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  Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?

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  •  shevek
      shevek
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#151
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/4/2005
Da Napoli
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Salut y Libertad a todos...


Scusate se intervengo solo ora, ma non avevo notato il forum! Sono oltre trent'anni che pratico arti marziali ed attualmente insegno karate antico, quello prima della sua sportivizzazione. Credo che i vari video che postate siano fuorvianti: nonostante la loro brutalità, sempre di sport si tratta - la stragrande maggioranza delle tecniche marziali e dei mawa (bersagli vitali) sono del tutto assenti (altrimenti 1. ci sarebbe un morto ogni due/tre incontri 2. gli incontri sarebbero brevissimi ed allora addio spettacolo).

Ogni volta che li vedo, mi accorgo di come possano reggersi solo in base a queste manzanze. Per dirne una: in tutti questi video, avete mai visto, per restare sul leggero, qualcuno che attacca frontalmente con un calcio frontale o laterale il ginocchio dell'avversario? O pestargli il piede d'appoggio? O colpirgli gli occhi? Strizzargli i testicoli? Ecc.

L'efficacia delle arti marziali antiche è fuori discussione: i grandi maestri erano ritenuti tal non perché vincevano gare, ma per il semplice fatto che erano restati vivi. Se avessero praticato arti inefficaci nel combattimento reale, queste sarebbero morte con loro.

La questione è che le arti marziali antiche, proprio perché efficaci, non potevano essere provate in un combattimento sportivo: si poteva solo provarle nei kata (forme, danze guerriere) e nel bunkai (allenamento controllato a coppie). Perché kata e bunkai avessero efficacia, però, occorreva un allenamento oggi difficilmente proponibile: la ripetizione del gesto tecnico migliaia di volte al giorno. In compenso gli automatismi motori che si sviluppavano erano di un'efficacia indubbia.


Shevek
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"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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Inviato il: 13/12/2006 22:44
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#152
Mi sento vacillare
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Ciao Shevek ( dal tuo avatar mi chiedevo perchè non partecipassi ).


innanzitutto meno male che per ora si è diffuso solo oltreoceano e solo come show, già, come stavo dicendo, fa un sacco di danni così.

Citazione:
la stragrande maggioranza delle tecniche marziali e dei mawa (bersagli vitali) sono del tutto assenti

Non è vero : è più corretto dire che un calcio tra l'ombelico e l'inguine o al plesso solare pulito o alla gola sono molto difficile da dare, ma ci provano eccome a mettere KO l'avversario così, è che nella foga del combattimento con l'avversario che ti incalza a furia di saette da KO nessuno si azzarda a imbroccare il colpo della domenica.
E' che ci vuole anche una gran "fortuna" per risolvere un combattimento con un colpo solo.
Sullo strizzare i testicoli non è vero: era valido nei primi UFC ma si doveva pagare 1000 dollari a fine match per penitenza.
Poi hanno messo i guantini di gommapiuma agli atleti, i limiti di tempo e varie restrizioni appena le autorità hanno cominciato a rendersi conto di quanto cruenti stessero diventando questi match, e meno male : questo si verificò appena arrivarono i combattenti pesanti, così nessuno vide mai dei forti striker com Rizzo o Williams colpire a mani nude.

Non si puntava ovviamente ad eliminare l'avversario, ma solo a vincere l'incontro. Inoltre, cosa più importante: i combattenti erano tutti incassatori almeno discreti già a partire dai primi UFC, quindi non andavano KO con un colpo solo ed erano capaci di proteggere il proprio corpo come i pugili, chiudendosi per ridurre i danni.

-++++++-

Le arti marziali antiche sono efficaci.
Quelle moderne sono più efficaci, almeno nei combattimenti da strada. Le nuove arti marziali prendono un po' di tutto da quelle vecchie, comprendendo anche quelle Europee e mischiando lotta a parate e colpi studiando le distanze del combattimento.
Che poi per ora le manifestazioni siano 1 vs 1 non deve trarre in inganno, alcune nuove arti marziali sono concepite anche per l'uno contro molti.

+++++++++++++++++++


A proposito di Filipovic :
segnalo che sta passando all'UFC per una lunga serie di match, ha 32 anni quindi gli resteranno un 2/3 anni al "top" della forma quindi mi pare difficile che ritorni al Pride: che abbia paura di fare brutte figure di nuovo con Fedor ?
( Crocop prima se ne era andato dal K-1 per questioni di soldi, ora va all'UFC dove gli ingaggi e gli introiti pubblicitari sono maggiori - arrivano i nuovi miliardari ! )
http://www.sherdog.com/news/news.asp?n_id=6352
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Inviato il: 13/12/2006 23:08
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  •  shevek
      shevek
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#153
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/4/2005
Da Napoli
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Salut y Libertad, Tifoso!


Scusa, ma per esperienza personale so che non è affatto vero che tali tecniche - quelle da ikken issatsu - siano così difficili da mettere in atto: l'unica volta che ho avuto a che fare con un praticante "no rules" - di medio livello - l'incontro amichevole si è risolto a mio favore in pochi secondi, nonostante la stazza a suo favore. Ha cercato di afferrarmi le gambe e si è ritrovato le mie dita sugli occhi; come ha lasciato la presa gli ho pestato il piede avanzato (il tutto ovviamente solo abbozzato). Dopo di che ha ammesso che, in effetti, proprio proprio "no rules" la sua pratica sportiva non era... Identica situazione con un praticante - questa volta di basso livello - di Muay Thay Boran, che si è fermato con le mie nocche "a zampa di leopardo rovesciata" a pochi millimetri dalla parte frontale della gola.

La mia impressione è che le necessità spettacolari creino un clima, tra gli atleti delle discipline cosidette no rules, di "autodisciplina" per far durare il più a lungo possibile gli incontri, che si aggiunge alle regole sportive (che esistono, ma di cui non si parla, sempre nell'ottica di lasciar credere che siano scontri "reali" e non sportivi).

Sulla questione 1 vs 1. Le arti marziali antiche partivano dalla premessa che occorreva allenarsi nella seguente ottica: 1. gli avversari sono sempre più di uno e tu solo; 2. sono tutti più forti di te; 3. sono armati e tu disarmato; 4. sono giovani e tu sei vecchio. Le tecniche servivano per la situazione peggiore, non per la migliore: se poi la situazione era migliore, era tutto grasso che colava. L'attuale pratica dello street fighting non ragiona esattamente così e, per questo, mi lascia perplesso sulla sua maggiore efficacia rispetto alle arti marziali antiche (efficacia che, comunque, è nettamente superiore alle odierne arti marziali sportivizzate).


Shevek
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Inviato il: 14/12/2006 17:57
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  •  bandit
      bandit
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#154
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 14/12/2006 18:49
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#155
Mi sento vacillare
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Ciao !

Citazione:
La mia impressione è che le necessità spettacolari creino un clima, tra gli atleti delle discipline cosidette no rules, di "autodisciplina" per far durare il più a lungo possibile gli incontri, che si aggiunge alle regole sportive

Non direi, si vedeva nei combattimenti nelle palestre dei Gracie che erano i Gracie a limitarsi, infatti in alcune sfide tiravano le pacche leggere invece dei pugni.
( E' ovvio che i morsi sono proibiti, le dita negli occhi anche e così i calci nei testicoli - non è proprio free free come fight. Alcune azioni potrebbero mettere in pericolo l'incolumità degli atleti e causare menomazioni ).

Idem lì, anche alla MECA vale tudo dove ci sfida per i soldi e la fama non si limitano per niente: è la linea di demarcazione tra quelli che sfondano e fanno i soldi e quelli che si limiteranno a insegnare o a fare gli allenatori.

++++++++++++++

Il punto è che non sei sicuro che con dei colpi "mortali" metti KO l'avversario, appunto perchè non li hai tirati con decisione e non ne conosci l'efficacia reale.
Pestare il piede non fa così male, in situazione reale uno potrebbe avere gli anfibi poi ( ad esempio ).

Citazione:
"a zampa di leopardo rovesciata"

. Potresti fare un disegnino ?
Intendi avversario a terra a gola scoperta e tu che fermi il colpo di taglio oppure qualcosa di simile in piedi ?

Perchè sei sicuro che quei "duelli" si fossero conclusi a tuo vantaggio ?


Nel free fight i match si concludono :
- per KO ( svenimento dopo un colpo o una proiezione )
- per TKO ( situazione di evidente crisi irreversibile per un atleta bersagliato o immobilizzato e privo di difese )
- per submission ( strangolamento, leva )
- per sopraggiunto limite di tempo, nel qual caso si va ai punti con i giudizi dei 3 arbitri esterni.
( una volta non c'era questa norma, così come non c'erano round ma si continuava a combattere fino alla fine)

++++++++++++

Inoltre: l'unica volta che ho usato il judo fuori dalla palestra mi volevano rapinare, avevo 18 anni. Dico : avevo una ragione per difendermi altrimenti avrei evitato di litigare.
inoltre: l'ho preso e l'ho buttato per terra una ( una : 1 ) volta senza fare carognate a terra, giusto per fargli capire che i soldi me li tenevo. Mica gli ho messo le dita negli occhi, l'ho strangolato e gli ho staccato le orecchie a morsi.

io una ragione ce l'avevo: per quale illogica ragione un praticante di "free fight" ha voluto combattere con te ( in modo amichevole ) ?
e se era amichevole, anche lui sarà stato amichevole, alla fine ti voleva solo prendere le gambe.
Tu gli hai messo le dita negli occhi . Sei un bel tipo ! Non vale !

+++++++++++++++++++

Posso supporre che non avevano 30 anni di esperienza quei poveretti che per qualche ignota ragione ti hanno sfidato ( che termine , ma che gente rissosa c'è in giro ? e anche incoscente ! ).
Appunto, questo conferma che conta anche la superiorità dell'atleta, non solo dell'arte marziale.
Se sei un ottimo karateka è per merito di 30 anni di dedizione e di impegno, se avessi fatto 30 anni di combat sambo o jiu-jitsu saresti ancora più temibile probabilmente.
_________________
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Inviato il: 14/12/2006 19:13
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  •  shevek
      shevek
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#156
Dubito ormai di tutto
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Salut y Libertad Tifoso!


Dici: Citazione:
( E' ovvio che i morsi sono proibiti, le dita negli occhi anche e così i calci nei testicoli - non è proprio free free come fight. Alcune azioni potrebbero mettere in pericolo l'incolumità degli atleti e causare menomazioni ).


Anche la rottura di chiavi articolari e molte altre cose, se è per questo: in pratica tutto ciò che è l'essenza dell'ikken issatsu (termina la situazione con un'unica tecnica), insomma delle arti marziali tradizionali. Dell'incolumità degli atleti se ne fregano: è il tempo/spettacolo che gli importa. Le arti marziali tradizionali sono molto più efficaci, ma assolutamente inadatte allo spettacolo.


Dici:Citazione:
Il punto è che non sei sicuro che con dei colpi "mortali" metti KO l'avversario, appunto perchè non li hai tirati con decisione e non ne conosci l'efficacia reale. Pestare il piede non fa così male, in situazione reale uno potrebbe avere gli anfibi poi ( ad esempio ).


Non lo metti KO: lo uccidi o lo menomi assai gravemente da impedirgli la prosecuzione del combattimento. L'efficacia reale non la si può, per ovvi motivi, praticare realmente, ma, come dicevo, solo con la pratica del kata/bunkai: gli antichi maestri si provavano in sfide reali ed erano tali perché sopravvivevano... Poi, guarda che una sorta di "anfibi" ce li avevano anche i samurai: nei kata (mi viene in mente Heian 4 ed i vari Bassai) si insegna come tirare i fumikomi (calci battenti) efficacemente anche in questo caso. Anzi, solo in questo caso, che era il peggiore, perché la tecnica funziona a maggior ragione con piedi poco o per nulla protetti...


La "zampa di leopardo rovesciata" è una sorta di montante tirato con le prime falangi delle nocche ripiegate della mano. Il mio amico non era affatto a terra, ma lo presi d'incontro mentre tentava un attacco di gomito a breve distanza. Si fermò di botto, rendendosi perfettamente dell'efficacia della tecnica. Idem per il praticante di no rules.


Dici, infine:


Citazione:
per quale illogica ragione un praticante di "free fight" ha voluto combattere con te (...)? e se era amichevole, anche lui sarà stato amichevole, alla fine ti voleva solo prendere le gambe. Tu gli hai messo le dita negli occhi. Sei un bel tipo ! Non vale! Posso supporre che non avevano 30 anni di esperienza quei poveretti che per qualche ignota ragione ti hanno sfidato (...). Appunto, questo conferma che conta anche la superiorità dell'atleta, non solo dell'arte marziale. Se sei un ottimo karateka è per merito di 30 anni di dedizione e di impegno, se avessi fatto 30 anni di combat sambo o jiu-jitsu saresti ancora più temibile probabilmente.


La ragione era una discussione simile a quella che stiamo facendo... e non ci andavano troppo leggeri, nonostante l'amichevolezza della situazione! Per essere più precisi, il praticante di medio livello no rules cercò di prendermi le gambe dopo che l'avevo colpito d'incontro alle parti basse (senza toccarle, ovviamente) ed allora cercò l'incontro a terra, dove si sentiva più forte. Non credo di essere un'ottimo karateka tradizionale - conosco gente moooooolto più brava di me, ma con il no rules eravamo più o meno di pari livello. In ogni caso, ti ripeto che non disprezzo affatto le altre arti marziali tradizionali: ho praticato anche Aikido e Ju-Jitsu e mi hanno dato molto. Il combat sambo, invece, e le altre discipline sportive da contatto, credo abbiano un solo merito: abituarti a prendere mazzate, sopportare il dolore e continuare. Come strategie di combattimento reale, invece, fanno acqua da tutte le parti. Tra l'altro, quando iniziai la pratica del karate, il mio maestro aveva l'abitudine di darci colpi di shinai (la spada di bambù) addosso mentre combattevamo o praticavamo il kata od il kihon, pretendendo che continuassimo come se niente fosse accaduto... altrimenti combattevamo con lui, il che era peggio. Ho pensato, col tempo, che tale pratica derivasse dal fatto che nel passato non esistevano le pratiche sportive, ritenute - ed oggi capisco bene il perché - diseducative rispetto al combattimento reale e, in questa maniera, ci si abituava comunque al dolore.


Shevek
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"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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Inviato il: 17/12/2006 14:10
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  •  orkid
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#157
Mi sento vacillare
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Seguo fin dall'inizio questo splendido treadh... volevo chiedervi un consiglio, visto che siete molto esperti di arti marziali in generale:
quando avevo 11 anni, insieme a mio fratello, frequentai per un anno un dojo in cui ho praticato ju-jitsu, poi, lui non potè più venire e così smisi in quanto non avevo la possibilità di spostarmi...
Dopo ho praticato per 7 anni quel brutto gioco chiamato calcio, che atleticamente, mi ha rovinato: ho accresciuto la massa muscolare (soprattutto nelle gambe) perdendo un sacco di mobilità articolare (dovreste vedermi quando mi allaccio le scarpe!!!).
ora ho 23 anni e a settembre prossimo, mi piacerebbe moltissimo tornare a praticare un arte marziale: nella mia zona non ci sono più dei posti dove tornare a fare ju-jitsu, ma c'è una piccola palestra in cui insegnano Aikido.
Secondo voi, è adatta come arte ad uno che deve recuperare mobilità? resta chiaro il fatto che mi sono informato e che mi attira molto anche in virtù che non è uno "sport" agonistico, ma una pratica per "tornare" in possesso del proprio corpo.

Grazie a chiunque risponda
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Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 18/12/2006 9:49
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#158
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Citazione:
Tra l'altro, quando iniziai la pratica del karate, il mio maestro aveva l'abitudine di darci colpi di shinai (la spada di bambù) addosso mentre combattevamo o praticavamo il kata od il kihon,

L'ho visto fare al maestro di "Frank Dux"-"Van Damme" in "Senza esclusione di colpi !" .
Quindi lo schiaffone che mi sono preso io non era un sopruso, serviva solo a rendermi più forte.
Sti vecchi maestri ne sanno una in più del diavolo !

+++++++++++++++++

x orkid:

Anche io ( come decine di milioni di italiani ) ho giocato a calcio, io fino ai 14 anni, forse ero troppo piccolo e non ne ho risentito sensibilmente: può darsi che i calci al pallone o lo stile di corsa mettessero in crisi le tue articolazioni.
Ultimamente quando gioco a calcetto ( molto raramente comunque ) mi capita qualcosa di simile alle ginocchia, infatti evito di forzare.

Dodici anni fa, 1994 .... era quindi ju-jutsu giapponese ( si scrive anche come hai scritto tu ).
Per ripristinare la mobilità va bene anche la corsa lenta e molto stretching direi, ma stai dicendo che fai fatica ad abbassarti ?
Se vuoi fare un arte marziale, per conto mio ( ho fatto 9 anni di judo, ho smesso a 23 anni, quindi non sono Molto Esperto ) posso dirti che non so perchè ma anche oggi ho il brutto vizio di scrocchiarmi le dita o i gomiti, in effetti pikebishop aveva ragione . In compenso, sarà perchè ho fatto tanti anni di allenamento agli addominali/lombari durante gli anni di judo e anche negli ultimi anni, ma non conosco il mal di schiena ( cosa da non trascurare specie più in là con l'età !
E in teoria avrei dovuto averlo, ho fatto degli sforzi notevoli. )

Comunque il calcio non ti ha rovinato, se fossi stato completamente fermo avresti meno muscoli e saresti molto più lento e meno resistente.
Guarda i calciatori ( anche dilettanti ) e confrontali con un sedentario ....
_________________
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Inviato il: 18/12/2006 22:53
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  •  orkid
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#159
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Certo mi sono tenuto in forma, ma categoria dopo categoria ho sempre trovato allenatori, che non capivano un cazzo di Preparazione atletica, e non hanno mai fatto fare un po' di stretching decente... sempre e solo potenziamento; penso che le giunture articolari non si siano "elasticizzate a dovere" in funzione dell'aumento della massa muscolare (un po' come fare body building).

Se provo a piegarmi verso terra senza piegare le gambe arrivo al massimo a metà fra il ginocchio e la caviglia!!!

Si era Ju-Jitsu (!) giapponese, ... che figata! Avrei voluto seriamente continuare, ma purtroppo non potevo spostarmi così lontano per praticarlo senza il passaggio di mio fratello. quindi ho iniziato a fare calcio...

Tu come giudichi l'aikido dal punto di vista di un principiante?
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Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 19/12/2006 8:56
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  •  Tifoso
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#160
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Ciao. Di certo pikebishop te lo può descrivere meglio di me, io assistevo agli ultimi 20 minuti di lezione intanto che aspettavo che incominciasse la mia sull'altro tatami.

++++++++++++

So che quando il maestro si metteva in ginocchio ( nella posizione tipica del saluto a terra che non mi ricordo più come si chiama ) e faceva qualcosa come concentrare le energie a livello della pancia nessuno riusciva a spostarlo. ( perchè non c'ero io scherzo non lo so se lo spostavo )
In verità sono capace anche io, almeno ce lo avevano insegnato anche a noi ma con risultati non di quel livello, mi pare che si chiami "concentrare il chi" o così lo chiamavano.

Per il resto vedevo sempre una specie di "balletto", spero che pikebishop non me ne voglia, in cui uke si avicinava a tori con un braccio diritto e con le gambe in guardia sinistra in posizione di attacco ( c'è anche nel ju-jutsu e nel judo ma da noi si chiama guardia destra ) e finiva per terra con quell'accompagnamento da mae ukemi.
Non ho mai visto combattimenti però, magari li facevano quando nessuno li guardava ....

+++++++++++++++++++++++

L'allenamento di potenziamento se fatto in modo dinamico mette a rischio le giunture, però le tue con il tempo si sono rinforzate ed ingrossate ( diciamo irrobustite ) ma non elasticizzate, secondo me il tuo è più un problema di legamenti e muscoli contratti.

Citazione:
Se provo a piegarmi verso terra senza piegare le gambe arrivo al massimo a metà fra il ginocchio e la caviglia!!!

infatti, il rimedio è lo stretching: si può fare ad ogni età ed è agevolato dal dimagrimento ovviamente, meno adipe hai e meglio è in quanto la ciccia costituisce un impedimento, molto più dei muscoli.

Con il body building non ho notato un vera perdita di elasticità ( sono aumentato di 12 kg soltanto però e in 6 anni quindi in un lungo periodo, non ho mai cercato l'aumento di massa come ti insegnano nelle palestre, ma di forza : quindi non ho mai mangiato come un bue come ti dicono di fare nelle palestre di BB , altrimenti avrei avuto magari quei problemi )
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Inviato il: 19/12/2006 10:33
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  •  noreprez
      noreprez
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#161
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domanda da un milione di dollari. Ma secondo voi, in che misura si sono evolute- o involute- le arti marziali tradizionali dalla corrente della lotta a mani nude insegnata a Okinawa??
Inviato il: 19/12/2006 10:58
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  •  orkid
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#162
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Bè allora aspetterò un consiglio da Pike!!!

Citazione:
Non ho mai visto combattimenti però, magari li facevano quando nessuno li guardava


Infatti non cerco un arte marziale di contatto, da combattimento... così come non lo era il Ju-Jitsu giap.

Grazie comunque dei consigli sullo strecthing...

Ciao
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Autodidatta Bonsai


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Inviato il: 19/12/2006 10:59
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#163
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Citazione:
Infatti non cerco un arte marziale di contatto, da combattimento... così come non lo era il Ju-Jitsu giap.


Si lo sapevo che ti interessava nella speranza di ripristinare la naturale flessibilità, però mi chiedo dove stia il bello se non c'è un po' di combattimento. Avevo provato a fare karate a 17 anni ( ero anche cintura gialla ) , ma ho mollato l'anno dopo sia per problemi di orario sia perchè ci facevano fare solo kata e tecniche ....
A judo, dal primo giorno invece c'è la cosa più spassosa del mondo: lotta a terra !
Se c'è una cosa che mi manca è il combattimento, ma non ho nemmeno tempo per riprendere, più in là con gli anni magari ( magari lo dicevo anche 2 anni fa ).

Ho provato ad abbassarmi, no problem mi tocco le punte dei piedi senza piegare le ginocchia. Il "problema" è che non riesco più a toccarmi con una mano l'altra facendo passare le braccia dietro la schiena.
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Inviato il: 19/12/2006 22:37
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  •  shevek
      shevek
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#164
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Salut y Libertad noreprez!


Se sono arti marziali davvero "tradizionali" non si sono evolute affatto. Il Te (nel senso di lotta) di Okinawa era la versione locale del Wushu cinese (Okinawa è di fronte alla Cina e per molti secoli è stata di fatto o di diritto parte di essa). In genere, poi, di là dei nomi diversi che si sono dati, le varie arti tradizionali erano sostanzialmente simili: oggi si tende, per motivi pubblicitari (la mia arte è migliore della tua, vieni nella mia palestra/federazione) a differenziarle molto, specializzandosi in determinate tecniche piuttosto che in altre, ma nel passato si insegnava ogni possibile forma di autodifesa (tecniche di impatto, sbilanciamenti, leve articolare, lotta a terra, ecc.). La differenza era nell'insegnamento (un maestro partiva da una cosa piuttosto che da un'altra, ecc.) ed il resto era differenza di nome - come, oggi, "boxe" e "pugilato".


Shevek
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Inviato il: 21/12/2006 17:39
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  •  bandit
      bandit
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#165
Dubito ormai di tutto
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"i grandi maestri erano ritenuti tal non perché vincevano gare, ma per il semplice fatto che erano restati vivi"
++++++++
Shevek, a me questo ragionamento non pare del tutto convincente: se prendi due combattenti mediocri o anche farlocchi ma li fai arrivare fino "alla fine", per forza di cose uno crepa e l'altro no (salvo il caso che crepino tutti e due).
questo non ci dice molto sulle loro qualità di combattenti - se non il fatto che in quell'occasione uno si è dimostrato inferiore all'altro.
Inviato il: 3/1/2007 14:19
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#166
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Citazione:

Tifoso ha scritto:
Citazione:
Infatti non cerco un arte marziale di contatto, da combattimento... così come non lo era il Ju-Jitsu giap.


Si lo sapevo che ti interessava nella speranza di ripristinare la naturale flessibilità, però mi chiedo dove stia il bello se non c'è un po' di combattimento. Avevo provato a fare karate a 17 anni ( ero anche cintura gialla ) , ma ho mollato l'anno dopo sia per problemi di orario sia perchè ci facevano fare solo kata e tecniche ....
A judo, dal primo giorno invece c'è la cosa più spassosa del mondo: lotta a terra !
Se c'è una cosa che mi manca è il combattimento, ma non ho nemmeno tempo per riprendere, più in là con gli anni magari ( magari lo dicevo anche 2 anni fa ).

Ho provato ad abbassarmi, no problem mi tocco le punte dei piedi senza piegare le ginocchia. Il "problema" è che non riesco più a toccarmi con una mano l'altra facendo passare le braccia dietro la schiena.


Io ho fatto shotokan e takaewundo ma entrambi mi annoiavano...quindi dici che il judo è la via giusta?
Inviato il: 4/1/2007 15:49
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#167
Mi sento vacillare
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Ciao.

Non so a Judo il primo quarto d'ora si fanno esercizi di stretching, riscaldamento e "potenziamento" , ( ma ho fatto Karate anche se per un solo anno e si facevano anche lì ).

La via giusta per la flessibilità è lo stretching e soprattutto non fermarsi mai. Se ti fermi cominci ad avere problemi, sia di tenuta cardiaca/resistenza sia di mal di schiena, prima o poi capita ai sedentari.
_________________
? ?
Inviato il: 15/1/2007 12:36
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