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  Cosa ne pensate di E-mule?

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  •  UncasO
      UncasO
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#31
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da ss11 "Rivoltana"
Messaggi: 267
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Io lo vedo semplicemente come una legittima reazione ad un sistema in cui persino cantare "happy birthday" in un film costa 15mila dollari.

Hanno voluto spingere il limite oltre il sopportabile? Mi pare che il file sharing e l'immensa mediateca di libero accesso che rappresenta siano una reazione non solo intelligente, ma proficua.

D' altronde non è lo stesso Luogocomune.net una naturale reazione allo stato in cui versa l'informazione?
_________________
Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Inviato il: 10/10/2006 3:07
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  •  tccom
      tccom
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/11/2005
Da civitavecchia
Messaggi: 903
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penso che UnCaso abbia sottilmente colto nel segno

e per quanto mi riguarda l'accanimento delle major verso il peer-to-peer è solo la ricerca di un capro espiatorio per giustificare prezzi indegni;

la tragedia è che ormai le restrizioni si applicano a tutto: passi che mi rompi le palle se mi scarico un film uscito ieri...ma se tiro giù, che ne so, "l'allenatore nel pallone" che ha vent'anni e posso registrarlo dalla tv da almeno 10...francamente non capisco

ps: rubare è veramente un parolone
ragionando così, la copia di una qualsiasi opera d'intelletto è un furto...
_________________
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 10/10/2006 10:26
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  •  brasm
      brasm
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#33
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/6/2006
Da
Messaggi: 42
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Io sono assolutamente pro e-mule, e poi rubare è un parolone...secondo me rubare vuol dire vendere a 20€ un film in DVD di 10 o più anni fa o a 30€ un film nuovo...Io i film che mi piacciono li compro originali, ma quando vedo i film di fantozzi che hanno quasi 30 anni allo stesso prezzo di un film uscito 2/3 anni fa mi incazzo e lo scarico perchè non mi dicano che devono rientrare delle spese di produzione di un film girato 30 anni fa, un DVD vergine costa la pubblico 25/30 cent, quindi secondo me un film vecchio dovrebbe essere venduto a 5-6 € allora lo comprerei, di più non ci penso neanche!!!!!!!!!!!!!!!!
Inviato il: 10/10/2006 10:40
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Ad ovest s'alzo rabbioso un grido:

«Ho diritto al superfluo!»

E il sipario calò.


Ridicolo.
Inviato il: 10/10/2006 12:50
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#35
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
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Messaggi: 3872
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Non ho molto capito il fatto per cui chi opera nel campo culturale non dovrebbe vivere del proprio lavoro.

Piuttosto, e' da chiedersi quanta parte dei soldi di un cd serve a pagare chi il cd lo ha fatto...

Stessa cosa per i film.

Francamente quando vedo che cantanti come Cristina Aguilera spendo 3000 dollari al giorno per la toeletta del cane, mi firiuto anche solo di scaricare una sua canzone.

Se il sistema del copyright, la Siae e tutto il baraccone che gli va dietro servissero veramente a pagare i produttori di beni culturali, allora il discorso starebbe in piedi.

Ma siccome non e' cosi'....
Inviato il: 10/10/2006 13:15
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#36
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
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Messaggi: 1551
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Citazione:
Ad ovest s'alzo rabbioso un grido:
«Ho diritto al superfluo!»

Hai ragione Paxtibi. La cultura è superflua. Specialmente per chi ha pochi soldi, poco tempo o poca salute.
Se ne andrà al cinema due o tre volte l'anno, per il resto a casa a vedere del tutto legalmente la Pupa e il Secchione.
_________________
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 10/10/2006 15:15
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#37
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/4/2005
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Ho letto tutti i postes ma non sono riuscito a decidermi su cosa è giusto o sbagliato.

grazie a e-mule ho trovato un film che non è in commercio da decenni: Onibaba.

Rashomon non esiste in commercio ma con e-mule.....

Forse sono favorevole .... pro-tempore...
_________________
"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell'avere nuovi occhi." Marcel Proust
Inviato il: 10/10/2006 15:40
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#38
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
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Sembra che i pareri vadano dal rubare sì, purchè con moderazione, al rubare come virtù fino all'incredibile negazione del reato stesso (rubare non è rubare). ha ha

Credo che l'argomento sia interessante ma vadano separate le considerazioni legali da quelle morali da quelle di altra natura come il paradossale vantaggio che i produttori potrebbero ricevere dalla pirateria.
Si tratta di argomenti complessi ma secondo me totalmente indipendenti.
Inviato il: 10/10/2006 16:12
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#39
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 18/8/2006
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molto bello ed esaustivo su copyrights e brevetti.
http://www.mises.org/journals/jls/15_2/15_2_1.pdf

pag 22
ideas are not scarce. If I invent a technique for harvesting cotton, your harvesting cotton in this way would not take away the technique from me. I still have my technique (as well as my cotton). Your use does not exclude my use; we could both use my technique to harvest cotton. There is no economic scarcity...

pag.25
Only tangible, scarce resources are the possible object of interpersonal conflict, so it is only for them that property rules are applicable.
Thus, patents and copyrights are unjustifiable monopolies granted by government legislation. It is not surprising that, as Palmer notes, “[m]onopoly privilege and censorship lie at the historical root of patent and copyright.” It is this monopoly privilege that creates an artificial scarcity where there was none before.
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The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
Inviato il: 10/10/2006 16:17
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#40
Ho qualche dubbio
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Pax ti vedo un po' troppo convinto che scaricare musica sia equivalente stretto di rubare, e vista la tua posizione su altri argomenti sono rimasto un po' sorpreso. E' vero che la posizione libertaria in materia di copyrights rimane nebulosa, e a suo tempo ebbi una discussione lunga con un compagno di studi austriaci, pero' io tenderei ad accogliere la posizione esposta sopra. Ricopio qua l'intervento meno accademico, diciamo pure proprio espresso in soldoni, preso da un altro forum (sperando che l'autore non mi denunci per violazione di copyrights ) che condivido:

"Il brevetto è semplicemente l'arbitrario riconoscimento del monopolio su un prodotto al suo sviluppatore. La ricompensa è quella di essere arrivato per primo, il merito sta nello sfruttare tale vantaggio competitivo non nell'impedire agli altri anche di copiarti. Se sono più bravi la competizione ci guadagna. Sta davanti chi tiene il passo. Le ricette non si brevettano, non per questo non esistono cuochi, chief e ristoranti innovativi.
Ed anche sul diritto d'autore ho qualche perplessità. La musica è nata senza diritti d'autore, Mozart ha girato corti e teatri di mezza Europa per tirar su quattrini, Gigi D'Alesso campa di rendita".
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Inviato il: 10/10/2006 16:30
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#41
Mi sento vacillare
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Condivido gli interventi di Pausania e Usemlab...

Qui non si tratta di pagare gli artisti per le loro opere, ma di tenere su un baraccone che lucra sugli artisti. Oltretutto mi sembra che la Sony, per citarne una a "caso", sia allo stesso tempo casa discografica e produttrice di supporti di riproduzione...
il peer to peer è innanzitutto condivisione di sapere e come tale va difeso strenuamente
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Inviato il: 10/10/2006 16:49
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#42
Sono certo di non sapere
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A me queste storie che lavorare per produrre un film o un software non meriti un compenso mi sembra un po' una stronzata.
Il fatto che il prodotto finito non sia un qualcosa di fisico, come una Ferrari, mi sembra solo un dettaglio marginale perchè dietro c'è sempre del lavoro che, nel caso di copia illegale, non viene remunerato NEPPURE minimamente.

Citazione:
il peer to peer è innanzitutto condivisione di sapere e come tale va difeso strenuamente


Ma c'è tutto un ricco universo di software sia free che open source e lo stesso dicasi per il "sapere": qui stiamo parlando di software o di opere per le quali molta gente ha lavorato duramente, investendo anche molti quattrini "pretendendo" di essere pagata.
Se non va di spendere soldi è possibile rivolgersi al mondo dell'open source ad esempio: questo sì sarebbe un modo legale, coraggioso, impegnato, libero e coerente di "combattere" attivamente un certo sistema (se non piace).

Ancora una volta si vuole confondere il p2p, che è una serie di protocolli per permettere a più utenti di scambiare dati tra loro senza passare per un server centrale, con il copiare contenuti protetti da copyright ovvero rubando qualcosa (poco o tanto che sia non importa) al legittimo proprietario (che è quello che si è sbattuto).
Inviato il: 10/10/2006 17:47
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#43
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Mi pare che si sia perso un po' il bandolo del discorso... vorrei ricordare che senza il P2P molti dei filmati sull'11 settembre che tutti abbiamo sui nostri PC non li avremmo mai visti, oppure li avremmo visti con molta difficoltà.

Quindi, per me, il P2P come mezzo per aiutare la libera circolazione delle idee, è un fenomeno incontestabilmente rivoluzionario e positivo.
Poi c'è la questione "morale", per il fatto che la maggior parte del materiale che circola via P2P è protetto da copyright e quindi distribuito illegalmente.
Qui credo che sia difficile assumere un atteggiamento monolitico ed oggettivamente indiscutibile.

Da ex-musicista/autore, posso affermare che nel campo del diritto d'autore "l'abbiamo fatta fuori dal vaso". Da un principio sacrosanto (la tutela della proprietà intellettuale ed il diritto degli intellettuali a vivere del proprio lavoro), è nato un polipo (che in italia ha assunto le sembianze della SIAE) che finisce per ingabbiare gli stessi autori e per favorire, alla fine, soprattutto "il sistema" stesso.
Il discorso sarebbe troppo lungo e complesso, ma vi riporto un aneddoto per aiutarvi a capire cosa intendo: fine anni '80, con la mia "band" eravamo alle prime esperienze live, devo dire che nella zona avevamo un discreto successo, e ormai muovevamo sempre un po' di gente quando ci spostavamo. Una sera, capitiamo a suonare in un locale abbastanza "importante", il gestore ci fornisce una lista di brani di "amici suoi" da inserire nell'elenco della SIAE... ovviamente storciamo un po' il muso, e gli facciamo presente che abbiamo i nostri pezzi, e lui si mette a ridere: "ma mica siete iscritti alla SIAE, che li avete registrati?". Dovemmo ammettere che no, non li avevamo registrati... e allora giù di falsa dichiarazione.
Morale: i pezzi nostri NON POTEVAMO legalmente suonarli in pubblico, perché NON ERAVAMO iscritti alla SIAE, alla quale andavano però i diritti per altri pezzi abusivamente inseriti nella lista.
In altre parole: se crei una canzone, e te ne sbatte se è di pubblico dominio e magari te la fregano e qualcun altro se la registra, non puoi farlo.
Prima di divulgarla, DEVI registrarti, altrimenti sei in violazione del COPYRIGHT! Ma è bellissimo ^_^
In pratica, non sei padrone della tua creazione, ma non appena la partorisci il sistema se ne appropria, con la scusa di tutelare i tuoi diritti (vi ricorda qualcosa?). A scanso di equivoci, l'esame alla SIAE all'epoca (parliamo di oltre 15 anni fa, non so adesso) era piuttosto complicato e, guarda caso, costosetto.
E, sì, dovevi SUPERARE un esame, per registrarti. Capito? Se sei un autodidatta e scrivi la canzone del secolo, non puoi registrarla, perché devi fare un esame per dimostrare di essere in grado di averla scritta!! Altra perla del "sistema".

Ora, per ritornare in tema, vorrei far presente che parlando di musica, libri, ecc. parliamo pur sempre di cultura. Imporre un balzello spropositato sulla circolazione della cultura, è ingiusto. Purtroppo, si è voluta esasperare le mercificazione dell'intelletto, e la "pirateria" non è altro che la valvola di sfogo spontanea che il sistema stesso ha generato.
Il vero furto è far pagare un CD 20 euro, e altrettanto un libro di un autore famoso appena uscito (chiamiamolo best-seller).
Ora, pensate ad una famiglia monoreddito, che campa con 1000-1200 euro al mese: se non potesse "occasionalmente" ricorrere all'ascolto/visione di materiali ottenuti illegalmente, probabilmente quella famiglia sarebbe tagliata fuori completamente da una certa "fetta" di cultura.
Perchè non ci sarebbe spazio se non per 1-2 CD e DVD all'anno...
Un mio amico mi disse, una volta: ma perché non mettono i giochi per PC tutti a 9 euro? Se costassero quella cifra, io non scaricherei mai più un gioco piratato, perché non ne varrebbe la pena... vorrei una riflessione almeno su questo, anche senza arrivare a fare apologia della pirateria.
La vera immoralità è pagare un attore 30 milioni di dollari per un film, o una fighettina minorenne 200mila euro per un concerto...
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 10/10/2006 18:22
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  •  partynight
      partynight
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#44
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 27/11/2005
Da NE
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nel caso di copia illegale, non viene remunerato NEPPURE minimamente.

Non sono d'accordo.

Ad esempio il lavoro impiegato per un film viene solitamente ampiamente ripagato dagli incassi al cinema. Solitamente se un film piace, lo si guarda al cinema per la qualità video e audio non confrontabili con quelle di un divx.

Una casa produttrice di software (NON FREE) lucra sul software venduto ai professionisti (e questi ultimi non rischierebbero mai di impiegare nei pc aziendali software piratato, su questo conveniamo tutti immagino). Inoltre non reputo immorale utilizzare software che magari costano migliaia di euro per i miei "esperimenti" casalinghi che nulla hanno a che vedere con attività a scopo di lucro.

La questione è se l'attività è a scopo di lucro o per utilizzo personale. Mi sento di affermare che per la prima ipotesi non vi sia giustamente nulla da obbiettare sullo stato di cose attuali. Per la seconda invece qualcosa da cambiare c'è.
Affermare con convinzione che si tratti di furto un atto definito tale dallo stato di cose attuali significa forse prendere per buono ciò che ci viene imposto dall'alto?
Inviato il: 10/10/2006 18:31
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  •  Tubo
      Tubo
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#45
Dubito ormai di tutto
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Quoto in pieno quanto detto da Turbonegro.

Non si capisce la posizione di chi contesta un certo tipo di sistema che, appunto, muove cifre enormi e paga in maniera sproporzionata attori, modelle, cantanti e calciatori di pallone ma poi urla al furto quando proprio grazie a questo Sistema, per non rubare ci dobbiamo fare derubare da chi vuole venderci un CD.

Inoltre il p2p non danneggia gli artisti ma soprattutto le varie BMG-EMI-SONY-WB ecc ecc.
Con i prezzi attuali pochissime persone si possono permettere l'acquisto di 20-30 CD all'anno.
Grazie al p2p però questo è possibile e la musica arriva a tutti.Questi ladri saranno poi quelli che riempiranno le arene, gli stadi,i palazzetti dello sport per vedere un concerto ( che costa dalle 28 alle 100 euro).

A me non sembra che le rock-pop-punk star siano cadute in disgrazia, anzi!!
I loro profitti erano e sono milionari, i loro concerti fanno puntualmente sold out e le loro tasche si riempiono come se non più di prima.

Se un CD costasse 10 euro si abbatterebbe drasticamente il fenomeno della pirateria, garantito.
Ponendo come idea che una cosa non nasce dal nulla e le situazioni si vengono a creare perchè stimolate da uno status quo, si comprende come il p2p di materiale protetto da copyright sia moralmente "accettabile" se non condivisibile.
In caso contrario non esisterebbe o non si sarebbe a tal punto sviluppato.

Chi grida "al ladro!!" si preoccupa delle tasche dei suoi idoli più che delle proprie.

Poi è ovvio che la Legge lo vieti. Ma la legge vieta anche molte altre cose...

Scommetto che se non fosse reato non ci sarebbe nessuno disposto a schierarsi contro.
Inviato il: 10/10/2006 18:41
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#46
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Una casa produttrice di software (NON FREE) lucra sul software venduto ai professionisti (e questi ultimi non rischierebbero mai di impiegare nei pc aziendali software piratato, su questo conveniamo tutti immagino). Inoltre non reputo immorale utilizzare software che magari costano migliaia di euro per i miei "esperimenti" casalinghi che nulla hanno a che vedere con attività a scopo di lucro.


Alcuni programmi famosi come il celebre 3D Studio Max (modellazione 3D) la cui licenza costa migliaia di euro si è imposto, anche a livello professionale, grazie alla pirateria. E' vero.
E' vero anche che se tu usi un software pensato per usi commerciali NON ad uso commerciale ma per uso personale potresti commettere un reato davvero minimo dunque trascurabile.
Diverso il caso di film, musica, giochi (il cosiddetto entertainment) in cui l'utilizzo personale è il fine ultimo per cui il prodotto è stato realizzato.

Qui infatti si apre un paradosso:

I primi a richiedere l'adozione di misure drastiche contro la pirateria sono proprio le aziende legate all'entertainment poichè non solo non possono sperare di vendere i loro prodotti nel mercato business ma per loro ogni copia riprodotta illegalmente è una copia persa.
Diverso il caso dei produttori di software: la stessa Microsoft è la prima a dover ringraziare la pirateria se i suoi sistemi di fatto hanno monopolizzato i PC di tutto il mondo! In questo caso, infatti, molte copie piratate arrecano un danno minimo in confronto al grande vantaggio offerto dalla diffusione: ogni copia in più, anche se illegale, rafforza il monopolio o la posizione dominante.
Certo la Microsoft meriterebbe un thread a parte a causa della oggettivamente troppo disinvolta politica monopolista che ha adottato.

Questo discorso è tuttavia vero per tutti quei software che, grazie alla loro diffusione, vengono poi adottati pure negli uffici. Naturalmente se un sistema è diffuso ci saranno opportunità anche per tutti quelli che producono software per quella piattaforma o che proporranno migliorie.
Viceversa non è detto che se la gente si copia illegalmente un film poi si fiondino tutti in massa a vedere il seguito al cinema!

Questo è uno dei motivi per cui fui sempre dubbioso circa la reale portata del Progetto Palladium (alias Trusted Computing): i primi a venirne svantagiati sarebbero proprio quelli che fanno la voce grossa. E questo lo sanno. Ma come ho detto la Microsoft ha dovuto strizzare l'occhio alle industrie che si occupano all'entertainment le quali da anni fanno pressioni sempre maggiori. Ma la Microsoft sarebbe in assoluto l'azienda più penalizzata se la pirateria scomparisse perchè si trova alla base della catena alimentare: è lei che produce la piattaforma per la maggioranza dei PC!

Alcuni lettori attenti hanno osservato che ci sono altri e più espliciti conflitti di interesse: la Sony (per fare un nome) vende la musica ma vende anche masterizzatori e supporti per CD e DVD; altri operatori si arricchiscono grazie alla banda larga (la quale banda larga sarebbe praticamente inutile senza il p2p); una riduzione "apparente" nel costo del software (perchè piratato) permette agli utenti home di spendere più soldi nell'hardware, ravvivando così il mercato.
Più programmi e musica girano più la gente necessiterà di DVD, hard-disk, computer più potenti...

Molti produttori di software hanno mangiato la foglia e tollerano la pirateria perchè appunto permette la diffusione del loro prodotto ma poi richiedono con più rigore copie legali per avere diritto ad assistenza tecnica e contenuti extra in modo da invogliare l'utente non occasionale a comprare il prodotto a "prezzo pieno".

Insomma: la pirateria è il lubrificante del mercato?
eh eh

Ancora: chi usa software piratato oltre a commettere un furto agevola quello stesso sistema che, con giustificazioni alla Robin Hood, pretenderebbe di combattere?
Inviato il: 10/10/2006 19:32
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  •  ege
      ege
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#47
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Citazione:

Turbonegro ha scritto:

Il vero furto è far pagare un CD 20 euro, e altrettanto un libro di un autore famoso appena uscito (chiamiamolo best-seller).

[...]

Un mio amico mi disse, una volta: ma perché non mettono i giochi per PC tutti a 9 euro? Se costassero quella cifra, io non scaricherei mai più un gioco piratato, perché non ne varrebbe la pena... vorrei una riflessione almeno su questo, anche senza arrivare a fare apologia della pirateria.
La vera immoralità è pagare un attore 30 milioni di dollari per un film, o una fighettina minorenne 200mila euro per un concerto...


Parole sante... anche perché una volta che le case produttrici hanno lucrato per bene con il CD (~20€) / Film (~25€) / Gioco (~50€) appena uscito, lo stesso prodotto dopo pochi mesi lo trovi a 10-15€ (e a pensarci bene sarebbe già tanto!).

Ci sono alcuni videogiochi che escono a circa 17€ come prezzo iniziale... e non hanno nulla da invidiare a quelli che escono a 50-60€ (spesso son pure molto meglio! ). Ovviamente li supporto acquistandoli in alternativa a quelli più costosi. Se alcune (piccole) case di produzione ce la fanno, immagino possano farcela anche le più grosse senza andare in fallimento.

ege
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"non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi" ~ Il Piccolo Principe.
Inviato il: 10/10/2006 19:36
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#48
Sono certo di non sapere
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Citazione:
una volta che le case produttrici hanno lucrato per bene con il CD (~20€) / Film (~25€) / Gioco (~50€) appena uscito, lo stesso prodotto dopo pochi mesi lo trovi a 10-15€ (e a pensarci bene sarebbe già tanto!).


Poi ti fiondi ad acquistare il CD/Film/Gioco nel caso esca a prezzo ridotto? hummm....

PS: siamo tutti dei ladri demagoghi ma non riusciamo proprio ad ammetterlo, eh?
Inviato il: 10/10/2006 19:43
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#49
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Poi ti fiondi ad acquistare il CD/Film/Gioco nel caso esca a prezzo ridotto? hummm....

Di sicuro ne comprerei molti di più di quanti ne compro oggi. Quando ancora compravo CD e DVD, spulciavo i cataloghi per cercare i c.d. "nice price", e compravo quasi esclusivamente quelli a "metà prezzo", per contemperare la voglia di buona musica con un portafoglio non proprio da nababbo...
Inoltre, ho acquistato oggi originali alcuni videogames che all'epoca non avevo potuto comprare perché troppo costosi. E' stato solo per una questione "affettiva", o anche per una "riparazione tardiva", se vogliamo...
Quindi, per risponderti, sì, lo farei: forse non mi "fionderei" esattamente, ma diciamo che sarei di sicuro incoraggiato moltissimo a farlo, e di contro scoraggiato dal percorrere "altre vie".
E lo stato potrebbe contribuire abbassando le aliquote IVA sui profdotti "multimediali", equiparandoli ai libri.
Dare agli altri degli ipocriti senza nessuna base non è bello, Max, mi aspetterei critiche più intelligenti da te :D
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 10/10/2006 20:05
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  •  ege
      ege
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#50
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Citazione:

Max_Piano ha scritto:

Poi ti fiondi ad acquistare il CD/Film/Gioco nel caso esca a prezzo ridotto? hummm....


Quasi tutti i DVD che ho in casa li ho acquistati aspettando che uscissero a prezzo ridotto... spesso nello stesso centro commerciale c'era il negozio X con un DVD a prezzo pieno e lo stesso identico DVD nel cestone del supermercato a 9.90€... sai che bella sensazione acquistarlo a 25€ per poi fare dieci metri e trovarlo a 9.90€!

Idem per i videogiochi, con la differenza che con quelli posso supportare i low-cost acquistandoli al posto degli outrageously-high-cost!

Ho come la vaga impressione che si voglia far fesso il consumatore.

Infine, per quanto riguarda la musica, gli unici ad essere impattati negativamente sono i grandi nomi (i Metallica non potranno comprarsi l'accessorio nuovo alla porsche)... i medi-piccoli gruppi ci guadagnano in diffusione gratuita del loro nome, aumento del pubblico ai concerti e aumento di vendite dei cd, in quanto è difficile che un appassionato di musica (che quindi si interessa anche ai nomi "piccoli") si accontenti della qualità di un album scaricato (vieni a controllare la mia collezione di CD ). Li conosce scaricandoli, li supporta acquistandoli se piacciono.

ege
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"non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi" ~ Il Piccolo Principe.
Inviato il: 10/10/2006 20:58
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#51
Sono certo di non sapere
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Turbonegro
Citazione:
Dare agli altri degli ipocriti senza nessuna base non è bello, Max, mi aspetterei critiche più intelligenti da te :D


frena Turbo

ho scritto:
Se non va di spendere soldi è possibile rivolgersi al mondo dell'open source ad esempio: questo sì sarebbe un modo legale, coraggioso, impegnato, libero e coerente di "combattere" attivamente un certo sistema (se non piace).

ege:
Citazione:
spesso nello stesso centro commerciale c'era il negozio X con un DVD a prezzo pieno e lo stesso identico DVD nel cestone del supermercato a 9.90€...


ehem... magari erano quelli usati...
Inviato il: 10/10/2006 21:03
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#52
Sono certo di non sapere
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Scaricare e condividere materiale protetto da copyright è illegale. Ci siamo capiti, spero.

Per quale oscuro motivo affermi ciò? In altra sede abbiamo collettivamente stabilito che il trasferimento del reddito verso i più bisognosi è legittimo, quindi se ho bisogno di un software o una canzone o un film, e sono povero, mi spetta automaticamente di diritto, perché la salute non è una merce (anche se si paga il ticket) e neanche la cultura, e fino a prova contraria la musica è cultura, soprattutto se ci sono molti tamburi.

Orbene: poiché il trasferimento del reddito è legittimato in principio, non vedo quale sia il problema nel trasferire il reddito a mezzo P2P.

Ragioniamo tutti insieme: poniamo il caso che io paghi - ad esempio - 1000 euro di tasse, per fare il conto tondo. Di questi, poniamo, 400 se ne vanno in redistribuzione pura, pensioni assortite, baby pensioni, sussidi ai preziosi migranti, eccetera. 100 se ne vanno in servizi, ovvero il proverbiale marciapiede (poiché il Libero Mercato è in grado di produrre grattacieli, ma purtroppo manca sempre il marciapiede, puttanissima miseria). Gli altri 500 se ne vanno in "spese accessorie" tipo stipendi dei "parlamentari", missioni di pace del cazzo per ricevere la solita targa dalla sporca ed innominata lobby, eccetera.

Ma qui viene il bello: in pratica ho un buono per lucrare (leggi: fottere al prossimo) 900 ricchi euro su Emule. In pratica, rubando l'equivalente della tassazione, meno i servizi, semplicemente sposto il legittimo contributo alla collettività sul produttore del video e del gioco e della canzone, e visto che era legittimo prima, sicuramente sarà legittimo anche dopo: non siamo tutti felici di avere il privilegio di contribuire alle fottute e sporche missioni di Prodi e dello Spacciatore di Decoder?

===

se lo usi per affettare il primo tizio che ti guarda storto no: dipende.

Infatti: puoi farlo solo se ti trovi a Londra e gridi forte "Kill Whitey!" mentre l'accoppi (e se lo dice la BBC...)

Per quanto riguarda il materiale protetto da copyright non c'è cazzo che tenga: è illegale e immorale. Se scarichi un mp3 commerciale, rubi. Se non ti va di pagare, lascialo stare. Altrimenti rubi, sei un ladro e andrai all'inferno!

Ma cosa stai dicendo? Tutti sanno che la Cultura è un diritto, ed esiste il Welfare della Musica.

PS: qualcuno ora penserà che la gente si fa le linee ADSL a 4 Mb/s per guardarsi le previsioni del tempo...

Per non parlare di chi ha fatto un mirror dei 700.000-e-rotti articoli su Haaretz.com, per farci girare sopra le gustose query...

===

Bisogna tenere conto di alcune leggi, poi si può discutere...

Possiamo anche aspettare l'indulto, l'amnistia, l'indultino oppure fare lo sciopero della fame del cazzo come Pannella.



===

Insomma , voglio sapere che ne pensate del P2P. Certo, la legge dice che è illegale, ma dopo?

E da quando il P2P è illegale? Il protocollo è forse illegale?

Cosa è un furto?

Un furto è quando rubi, e non sei il governo.

Pensi, ad esempio, che Green day o Robbie williams Placebo siano intaccati da una pratica del genere? Se si, perchè? Se si, è sbagliato?

E' ancora più sbagliato stare seduti davanti ad e-mule cercando cazzate, invece di fare le ricerche giuste.

Se si di chi è la "colpa"?

Dell'Occidente, sempre.

E soprattutto, internet dove si colloca in tutto cio'?

Il P2P è un'ottima scusa, insiem alla pedofilia, per inventare nuove leggi "a tutela della collettività". Il resto è fuffa.

===

E' illegale lo scambio di materiale coperto da copyright.

Falso: il software libero è coperto da copyright, ma non ne è illegale la condivisione.

===

Fare su un forum questa domanda non può che produrre risposte simili a quella che ti darebbe un prete se gli chiedessi "E' giusto toccarsi laggiù?"

Il prete probabilmente ri "vieni che ti tocco io".

===

E' lecito rubare?

Sì.

E se sì: esiste un "limite"? Chi sceglie tale limite?

Il governo, per i suoi porco comodi. Altre domande?

===

La colpa è dell'iva (perchè la musica è una forma d'arte e la dovrebbe avere ridotta proprio come i libri),

Cioè l'arte va tassata, però poco?

===

E' questione di scopo.

?

Se lo scopo è un uso personale il download è più che legittimo.

Ah sì? Quindi se scarico Oracle 2007 Ultra Enterprise per farmi i cazzi miei, è legittimo?

Il discorso cambia se vi è scopo di lucro o se si utilizza il prodotto scaricato per utilizzo professionale.

Perché? Usandolo professionalmente genero tributi per lo Stato, che siamo noi, quindi la collettività vince.

Ho detto prodotto perchè ciò è in linea di massima estendibile al software in generale e con maggior ragione per quelli più costosi. E' da notare che questa argomentazione regge tanto più quanto i prodotti sono costosi.

Quindi più rubi e pimo?

===

Evidenziamo le parole magiche.

Mi permetto di segnalare un passo dell'ottimo libro di Carlo Gubitosa intitolato: " Elogio della pirateria o manifesto di ribellione creativa" liberamente scaricabile sulla rete.

E' il nostro amico Gubitosa: ci attende una storia strappalacrime intrisa di inutile retorica, magari con qualche arcobaleno o qualche "migrante" che ci porta nuove culture. Leggiamo ed evidenziamo:

La pirateria culturale, ovvero la sottrazione di tutte le forme d’arte all’economia di mercato per trasformarle in gemme preziose nell’economia della
conoscenza
, è uno strumento indispensabile per la produzione di idee.


Tradotto: la produzione di idee richiede il furto della proprietà, e per pigliarvi per il culo ho inventato una fantasiosa "economia della conoscenza", che non è evidentemente un'economia di scambio bensì di appropriazione indebita coordinata e continuativa. Però l'ho detto come se fosse un Simbolo dell'Economia Sostenibile.

Le buone idee e le creazioni artistiche non amano stare da sole, ne amano che
qualcuno le prostituisca affidandole solo a chi può permettersi di pagarle.


Le idee non hanno volontà né desideri, e tantomeno si prostituiscono. Se ti va di scrivere sulal prostituzione fatti un giro in Moldavia e vedi quante ne spuntano a Tel Aviv dopo aver risposto a qualche annuncio sul giornale: evita di usare parole grosse per raccontarci le solite quattro balle.

Nessuno ha interesse a chiudere nella gabbia del copyright le proprie idee e la propria arte,

Dunque tutti sono liberi di rinunciare al copyright, mettendo le proprie opere sotto pubblico dominio. Ci si chiede perché non lo facciano, compresi i paladini del software libero, anch'esso protetto da copyright. Come può dunque il copyright essere un male assoluto, pur essendo il cardine della Licenza Libera GNU/GPL?

perchè se anche gli altri facessero lo stesso, il potenziale dell’uomo
sarebbe destinato a non incontrare mai il potenziale altrui, e le idee non sarebbero più cibo per la mente del mondo,


Ma quale mente del mondo, di che cazzo stai parlando? La mente del mondo non esiste: trattasi di consueta retorica collettivista. Le idee che si incontrano, le idee che si prostituiscono, le idee che soffrono: ma delle persone non c'è traccia, stranamente. Troviamo però la Mente del Mondo, fantasiosa creatura.

ma rimarrebbero chiuse in una gabbia dove il genio, la fantasia e la creatività sono destinati a morire trasformandosi in merce al servizio dell’avidità e dell’egoismo.

Bla, bla, bla: la merce, il mercato, l'egoismo, l'avidità, le solite quattro cazzate da contrapporre alla Mente del Mondo Che Suona Il Bongo.

L’arte si nutre di arte, la musica di musica, la parola di altre parole.

Bello, bravo, pigliarci per il culo a forza di alte figure retoriche, tanto siamo tutti imbecilli.

I pirati dell’arte sognano una cultura libera, dove l’idea di ognuno diventa materia prima per la creazione artistica del mondo,

Insiste!

e dove tutte le opere d’arte del mondo si trasformano in nutrimento per la creatività e la fantasia di ognuno,

Il nutrimento: ci manca solo l'ecosistema dei miei stivali e siamo a posto.

senza trasformare la libera circolazione dei saperi in un mercato guidato dalla cupidigia, dalla violenza e dalla repressione poliziesca.

Perché la repressione poliziesca viene dal mercato, com'è noto.

L’intero pianeta è un grande laboratorio creativo pronto a donare arte, bellezza e il giusto guadagno

Il pianeta dona il guadagno e l'arte?

Cosa cazzo stai dicendo?

Il pianeta "dona" zecche, parassiti, e malaria, il resto è a carico dell'utente.

per vivere agli artisti, agli scrittori e ai musicisti che vincono l’assurda paura della povertà tipica del mondo ricco

Ma è chiaro! L'assurda paura tipica del mondo ricco, dove metà del reddito se ne vola nel cesso per mantenere le fantasie socialiste e le cagate redistributive di lorsignori. Brutto Occidentale Cattivo, con la sua paura della povertà. Se fossimo tutti poveri non ci sarebbe più paura della povertà, nevvero?

e scelgono di spiccare il volo, donando all’universo intero se stessi e il frutto della propria arte.

Il mondo intero, l'universo intero: retorica di merda che non merita il minimo tentativo di coniare un eufemismo.

Gli artisti che temono di perdere ricchezze materiali con la libera circolazione delle loro opere hanno più fiducia nelle regole di mercato che nel proprio talento.

Gli economisti invece hanno più fiducia nelle cagate redistributive che nelle regole del mercato. Bisognerebbe mettere gli artisti a gestire la banca centrale, magari ne esce qualcosa di buono.

Al contrario, i pirati che praticano la liberazione dell’arte e della cultura

Ovvero: rubano, senza dare un benemerito cazzo in cambio...

hanno guardato dentro s´e stessi per scoprire che la vera ricchezza è quella che nasce dall’unicità del genio creativo,

...che non hanno, altrimenti avrebbero prodotto anziché rubato...

e non il valore monetario prodotto da leggi che privano della libertà chi vuole accedere all’arte con tutti i mezzi a sua disposizione.

Arte, arte, è tutto arte: nel Moderno Occidente tutta la merda in circolazione è Arte. Ma è arte solo ciò che si paga e che viene trasmesso alla radio: dubito che lorsignori vadano in giro piratando selvaggiamente enciclopedie sull'arte classica.

Il diritto alla copia è un diritto naturale di tutte le donne e gli uomini del mondo:

Ecco il contentino, altra retorica da quattro soldi. Perché è vero che siamo tutti uguali e siamo tutti una grande famiglia, però bisogna elencare a parte tutte le sottocategorie in omaggio alla diversità.

se William Shakespeare non avesse copiato la trama di alcuni vecchi pezzi teatrali destinati all’oblio, trasformandoli in capolavori della storia del Teatro, oggi il mondo sarebbe più povero.

E' sempre il Mondo, il nostro protagonista. Il Mondo, il Mondo, il Mondo: collettivismo a palla.

Spetta ai popoli, e non alle aziende o a singoli cittadini, decidere se e come il diritto alla copia può essere temporaneamente sospeso con un accordo chiamato
“Copyright”, che concede alcuni privilegi agli autori nell’interesse collettivo, per favorire la produzione di arte e cultura.


Ma è chiaro: la copia era un diritto naturale, mentre il diritto di proprietà dev'essere deciso non dal proprietario (il cittadino o l'azienda) bensì dai popoli dei miei coglioni, collettivamente, magari votando in stile branco. Gubitosa: ma chi credi di prendere per il culo?

L’obiettivo del copyright è quello di fare gli interessi dei cittadini, e riconoscere alcuni privilegi agli autori è solo un mezzo per il raggiungimento di questo obiettivo finale:

"Riconoscere?"

E' forse compito tuo o della collettività "riconoscere" i diritti?

la tutela degli interessi culturali e intellettuali della collettività.

Nauseante!

L’idea di un bilanciamento tra i diritti degli autori e quelli della collettività non ha cittadinanza nello stato di diritto, in quanto il diritto di un singolo non avrà mai lo stesso peso dei diritti di un popolo, e i popoli hanno il diritto e il dovere
di agire unicamente nell’interesse collettivo.


Aberrante, completamente fuori di testa: piena e convinta apologia del branco informe, della massa, del blob che per definizione non può essere dotato di volontà, né di mente né tantomeno di diritti, poiché i diritti riguardano unicamente l'individuo, porca puttana, e tu guarda se nel 2006 devo ancora leggere certe stronzate.

Un autore non ha la stessa importanza di un’intera nazione:

Questa linea di ragionamento, fateci caso, può essere utilizzata per sdoganare l'omicidio mirato e l'eutanasia preventiva, nonché l'eugenetiva. Bravo Gubitosa, complimenti!

i diritti della collettività hanno priorità sugli interessi degli autori quando questi entrano in conflitto con il bene comune.

Tradotto: l'esproprio è legittimo, anche per futili motivi. Fosse almeno per fame, come si usava predicare una volta. Ma ora no: si espropria anche l'mp3, senza produrre un cazzo in cambio. Ecco l'economia della conoscenza dei miei stivali.

L’onere della prova non spetta ai cittadini che devono dimostrare i benefici sociali correlati all’esercizio del diritto alla copia, ma ai detentori del copyright,

E chi l'ha deciso, il Collettivo Trepalle?

che devono dimostrare ai cittadini i vantaggi correlati alla sospensione temporanea e limitata di questo diritto.

Ma la copia non è un diritto, porca troia, la proprietà è un diritto, e i diritti della collettività, che non esiste in quanto entità dotata di volontà e sue proprietà collettive, sono carta da cesso, e tu sei un collettivista della peggior razza, anzi volevo dire varietà.

Quando questi vantaggi sono inferiori alle privazioni subite dalla collettività, il copyright non ha più ragione di esistere.

E quando i bambini handicappati sono troppi per la collettività, li dobbiamo ammazzare col gas?

Il copyright non è un diritto naturale degli autori che concede un potere illimitato di repressione contro i cittadini,

Ma quale repressione, testa di barattolo? Il cittadino e l'autore non hanno i mezzi per reprimere alcunché, non a caso la repressione era poliziesca fino a poco fa. Sarebbe come dire che il cittadino ti opprime perché non vuole che entri in casa sua a rubare raccontando la stronzata dei diritti che valgono meno di quelli collettivi.

ma è una concessione fatta agli autori da un popolo che cerca un maggiore vantaggio intellettuale,

Cos'è che fa il popolo? Concede? Il popolo? A che titolo? Cosa cazzo stai dicendo?

e offre agli autori un incentivo che li stimoli alla produzione di nuove opere.

La parola magica: incentivo, il cardine dell'economia del nuovo mondo, fatta del bastone e della carota da amministrare con saggezza.

Il problema del copyright non è quello di trovare un equilibrio tra gli interessi degli autori e quelli dei cittadini, ma quello di massimizzare i benefici per la collettività che nascono dal giusto equilibrio tra il libero esercizio del diritto alla copia e una parziale rinuncia a questo diritto che può stimolare la produzione di nuovo materiale artistico, ma sempre a beneficio della collettività e non dei singoli

Mi viene da vomitare, non ho mai letto tante stronzate messe in fila in vita mia.

Aggiungo una considerazione paradossale su il copyright delle case farmaceutiche che tenendo alto il prezzo dei farmaci determinano la morte di milioni di persone ogni anno nei paesi del sud del mondo:

Ecco! Mancava il Sud del Mondo (sempre tra i coglioni anche quando si parla di frittelle) a completare il quadretto. E i brevetti che fine hanno fatto?

Nelson Mandela era certamente criminale quando ha affermato il diritto di avere farmaci a basso costo per curare i malati di AIDS, minacciando di produrli in casa infischiandosene dei brevetti.

...fortuna tua che non ho tempo di fare la ricerchina su Mandela, altro utile santino...

===

Hai ragione Paxtibi. La cultura è superflua. Specialmente per chi ha pochi soldi, poco tempo o poca salute. Se ne andrà al cinema due o tre volte l'anno, per il resto a casa a vedere del tutto legalmente la Pupa e il Secchione.

Tuttavia, stranamente, si parlava di piratare selvaggiamente film e canzoni, non certo libri. Strano, vero?

===

"Mozart ha girato corti e teatri di mezza Europa per tirar su quattrini, Gigi D'Alesso campa di rendita".

Ma quel che non capisco è come faccia a campare Gubitosa scrivendo simili boiate...

===

PS: Google Earth è gratis, e ci si può fare una ricca mappa del mercato degli affitti, con un po' di pazienza... basta far leva sull'autismo latente in ciascuno di noi, sfruttando il Potere del Vaccino... le risate, le grasse risate...

PS/2: che due palle scrivere senza vim...
Inviato il: 10/10/2006 22:01
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  •  Tubo
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#53
Dubito ormai di tutto
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Linucs, se uno non fosse avvezzo alla lettura dei tuoi Mega posters invocherebbe per te le patrie galere!!!

O Gesù bambino.

O anche quello adulto dell'età corrispondente al più alto grado del Rito Scozzese...

O chicchessia.

Inviato il: 10/10/2006 22:27
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  •  partynight
      partynight
Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#54
Ho qualche dubbio
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Se lo scopo è un uso personale il download è più che legittimo.
Ah sì? Quindi se scarico Oracle 2007 Ultra Enterprise per farmi i cazzi miei, è legittimo?

Certo, secondo me è legittimo. Cosa posso farci a casa mia con un prodotto del genere?
Una rubrica telefonica?
Sì sarebbe ridicolo. Tanto ridicolo quanto contestare una persona che scarica un software del genere semplicemente per cazzeggiare o nel migliore dei modi per farci pratica e magari aggiungere una voce nel campo CONOSCENZE INFORMATICHE.

Poi ho letto la tua (simpatica) replica frase per frase all'articolo del Gubitosa che però non penso sia il portavoce di tutte le persone che praticano il download di materiale coperto da copyright.

Pensandoci ho anch'io dei dubbi che la legittimità di scaricare sia generalizzabile a qualsiasi materiale (penso ai videogame).
E' però un fatto che lo stato di cose attuali spinga l'utente a scaricarsi del materiale che non potrebbe economicamente permettersi di acquistare, ed è legittimato dallo stesso stato di cose (con poche eccezioni)
Inviato il: 10/10/2006 22:52
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#55
Mi sento vacillare
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Citazione:
Ma la copia non è un diritto...


come mai la sony vende strumenti di riproduzione?
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Inviato il: 10/10/2006 22:59
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#56
Sono certo di non sapere
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Citazione:
come mai la sony vende strumenti di riproduzione?


Per la stessa ragione per cui la Beretta rivende le pistole in iraq... no vabbè... pessimo paragone... volevo dire: il fatto che puoi masterizzare un CD (per esempio le foto della prima comunione) non significa mica che devi infrangere alcuna norma sul diritto d'autore!

Citazione:
Pensandoci ho anch'io dei dubbi che la legittimità di scaricare sia generalizzabile a qualsiasi materiale (penso ai videogame).


Quel che è giusto va detto! Bravo! Quoto e straquoto!

Citazione:
E' però un fatto che lo stato di cose attuali spinga l'utente a scaricarsi del materiale che non potrebbe economicamente permettersi di acquistare, ed è legittimato dallo stesso stato di cose (con poche eccezioni)


ha ha non esageriamo però...
Inviato il: 10/10/2006 23:10
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  •  partynight
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#57
Ho qualche dubbio
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Non sei d'accordo sul fatto che come minimo la norma dovrebbe essere modificata?
Inviato il: 10/10/2006 23:15
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  •  Tubo
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#58
Dubito ormai di tutto
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Insomma, Max, tu non scarichi perchè è vietato dalla legge e per non arrecare danno (presunto) all'autore.

E' cosi'?
Inviato il: 10/10/2006 23:18
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#59
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Non sei d'accordo sul fatto che come minimo la norma dovrebbe essere modificata?


Dici a me?
Quale norma?

Citazione:
Insomma, Max, tu non scarichi perchè è vietato dalla legge e per non arrecare danno (presunto) all'autore.
E' cosi'?




Ma scusa... che hai capito?
Inviato il: 10/10/2006 23:19
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  •  partynight
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Re: Cosa ne pensate di E-mule?
#60
Ho qualche dubbio
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La norma sul diritto d'autore no?
Inviato il: 10/10/2006 23:21
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