Re: Corrado Malanga

Inviato da  alroc il 16/12/2013 21:24:52
Citazione:

invisibile ha scritto:
Alroc

E' superficiale nell'uso della meditazione nel sottovalutare le "risposte" della mente.

Se una persona che non ha mai fatto meditazione, visualizza delle lampadine colorate, il risultato può essere qualsiasi cosa.

La mente va conosciuta, allenata e disciplinata, dopo si può iniziare.

Con gli occidentali poi, è ridicolo.


Ciao Invisibile! Scusa per il ritardo nella risposta, ma dovevo trovare un po' di tempo per tentare di rispondere in maniera adeguata alla complessità dell'argomento.

Il risultato delle "lampadine colorate" non può dare luogo a "qualsiasi cosa" perché la mente è un lettore di ologrammi e si comporta come tale. La mente, se sollecitata ad operare con stimoli precisi, dà risposte coerenti con il sistema nel quale è inserita, cioè l'ologramma, e risponde a precise regole di simmetria.

"Nell’effettuare migliaia di prove con altrettanti soggetti, ci eravamo resi conto che tutti assegnavano i colori e le posizioni a queste tre sfere, in base a semplici operazioni di simmetria mentale e ci eravamo accorti che, i colori assegnati alle tre entità costituenti la triade, seguivano delle regole precise che potevano essere razionalizzate sulla base delle molteplici osservazioni fatte" (Evideon pag. 2)

E ancora:

"Dunque, siccome tutti i soggetti sottoposti al TCT statico, avevano una percezione interna dell’universo identica, era evidente che tale rappresentazione si basava sull’idea archetipica dell’universo stesso. In quel contesto, ciò che contava, sembrava essere la geometria; le operazioni geometriche che venivano effettuate, all’interno della simulazione mentale, erano rigidamente legate alle regole di simmetria, secondo le quali, tutte le operazioni compiute sembravano avere un senso se legate a tre operatori di simmetria che si individuavano nella traslazione, nella rotazione e nel cambiamento di dimensione [...] La divisione geometrica e colorata era dunque un criterio generale in cui l’uomo ritrovava una rappresentazione dello spazio, tempo, energia cioè della realtà virtuale in cui era inconsciamente immerso. Nel momento però in cui si diceva al soggetto di immaginarsi lo spazio mentale, egli riproduceva, con tutte le regole di simmetria viste sopra, una stanza mentale con le stesse caratteristiche, rappresentativa degli otto ottanti.
Il nostro cervello, in qualche modo, produceva una visione dell’universo virtuale," (Evideon pag. 3)



Nella simulazione la "lettura" delle lampadine è una rappresentazione simbolico-ideica-archetipica dei tre assi di spazio-tempo-energia, cioè all'essenza stessa del nostro universo.

Gli studi di Corrado Malanga cominciano dalle simulazioni mentali, ricavando dei dati statistici ripetibili nell'ordine di migliaia di persone, e prosegue con una unione con le più avanzate teorie di fisica quantistica, dove le "lampadine" sono i vettori su cui è costruito l'universo che vediamo.

Spero di aver risposto in modo comprensibile.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=75&topic_id=7119&post_id=248475