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   Religioni & Spiritualità
  L'origine pagana del cristianesimo

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  •  Descartes
      Descartes
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#121
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/6/2006
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Citazione:

Però... però...
è fantastico che anche qualcuno che non si interessa affatto di problematiche "spirituali", noti quanto sia incredibile che gli astri, la storia, la geometria e le religioni si rispecchino l'un l'altro.


Anche tu faresti rispecchiare gli astri nella la tua mitologia se fossi vissuto in un epoca in cui non si sapeva cosa fossero le stelle e cosa regolasse il ciclo delle stagioni e dei cieli.

Oggi nessuno erigerebbe un tempio in onore del sole, ma semplicemente perchè sappiamo che è solamente una palla di gas in fiamme. All'epoca però era un occhio terrificante che decideva della vita e della morte, specie nelle civiltà agricole che basavano la loro esistenza sui cicli stagionali per i raccolti. Chi sapeva prevedere i cicli cosmici, possedeva di fatto la competenza per gestire l'economia di un regno agricolo.
Inviato il: 12/9/2006 14:25
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#122
Mi sento vacillare
Iscritto il: 29/8/2006
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Citazione:
Oggi nessuno erigerebbe un tempio in onore del sole


Non ne sarei così sicuro...

Citazione:
possedeva di fatto la competenza per gestire l'economia di un regno agricolo


Difficile stimare quanti egiziani vivessero ai tempi delle piramidi, e quanti siano stati impegnati nella costruzione delle piramidi.. Ma mi sembra che ce ne siano volute di persone parecchie e impegnate per secoli.
Sapere che fra 100 anni potrò produrre un po di più o un po di meno a che mi serve?
Faccio le scorte di cibo da mettere in congelatore? Avevano un congelatore in Egitto?
Oppure i sacerdoti erano gli unici ad essersi accorti che c'erano 4 stagioni e un periodo buono per la semina e uno per il raccolto?
Dalle mie parti è pieno di campagne.. chi ci lavora e decide non ha generalmente la terza elementare, eppure è riuscito a cavarsela benissimo nell'andare avanti a coltivare per 4 stagioni...
Ma Descartes... se mi dai una spiegazione su come chi conosce il fenomeno della precessione degli equinozi o il numero di pianeti che gira attorno al sole riesce a produrre di più (si ragiona così in termini economici), ti seguo.
Inviato il: 12/9/2006 14:46
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  •  Alexandros
      Alexandros
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#123
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/9/2006
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
Sono stato fulminato sulla via di Damasco.
Adesso ho capito perchè Alexandros è convinto che i simboli rappresentino il movimento degli astri.
Perchè non ha nessuna cognizione di astrologia!

No: ne sono convinto semplicemente perchè i dati che illustro provengono da fonti affidabili ed autorevoli in quanto accademiche, mentre è ovvio che tu ne sappia ben poco non solo a proposito di storia delle religioni, ma anche di entrambi questi campi, poichè le tue "documentazioni" e "prove" provengono anche in questo caso da pseudo-fonti.

Quanto a questa "mancanza" di nozioni di astrologia, desidererei sapere da dove l'avresti desunta. E non sono certo le tue infantili "spiegazioni" a dimostrare una tua perizia in merito.

Citazione:
Perciò anche miti che hanno un significato certamente zodiacale, come le fatiche di Ercole, non significano affatto il passaggio del Sole attraverso le dette regioni, ma bensì cercano di spiegare simbolicamente l'EFFETTO di questo passaggio.

E siccome sei appunto carente di nozioni approfondite, evidentemente non sai che fino al IV secolo inoltrato (l'epoca di Costantino, per intenderci) PROPRIO il mito di Ercole rappresentava APPUNTO il passaggio del Sole attraverso le dodici costellazioni, come testimoniano un'infinità di fonti antiche che è evidentemente inutile elencarti.

Del resto, la tua presunzione è pari alla tua disinformazione, dato che, nonostante i link che ti ho postato a proposito del pentagramma, hai fatto l'indiano e sei saltato di palo on frasca.

Dunque è fuori luogo che la butti sull'ironia, anche se capisco che è l'unica cosa che potresti fare, alle condizioni in cui ti trovi.
Inviato il: 12/9/2006 15:08
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  •  Descartes
      Descartes
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#124
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/6/2006
Da Christ = Sun God
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Citazione:

Ma Descartes... se mi dai una spiegazione su come chi conosce il fenomeno della precessione degli equinozi o il numero di pianeti che gira attorno al sole riesce a produrre di più (si ragiona così in termini economici), ti seguo.


Molto semplice: supponi che io ti tolga il calendario, prodotto della scienza moderna, e ti riduco nella condizione di un contadino ignorante dell'antico egitto.

Supponi che io ti chieda che giorno è oggi. Tu me lo sapresti dire? No. L'unico modo per sapere se è il giorno in cui si deve iniziare la semina, è guardare le stelle in cielo in che posizione sono. E' l'unico modo. Infatti anche contare i giorni sarebbe inutile: come ben sai i giorni perdono molte ore l'anno, e dopo quattro anni hai perso un giorno. Il ciclo del giorno non è sincronizzato con l'anno solare. Ecco perchè ci sono volute ben quattro revisioni del calendario, ed ecco perchè anche oggi ci sono errori nella computazione che vengono risolti, guarda caso, con l'osservazione astronoimica.

Invece ai sacerdoti bastava dire ai contadini si seminare quando il sole entra nella costellazione di Sirio. Tali conoscenze restano tutt'ora nella cultura dei contadini:


Parlando però con anziani contadini, il consiglio proverbiale sembrerebbe essere stato preso poco in considerazione. Emerge infatti una conoscenza del cielo ridotta ma non semplicistica, anzi, visti i limiti sopra accennati, per certi versi sorprendente. Una conoscenza che teoricamente potrebbe rappresentare l'epigono di quel sapere astronomico elaborato e condiviso fin dalla preistoria e che è sopravvissuto essenzialmente per la sua ricaduta concreta sull'organizzazione e sulla calendarizzazione del lavoro.

In poche parole, si guardava, o meglio, si scrutava il cielo ma in direzione della terra. Erano le variazioni nell'aspetto (grandezza, luminosità, calore) ed i mutamenti nella collocazione spaziale dei corpi celesti a contribuire a determinare il reale calendario o scadenziario dei lavori, le partenze ed ritorni dall'alpeggio, le messe in atto e gli abbandoni.

Naturalmente c'erano anche un cielo religioso ed un cielo simbolico, entrambi accetti e rispettati, ma nella tradizione di questo ambiente socio-economico, gli ambiti di riferimento appaiono comunque ben distinti e differenziati, anche quando per la memorizzazione di un dato "astronomico" acquisito si ricorreva ad un riferimento o ad un abbinamento religioso. Se, come vedremo più avanti, il sole e particolarmente la luna sono stati a tal punto oggetto di osservazione e di verifica delle ipotesi in merito, da dare origine a veri e propri "codici" popolari interpretativi, è il riconoscimento tutto sommato diffuso di alcuni corpi celesti "minori" a stupire maggiormente. Così nel firmamento mattutino prima dell'albeggiare del sole, soprattutto in pianura, si individuava con sicurezza in direzione est, la "steila bovera" (quasi certamente Venere) che sarebbe stata così denominata perché il suo apparire coincideva con l'inizio del lavoro di chi doveva portare gli animali al pascolo. La "rousa" (Marte o Antares), in inizio estate e caratterizzata appunto da una luce "rossa", ricordava che il taglio del grano doveva ormai essere concluso, mentre la "steila d'la smens" (Sirio) rammentava in base al momento ed alla posizione in cui appariva il tempo della semina autunnale o di quella primaverile.

Montagna e pianura individuavano poi con sicurezza e particolarmente nella stagione invernale, i Tre re (li Tréi réi, o, li Seitour, nelle alte valli), cioè le tre stelle luminose, poste sulla stessa linea e che formano la cosiddetta cintura di Orione. Altrettanto familiari ai due ambienti erano: il Piccolo ed il Grande Carro, i cui corrispettivi termini dialettali sono le traduzioni dall'italiano, e la Via Lattea, rispettivamente la Vio d'san Jacque o la Stra d'san Giacu, letta come un'indicazione di direzione alla volta del santuario spagnolo di Santiago (S. Giacomo) di Compostela.

da http://www.vecchiopiemonte.it/storia/curios_stor/cielo.htm
Inviato il: 12/9/2006 15:10
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  •  Alexandros
      Alexandros
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#125
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Citazione:

Descartes ha scritto:
Cosa pensi che sia il Menorah, simbolo ebraico dello stato di israele e presente in tutte le case Ebraiche? Le sette braccia sono i sette astri mobili che hai citato. Quello al centro è il sole, naturalmente.

Ottimo. Confermo tutto. La nozione è stata già certificata da Giuseppe Flavio (ebreo) a suo tempo.
Inviato il: 12/9/2006 15:16
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#126
Mi sento vacillare
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n quest'epoca di scarsa intelligenza ed alta involuzione
qualche scemo crede ancora che veniamo dalle scimmie
e il sole soltanto una palla di fuoco
e non si sono accorti che è una forma di una tappa di energia.
Adamo colse della frutta dall'albero della conoscenza
poi l'ultima mela cadde sulla testa
procurando un ematoma a Newton.

Non sono parole mie... sto solo citando un cantante che ho sempre apprezzato.

Sono più un contadino che un astronomo.
A casa mia il grano si semina quando fa più comodo a chi ha il trattore.
Non viene certo preso un giorno a caso dell'anno, ma malgrado la gran precisione del calendario neanche c'è un giorno prefissato con precisione.
Inoltre l'attenzione è riportata soprattutto alle previsioni metereologiche, il terreno è impraticabile dopo una pioggia, e sarebbe impossibile seminare, l'ideale sarebbe seminare poco prima che arrivi la pioggia, e a meno che le cose non adassero diversamente nei millenni passati, dovrei supporre seminare nel mese giusto e compatibilmente con il tempo sia più importante che cominciare la semina in un giorno pre-determinato.
Certo prima del trattore ci voleva più mano d'opera, ma anche più giorni lavorativi..., e sarebbe stato più importante riconoscere il periodo giusto, ciononostante non farei l'uomo comune egiziano così stupido da essere incapace di calcolare il tempo in modo tale da non sbagliare grossolanamente.
Anche perchè come ho detto, dalle mie parti si continua a guardare il cielo (senza nessuna conoscenza astronomica) per decidere quando fare la semina.
Oltretutto in campagna quando qualcuno comincia a lavorare agli altri è evidente.. e così basterebbe un solo contadino più furbo...
Fosse bastato questo credo i contadini si sarebbero emancipati dai faraoni.
Ma oggi anche se abbiamo un calendario continuano a esserci re, presidenti della repubblica, e presidenti del consiglio.
Il calendario non ha ancora risolto questo piccolo grande problema
Inviato il: 12/9/2006 15:26
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  •  Alexandros
      Alexandros
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#127
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Citazione:

Santaruina ha scritto:

Google in questo caso non aiuta.

Google non aiuta perchè non può aiutare. E non potrebbe nemmeno qualsiasi ricercatore accademico o meno, semplicemente perchè non sussiste alcuna connessione.
I magi sono persiani, sacerdoti di Ahura Mazda, Melchisedech era cananeo, o meglio, misto cananeo-hurrita (quindi semita-indeuropeo), adoratore del sommo dio di Canaan (El-Elyon = "Dio Altissimo" = Saturno, "quello con l'orbita più alta": v. Porfirio, Lattanzio, Filone da Biblos, Eusebio, Plutarco, Quinto Rufo, Diodoro ed un'infinità di altre testimonianze), ed egli stesso legato ad un qualche culto di Giove.
Il riferimento a questi due pianeti è interessante; il loro moto combinato produce il grafema che sarà noto come "stella di David". A proposito di doppie connessioni, da rimarcare anche che il pentagramma (il "sigillo di Salomone") fosse già simbolo di Gerusalemme / Urusalim / Salem sin da epoca assai antica.

I magi rientrano nella storia per due motivi fondamentali.
1) testi avestici (compilati in era volgare, ma risalenti a 500 anni prima quantomeno) parlavano di eventi come la stella che annuncia il messia; alcuni apocrifi come il vangelo arabo-siriano attestano Zarathustra come profeta di un messia di Israele, e la cosa fu attestata da scrittori cristiani come Africano. E' comunque interessante che gli stessi persiani, però, si rifacessero agli induisti, in queste profezie.
2) l'influsso esercitato dal mazdeismo sull'"ebraismo" dopo la liberazione da Babilonia da parte di Ciro.

Gli ebrei... al tempo di "Abramo" (che è un nome eponimo: tant'è vero che lo ritroviamo in tavolette provenienti da Ebla e Mari risalenti a circa 1000 anni prima del suo presunto tempo) si chiamavano habiru / hibrum / hiberim (donde "ebrei"); così fino all'epoca di Amarna. Si trattava di una formazione semita con influssi indeuropei (forse affini a quelli che saranno noti in seguito come urartei, nell'attuale Kurdistan), forse proveniente dall'attuale zona di Urfa (Kurdistan).
Inviato il: 12/9/2006 15:38
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#128
Sono certo di non sapere
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C'è da dire che noi,con tutte le tecnologie di cui disponiamo,siamo arrivati secondi a scoprire l'esistenza del decimo pianeta che sarebbe il nibiru dei sumeri il pianeta dell'incrocio
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 12/9/2006 18:51
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  •  Descartes
      Descartes
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#129
Dubito ormai di tutto
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Alexandros, visto che sembri molto preparato: sto cercando di capire il simbolismo astronomico che si cela dietro ai grani del rosario cristiano (ma anche quello indiano):



Tu hai qualche idea? Il periodo dell'anno del mese mariano e il numero dei grani dovrebbero essere un indizio, ma non riesco decodificarlo... tu ne sai qualcosa?

Edit: la Cappella del Rosario (chiesa eretta nel 1431) è un ottimo punto di partenza, essendo piena di affreschi di chiaro significato astrologico:



http://www.ilmarescalco.it/dati/crosario/crosario1.html
Inviato il: 12/9/2006 19:24
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  •  Davide71
      Davide71
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#130
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Ciao Alexandros: noto che tu hai una fenomenale serie di conoscenze. ma non riesci a calarti nella mente delle persone.
Se un sacerdote egizio scopre che Sirio, quando assume una certa posizione, annuncia le piene del Nilo, non ha nessun interesse a fabbricare un mito che lo "spieghi" perchè non c'è nulla da spiegare!
Potresti sempre pensare che lo fa per "stupire e indottrinare" le masse. Ma ti assicuro che se qualcuno ti dice: "fra una settimana c'è l'alluvione" ed essa si verifica l'effetto è molto più stupefaente!
I sacerdoti si occupavano di regolare il lavoro dei campi, ma non solo.
In ogni caso i contadini seguomo la Luna. Anch'io ho un orto, e faccio lo stesso.
Voi siete convinti che non vi sia nessuna relazione fra le fasi lunari e i cambiamenti metereologici, ma la mia esperienza mi dice altrimenti. Non posso dire che la relazione sia causale, ma piuttosto essa costituisce un "segnale".
Posso anche capire, poi, che per regolare il lavoro dei campi possono essere importanti il Sole e Sirio, ma i pianeti? Chi se ne frega dei pianeti, se fossero solo dei sassi scagliati nel Cielo? Perchè costruire un candeliere a 7 braccia per ricordare il numero dei pianeti?
_________________
Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 13/9/2006 13:01
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  •  Alexandros
      Alexandros
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#131
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao Alexandros: noto che tu hai una fenomenale serie di conoscenze. ma non riesci a calarti nella mente delle persone.

No? Vediamo...
Citazione:
Se un sacerdote egizio scopre che Sirio, quando assume una certa posizione, annuncia le piene del Nilo, non ha nessun interesse a fabbricare un mito che lo "spieghi" perchè non c'è nulla da spiegare!

Ma sai, se io invece compilo il mito di Osiride, basato sulla trasposizione del moto eliaco di Sirio in relazione al settore di Sah (Orione), e lo faccio circolare, mi sa proprio che siamo nel caso opposto. Viceversa, non avrei scritto nulla; mi sarei limitato a tenere i miei papiri pieni di osservazioni astronomiche al chiuso dei templi. Nondimeno, erano miti così diffusi, da essere risaputi fuori dei confini dell'Egitto.

Citazione:
Potresti sempre pensare che lo fa per "stupire e indottrinare" le masse.

Lo fanno per avere un supporto mnemonico, facilmente ricordabile, anzichè spoglie elaborazioni di calcolo, e questo è indipendente dall'audience cui erano dirette le compilazioni; a loro i miti, ai sacerdoti la realtà. I Veda includono svariate (anzi, una quantità stratosfericamente abnorme) cifrature astronomiche sotto forma di metafore assai elaborate, ma comunque comprensibili agli "addetti ai lavori"; nonostante ciò, se non avessero voluto mettere al corrente la gente, chiunque sia stato l'obiettivo, non avrebbero di certo scritto i Veda. Proprio il fatto che dovevano far circolare qualcosa di cifrato, è la prova più lampante di questa necessità indotta.

Citazione:
Voi siete convinti che non vi sia nessuna relazione fra le fasi lunari e i cambiamenti metereologici, ma la mia esperienza mi dice altrimenti. Non posso dire che la relazione sia causale, ma piuttosto essa costituisce un "segnale".

Questo l'avevo già sottolineato parlando di Esiodo.

Citazione:
Posso anche capire, poi, che per regolare il lavoro dei campi possono essere importanti il Sole e Sirio, ma i pianeti? Chi se ne frega dei pianeti, se fossero solo dei sassi scagliati nel Cielo? Perchè costruire un candeliere a 7 braccia per ricordare il numero dei pianeti?

Frega molto. I pianeti, a prescindere da Sole e Luna, sono i puntatori (le "lancette") del quadrante costituito dallo zodiaco; se non si capisce questo, non si può pretendere di capire tutto il resto. Dalla posizione dei pianeti i sacerdoti caldei predicevano il futuro al re ed alla comunità. I persiani avevano stabilito che i pianeti fossero le schiere di Ahrimane, e lo zodiaco quelle di Mazda. Ed avevano persino tratto un oroscopo, nel Bundahisn (il commentario dell'Avesta), per indicare il momento in cui era avvenuta la "creazione del mondo". Pensa te...
Quanto alla menorah, ti sono state portate diverse nozioni; ti è stato anche detto che antichi scrittori ebrei e cristiani di un certo calibro confermavano la cosa. Non capisco quindi cosa tu possa avere ancora da obiettare. Che sia "assurdo" per noi, è un conto; quel che importa è che ci credessero in passato. Così come il fatto che siano nozioni sapute a pochi, non autorizza chi ne è digiuno a dire che si tratti di fregnacce.
Inviato il: 16/9/2006 21:34
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  •  Alexandros
      Alexandros
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#132
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Il rosario, perlomeno quello induista, ha 108 grani, che è un numero precessionale, o quantomeno legato a costanti a carattere comunque numerico di tipo misterico. Quello cristiano non saprei dirti; ha 50 grani (5 "decadi"), ma il numero delle settimane in un anno solare è 52.
Inviato il: 16/9/2006 21:48
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  •  Davide71
      Davide71
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#133
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Senti Alexandros, non è molto più facile pensare che loro "disegnassero" nel Cielo i loro miti per vederseli rappresentati?
Per esempio gli antichi hanno sempre considerato la Stella Polare come una di una costellazone di sette stelle, che attualmente é l'Orsa Maggiore, ma in precedenza erano altri gruppi di stelle. Le ragioni per cui raggruppavano le stelle in costellazioni sono di ordine sicuramente mnemotecnico.
Perchè scegliere costantemente un gruppo di sette stelle? Guénon spiega, appunto ne "I simboli della scienza sacra" (quello che dici di avere letto) che tali sette stelle rappresentano i 6 "reggitori" dei cicli precednti al nostro più il reggitore del ciclo attuale.
D'altra parte tu stesso affermi che gli antichi studiavano il moto dei pianeti per predire il futuro! Quindi loro non erano interessati al moto in sé, ma alle 'conseguenze' che tale moto generava nel nostro mondo. I loro miti servivano appunto a spiegare tali conseguenze, ma non solo! Nulla impediva di rappresentare dei fatti 'storici', come nel caso delle sette stelle polari.
Infine, nel caso della Menorah, io mi trovo abbastanza perplesso. I bracci sono uniti a due a due, a parte quello centrale; per me rappresentano i 6 colori, più quello centrale, il 'settimo'. La forma è paragonabile ad un arcobaleno...
Può anche rappresentare appunto le sette stelle polari. Può anche rappresentare tutte queste cose assieme! Perché no? Bisognerebbe sapere quale significato aveva la Menorah per chi lo ha fabbricato.
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Ti ripeto, se ci fosse stato bisogno di un linguaggio cifrato, bastava mantenere le osservazioni in forma matematica il cui linguaggio può essere compreso in ogni parte del mondo da 'gli addetti ai lavori', come succede oggi.
Se vi è un interesse a diffondere il mito è perché si vuole diffondere il significato che viene attribuito a quel moto. Significato che può anche essere condiviso dalle masse, che lo leggeranno come una favola.

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In generale io non contesto le tue nozioni, dico solo che dietro al mito c'è un qualcosa di molto più profondo delle indicazioni sulla posizione degli oggetti celesti.
_________________
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Inviato il: 19/9/2006 12:00
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  •  ciccio5
      ciccio5
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#134
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\Ti ripeto, se ci fosse stato bisogno di un linguaggio cifrato, bastava mantenere le osservazioni in forma matematica il cui linguaggio può essere compreso in ogni parte del mondo da 'gli addetti ai lavori', come succede oggi.\

di sicuro si eliminerebbero tantissime interpretazioni soggettivissime.
Io ho l`impressione che e` difficle trovare (diciamo cosi`) due credenti che la pensino allo stesso modo, fateci caso.

Ognuno ha una religione propria e l`illusione di appartenere ad un unico corpo.
(ovviamente secondo me)
_________________
E`difficile sapere cosa sia la verita`
ma a volte e` molto facile riconoscere una falsita`- Albert Einstein
Inviato il: 19/9/2006 12:20
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#135
Mi sento vacillare
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Citazione:

di sicuro si eliminerebbero tantissime interpretazioni soggettivissime.

Finirebbe la Libertà

Citazione:

Io ho l`impressione che e` difficle trovare (diciamo cosi`) due credenti che la pensino allo stesso modo, fateci caso.

Hai notato una gran bella cosa, 2 persone che la pensano esattamente nello stesso modo si trovano solo dentro gruppi che indottrinano e diventano fondamentalisti, insomma nelle dittature politiche o religiose o scientifiche che siano.

Esiste quel che è e che non ha bisogno di commenti o giustificazione, è e basta.
Poi esistono quelli che tentano di capira cosa è e cosa non è, escludere a priori dei punti di vista perchè sembrano assurdi o troppo lontani dal proprio, non è certo il miglior modo per capire ciò che è.

Come Davide, neanch'io contesto le informazioni, preziose, che Alexandros e Descartes riportano.
Solo vedo (anche) molto altro che non semplici studi astronomici.
Inviato il: 19/9/2006 12:42
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  •  ciccio5
      ciccio5
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#136
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\Hai notato una gran bella cosa\

allora ammetterai che esiste una religione per ogni credente, quindi tutti possiamo definirci credenti o atei secondo quanto capito da quello che dici (ma puo` darsi che io non abbia capito bene).

\Esiste quel che è e che non ha bisogno di commenti o giustificazione, è e basta.
Poi esistono quelli che tentano di capira cosa è e cosa non è, escludere a priori dei punti di vista perchè sembrano assurdi o troppo lontani dal proprio, non è certo il miglior modo per capire ciò che è.\

\Suona bene, ma mi sembra un pò campata in aria\
come dice Satirus
_________________
E`difficile sapere cosa sia la verita`
ma a volte e` molto facile riconoscere una falsita`- Albert Einstein
Inviato il: 19/9/2006 12:53
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  •  Ramingo
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#137
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Santa,qualche tempo fà un "altro"(mi sà che era un muratore...) amico mi fece notare il sacerdozio universale di Melkisedech e dei Magi.Il collegamento con la Tradizione.
Quindi iniziai a leggere quanto più potevo in materia.
Ma mi sono arenato con Mike Plato,che scrive anche su Hera Magazine...
Ne sai qualcosa!?
A me pizzica il "senso di ragno" quando lo leggo...ma continuo a leggerlo...
_________________
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 19/9/2006 12:59
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#138
Mi sento vacillare
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Ciccio ti ho già detto che secondo me anche tu stai percorrendo una tua strada, l'importante è non imporla agli altri e non denigrare quelle degli altri (almeno fintanto che questi non stiano per seguire una loro strada violando le tue libertà).
Fin tanto che sai apprezzare e commuoverti davanti un arcobaleno, sei felice, beh che vuoi di più dalla vita? Perchè mai dovresti cambiare strada? Rispetta quelle degli altri e campi 100 anni.
Continuo a stare su lc perchè sebbene qualcuno sia convinto che a leggere certe informazioni sensazionali dovrei diventare prima confuso e poi cambiare opinione per quella di qualcun altro, conoscere le opinioni altrui, e tentare di apprezzarle per quel che valgono, mi arricchisce.
Inviato il: 19/9/2006 13:40
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  •  Descartes
      Descartes
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#139
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Infine, nel caso della Menorah, io mi trovo abbastanza perplesso. I bracci sono uniti a due a due, a parte quello centrale; per me rappresentano i 6 colori, più quello centrale, il 'settimo'. La forma è paragonabile ad un arcobaleno...
Può anche rappresentare appunto le sette stelle polari. Può anche rappresentare tutte queste cose assieme! Perché no? Bisognerebbe sapere quale significato aveva la Menorah per chi lo ha fabbricato.


E lo sappiamo infatti. Rappresentano i sette corpi celesti mobili conosciuti allora.
Ce lo dice Flavius Josephus, storico ebreo vissuto al tempo di Cristo, nella sua opera Antiquities.

Citazione:

Josephus informs us that the seven branches of the menorah there symbolize the seven planets[27] then known (among which were counted the sun and moon). He adds that the twelve loaves of the bread of the Presence embody the signs of the zodiac. Some of Jewish writers of the period, such as Artapanus and Pseudo-Eupolemus[28], went so far as to ascribe the discovery of astrology to the patriarch Abraham. Likewise 1 Enoch makes Enoch himself the discoverer and revealer of this kind of knowledge.[29]


http://www.geocities.com/Athens/Atrium/3678/Gnosis/jewish2.htm

Il testo esatto di Josephus è questo (libro III, 6:7):

Citazione:

It was' made with its knops, and lilies, and pomegranates, and bowls (which ornaments amounted to seventy in all); by which means the shaft elevated itself on high from a single base, and spread itself into as many branches as there are planets, including the sun among them. It terminated in seven heads, in one row, all standing parallel to one another; and these branches carried seven lamps, one by one, in imitation of the number of the planets. These lamps looked to the east and to the south, the candlestick being situate obliquely.

http://www.ccel.org/j/josephus/works/ant-3.htm
Inviato il: 19/9/2006 13:52
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#140
Sono certo di non sapere
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Ciao Ramingo

confesso che non conoscevo Mike Plato, così ho cercato qualcosa in giro.
E' un personaggio interessante, se non altro perchè si presenta in questo modo:

Sono un ricercatore sincretista legato alla TRADIZIONE PRIMORDIALE.

Da quello che ho letto di lui ha una grande cultura sulle tematiche esoteriche, ma l'idea di fondo è che tenda a fare un po' di "confusione".
Leggendo di tali temi, bisogna sempre affrontare con grande senso critico coloro che "parlano difficile".

Per quanto riguarda melchisedek e i magi, sono effettivamente la chiave per comprendere la radice "tradizionale dell'ebraismo e del cristianesimo.

Nella rete non si trova granchè, forse colui che meglio ha trattato l'argomento è il solito Guénon nel Re del Mondo.

Interessante anche un libro alquanto divulgativo ma per nulla disprezzabile di Fabio Ragno, "Iniziazione ai miti della storia. Frammenti di una storia perduta", che si legge piacevolmente ed introduce a temi degni di essere approfonditi.

Blessed be
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Inviato il: 19/9/2006 14:49
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  •  Alexandros
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#141
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
Senti Alexandros, non è molto più facile pensare che loro "disegnassero" nel Cielo i loro miti per vederseli rappresentati?

Certamente le costellazioni zodiacali in primo luogo, sono state concepite come estensione di una necessità di rappresentazione. Così come dici, osservo attinenza con ciò che in fondo ho tentato di dire io. I miti (non tutti; non tutti hanno sfondo astrale) erano un tentativo di trasporre in chiave meno "arida" i moti celesti. Prendi ad es. quello di Orione; c'è differenza tra il trasferire i meccanismi del racconto in chiave poeticizzata (lo scorpione inviato da Artemide ecc), e renderli nudi e crudi (lo Scorpione che subentra ad Orione in fase di paran ecc.).

Citazione:
Per esempio gli antichi hanno sempre considerato la Stella Polare come una di una costellazone di sette stelle, che attualmente é l'Orsa Maggiore, ma in precedenza erano altri gruppi di stelle. Le ragioni per cui raggruppavano le stelle in costellazioni sono di ordine sicuramente mnemotecnico.

Questo è vero. Dall'altro lato, però, si riscontra qualcosa di estremamente singolare; laddove molte culture nel caso specifico hanno intessuto miti di dinamica astronomica un po' differenti gli uni dagli altri, quasi tutte hanno definito l'orsa come tale, o come mestolo, o come tigre bianca. Ciò che non variava (e non poteva, era il senso del meccanismo, uguale a tutte le latitudini.

Citazione:
Perchè scegliere costantemente un gruppo di sette stelle? Guénon spiega, appunto ne "I simboli della scienza sacra" (quello che dici di avere letto) che tali sette stelle rappresentano i 6 "reggitori" dei cicli precednti al nostro più il reggitore del ciclo attuale.

Questa "spiegazione" è più "mistica" che dinamica, quindi poco attinente col senso che avrebbero potuto dare ad es. gli algonkini all'orsa (che difatti era un pettirosso) nel loro mito. Se passiamo ad es. ai maya, l'orsa erano sette pappagalli; il numero 7 ha un forte significato simbolico che però è d'estrazione astrale; sette sono i giorni, sette i pianeti allora noti, ecc. Il discorso dei "reggitori" (più collegabili a fattori di tipo eonico che non astronomico standard), è un concetto troppo "evoluto" (e sicuramente cervellotico) per potere essere stato impegato dagli arunta o dagli algonkini o da altre culture che possedevano si dei miti astrali, ma non un background psico-sociale tale da evolvere il significato pratico in uno misterizzato.

Citazione:
D'altra parte tu stesso affermi che gli antichi studiavano il moto dei pianeti per predire il futuro!

Sicuramente. Sulla base di ciò che ci dice Esiodo ad es. (ma anche parecchie tavolette assiro-babilonesi), il contadino tra i greci ed il sacerdote tra i mesopotamici, avevano questo compito. Che poi ci riuscissero, è un altro conto; ci credevano, stop.

Citazione:
Quindi loro non erano interessati al moto in sé, ma alle 'conseguenze' che tale moto generava nel nostro mondo. I loro miti servivano appunto a spiegare tali conseguenze, ma non solo! Nulla impediva di rappresentare dei fatti 'storici', come nel caso delle sette stelle polari.

I fatti "storici", casomai, erano subordinati al "presagio" tratto dalle configurazioni stellari. Così credevano i caldei. Quel che dici è una concezione cristiana; infatti, i cristiani capovolsero la cosa, per evitare di subordinare dio ai moti celesti, e che i credenti si versassero nell'astronomia anzichè nella fede in dio (così diceva Agostino). Per molti padri - che pure rimasero cultori d'astrologia in "segreto" - le stelle non influenzavano la storia (che era dovuta all'intervento di dio), ma la predicevano.

Citazione:
Infine, nel caso della Menorah, io mi trovo abbastanza perplesso. I bracci sono uniti a due a due, a parte quello centrale; per me rappresentano i 6 colori, più quello centrale, il 'settimo'. La forma è paragonabile ad un arcobaleno...

Davide, ciò che credi tu, scusami, ma è personale, ergo irrilevante. Ho già esplicitato (e te ne hanno dato conferma altri) che la menorah simboleggiava i sette pianeti; non è una cosa che mi sono tirato fuori io dal cilindro. Ciò lo diceva un ebreo, ex sacerdote per giunta, come Giuseppe Flavio (quello del famigerato testimonium flavianum, per intenderci). Se intendevano pure "altro", non ce l'hanno detto; congetturare è dunque tempo perso.

Citazione:
Ti ripeto, se ci fosse stato bisogno di un linguaggio cifrato, bastava mantenere le osservazioni in forma matematica il cui linguaggio può essere compreso in ogni parte del mondo da 'gli addetti ai lavori', come succede oggi.
Se vi è un interesse a diffondere il mito è perché si vuole diffondere il significato che viene attribuito a quel moto. Significato che può anche essere condiviso dalle masse, che lo leggeranno come una favola.

Ti ripeto, facendoti un altro esempio, chi ha preservato i documenti pagani furono monaci cristiani, che onde evitare di bruciarli, ne nascosero parecchi. Se queste opere non avessero avuto un valore intrinseco, sarebbero andate perdute; il monaco, scrupoloso e rispettoso in un certo senso, come qualsiasi letterato, ha contravvenuto agli ordini del superiore e li ha nascosti anzichè bruciarli. Quelle opere erano consultabili al circolo dei monaci ed ai cristiani dotti che scrivevano per il pubblico; quando costoro scrivevano cose rivolte alla gente, includevano quelle fonti, alcune delle quali citate, altre no. Se qualche pagano avesse avuto ricordo delle fonti, avrebbe riconosciuto le citazioni senza autore; ed il motivo è chiaro. A riconoscerle erano invece i nuovi dotti; quegli stessi che, tra l'altro, ci hanno tramandato il modo in cui pensavano astralmente i pagani. In molti padri della chiesa ci sono così tante nozioni astrali pagane, da far paura.
Stesso dicasi col mito. Il mito di Gilgamesh, ad esempio, contiene così tanti riferimenti astronomici da risultare pazzesco. Eppure, era un mito noto in ogni parte del mondo di allora, al punto che ne ritroviamo COPIE persino tra gli hittiti.

Citazione:
In generale io non contesto le tue nozioni, dico solo che dietro al mito c'è un qualcosa di molto più profondo delle indicazioni sulla posizione degli oggetti celesti.

Il problema è un altro, se mi permetti, ed è un problema scontato: è che le nozioni ti provengono da un altro che scrive su un forum, non da qualche "autorità" che scrive sui libri...
Inviato il: 19/9/2006 16:24
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#142
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Grazie Santa,
leggerò il libro consigliato....benedetta insonnia
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La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 19/9/2006 17:02
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  •  ciccio5
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#143
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\l'importante è non imporla agli altri \
ti confesso che spesso sarei tentato d`imporla, per poterli salvare da un condizionamento che li rende ciechi nei confronti di una visione della realta` reale

Ma poi mi rendo conto di non poterlo fare e quindi li sopporto



\Rispetta quelle degli altri e campi 100 anni\

mi pare una minaccia

e cmq io per arrivare ai cento mi bevo la birra

\conoscere le opinioni altrui, e tentare di apprezzarle per quel che valgono, mi arricchisce\
per me e` lo stesso: ovviamente mi riferisco alle idee di atei ed agnostici.
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E`difficile sapere cosa sia la verita`
ma a volte e` molto facile riconoscere una falsita`- Albert Einstein
Inviato il: 19/9/2006 17:20
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#144
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Citazione:

\l'importante è non imporla agli altri \
ti confesso che spesso sarei tentato d`imporla, per poterli salvare da un condizionamento che li rende ciechi nei confronti di una visione della realta` reale
Ma poi mi rendo conto di non poterlo fare e quindi li sopporto

é per questo che ti consiglio di non farlo, perchè a volte ci tenti, non tentare di "salvare" gli altri dall'"inferno", è esattamente quello che a te non garberebbe se lo facesse un sacerdote che ti venisse a bussare fino a casa per raccontarti la sua verità.

Citazione:

\Rispetta quelle degli altri e campi 100 anni\
mi pare una minaccia

si altrimenti arriva un virus nel tuo pc

Citazione:

e cmq io per arrivare ai cento mi bevo la birra
Citazione:

Non so se funziona, ma questo sistema lo utilizzo anch'io, preferibilmente nera. Altrimenti mi accontento delle rosse. (bionde se di grano).
Citazione:

\conoscere le opinioni altrui, e tentare di apprezzarle per quel che valgono, mi arricchisce\
per me e` lo stesso: ovviamente mi riferisco alle idee di atei ed agnostici.

Non sai che ti perdi a non tentare di farti arricchire da quelle di tutti :)
Inviato il: 19/9/2006 18:28
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  •  Davide71
      Davide71
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#145
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Citazione:
I miti (non tutti; non tutti hanno sfondo astrale) erano un tentativo di trasporre in chiave meno "arida" i moti celesti.


Secondo te gli antichi fabbricavano miti per rendere più interessante lo studio dei moti celesti? Non lo trovi un po' assurdo? Mi spiegherò meglio in seguito.

Citazione:
il numero 7 ha un forte significato simbolico che però è d'estrazione astrale; sette sono i giorni, sette i pianeti allora noti


Esistono altri numeri di forte significato astrale. Perché in tutti i luoghi e in tutte le epoche si é ricorso così sovente al numero 7? Perché il numero 7 ha un significato "polare"! La spiegazione di Guénon non è mistica ,ma storica.

Citazione:
Sicuramente. Sulla base di ciò che ci dice Esiodo ad es. (ma anche parecchie tavolette assiro-babilonesi), il contadino tra i greci ed il sacerdote tra i mesopotamici, avevano questo compito. Che poi ci riuscissero, è un altro conto; ci credevano, stop.


Appunto, stop. Loro studiavano il moto degli astri con lo scopo di predire il futuro. I miti (alcuni) contenevano le chiavi per effettuare le predizioni. Che tu creda nell'astrologia è irrilevante. L'importante è che ci credessero loro!

Citazione:
Stesso dicasi col mito. Il mito di Gilgamesh, ad esempio, contiene così tanti riferimenti astronomici da risultare pazzesco. Eppure, era un mito noto in ogni parte del mondo di allora, al punto che ne ritroviamo COPIE persino tra gli hittiti.


Perché pensi che la grande diffusione del mito sia a favore della tua tesi e non della mia? Sarebbe come dire che le persone sono molto più interessate all'astronomia che all'astrologia. Ancora oggi sono sicuro che non è così.

Citazione:
Il problema è un altro, se mi permetti, ed è un problema scontato: è che le nozioni ti provengono da un altro che scrive su un forum, non da qualche "autorità" che scrive sui libri...


Trovami qualcuno che scrive sul forum le stesse cose che scrivo io. Per me Guénon (di cui ho letto i libri) è un autorità, ma tu non lo riconosci, come io non riconosco molte delle tue.
Però il rispetto delle autorità non ti esime dall'essere logico. Affermare che gli antichi creassero i miti per "vivacizzare" una materia arida significa disconoscere le regole attraverso le quali si diffonde la scienza. Se la scienza, da quando è vecchio il mondo, ha utilizzato il linguaggio geometrico e matematico per spiegare certe conoscenze, è perché quello è il linguaggio da utilizzare, per quanto arido possa sembrare. Il linguaggio simbolico ha lo scopo di diffondere altre conoscenze. Oltretutto anche la matematica e la geometria sono simboliche e a qualcuno piacciono così come sono. Io stesso, preferisco utilizzare, ove possibile, il linguaggio geometrico-matematico. Non sarà divertente, ma è molto preciso ed efficace.
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Inviato il: 20/9/2006 11:55
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  •  fiammifero
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#146
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Citazione:
Il linguaggio simbolico ha lo scopo di diffondere altre conoscenze. Oltretutto anche la matematica e la geometria sono simboliche e a qualcuno piacciono così come sono.


Chissà cosa vorranno dire questi simboli?
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Inviato il: 20/9/2006 12:34
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  •  ciccio5
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#147
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\Sarebbe come dire che le persone sono molto più interessate all'astronomia che all'astrologia. Ancora oggi sono sicuro che non è così.\

ti credo, anche se le cose stanno cambiando, sempre meno persone si lasciano abbindolare.

\Però il rispetto delle autorità non ti esime dall'essere logico\
non basta dirlo, fallo!!!!

\Oltretutto anche la matematica e la geometria sono simboliche e a qualcuno piacciono così come sono. Io stesso, preferisco utilizzare, ove possibile, il linguaggio geometrico-matematico. Non sarà divertente, ma è molto preciso ed efficace.\
quoto, ma dici sul serio?

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Inviato il: 20/9/2006 13:42
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  •  Alexandros
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#148
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Secondo te gli antichi fabbricavano miti per rendere più interessante lo studio dei moti celesti? Non lo trovi un po' assurdo? Mi spiegherò meglio in seguito.

Non ho detto che era per renderlo "più interessante", o comunque non solo tale. Con "meno arido" si intende qualcosa che, essendo meno ricco di riferimenti numerici diretti (o meglio, non certo tavole astronomiche, ma trasposizioni di moti in chiave discorsiva), risultava meno "pesante per la mente". Ti ho fatto l'esempio del mito di Orione, che è sicuramente più facile da ricordare di una lista astronomica. Senza contare che non è nemmeno detto che la formulazione dei miti fosse comunque esclusivo appannaggio di classi sacerdotali (ad es. tra i greci).

Citazione:
Esistono altri numeri di forte significato astrale.

Quali fra i tanti? 3, 6, 12, 18, 24, 54, 72, 108....?

Citazione:
Perché in tutti i luoghi e in tutte le epoche si é ricorso così sovente al numero 7? Perché il numero 7 ha un significato "polare"!

E sulla base di quali evidenze storiche Guenon può aver asserito ciò?

Citazione:
Appunto, stop. Loro studiavano il moto degli astri con lo scopo di predire il futuro. I miti (alcuni) contenevano le chiavi per effettuare le predizioni. Che tu creda nell'astrologia è irrilevante. L'importante è che ci credessero loro!

Mi pare d'aver detto la stessa cosa, con parole diverse. Quindi?

Citazione:
Perché pensi che la grande diffusione del mito sia a favore della tua tesi e non della mia?

Perchè ne ho le fonti, svariate, concordi. Tu apporti soltanto Guenon.

Citazione:
Sarebbe come dire che le persone sono molto più interessate all'astronomia che all'astrologia. Ancora oggi sono sicuro che non è così.

No guarda, scusa, ma non ti seguo più, in questo modo. Mi sfugge la relazione tra ciò che ho detto e questa tua affermazione sull'astrologia/astronomia.

Citazione:
Il problema è un altro, se mi permetti, ed è un problema scontato: è che le nozioni ti provengono da un altro che scrive su un forum, non da qualche "autorità" che scrive sui libri...

Citazione:
Trovami qualcuno che scrive sul forum le stesse cose che scrivo io. Per me Guénon (di cui ho letto i libri) è un autorità, ma tu non lo riconosci, come io non riconosco molte delle tue.

Si stava parlando di me. IO sarei quel qualcuno. Stavo dicendo che tu rifiuti perchè queste idee non ti provengono da Guenon e simili, ma da me.
Guenon è un'autorità in quale campo? Chi lo riconosce? C'è qualche università che lo ritiene degno oggetto di studio? Ciò che ha scritto ha forse avuto approvazione o eco di conferma da parte di istituzioni e persone sicuramente più preparate? O magari si pensa che l'aver scritto 100 volumi sia condizione necessaria e sufficiente per essere attendibile?
Ed il negare la validità di autori che costituiscono la viva voce di conferma di come la pensavano in passato su questo caso specifico, ti pare una cosa ammissibile e razionale? E per quale motivo? Per il partito preso che non concordano con Guenon? O perchè te le apporto io od altri utenti del forum, e non qualche "sommo maestro" di "discipline" anonime?

Citazione:
Però il rispetto delle autorità non ti esime dall'essere logico.

Molti di voi parlate di "rispetto", che si dovrebbe avere nei confronti di persone di cui non si riconosce la validità, specie in certi settori specifici, nei quali posso rispettare Neugebauer o Faulkner, studiosi veri ed universalmente riconosciuti, ma non certo Guenon (di cui, sinceramente, mi frega ben poco, dato che appunto non è ritenuto un'autorità "la dove si conta"; potrei leggere Guenon tutt'al più per passatempo, ma non nell'idea che potrebbe offrirmi una visione più vera di quella accertata tramite fonti più complete, serie ed accreditate).

Citazione:
Affermare che gli antichi creassero i miti per "vivacizzare" una materia arida significa disconoscere le regole attraverso le quali si diffonde la scienza. Se la scienza, da quando è vecchio il mondo, ha utilizzato il linguaggio geometrico e matematico per spiegare certe conoscenze, è perché quello è il linguaggio da utilizzare, per quanto arido possa sembrare. Il linguaggio simbolico ha lo scopo di diffondere altre conoscenze. Oltretutto anche la matematica e la geometria sono simboliche e a qualcuno piacciono così come sono. Io stesso, preferisco utilizzare, ove possibile, il linguaggio geometrico-matematico. Non sarà divertente, ma è molto preciso ed efficace.

Il fatto che per te non sia "logico", non implica che non lo fosse per chi li costruisse in quel modo. Se dovessimo giudicare gli antichi in base ai nostri metri, dovremmo poter affermare che quel che valeva per loro quanto ad utilità di una data cosa, dovesse valere anche per noi, che siamo espressione di una società più evoluta perlomeno dal punto di vista tecnologico e mediatico. E non avrebbe senso; erano come noi, ma non la pensavano come noi, poichè i loro limiti tecnici erano altri.
Nei miti CI SONO riferimenti matematici, solo che sono CIFRATI e METAFORIZZATI.
Inviato il: 21/9/2006 0:26
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  •  Descartes
      Descartes
Re: L'origine pagana del cristianesimo
#149
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Affermare che gli antichi creassero i miti per "vivacizzare" una materia arida significa disconoscere le regole attraverso le quali si diffonde la scienza.


L'antropomorfizzazione in miti e leggende allegoriche delle conoscenze astronomiche è una pratica che puoi trovare in tutte le culture antiche. Voler rigettare questo dato significa voler negare che i greci raccontassero storie su Apollo (il sole), i romani su Giove (Zeus), Venere (Afrodite), Mercurio (Ermes), etc. in cui questi personaggi addirittura avevano storie d'amore e litigavano tra loro per le cose più vane. E le civiltà del mediterraneo sono poi le meno fantasiose.. vatti a leggere le mitologie cinesi sulle guerre tra le varie costellazioni, dove addirittura le sette stelle del grande carro sono sette guerrieri che combattono contro i sei della costellazione del Nanto (parte della croce del sud). Una storia così interessante che ci hanno fatto perfino il cartone animato Kenshiro.

La cosa davvero strana sarebbe se ci fossero civilità che non avessero codificato le loro cognizioni astronomiche in miti ma solo in considerazioni astratte e scientifiche. Quelle si, sarebbero davvero una scoperta sensazionale.
Inviato il: 21/9/2006 4:45
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  •  Davide71
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Re: L'origine pagana del cristianesimo
#150
Dubito ormai di tutto
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Ciao Descartes, io non contesto assolutamente il legame tra i miti e l'astronomia. Penso però che gli antichi avessero "disegnato nel Cielo" le loro concezioni, piuttosto che "mitizzato" i movimenti astronomici. D'altronde come spiegare altrimenti gli amori tra gli Dei e soprattutto fra Dei e uomini?
Prevengo una possibile risposta: la congiunzione Giove Venere viene rappresentata come un'unione sessuale tra i due dei. Ma perché Giove viene considerato maschio e Venere femmina? E una congiunzione Giove Marte? Non so se Marte avrebbe accettato "quella" rappresentazione.
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Ciao Alexandros, a proposito di Gilgamesh, mi sono dimenticato di chiederti una cosa: Sapresti indicarmi una fonte dove posso verificare i legami astronomici con il mito?
Noto che ci sono state delle incomprensioni (sicuramente da parte mia...) e che i nostri punti di vista non sono tanto lontani come pensavo. Sulla questione dell'autorità di Guénon diventa una questione personale. Ma la sua preparazione sui testi degli antichi è innegabile. Mi risulta anche che sia diventato oggetto di studi universitari, ma la cosa m'interessa poco. M'interessa sapere la verità!
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Inviato il: 21/9/2006 11:34
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