Come è facile di questi tempi sentir dare del matto o considerare strano chi osserva elementari verità intorno a ciò che intesse la nostra vita quotidiana, giacché sul piano psicologico turbano non poco (sintomo forse d'una psicologia di massa alquanto fragile), così sul piano del dibattito ideologico-politico è sufficiente usare espressioni come "dietrologia" o "complottismo" per condurre in porto una operazione di "velamento" - i greci designavano il contrario con alétheia=svelamento=verità - tanto semplice ed automatica quanto subdola: la "dietrologia" non viene indotta dai fatti (non essendo, dunque, più tale), ma i fatti sono dedotti dall'impianto dietrologico, cosicché non esistono più. Ecco un modo di sostituire ai fatti le parole. I fatti nudi e puri, perché l'interpretazione dei fatti è occorsa naturalmente e legittimamente nell'impianto considerato dietrologico. Ma l'operazione che sì è fatta non è stata quella di eliminare dalla scena perché fasulla l'interpretazione, ma di eliminare dalla scena proprio i fatti. Per esempio nel caso dei dirottatori dell' 11/9, di cui non v'è traccia della loro esistenza su quegli aerei. Questo fatto, base della "dietrologia", come d'incanto scompare ed al suo posto compaiono quelli fittizi (velamento) "imposti" senza alcuna difficoltà - vista la compiacenza sempiterna del mass-media - dalle autorità, che fanno da base alla messa in campo di quella operazione propagandistica che fa di tutto il resto dietrologia e complottismo. Alla verità ufficiale occorre la "dietrologia" per poter funzionare.
Ne sa qualcosa questo paese, nel quale non a caso i massmedia si sono dimostrati del tutto compiacenti (servi) circa la verità ufficiale. Non proprio così è andata invece nel resto d'Europa o in Canada. Rammento che il Minoli non è stato affatto 'ingenuo' nell'assecondare i contenuti della trasmissione: già qualche anno fa, primo e solo (mi sembra) in Italia, fece un resoconto 'scientifico' sui fatti ufficiali intorno all'11/9 in uno dei suoi Mixer ed a quanto mi si riferisce l'eroico Meyssan intervistato per una trasmissione di 'otto e mezzo' non fu mai mandato in onda.
Va da sé che la prevalente tradizione politica-culturale sinistroide in questo paese ha agevolato la compiacenza di cui sopra. Come rileva Griffin nel suo '11 settembre', ciò è accaduto anche negli USA. Tale tradizione, per motivi di semplice 'autolegittimazione politica', preferisce compiere l'ennesimo ossequio alla inconsistente teoria dell'imperialismo vedendo nei fatti dell'11/9 una reazione, l'unica possibile, della parte più debole e sfruttata del pianeta, che essa comprende ed intende 'democraticamente' rappresentare, dall'altra, apologeta com'e della teoria del 'primato della politica', aspettando con ansia di far re-indossare la veste keynesiana di buoni amministratori e funzionari statali ai suoi rappresentanti, non può ritenere che la politica si sia ridotta a tanto, a compiere scempiaggini e crimini di tal natura da sempre ed un po' ovunque ma vieppiù di questi tempi, e considerare il fatto che sempre più, forse, i governi si fonderanno sul terrore (creato) per autolegittimarsi, impossibilitati come sono e saranno a far fronte a qualunque problema sociale concernente la vita quotidiana di centinaia di milioni d'uomini in Occidente, da quando - qualche decennio fa - è iniziata un declino economico che pare inarrestabile.
Come comprendere altrimenti che anche lo schieramento della sinistra fa finta di credere, ripetendolo di continuo, che il più grosso problema dei nostri tempi sarebbe quel nuovo nemico fittizio chiamato terrorismo. Sembra di sentir parlare un generale della NATO, in pubblico ovviamente.

giuseppe sottile, curatore del sito www.countdownnet.info , nel quale da subito si è accettata - nei nostri links e nonostante la natura specificamente economica del sito - la versione dei pazzi cospirazionisti.

Sono tutte trasmissioni di parte che mascherano la realta!