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   Esperienze & Riflessioni
  Che cos'è il razzismo?

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Autore Discussione
  •  Pausania
      Pausania
Re: Che cos'è il razzismo?
#50
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
Da
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Ciao Atena e Benvenuta....

Citazione:
si può abolire la parola razza, si può vietare qualcunque cosa


E come faresti a distinguere i tuoi cari cagnolini se abolisci la parola?

Citazione:
la paura, da un lato, ed il disagio che essa causa, dall'altro, rimarranno sempre, finchè non si sconfiggerà l'ignoranza


L'ignoranza di cosa?

Citazione:
presto vi accorgerete che per me, la mancanza di istruzione, è la causa di ogni male


Quindi chi è senza istruzione, come molti bambini dell'Africa che non conoscono le scuole così come le intendiamo noi, sono il male...

Anche i miei nonni, che non avevano istruzione, erano il male.

E invece il Dott. Menghele, che di istruzione ne aveva parecchia, era un così caro ometto.
Inviato il: 14/8/2006 19:54
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  •  AteNa
      AteNa
Re: Che cos'è il razzismo?
#49
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 14/8/2006
Da IT (sob.)
Messaggi: 283
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E' un estremismo, un misto fra paura e presunzione, meglio classificata come xenofobia, paura del diverso... a mio avviso è una scusa, si teme quello che non si comprende, ed è molto più semplice fuggire o far fuggire le diversità piuttosto che accoglierle, capirle ad adattarsi ad esse.
Purtroppo sono state spese parole, tempo. carta, inchiostro e quant'altro per avvalorare tesi su un'idea, malata ed inconsistente, si può abolire la parola razza, si può vietare qualcunque cosa ma purtroppo, a mio avviso, la paura, da un lato, ed il disagio che essa causa, dall'altro, rimarranno sempre, finchè non si sconfiggerà l'ignoranza (presto vi accorgerete che per me, la mancanza di istruzione, è la causa di ogni male).
_________________
"Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato." - Antoine de Saint-Exupéry
Inviato il: 14/8/2006 18:15
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  •  shevek
      shevek
Re: Che cos'è il razzismo?
#48
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/4/2005
Da Napoli
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Salut y Libertad, Linucs...


Dici (in risposta alla mia idea che il razzismo sia un meccanismo ideologico di potere che tende al depotenziamento degli istinti sociali e solidaristici della specie, a favore dell'innesco di meccanismi di bellicosità): "Ma come? Se la specie è dotata di innati istinti sociali e solidaristici, segue logicamente che il welfare basato sul furto a mano armata (meccanismo tipicamente bellicoso) non trova spazio in una società civile. Oppure ci stai pigliando per il culo?"

Quello che tu chiami "welfare basato sul furto a mano armata" ha un nome: Stato - il welfare per i pochi. Che non ha nulla a che fare con un libero accordo per decidere tutti insieme cosa occorre produrre e come scambiarselo. Oppure ci stai pigliando per il culo?

Cercando di sfuggire all'OT in cui ami rifugiarti, torniamo alla questione del razzismo. Credere che esistano razze, etnie, ecc. serve a fornire la giustificazione ideologica che qualcuno deve essere escluso dai processi decisionali che li coinvolgono - al limite, ma non tanto, che si abbia potere di vita e di morte su di loro.


Shevek
_________________
"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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Inviato il: 14/8/2006 15:13
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Che cos'è il razzismo?
#47
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
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potremo sputtanare la sua delirante dottrina senza l'ausilio di alcuna legge speciale.

Ci sei arrivato finalmente. Ci voleva tanto? Vedi che se ti applichi puoi riuscire anche tu....

Inviato il: 13/8/2006 21:00
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  •  florizel
      florizel
Re: Che cos'è il razzismo?
#46
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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>Il che implica logicamente che ogni popolazione sia un po' come una grande famiglia felice

Il che, mi pare di capire, implicherebbe anche che una presunta predisposizione verso una determinata patologia, dovuta a cause sempre meno identificabili e generalizzabili (perchè il mondo è sempre più UNO) dia adito agli amici di sempre di consolidare ulteriori "categorizzazioni" circa la specie umana.
Strano.
Diventiamo sempre più uguali ma sempre più "diversi".
O, meglio, multiculturali.
Niente bambolina, per me, vero?
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 13/8/2006 19:25
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Re: Che cos'è il razzismo?
#45
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
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Ciccio, non fare il furbetto con me. Io ho detto che chi vuole l'eliminazione delle razze inferiori ha la merda nel cervello, ergo non ragiona in modo strettamente logico, deinde può benissimo pensare in maniera incoerente e negare l'avvenimento del suo sogno preferito.

Ergo potremo sputtanare la sua delirante dottrina senza l'ausilio di alcuna legge speciale.
Inviato il: 13/8/2006 19:22
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Che cos'è il razzismo?
#44
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
Da
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Quindi abbiamo stabilito che ogni dibattito sull'olocausto è merda, anche in assenza di leggi speciali?

Ciccio, non fare il furbetto con me. Io ho detto che chi vuole l'eliminazione delle razze inferiori ha la merda nel cervello, ergo non ragiona in modo strettamente logico, deinde può benissimo pensare in maniera incoerente e negare l'avvenimento del suo sogno preferito.

Non giochicchiare
Inviato il: 13/8/2006 18:06
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  •  DIVA
      DIVA
Re: Che cos'è il razzismo?
#43
Mi sento vacillare
Iscritto il: 11/6/2004
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io non sono per il non-voto, ed ho votato (ma su questo non voglio discutere)

la marmotta che incarta la cioccolata sarebbe ?
(il mappamondo sta girando a 361 gradi ora)
Inviato il: 13/8/2006 16:56
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  •  yarebon
      yarebon
Re: Che cos'è il razzismo?
#42
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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ciao shevek,
io penso che il concetto di razza sia equivalente a quello di varietà biologica e non culturale, infatti ho specificato che non esiste una razza italiana, inglese, francese e nemmeno una razza ebraica.
prendo dal vocabolario:

razza:
"insieme 'individui della stessa specie, caratterizzati da una relativa omogeneità dei tratti somatici che si trasmettono di generazione in generazione".

Secondo questa concezione quindi il concetto di razza é corrispettivo a quello di varietà dei tratti somatici!
Inviato il: 13/8/2006 16:52
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Re: Che cos'è il razzismo?
#41
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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...l’esito non può che essere un mondo permeato da un totalitarismo che non è imposto dall’alto, ma scaturisce dalla collettività stessa.

Motivo per cui la collettività non dovrebbe votare stile gregge belante?

Strano e’?.....un po’ di colpa l’abbiamo (noi massa)

Come no? E la marmotta incarta la cioccolata.

===

un meccanismo ideologico di potere che tende al depotenziamento degli istinti sociali e solidaristici della specie, a favore dell'innesco di meccanismi di bellicosità.

Ma come? Se la specie è dotata di innati istinti sociali e solidaristici, segue logicamente che il welfare basato sul furto a mano armata (meccanismo tipicamente bellicoso) non trova spazio in una società civile. Oppure ci stai pigliando per il culo?

P.S. Sulla questione Linucs-pensiero: e se il suo esperimento sociale consistesse nel non dire assolutamente nulla dando l'idea di dire chissà quale profonda verità? L'ha già fatto un certo Martin Heidegger, riuscendo a passare per grande filosofo...

Qualcun altro ha detto che "la gente potrebbe mettersi d'accordo per decidere cosa produrre senza l'uso del denaro", figurati...
Inviato il: 13/8/2006 16:46
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  •  shevek
      shevek
Re: Che cos'è il razzismo?
#40
Dubito ormai di tutto
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Da Napoli
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Salut y Libertad a todos...


L'intervento di Yarebon mi sembra ancora una volta confondere il concetto di "razza" con quello di "varietà". Il problema non è che non esistono le razze: è che ogni razza è unica - tra cui la specie (se si vuole razza) umana.

Non esistendo le razze al plurale, il razzismo non può che essere l'invenzione di una superiorità gerarchica di un gruppo mano su di un altro, funzionale al mantenimento della gerarchia sociale: un meccanismo ideologico di potere che tende al depotenziamento degli istinti sociali e solidaristici della specie, a favore dell'innesco di meccanismi di bellicosità.


Shevek

P.S. Sulla questione Linucs-pensiero: e se il suo esperimento sociale consistesse nel non dire assolutamente nulla dando l'idea di dire chissà quale profonda verità? L'ha già fatto un certo Martin Heidegger, riuscendo a passare per grande filosofo...
_________________
"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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Inviato il: 13/8/2006 16:40
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  •  DIVA
      DIVA
Re: Che cos'è il razzismo?
#39
Mi sento vacillare
Iscritto il: 11/6/2004
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Maometto con una bomba sul capo. La croce rossa dell’istituzione omonima. Il crocefisso in classe. Il saluto romano. La falce e il martello. Svastiche e croci celtiche. La bandiera della pace : la guerra dei simboli.

(l’attento lettore capira’)

Il racconto mitico parte da un giorno diventato il simbolo per eccellenza: il sempre citato 11 settembre 2001. Da quel momento l’unico canale di dialogo possibile in occidente è il linguaggio simbolico-religioso. La società occidentale ha creato un nuovo mito delle origini, ha rifondato se stessa.
(si era un po’ persa nei meandri della memoria collettiva la parola razzismo….l’attento lettore ecc ecc)

L’11 settembre inaugura un nuovo inizio: la società si ricrea. La massa è in marcia.

La massa non può che essere in marcia contro qualcuno. Contro il nemico. All’inverso di quanto accaduto in passato, la data simbolo dell’inizio, non è la data della vittoria, della conquista del territorio da parte della collettività, ma quella dell’inizio del conflitto. Non l’inizio di un mondo nuovo, ma l’inizio della marcia verso un ipotetico nuovo mondo.

(rispolveriamo l’identificazione di razza , cultura e religione )

Così un problema di notevole complessità come quello del rapporto fra società occidentale e il resto del mondo viene ridotto all’icona medievale di un conflitto fra masse contrapposte: gli Arabi e l’Occidente.

(si lo so che e’ solo macroeconomia ….vilmoneta insomma…..)

Abituare la collettività a ragionare per simboli, a mobilitarsi per i simboli, a difendere o attaccare per i simboli. Il simbolo racchiude in sé un eccezionale vantaggio: semplifica, mobilita, annulla il dibattito, annienta l’eterogeneità delle opinioni. Come si può immaginare di dibattere su un simbolo? O ci si mette in marcia dietro le sue insegne o lo si brucia. Eccezionale la sua capacità di mobilitazione, la trasversalità del suo effetto: cattolici o meno il crocefisso dalle aule non si toglie. Rappresenta la nostra cultura.

Oibo’!!!

Ma soprattutto il simbolo è l’arma più efficace contro l’eterogeneità, contro la confusione, il caos della massa meticcia. Il simbolo, come mostra la sua origine etimologica, identifica: consente di riconoscere il simile, l’amico, l’ospite nella massa indefinita.

L’attento lettore si chiedera’ l’importanza della razza meticcia…… piu’ in la’ diro’

Che cosa accade quando una collettività ragiona per simboli? La politica è totalitaria. Il dibattito è morale. Il mondo è diviso tra alleati e nemici, Giusti e sbagliati. La cultura è binaria, ridotta a due sole narrazioni: o è 0 o è 1. Ogni società elabora simboli, ma quando essi si trasformano nell’unica categoria di riferimento per la speculazione culturale e per la realtà politica l’esito non può che essere un mondo permeato da un totalitarismo che non è imposto dall’alto, ma scaturisce dalla collettività stessa.

Strano e’?.....un po’ di colpa l’abbiamo (noi massa)




Inviato il: 13/8/2006 16:08
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Re: Che cos'è il razzismo?
#38
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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No. E' come dire che la medicina salva la vita, cerca di capire perché stai male e se ne fotte di che colore sei.

Ma fottendosene, in questo caso, non ti salverebbe la vita.

Forse. Ma se io so che il mio bimbo morirà prima dei due anni soffocato dai suoi stessi fluidi corporei, penso di avere il diritto di fare quello che mi pare, senza che papà stato mi venga a dire cosa voglio fare, senza essere chiamato eugenetista o assassino. Concesso almeno questo?

Per me lo Stato non dovrebbe neanche sapere che esisti.

Ma qui occorrerebbe la dotta opinione di qualche paladino della gestione pubblica.

E' anche lui una creatura di Dio.

Da ciò si conclude che al Buon Dio non manca il senso dell'umorismo.

Perché dipende da che lato del cranio la merda che ha in testa si accumula. Ed essendo mobile, riescono nell'arte moderna del doublethink

Quindi abbiamo stabilito che ogni dibattito sull'olocausto è merda, anche in assenza di leggi speciali? Eppure il libro di Wilkomirski e le storielle di Eric Marco erano palesemente false, quindi a quanto pare non tutta la merda viene per nuocere.

No Linucs, lo spiegava anche S. Agostino. I reati del singolo sono le glorie dello stato (non è la citazione, è solo il senso del ragionamento). Cioè lo stato è un criminale, ma mooolto di più.

Rifiuto con sdegno questo tuo dogma teocratico: lo Stato è la collettività organizzata, che siamo noi!

(dehe!)
Inviato il: 13/8/2006 16:07
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Che cos'è il razzismo?
#37
Sono certo di non sapere
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Ohibò: è un po' come dire che il razzismo salva la vita.

No. E' come dire che la medicina salva la vita, cerca di capire perché stai male e se ne fotte di che colore sei.

Perché? Il diritto dev'essere uguale per tutti, poiché regola i rapporti tra gli individui, di qualunque forma o colore essi siano.

Che fai? Prendi per il culo? E' esattamente quello che volevo dire. Dai su, non fare il cag####zi.

A parte il fatto che l'aborto può anche essere considerato eugenetica individuale volontaria.

Forse. Ma se io so che il mio bimbo morirà prima dei due anni soffocato dai suoi stessi fluidi corporei, penso di avere il diritto di fare quello che mi pare, senza che papà stato mi venga a dire cosa voglio fare, senza essere chiamato eugenetista o assassino. Concesso almeno questo?

Se la mamma di Calderoli avesse saputo, come sarebbe stato il mondo oggi?
E' anche lui una creatura di Dio. E poi dai, quella povera donna ne ha già passate tante, non scherzare su queste tragedie.

Pausania: La vita del singolo insieme agli altri non deve essere condizionata dalle varianti del suo Dna.

Linucs: E come può non esserlo, se l'individuo è anche espressione del proprio DNA? Casomai non dovrà essere causa di discriminazione da parte della legge.


Riprendi per il culo? E' esattamente quello che ho detto io....

Domanda! Se uno ha interesse ad uccidere le "razze inferiori", per quale motivo dovrebbe negare l'olocausto?

Perché dipende da che lato del cranio la merda che ha in testa si accumula. Ed essendo mobile, riescono nell'arte moderna del doublethink

Anche per i crimini privi di vittima?

E tre.....

Se Spino fuma una canna è reato, mentre se lo Stato ruba a mano armata e crea intere generazioni di pensionati al quale ha rubato tutto, allora è solidarietà?

No Linucs, lo spiegava anche S. Agostino. I reati del singolo sono le glorie dello stato (non è la citazione, è solo il senso del ragionamento). Cioè lo stato è un criminale, ma mooolto di più.
Inviato il: 13/8/2006 15:35
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  •  DIVA
      DIVA
Re: Che cos'è il razzismo?
#36
Mi sento vacillare
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E' quello che stanno facendo con noi,c'è chi se ne accoge e chi no.
Siamo stati educati a prendere per oro colato tuto quello che ci viene detto,a partire dai testi scolastici ai media ed abbiamo perso la capacità di vedere oltre,di leggere tra le righe,di collegare fatti e misfatti.
Guarda la faccenda del razzismo,è messa come differenza somatica e genitica,e questo è evidente,ci sono i neri,i gialli,i bianchi,però il subdolo sta nel giocare sul cervello che guarda caso non ha colore,così come nel passato c'era il sangue blù



ma di questo sono convinta...non dico che non ho dubbi...ne ho..e a centinaia ogni giorno.....ma che non mi stia accorgendo di essere intrappolata in una logica fatta di mercato e denaro, dove non solo il concetto di razza ( lo so bene che non sono gialla e che non ho gli occhi a mandorla) ma anche il concetto solo di -esistenza in vita- e' irrilevante per chi muove le fila del Grande Gioco.....

non avro' il mappamondo che gira vorticosamente...mi abbasta e avanza l'atlante geografico..anche fisso
Inviato il: 13/8/2006 15:20
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Che cos'è il razzismo?
#35
Sono certo di non sapere
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Diva,Lincus è tutto un dubbio,perchè guarda a 360 ° !

Hai presnte un mappamondo fatto girare vorticosamente al punto di vedere solo i contorni e non quello che c'è dentro?
E' quello che stanno facendo con noi,c'è chi se ne accoge e chi no.
Siamo stati educati a prendere per oro colato tuto quello che ci viene detto,a partire dai testi scolastici ai media ed abbiamo perso la capacità di vedere oltre,di leggere tra le righe,di collegare fatti e misfatti.
Guarda la faccenda del razzismo,è messa come differenza somatica e genitica,e questo è evidente,ci sono i neri,i gialli,i bianchi,però il subdolo sta nel giocare sul cervello che guarda caso non ha colore,così come nel passato c'era il sangue blù
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 13/8/2006 15:16
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  •  DIVA
      DIVA
Re: Che cos'è il razzismo?
#34
Mi sento vacillare
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Quando scrivi in anglossassone non ti capisco (ignoranza mia)

Quando scrivi in italiano (lingua insegnatami dal secondo mio, successivo alla nascita)....qualcosa comprendo...
La parte (troppa) che non capisco sara' di certo quella che tu chiami...l'attento lettore capira'.....

ok...saro' distratta...
se poi scrivi..l'attento lettore capira'..dopo paginate di anglossassone ..non sono distratta ma ignorante.

Che fai...sei razzista nei confronti degli ignoranti e dei distratti?
Inviato il: 13/8/2006 15:16
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Re: Che cos'è il razzismo?
#33
Sono certo di non sapere
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A me sembra piuttosto uno che non ha dubbi e come tale mi fa paura

Come puoi affermare ciò, se per tua stessa ammissione non capisci cosa scrivo?

spero che sia solo un "atteggiamento" e che le tessere del mosaico di cui parli non siano "la convinzione di saperne una piu' del diavolo".....ma "la coperta di Linus"

Ed ecco pronta la psicofuffa, che sostituisce il vivace dibattito:

preferisco la "coperta di Linus"....quelli che danno a vedere che ne sanno una piu' del diavolo lasciano l'impressione di non avere dubbi...e non avere dubbi e' quasi essere ciechi....anche se si scrivono in anglossassone certezze commentate e domande piu' a se' stessi che agli interlocutori

Eccetera, eccetera: film già visto. Tutto per la fatica di non usare Babelfish.

===

Il fatto che alcuni gruppi di popolazione, per esempio, siano soggetti a rischio per alcuni tipi di malattia e certamente dovuto al corredo genetico di quella popolazione.

Il che implica logicamente che ogni popolazione sia un po' come una grande famiglia felice, al che si potrebbe sospettare che l'ambita atomizzazione degli individui mediante la disgregazione economica della famiglia passi anche per il dogma eco-solidale, che ci vuole solidali ma solo con chi è diverso, perché chi è simile condivide i nostri peccati e non merita nulla. Ma sto divagando.

Tutti gli esempi portati dal Linucs tuttavia pertengono alla medicina. Che ha lo scopo di salvare la gente. Un medico sospetta che il tizio X sia a rischio di una malattia Y, visto che appartiene ad un gruppo in cui si manifesta spesso, e allora cerca di salvarlo.

Ohibò: è un po' come dire che il razzismo salva la vita.

Ma la stessa cosa, applicata al diritto, è il problema vero.

Perché? Il diritto dev'essere uguale per tutti, poiché regola i rapporti tra gli individui, di qualunque forma o colore essi siano.

Se io so che la fibrosi cistica è ereditaria e genetica, il medico ha il dovere di informare chi vuole mettere al mondo un bambino.

Bambolina.

Ma se c'è una legge che interviene in questo ambito, per esempio "caldeggiando" l'aborto per i feti a rischio, diventa immediatamente perniciosa, perché apre le porte all'eugenetica.

Quindi il problema è la legge, che non dovrebbe caldeggiare alcunché. A parte il fatto che l'aborto può anche essere considerato eugenetica individuale volontaria. Se la mamma di Calderoli avesse saputo, come sarebbe stato il mondo oggi?

A mio parere ciò che pertiene alla medicina (fatta per salvare la pelle al singolo, e non alla società) non deve rientrare nel diritto.

Perché no? Se lo Stato ha il compito di amministrare la sanità pubblica, allora tanto vale che la medicina rientri nel diritto. A meno che...?

La vita del singolo insieme agli altri non deve essere condizionata dalle varianti del suo Dna.

E come può non esserlo, se l'individuo è anche espressione del proprio DNA? Casomai non dovrà essere causa di discriminazione da parte della legge.

E' a questo punto che si può parlare di razzismo. Quando lo Stato si appropria di concetti che non sono suoi e li usa a suo piacimento.

Perché, lo Stato ha concetti "suoi?"

Insomma, è la solita storia delle leggi speciali: chi negasse l'olocausto, per esempio, può essere definito imbecille ignorante genio o quel che vi pare, ma finché non prende un pistola ed inizia ad uccidere le razze inferiori non fa niente di male.

Domanda! Se uno ha interesse ad uccidere le "razze inferiori", per quale motivo dovrebbe negare l'olocausto?

Il problema è quando lo stato decide che pensare una certa cosa diventa illegale e non si può fare. Quindi galera.

Anche per i crimini privi di vittima?

Ciò che può essere moralmente schifoso, non può diventare reato.

E chi decide cos'è moralmente schifoso, lo Stato che ruba e ammazza legalmente? Suvvia

Se Spino fuma una canna è reato, mentre se lo Stato ruba a mano armata e crea intere generazioni di pensionati al quale ha rubato tutto, allora è solidarietà?

(boho!)

Allo stesso modo ciò che è utilissimo in medicina, quando diventa legge dello stato è la cosa peggiore del mondo.

Oplà. E che dire invece della scuola?

E sì, Linucs, lo so che a questo punto il problema è lo stato, ma l'ho scritto per un motivo, quindi non dirmi una cosa che so già...

Più che altro sono i fessi che ci credono... (volevo dire, i socialdemocratici)
Inviato il: 13/8/2006 15:06
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Che cos'è il razzismo?
#32
Sono certo di non sapere
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Il post di Linucs ha, come era ovvio, sollevato gli animi.

Il fatto che forse rischiamo di dimenticare è che il razzismo è una questione politica. Cosa vuol dire?

Allora... mentre è chiaro che io sono geneticamente diverso da un africano, è altrettanto vero che sono geneticamente diverso da un biondo germanico. Come pure sono geneticamente diverso da mia madre.

Il fatto che alcuni gruppi di popolazione, per esempio, siano soggetti a rischio per alcuni tipi di malattia e certamente dovuto al corredo genetico di quella popolazione.

Tutti gli esempi portati dal Linucs tuttavia pertengono alla medicina. Che ha lo scopo di salvare la gente. Un medico sospetta che il tizio X sia a rischio di una malattia Y, visto che appartiene ad un gruppo in cui si manifesta spesso, e allora cerca di salvarlo.

Ma la stessa cosa, applicata al diritto, è il problema vero.
Se io so che la fibrosi cistica è ereditaria e genetica, il medico ha il dovere di informare chi vuole mettere al mondo un bambino.

Ma se c'è una legge che interviene in questo ambito, per esempio "caldeggiando" l'aborto per i feti a rischio, diventa immediatamente perniciosa, perché apre le porte all'eugenetica.

A mio parere ciò che pertiene alla medicina (fatta per salvare la pelle al singolo, e non alla società) non deve rientrare nel diritto. La vita del singolo insieme agli altri non deve essere condizionata dalle varianti del suo Dna.

E' a questo punto che si può parlare di razzismo. Quando lo Stato si appropria di concetti che non sono suoi e li usa a suo piacimento.

Insomma, è la solita storia delle leggi speciali: chi negasse l'olocausto, per esempio, può essere definito imbecille ignorante genio o quel che vi pare, ma finché non prende un pistola ed inizia ad uccidere le razze inferiori non fa niente di male. Il problema è quando lo stato decide che pensare una certa cosa diventa illegale e non si può fare. Quindi galera.

Ciò che può essere moralmente schifoso, non può diventare reato.
Allo stesso modo ciò che è utilissimo in medicina, quando diventa legge dello stato è la cosa peggiore del mondo.

E sì, Linucs, lo so che a questo punto il problema è lo stato, ma l'ho scritto per un motivo, quindi non dirmi una cosa che so già...
Inviato il: 13/8/2006 14:47
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  •  DIVA
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Re: Che cos'è il razzismo?
#31
Mi sento vacillare
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A me sembra piuttosto uno che non ha dubbi

e come tale mi fa paura

spero che sia solo un "atteggiamento" e che le tessere del mosaico di cui parli non siano "la convinzione di saperne una piu' del diavolo".....ma "la coperta di Linus"


preferisco la "coperta di Linus"....quelli che danno a vedere che ne sanno una piu' del diavolo lasciano l'impressione di non avere dubbi...e non avere dubbi e' quasi essere ciechi....anche se si scrivono in anglossassone certezze commentate e domande piu' a se' stessi che agli interlocutori
Inviato il: 13/8/2006 14:46
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  •  oli33
      oli33
Re: Che cos'è il razzismo?
#30
Ho qualche dubbio
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Ohibò, mi sa che anche ciò che scrive linucs non è ne vero ne falso ma indecidibile.
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".. e per tutti il dolore degli altri è dolore a metà "
Inviato il: 13/8/2006 12:39
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Che cos'è il razzismo?
#29
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Aspettate, ho una chiave di interpretazione dello ziolinucspensiero.


Avoja ad interpretare, linucs fà pensare,meditare,scava e tira fuori reperti come tessere ,sta a noi posizionarle e creare il mosaico che volutamente è stato distrutto per disorientare
A volte penso che sia un' Illuminato ravveduto
Le sue non sono critiche fini a se stesse,tipo bastian contrario,ma l'altra faccia tenuta nascosta per far apparire più bello e lusinghiero l'inganno.
Ce ne ho messo di tempo per capirlo,ma lo ringrazio pubblicamente anche se a volte vorrei strangolarlo
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 13/8/2006 12:08
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  •  oli33
      oli33
Re: Che cos'è il razzismo?
#28
Ho qualche dubbio
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Aspettate, ho una chiave di interpretazione dello ziolinucspensiero.

Conoscete il paradosso di Epimenide ?
Epimenide era un cretese e diceva: "Tutti i cretesi sono bugiardi".
Se la proposizione è vera lui che è un cretese mente, ma se mente non è vero che tutti i cretesi sono bugiardi ... e così via all'infinito.

oppure l'analogo paradosso del mentitore:
"Io mento"
Ma se io mento non è vero che io mento quindi sti dicendo laverità, mase sto dicendo la verità ....

Cioè, la proposizione "io mento" non può essere nè vera, nè falsa, semplicemente è indecidibile.

L'attento lettore andrà, per maggiori dettagli, a vedersi il teorema di Godel.

Ecco, forse il senso di ciò che scrive Linucs è che fare affermazioni (questo è vero, questo è faslo) intorno al concetto di razzismo è incoerente apriori, semplicemente è un concetto indecidibile. Appena pensi di essere giunto ad un punto fermo ecco aprirsi una voragine e così via all'infinito.

Devo smetterla con tutti quie grappini ..
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Inviato il: 13/8/2006 0:27
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Re: Che cos'è il razzismo?
#27
Sono certo di non sapere
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Che volevo chiederti? Ah già! Che significa tutto quello che hai postato?

Taci e non interferire nell'esperimento sociale dello zio Linucs

===

E bravo Linicus, un chilometro e mezzo di post che sara' di certo interessante, peccato che non so l'inglese,

Com'è possibile? L'inglese ci è stato imposto tramite il colonialismo culturale del padrone imperialista, anche grazie all'Europa: nessuno può sfuggire.

ma siccome nel suo non prendersi cura di chi conosce solo l'italiano c'e' o ci deve essere una forte presunzione di se', e senza voler identificare cio' in un difetto, ma reputando invece che questa presunzione significhi saperne un chilometro e mezzo piu' degli altri.....mi inchino a questa forma di razzismo forumista

Semplici considerazioni di efficienza mi suggeriscono che sia più utile lasciare i divertenti post-it a chi li capisce: male che vada, qualche anima pia te li tradurrà. Il welfare delle traduzioni non è ancora stato inventato: se mi metto a tradurre ogni virgola, ovviamente non mi resta tempo per collezionarne altri.

===

In questo contesto ogni parola che usiamo e' razzismo...occidente ? razzismo oriente ? razzismo ...

Nord del mondo? Razzismo. Sud del mondo? Razzismo. Gatto? Razzismo. Piccione? Razzismo. Tutto e niente.

Passiamo alla parola etnia....non esite..altra invenzione umana

La classificazione tra invenzioni e non-invenzioni avviene in base a qualche criterio oggettivo, oppure sull'onda del momento?

eppure 'e una parola di origine greca....nata qualche millenio prima che qualcuno la ritenesse mai nata, solo perche' e' usata dal potere per affermarsi.

Quindi qualche millennio prima non c'era - indovino - alcun razzismo?

Non mi sembra vero che il razzismo non esiste, Non esistono biologicamente le razze.

Quindi il mio gatto persiano ha il muso piatto perché ha sbattuto forte contro il muro?

Ma l'esaperazione del distinguo crea appunto il razzismo, che e' degenerazione di un presupposto di differenza biologica.

Stai forse dicendo che senza esaperazione riterresti il concetto accettabile, quindi non un'invenzione, o che in tal caso l'invenzione sarebbe tollerabile? Ohibò?

Restare fermi all'idea del razzismo nazionalista della Germania di Hitler

Leggiamo Haaretz, in diretta da Israele.

Caught in the middle, part-Jewish Germans served in Nazi army

A German soldier in Nazi uniform strolls in the park hand-in-hand with his Jewish grandmother, the yellow "Jude" star on her coat. A Nazi officer is dispatched by the German high command to rescue the Lubavitch rebbe. These are two of the surrealistic examples Larry Price cites to illustrate the complex reality in Nazi Germany for Mischlinge - the Nazi term (literally, "mongrels") for Germans of partial Jewish ancestry.

Quale parte del razzismo nazionalista imponeva ai soldati nazisti di passeggiare con la nonna con la stella gialla (chiaro ed evidente sintomo di parentela) o di recuperare il rebbe?

Most of the Mischlinge who appear in the documentary had one Jewish parent but were not raised as Jews. Werner Goldberg, for example, was not even aware of his Jewish roots until he was suddenly ostracized in school. Nonetheless, a picture of Goldberg in uniform appeared in a Nazi recruitment advertisement in 1939 depicting "The Ideal German Soldier."

La stessa parte che consentiva a Mr. Goldberg di essere identificato come "soldato ideale tedesco?"

It turns out, for example, that the definition of "Aryan" and "Jew" was not so rigid.

Ohibò?

The film notes that some well-placed Mischlinge received "German blood certificates" declaring them to be "Aryan." The mufti of Jerusalem at the time, Hajj Amin al-Husseini, also received a certificate of German genealogy: Hitler explained that the Arab leader's blue eyes indicated that he was a descendant of the Crusaders.

Forse è la parte di razzismo che considerava ariani anche gli arabi, da cui il termine islamonazismo?

Come sempre, le cose più semplici e scontate nascondono le loro piccole sorprese.

o alle leggi razziali del fascismo, o peggio restare ancorati al binomio orami quasi ognipresente razzismo-antisemitismo, oggi....e' anacronistico e fuorviante.

Eppure oggi siamo ancora fermi alle leggi razziali, non ispirate dal fascismo bensì dalla solidarietà delle quote. Questo le rende più giuste?

Il razzismo non esiste, quindi e' infondata la pretesa israeliana di ritenersi vittima storica del razzismo.

Sul vittimismo storico degli immigrati russi si potrebbe indagare con diletto, soprattutto di quelli colti a disegnare svastiche sul muro.

Leggiamo nuovamente:

Troubled teens: Hitler king of Israel

Call for help: High-risk teenagers, mostly new immigrants, use swastikas, racial slurs to convey their emotions; draw pictures of wounded ultra-Orthodox man saying ‘Hail Hitler’ and another calling for 'death to Jews.' Educators: Using Nazi symbols became most effective way of protest for them.

The repeated cases of swastikas spray-painted in synagogues and in public places, which naturally caused a storm all around Israel, do not surprise education experts who work with new immigrant high-risk teens.

Ne avevate mai sentito parlare? Ovviamente no. Chissà perché?

Eppure le leggi razziali naziste e fasciste ci sono state e ..purtroppo sono ancora attuali.

Si chiamano affirmative action, positive discrimination, racial quotas, eccetera.

Se le razze bilogicamente non esistono, non esiste il razzismo, su questa convinzione possiamo anche affermare che gli ebrei, gli zingari, i deformi, gli omossessuali durante il nazismo sono stati oggetto di annientamento per fini politici non riconducibili alla loro razza.

Sulla stessa convinzione, possiamo affermare che le quote razziali solidali sono illegittime.

E nemmeno alla religione..era troppo vasta la gamma di religioni nelle "razze" oggetto della distruzione da parte del nazismo. Cosa allora? Follia?

La follia è irrazionale, ergo attribuendo il massacro alla follia rinunciamo ad analizzarne le ragioni, quindi a prevenire il prossimo massacro, il prossimo genocidio, il prossimo Hitler oppure il prossimo Rwanda/Bosnia/eccetera. Ciò mi pare una magra consolazione.

Se follia e'..ancora e' rimasta, latente ma c'e'.

Dove, e in che forma? Io ne vedo parecchia, ma non è detto che vediamo la stessa.

A parte i chilometri di inglese, tu dici e non dici.

Lo zio Linucs è lieto di poter servire. (dotta citazione)

Non prenderti solo la briga di annullare con la presunzione della tua cultura cio' che e' la cultura altrui.

Evita la psicofuffa ed attieniti ai fatti.

Perche' il neo-razzismo (o chiamalo come ti pare anche con parole anglossassoni se vuoi) ....e' proprio affermazione della propria cultura come predominante sulle altre.

Quindi vuoi dire che il separatismo non è un'aspirazione razzista, poiché persegue l'isolamento anziché il predominio?

E il modo di esaprimersi incomprensibile ai piu', e' una forma di coercizione culturale...meno si capisce meglio e'.

La tua coercizione culturale non esiste: l'unica coercizione è quella che ti deruba ogni mese a mano armata, o quella imposta ai pargoli a forza di temi e voti come cani ammaestrati, il resto è fuffa.

Se davvero esistesse, conosceresti l'inglese imposto dall'imperialista.

Orbene, poiché la lingua veicola una coercizione culturale, non è forse ingiusto imporre ai migranti di imparare l'italiano o il francese o lo spagnolo per essere integrati?

E' tutto un gran mistero.

===

Una forma di razzismo propria del pensiero occidentale è, da sempre, la sequenza:

"Da sempre" implica che il razzismo proprio del pensiero occidentale sia - come dire - ereditario?

ignoranza (e pratica della menzogna per dissimularla), arroganza (e uso irresponsabile del potere per praticarla), infine retorica, estetica (e se possibile “etica”) del disprezzo dell’altro (cioè pratica della violenza continuata).

Ah sì? Quindi le leggi razziali per stabilire quote etniche fanno parte del masochismo tipico del pensiero occidentale, dal quale l'occidentale ricava un piacere perverso? Suvvia. Altrimenti si dovrebbe ammettere che gli occidentali non governano effettivamente l'occidente, spavento e paradosso tra i paradossi.

Ora puoi non chiamare cio' razzismo, atteso che le razze non esistono.

"Atteso?"

Ovviamente saprai che il passo successivo consiste nel suggerire che neanche le differenze di genere esistono, poiché sono anch'esse un'invenzione: maschietti e femminucce sono un prodotto della società. Questo viene ovviamente negato da ricca documentazione, che l'attento lettore potrà facilmente cercare.

Ma di differenziazione culturale, questo si, e non credo di essere razzista se affermo che l'occidente si crede detentore della cultura e isoli chi e' diverso.

Ohibò, qualcosa mi sfugge: osservando Cina, India e Giappone non mi sembra che l'occidente sia detentore esclusivo di alcunché; guardando fuori dalla finestra, non capisco se mi trovo in Congo o in Egitto, quindi non ravvedo particolari esclusioni. La scuola pubblica federale e gratuita dell'imperialista non mi pare un pozzo di scienza e di cultura, semmai il contrario. Ma che importa? Tanto è gratis ed è per tutti, ed è ciò che conta.

Chiama tutto cio' come vuoi...forse la parola razzismo e' una invenzione , ma sta di fatto che e' stata ed e' il presupposto ancora oggi del colonialismo da parte di chi si crede "proprietario della cultura" nei confronti del "novello selvaggio"

Per novello (?) selvaggio intendi ad esempio i gestori dello Zimbabwe, che hanno trasformato un esportatore di generi alimentari in un pozzo di miseria con inflazione al 1200%, con lo scherzetto della redistribuzione delle terre e qualche morto molto pallido prontamente dimenticato dai media razzisti occidentali?

Come si spiega questo strano fatto? E' veramente strano: se un arabo scorreggia in Israele esce in prima pagina, mentre se qualcuno trasforma un white farmer in un bel falò tutto tace. E se tutto tace, vuol dire che va tutto bene, no? Il mistero s'infittisce nuovamente. Saranno gli stessi media che chiamano "giovani disoccupati" i teppisti molto multiculturali che davano fuoco ai pensionati invalidi in Francia, oltre che alle automobili? Ne avevate sentito parlare? No? Sarà colpa dei media razzisti. Ahinoi!

Passano i secoli, cambiano le parole..ma la sostanza cambia di poco

Infatti siamo ancora fermi alle leggi razziali - però solidali, mi raccomando - e tutto tace, esattamente come l'ultima volta. Evidentemente la storia si ripete, ma nessuno l'ascolta.
Inviato il: 13/8/2006 0:04
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  •  DIVA
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Re: Che cos'è il razzismo?
#26
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Una forma di razzismo propria del pensiero occidentale è, da sempre, la sequenza: ignoranza (e pratica della menzogna per dissimularla), arroganza (e uso irresponsabile del potere per praticarla), infine retorica, estetica (e se possibile “etica”) del disprezzo dell’altro (cioè pratica della violenza continuata).

Ora puoi non chiamare cio' razzismo, atteso che le razze non esistono.
Ma di differenziazione culturale, questo si, e non credo di essere razzista se affermo che l'occidente si crede detentore della cultura e isoli chi e' diverso.

Chiama tutto cio' come vuoi...forse la parola razzismo e' una invenzione , ma sta di fatto che e' stata ed e' il presupposto ancora oggi del colonialismo da parte di chi si crede "proprietario della cultura" nei confronti del "novello selvaggio"

Passano i secoli, cambiano le parole..ma la sostanza cambia di poco
Inviato il: 12/8/2006 23:19
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Re: Che cos'è il razzismo?
#25
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Ok, il razzismo non esiste. E' una invenzione dei "potenti" per giustificare espansionismo e servilismo .

In questo contesto ogni parola che usiamo e' razzismo...occidente ? razzismo oriente ? razzismo ...

Passiamo alla parola etnia....non esite..altra invenzione umana
eppure 'e una parola di origine greca....nata qualche millenio prima che qualcuno la ritenesse mai nata, solo perche' e' usata dal potere per affermarsi.

Non mi sembra vero che il razzismo non esiste, Non esistono biologicamente le razze. Ma l'esaperazione del distinguo crea appunto il razzismo, che e' degenerazione di un presupposto di differenza biologica.

Restare fermi all'idea del razzismo nazionalista della Germania di Hitler o alle leggi razziali del fascismo, o peggio restare ancorati al binomio orami quasi ognipresente razzismo-antisemitismo, oggi....e' anacronistico e fuorviante.

Il razzismo non esiste, quindi e' infondata la pretesa israeliana di ritenersi vittima storica del razzismo.

Eppure le leggi razziali naziste e fasciste ci sono state e ..purtroppo sono ancora attuali.
Se le razze bilogicamente non esistono, non esiste il razzismo, su questa convinzione possiamo anche affermare che gli ebrei , gli zingari, i deformi, gli omossessuali durante il nazismo sono stati oggetto di annientamento per fini politici non riconducibili alla loro razza.
E nemmeno alla religione..era troppo vasta la gamma di religioni nelle "razze" oggetto della distruzione da parte del nazismo.
Cosa allora?

Follia?
Se follia e'..ancora e' rimasta, latente ma c'e'.

A parte i chilometri di inglese, tu dici e non dici.
Non prenderti solo la briga di annullare con la presunzione della tua cultura cio' che e' la cultura altrui .

Perche' il neo-razzismo (o chiamalo come ti pare anche con parole anglossassoni se vuoi) ....e' proprio affermazione della propria cultura come predominante sulle altre.
E il modo di esaprimersi incomprensibile ai piu', e' una forma di coercizione culturale...meno si capisce meglio e'.
Inviato il: 12/8/2006 22:58
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Re: Che cos'è il razzismo?
#24
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Oddio, Fiammifero mi ha rubato la battuta !

E bravo Linicus, un chilometro e mezzo di post che sara' di certo interessante, peccato che non so l'inglese, ma siccome nel suo non prendersi cura di chi conosce solo l'italiano c'e' o ci deve essere una forte presunzione di se', e senza voler identificare cio' in un difetto, ma reputando invece che questa presunzione significhi saperne un chilometro e mezzo piu' degli altri.....mi inchino a questa forma di razzismo forumista


Inviato il: 12/8/2006 22:32
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Re: Che cos'è il razzismo?
#23
Sono certo di non sapere
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Che volevo chiederti? Ah già! Che significa tutto quello che hai postato?


Esempio di razzismo culturale
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 12/8/2006 21:50
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  •  Pausania
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Re: Che cos'è il razzismo?
#22
Sono certo di non sapere
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Ciao Linucs, ritorno in grande stile eh?

Dopo aver letto il megapost mi sono venuti alcuni dubbi e mi sono informato Io sono moro coi capelli lisci, mio fratello biondo liscio. Pare che alcuni studiosi attribuiscano questa differenza al DNA. Ma altri mi hanno detto che sola mater certa est. Non ho capito l'allusione.

La mia ragazza, tedesca, mi prende per il culo, perché secondo lei 1,75 è un'altezza insufficiente per un ragazzo. Sai come sono in Germania. Io le ho spiegato che è colpa del DNA, non mia o della mia cultura, ma lei sospira e dice "Italiani...."

Mi sembra che ti sei scordato l'anemia mediterranea... pare che anche quella sia genetica e colpisca specialmente un ristretto gruppo di persone. L'attento lettore avrà anche capito quali....

A proposito, qual'era quell'università che affida studi di genetica a due laureati in scienze politiche?

Che volevo chiederti? Ah già! Che significa tutto quello che hai postato?
Inviato il: 12/8/2006 21:21
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  •  Tubo
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Re: Che cos'è il razzismo?
#21
Dubito ormai di tutto
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Menomale che sono in "vacanza" e posso leggere il tuo post Linucs...
da settembre in poi mi prenderò un giorno alla settimana di astensione dal lavoro per farlo...
e pensa chi non capisce l'inglese...

Evviva.

Ah dimenticavo.Ma pensi che alcuni autori dei post in questo thread vivano assieme e condividano lo stesso PC ?

Ciao
Inviato il: 12/8/2006 19:48
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