Re: Corrado Malanga

Inviato da  alroc il 9/1/2014 16:57:34
@Invisibile,
chiarisco alcuni punti:

Il duale esiste in questa realtà. Ci puoi mettere: leggero, pesante, Yin e Yang, etc., qualunque processo che si metta in moto per differenziazione è parte di questa realtà.

Tutta la realtà che ci circonda lavora su due "stati" contrapposti, ma essere immersi in questa realtà non vuol dire necessariamente che essa sia la realtà "vera", per me non è così.

Potrò sembrarti pazza, ma da quando sono nata ho sempre avuto la sensazione che l'informazione che portavo dentro di me fosse discordante con quanto osservavo in giro. La teoria di cui tu parli per me non è riempimento, ma rimembranza più chiara di cose da me già sapute da sempre.

Quindi non mi sono "riempita", ma al contrario ho ricordato in modo più netto ciò che già sapevo.

Citazione:
Se non comprendi cosa sia Yin Yang, non potrai mai capire cosa è il duale. Infatti quello che hai scritto non ha senso, nella realtà. Guarda: come può una cosa che non esiste (l'irrealtà) avere un qualche effetto su qualcosa che esiste (la realtà)? Non può. Invece Yin e Yang hanno effetto uno sull'altro. L'irrealtà può avere effetto su una persona solo se è matta, perché fa tutto da sola.


Quello che ho scritto deriva dal mio percorso che consiste nell'aver riscoperto che ci faccio qui.

Per anni mi sono sentita "estranea" a certi modi di essere, mi sentivo quella fuori posto, diversa, ma poi piano piano ho capito che non stavo sbagliando, stavo semplicemente scoprendo chi ero differenziandomi dal resto.
Questa differenziazione mi ha permesso di comprendere cosa non ero e di partire da questi dati per risalire alla sorgente della mia essenza come essere.

Ebbene! Oggi posso affermare che "la realtà non esiste", nel senso che ho una percezione diversa dei fatti che mi accadono, non ho bisogno di differenziarmi come facevo un tempo. Oggi nel mio animo sono pesante come materia soggetta alla gravità, ma leggera in quanto essere che "galleggia" felice nel proprio cuore. Non ho bisogno di differenziarmi dal divino perchè quella leggerezza interiore è essa stessa capace di esaudire qualunque richiesta io riesca a concepire. Lo hai confermato anche tu rispondendo alla mia affermazione nel precedente post.

Citazione:
Quello che voglio dire è che prima che accada un fatto, dietro c'è una richiesta recondita. La coscienza si "muove" in questo modo e lo affermo perché mi capita sistematicamente.

Anche a me.


Quindi cos'è la relatà?

Per me è illusione. Un "inganno" talmente perfetto da non lasciare dubbi molte volte.
Fino a quando credevo che fosse reale, ero soggetta a momenti di turbamento, perché dentro di me l'informazione continuava a dirmi che non poteva essere tutta qui la vita. Nel momento in cui invece ho scoperto a cosa serviva la realtà, sono riuscita a pacificare le mie contraddizioni.

Posso concepire di vivere una vita normalissima, anonima, semplice, felice, ma avere allo stesso tempo la consapevolezza che queste vicende che si susseguono una dietro l'altra apparentemente senza significato, in realtà costituiscono la "palestra" del mio essere.

Un essere che riscopre ogni giorno chi è. Non c'è un vaso da riempire, non c'è nulla da studiare, ma tutto da ricordare passo dopo passo vivendo

La prima cosa che ho scoperto è che il duale non è una realtà, ma uno strumento per capire tramite differenziazione. Una volta capito il meccanismo, non serve più differenziarsi dagli altri, non ce n'è bisogno. L'altro è parte di te che ricorda.

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