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   Sezione Operativa 11 Settembre
  Alcune considerazioni dopo la puntata di Matrix su l’11 settembre.

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Alcune considerazioni dopo la puntata di Matrix su l’11 settembre.
#1
So tutto
Iscritto il: 18/11/2005
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Non possiamo farne a meno, all’indomani della puntata di Matrix noi “complottisti e contro-informatori” sentiamo la necessità di esporre, ognuno a modo proprio, le nostre sensazioni su quanto visto; la prima sicuramente positiva, possiamo infatti dire che il velo, se non si è rotto, almeno si sta schiudendo, ovvero che finalmente dopo 5 anni di torpore, il grande pubblico viene a conoscenza di possibili “altre verità” su quel giorno maledetto; la seconda negativa, in quanto chi, come noi, si prende la briga di informarsi, capire e conoscere, magari sbagliando, magari con superficialità, viene ancora oggi inteso come una specie di negazionista pervertito, con il solo intento di sobillare istinti antiamericani; insomma una sempre maggiore volontà di separare NOI e LORO gli ufficialisti o debunkers (come ho imparato a chiamarli) e gli alternativi o negazionisti. Con la puntata di Matrix credo si aprirà una stagione fitta di confronti con l’altra sponda ed è molto importante non cadere in quelle trappole maestre poste ad arte che il pur esperto Giulietto Chiesa non è riuscito a dribblare. Questo è un manualetto su come impostare il ragionamento per ognuno di NOI che in incontri ufficiali, radio, TV, spiaggie si trova a parlare di questi argomenti.
a) Un dialogo sereno e civile è possibile, questo va detto e ripetuto, l’antipatia che NOI spesso suscitiamo nasce molte volte dalla considerazione nel nostro interlocutore che si viaggi con la verità in tasca e che questa è troppo preziosa o scomoda da rivelare, un atteggiamento superbo.
b) La verità non esiste, allora chi ha organizzato perché lo ha fatto: non lo so, nessuno lo sa, non si saprà mai, questa è l’unica risposta possibile, in quanto nessuno può essere sicuro di detenere la verità assoluta sullo svolgersi degli eventi.
c) La versione ufficiale è lacunosa, per questo nascono verità alternative, nessuno ha prodotto altre versioni sugli attentati di ATOCHA o di LONDRA, le altre versioni o visioni si nutrono della vacuità delle versioni ufficiali, vedi commissione Warren & Co.
d) L’11 settembre è un UNICUM nella storia dell’ umanità, non c’è storia non ci sono confronti con altri eventi simili, fate caso che in ogni avvenimento di cronaca, dopo la descrizione di quanto è avvenuto il redattore di turno cita sempre una statistica riferita all’evento: è stata borseggiata una signora, è la sesta in un mese (scusate l’esempio). Questo per il 911 non è possibile, quanti grattacieli sono crollati nella storia a causa di collisioni con aerei di linea, nessuno, quindi sono lecite tutte le considerazioni in merito, chi è certo che un aereo schiantandosi contro un grattacielo ne provochi inequivocabilmente il crollo, si sbaglia, perché la prova di ciò non esiste, si può sostenere che il calore prodotto dall’incendio faccia collassare l’edificio o parimenti si può sostenere che il crollo può essere stato indotto da altri fattori.
e) Pari dignità, puntare sul fatto che tutte le versioni hanno pari diritto di esposizione, è un punto di partenza fondamentale su cui costruire un ragionamento solido.
f) Il terrorismo è l’arma dei paesi poveri, questa è una verità incontrovertibile, negare la versione ufficiale viene spesso intesa (da persone becere ed ignoranti) come una sinistrorsa difesa della Palestina e implicitamente un attacco a Israele oltre ad altri stereotipi. Bisogna partire dalla comune considerazione che il terrorismo nella sua tragicità è estremamente SEMPLICE, nell’ organizzare, programmare e realizzare i propri attentati; bombe piazzate in posti affollati o attentati kamikaze. Il 911 di contro, è invece il trionfo dell’organizzazione meticolosa, attentati in sequenza perfetta – stacco transponder 1° aereo, partenza secondo aereo, collisione 1° aereo, stacco transponder 2° aereo e così via – 3 ore di terrore in sequenza perfetta, senza un intoppo, senza un problema, senza un intervento di chicchessia. Un investimento sicuramente oneroso in termini di costi e risorse umane, una gestione complessa di uomini e mezzi, che ha richiesto almeno un anno e più per la sua organizzazione, il tutto per raggiungere l’obiettivo (riuscito perfettamente) di terrorizzare il mondo.
g) Tutti abbiamo avuto paura, anche il più accanito debunkers quel giorno ha avuto paura, ognuno di noi si è reso conto che stava accadendo qualcosa di incredibilmente straordinario, qualcosa che avrebbe cambiato il mondo per sempre, capire non vuol dire negare, portare elementi di discussione è un vantaggio per tutti perché rappresenta un arricchimento di notizie ed informazioni utile nel tentativo di capirci qualcosa, senza cadere nella trappola del vero, falso – giusto, sbagliato, ognuno ha il diritto di poter esprimere la propria visione sempre in forma di opinione mai come verità pura.
h) Concordiamo, questo deve essere il punto di arrivo. Un altro grande caso controverso della storia è sicuramente l’attentato a JFK, dopo anni di scontri tra warrenisti e complottisti, si è faticosamente arrivati ad un punto comune, ovvero quel giorno a Dallas, in qualunque modo sia avvenuto l’omicidio sicuramente le forze armate statunitensi sono state quiescenti. Per caso (warrenisti) o per necessità (complottisti), sicuramente qualcosa nei sistemi di sicurezza quel giorno non ha funzionato. Questo, pure per il 911, rappresenta secondo me il primo punto di contatto con i debunkers, trovare conforto reciproco nel sostenere univocamente che in ogni caso, con buona pace degli attentatori, qualcosa nei complessi sistemi di sicurezza statunitensi non ha funzionato, si è inceppato pericolosamente. Le maglie dei sistemi di sicurezza hanno lasciato passare in 3 ore 4 aerei fuori rotta e senza controllo per i cieli della west coast, un qualunque attentato per complesso che sia, non può contare su tanta fortuna.


Maurizio CERAUDO
Inviato il: 31/5/2006 11:56
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