Re: Corrado Malanga

Inviato da  invisibile il 2/10/2015 5:54:01
alroc

Ho un deja-deja-deja-dejavu

Questa discussione l'abbiamo già fatta, più di una volta.
Ogni volta è leggermente diversa ma alla fine succede sempre la stessa cosa: tu mi metti il muso e dici che non mi parli più

In queste nostre discussioni, io ho già detto molte volte che questa problematica non è che la stiamo affrontando io e te per la prima volta nella storia dell'umanità, ma che esiste da molte migliaia di anni e che NESSUNO è mai riuscito ad arrivare ad una soluzione razionalmente conclusiva.

Citazione:

alroc ha scritto:

Non possiamo sfinirci con discussioni che non portano da nessuna parte.

L'ho detto prima io

Citazione:
Io rispondo alla tua domanda, ma la risposta non ti giunge e la interpreti come contraddizione.

Non è vero che io la interpreto. Tu parli italiano?
Io si e a quello rispondo.

Citazione:

alroc ha scritto:
Citazione:
Essendo qualcosa che "esiste in sé e per sé", non è dipendente dalla percezioni soggettive.


Ed è qui il problema.

La realtà esiste indipendentenente dal soggetto che la osserva?

Secondo la definizione comunemente accettata (bada bene a quello che ho scritto) si.

Lo dice la Treccani.

La Treccani (definizione comunemente accettata) sbaglia?
Assolutamente possibile, ma visto quanto sopra, questo non lo può sapere nessuno.
Un giorno qualcuno troverà il modo di provare inconfutabilmente qualcosa a riguardo?
Può essere anche questo, ma noi, al momento, non lo sappiamo.
Abbi pazienza che ri-arrivo al punto.

Citazione:
La realtà esiste in quanto osservata. Nessun osservatore = nessuna realtà.

Questa è una visione che a livello filosofico e metafisico io accetto e comprendo le implicazioni che ha a livello esistenziale e spirituale, rispetto all'esistenza.

Ma qui non stiamo discutendo a livello filosofico e metafisico, stiamo discutendo razionalmente.

Citazione:
Inoltre, la fisica quantistica ha stravolto il senso di cosa sia la realtà oggettiva: l'osservatore influenza il risultato.

Si, ma questo è applicabile a tutti i piani di esistenza allo stesso modo?

Anche questo non lo sappiamo.

Ed ecco il (solito) punto:

noi stiamo ragionando a livello razionale, ovvero ognuno di noi lo fa con la propria mente razionale.
Questo significa che ogni elemento che ognuno di noi prende in esame, lo avrà acquisito in modo soggettivo e per cui è possibile che ci siano delle differenze di percezione soggettiva.
Inoltre le nostre menti razionali sono anch'esse confinate nella loro soggettività nelle analisi degli elementi presi in esame.

Questa realtà è conosciuta da molti millenni ma la si dimentica spesso.
Il risultato di tale dimenticanza genera ragionamenti illogici e per cui non accettabili razionalmente.

Ogni percezione che venga analizzata dalla mente razionale, ed ogni analisi logica fatta dalla mente razionale, è sempre soggettiva e quindi, per quanto riguarda una supposta realtà oggettiva, la conclusione non potrà mai essere probante a livello oggettivo.

La meccanica quantistica ha provato che l'osservatore cambia la realtà (il fenomeno osservato), ma non ha provato che è l'osservatore che CREA la realtà.
Ha provato che contribuisce alla creazione della realtà. E' diverso.

Infatti se cerchi la particella trovi la particella e se cerchi l'onda trovi l'onda.
Ma nessuno sa se quell'onda o particella osservata esisteva prima, e continuerà ad esistere dopo l'osservazione e nessuno sa se mentre si osserva la particella anche l'onda esiste in una modalità che, con il metodo di osservazione utilizzato in quel momento, non è osservabile.

Tutto questo si spiega in modo molto semplice: siamo individui confinati soggettivamente nelle nostre percezioni a livello razionale, e quindi abbiamo dei limiti soggettivi di percezione e di conseguenza di analisi.

Tutto questo vale a livello razionale.
A livello spirituale, io credo che questo limite è superabile, ma questa è una mia credenza che non posso dimostrare alla tua mente (soggettività).
Ma questo è un altro discorso.

Quindi, SICCOME siamo confinati nelle nostre soggettività, l'unica risposta oggettiva è che non possiamo sapere.

Questo ci porta a chiarire come stanno le cose PER TUTTI NESSUNO ESCLUSO.

Ogni conclusione a cui un essere umano può arrivare sulla natura della realtà, è una credenza.

E questo, pardossamente ma razionalmente, è una realtà oggettiva

Tutto questo accade perché la mente razionale è limitata e qui i suoi limiti si palesano in modo inconfutabile.

Esempio:
Tu dici che la realtà non esiste se non è osservata.
Bene, prendiamo questa ipotesi e verifichiamola.

Io e te stiamo contrabbandando smeraldi dal Brasile al Messico
Voliamo su un piccolo aereo sopra l'amazzonia.
L'aereo cade in una remotissima zona della giungla e noi ci salviamo.
Ci mettiamo in cammino verso nord e ad un certo punto incontriamo una cascata e la osserviamo.

L'acqua di quella cascata che nessuno osserva mai, stava cadendo prima che noi arrivassimo li ad osservarla?
Continuerà a cadere dopo che noi ce ne saremo andati?

Questo nessuno lo sa e nessuno lo saprà mai.

I limiti della soggettività.

Noi possiamo credere o non credere che questo accadeva e che continuerà ad accadere, ma se non stai osservando in quel momento l'acqua che cade, non puoi saperlo.

Stai leggendo queste parole.
Esiste il tuo piede sinistro?

Non lo sai!

Hai portato la tua attenzione (osservazione) sul tuo piede sinistro.
In quel momento esistono queste parole che stavi leggendo?
Non lo sai e non lo puoi sapere.

QUINDI, ogni visione sulla realtà è una credenza.
La definizione della Treccani, dopo millenni di osservazioni e discussioni, è quella che crediamo sia la più appropriata, ma nach'essa è una credenza.
Personalmente, a causa della mia esperienza personale, io credo che sia corretta ma ne io ne nessuno potrà mai dimostrarlo, in quanto tutti limitati dalla nostra soggettività.

Tu credi alla teoria di Malanga, io no e non ci credo perché la mia analisi ha evidenziato una contraddizione logica, contraddizione a cui nessuno a mai risposto

Ne te ne Malanga ne nessuno, potrà mai dimostrare che il mondo è un ologramma e che tu sei Dio-coscienza-creatore, e quindi questa è una CREDENZA.

Vuoi avere questa credenza? E chi ti dice niente, la tua vale la mia, ma se mi vieni a dire che questa non è una credenza ma una "teoria unificante" (e per cui deve essere come minimo logica), poi io la esamino e guarda un po' è venuto fuori che è una cazzata.

Mi spiace alroc, ma questo è oggettivo, perché, se stiamo sul piano razionale, una entità reale non può avere esperienza reale di un mondo non-reale.
Fine.

Se invece mi dici che questa è una questione che non contempla la logica, allora le cose possono cambiare, ma a livello razionale e logico, è una cazzata.

Ciao

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