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Indice del forum Luogocomune
   Crollo Torri WTC
  Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

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  •  ivanvox
      ivanvox
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#181
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/4/2006
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zzz
Inviato il: 20/7/2006 16:06
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#182
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
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Non rispondo direttamente a ZZZ - nel qual caso dovrei chiedere delucidazioni riguardo le accuse, rivolteci, di infrazione dei diritti di autore, truffa, plagio, lucro e non ultime quelle di onanismo collettivo.

a questo punto

chiunque è libero di leggere i post e farsi una idea di chi è o non è obiettivo, di chi porta fatti concreti o - al contrario - astutamente li evita.

Prego quindi tutti di EVITARE post di turpiloqui e insulti che non fanno altro che appesantire il già enorme thread - oltre che screditare definitivamente chi li scrive.

Prima di accusare me o altri di aver "evitato" le risposte si prega di verificare la correttezza dell'affermazione tra i post che il singolo ha scritto : i dubbi sono leciti, gli insulti e le accuse - specie se non motivate - no !
Inviato il: 20/7/2006 16:22
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#183
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
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Ciao a tutti. Visto che il mio messaggio è caduto nel dimenticatoio,a causa della sua prolissità(probabilmente),riprendo il mio invito: sgomriamo il campo,almeno per un pò,dalle "teorie ulteriori".Riprendiamo in mano i fatti (tutti,senza "focalizzarci" su un singolo particolare) del crollo. Credo che una semplice analisi empirica possa condurre facilmente a capire le impossibilità fisiche della Versione Ufficiale (una su tutte: la mancata conservazione del momento angolare). Lasciamo perdere il NIST,che ha presentato un rapporto evidentemente incompleto e inconcludente.
Inviato il: 20/7/2006 16:57
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  •  Manthrax
      Manthrax
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#184
Mi sento vacillare
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Da Somewhere Far Beyond..
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Citazione:

ZZZ ha scritto:
No, Max, siete voi che vi divertite a fare i saccenti insultando chiunque non dico vi critichi, ma semplicemente esponga dei leciti dubbi. Siete tanto convinti delle vostre verità preconfezionate (da un regista che a quanto pare non ama lavorare seguendo le leggi, che per me è gravissimo, quando si va a fare un "film-verità" pretendendo il rispetto della legge) da non accettare voci fuori dal coro, nemmeno se vengono supportate da fatti concreti come ha, pazientemetne, fatto Henry.


Non credo che l'atteggiamento di Henry sia assimilabile al "dialogo costruttivo" e all'onestà intellettuale, specie quando si evitano le critiche concrete con un "non sono competente" (ad hoc, solo quando si vuole, perchè poi i thread sull'ingegneria strutturale li apre comunque) e si viene qui solo in cerca di applausi.

Non credo si possa parlare di onestà intellettuale di fronte ad affermazioni secondo le quali la sparizione dai radar del volo 77 oppure il ritrovamento dei dirottatori in vita, alla luce dei "precedenti", "non cambia la dinamica degli eventi".

Bene ZZZ.

La misura è colma.

Dammi altri due post in cui dimostri di non aver capito come ci si comporta su LC e queste allegre discussioni saranno solo un ricordo..

Solo una cosa ti concedo, ossia che "anche dalla nostra" ci siano dei provocatori.

Ma non pensare che si stia volutamente ignorando il problema, peccando di presunzione come tuo solito.

Qui i "leciti dubbi" sono alla base del sito, e non mi risulta che gente come Tifoso, o altri, con i quali si è discusso allegramente di 757 o meno, siano stati trattati male.

Sforzandosi un attimo si può anche arrivare a capire perchè con loro si è discusso mentre con le zanzare no.
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Inviato il: 20/7/2006 18:03
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  •  ZZZ
      ZZZ
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#185
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/6/2006
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Citazione:

Manthrax ha scritto:

Ah perchè uno che si presenta dicendo "Io balistico, tu plebeo, tu me ascolta" sarebbe "Dialogo"?


Rileggiti gli interventi di Henry: con pacatezza, e senza presunzione, ha cercato di imbastire un discorso. Ha evidenziato gli errori comuni compiuti dai vari "analisti" di questo forum e non, per esempio facendo notare che la teoria del pancake NON era la causa del crollo secondo il NIST, come molti invece si ostinavano a indicare. Per questo si è preso dell'ignorante, del venduto e molto altro. Come capita spesso, in questo forum. Anche io del resto sono stato pesantemente insultato per aver cerato di far luce su alcuni fatti non molto chiari, indicando che alcune teorie erano campate per aria.

Citazione:

Perchè secondo te uno che, quando viene posto davanti a fatti incontrovertibili risponde "non sono competente in segologia applicata" e risponde alle domande in modo "Visicidissimo"(TM) è da prendere ad esempio?


Quali sono questi fatti incontroversibili? A quanto ho letto dalla discussione, non è stato portato alcun fatto da Max_Piano o chichessia: ogni risposta a Henry includeva un "stai zitto ignorante" o simili, visto che si era incapaci di confutare. Nessuno, ha mai risposto alla sua prima domanda: "perché accusate il NIST di dire che il pancake è alla base del crollo quando il NIST non dice questo da nessuna parte?".

Citazione:

O uno secondo il quale la sparizione dai radar del volo 77 oppure il ritrovamento dei dirottatori in vita, alla luce dei "precedenti", "non cambia la dinamica degli eventi", è da considerare una persona ragionevole è *ONESTA*?


In effetti non cambiano la dinamica degli eventi. Sono fatti che non c'entrano nulla col crollo, questi. Così come non c'entra nulla l'aereo che ha colpito il pentagono, con le torri. Se si studia il perché sono crollate le torri, cosa c'entrano i dirottatori in vita o l'aereo sparito, dal punto di vista scientifico? Me lo sai spiegare? Politicamente servono per peronare la vostra causa, ma scientificamente cosa portano?

Citazione:

Non so se proprio non ci arrivi o sei qui per provocare di proposito, ma ora mi hai proprio scassato la min**ia.

Dammi altri due post così e il prossimo forum in cui scriverai sarà quello di GirlPower.


è una minaccia? è questa la tua dialettica? COsa mi fai se faccio altri post simili? Chiami i tuoi amici? MI vieni a picchiare? Fai il bulletto di quartierino? Ti rendi conto di quanto sei ridicolo?

Citazione:

Ma non pensare che si stia volutamente ignorando il problema, peccando di presunzione come tuo solito.


Eppure io, Attivissimo e altri ancora aspettiamo risposte alle nostre domande.

Citazione:

Qui i "leciti dubbi" sono alla base del sito, e non mi risulta che gente come Tifoso, o altri, con i quali si è discusso allegramente di 757 o meno, siano stati trattati male.


E perché Henry, SirEdward, Attivissimo, io e molti altri che non ricordo siamo stati presi a pesci in faccia?

Citazione:

Magari mettendo in moto 2 o 3 neuroni si può arrivare a capire perchè con loro si è discusso mentre con le zanzare no.


Che vuoi che ti dica? Vi starà più simpatico. Fatto sta che tutti coloro che vi hanno criticato, sono stati trattati male. RIleggiti il thread a mente lucida e guarda le risposte date a Henry, poi ne riparliamo. Sempre che a quel punto non mi hai già mandato i tuoi amici bulletti sotto casa, sia chiaro. Ora ho il terrore di mettere il naso fuori dalla porta....

PS: Ci tengo ancora a sottolineare i problemi di licenza. MAzzucco può vendere la sua opera?
Rimando a un articolo scritto da lui stesso
http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1222
dove salta fuori che non sono stati richiesti i diritti per utilizzare i filmati della RAI. E questo, da parte di un regista (che di copyright ci campa) è una leggerezza imperdonabile. Passi sino a che lo distribuisce gratis in rete, ma quando ci si lucra sopra, le cose cambiano. Anche perché il Fair Use è americano, mentre il film viene venduto in EU, dove la politica del fair use deve sottostare a regole ben più rigide.
Bastava poco, a Mazzucco: pagare i diritti. Un regista che non riesce ad applicare le più basilari regole del mondo in cui lavora, non mi sembra un mostro di coerenza.

Scusate l'OT.
Inviato il: 20/7/2006 19:03
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#186
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Poichè è assodata, mi sembra per reciproca ammissione, la presenza di provocatori, ritengo inutile e vieppiù dannoso continuare questo rimpallo di battute che poco o nulla portano a favore del merito del thread.

Invito dunque tutti, da ambo le parti, a non proseguire oltre con questo tono e tenore.

Spero il messaggio possa essere recepito a breve, perchè chi entra qui sta assistendo ad un ben misero spettacolo.

_________________
...Ars adeo latet arte sua...
Inviato il: 20/7/2006 19:20
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  •  ZZZ
      ZZZ
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#187
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Citazione:

Abulafia ha scritto:
Poichè è assodata, mi sembra per reciproca ammissione, la presenza di provocatori, ritengo inutile e vieppiù dannoso continuare questo rimpallo di battute che poco o nulla portano a favore del merito del thread.

Invito dunque tutti, da ambo le parti, a non proseguire oltre con questo tono e tenore.

Spero il messaggio possa essere recepito a breve, perchè chi entra qui sta assistendo ad un ben misero spettacolo.



Concordo. Faccio un mea culpa per le mie risposte dure alle provocazioni ricevute, e sono pronto a ricominciare con calma.
E vi rimando qui:
http://undicisettembre.blogspot.com/

Il primo articolo (I collassi del WTC: un mistero che non c'è mai stato) tratta l'argomento, prendendo spunto non solo dai rapporti ufficiali, ma aggiungendo numerosi altri studi fatti da ingegneri (strutturali, civili, soprattutto). è lunghetto, ma molto interessante.
Inviato il: 20/7/2006 19:26
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  •  Manthrax
      Manthrax
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#188
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Citazione:

ZZZ ha scritto:
è una minaccia? è questa la tua dialettica? COsa mi fai se faccio altri post simili? Chiami i tuoi amici? MI vieni a picchiare? Fai il bulletto di quartierino? Ti rendi conto di quanto sei ridicolo?


Prima risposta poco consona ad un moderatore. Fuori uno.

Citazione:

E perché Henry, SirEdward, Attivissimo, io e molti altri che non ricordo siamo stati presi a pesci in faccia?


Beh, venire a dire a tutti che, quanto sopracitato, non cambia la realtà della versione ufficiale, non è una gran dimostrazione di intelligienza.

SirEdward non l'ho seguito, ma "a pelle" non mi sembra abbia avuto il comportamento tuo e di altri.

Nello specifico, TU hai dato degli ignoranti male informati a tutti coloro che non credono alla versione ufficiale, per poi abbassare la cresta quando ti ho schiaffato in faccia la citazione dal rapporto FEMA di ciò che stavo a sostenere e tu criticavi.

Te la sei presa in quel posto, dimostrando a tutti chi fosse "il disinformato".

Hai imparato qualcosa?

No.

Sei ancora qui a provocare, a sentenziare sulla maturità altrui, senza nemmeno leggere e *CAPIRE* quel che c'è scritto nelle risposte ai tuoi interventi.

Non parliamo del totale disinteresse agli "inviti" dei moderatori.

Benone, i moderatori (non solo io) sono stanchi di star dietro ai bambini.

Per l'appunto, esistono altri siti. Di dare spazio a gente del genere e farci tirare scemi nel tentativo (inutile) di mantenere un livello di discussione decente, ne abbiamo le tasche piene.
_________________
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Inviato il: 20/7/2006 19:33
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  •  ZZZ
      ZZZ
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#189
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Citazione:

Manthrax ha scritto:
Prima risposta poco consona ad un moderatore. Fuori uno.


Capisco: mi minacci e poi mi cacci quando ti chiedo se è una minaccia. Ottimo modo di procedere.

Citazione:

Beh, venire a dire a tutti che, quanto sopracitato, non cambia la realtà della versione ufficiale, non è una gran dimostrazione di intelligienza.

Però è la verità. Un crollo si valuta per quello che è, non hai bisogno di andare a guardare chi erano i dirottatori, o dove è finito l'aereo che ha colpito il pentagono, per spiegarlo.

Citazione:

SirEdward non l'ho seguito, ma "a pelle" non mi sembra abbia avuto il comportamento tuo e di altri.


Eppure....

Citazione:

Nello specifico, TU hai dato degli ignoranti male informati a tutti coloro che non credono alla versione ufficiale, per poi abbassare la cresta quando ti ho schiaffato in faccia la citazione dal rapporto FEMA di ciò che stavo a sostenere e tu criticavi.

Te la sei presa in quel posto, dimostrando a tutti chi fosse "il disinformato".


Non ho dato degli ignoranti a coloro che non ci credono: semplicemente, ho dato degli ignoranti a coloro che si inventano fandonie non esistenti o mal interpretando la VU.

Citazione:

Per l'appunto, esistono altri siti. Di dare spazio a gente del genere e farci tirare scemi nel tentativo (inutile) di mantenere un livello di discussione decente, ne abbiamo le tasche piene.


Quindi? Perché non cominciamo a tornare in topic invece di attaccarci in questa maniera? Ho postato un contributo che contiene le opinioni di parecchi esperti: perché non analizziamo quelle?
Inviato il: 20/7/2006 19:38
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#190
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il primo articolo (I collassi del WTC: un mistero che non c'è mai stato) tratta l'argomento, prendendo spunto non solo dai rapporti ufficiali, ma aggiungendo numerosi altri studi fatti da ingegneri (strutturali, civili, soprattutto). è lunghetto, ma molto interessante.


paragonare il crollo della volta della Chiesa di Assisi con le Twin Towers [post del 14/7] dimostra una profonda superficialità (poveraccio!) ... mi sorge un dubbio però ! Perchè neanche la Chiesa di Assisi è collassata ???

Quello che mi fa rabbia è la superficilità - quasi scherzosa - con cui questi mentecatti affrontano argomenti tanto drammatici quanto complessi e senza il minimo approfondimento.
Inviato il: 20/7/2006 19:40
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  •  SirEdward
      SirEdward
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#191
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Citazione:


da Kirbmarc su 20/7/2006 16:57:38

Ciao a tutti. Visto che il mio messaggio è caduto nel dimenticatoio,a causa della sua prolissità(probabilmente),riprendo il mio invito: sgomriamo il campo,almeno per un pò,dalle "teorie ulteriori".Riprendiamo in mano i fatti (tutti,senza "focalizzarci" su un singolo particolare) del crollo. Credo che una semplice analisi empirica possa condurre facilmente a capire le impossibilità fisiche della Versione Ufficiale (una su tutte: la mancata conservazione del momento angolare). Lasciamo perdere il NIST,che ha presentato un rapporto evidentemente incompleto e inconcludente.



mi è venuta in mente una cosa.

Si è detto: "la mancata conservazione del momento angolare", e si è detto che avrebbe dovuto mantenerlo perché... eccetera eccetera. Kirbmarc dice che quella... rotazione mancata, sarebbe contraria alle leggi della fisica.

Qui mi è balzato agli occhi un fatto importante. Cioè che quella mancata rotazione è in contrasto con le leggi della fisica SE E SOLO SE prendiamo per buona la presenza di una cerniera attorno al quale fare ruotare la parte superiore della torre, cioè se e solo se la parte inferiore della torre fosse ancora abbastanza rigida da permettere ad uno spigolo della parte superiore di fare perno su di essa per girare. Ma se per caso la parte inferiore della struttura non fosse stata più stabile in un certo momento, quella rotazione si sarebbe arrestata, come fatto notare sia da chi sostiene la demolizione, affermando che il vincolo della parte inferiore della torre non esisteva più perché era stata fatta saltare, sia da chi è di visione opposta, come Henry, proprio in questo thread.

Tutto il panegirico di sopra è tanto più evidente quanto più guardiamo i filmati. La parte superiore della torre sud (oddio, mi confondo sempre tra le due, comunque la prima che è crollata), EFFETTIVAMENTE ha avuto un'inclinazione e poi è venuta giù dritta ma senza inclinarsi ulteriormente. Dato che lo ha fatto è evidente che i vincoli sottostanti sono caduti.

Questo per chi sostiene le demolizioni è sintomo di abbattimento della parte inferiore, ma mi è sembrato di capire, dai discorsi di Henry, che la relazione del NIST non escluda affatto questo collasso generalizzato delle strutture sottostanti che avrebbe impedito tale rotazione, e che anzi sostenga proprio questa versione.

In ogni caso, che cosa impedirebbe a questa versione, cioè quella spiegata da Henry, di essere valida? Io ho letto il thread ma certi livelli di complessità sono francamente troppo elevati per me.
Inviato il: 20/7/2006 19:42
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  •  ZZZ
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#192
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Max_Piano ha scritto:
paragonare il crollo della volta della Chiesa di Assisi con le Twin Towers [post del 14/7] dimostra una profonda superficialità (poveraccio!) ... mi sorge un dubbio però ! Perchè neanche la Chiesa di Assisi è collassata ???


Max, perché non leggi l'articolo? Non è quello che paragona i crolli alla chiesa di assisi, ma è un altro. E parla di tutt'altro: ho messo anche il titolo, nel caso il sito venisse aggiornato. è questa l'attenzione che dedichi a chi confuta le tue tesi? non apri nemmeno il link? Non leggi nemmeno il testo del messaggio? Complimenti per l'approccio rigoroso!
Inviato il: 20/7/2006 19:43
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#193
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Ma se il povero mentecatto di UNDICISETTEMBRE è solo in grado di copiare la lista di quelli che hanno scritto il rapporto NIST! Suvvia !

keyword: undicisettembre, undicisettembre.blogspot.com

Inviato il: 20/7/2006 19:49
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#194
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Io non ho ancora capito una cosa.
In teoria e' possibile che una volta innescato il crollo (qualunque sia stata la causa), i giunti delle colonne e hut trusse dei piani inferiori abbiano ceduto senza opporre alcuna resistenza apparente?

Ciao,
Stefano
_________________
Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Inviato il: 20/7/2006 19:51
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  •  ZZZ
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#195
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Allora è proprio un tuo vizio quello di non leggere (che si aggiunge al rispondere male, e all'interpretare erroneamente le affermazioni altrui): a quelli ufficiali, aggiunge i rapporti di Charles Clifton, ingegnere strutturale dell'HERA, Jjang Janjing, Dipartimento di Ingegneria Civile Università Tsinghua di Beijing (Cina), McGraw Hill Construction, il Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Sidney. Perché non leggi anche loro? Sono pagati dalla CIA, come me, Henry e Attivissimo? O semplicemente sei incapace di anche solo dare un'occhiata a tesi contrarie alle tue?
Inviato il: 20/7/2006 19:58
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#196
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Citazione:
In teoria e' possibile che una volta innescato il crollo (qualunque sia stata la causa), i giunti delle colonne e hut trusse dei piani inferiori abbiano ceduto senza opporre alcuna resistenza apparente?


direi che è esattamente quello che abbiamo visto !
Inviato il: 20/7/2006 19:58
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#197
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Citazione:
Allora è proprio un tuo vizio quello di non leggere (che si aggiunge al rispondere male, e all'interpretare erroneamente le affermazioni altrui): a quelli ufficiali, aggiunge i rapporti di Charles Clifton, ingegnere strutturale dell'HERA, Jjang Janjing, Dipartimento di Ingegneria Civile Università Tsinghua di Beijing (Cina), McGraw Hill Construction, il Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Sidney. Perché non leggi anche loro? Sono pagati dalla CIA, come me, Henry e Attivissimo? O semplicemente sei incapace di anche solo dare un'occhiata a tesi contrarie alle tue?


il rapporto NIST lo abbiamo letto eccome!

Inviato il: 20/7/2006 20:01
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  •  ZZZ
      ZZZ
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#198
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Max, perché non leggi ANCHE gli altri, che non fanno parte del NIST né del FEMA? è già la terza volta che te li segnalo... dimmi cosa non va nelle loro teorie.

Inviato il: 20/7/2006 20:03
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#199
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per gli altri sarebbe gradito un link o un riassunto ...
Inviato il: 20/7/2006 20:03
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#200
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Ciao vernavideo,
la tua domanda é corretta e per dare una risposta bisogna fare prima un preambolo: la resistenza che un materiale offre é in pratica la capacità che il materiale ha di accumulare al suo interno uno stato di sforzo, che ha un limite (limite di snervamento), oltre il quale il materiale collassa e non offre più alcuna resistenza.
L'energia che in termine tecnico si dice assorbita dalla struttura senza entrare in regime plastico (cioé scorrimento permanente del reticolo, in pratica deformazione che si estende oltre il limite elastico), é anche il limite della capacità di resistenza. Se questo limite viene superato, non importa se in un microsecondo o in un secolo, la struttura cede.
Il problema a questo punto é di capire come si propaga lo stato di sforzo, cioé , in termini più terra terra, quale é la velocità di risposta della struttura.
La scienza dei materiali ci dice che lo sforzo interno si propaga con la velocità del suono in quel materiale e a quella temperatura.
Per l'acciaio la velocità e di circa 4,9Km/s a 273,16 Kelvin.
Cioé lo stato di sforzo si propaga in un continuum strutturale per l'estensione 5 Km circa in un secondo, in tutte le direzioni che sono determinate dalla geometria della struttura.
Quanto erano alte le Torri? Circa 400 metri, più o meno, quindi in un decimo di secondo lo sforzo si é trasmesso per l'intera lunghezza di una colonna verticale.
Dove cede la colonna? Cede là dove lo sforzo interno supera la resistenza meccanica del materiale, cioé in presenza di cricche, di giunzioni, di discontinuità interne e così via.
Nel momento in cui viene vinta la resistenza del materiale si ha labilità, cioé niente si oppone più alla forza trasmessa che compie un lavoro (cioé trasmette energia) spostando la struttura. All'inizio del primo movimento che interessi un componente strutturale, quel componente é tecnicamente collassato.
Poi può cadere per 1 metro o per 1 Km, ma le cause che hanno indotto il cedimento ormai si sono manifestate.
Se, come ritengo, il cedimento ha riguardato le componenti strutturali verticali e non quelle orizzontali (come invece sostenuto dalla Pancake Theory), l'intero elemento non é più in grado di offrire alcuna resistenza.
Spero di essere stato utile.
Ciao
Inviato il: 20/7/2006 20:06
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  •  ZZZ
      ZZZ
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#201
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Il link te l'ho mandato: ti costa tanto leggerlo? CI riprovo:
http://undicisettembre.blogspot.com/
Nel primo articolo (intitolato I collassi del WTC: un mistero che non c'è mai stato) devi andare più in basso,sino a "Studio di Charles Clifton, ingegnere strutturale dell'HERA". Da quel punto in poi sono citati NUMEROSI articoli, fra cui quello del Consiglio Nazionale delle Associazioni degli Ingegneri Strutturali (nota associazione filogovernativa, mi dirai). Leggili, sono parecchi e tutti linkati con tanto di approfondimenti.
E sono tutti ingegneri strutturali e civili, gente che mastica l'argomento, oserei dire.
Inviato il: 20/7/2006 20:07
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  •  vernavideo
      vernavideo
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#202
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Citazione:
Spero di essere stato utile.


Si grazie enrico,

Pensavo pero' che i giunti servissero per disaccoppiare gli elementi della struttura e che quindi dovessero operaare un assorbimento dell energia cinetica , con il risultato di frenare la caduta,

Mi piacerebbe sentire anche il pare di max e di ashoska.

Ciao,
Stefano
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Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Inviato il: 20/7/2006 20:36
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#203
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ciao Ashoka,
l'articolo che citi analizza il modello ideale, che non tiene conto di tutte le variabili che lo stesso autore cita e che nella realtà determinano invece le condizioni per cui i fenomeni avvengono.

La differenza fra questo modello, come giustamente tu segnali si tratta comunque di un modello e di una approssimazione, lodevole come approccio, e quello adottato dal Nist é in questi termini:
nel modello Nist, sviluppato con il metodo degli elementi finiti, ogni singola trave é stata riprodotta per geometria e caratteristiche meccaniche del materiale, ogni singolo rivetto é stato posizionato esattamente dove si doveva trovare nella realtà e su questo livello di granularità é stata fatta la simulazione.


E questo è ciò che ci raccontano, ma i modelli non sono accessibili. In compenso sappiamo che i test sui casi A e B (ipotesi di danneggiamento minore) non avevano provocato nessun crollo), e nemmeno quelli C e D prima che si procedesse a “limare” i dati sino ad assistere al crollo al computer.

Ma anche in questo caso il NIST se ne frega degli istanti successivi al crollo... ti sei chiesto il perché?

Quanta energia “costa”, in termini energetici, polverizzare un kg di cemento? E creare una nube che ricopre tutta manatthan sud? Le analisi di Gordon Ross possono dare una stima della “spesa energetica” di deformazione delle colonne verticali sino all'insorgere della fase plastica.

***
Intermezzo x i non addetti ai lavori (detto molto semplicemente con un esempio)

a) fase elastica: prendete una molla e tiratela leggermente. Quando mollate la presa tornerà allo stato iniziale. La molla avrà accumulato energia (dovuta all'applicazione del carico) e la restituirà (in senso contrario) quando il carico viene rimosso

b) fase di snervamento: se aumentate la forza con cui tirate la molla ad un certo punto questa, se rilasciata, non tornerà più allo stato iniziale. Si provoca una deformazione plastica.

c) Fase plastica: continuando a tirare ad un certo punto la “resistenza” offerta dalla molla calerà e senza aumentare la forza con cui la tirate si allungherà sempre di più. Arrivati ad un certo punto, applicata una certa forza, si romperà.

Questo sarebbe stato applicato alle colonne, con il blocco in caduta che dà come una martellata trasmessa dalle prime colonne su cui impatta in basso per tutta la struttura. L'idea è che questa “martellata” avrebbe fatto raggiungere a tutte le colonne la fase c, in cui avrebbero offerto poca resistenza alla caduta.

***

Tornando a noi il modello di Ross è conservativo e determina questa perdita energetica nel caso ideale. In realtà effettua una stima x difetto dell'energia persa.

Questa energia non “partecipa” più al crollo. Non “accelera” il blocco in caduta, ha scaldato le colonne e non sarà più utilizzabile.

Gordon la stima e ne dà un valore.

Altra energia che va perduta è quella di polverizzazione del cemento e degli arredi da ufficio. Anche lì si può fare una stima per difetto e quantificarla: anche questa energia non sarà più utile al crollo e la massa interessata non parteciperà proprio al fenomeno del crollo. Sarebbe interessante calcolare l'energia necessaria per spargere tutta quella polvere per manatthan sud e quali apporti energetici esterni hanno contribuito al fenomeno (intendo la “nube” superiore, non quella che si crea dopo l'impatto a terra).

Sottratta tutta questa energia si arriva ad un modello ideale nel quale 16 piani (il martello) impattano contro quelli sottostanti, privi di vincoli. Anche qui gli urti tra questi piani “slegati”, passami il termine, sono idealmente anelastici ed ubbidiscono quindi alla conservazione della quantità di moto: nell'istante dell'urto non tutta l'energia verrà trasmessa (altra verrà persa in calore).

Abbiamo un tempo di caduta, idealmente si può ricostruire la dinamica dell'energia spesa sino all'istante del crollo (facendo una specie di rewind), stimando via via tutte l'energia “persa” ad ogni urto e sommando le varie energie cinetiche dei piani man mano che impattanto al suolo.

Siamo tornati in cima, l'edificio sta per crollare, l'energia a disposizione è quella potenziale, dai nostri calcoli abbiamo trovato un valore X di spesa energetica (stima per difetto) necessario per ottenere il crollo in quei tempi.

Quale sarà il rapporto tra X e l'energia potenziale iniziale? Il problema è lì.

E' come se dicessi, ad un interrogatorio, che:

quella mattina sono uscito di casa alle 7:30 e sono arrivato in ufficio, in tram, alle 9. Sono andato al supermercato in via Materazzi 23 a comprare due pagnotte e, da lì, sempre col tram, in via Zidane 10 a comprare un casco.

L'investigatore consulta la cartina ed i tragitti del tram e vede che:

nel caso ideale:

da casa mia al supermercato il tram ci mette 25 minuti, senza traffico (ipotesi per difetto)
dal supermercato al negozio di caschi ce ne metto 35, sempre senza traffico (ipotesi per difetto)
dal supermercato al lavoro 30 minuti, sempre senza traffico (ipotesi per difetto)

A questi devo aggiungere il tempo trascorso al supermercato ed al negozio e ad attendere che i tram passassero.

Ne consegue che è impossibile che io sia partito alle 7:30 (alla reception mi han visto arrivare alle 9 in punto) usando i tram. Avrò usato un altro mezzo di trasporto: metropolitana? Automobile? Bicicletta? A piedi?



Citazione:
Il Nist stesso dice che hanno dovuto limitare l'analisi delle condizioni che hanno innescato il collasso al blocco di piani impattati, perché anche così il tempo macchina su un cluster di computer è stato di tre settimane per girare (per fare 1 simulazione).
Quindi in teoria le cose possono essere schematizzate come tu indichi, ma in pratica la realtà é un po' diversa e fra i due modelli io ritengo che quello del Nist sia più aderente alla realtà.


E sono sempre schemi. Nel video del wtc1 vedi la realtà ed è molto diversa dal modello. Hai notato cosa c'è di strano?

Nella foto (e nel video) del wtc2 prima del crollo si vede del metallo fuso colare. Come si spiega?

tornando all'esempio del tram è come se dopo 1 mese mi arrivasse a casa una multa per essere passato col rosso al semaforo davanti al supermercato, in macchina. Questo rende ancora più insostenibile l'ipotesi tram e conferma l'ipotesi macchina

Le risposte a queste domande, che ho ripetuto, non le ho ancora viste.
Torno a studiare antropologia prima di uscire.

Ashoka
Inviato il: 20/7/2006 20:37
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  •  maxgallo
      maxgallo
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#204
Dubito ormai di tutto
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Ashoka...se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Sinceramente grazie per il riepilogo. Nonostante sia un geometra mi sta fumando la testa....
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"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

Inviato il: 20/7/2006 21:00
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#205
Mi sento vacillare
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Ciao,
se ti riferisci ai giunti viscoelastici dei floors, questi servivano solamente a smorzare le oscillazioni in senso orizzontale provocate dal vento o da sismi.
Non hanno alcuna possibilità di intervenire sulle strutture portanti, ma sono semplicemente degli ammortizzatori posti in parallelo.
Ciao
Inviato il: 20/7/2006 21:02
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#206
Mi sento vacillare
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Ciao Ashoka,
il problema che l'approccio in puri termini energetici non é sufficiente a spiegare la dinamica, perché ti può dire se un componente strutturale teoricamente cede o meno, ma non ti può dire dove. Nel caso di una colonna portante del core o del perimetro, che si estende da terra al 101esimo piano, lo stabilire dove si ha il cedimento non é inifluente.
Per quanto riguarda i 4 casi testati in simulazione dal Nist, devo dirti che é una comune procedura quella di parametrare il modello matematico; non deve essere interpretata come un voler forzare i risultati.
Per quanto riguarda il filmato col famoso metallo fuso, ci sono varie teorie, che vanno dall'acciaio fuso di chi sostiene la presenza di thermite a chi afferma che si tratti di alluminio fuso. Francamente non so cosa dirti, perché l'entità é assai esigua e potrebbe essere effettivamente alluminio fuso, anche se qualcuno dice che l'alluminio fuso é di altro colore.
In verità, avendo qualche contatto col mondo dell'alluminio (ho lavorato anche in quel settore, per quanto riguarda la blindatura navale e di mezzi corazzati tipo M113), basta andare sugli 800° per vedere anche quel colore: dipende dagli elementi di lega. Certamente il comune alluminio utilizzato per pressofusione non viaggia ad alte temperature ed é di colore grigio, ma superati gli 800° con leghe ad alta resistenza le cose potrebbero cambiare e se quella é lega d'alluminio per uso aereonautico, non mi sentirei di escludere anche questa possibilità.
Comunque su questo argomento credo sia lecita un'ipotesi come l'altra, non avendo prove certe da opporre.
Ciao
Inviato il: 20/7/2006 21:20
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  •  astro
      astro
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#207
Ho qualche dubbio
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A me par di capire che il dubbio d'Ashoka (e se non lo fosse è comunque mio) è se ci fosse o meno una quantità tale di calore per raggiungere quelle temperature che hanno scaturito il cedimento.

Il discorso in termini energetici non ci dirà nulla sulla dinamica del crollo, ma dovrebbe dirci SE quella dinamica è possibile o meno.

Capisco di riportare all'anno 0 la discussione...
Inviato il: 20/7/2006 21:25
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#208
Sono certo di non sapere
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Citazione:
il problema che l'approccio in puri termini energetici non é sufficiente a spiegare la dinamica, perché ti può dire se un componente strutturale teoricamente cede o meno, ma non ti può dire dove. Nel caso di una colonna portante del core o del perimetro, che si estende da terra al 101esimo piano, lo stabilire dove si ha il cedimento non é inifluente.


Il punto è che quello che è avvenuto non è stata una martellata : chi avrebbe colpito chi ?
Dove sta il martello e dove sta il chiodo ?

Basta uscire dai modelli "ideali" e dare un'occhiata alla struttura della torre per capire che qualunque cosa sia successa è stata evento estremamente caotico : travature che colpivano altre travature o impattavano sulle colonne esterne del piano di sotto, colonne centrali che precipitavano su quelle esterne, ecc...

Ma se anche fosse stata una martellata e ipotizando che una deformazione plastica possa trasmettersi a decine (centinaia) di metri di distanza dove cederebbe il materiale ?

Ovviamente nel punto più debole e il punto più debole in un grattacielo è sempre la parte in alto perchè è stata progettata tenendo conto di carichi inferiori : come dimostra lo spessore delle colonne che si riduce nei piani alti.

ancora: i piani attorno al 44 e al 78 (le skylobbies) erano dei piani strairrobustiti per reggere il peso dei motori di ascensori, montacarichi e altre apparecchiature dunque facevano da muro a eventuali shockwave.

Mi trovo quindi d'accordo con il NIST nel ritenere che il fenomeno distruttivo è certamente stato di tipo sequenziale come è stato più volte ripetuto e come - più importante di tanta teoria - si vede chiaramente dai video !

Non discuto sulle cause : mi baso solo su quello che ho visto !

Nel WTC7 abbiamo certamente una caduta "a distanza" ma nelle torri la caduta segue un fronte ben netto - su questo non è possibile avere dubbi a meno di non trovare almeno una prova a supporto di ciò !

Citazione:
Per quanto riguarda i 4 casi testati in simulazione dal Nist, devo dirti che é una comune procedura quella di parametrare il modello matematico; non deve essere interpretata come un voler forzare i risultati.


Con i modelli medi (A per la Torre Nord e C per quella Sud) neppure le condizioni di inizio collasso erano state raggiunte

Citazione:
Per quanto riguarda il filmato col famoso metallo fuso, ci sono varie teorie, che vanno dall'acciaio fuso di chi sostiene la presenza di thermite a chi afferma che si tratti di alluminio fuso.


L'alluminio fuso è grigio-incolore non giallo acceso : su questo non ci piove !

ho i miei dubbi che buttando nel caminetto un pezzo di alluminio - fosse anche una lega - vedremmo sprigionarsi "colate laviche dal colore giallo acceso".

Provate pure con tutti i metalli che volete ma 'na cosa simile nun s'è mai veduta !

Nè d'altro canto è possibile spiegare con teorie "razionali" - e ci sono foto e testimonianze altamente documentate (tranne che sui Report) - la presenza di macerie fumanti per almeno un mese dal crollo nonostante la quantità di acqua versata sia stata tale quasi da riempire il PathTube fino al New Jersey !!!

Qualcosa là sotto ha continuato a bruciare e a reagire e non erano certamente mobili da ufficio.

Se a questo aggiungiamo pure il ritrovamento di acciaio - non indebolito al 50% - ma ancora fuso o solidificatosi a blocchi informi le cose potrebbero farsi davvero compromettenti.

Naturalmente sfogliare il report del NIST non aiuta a trovare prove di questi oscuri fenomeni - chissà perchè - ma in quello della FEMA (appendice C) ci sono alcuni dettagli interessanti !
Inviato il: 21/7/2006 0:15
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#209
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il link te l'ho mandato: ti costa tanto leggerlo? CI riprovo:
http://undicisettembre.blogspot.com/
Nel primo articolo (intitolato I collassi del WTC: un mistero che non c'è mai stato) devi andare più in basso,sino a "Studio di Charles Clifton, ingegnere strutturale dell'HERA". Da quel punto in poi sono citati NUMEROSI articoli, fra cui quello del Consiglio Nazionale delle Associazioni degli Ingegneri Strutturali (nota associazione filogovernativa, mi dirai). Leggili, sono parecchi e tutti linkati con tanto di approfondimenti.
E sono tutti ingegneri strutturali e civili, gente che mastica l'argomento, oserei dire.


se perfavore mi invii un link di quelli giusti mi fai un piacere visto che non ho tutto il giorno per leggere !

ti dico solo che mi sono lasciato incuriosire da questa frase a effetto :

L'autore, Tim Wilkinson, ingegnere civile, autore di numerosi studi e ricerche in materie ingegneristiche con particolare riguardo alle strutture in acciaio, analizza i collassi e conclude che la causa è la combinazione di danni strutturali e calore da incendi.
Wilkinson, il cui lavoro è aggiornato al 2006, risponde anche alle osservazioni sulle demolizioni controllate (e le esclude categoricamente) e sui tempi di caduta degli edifici (e li spiega).


Sono andato fiducioso al link e mi trovo spiegazioni, senza alcun calcolo e senza alcuna stima, neppure sul tempo di crollo !!!


Why did the building fall so quickly?
The buildings did fall quickly - almost (but not exactly) at the same speed as if there was no resistance. Shouldn't the floors below have slowed it down? The huge dynamic loads due to the very large momentum of the upper floors falling were so great that they smashed through the lower floors very quickly. The columns were not designed to carry these huge loads and they provided little resistance.


Non userà l'aggettivo "tremendous" ma usa "huge" (bisogna capirlo : è australiano !)

Ma è la teoria del pancake !!! Ma allora perchè non parla della conservazione della quantità di moto ? Perchè spaventa fare questi calcoli, che pure uno con la terza media come me è in grado di fare ?
Inviato il: 21/7/2006 0:29
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#210
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Citazione:

Max_Piano ha scritto:

se perfavore mi invii un link di quelli giusti mi fai un piacere visto che non ho tutto il giorno per leggere !


Povero cucciolo, ti stanchi? La ricerca della verità non dovrebbe basarsi sulla seria analisi delle varie teorie? Però tu non hai tempo di leggerti i pareri che discordano dal tuo. Se questo è il tuo modo di fare analisi, come puoi pretendere che la gente ti dia corda (intendo la gente normale, non gli adepti della vostra religione?)
Comunque se proprio ci tieni, qualcuno te lo cito anche.
http://www.caddigest.com/subjects/wtc/select/clifton/p1.htm

Poi ci sono i cinesi (che gli USA li adorano, notoriamente), che hanno realizzato una simulazione con questi risultati: http://www.luxinzheng.net/publications/english_WTC.pdf

Poi l'università di Berkely
http://www.ce.berkeley.edu/~astaneh/1-Publications/Astaneh-9ASEC-WTC%20Paper%202003.pdf

e un portale che dedica un'intera sezione al collasso del WTC
http://www.icivilengineer.com/News/WTC/structure.php

Fra gli altri che non linko c'è anche il MIT, noto covo di ignorantoni.

Tra l'altro, Wilkinson non parla della teoria del pancake come causa del collasso: si limita a dire in una risposta a comuni domande, indicando che le colonne non erano strutturate per reggere un simile sforzo, di conseguenza DOPO che il crollo è iniziato, non hanno opposto alcuna resistenza.
Inviato il: 21/7/2006 0:55
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