Un gene responsabile della resistenza all'alcool aiuterà a prevenire l'alcolismo... nelle mosche
Dove si vorrà andare a parare?
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 15/12/2006 13:17
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Re: *Alcolismo*
#90
Mi sento vacillare
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
Reggere un bicchiere di troppo? È genetico
Un gene responsabile della resistenza all'alcool aiuterà a prevenire l'alcolismo... nelle mosche
Dove si vorrà andare a parare?


Mi hai fatto venire in mente un film :

“Il principe e la ballerina “ (1957)
(The prince and the showgirl)

Un film di Laurence Olivier. Con Marilyn Monroe, Laurence Olivier, Produzione USA 1957.

(pare che in realtà sia una delle produzioni di Marilyn che nella non approvazione della sua recitazione , improvvisamente diventò anche produttrice )

Un film delizioso, comunque. Un dialogo che ricordo:

Principe(Laurence Olivier): Le piace la vodka?

Ballerina (Marilyn Monroe): Non l’ho mai assaggiata, credo che non dovrei..

Principe: La deve provare! Questa è una specialità.
Avanti! Cin Cin!..
Ballerina : Cin Cin!

Principe : Non la sorseggi a quel modo! C’è il pericolo di andare “in cimbali” per così dire…..

Ballerina: No, no..Ora basta perfavore!

Principe : No su! Dai ! Un altro non farebbe male ad una mosca!

Ballerina Può darsi ! Ma una mosca ubriaca pazienza, ma io?

Principe: questa è davvero eccellente! Vedo che ha uno spirito acuto Elsa Marina! Davvero eccellente!

Ballerina: Io non vorrei an-annoiare La Vostra GranDucale..

Principe: Una “mosca ubriaca” ! Bisogna proprio che me la rammenti..!

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Vado a memoria…
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Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
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