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   Generico 11 settembre
  Definisci "complottista"

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Autore Discussione
Re: Definisci "complottista"
#91
Sono certo di non sapere
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Vedi Henry: chi leggesse i miei ultimi due post capirebbe chi sta evitando il confronto!
La verità è che io non ho nulla da nascondere sull'argomento anzi sarebbe mio interesse capire perchè l'amministrazione americana abbia studiato per decenni i modi più pittoreschi con cui creare attentati su suolo americano per scatenare guerre: non mi pare una cosa di secondaria importanza!
Inviato il: 28/8/2006 18:06
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Re: Definisci "complottista"
#92
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
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Citazione:
Le torri NON sono cadute in caduta libera. Se fossero cadute in caduta libera ci avrebbero messo un tempo comunque uguale o inferiore ai 9.22 secondi. Invece sono entrambe crollate in ALMENO 10,5 secondi. E' una differenza da poco, ma NON E' caduta libera.


ALMENO 10 virgola 5 secondi...



PS: personalmente posso anche "concedere" più di 15 secondi...
Inviato il: 28/8/2006 18:11
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  •  SirEdward
      SirEdward
Re: Definisci "complottista"
#93
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/6/2006
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Citazione:

ALMENO 10 virgola 5 secondi...

PS: personalmente posso anche "concedere" più di 15 secondi...


comico, vero?

In realtà per me sono di più, però non sono in possesso di alcun filmato che mi mostri il crollo di una delle due torri per più di 10 secondi e mezzo in un'unica sequenza (se preferizi). Dopo al massimo questo tempo tutti i filmati che ho tagliano su altre immagini.

Per questo motivo non posso affermare con certezza quanto è durato il crollo. Sicuramente, però, dura ALMENO quel tempo lì.

Riassumendo. Il crollo, in entrambi i casi, dura ALMENO 10 secondi e 5 decimi (variazioni), e in entrambi i casi non è ancora terminato quando la sequenza si interrompe. E questo è un dato preciso. Sicuramente il crollo, in entrambi i casi, dura di più. Quanto di più non lo so.

Per questo motivo lo faccio ben presente ed evito di parlare senza avere le prove, dividendo le mie ipotesi, non confermate, dai fatti.

Se può consolarti, la mia stima non arriva a 15 secondi. Sei più possibilista di me. E se sei così possibilista ti renderai certo conto che parlare di "caduta libera" sia poco sensato. Se mi concedi addirittura 15 secondi ti renderai conto che continuare a tirare in ballo la "caduta libera" è poco costruttivo e poco utile, oltre che, alla lunga, poco serio.

Se poi leggiamo la discussione sull'effetto Pancake presente qui su LuogoComune scopro addirittura che un tempo come quello che tutti abbiamo osservato è credibile, possibile e addirittura realistico nel caso di un crollo in quelle condizioni, senza bisogno di esplosivi.

Almeno è quanto dice chi ne sa più di me. La discussione è andata avanti senza particolari lacune logiche. Il resto è troppo specifico perché io possa scoprire da solo un errore nei dati specialistici.

D'altra parte, nonostante te ne sia vantato, mi pare che nemmeno a te sia riuscito di "affondare" i sostenitori della "VU", perché la discussione è proseguita per almeno due o tre pagine di spiegazioni tecniche dopo il tuo ultimo intervento.

Continuo a pensare che sia meglio per tutti parlare di questioni più interessanti senza dover tutte le volte ri-litigare su argomenti ormai dibattuti e assodati.

E poi basta, dài, che siamo OT e Ashoka ci ha già richiamati una volta.
Inviato il: 28/8/2006 19:00
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Re: Definisci "complottista"
#94
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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Citazione:
ALMENO 10 virgola 5 secondi...

Questo la dice lunga su che razza di gente bisogna sopportare qui.

Gli attenti lettori avranno notato che di solito io evito di intervenire, dopo il grande lavoro che e' stato fatto in questo sito per mettere al corrente gli ignari, sul tema dell'11 Settembre.
La ragione pr il mio atteggiamento e' che discutere di quello che chiunque in buona fede e proprietario di una testa con tracce di cervello dopo avere letto un po' sull'argomento sa benissimo cosa NON e' successo quel giorno ed i giorni seguenti. Bene fa Mazzucco in IG a rivolgersi ad un pubblico disinformato o non troppo adulto, gli altri se vogliono capire hanno capito.

Non e' necessario alcun dibattito.

Sono intervenuto in questo thread perche' quelli che usano in questa sede tecniche di disturbo degne dei fratelli De Rege (che pero' fanno perdere tempo e spazio e a quelle persone disinformate o semplicemente giovani possono sembrare pure credibili) giocano sporco e chiamano chi non sia complice dei terroristi con appellativi quali "complottista".

E' ora di dire le cose come stanno:

SIGNORI "DEBUNKERS" (si, ma selettivamente) SIETE FIANCHEGGIATORI DEL TERRORISMO E PARTECIPI IGNAVI DI UN COMPLOTTO COSTATO LA VITA A MIGLIAIA DI PERSONE.

Ora basta, vi ho dato anche troppa attenzione, chiamarvi trolls e' farvi un complimento, FIANCHEGGIATORI.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 28/8/2006 19:17
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Definisci "complottista"
#95
Sono certo di non sapere
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Ritorniamo un pò IT

Come Henry più volte ha sottolineato questo treadh è nato per dare una definizione di una parola che viene spesso utilizzata a sproposito.
Non può sicuramente negare che tale termine si può utilizzare tranquillamente nel caso di una nazione che pur essendo democratica , oltre ad intervenire in modo illegale nella politica interna di nazioni altrettanto democratiche (terrorismo) ha nei suoi centri di potere persone che studiano piani un pò bizzarri (complotto , se non ne ho bisogno perchè li faccio ?E' vero che non l'hanno messo in pratica , ma stava li bello pronto in un cassetto).
Mentre il termine "debunker" è un termine neutro se permettete i termini "complottista , cospirazionista , ecc. ecc...." sono associati a tali idee , che qui vengono contrastate , non credo che un solo iscritto di LC abbia mai avuto idea per far prevalere le sue idee di dover assassinare qualcuno,quindi se permettete qui il termine "complottista" non centra un *autocensored*.
Questo sito ha delle idee, è qui per discuterne , si può essere più o meno d'accordo con queste idee ,ma chi le dicute lo deve fare con rispetto , ed andare a categorizzare una persona con gli stessi termini di idee che la persona contrasta non è rispetto , ringraziate il cielo che ci sia uno schermo a dividervi (non oso pensare cosa succederebbe con frankad ).


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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 28/8/2006 19:22
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Re: Definisci "complottista"
#96
Sono certo di non sapere
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Citazione:
non oso pensare cosa succederebbe con frankad ).

Peggio che con me? Non sto nella pelle
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 28/8/2006 19:29
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Definisci "complottista"
#97
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Ciao Fabrizio70,
secondo me le parole hanno un peso limitato, se basta dire "sostenitori di teorie alternative" per evitare risentimenti, non vedo perché non farlo.
Io ormai sono un nemico della verità e pure un fiancheggiatore, oltre che troll e pirla, che dovrei dire?

Dimmi invece tu se questo proclama coincide con la verità:

"L'opera di scavo e di ricostruzione ha permesso di dimostrare, per esempio, che se quella mattina tre dei quattro aerei dirottati non furono intercettati ciò non avvenne a causa di incompetenze e ritardi ma perché ai più alti livelli fu ordinato di non reagire; che le torri gemelle collassarono in quel modo non per l'impatto degli aerei ma perché demolite dall'interno mediante potenti esplosivi; e che il Pentagono non fu affatto colpito da un grosso aereo commerciale ma perforato da un oggetto molto più piccolo esploso al suo interno...

E queste sono solo alcune delle risultanze ormai incontrovertibili cui sono giunti i ricercatori del movimento di inchiesta. Attorno ad esse si sono via via formati tanti altri rivoli di verità sugli eventi di quel giorno-spartiacque. E da questi rivoli tante altre domande altrimenti impronunciabili sono sorte fuori dal filtro dei media e lontano dalle stanze del Potere globalizzato."


A me non pare proprio e se queste sono le premesse, con quale fiducia si può partecipare ad un convegno che si propone questo intento:

"Di tutto questo e di molto altro parleremo domenica 17 settembre all'Arena del Sole di Bologna".


Ecco, questo é il problema.
Non si cerca la verità ma si dice di averla già trovata e dimostrata e semplicemente bisogna gridarla...

Non usiamo la parola "complottisti", va bene, ma nemmeno "liberi ricercatori", per favore.
Ciao

ps: la parte in blu proviene dall'annuncio del convegno prossimo di Bologna, linkato in home page di LC. Perché qualcuno dei liberi ricercatori e dei geopolitici, così vivaci nelle discussioni, non dice che queste sono falsità?
Inviato il: 28/8/2006 19:33
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Re: Definisci "complottista"
#98
Sono certo di non sapere
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[OT]
Citazione:
Se può consolarti, la mia stima non arriva a 15 secondi. Sei più possibilista di me. E se sei così possibilista ti renderai certo conto che parlare di "caduta libera" sia poco sensato. Se mi concedi addirittura 15 secondi ti renderai conto che continuare a tirare in ballo la "caduta libera" è poco costruttivo e poco utile, oltre che, alla lunga, poco serio.


No vedi: un conto è la caduta libera che ti dovrebbero insegnare in terza liceo (quella del ypsilon - uguale - a - unmezzo - g - per - t -al quadrato ) un altro conto è la caduta compiuta da un oggetto che, attraverso urti successivi, "cade" attraverso una struttura integra distruggendola e venendone assai poco rallentato.

Quando "parliamo di caduta compatibile con quella di un grave" si sottintende - almeno per me è così - che il grave non venga rallentato solo dall'attrito dell'aria ma dagli urti successivi che compie in un modo tale che è come se la struttura non offrisse altra resistenza oltre alla propria "inerzia massica" (vedere la conservazione della quantità di moto).

Problema che ho già affrontato e non voglia di riprendere qui: esiste un thread apposito fra l'altro.

Citazione:
In realtà per me sono di più, però non sono in possesso di alcun filmato che mi mostri il crollo di una delle due torri per più di 10 secondi e mezzo in un'unica sequenza (se preferizi). Dopo al massimo questo tempo tutti i filmati che ho tagliano su altre immagini.


Male perchè sei disinformato ma la tua ignoranza (sei sincero però) cade a proposito perchè mi permette di ricordare che nessun "rapporto ufficiale che vorrebbe studiare le modalità del collasso" è in grado anche solo di dare una stima di quanto sia durato il fenomeno!
Ma stiamo parlando di gente che è in possesso di trecento ore di filmati! Ad ogni modo alcuni filmati pubblicati non sono tagliati e mostrano un tempo di caduta attorno ai 15 secondi.

Ma torniamo in topic perfavore:

allora

[FINE OT]

-------------------------------------------

se una nazione pianifica di uccidere i propri cittadini con (auto)attentati attribuiti a paesi stranieri o a gruppi terroristici è lecito definire questo modo di operare "terrorismo sintetico" e i suoi ideatori "complottisti" nel senso che tramano complotti nell'ombra?

Chi si oppone a questi piani può essere definito lui stesso "complottista"?

gentili "debunkers" (che brutta parola): sto andando troppo velocemente o ce la fate a stare dietro?
Inviato il: 28/8/2006 19:39
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Re: Definisci "complottista"
#99
Sono certo di non sapere
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Citazione:
la parte in blu proviene dall'annuncio del convegno prossimo di Bologna, linkato in home page di LC. Perché qualcuno dei liberi ricercatori e dei geopolitici, così vivaci nelle discussioni, non dice che queste sono falsità?


Ti dirò che non concordo IN TOTO con quanto proclamato - magari pompato per attirare l'attenzione - ma a questo punto credo anche che qualsiasi cosa venga messa tra i puntini [...] sia mille volte meglio della marea di stronzate che ci hanno raccontato.

Del resto lo scopo di questi convegni e di molti "liberi ricercatori" non è quello di portare in tribunale nessuno - come si potrebbe se imputati e giudici coincidono? - ma semmai mettere in guardia quante più persone possibili dai mostri che tramano nell'ombra: ovvero dai "complottisti del terrorismo sintetico".
Inviato il: 28/8/2006 19:47
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  •  SirEdward
      SirEdward
Re: Definisci "complottista"
#100
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Per la verità sulla storia della caduta stai andando troppo piano. Questa problematica è stata già affrontata e risolta, dato che la discussione che ne trattava è andata avanti per un bel po' dopo quel punto. Ma hai ragione quando dici che è quello il thread giusto, quindi, rimando i curiosi a leggere cosa si disse quella volta (è sempre quello sull'effetto Pancake). Io un'idea su quell'argomento e su chi vi ha partecipato me la sono fatta. Che se la faccia chiunque voglia. Mi preme solo ricordare che non è affatto certo che la tua teoria degli urti conseguenti sia corretta. Anzi, quella discussione nacque proprio per affermare che in realtà si è verificato un effetto totalmente diverso.

fine ot.

[quoote]se una nazione pianifica di uccidere i propri cittadini con (auto)attentati attribuiti a paesi stranieri o a gruppi terroristici è lecito definire questo modo di operare "terrorismo sintetico" e i suoi ideatori "complottisti" nel senso che tramano complotti nell'ombra?


Sì, naturalmente sì. Ma bisogna che il complotto sia stato attuato per poterli definire tali. Il problema è lì e in questo caso ti rimando alle mie precedenti risposte su questo thread.

Ma in realtà anche questo è un OT, perché la discussione è nata in relazione all'uso del termine "complottisti" per indicare i "sostenitori delle teorie alternative a quella comunemente accettata".

In questo caso sono d'accordo con quanto pensa Henry. Se basta usare un termine diverso, che problema c'è?

Citazione:
Ti dirò che non concordo IN TOTO con quanto proclamato - magari pompato per attirare l'attenzione - ma a questo punto credo anche che qualsiasi cosa venga messa tra i puntini [...] sia mille volte meglio della marea di stronzate che ci hanno raccontato.


beh... pompato per attirare l'attenzione... diciamo pure che si tratta di propaganda pura. Si tratta davvero di falsità. Non foss'altro per quell' "incontrovertibili" che sembra dare a quelo che viene detto un'aura di certezza fuori da ogni dubbio.

Ma è proprio lì il problema. Intanto non è vero che siano certezza, anzi, per quanto mi riguarda è praticamente certo il contrario, e parlare di questioni incerte dandole per certe rischia di portare a costruire dei bellissimi castelli fra le nuvole.

Ma soprattutto perché è chiaro a tutti, mi pare, quanto siano importanti le parole e quanto sia importante il modo nel quale le cose vengono dette. è pur vero che si accusa spesso chi ha il potere o gli organi di stampa di far sapere alla gente non la verità ma solo quello che più fa comodo, no?

Ecco, in questo caso è la stessa cosa. Non la verità, ma quello che più fa comodo, o nella minore delle ipotesi la manipolazione di una notizia per ottenere visibilità e attirare il pubblico "pompando" un po' il messaggio.

Ma non è esattamente quello che si rimprovera normalmente a "chi detiene il potere e ci può riempire il cervello di quello che vuole"?

Inviato il: 28/8/2006 20:06
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Definisci "complottista"
#101
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
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Citazione:
secondo me le parole hanno un peso limitato, se basta dire "sostenitori di teorie alternative" per evitare risentimenti, non vedo perché non farlo.
Io ormai sono un nemico della verità e pure un fiancheggiatore, oltre che troll e pirla, che dovrei dire?


Ciao Henry,
se tu fossi stato uno di quei termini che hai detto non credo che il tuo treadh sul pentagono fosse così seguito , questo dimostra che tali termini sono stati detti in momenti di risentimento , anche a me capita qualche volta di perdere le staffe

P.S:Pike okkio che frank è sardo

Citazione:


Dimmi invece tu se questo proclama coincide con la verità:
[omiss]
Ecco, questo é il problema.
Non si cerca la verità ma si dice di averla già trovata e dimostrata e semplicemente bisogna gridarla...

Non usiamo la parola "complottisti", va bene, ma nemmeno "liberi ricercatori", per favore.
Ciao


Nelle parole forse no , ma nei concetti sicuramente si , quindi non ci vedo nessun problema,se la gente è sorda bisogna pure fare qualcosa

Non capisco poi perchè liberi ricercatori non vada bene , poi sarà il tempo a stabilirlo , da Aristarco da Samo a Nicolò Copernico sono passati 800 anni , quanta fretta
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Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 28/8/2006 20:43
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  •  ivan
      ivan
Re: Definisci "complottista" O. T., giusto per sorridere
#102
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Inviato il: 28/8/2006 20:54
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  •  Tubo
      Tubo
Re: Definisci "complottista" O.t. giusto per sorridere
#103
Dubito ormai di tutto
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Caro Ivan ,
ma il primo link non si vede.
A , presto , vado ad un cocktail party nel mare Tranquillitatis e tra due giorni sono a casa.

EDIT: Ok come non detto , sia per l'una che per l'altra .
Una l'ho trovata , l'altra l'hanno rimandata a data da destinarsi , sento G.W.B. e ne riparliamo...
Inviato il: 28/8/2006 20:58
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Re: Definisci "complottista"
#104
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Mi preme solo ricordare che non è affatto certo che la tua teoria degli urti conseguenti sia corretta.


Lo dicono tutti - filmati e report NIST inclusi - dunque non è una "mia teoria". Informati, prego.

Citazione:
Ma bisogna che il complotto sia stato attuato per poterli definire tali.


eppure ogni giorno vengono arrestati (a mazzi!) terroristi (ovvero fascisti islamici) colpevoli "solo" di aver ideato attentati. la differenza è che almeno questi lo fanno con i soldi loro non con quelli rubati al cittadino.

Citazione:
Non la verità, ma quello che più fa comodo, o nella minore delle ipotesi la manipolazione di una notizia per ottenere visibilità e attirare il pubblico "pompando" un po' il messaggio.


ma non si cade lontano dall'albero stai tranquillo....

Citazione:
Ma non è esattamente quello che si rimprovera normalmente a "chi detiene il potere e ci può riempire il cervello di quello che vuole"?


C'è una differenza non proprio sottile: chi detiene il potere generalmente ti infila le mani in tasca per proteggerti dai pericoli che lui stesso crea (mafia docet).
Dunque non è una situazione simmetrica.
Inviato il: 28/8/2006 21:07
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Definisci "complottista"
#105
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Ciao Fabrizio70,
ti ringrazio, ma se il thread sul Pentagono ("Filmati SpecialeTG1" - 45.972 accessi e 872 interventi) e sul crollo delle Twin Towers (" Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?" - 25.204 accessi e 735 interventi) hanno incontrato il favore della comunità di LC é perché ci sono stati interventi costruttivi di molti iscritti e, cosa più interessante in assoluto, continuano ad esserci dopo mesi di discussione.
Non é certo merito mio, ma di LC e dei suoi iscritti.

Quello che conta é che da queste discussioni sono usciti dei risultati, che non esiterei a definire eclatanti... come altro definire il ritrovamento di alcune tavole dei disegni originali del progetto delle TT?
Sul Pentagono sono state postate immagini inedite, si sono fatte analisi sull'impatto contro il palazzo e sulla parte finale del volo dell'aereo che ha colpito il Pentagono, sono state individuate 3 traiettorie principali di penetrazione dei rottami all'interno del Pentagono, solo per dirne alcune.
Questa per me é libera ricerca, in cui non ci sono né complottisti né debunkers, ma solo persone accomunate nel cercare la verità.

Per questo non sono poi così convinto che "complottista" debba avere un'accezione per forza negativa.

Piccolo OT
Personalmente credo che Massimo non si sia reso conto della ricchezza delle due discussioni e delle conclusioni provate raggiunte, innovative anche rispetto ai siti americani tanto decantati.

Ciao
Inviato il: 28/8/2006 21:23
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  •  SirEdward
      SirEdward
Re: Definisci "complottista"
#106
Mi sento vacillare
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la finisco con gli ot.

max_piano wrote:

Citazione:
Lo dicono tutti - filmati e report NIST inclusi - dunque non è una "mia teoria". Informati, prego.


max, per favore. Il thread aperto da Henry parlava proprio di questo. Se fosse come dici tu non ci sarebbero state così tante pagine di discussione.
Inviato il: 28/8/2006 21:51
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Re: Definisci "complottista"
#107
Sono certo di non sapere
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Citazione:
max, per favore. Il thread aperto da Henry parlava proprio di questo. Se fosse come dici tu non ci sarebbero state così tante pagine di discussione.


quantità non è qualità: modo curioso di giudicare i contenuti.
Inviato il: 28/8/2006 21:56
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Re: Definisci "complottista"
#108
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Personalmente credo che Massimo non si sia reso conto della ricchezza delle due discussioni e delle conclusioni provate raggiunte, innovative anche rispetto ai siti americani tanto decantati.


tipo???
Inviato il: 28/8/2006 21:58
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Definisci "complottista"
#109
Mi sento vacillare
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Max-Piano,
c'é un detto:
non c'é peggior sordo di chi non vuol sentire.

Comunque, tanto per non lasciare dubbi sulla mia affermazione di prima relativa alla disinformazione metodica dei tuoi interventi, il NIST non parla affatto di urti ripetuti nel suo report definitivo.


In quanto ai risultati ottenuti, te ne cito uno soltanto: ti sembra una cosa da poco avere i disegni originali del progetto delle TT? Come mai i tuoi amici americani sostenitori delle teorie alternative sostengono che sono stati secretati?
Io li ho a mia disposizione e sono saltati fuori dalla discussione " Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?", in cui, fra l'altro, si é potuto appurare una volta per tutte che non c'era cemento armato nel core delle TT.
Questo che cosa sarebbe per te, un dettaglio?
Ciao
Inviato il: 28/8/2006 22:03
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  •  lito67
      lito67
Re: Definisci "complottista"
#110
Ho qualche dubbio
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Da Agrigento
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Eppur si muove. Celebre frase detta da Galileo, ma allora il popolo troppo id... non credeva alla scienza o a chi aveva una visione più lunga. Secondo me, e vedo che in questo sito ci sono ottimi analisti, bisogna analizzare i fatti, gli eventi e verificare se hanno una corrispondenza scientifica. Perchè fare discussioni inutili e senza un ritorno di crescita cognitiva. Sembra che le conseguenze degli eventi 119 non sono congrui all'evento e quindi tutte le tesi sono buone senza scartare le più improbabile. Il tempo sarà amico della verità.
Ciao a tutti.
Inviato il: 28/8/2006 22:10
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Re: Definisci "complottista"
#111
Sono certo di non sapere
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Citazione:
c'é un detto: non c'é peggior sordo di chi non vuol sentire.


c'è n'è un'altro: non c'è peggior interlocutore di un nastro registrato

Citazione:
Comunque,tanto per non lasciare dubbi sulla mia affermazione di prima relativa alla disinformazione metodica dei tuoi interventi, il NIST non parla affatto di urti ripetuti nel suo report definitivo.


infatti parla di un generico effetto valanga o effetto "pistone" ma come abbiamo già discusso il NIST si disinteressa a tal punto dall'analisi del crollo da non essere in grado neppure di stimare la durata del fenomeno stesso.

il report FEMA invece, che poi è l'altro report ufficiale, parla ESPLICITAMENTE di un effetto "pancake" (descritto superficialmente dal NIST come "una caduta che la struttura non è stata in grado di arrestare a causa della tremendous energy")

Come vedi i tuoi mantra finiscono sempre per infrangersi sugli stessi report ufficiali...

Anche questo thread sta creando un grande volume di letture e risposte ma questo non è indice di qualità.
Inviato il: 28/8/2006 22:16
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Definisci "complottista"
#112
Mi sento vacillare
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Non fare il furbo, Max-Piano, il report FEMA del maggio 2002 era un report non definitivo e compilato da un'equipe di volontari della ASCE, mentre il NIST ha agito ufficialmente sulla scorta di una legge federale, con 20 milioni di dollari stanziati dal Congresso e ha fornito il suo report definitivo nel 2005, ed é l'unico report ufficiale definitivo che é stato distribuito, ed in questo non c'é il minimo accenno alla teoria pancake, come chiaramente illustrato nella già citata discussione.
Anzi, il collasso é stato provocato dal fenomeno opposto!

Queste tue affermazioni possono forse avere effetto solo su chi si avvicina per la prima volta all'analisi del 9/11.

Continua pure a spacciare disinformazione.

AVVISO
Non starò più a confutare quanto continua e certamente continuerà ad affermare Max-Piano.
Consiglio vivamente di verificare personalmente ogni affermazione che provenga da tale personaggio, vista l'ormai dimostrata inaffidabilità.

Ciao
Inviato il: 28/8/2006 22:23
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  •  javaseth
      javaseth
Re: Definisci "complottista"
#113
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
in questo non c'é il minimo accenno alla teoria pancake, come chiaramente illustrato nella già citata discussione.

Anzi, il collasso é stato provocato dal fenomeno opposto!


Cheesecake?

Ciao
-javaseth

P.S. Henry, scherzo eh? Giusto per sdrammatizzare.....

_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 28/8/2006 22:55
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Definisci "complottista"
#114
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Non fare il furbo, Max-Piano, il report FEMA del maggio 2002 era un report non definitivo e compilato da un'equipe di volontari della ASCE, mentre il NIST ha agito ufficialmente sulla scorta di una legge federale, con 20 milioni di dollari stanziati dal Congresso e ha fornito il suo report definitivo nel 2005, ed é l'unico report ufficiale definitivo che é stato distribuito, ed in questo non c'é il minimo accenno alla teoria pancake, come chiaramente illustrato nella già citata discussione.
Anzi, il collasso é stato provocato dal fenomeno opposto!

Queste tue affermazioni possono forse avere effetto solo su chi si avvicina per la prima volta all'analisi del 9/11.

Continua pure a spacciare disinformazione.


Per lo meno il NIST ha scelto di copiare uno studio già pubblicato, per evitare di entrare in contraddizione con tutti gli altri studi (almeno con un concorda!)

UK report anticipated NIST calls

Virtually all conclusions in NIST’s official report into the collapse of the World Trade Center towers were reached in the UK three years ago, engineers said this week.

A major report Safety in tall buildings was published in July 2002, just 10 months after the towers collapsed (NCE 11 July 2002) by an Institution of Structural Engineers-led panel which included ICE senior vice president and Jacobs Babtie director Gordon Masterton.

Its recommendations are similar to those published by NIST. These included calls for buildings to be designed to survive complete burn out, include “robust, resilient and durable passive fire protection” and allow large-scale evacuation. It also called for regular independent audits of fire protection systems.

“The interesting thing is that the more you read the more it looks similar to what we did in the UK after 9/11,” said Masterton.

“Of the 30 recommendations 24 are identical messages to those contained in our report,” he said.

“It made me quite proud that what we produced in eight months at no cost contains recommendations so similar to a $16M (£8.8M) investigation that has taken four years to come to its conclusions.”
Inviato il: 29/8/2006 0:15
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: Definisci "complottista"
#115
Dubito ormai di tutto
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x Henry e SirEdward

ora cerchero' di spiegarmi meglio.
1)Io credo che l'impostazione di luogocomune sia sbagliata in quanto per la questione 11/9 va a cercare quasi sempre e solo fatti tecnici,altri siti come disinformazione,comedonchisciotte ed effedieffe insieme ai fatti tecnici affiancano altri tipi di fatti.
2)Voglio farvi notare che tutti i debunker di questo mondo si affannano sul Pentagono et similia ma a portarmi prove che sia stato Bin Laden ed Al Qaeda neanche l'ombra.
3)Tutte le evidenze portano a ritenere che Al Qaeda e Bin Laden non centrano un fico secco con l'11/9 ne' con altri attentati come Londra,Bombay e i recenti bufaleschi aerei(ATTIVISSIMO DOVE SEI?)
4)I servizi segreti di tutto il mondo sanno di questo e si possono distinguere in:
a)nazioni alleate(Gran Bretagna,Israele,Italia,tutta Europa,Giappone,SudCorea,Australia,Canada)
b)nazioni che sfruttano questa situazione a proprio vantaggio(Pakistan,Arabia Saudita,Turchia e tutti i regimi islamici moderati che hanno la scusa per repressioni interne per ipotetici collegamenti con un'infinita' di altre organizzazioni definite genericamente terroristiche(vedi PKK in Turchia,Uzbekistan con Andijan ecc.ecc.)
c)nazioni che non se ne fregano niente(Africa,Oceania,SudAmerica,molte nazioni asiatiche)
d)nemici dell'America come Russia con Ivashov.

Meglio risentire cosa dice il ragazzo:
Vi ricordo che le sue sono dichiarazioni ufficiali:

Citazione:
Come durante il suo intervento alla conferenza Axis for Peace 2005, dove egli spiega che il terrorismo internazionale non esiste e che gli attentati dell’11 settembre sono una messa in scena. Quello che vediamo non è che un terrorismo strumentalizzato dalle grandi potenze e che non esisterebbe senza di esse. Invece di fingere una “guerra mondiale al terrorismo”, egli sostiene che il modo migliore di ridurre gli attentati consente nel ripristino del diritto internazionale e della pacifica cooperazione sia tra gli Stati che tra i loro cittadini.


5)Gli scopi di tutto questo si ritrovano nel PNAC.Allora scusate ma lo avete letto?
Al 100 % sta accadendo quello ergo ce ne' una volonta'.Quindi noi abbiamo:
1)mezzi per farlo
2)motivi per farlo
3)voglia di farlo

Allora cerchiamo di capire se c'erano i mezzi e se questi mezzi erano disponibili:



Citazione:
Tra il febbraio 2000 e il giugno 2001 il NORAD, North American Aerospace Defense Command, mise in opera una serie di esercitazioni e manovre sulla difesa aerea “contro-terrorismo”.

Le manovre hanno coinvolto velivoli a reazione pilotati a distanza, piccoli aerei pilotati per simulare i missili cruise e velivoli dirottati con un
profilo d’attacco a bassa quota verso grandi città.
Per queste simulazioni vennero impiegate molte risorse umane, tecnologiche e finanziarie.
Venne messo a punto un software speciale per poter integrare i dati dei radar appartenenti a differenti servizi. Attacchi simulati su Savannah, in Georgia e su Panama City, in Florida, vennero visualizzati su sofisticati diagrammi messi a punto specificamente nei quali una combinazione di drones a reazione e microjet monoposto rappresentavano missili cruise e aerei suicidi che attaccavano a bassa quota.
Il primo giugno 2001, giorno decisivo per la simulazione, il capo di Stato Maggiore diramò “l’Aircraft Piracy order CJCSI-3610.10” a tutti gli
equipaggi degli aerei militari per “resistere ai dirottatori con tutta la forza necessaria incluso l’utilizzo delle armi da fuoco.”
Copie di questo ordine vennero inviati anche a Donald Rumsfeld, Colin Powell, George Tenet, Robert Mueller e al National Security Council, ma apparentemente il Consigliere Condoleza Rice, durante la sua testimonianza davanti alla Commissione d’Inchiesta sull’11 settembre, non se l'è ricordato!

Allora i mezzi ce li abbiamo o no?SIIIIIIIIIIIIIIIII
La volonta'?SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Cerchiamo di capire se Bin Laden ce l'aveva la volonta'

Quale motivo poteva avere?
La spiegazione ufficiale e' che lui ci odia,odia la nostra civilta' e ci vuole morti.
Chiamasi SPIEGAZIONE UFFICIALE SIORI E SIORI.

Quindi la storia non e' fatta di ragionamento,di premeditazione,di calcolo politico,di analisi della situazione(vi ricordo che Bin Laden e molti suoi luogotenenti hanno studiato in Occidente all'universita' quindi non sono ne' ignoranti ne' stupidi) ma anche l'improvvisazione non spiega il perche' una persona il cui poi grande e potente apparato si sciogliera' al sole un mese dopo e che combattera' in Afghanistan con armi primitive abbia deciso di fare una cosa simile.
Non sapeva per caso che poi lo avrebbero fatto fuori e il paese che l'ospitava sarebbe stato invaso/devastato.
Anche il mio cane ci sarebbe arrivato.

Dunque ricapitolando:
1)Bin Laden non ha mai rivendicato l'attentato(non vi sembra strano?Tanto tutti nel mondo lo dicevano addestrati dalla propaganda e allora perche' lui non l'ammette anzi dice che:

Citazione:
«Ci sono agenzie negli Stati Uniti –spiega Osama- che chiedono miliardi di dollari di stanziamenti dal Congresso e dal governo ogni anno. Questi finanziamenti non sono stati in dubbio finché l’Unione Sovietica è esistita, ma dopo la sua caduta il budget di queste agenzie è stato in pericolo. Quindi loro hanno bisogno di un nemico. Così prima loro scatenano la propaganda contro Osama –parla alla terza persona, come in interviste precedenti- e i Talebani, e quindi questo incidente accade».


ed altre.

2)il governo(AMMINISTRAZIONE;MINISTRI;BUSH) 24 ore dopo dice di essere sicuro che Al Qaeda e' dietro tutto ma altre organizzazioni dicono:

Citazione:
«Bin Laden non è stato formalmente accusato in relazione all’ 11-9» ha chiarito Rex Tomb, uno dei portavoce dell’FBI, al Muckraker report. «L’ FBI raccoglie prove –ha spiegato- Appena le prove sono state messe insieme, vengono girate al Dipartimento di Giustizia. Il Dipartimento di Giustizia poi decide se ha abbastanza prove da presentare ad un grand jury federale. Nel caso del bombardamento del 1998 alle Ambasciate degli Stati Uniti, Bin Laden è stato formalmente accusato e incolpato da un grand jury. Non è stato formalmente accusato e incolpato in relazione all’ 11-9 perché l’FBI non ha una forte prova che lega Bin Laden all’ 11-9».


ed

Citazione:
«Ufficiali dell’intelligence USA hanno ammesso di aver fallito i tentativi di portare alla luce qualsiasi pista che conducesse agli attacchi dell’11 settembre. Il capo dell’FBI ha detto che dopo 7 mesi di implacabile lavoro l’America non ha trovato alcuna prova riguardante alcun aspetto degli attacchi a New York e Washington. Robert Mueller, direttore dell’FBI, ha spiegato che i suoi agenti hanno inseguito centinaia di migliaia di indizi e controllato ogni documento sul quale sono riusciti a mettere le mani, dalle prenotazioni di volo ai noleggi d’auto ai conti bancari. Hanno cacciato fra le grotte in Afghanistan e fra le ricevute di carte di credito in America ma il meglio dell’intelligence americana è stata umiliata da 19 dirottatori di Al Qaeda, rivelando quanto poco l’America sa riguardo agli attacchi dell’11 settembre».


Allora signori qui uno dei due ha mentito non ci sono santi,o il governo o l'FBI
con il fatto pero' che il governo ci ha guadagnato da quelle affermazioni.


Inoltre l'attacco all'Afghanistan era gia' pronto e impacchetato con tanto di carte e cartine.
Come potevano sapere che ci sarebbe stata una scusa????

Un piccolo ricapitolo generale:

1) L’U.S.A.F. è stata completamente “lasciata a terra” la mattina dell’11/9.
Le usuali misure di sicurezza, normalmente in vigore, che avrebbero ben potuto prevenire gli attacchi, o ridurre il loro impatto, vennero sospese mentre gli attacchi erano in corso, e ristabilite una volta questi si erano conclusi.
2) Gli atti del Presidente, mentre avevano luogo gli attacchi, indicano che egli ha deliberatamente evitato di intraprendere ogni azione che ci si sarebbe potuta ragionevolmente aspettare da un Presidente volonteroso di proteggere i cittadini americani e le loro proprietà.
3) Osama bin Laden venne ufficiosamente condannato per gli attacchi entro un lasso di tempo che non avrebbe realmente permesso di raccogliere alcuna informazione che supportasse l’accusa.
4) Vi sono ragionevoli motivi di sospettare che l’attacco USA all’Afghanistan sia stato pianificato prima dell’11/9.
5) Gli U.S.A. e bin Laden non sono i nemici che fingono di essere. Vi è una lunga storia di cooperazione, e vi è la prova che tale cooperazione continui ancora dietro le scene.
6) Vi sono significativi legami d’affari fra bin Laden e membri dell’amministrazione Bush.
7) Le rivelazioni sui profitti ottenuti con l’insider trading in relazione agli attacchi dell’11/9 puntano ai livelli più alti del mondo degli affari USA e della CIA.
8) Vi sono numerosi aspetti della storia ufficiale dell’11/9 che non coincidono con i fatti conosciuti, che si contraddicono l’un l’altro e che sfidano il buon senso, e che indicano un comportamento di censura e disinformazione.

Domanda per voi:
CHE COSA CI HA GUADAGNATO BIN LADEN?
VIVE MEGLIO?
E' PIU' POTENTE?
IL SUO CALIFFATO E' PIU' VICINO?


Inoltre si ha la prova che il l famoso filmato di Kandahar e quello del novembre 2004 per far vincere a Bush le elezioni sono dei falsi clamorosi.

E adesso qualche prova:

1) Da quando hanno dichiarato bin Laden ricercato per terrorismo, gli USA hanno lasciato perdere l’opportunità di prenderlo due volte.
2) Due alleati USA, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, è noto essere complici nell’aver permesso a bin Laden di restare libero.
3) bin Laden ha avuto un incontro con la CIA nel luglio 2001.
4) E’ noto che la rete Al Qaeda di bin Laden hs cooperato, per mezzo dell’Esercito di liberazione del Kossovo (KLA o UCK) con le forze NATO in Jugoslavia.
5) Il Pakistan, un altro di nostri alleati nella “guerra al terrorismo” è anch da molto tempo un sostenitore di Al Qaeda.
6) IL’FBI si è ripetutamente lamentato di essere stato confuso e limitato nei suoi tentativi di investigare materie connesse con bin Laden e Al Qaeda.
7) I servizi segreti pakistani, ISI, sono stati il meccanismo col quale la CIA ha indirettamente sostenuto Al Qaeda.
8) Vi è una relazione di rapporto d’affari tra la famiglia Bush e la famiglia bin Laden, attraverso il “gruppo Carlyle”, che ha vasti interessi in società di armamenti. E’ evidente che entrambi i Bush ed i bin Laden stiano guadagnando dalla guerra.

...

Continuiamo:


Il caso della complicità USA nell’11 Settembre è già sufficientemente presentato. Ma proprio per tentare di coprire tutti gli aspetti vi è una piccola prova indipendente che l’attacco USA all’Afghanistan è stato preparato prima dell’11/9.
Niaz Naik, un ex diplomatico pakistano ha riferito che funzionari superiori americani a metà luglio gli dissero che un attacco all’Afghanistan era pianificato per metà ottobre, al massimo prima delle nevicate invernali (Resoconto della BBC di George Arney del 18/9/2001).
http://news.bbc.co.uk/hi/english/world/south_asia/newsid_1550000/1550366.stm
E’ sempre possibile che stesse mentendo, e, in assenza di altre prove, la cosa giusta da fare è ritenere che ci siano il 50% per cento di probabilità che stesse dicendo la verità.
Dal momento che non lo sappiamo con certezza, diciamo che ci sono le basi per solleare significativi sospetti.
Vi è inoltre un articolo sulla stampa indiana datato 26 giugno che afferma che gli USA preparano un imminente attacco all’Afghanistan. Se vero, questa sarebbe una robusta prova, ma dovrebbe essere trattata con qualche cautela. E’ contenuto in una pagina web della “rivista affari pubblici”, e sebbene la data sia quella riportata sopra, pare non sia completamente verificato quando e da chi è stato scritto. Dunque è pure possibile presumere che la pagina sia stata messa successivamente all’attacco USA all’Afghanistan, e fatta apparire come scritta prima dell’11/9.
Potete vedere la pagina a http://www.indiareacts.com/archivefeatures/nat2.asp?recno=10 e vi fate la vostra opinione su quanto pensiate sia credibile. Inoltre, le sue previsioni erano non del tutto accurate, quando prevedeva una “limitata azione militare” contro i talebani, e faceva numerosi errori sui paesi con i quali gli USA si sarebbero alleati nella campagna. L’incertezza intorno all’autenticità di questo articolo significa che il suo valore è in qualche modo limitato, ma nondimeno esso contribuisce a creare ulteriori sospetti.

Le persone con esperienza militare hanno suggerito che non sarebbe logisticamente possibile organizzare un’operazione militare della vastità di quella lanciata dagli USA contro l’Afghanistan nel giro di 25 giorni, non avendo importanza quanto gli americani potessero essere arrabbiati. Questo punto è stato anche discusso da alcuni con esperienza militare ed ulteriormente dibattuto da coloro che sentono di avere esperienza militare sufficiente per essere in grado di portare un utile contributo.
Facendo un confronto, il tempo impiegato dagli USA per essere pronti per l’attacco all’Iraq nel 1991 fu di 4 mesi e mezzo. Vero che l’operazione in Iraq era molto più grossa, ma il terreno dell’Afghanistan è uno dei più complessi al mondo, mentre l’Iraq uno dei più semplici.
Ciò solleva la questione: Fino a che punto durante la pianificazione la dimensione dell’operazione diventa un fattore critico? Vi è un tempo minimo impiegato per pianificare una guerra senza considerazione della sua dimensione, e 25 giorni sono ragionevoli come lasso di tempo?
Vi sono due aspetti nel preparare una guerra. La pianificazione e la mobilitazione. L’esigenza di una maggiore mobilitazione cambia significativamente il tempo per i primi stadi della pianificazione? 25 giorni sono sufficienti, per quanto accelerata possa essere la tabella di pianificazione di una guerra contro l’Afghanistan, paragonati alla pianificazione di una guerra contro l’Iraq? Non ho alcuna esperienza militare, dunque non sono qualificato per commentare, ma invito al dibattito coloro che lo sono.
E se viene suggerito chi le forze USA sono realmente efficienti da essere capaci di organizzare un’operazione come questa in 25 giorni, allora è assolutamente inconsistente l’ipotesi della loro incredibile incompetenza la mattina dell’11/9.

Andiamo avanti:


La storia dell'11 settembre continua a offrire una sorpresa dietro l'altra.
Pochi giorni fa il presidente pakistano Musharraf, campione della lotta «contro il terrorismo internazionale», ha fatto sapere di non ritenere Osama bin Laden il vero protagonista del Grande Attentato. «Non si può pensare che
abbia potuto organizzare tutto standosene tra le montagne afghane», ha precisato Musharraf. Al massimo può avere «finanziato, spinto», ma chi ha ideato l'operazione doveva, tra le tante altre cose, «conoscere molto bene l'aviazione» (americana s'intende ndr). Roba da servizi segreti, da servizi «deviati», altro che Al Qaeda. Dobbiamo credergli? Di certo dobbiamo fare molta attenzione alle cose che dice, perché lui di cose ne sa certamente molte e quelle che lascia uscire sono molto meditate.
L'altra sorpresa (di cui i grandi giornali stranamente non parlano) è che si comincia a sapere chi ha giocato in Borsa sull'attentato dell'11 settembre.
E' già stato accertato che «qualcuno» cercò di fare i soldi, tanti soldi, scommettendo in anticipo sul crollo delle azioni delle due compagnie aeree - American Airlines e United Airlines - che sarebbero poi state coinvolte nella tragedia dell'11 settembre 2001. Ora emerge molto, molto di più.
Intanto questi «qualcuno» agirono a raggio più vasto e in direzioni assolutamente inequivocabili per dimostrare (oggi) che «apevano» (allora) della prossima esecuzione della gigantesca operazione terroristica. Infatti anche la Morgan Stanley Dean Witter & Co., che occupava 22 piani del World Trade Center, insieme alla Merrill Lynch & Co., che aveva i suoi uffici centrali nelle immediate vicinanze delle Twin Towers, furono oggetto delle stesse attività speculative. Insieme a loro furono colpite dal diluvio speculativo anche Axa Reinsurance (che possiede il 25% di American Airlines), Marsh & Mc Lennan, Munich Reinsurance, Swiss Reinsurance e Citigroup. Con quanti giorni d'anticipo? Secondo l'Istituto Israeliano per le politiche antiterrorismo, situato nei sobborghi di Tel Aviv, nella
cittadina di Herzliyya, molte (non tutte) di queste operazioni speculative avvennero nel Chicago Board Options Exchange, tra il 6 e il 10 settembre 2001. Immediata vigilia.
Ma ora emergono anche alcuni nomi di questi «qualcuno». I quali non paiono essere né arabi, né musulmani, bensì bianchi, cristiani e cittadini americani. E passi: anche tra i taleban c'erano degli americani. Ma qui c'è di più. Costoro - stando alle informazioni raccolte da Michael C. Ruppert e pubblicate da numerosi e autorevoli siti Internet, tra cui quello stesso dell'istituto israeliano citato (www.ict.org.il), da Global Research, da Rense.com, da www.hereinreality.com - in almeno uno dei casi citati erano alti dirigenti di una importante banca americana, la Bankers Trust (BT). Fu proprio la Bankers Trust a piazzare un nutrito pacchetto di put options sul groppone di United Airlines. Per far capire il meccanismo: le put options sono contratti futures che consentono all'acquirente di fare affari se le azioni stanno per crollare (le call options, al contrario sono azioni che si acquistano in previsione di forti rialzi).
E ora l'altra sorpresa. La Bankers Trust acquistò nel 1997 la A.B.Brown, una banca minore d'investimenti il cui presidente era il signor A.B. Krongard, detto «Buzzy». Krongard diventò allora vice-presidente della Bankers
Trust-AB Brown. Ma la sua carriera ebbe presto sviluppi importanti. Nel 1998 egli raggiunse gli uffici della Cia come consigliere del suo direttore, George Tenet. E fu promosso direttore esecutivo dal presidente George W. Bush nel marzo del fatale 2001. Piccolo ulteriore particolare: BT fa parte dal 1999 di Deutschebank. Quale fu l'ultima occupazione, di un tale (oggi) altissimo personaggio, nella BT? Gestiva il settore «relazioni con clienti privati». Affari molto delicati, da trattare con totale riservatezza, con personalità molto potenti di ogni area del mondo. Non si diventa numero tre della Cia senza queste esperienze. Ed è per conto di questi personaggi molto potenti che le banche d'investimento agiscono.
Non per caso il senatore Carl Levin ha denunciato pochi mesi fa la BT-AB Brown come una delle 20 maggiori banche americane implicate nel riciclaggio di denaro sporco. Da qui a provare la responsabilità diretta di «Buzzy» Krongard, naturalmente ce ne corre. Ma si sa che la Cia da lungo tempo teneva d'occhio, in tempo reale, attraverso sofisticati softwares, operazioni finanziarie del tipo descritto, sia in previsione di attacchi terroristici, sia di altre azioni finanziarie suscettibili di danneggiare l'economia americana. Dunque niente affatto sprovveduti, come li si vuole far passare adesso. Avevano gli occhi bene aperti ben prima dell'11 settembre. Non potevano non accorgersi, ad esempio, che le put options contro United Airlines si erano moltiplicate per 90 volte il normale tra il 6 e il 10 settembre. Secondo la Cbs del 26 settembre, il livello fu 285 volte più alto della media il giovedì precedente l'attentato.
E' solo un esempio. I campanelli delle Borse suonarono l'allarme, ma nessuno se ne accorse. E «Buzzy» non può avere cancellato tutte le sue amicizie negli ultimi tre anni. Tra coloro con cui è andato a cena nel frattempo c'erano dunque, molto probabilmente, conoscitori in anticipo dell'operazione terroristica. E che «numero tre» della CIA abbiamo se frequenta amici così intimi dei terroristi senza saperlo? E, se si fa l'elenco degli ex alti funzionari della Cia che sono dentro il sistema finanziario, si possono trovare nomi come David Doherty, generale in pensione, ora vice-presidente della Borsa di New York, John Deutsch, ex direttore della Cia con Clinton e ora nel consiglio di amministrazione di Citigroup, Nora Slatkin, ex direttore esecutivo della Cia e ora nel CdA di Citybank, eccetera eccetera.
Tutti molto sprovveduti?
Adesso i malloppi così guadagnati giacciono nei forzieri, non ritirati. Sono 2.5 milioni di dollari per United Airlines; sono 4 milioni di dollari per American Airlines; sono 1,2 milioni di dollari per Morgan Stanley; sono 5,5 milioni di dollari per Merril Lynch. Totale 13,2 milioni di dollari solo per queste operazioni. Sono le uniche di cui si è accertata l'esistenza ma, molto probabilmente, ce ne furono molte altre, rimaste segrete al grande pubblico, ma niente affatto segrete agli inquirenti. Secondo Andreas Von Bulow, ex parlamentare tedesco responsabile a suo tempo della commissione di
controllo dei servizi segreti tedeschi - citato da Tagesspiegel il 13 gennaio scorso - le speculazioni da insider trading pre-attentato raggiunsero il vertiginoso livello di 15 miliardi di dollari, coinvolgendo numerose borse, incluse alcune europee. «Altri esperti - scrive Ruppert - hanno stimato un ammontare di 12 miliardi di dollari. La Cbs News ha emesso una stima prudente di 100 milioni di dollari».
Perché nessuno può ora incassare i premi delle operazioni di insider trading terroristico ? Perché qualcuno bloccò per quattro giorni - dopo l'11 settembre - tutte le operazioni di Borsa. Negli Stati Uniti. In altri paesi non fu così. Ma certo in America si trattava di qualcuno della Cia, che arrivò in ritardo ma fu più furbo degli amici della Cia che sapevano in anticipo e non solo lasciarono fare gli attentati ma ci specularono sopra.
Il fatto è, però, che delle inchieste su questi fatti non si sa nulla, sempre che siano ancora in corso. Difficile risalire? Difficile, certo. Ma allora come mai l'ex responsabile della SEC (Security and Exchange Commission), William McLucas, dichiarò a Bloomberg News che le autorità «sono in grado di ricostruire ogni compravendita»? Bisogna volerlo. Se non
lo si fa è perché non si vuole ricostruire un bel niente.

Andiamo ancora avanti:

Il rapporto sull'attività delle agenzie e dei servizi segreti statunitensi («Intelligence Community», IC), prima e dopo gli attacchi dell'11 Settembre 2001, è stato condotto da una Commissione congiunta dei Comitati di Senato e Camera sui Servizi Segreti ed ultimato nel Dicembre 2002. Dopo sette mesi di revisione e pesanti censure per ragioni di «sicurezza nazionale», è stato reso pubblico poche settimane fa. Scopo formale e limite del lavoro della Commissione, da un lato la comprensione degli errori e delle responsabilità della IC di fronte alla minaccia terroristica e dall'altro l'individuazione di elementi di riforma della stessa IC, che assorbe decine di miliardi di dollari nel suo complesso (i bilanci reali sono segreti) e tra i duecento e i trecentomila addetti diretti e indiretti in patria e all'estero.
Eleanor Hill, ex Ispettrice Generale del dipartimento della Difesa e per 15 anni pubblico ministero in Florida, ha guidato lo staff di ricerca, mentre a presiedere all'attività della Commissione sono andati quattro parlamentari con una lunga esperienza politica, due per ognuno dei Comitati, nelle figure dei loro presidenti e vicepresidenti: per la Camera, Porter J. Goss (Repubblicano, Florida, ex-agente del servizio Operazioni clandestine della CIA, già membro del Comitato di indagine sull'esportazione di tecnologia satellitare alla Cina) e Nancy Pelosi (Democratica, California, membro anche del Comitato sugli Stanziamenti di Bilancio, punta della «sinistra» in Congresso); per il Senato, Bob Graham (D., Florida, già governatore della stessa, tra i maggiori proponenti del famigerato Patriot Act) e Richard C. Shelby (R., Alabama, sponsor di programmi di armamenti e di quello per la difesa missilistica spaziale, membro anche del Comitato del Senato sulle Attività bancarie, presidente del sottocomitato sui Trasporti). Tra i membri della Commissione, John D. Rockefeller IV, della relativa dinastia (D., West Virginia, più volte suo governatore, esperto di Estremo Oriente e membro del Comitato del Senato sulle Relazioni Internazionali, nonché della Trilateral Commission).

Iniziato nel Giugno 2002, il lavoro della Commissione (un milione di documenti esaminati, 500 interviste condotte e 20 audizioni) si è svolto, per così dire, in salita. I suoi membri hanno più volte denunciato gli ostacoli procedurali posti da Bush e Cheney, nonché i tentativi di negare l'accesso a informazioni essenziali da parte dei responsabili della Sicurezza nazionale, dei vari servizi segreti e del dipartimento della Giustizia. Il lavoro di censura, inoltre, è stato tale da far dichiarare a Bob Graham, al momento della presentazione del rapporto (24 luglio 2003), di essere «profondamente irritato dal volume di materiali che sono stati censurati» ed aggiungere che la Commissione, nella raccomandazione finale n.15, chiamava «Presidente, corpo esecutivo e Congresso a rivedere i criteri correnti per la secretazione dei documenti e a renderli più realistici», parole rese anche più chiare da quelle finali della raccomandazione n.15, ove si chiedono all'esecutivo misure «che mettano al riparo contro l'uso del processo di secretazione dei documenti come scudo per proteggere gli interessi di bottega dei servizi».

Le difficoltà al proposito sono emerse sin dall'inizio, come è facile dedurre da una delle appendici del rapporto intitolata «Limitazioni all'Accesso [alle informazioni] incontrate dalla Commissione congiunta» e comprendente in realtà quattro dei noccioli essenziali della vicenda, che sono rimasti così «in sospeso»: il mancato accesso ai testi dei rapporti quotidiani dell'IC al presidente (President's Daily Brief), che non ha permesso di provare che Bush jr. era al corrente di certi eventi; il negato accesso a documenti CIA sulle relazioni con Stati esteri, che non ha permesso di valutare gradi e merito della loro collaborazione; il rifiuto dell'amministrazione di rilasciare dati sui budget per le attività della IC, che non ha permesso di valutare l'entità delle risorse reali in relazione ai compiti; il diniego posto da Condoleeza Rice (responsabile del National Security Council) all'accesso a certi documenti relativi alle operazioni clandestine della CIA contro Bin Laden prima dell'11 Settembre.

Cosa si ricava, comunque, dalla lettura del rapporto, i cui contenuti riassumiamo qui sopra? Si può rilevare che vi è una certa sconnessione tra le conclusioni e raccomandazioni fatte dalla Commissione e quanto emerge dal rapporto stesso. Per quanto possa essere divertente o utile puntare il dito sui fallimenti e i burocratismi meschini della IC nella vicenda, dal rapporto si evince che la stessa IC ha di fatto prodotto un considerevole lavoro di intelligence e di contro-misure, clandestine e non, sulle reti terroristiche. Nonostante le giuste critiche portate al rapporto stesso da due dei membri della Commissione, in una memoria allegata, emerge abbastanza chiaro che ciò che di importante non è in realtà stato fatto riguarda i massimi responsabili delle Amministrazioni Clinton e Bush, segnatamente di quest'ultima. Ed emerge piuttosto evidente che quelle «omissioni» hanno dei lati molto oscuri. Vi era una massa di informazioni disponibili sull'estrema probabilità di un attacco imminente del tipo di quello effettuato e il rapporto le elenca partitamente.

Ne aggiungeremmo noi altre - in base alla lista compilata, con citazione della relativa fonte pubblica, da Paul Thompson del Center for Cooperative Research - che erano in possesso della IC statunitense, ma di cui il rapporto non parla: informative circostanziate venute dal Marzo all'Agosto 2001 da: Afghanistan, Argentina, Egitto, Germania, Giordania, Gran Bretagna, Italia, Israele, Marocco e infine Russia (su ordine diretto di Putin, come da lui stesso dichiarato). Dunque? Si sarebbe tentati di trarne qualche conclusione, ma di ciò che non si può provare conviene tacere.

Proseguiamo:

sentiamo cosa ne dice Von Bulow anche lui complottista dunque e quindi pazzo,non documentato e credente in folletti e hobbit oltre che ex ministro tedesco della tecnologia:

Il 13 gennaio 2002 il giornale berlinese «Der tagesspiegel» pubblica con rilievo la seguente intervista ad Andreas von Bülow, già ministro tedesco della tecnologia.
«Dopo gli orrendi attentati dell’11 settembre», attacca von Bülow senza esitare, «constato che l’intera opinione pubblica viene forzata a credere a una versione che credo sbagliata»
E segnala: «Ci sono in USA ventisei agenzie di controspionaggio che costano trenta miliardi di dollari l’anno: più dell’intero bilancio tedesco per la Difesa. E non sono state capaci di prevenire gli attacchi (…) Non un sospetto, prima. E per sessanta decisivi minuti, le agenzie militari e di intelligence hanno lasciato a terra i caccia; però quarantotto ore dopo l’FBI presenta una completa lista dei dirottatori suicidi. Ma dieci giorni dopo risulta che sette di loro sono ancora vivi. E perché i capi dell’FBI non spiegano queste contraddizioni? Da dove veniva la lista, e perché era falsa?
Se fossi nei panni del responsabile dell’indagine, io terrei informato regolarmente il pubblico».
Il che non è avvenuto e non avviene in USA, sottolinea l’ex ministro tedesco. Poi torna sullo strano profilo dei «suicidi».
«Si lasciano dietro tracce come una carica di elefanti. Fanno pagamenti con le loro carte di credito, danno i loro veri nomi agli istruttori di volo. Si lasciano dietro auto noleggiate con manuali di volo in arabo. Portano con sé, nel loro viaggio verso il suicidio, ultime volontà e lettere d’addio, che cadono nelle mani dell’FBI perché le hanno messe nel posto sbagliato, con indirizzi sbagliati.
Andiamo! Sono segnali lasciati sul percorso come in una caccia al tesoro per bambini».
Von Bülow non esita a parlare di «lavaggio di cervello collettivo» a cui «le democrazie di massa vengono sottoposte».
«L’immagine del nemico come comunista non funziona più; deve essere sostituita con l’Islam. Non è un’idea mia. Essa viene da Zbigniew Brzezinski e Samuel Huntington, due strateghi che formano l’intelligence e la politica estera americana.
«Già a metà degli anni ’90, Huntington (uno dei fondatori del CFR: Council on Foreign Relations) diceva: “la gente in USA e in Europa ha bisogno di un nuovo nemico da odiare, ciò rafforzerà la loro identificazione con la propria società. Brzezinski, il cane matto, già consigliere di Jimmy Carter, teorizza il diritto esclusivo degli Stati Uniti a impossessarsi delle materie prime del mondo, anzitutto greggio e gas. E questo coincide perfettamente con i desideri dell’industria degli armamenti, delle agenzie d’intelligence, del cosiddetto “complesso militare-industriale”.
«(…) Posso affermare questo: la progettazione dell’attacco è stato un capolavoro dal punto di vista tecnico e organizzativo. Dirottare quattro grossi aerei di linea in pochi minuti e lanciarli sui bersagli entro un’ora con complicate manovre di pilotaggio!
Questo è impensabile, senza l’appoggio, e per anni, di apparati segreti dello Stato e dell’industria».
Ma queste sono le cose che dicono i teorizzatori di complotti!, esclama l’intervistatore.
Von Bülow replica:
«Ah sì, sì: in questo modo coloro che preferiscono seguire la versione ufficiale e politicamente corretta ridicolizzano così chi pone certe questioni. Chiunque dubita delle versione ufficia, non ha le rotelle a posto»
Eppure von Bülow non è un complottista paranoide. Nel 1993, è stato relatore per la SPD (il Partito Socialdemocratico tedesco) nella commissione parlamentare d’inchiesta sulla Stasi, la polizia segreta della Germani Orientale. E’ in quella veste che l’ex ministro s’è fatto un’idea precisa dei «servizi» occidentali. «Né dal BND (il servizio segreto tedesco-occidentale) né dalla CIA abbiamo avuto altro che ostacoli. Nessuna informazione, nessuna collaborazione. Niente»

Eh va bene diro di piu

Il settimanale "Zavtra", collegato all’intelligence russa, pubblica nel suo ultimo numero, la trascrizione di una tavola rotonda sulla situazione mondiale dall’11 settembre dello scorso anno.
I partecipanti sono stati il vice editore di "Zavtra" Alexander Nagorny, l’analista strategico Generale Leonid Ivashov, l’esperto finanziario Mikhael Khazin, il noto commentatore televisivo russo Mikhail Leontyev e l’ex alto ufficiale del KGB Leonid Shebarshin.
La discussione contiene elementi interessanti su come alcuni osservatori russi, in posizione relativamente privilegiata, la pensano sulla presente situazione. Ecco alcuni brani (alcuni tra virgolette, altri parafrasati):

Ivashov: «L’11 settembre è stato un’operazione interna agli Stati Uniti. É necessario riconoscere due forze operanti negli USA, "che hanno due diverse concezioni sull’uso della forza militare degli USA per creare un impero mondiale».
«La prima ... vuole gli USA in quanto nazione potente. La seconda, l’elite finanziaria mondiale ... ritiene che gli USA debbano essere soggetti all’impero mondiale, il cui tempo è giunto.... Non è un caso che molti commentatori occidentali parlino dell’11 settembre come di un tentativo di colpo di stato... La forza che ha dato l’ordine [per gli attacchi], io la ritengo connessa alle mafie finanziarie mondiali, che hanno rappresentanti nelle strutture di potere degli USA, compresa l’intelligence e i servizi speciali.
«E non è un caso che in parallelo all’indagine sull’attacco dell’11 settembre, si stiano svolgendo delle inchieste nei confronti delle attività di numerose altre strutture, compreso il Mossad, all’interno della comunità di intelligence degli USA.... Io ritengo che gli eventi in corso negli USA si svilupperanno dal conflitto tra queste due forze.
«Ciò che le unisce, è la necessità di usare la forza militare degli USA per distruggere i confini degli stati sovrani.... Dietro a questo vi sono le varie teorie geopolitiche di Huntington, Brzezinski, etc....
«Evidentemente avvertono di avere un limite di tempo ristretto per assicurarsi il controllo sulle risorse mondiali ed il potere politico nella maggior parte dei paesi...
Perché questa fretta? Perché, in primo luogo, la Cina è in crescita, in secondo luogo l’occidente arabo si sta consolidando e, in terzo luogo, si sta verificando nel Sud-Est asiatico uno sviluppo piuttosto potente. La posizione della Russia non è molto chiara....
«La presente situazione della Russia soddisfa l’interesse degli USA, ma non è chiaro quello che accadrà domani.... Così, gli USA sono ora ad un punto di transizione. Sono giunti al culmine delle loro avventure militari per prendere il potere sul pianeta. Io penso che questo picco sarà passato nel tempo di un anno e mezzo o due anni, dopodiché gli USA si ritireranno sulle loro posizioni a causa di problemi economici. Penso che avverrà l’attacco sull’Iraq. Penso che l’Iran sarà trascinato nel confronto e non è escluso che vi partecipi anche Israele.... Dopo di questo, la politica USA si disintegrerà sotto il condizionamento del collasso economico e politico-sociale all’interno degli USA stessi. Si ha la sensazione che l’oligarchia finanziaria al potere su questo pianeta non sia interessata a mantenere la popolazione degli USA all’attuale standard di vita....».

Per oggi mi fermo qui non so se domani continuo comunque per esperti e espertucci e sir e lord leggete prima tutto,poi accendete la tv vedetevi Emilio Fede,un bel giornale alla Feltri,poi ragionate un poco e infine fatemi sapere.
Ciao e senza rancore perdinci e' questa la tattica
DIVIDE ET IMPERA.

CIIAAOO!!!
Inviato il: 29/8/2006 0:59
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Re: Definisci "complottista"
#116
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Non fare il furbo, Max-Piano, il report FEMA del maggio 2002 era un report non definitivo e compilato da un'equipe di volontari della ASCE


nel tempo libero magari...

Citazione:
Queste tue affermazioni possono forse avere effetto solo su chi si avvicina per la prima volta all'analisi del 9/11


uh?

Citazione:
Continua pure a spacciare disinformazione.


oh!

Citazione:
Non starò più a confutare quanto continua e certamente continuerà ad affermare Max-Piano.


chiunque darà ascolto alle parole del tizio che si fa chiamare Henry è... un Henry lui stesso!!!
(ti ho fregato)

Citazione:
Consiglio vivamente di verificare personalmente ogni affermazione che provenga da tale personaggio, vista l'ormai dimostrata inaffidabilità.


finito?

ok

A differenza tua che, tra una tirata di crack e l'altra, mischi le balle con la fantasia, io mi rifaccio ai dati reali... ai documenti.
Il report della FEMA non è un manualetto scritto da un paio di salumieri in pensione, nel tempo libero: tanto per cominciare la FEMA (www.fema.gov) è la federal emergency management agency e come dice il nome stesso, il dominio e l'aquila che galiardamente campeggia nel logo E' AGENZIA FEDERALE E GOVERNATIVA.

Quindi un report prodotto da una agenzia governativa non può che essere ufficiale. Spero si possa concordare con me.

Il Report prodotto consiste in qualcosa come 30 MB di documenti in pdf che consiglio tutti di scaricare specie per le ottime fotografie.

Nel Sommario Esecutivo (fema403_execsum.pdf) leggiamo chi ha partecipato alle analisi

- FEMA (da sola basta e avanza per definire ufficiale il suo lavoro: o sbaglio?)
- Structural Engineering Institute: la sua nuova home page è a dir poco ironica... come mitigare gli effetti del "collasso progressivo" (interessante visto che è avvenuto solo tre volte nella storia degli edifici e solo il 9/11!)
- American Society of Civil Engineer: l'associazione dei salumieri in pensione con cui ce l'hai a morte...
- La città di New York: come dire Abbiategrasso
- diverse altre agenzie federali, organizzazioni di professionisti, specialisti ed esperti nel settore civile, strutturale e degli incendi.

Trattandosi di agenzie governative reputo le loro analisi NON barzellette ma per quello che sono e cioè documenti ufficiali. Non esistono documenti "più ufficiali degli altri" o più veri degli altri.
Anzi dal momento che la FEMA detta de facto le linee guida nella costruzione degli edifici al fine di prevenire gli incidenti, il suo rapporto è più ufficiale di quello dello stesso NIST!

Il lavoro stesso appare immediatamente più completo (non per questo meno buffo di quello del NIST che ha adottato teorie a suo tempo scartate dalla FEMA perchè assurde!). Perchè più completo?
Perchè contiene più dati, più analisi, teorie più "moderne" di quelle accennate dal NIST; troviamo anche analisi che il NIST ha pensato bene di non ricordare nel suo costosissimo - ma non per questo valido - report.

Prendiamo il WTC7 ad esempio: la torre crollata misteriosamente senza esser stata colpita da alcun aereo...

L'agenzia FEMA propone un report approfondito su quelle che potrebbero essere state le cause del crollo, ricco di background, informazioni e immagini. Conclude però che "la natura degli incendi rimane misteriosa e le modalità del crollo incomprensibili".

Calma: arriva il NIST a spiegare cosa è successo!

Cosa fa il NIST nell'Aprile del 2005?
Promette di trattare anche il caso del WTC7 ma, a parte un opuscolo in cui abbozza solo delle linee guida (ironicamente hanno rinominato "final" i lucidi power point pubblicati), tutt'oggi non ha pubblicato un bel nulla a riguardo (e mai lo farà!!!)... i maligni sospettano quindi che i venti milioni di dollari stanziati dal governo se li sia fumati qualcuno.

Possiamo anche fare finta che il WTC7 non sia mai crollato - del resto il report UFFICIALE della 911 Commission (ma sì: il famoso librone stampato e venduto negli states come la bibbia sul 9/11) non menziona neppure l'avvenimento (!!!).

Trovo poco affidabile una agenzia che promette di fare uno studio completo e poi toglie dall'analisi quello che non le garba senza dare alcuna giustificazione
E'...come dire?... poco ufficiale!

Va beh... parliamo delle Torri allora.

Citazione:
ha fornito il suo report definitivo nel 2005, ed é l'unico report ufficiale definitivo che é stato distribuito, ed in questo non c'é il minimo accenno alla teoria pancake


siamo onesti: non c'è il minimo riferimento ad alcuna modalità dinamica di collasso. pur tuttavia lascia intendere in due paragrafetti che riempiono mezza pagina che il collasso è avvenuto con modalità di tipo "pile driver" guardandosi bene dall'analizzarne la dinamica onde non incappare in "paradossi fisici"; dov'è la tempistica infatti? forse servivano altri venti miglioni di dollari per stimare un tempo di durata del fenomeno??? insomma: bastava prendere un cronometro e leggere i secondi!

apprendiamo infatti dall'introduzione stessa che non era di suo interesse analizzare le dinamiche del crollo ma solo la situazione iniziale fino al punto in cui... in cui le torri crollavano ovvio.

Il lettore attento si chiederà:

"ma se il crollo non lo analizzano... come fanno a verificare la correttezza delle ipotesi?"

Chi volesse approfondire il discorso trova traduzioni a ottime analisi nella apposita sezione del forum.
Inviato il: 29/8/2006 1:04
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Definisci "complottista"
#117
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/3/2006
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Ciao a tutti,
tanto per dire come stanno realmente le cose, la FEMA ha incaricato ufficialmente il NIST di fare le ricerche necessarie ed i fondi del Congresso sono arrivati al NIST per il tramite della FEMA.
La teoria del collasso a pancaking (leggasi urti successivi per collasso in linea orizzontale e deformazione in linea verticale) venne sviluppata inizialmente in un documentario e quindi ripresa dalla ASCE e DEFINITIVAMENTE ABBANDONATA PERCHE' ERRATA.

Il report definitivo del NIST sul collasso del WTC é del settembre 2005 e lo si può trovare qui:

http://wtc.nist.gov/reports_october05.htm

La teoria del NIST, che condivido, é che il collasso é avvenuto per linee verticali, con instabilità quindi per strutture orizzontali e il pancake viene solo accennato come fenomeno macroscopico del CROLLO non del collasso.

Sempre per precisione vorrei ricordare che il titolo del report é il seguente:

"Final report on the collapse of the World Trade Center Towers"

ed é, come ogni studio tecnico di ingegneria, incentrato sul capire le cause del COLLASSO, non del CROLLO, anche se per "qualcuno" questi sono sinonimi, ben sappiamo che non lo sono e significano due fenomeni ben distinti dal punto di vista tecnico: prima si realizza il collasso strutturale e poi il crollo della struttura (che in teoria potrebbe anche non avvenire, pur essendo la struttura collassata).
Una struttura é collassata quando non é più in grado di reggere i carichi di progetto.

Continuare a confondere ad arte collasso e crollo, dopo la discussione apposita sul pancaking non può che essere segno di malafede.

Per il WTC7 non é stato ancora distribuito il report definitivo, e ciò viene detto chiaramente dal NIST, ma sono già stati rilasciati numerosi report provvisori su aspetti specialistici, come la descrizione della rete di piping dell'olio combustibile, come le modifiche strutturali del progetto originale autorizzate dalla PANYNJ ed eseguite dai singoli "tenants" dei piano del palazzo, come l'analisi dell'acciaio recuperato nel crollo, come la descrizione del crollo e la prima ipotesi di analisi del collasso.

PS:
noto con piacere che continuare a ripere le stesse cose, visto che non le capisci o non le vuoi capire, ha prodotto un risultato, forse piccolo e certamente inaspettato e inconscio, che forse presto rettificherai dopo avertelo segnalato: la VU é quella dei report ufficiali e non quella mediata e raccontata dai mainstreams in assenza di smentite governative!
Stai andando contro la linea del sito!!!
E' il primo passo, ce la puoi fare: vedrai che fra qualche anno diventi un attivissimo sostenitore del NIST!




Per Anticristo:

io apprezzo veramente i tuoi interventi, ma forse ti é sfuggito che in nessun mio post ho mai nominato Islam o Osama; non mi interessa proprio, in questo momento, sapere CHI, quando per me non é chiaro ancora COME.
Figurati poi se mi posso interessare ora al PERCHE'.

Quando avremo capito il "come", potremo fare ipotesi sul "chi" e da queste cercare di capire forse "perché".

Ora é del tutto prematuro e lascio questa attività di pura speculazione teorica ai geopolitici e a chi si diverte a giocare con le parole.
E' del tutto inutile tirare in ballo la storia degli ultimi 50 anni, quando reputo più importante per ora stabilire se il crollo delle Torri é stato un fenomeno naturale o "assistito".
Ciao
Inviato il: 29/8/2006 8:56
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  •  cout
      cout
Re: Definisci "complottista"
#118
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Dai lombi fatali della societa', trae vita il Cospirazionista, o Teorico della Cospirazione, per gli amanti dell'etichetta.

Attivo fin da prima che il piu noto dei Cesari rimproverasse quel Bruto con parole immortali, il Cospirazionista mette alla base di ogni suo ragionamento il detto "homo homini lupus (est)", "l'uomo e' lupo tra gli uomini". Questo passo, che rivela senza dubbio una delle tante manifestazioni umane, per il Cospirazionista diventa unica fonte di verita' e unico assioma sul consorzio umano e lo accompagna in tutti gli stadi della sua crescita, fino all'eta' adulta.

Compito del Teorico e', quindi, osservare il mondo, la gente di potere e i comuni mortali, per scorgere zanne lupine, per vedere se c'e' veramente del pelo in Danimarca. Naturalmente il pelo si trova, in quantita' industriale, tanto da tessere trame fittissime, talmente fitte che nemmeno il piu prosperoso dei lupi riuscirebbe a concepire.

Nella secolare caccia all'Uomo Lupo il Cospirazionista ha avuto modo di evolversi seguendo le condizioni ambientali che la societa' offriva, le varieta' piu note sono:

Il Cospirazionista Nauta, cresciuto sulle rive dell'oceano Internet, che subito dopo aver mosso i primi passi, sente pressante il richiamo delle onde. Gli esemplari di questa varieta' usano ogni minuto di tempo libero per avventurarsi nella navigazione, portando poi a riva oscuri messaggi e documenti, che svelano misteri sull'Uomo Lupo dell'entroterra. Il Nauta, quasi sempre condivide con gli altri le scoperte in assoluta liberta', libero anche dal domandarsi se i ritrovamenti siano attendibili o meno e da chi siano stati messi in acqua.

Il Cospirazionista Urbano, in qualunque ambiente cittadino, indaga sulle imprese dei Lupi, raccoglie documentazione nel caso alcuni lupi si sbranino tra di loro, e arriva alla conclusione che si sono sbranati perche poi devono sbranare lui, o tutti quelli come lui, o tutti che siano lupi o meno. Piu difficile di altri da avvistare, ma sempre vigile e pronto a reagire se tra il fogliame della jungla metropolitana scorge occhi ferini... o alieni.

Il Cospirazionista del Cielo. Questi esemplari rivolgono gli occhi all'etere, scrutanto e osservando le infinite profondita'. Cercano nel cielo segni dell'Inevitabile, ed ecco! Li trovano! Bianchi, numerosi, incrociati, espandibili... i segni dello spostamento dei Lupi. Che siano proprio loro, nel ventre dei grandi Uccelli di Ferro a portare rovina e catastrofe? Armati dunque di lupina tecnologia il Cielorazionista scatta foto 15x20 pixel, quali inconfutabili prove del Lupo che e' tutto intorno a loro.

Nella loro diversita' tutti i Cospirazionisti sono accomunati da molte caratteristiche, il che rende piu comodo riunirli sotto un'unica classificazione. Il Teorico medio si presente sempre divertito ed esaltato dalle sue scoperte, che tende freneticamente a comunicare, comportamento rintracciabile anche nelle pettegole-Lupo. Contesta chi controbatte alle sue epocali scoperte con ironia fastidiosa, con un eloquio brillante e canzonatorio, con punzecchiate reciproche da seconda elementare, portando argomenti dai piu profondi recessi della storia (che non hanno mai niente a che fare con il caso in esame), con il paternalismo di chi sa cose che voi umani... convinto che l'altro non abbia capito nulla, con rabbia e ferocia, ma MAI con il piu nobile degli strumenti: la ragione e il buon senso.

Dopo molto apprendistato in uno o in tutti e tre i territori di caccia alcuni Teorici assurgono al rango di Sciamani della Cospirazione. Questi esemplari, "forti" della loro padronanza delle arti liberali, e "fortissimi" della loro conoscenza tecnica in tutti i settori concepibili, riuniscono le documentazioni, le rielaborano, le diffondono... alcuni di questi arrivano a tradurre alcuni documenti per renderli comprensibili alla tribu'.

Quasi tutti i Teorici trovano conforto nelle comunita' che l'Oceano sovracitato offre: piccoli o grandi siti, stipati di documentazione arrivata da ogni parte, che decanta l'animalesca storia della gente lupesca. Qui, tutto il branco unisce insieme discorsi, congetture e, appunto, teorie, per cui, visto il rilevante numero non possono altro che costituire verita' universale. In questo si vede la precaria efficienza che hanno i Teorici nel rubare informazioni ai Pelosi, nel frattempo infatti, i Lupi hanno concepito un rivoluzionario sistema filosofico-empirico noto come metodo Scientifico, totalmente sconosciuto ai Cospirazionisti. Qui, in questo luogo di pace, al provvisorio riparo dagli altri 6 miliardi di Lupi che di continuo tramano la sua morte, Il Teorico puo dar vita a lunghissime orge di post. Qui, tutti coloro che la pensano diversamente sono perseguiti, denigrati, bannati, censurati... il tutto in perfetto stile totalitario, come dire che, i piu grandi nemici delle rivoluzioni sono proprio i rivoluzionari.

Quali sono le cause che determinano il Cospirazionista? Quand'e' che una normale ricerca della verita' diventa la ricerca del complotto a tutti i costi? Quand'e' che una normale e giustificata diffidenza diventa paura di tutti? I lupi Cospirazionisti, dopo aver perso il pelo, hanno perso anche il vizio?

Tutte domande che portano a un'unica conclusione: con il Cospirazionista e' impossibile ragionare.
Inviato il: 29/8/2006 9:35
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  •  ivan
      ivan
Re: Definisci "complottista"
#119
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Ecco, ne è arrivato un altro a farci una poetica paternale.

Ovviamente ci ha anche etichetatto: bollino blu, bollino verde, etc.

Per me è solo un provocatore.

Poi uno che conclude il supo post con questa perla "Tutte domande che portano a un'unica conclusione: con il Cospirazionista e' impossibile ragionare" è chissà da quanto tempo è digiuno.

Poverino.

Che dite, gli diamo da mangiare ai troll?

Io li lascerei digiunare, si sa che mangiar poco fortifica lo spirito.

_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 29/8/2006 9:45
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  •  SirEdward
      SirEdward
Re: Definisci "complottista"
#120
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/6/2006
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Ashoka wrote:

Citazione:
“It made me quite proud that what we produced in eight months at no cost contains recommendations so similar to a $16M (£8.8M) investigation that has taken four years to come to its conclusions.”


grandi... (dico davvero)

Per ANTICRISTO (29/8/2006 0:59:01)

come ho già detto i tuoi ultimi post sono sempre interessanti, soprattutto perché toccano questioni che non ho affrontato. D'altra parte rimane vero quanto ti dicevo. Se questa mole impressionante (nel senso buono) di dati è vera, allora non ha certo senso litigare sulla dinamica degli attnetati; ti potrei proporre almeno tre diversi scenari nei quali, partendo e dando per scontato quello che affermi, gli attentati sono stati fatti con veri aerei, veri attentatori e neanche un grammo di esplosivo.

Però è anche vero che i tuoi discorsi mi toccano poco. Non perché non siano interessanti, ma perché l'argomento non mi interessa. Ritengo inutile cercare di sondare i voleri, le azioni, e le strategie di persone che dispongono di un potere così ampio senza poter mettere le mani in prima persona su documenti o registrazioni, ma fidandomi solo di affermazioni riportate, riportate di nuovo, e forse riportate anche una terza volta.

Potrò farmi un'idea, certo, ma da lì ad accusare di reati precisi qualcuno ce ne corre. Anche perché a fronte di un risultato tutt'altro che scontato si rischia di perdersi in un dedalo contorto e delirante di paranoicità (quanti ne conosci che sono diventati paranoici in questa maniera?).

è vero inoltre che, se qualcuno ha qualcosa da nascondere ed è un uomo pubblico, prima o poi le sue azioni e dichiarazioni giornaliere mostreranno chiaramente se di lui ci si può fidare o no. Entro certi limiti basta questo.

Sembra fatto apposta, ma è venuto per caso: Se qualcuno cerca di convincermi di qualcosa, e per farlo ricorre a inesattezza, mezze verità o bugie lampanti, per me quella persona perde completamente qualsiasi fiducia io potessi mai aver avuto in lei. Non significa che tutto quello che mi dirà sarà per forza falso, ma che se anche solo un passaggio non sarà chiaro, allora non lo prenderò in considerazione.

Per questo chiedevo se è giusto continuare con certi discorsi palesemente fallati. Per questo mi ha colpito molto il testo di presentazione dell'incontro del 17 Settembre a Bologna, dove proprio le inesattezze e il tentativo propagandistico rafforza in me l'idea che si cercherà di dare spazio non agli spunti interessanti ma alle solite quattro inesattezze ripetute. Per questo le persone che portano avanti quel tipo di incontri non mi piacciono, perché cercano di fregarmi. Dicono anche cose interessanti, ma la mia fiducia in loro è sottozero.

Per me questi comportamenti sono una delle cose più odiose, perché da un lato tentano di manipolare le persone, e dall'altro aiutano proprio coloro che mentono a loro volta, perché contribuiscono a creare nell'ascoltatore un agglomerato confuso di informazioni vere e false su cui poi verrà costruito il pensiero di quella persona.

Sembrerà un discorso stupido, ma invece di "scoprire chi manipola le nostre vite e se le nostre vite sono manipolate" ci si ritrova a litigare per delle sciocchezze in discussioni nelle quali ALMENO UNA persona dice idiozie. E se qualcuno davvero manipola le nostre vita, beato lui che noi stiamo a litigare per nulla.
Inviato il: 29/8/2006 11:09
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