Microspia in cella, Vittorio Emanuele si autoaccusa

Vittorio Emanuele (primo piano), foto Ansa, 16 giugno 2006
Il principe non perde il vizio: si è fatto intercettare anche nel carcere di Potenza. A registrare i "pensieri ad alta voce" di Vittorio Emanuele è stata una microspia nascosta nella sua cella. Parole che pesano, sia per il futuro delle inchieste che vedono il figlio di Umberto II indagato da tre procure, sia per le involontarie rivelazioni sull´episodio più drammatico del suo passato.

«Io avevo torto», dice chiaro riferendosi al processo per la morte di Dirk Hamer, ferito mortalmente da un colpo di fucile sparato dal principe il 18 agosto 1978 nell' Isola corsica di Cavallo. Vittorio Emanuele, che fu assolto, non ha imbarazza a ricordare quell´episodio drammatico. Anzi, sui giudici francesi ha un´idea precisa, anche se un po´ sgrammaticata: «Devo dire che li ho fregati... eccezionale, poi ha... venti testimoni e si sono affacciate tante di quelle personalità pubbliche. E... è stato... il Procuratore aveva chiesto 5 anni e 6 mesi. Ero sicuro di vincere. Ero più che sicuro».

«L' indagato ammette di avere torto e di essere tuttavia uscito vittorioso dal processo», annota il gip di Potenza Rocco Pavese motivando il rifiuto di rimuovere il divieto di espatrio. E a sfavore di Vittorio Emanuele, pesa anche la sequela di insulti rivolti agli inquirenti italiani: «Sono dei poveretti - dice al telefono ad un conoscente il 28 luglio, dopo la liberazione - degli invidiosi, degli stronzi, pensa a quei coglioni che ci stanno ascoltando... sono dei morti di fame, non hanno un soldo, devono rimanere tutta la giornata ad ascoltare, mentre probabilmente la moglie gli fa le corna».

Ma non è solo il «cinismo e disprezzo per la legittima attività investigativa e giurisdizionale da parte dell'indagato» a spingere il gip di Potenza a rifiutare la richiesta della difesa del Principe. Dietro la sua decisione c´è anche «la disponibilità di abitazioni all' estero, le ingenti risorse economiche dell'indagato e la fitta rete di rapporti internazionali da lui instaurati con persone, enti e governi». Tanto più che proprio la smania di abbandonare l´Italia avrebbe spinto Vittorio Emanuele ad avvalersi della facoltà di non rispondere nell´ultimo interrogatorio del 28 luglio, chiesto proprio dai suo avvocati.

qui l'articolo

visto che è tornato nalla su "patria?" è giusto che rimanga...in galera!

In un mondo perfetto gli Hamer lo aspetterebbero fuori dal carcere armati di fucile di precisione.

Pura razza bastarda. Non si merita di stare mantenuto nelle patrie galere: vendetelo ai cinesi o ai vietnamiti, loro sanno come trattare certa gente.

Chissà come mai se la stanno prendendo così tanto col Savoia e le sue imprese epiche, e chissà perché li hanno fatti rientrare proprio poco fa (ufficialmente, si intende, chissà da quanto scorazzavano in Italia...).
Credo sia evidente che gli stanno dando addosso in modo anomalo, siete daccordo?

A certo, sono vittime loro malgrado di una macchinazione.

Accidenti, com'è che non c'è ne siamo accorti ...

Quoto la proposta di PikeBishop: vendiamoli ai Cinesi o ai Vietnamiti ...

ivan, certo è che lui sta dentro e milioni di altre persone che ne hanno fatte di peggio stanno fuori (lo so, sono molto cinico ma...)
Non sono assolutamente un pro-savoia, tutt'altro... però in questo momento non mi sembra proprio che questi che "fanno quello che vogliono tanto sono intoccabili" siano poi così in alto nella piramide del potere. La mia modesta opinione è che stanno venendo usati da non so chi per non so cosa.
In quanto a venderli... di sicuro dovremmo pagare ancora per toglierceli dalle p***e. Magari possiamo regalarli come schiavi alla famiglia del poverino!

citaz:mia modesta opinione è che stanno venendo usati da non so chi per non so cosa.

beh! uno che dice di se stesso ciò che ha detto "er principe macellaro", è il peggior nemico di se stesso( oppure è un pirla galattico...modestamente propendo per ques'ultima...affascinante "teoria"), uno così si usa (male) benissimo da solo, senza bisogno dell'aiuto di qualcuno meno idiota di lui.

personalmente ritengo che questa gentaglia sia abituata "culturalmente" a strafottersene delle regole; che vanno applicate con severità al "popolo" ma non toccano MAI, neppure in caso di flagranza di reato "sua maestà".

spero sia il segno di un cambiamanto dei tempi, questa gente paga, e paga in vita i suoi delitti.
voglio che questa regola si applichi anche ai criminali autori e complici (coautori), dell'11 sett. bastardi ladri di speranza di tutta l'umanità.

edo, forse hai ragione sul pirla galattico, ma purtroppo non riesco mai a decidere definitivamente, anche perché gente del genere non penso di conescerne (anche se forse in fondo siamo fatti tutti della stessa pasta).
Comunque direi che sembra un'appellativo azzeccato!

Ragazzi ma qui I KRUMIRI DELLE NOSTRE LIBERTA' ne hanno fatta una grossa:

Repubblica

un estratto:

La famiglia Hamer si è ridotta alla sorella Birgit: i genitori, entrambi medici, sono morti ancora prima che si arrivasse al processo, celebrato 13 anni dopo la sparatoria, la madre stroncata da un attacco cardiaco, il padre da un cancro. "Una famiglia che è stata perseguitata in tutti i modi dalla sventura, tartassata. Vittorio Emanuele ha ucciso il povero Dirk Hamer due volte: la prima quando gli ha sparato e la seconda quando grazie ai suoi mezzi avrebbe potuto salvargli la vita ma non lo ha fatto".

COSA!!! COSA???? COSA!!!!

Piuttosto di parlare del padre del povero Dirk (Ryke Geerd Hamer
preferiscono darlo per morto.

Brutti Bastardi!!!!

E-mail Bombing Please: LAURA LAURENZI... chi mi trova l'e-mail

Mi sa che ha già corretto l'articolo..

QUI il link

storia allucinante comunque, per esempio questo passaggio..

Citazione:

e questo..

Citazione:

l'importante ora è che tutti sappiano cosa è successo veramente..

Citazione:

Strano,con un padre medico

Resta il fatto che piuttosto che accennare al padre, prima lo danno per morto, poi, visto che si accorgono di averla fatta grossa, rimuovono ogni riferimento così comunque non alzano il velo su una storia surreale...

E' un meccanismo collaudato:
Giornalista: - capo devo scrivere qualcosa su quel matto del padre del bambino?
Capo Redattore: - no, no sei fuori?
Giornalista: - si ma capo, qualcosa devo pur dire!
Capo Redattore: vabbè allora scrivi che è morto e casomai pubblichiamo una rettifica domani che tanto non se la fila nessuno!!!
Giornalista: OOOOOKKKK!! VAAA BEEENEEE!!

Che schifo!

Che schifo. Sono rimasto senza parole

Insorge il Codacons: "Il Csm punisca severamente chi autorizza e diffonde intercettazioni inutili". E aggiunge: "Nello specifico, se Vittorio Emanuele ha gabbato a suo tempo i giudici francesi, questo vuol dire che egli ha esercitato bene il suo diritto etico e giuridico di difendersi, e che probabilmente quei giudici che hanno sbagliato erano o incapaci, o incorrotti".

Basta aprire i gionrali dei giorni immediatamente precedenti e successivi all'esplosione mediatica del "caso Savoia" per notare la presenza di alcune notizie perfette per la candidatura all'insabbiamento.

Alcuni gionri prima uno dei massimi dirigenti della Bracco, una delle maggiori case farmaceutiche italiane, finisce ai domiciliari per un indagine sulla corruzione e lo stesso giorno in cui l'ex-re sale agli onori della cronaca giudiziaria passa in sordina che l'ex-ministro della sanità Sirchia è indagato pure lui in un'altra inchiesta, la stessa che aveva portato guai alla sua ex segretaria ed ai dirigenti delle multinazionali sanitarie che pèer decenni l'hanno stipendiata.

Chi conosce l'ambiente sa come la stampa sia servile nel coprire le magagne dell'industria farmaceutica, in questo caso le macchinette mangiasoldi e le donnine reali devono prendere il posto della prima voce di spesa delle regioni, niente di cui stupirsi.

Su "la Repubblica" cartaceo di stamattina una pagina completa dedicata al caso, con tanto di accenni al padre ed alla sua teoria "alternativa" per curare i tumori..

ieri sera al tg(2 o 3, non ricordo) addirittura intervista al medico che doveva essere la vittima del colpo sparato dal reuccio.

sono rimasto stupito.

giusto che lo sapevo da prima, ma il pronipote di gente che ha regnato in questo paese ha ammazzato un uomo, e si è vantato di avere aggirato la giustizia francese.
Se l'essere indagato per una tangente è più grave...

Orkid tranquillo, la giornalista di Repubblica non sapeva niente di Hamer. Tant'è che le ho scritto che si era sbagliata e gli ho mandato la biografia tratta dal sito www.nuovamedicina.com. Risultato? Dopo cinque minuti mi ha risposto così:


Da: Laura Laurenzi <l.laurenzi@repubblica.it>
Data: 11 settembre 2006 10:32:57 GMT+02:00
A: matteo.civiero@gmail.com

Gentile signor Civiero,
ha idea come io possa fare per rintracicare il dottor Hamer? Mi piacerebbe intervistarlo



Gli ho dato i riferimenti dell'associazione ALBA. Non so se riuscirà ad intervistarlo o se vorrà pubblicare l'intervista (purtroppo Hamer ultimamente sconfina sempre in discorsi di complotti ebraici contro il mondo; non so quanto fondate siano queste teorie, ma certo sono difficili da presentare al pubblico). Ma pare che oggi sul giornale sia uscito un riferimento al padre e alle sue teorie. Non pensiamo sempre male, e magari diamoci da fare per indirizzare le cose dove vorremmo.

Bene, molto bene, civix!!!

Certo vista come l'ho vista io ieri mattina puzzava di marcio... ora sono il primo a dire che ho dubitato di una giornalista in buona fede. se i giornalisti fossero tutti in buona fede sarei un paranoico, ma visto che non è così...

Se hai degli aggiornamenti ....

Citazione:



ma che cavolo di giornalista è? non sà usare neanche Google o Virgilio

Stiamo proprio messi bene con l'informazione,da una parte gli incompetenti ed improvvisati,dall'altra i marpioni al servizio del potere,non c'è che dire !

Come tutti i giornalisti... deve avere la capacità di trarre un articolo dalle informarmazioni che ha sotto mano nel più breve tempo possibile.
Per questo non c'è bisogno di tanti complotti xchè l'informazione da mass media sia marcia, basta la loro connaturata leggerezza.

E poi l'avete visto Jas Gawronski, di pura razza Frassati, il miglior giornalista e conferenziere italiano nella sua pochezza a Matrix.

Pensate un po' quelli regolari e che non sanno fare miracoli come lui che lavora, come il suo attuale padrone, 32 ore al giorno e riesce anche a fare un po' di attivita' sportiva

la cosa + ridicola è che sui figlio lo difende e attaccha di dice che è colpevole...

Stessa razza...... d'altronde sono ricchi solo grazie ai cromosomi, senno' farebbero fatica a rubare le caramelle ai bambini per tirare avanti.