Anche in fatto di storia P.A. pecca di semplicismo. Il radar era ancora in fase sperimentale. E la classe politico-militare e soprattutto industriale e scientifico-accademica era come quella attuale, era abbastanza infida, vile, di casta e parassitaria per non tenere in nessunissimo conto il nuovo strumento.
Tutti costoro s'aspettavano prebende e finanziamenti dallo stato. Marconi per primo, lui stesso figlio di nobili, aveva fondato una società di elettronica per accaparrarsi le commesse, e ciò deve aver suscitato invidia e irritazione, tanto che è anche possibile che i responsabili abbiano ignorato o scartato il radar, per pura meschina vendetta.
A quelle vette si ragiona(va) così. E la II guerra mondiale dell'Italia l'ha ampiamente dimostrato.
SENZA CONFINI
N. 12039: "perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e degli apparecchi relativi".
Era il 7 luglio 1897 e a questo numero fu affidato il primo brevetto di Marconi, il fisico che aveva scelto di tutelare i diritti d'autore della sua scoperta. Un fisico italiano che per questo aveva preferito l'Inghilterra, una terra dove le attività commerciali e industriali erano molto sviluppate e dove sarebbe stato più semplice ottenere i mezzi finanziari per perfezionare e lanciare la sua scoperta. E poco dopo, infatti, partì la compagnia Wireless Telegraph and Signal Co. Ltd., che dal 1900 prese il nome di Marconi's Wireless Telegraph. Le trasmissioni senza fili erano dunque anche un'impresa commerciale, oltre che una scoperta, in cui Marconi si rivelò molto abile, scegliedosi i collaboratori più validi. Così nell'autunno dello stesso anno ci fu l'impianto delle prime stazioni fisse ad Alun Bay, sull'isola di Wight, e a Bournermouth, dove grazie ad antenne alte 20 metri fu possibile la trasmissione di segnali a oltre 30 chilometri di distanza. E fu proprio questa la tratta scelta per il primo servizio commerciale della compagnia di Marconi, inaugurato nel 1901
Si distinse soprattutto per il primo aspetto. Tant'è che Marconi, una volta messo a punto il nucleo operativo delle sue strumentazioni per la comunicazioni a distanza senza fili, andò in Inghilterra per depositarne il brevetto. E sempre nel Regno Unito lavorò per migliorare quel primo risultato, per aumentare la distanza di ricezione dei segnali inviati e per eliminare i problemi di interferenza. Ma non lo fece all'interno di un laboratorio di ricerca di una Università, bensì alla Marconi's Wireless Telegraph Co., la società costituita nel 1897, con un capitale iniziale di 100 mila sterline, per sfruttare il brevetto di Marconi in tutto il mondo tranne che in Italia (infatti il fisico offrì all'Italia l'uso gratuito dei suoi brevetti).
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