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   Guerre e Terrorismo
  "On the Lebanon side of the border..."

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  •  ege
      ege
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#91
Ho qualche dubbio
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Da Como
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Certo che la favoletta dell'antisemitismo può avere molteplici scopi. Non solo far tacere le voci sgradite, ma anche:

[...] The use of anti-Semitism as a tool to coerce immigration to the Zionist state continues to the present day:

Prime Minister Sharon has stated that anti-Semitism is on the rise and that the only hope for the safety of Jews is to move to Israel under the protection of the Zionist state. “The best solution to anti-Semitism is immigration to Israel. It is the only place on Earth where Jews can live as Jews," he said. [...]


(tratto da www.jewsagainstzionism.com ... grazie al mega-post di Linucs! )

ege
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"non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi" ~ Il Piccolo Principe.
Inviato il: 2/8/2006 20:08
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#92
Mi sento vacillare
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Ok,Linucs
ricevuto forte e chiaro
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La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 2/8/2006 20:24
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  •  soulsaver
      soulsaver
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#93
Mi sento vacillare
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E la grande macchina della propaganda continua...

'For Zion's Sake, I Will Not Keep Silent'

The international Fellowship of Christian and Jews
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Free from the need to be free "Mommy what's a Funkadelic, George Clinton 1970"
Inviato il: 3/8/2006 13:45
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#94
Dubito ormai di tutto
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(for homepage)
Inviato il: 3/8/2006 20:43
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#95
Sono certo di non sapere
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*Bump!*
Inviato il: 5/8/2006 17:42
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#96
Sono certo di non sapere
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I cittadini di Shfaram ricordano l'anniversario dell'attacco terroristico e protestano contro i raid dell'IDF.

Di Jack Khoury

Centinaia di cittadini di Shfaram hanno tenuto un raduno, Sabato, per tenere una commemorazione dell'anniversario di un attentato terroristico in cui quattro Arabi Israeliani furono uccisi dai proiettili sparati da un soldato ebreo.

I partecipanti al raduno hanno anche protestato contro l'offensiva militare in corso in Libano. Alcuni di essi hanno sventolato bandiere dell'Autorità Palestinese, Libanesi ed Irachene, così come mostrato striscioni che condannavano il Ministro della Difesa Amir Peretz.

“Il sangue di innocente spillato a Shfaram è identico al sangue spillato a Qana, Tarshiha (villaggio Arabo Israeliano colpito da razzi Katyusha) Majdal Krum (villaggio Druso) così come quello dei civili ebrei di questo paese,” ha dichiarato Hadash MK Mohammed Barakeh. “Chi ha fatto entrare questi civili in questo ciclo di sangue non è Nasrallah, ma Olmert, che ha risposto ad una operazione militare degli Hezbollah sparando sui civili.”

La polizia non aveva autorizzato gli organizzatori a condurre la processione sino al luogo nel vicino villaggio Druso in cui l'attaco era avvenuto.

I leader del raduno hanno risposto dicendo che la polizia ha negato loro il permesso per la ferma natura di opposizione che la manifestazione aveva contro l'offesiva in Libano in un momento in cui i cittadini Drusi di Shfaram stanno prendendo parte ai combattimenti.

Gli attivisti di Balad ed Hadash e membri dello Knesset avevano tenuto un raduno di protesta, mercoledi, a Tira contro le operazioni militari in Libano.

Il presidente di Balad MK Azmi Bishara ha dichiarato che le morti di cittadini Arabi ed Ebrei sono entrambe causate dalla medesima condotta del governo.

“Abbiamo detto sin dal principio no alla guerra e si all'inizio dei negoziati per il bene di entrambi i popoli,” ha aggiunto Bishara.
Inviato il: 5/8/2006 19:40
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#97
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Ora cerca dentro te stesso, ricordando questi momenti significativi e comprendi i sentimenti di un genitore che scava affannosamente tra le macerie di quella che fino a pochi istanti fa era la sua modesta abitazione, soltanto per trovare il corpo senza vita di quell'amato bambino. Pensa. Collega. Quello è il tuo bambino che giace tra le rovine della vostra casa. Non sai perchè qualche pazzo ha fatto saltare in aria la vostra casa. È tutto oltre la tua comprensione. Sei una persona semplice. Vai a lavorare ogni giorno, ami la tua famiglia, e non hai un ruolo nel più vasto palcoscenico in cui gli statisti contendono e gli eserciti si scontrano. Tuttavia è il tuo bambino che si trova morto e a pezzi tra le macerie della vostra modesta casa nel vostro semplice quartiere in cui le voci dei bambini si alzavano un tempo ridendo mentre imparavano e crescevano nella meraviglia.
________________________

Il resto di questo bellissimo articolo (in inglese) lo trovate qui:

Connect: Our bombs, Their Little Bodies
Inviato il: 6/8/2006 0:47
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#98
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Correggendo la Storia del Raid dell'Eroico Commando
________________________

Di ROGER ASSAF

Beirut, 4 Agosto 2006

Oggi desidero condividere con voi alcuni fatti sull'eroica operazione del commando israeliano a Baalbeck di 2 notti fa. Mi domando quanta gente in Israele e nel mondo ha accesso a queste informazioni.

Circa l'operazione del commando israeliano a Baalbeck dove 5 membri di Hezbollah sono stati catturati:

1. I paracadutisti sono atterrati su un ospedale: Dar el Hekmat.

2. La gloriosa battaglia dei soldati d'elite ha provocato 17 morti fra cui otto bambini.

3. Le cinque persone che sono state bloccate sono semplici civili che vivono in una casa vicino. Due di loro, un padre e suo figlio, si chiamano Nasrallah e non hanno alcuna relazione con il capo di Hezbollah. Nasrallah è un nome comune non solo nel Libano, ma in tutto il Medio Oriente. Come Youssri Nasrallah, famoso filmmaker egiziano e cristiano (perdonami per favore questa distinzione, Youssri amico mio, è per una buona causa) ben noto nel mondo cinematografico francese). È sicuramente possibile che siano simpatizzanti di Hezbollah, come lo sono del resto più di un milione di persone in Libano, ma non fanno parte delle forze di Hezbollah.

4. All'interno dell'automobile che si è allontanata velocemente dalla zona dell'ospedale e che è stata inseguita e filmata dagli israeliani c'erano un uomo e sua moglie, incinta di otto mesi. Il primo razzo ha colpito la parte posteriore dell'automobile. I due passeggeri lasciano l'automobile gridando aiuto. L'elicottero fa un'inversione e tira nuovamente. L'uomo riesce a scampare, la donna no. Poco dopo, i vicini accorrono verso l'automobile e la trovano morta, con la pancia esplosa ed il feto proiettato all'esterno.

Presentatori di notizie delle TV, è con grande dispiacere che vi annuncio la morte di Nesrine Salloum, incinta di otto mesi, una vittima dell'eroica missione di un degno commando israeliano sul campo dei terroristi.

Per lei, esigo un minuto di silenzio (già un minimo guadagno rispetto alle vostre bugie). I vostri corrispondenti speciali guadagnano in un giorno metà dello stipendio mensile di un insegnante universitario a Beirut.

Fate correttamente il vostro lavoro, altrimenti TACETE!
Inviato il: 6/8/2006 2:14
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#99
Sono certo di non sapere
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Fate correttamente il vostro lavoro, altrimenti TACETE!

La tipica arroganza dei nazisti antisemiti, ci mancava solo una citazione dal Mein Kampf, questa persona evidentemente odia gli ebrei (tutti, mi raccomando) e vorrebbe distruggere israele, dopo aver gettato in mare i suoi cittadini, poiché Nasrallah è come Hitler, e i libanesi (tutti) sono come le SS.

Ecco, l'ho detto.
Inviato il: 6/8/2006 11:12
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#100
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Oggi desidero condividere con voi alcuni fatti sull'eroica operazione del commando israeliano a Baalbeck di 2 notti fa. Mi domando quanta gente in Israele e nel mondo ha accesso a queste informazioni.


Parecchi sembra, anche se non con questa precisione, basta seguire la BBC.

Scommetto che pero' in Italia non se ne e' sentito parlare (non ho notato articoli sui vari websites dei giornali e televisioni italiane, ma magari mi sono sfuggiti).
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 6/8/2006 13:45
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  •  Santro
      Santro
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#101
Mi sento vacillare
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Non so se conoscete il sito informazionecorretta nel quale alcuni figuri "fanno le pulci" agli articoli pubblicati sui media italiani riguardo le guerre in medio oriente.
Riportano l'articolo incriminato, integrato con le loro "puntualizzazioni", poi alla fine dell'articolo aggiungono l'indirizzo email dove inviare le dovute rimostranze (ed eventuali minacce) per avere riportato delle falsità (secondo loro, ovviamente).
Questo è ciò che ho iniziato a fare anch'io ma al contrario; invece di lamentarmi per la (presunta) falsità, li invito e incoraggio a continuare a pubblicare la verità.

Se vi sembra una buona idea, fatelo anche voi.
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ETERNAL SALVATION
(or triple your money back)
Inviato il: 6/8/2006 14:33
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#102
Sono certo di non sapere
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Se vi sembra una buona idea, fatelo anche voi.

Bastardissimo.

(io ne ho già spedite 4 o 5, con ricchi articoli da Haaretz)

Inviato il: 6/8/2006 15:16
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  •  goldstein
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#103
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 6/8/2006 15:22
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#104
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ISRAEL has more than $4 billion (£2.1 billion) in outstanding credit and undelivered orders with American defence contractors.

"Spero che questo comportamento poco etico e responsabile del governo americano non finisca per fomentare l'antisemitismo nei confronti di alcuni rappresentanti del popolo regolarmente eletti negli USA!"
Inviato il: 6/8/2006 15:33
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  •  goldstein
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#105
Dubito ormai di tutto
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Prometto di non citare piu' articoli che contengano quelle due parole ravvicinate

Foto da Londra, 100.000 persone (si dice) protestano contro la guerra in Libano
Inviato il: 6/8/2006 16:38
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  •  Ashoka
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#106
Sono certo di non sapere
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Questa sì che è Informazione corretta!



senza parole

Ashoka
Inviato il: 6/8/2006 20:00
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  •  goldstein
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#107
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Land for Peace ?
O.... [No] land for war ? (chiaramente informazione erronea)

Inviato il: 6/8/2006 20:50
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#108
Sono certo di non sapere
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Alcune informazioni piuttosto interessanti per comprendere meglio il quadro delle operazioni israeliane in Libano.

INTEGRATED RURAL DEVELOPMENT

This programme aims to further the rural development of the Baalbek-Hermel area and includes agricultural guidance and advice, health, social services, potable and irrigation water supply (rehabilitation of secondary water networks, boreholes and irrigation channels), auxiliary services (encouraging local industries, loans to farmers and artisans, assisting production of handicrafts, supporting companies) as well as development studies for different sectors. The second phase of this project, expected to finish by the end of 2000, has been extended to the end of April 2001 in order to finalise preparation of the third phase and to secure financing. This extension is being financed by CDR.
________________________

Water Disputes in the Jordan Basin Region (pdf)

However, hydrological matters undeniably represent an additional dimension to the Arab-Israeli conflict; a dimension the relative importance of which has been growing over recent years. Water resources in the Middle East are scarce by nature, and most of them are transboundary. Competition over the utilization of shared resources is therefore pre-programmed. Moreover, the catchment areas of water systems often coincide with disputed land. Israel, e.g., receives more than half of its water resources from occupied Arab territories. Therefore territorial and hydropolitical interests are
highly intertwined in the Arab-Israeli conflict. Water scarcity is increasing year by year due to persistent population growth, over-exploitation, and pollution of existing resources. A solution to the hydrological crisis is certainly not a sufficient condition for a lasting peace in the region, but it is nevertheless an indispensable one.

________________________

The Beka'a Valley

The Beka’a is characterized by a strongly developed agricultural exploration with differing land-use patterns. For centuries, the soils in the valley have been cultivated extensively, but four decades ago agriculture was intensified. The Beka’a has become Lebanon’s prime agricultural area, producing around 37 % of all domestic fruits and far more than half of all domestic cereals, industrial crops and vegetab1les.
Inviato il: 6/8/2006 23:03
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  •  goldstein
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#109
Dubito ormai di tutto
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Piloti israeliani mancano i bersagli deliberatamente

Almeno due piloti di caccia Israeliani hanno volontariamente mancato obiettivi civili in Libano a causa della crescente inquietudine nell'esercito riguardo l'intelligence errata, ha appreso l'Observer. Fonti hanno riferito che i piloti erano preoccupati che gli obiettivi fossero stati identificati erroneamente come installazioni Hezbollah.

Le voci che esprimono preoccupazione per i fallimenti delle forze armate stanno diventando piu' forti. Un ministro del Governo Israeliano ha detto la scorsa settimana: “Diamo all'esercito così tanti soldi. Perchè abbiamo questi risultati?” [La storia non insegna nulla.. NdT] La scorsa settimana ha visto i guerriglieri Hezbollah, dismessi da alti ufficiali Israeliani come “feccia”, infliggere maggiori perdite nel Sud del Libano ad uno degli eserciti più potenti del mondo. Almeno 12 truppe d'elite, l'equivalente delle SAS inglesi, sono già state uccise, e ieri pomeriggio il conto dei caduto dell'esercito Israeliano è salito a 45.[...]

Come ha fatto notare un esperto Israeliano ben informato: “Se abbiamo cosi buone informazioni del Libano, perchè non riusciamo a capire da dove partono i missili? ... Se non conosciamo la locazione delle loro armi, perchè dovremmo capire quale abitazione è di Hezbollah?”

Come aumenta l'indignazione internazionale verso l'aumentare delle morti civili, i riflettori stanno puntandosi sempre di più sulle operazioni aeree israeliane. L'Observer ha appreso che un alto comandante che ha partecipato agli attacchi aerei in Libano ha già rilanciato preoccupazioni che alcune delle azioni delle forze aeree potrebbero essere considerate “crimini di guerra.”


L'India censura le televisioni arabe su pressioni di Israele

Nel paese largamente riconosciuto come la democrazia più grande del mondo, il Governo Indiano è dovuto soccombere alla crescente pressione Israeliana ed ha ordinato la censura delle emittenti arabe televisive in tutto il paese.

Poi c'è questo "megapost" di Chossudovsky, sui rapporti tra Israele-Usa e la Turchia.
Inviato il: 7/8/2006 0:52
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  •  soulsaver
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#110
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Public Service Announcement for Electronic Lebanon...
ECCO IL VIDEO

Poi vi segnalo un'artista a me molto caro che ha fatto un bel lavoro sul muro israeliano...
WEST BANK, PALESTINE
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Inviato il: 11/8/2006 10:42
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#111
Dubito ormai di tutto
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Tempi bui... che novità!
Proprio bello, il terzo millennio, eh?

In Libano distruggono tutto, ma noi ora abbiamo altro a cui pensare: per esempio, come organizzare le valigie secondo le nuove norme aeroportuali?

Questo thread è sempre attuale: non lasciamo che passi nel dimenticatoio.


A proposito degli interessi economici relativi a una futura ricostruzione + privatizzazione delle aziende pubbliche in Libano (di cui si parlava nei commenti alla Notizia relativa alla guerra):

Mi è venuto in mente questo articolo di cui riporto uno stralcio, ma che invito a leggere per intero sul sito Effedieffe:

Iraq: contadini obbligati a comprare semi da Monsanto

Gli USA hanno deciso che gli iracheni devono imparare, con la massima urgenza, a rispettare i semi geneticamente modificati e debitamente brevettati.
Infatti, in base al decreto (in vigore dal 2004), d'ora in poi ai contadini dell'Iraq sarà vietato mettere da parte una quota del raccolto da usare come semente per l'anno successivo.
Questa pratica, usata dall'uomo per millenni e ancora adottata dal 97% dei coltivatori iracheni, viene dichiarata illegale.
Invece, i contadini dell'Iraq dovranno munirsi di licenza annuale per usare semi OGM made in USA, ovviamente dietro pagamento.
Inviato il: 11/8/2006 14:03
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  •  florizel
      florizel
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#112
Sono certo di non sapere
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"Come per caso, il primo e principale fornitore autorizzato è la Monsanto, società multinazionale capeggiata da una famiglia Shapiro."

Brutti assassini...
E lo stesso è stato imposto in India ,con i semi di riso.

Un altro articolo sulla notizia postata da _gaia_.
L'attacco alla sovranità alimentare iraqena
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 11/8/2006 14:28
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  •  edo
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#113
Sono certo di non sapere
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http://www.lebanonembassyus.org/Photos.html

attenzione: contiene foto impressionanti
Inviato il: 11/8/2006 15:44
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  •  edo
      edo
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#114
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Testo originale a: http://www.canisciolti.info...


Opinioni: Due linee nella lotta contro il sionismo
Venerdì, 28 luglio


Dovrebbe essere chiara, a questo punto, la reale dimensione del pericolo per la pace e la convivenza tra le genti rappresentato dal sionismo. Il sionismo di per sé, qualora non ci fosse la lobby ebraica che lo sostiene, non sarebbe un gran problema per l’umanità.

Immaginiamo per un attimo, un Israele isolato, arroccato in terra di Palestina, odiato dai popoli arabi, disprezzato dai democratici e anti-razzisti del mondo, senza nessuna grande potenza che lo armasse e lo difendesse, condannato infinite volte dall’ONU (senza veti americani), senza la schiera dei giornalisti, giornali, televisioni che oggi lo difendono a spada tratta. La comunità internazionale avrebbe liquidato il problema sionismo/Israele in un solo minuto con una Risoluzione ONU che impone uno stato Democratico in Palestina. Il problema persiste solo perché la lobby israeliana americana, sostenuta in gran parte (ma non da tutta) la comunità ebraica, è riuscita, secondo le parole di Sharon, a “controllare” il Congresso e la cultura americana.



Questo fatto ha creato un mostro imperialista che molti ormai chiamano USrael, il quale ha fatto propria l’ideologia razzista, colonialista e guerrafondaia del sionismo, soprattutto con i neoconservatori likudniki al vertice del potere americano e saldamente alla testa dei due partiti politici del Congresso,.

Cosa resta da fare al militante, al democratico che vuole lottare contro il sionismo, contro USrael e i pericoli di guerra attuali, anzi sempre più minacciosi, vista la situazione in Medio Oriente e la prospettiva che Israele attacchi l’Iran e trascini nella guerra generalizzata gli Usa e l’Europa?

Prima di tutto liquidare i nemici interni. Questa è una necessità ed una caratteristica di tutti i movimenti di lotta. É una assoluta necessità perché, i nemici interni, gli indoratori della pillola sionista, paralizzano la lotta, sviliscono gli sforzi generosi, fanno deviare dagli obiettivi giusti, sabotano e fanno deragliare il treno della lotta per la pace. Chi sono i nemici interni?

Sono tutti coloro che sostengono:

1) che è «antisemitismo» attaccare Israele, il sionismo e semplicemente la lobby ebraica. In particolare, troverete falsi antisionisti che dicono di lottare contro il sionismo ma difendono il «diritto di Israele ad esistere» come Stato ebraico e negano l’esistenza della lobby ebraica, o se ne confessano l’esistenza, lo fanno solo per sminuirne il ruolo ed il potere. Non a caso costoro sono contrari alla prospettiva di un solo Stato Democratico in Palestina.

2) che coloro che denunciano la lobby ebraica e il suo potere in America e in Europa ricorrono alla «teoria del complotto ebraico», un complotto segreto degli ebrei per dominare il mondo. Non si parla dei ‘saggi di Sion’ ma il concetto è lo stesso. Attenzione chi accusa gli antisionisti di essere sostenitori del ‘complotto ebraico’ li sta accusando in modo indiretto di «antisemitismo». Non c’è complotto segreto ebraico. Tutto avviene alla luce del sole. Il legame Israele-Maggioranza della comunità ebraica americana è certo fondato su rapporti razzisti-etnici-ideologici ma anche e soprattutto materiali, visti i comuni interessi materiali che Israele e la lobby traggono dal dominio sulla politica della superpotenza americana.

3) che la guerra in Iraq non è una guerra sionista a beneficio di Israele, una guerra catastrofica dal punto di vista del popolo americano e degli stessi interessi materiali dell’imperialismo Usa.

4) che la guerra in Iraq è stata fatta per gli interessi petroliferi Usa. Gli Stati Uniti avrebbero potuto avere più petrolio iracheno, molto di più, mettendosi d’accordo con Saddam Hussein invece di imporgli sanzioni che hanno limitato a meno di un quinto le esportazioni petrolifere irachene. Lo stesso vale per la guerra. A causa dei disordini e sabotaggi la produzione petrolifera irachena non riesce a decollare. La scarsezza di petrolio iracheno sul mercato mondiale contribuisce all’aumento straordinario del prezzo del petrolio. Ringraziamo Israele se il prezzo della benzina è alle stelle.

5) che parlano della “spirale guerra-terrorismo”. Queste parole sono pericolose. Non c’è una guerra contro il terrorismo. C’è una guerra contro i popoli e le nazioni che non si piegano a USrael. Gran parte di quello che è definito «terrorismo» è lotta di liberazione. Il vero terrorismo e l’aggressione USrael ai popoli. In Palestina non c’è terrorismo c’è resistenza all’espansionismo sionista. In Libano non c’è terrorismo, c’e difesa della comunità nazionale, desiderio di affermazione delle masse sciite oppresse e resistenza al progetto Franco-USA-israeliano di portare il Libano nell’orbita occidentale servendosi dei cristiani maroniti e dell’Arabia Saudita contro la maggioranza sciita (tra l’altro in forte crescita demografica). In Afghanistan non c’è terrorismo ma lotta contro un regime corrotto filo-occidentale imposto dalla Nato. Il governo Karzai e composto di trafficanti di eroina e di signori della guerra. Le masse diseredate si riconoscono nella resistenza talebana. In Iraq non c’è terrorismo, c’è lotta all’occupazione militare americano-britannica. Questa lotta è destinata ad ampliarsi coinvolgendo anche le masse sciite, finora rimaste a guardare incoraggiate in questo dai dirigenti sciiti che sperano che gli americani eliminino per loro la resistenza sunnita.

6) che sostengono apertamente o velatamente che un regime laico corrotto è preferibile ad un governo islamico popolare, genuino e anti-occidentale.

7) che direttamente o indirettamente incoraggiano o sostengono la guerra di civiltà contro l’Islam definito ‘repressivo’, ‘antifemminista’, ‘fanatico’, ‘violento’, ‘espansionista’, ecc.

Attenzione a tutti color che sostengono e diffondono simili posizioni nel movimento contro la guerra e a sostegno della Palestina. Sono costoro che hanno reso impotente un movimento che ha coinvolto milioni di persone e che aveva potenzialità enormi. Chi ha sostenuto (o sostiene ancora) posizioni simili ha agito (o agisce), coscientemente o inconsciamente, su una linea politica determinata dal sionismo. La linea giusta e vincente è quella che evita accuratamente tutte queste trappole e ostacoli.

Manno Mauro, luglio 2006





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  •  florizel
      florizel
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#115
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Una follia senza più LIMITI.

Liban : le révérend Pat Robertson est de retour dans les bagages de Tsahal

"L'8 agosto 2006,il reverendo Pat Robertson è arrivato in Israele, dove è stato immediatamente ricevuto dal Primo Ministro Ehud Olmert e dai membri dello Stato Maggiore.
Il celebre "televangelista" ha animato la sua performance via satellite « Club 700 Show » (Christian Broadcasting Corporation) dal nord del paese sotto il fuoco dei razzi dell'Hezbollah.
Ha sottolineato che questa guerra rientrava nel piano di DIO per difendere il Popolo Eletto e che avrebbe dovuto prolungarsi fin contro il diabolico regime iraniano.

Al di là di questa sceneggiata, Pat Robertson svolge un ruolo importante nelle azioni di copertura dei servizi segreti staunitensi.
Nel corso della precedente invasione del Libano, egli aveva installato una radio evangelica nel sud del Libano, "Voce di Speranza", che servì da copertura ai mercenari dell'Esercito del Libano-Sud.
Era diretta da uno sciita convertito al cristianesimo radicale, il major Saad Haddaad , uomo di sinistra memoria."


Sul suddetto Saad Haddad, ho trovato qualcosa qui.

"Un pensiero che probabilmente fu alla base del progetto di Shimon Peres, era l'anno 1976, di creare una milizia fantoccio di criminali comuni e torturatori politici sotto la guida di un maggiore libanese rinnegato, Saad Haddad. Era l'Armata del Libano Libero, e aveva il compito di controllare la «fascia di sicurezza» a ridosso del confine che sarebbe poi stata allargata a 800 chilometri quadrati due anni dopo il 15 marzo del 1978. Quel giorno scattò la prima invasione in grande stile del Libano da parte di Israele, la «Operazione Litani», che provocò la morte di 1.186 civili, 285.000 profughi, 82 villaggi disastrati e sei completamente rasi al suolo."
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 13/8/2006 23:45
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#116
Sono certo di non sapere
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Bush ha favorito l'attacco di Israele al Libano

Il governo USA è stato coinvolto da vicino nella pianificazione della campagna israeliana in libano, anche prima che gli Hezbollah catturassero i due soldati israeliani durante il raid “cross border” di luglio. Funzionari americani ed israeliani si sono incontrati in primavera per discutere piani su come mettere al tappeto Hezbollah, secondo un rapporto pubblicato ieri.

Il veterano giornalista investigativo Seymour Hersh scrive nel numero di oggi del New Yorker magazine che funzionari governativi israeliani si sono recati in maggio negli Stati Uniti per mostrare i loro piani di attacco contro Hezbollah.

Citando un consulente del governo statunitense, Hersh dice “Prima, quest'estate.... molti funzionari israeliani sono venuti a Washington, separatamente, per 'avere semaforo verde per le operazioni di bombardamento scoprire quanto gli Stati Uniti avrebbero tollerato'.”

L'azione di Israele, hanno detto ad Hersh funzionari governativi correnti ed ex, si accordava con il desiderio dell'amministrazione Bush di ridurre la minaccia di una rappresaglia degli Hezbollah su Israele se gli Stati Uniti avessero lanciato un attacco militare contro l'Iran.

Le sue fonti han detto ad Hersch che “una fruttuosa campagna di bombardamento da parte dell'Air Force israeliana.... potrebbe alleviare le preoccupazioni di Israele per la propria sicurezza e servire come un preludio ad un potenziale attacco preventivo americano per distruggere le installazioni nucleari iraniane”.

Ieri Hersh ha dichiarato alla CNN: “Luglio è stato un pretesto per una offensiva in grande stile che era stata preparata da molto tempo. L'attacco di Israele sarà un modello per l'attacco che vogliono fare veramente. Intendono sul serio occuparsi dell'Iran.”

Un consulente anonimo del Pentagono ha detto ad Hersch che “Era nostra intenzione ridimensionare Hezbollah ed ora c'è chi lo fa per noi.”

Funzionari del dipartimento di stato del Pentagono hanno negato la veridicità del rapporto. Un portavoce del National Security Council ha detto ad Hersh che “il governo israeliano non aveva fato a nessun funzionario a Washington nessuna ragione per credere che Israele stesse pianificando di attaccare.”

Hersh ha un primato nel portare alla luce notizie importanti. E' stato il primo a scrivere sugli abusi nelle prigioni di Abu Grahib in Iraq ed aveva scritto in modo esteso della costruzione dei pretesti per la guerra in Iraq. Si era fatto un nome quando aveva portato alla luce il massacro di My Lai durante la guerra del Vietnam. Recentemente ha scritto dei piani Usa per l'Iran, sostenendo che forze speciali statunitensi hanno già compiuto operazioni all'interno del paese.


Ashoka
Inviato il: 14/8/2006 15:49
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  •  Pausania
      Pausania
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#117
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
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Seymour Hersh a Linucs je fa 'na pippa
Inviato il: 14/8/2006 16:11
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Re: "On the Lebanon side of the border..."
#118
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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In ritardo ma interessante:

Estratto da una lettera di John Berger, Noam Chomsky, Harold Pinter, José Saramago, Gore Vidal:
''Il capitolo più recente del conflitto tra Israele e Palestina è iniziato quando effettivi israeliani hanno prelevato con la forza da Gaza due civili, un medico e suo fratello. Di questo incidente non si è parlato da nessuna parte, eccetto sulla stampa turca. Il giorno dopo i palestinesi hanno catturato un soldato israeliano proponendo uno scambio con i prigionieri in mano agli israeliani: ce ne sono circa 10 mila nelle carceri di Israele.
Che questo "rapimento" sia ritenuto un’atrocità, mentre si considera un fatto deplorevole ma che fa parte della vita che le Forze di Difesa (!) Israeliane esercitino l’illegale occupazione militare della Cisgordania e l’appropriazione sistematica delle sue risorse naturali, in particolare dell’acqua, è tipica della doppia morale usata con ricorrenza dall’Occidente di fronte a quanto sopravvenuto ai palestinesi, negli ultimi 70 anni, nella terra che assegnata loro dai trattati internazionali."
Inviato il: 6/10/2006 17:29
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  •  soulsaver
      soulsaver
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#119
Mi sento vacillare
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Insomma approfitto della notizia riportata da Reubblica riguardo al milione di Cluster Bombs lanciate da Israele al termine della recente guerra d'aggressione nei confronti del Libano. Tanto per ricordarci tutti che la guerra non finisce quando smettono di tirar bombe.
Libano, con gli sminatori di cluster bomb
"Ne abbiamo già trovate 45 mila"

e poi sul probabile utilizzo di Bombe all'uranio:
Israel Bombed Lebanon with Uranium
ed ancora:
Mystery of Israel's Secret Uranium Bomb
Alarm over radioactive legacy left by attack on Lebanon

Buona Tristezza a tutti
_________________
Free from the need to be free "Mommy what's a Funkadelic, George Clinton 1970"
Inviato il: 2/11/2006 14:43
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  •  goldstein
      goldstein
Re: "On the Lebanon side of the border..."
#120
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
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Dell'uranio c'è anche una fonte in ita: Blondet.
Inviato il: 2/11/2006 14:45
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