Re: Critica definitiva a chi crede allesistenza degli alieni (o meglio alla versione complottistica

Inviato da  Det.Conan il 31/1/2007 18:06:54
URSS e UFO

Già Stalin, avendo saputo del caso di Roswell nel 1947, aveva cominciato ad interessarsi all'argomento, commissionando un rapporto al responsabile dei primi programmi spaziali Serghiei Koroliev, al matematico Mytislav Keldish, al chimico Alexandr Topciep e a Igor Kurciatov, uno dei padri dell'atomica sovietica. Il verdetto di Koroliev era stato singolare: "Gli UFO non sono un'arma misteriosa degli avversari occidentali dell'URSS e dunque non rappresentano un pericolo per la sicurezza della patria". (2) Se dunque gli UFO non erano americani e quindi terrestri, chi li guidava? Esseri di altri mondi. Ciò che forse poteva essere in contrasto con la religione cristiana, non lo era con il materialismo dialettico. Infatti Marx addirittura prevedeva l'esistenza di altre intelligenze, e anche Mao ne era convinto. E il "cosmista" Bogdanov, celebre romanziere amico di Lenin e ideologo del bolscevismo, vagheggiava perfino una futura realizzazione del comunismo su Marte, chiamato "Stella rossa" (e di una stella rossa le armate sovietiche non portavano il simbolo sul berretto?). Altro cosmista comunista fu poi Platonov, i cui romanzi influenzarono il padre della cosmonautica (segretamente spiritista) Konstantin Ziolkovsky ed il geochimico Vernasky, nelle cui opere si trovano molti brani che preconizzano un'epoca "noosferica" di prossima venuta. Combattuto da Stalin, l'approccio del cosmismo ridivenne pubblico all'epoca dei voli spaziali e della distensione. E forse non è azzardato pensare che proprio la credenza nell'esistenza di altre vite extraterrestri abbia in buona parte incentivato i voli spaziali. Con il sogno inconfessato di portare il marxismo nell'universo. Il Vaticano, in fondo, suggerisce di fare la stessa cosa con il Cristianesimo (3) e non è forse casuale che il primo astronauta sovietico, Gagarin, nel corso del suo viaggio salutasse proprio Nikolai Roerich, noto pittore teosofista e cosmista.

Ufficialmente gli scienziati, disinformati dal regime, si sono mantenuti scettici sull'argomento, più o meno come con i loro colleghi americani. Il 1967 però ha rappresentato un momento di rottura di questa tendenza. Un decreto governativo del 18 ottobre, difatti, dava vita alla Commissione Cosmonautica dell'URSS un organismo incaricato di studiare gli UFO. Cosa poteva aver prodotto un simile cambiamento? Le pressioni di due scienziati e ufologi convinti, i professori Felix Zhigel e Alexandr P. Kazantsev,entusiasti dell'ipotesi aliena e convinti che gli UFO ci avessero già visitato nella preistoria, probabilmente manipolando la nostra evoluzione. I due facevano così parte della Commissione, presieduta da Anatoli Stolyarov, generale delle Forze Aeree e dal dottor A.Tikhonov suo segretario.

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Il mio amico Doc ha una sua teoria: agli UFO piacciono gli aerei veloci. Il pilota dell’SR-71 che Doc conosceva bene era di stanza alla base aerea di Kadena, dove si trovavano gli aerei nel 1973. Nel volo di ritorno da una missione di ricognizione attraverso il Mare della Cina, questo pilota dell’SR-71 vide un’ombra stagliarsi sopra la calotta del proprio aereo. I sistemi avionici impazzirono del tutto e il pilota si accorse che il muso dell’aereo si inclinava verso il basso, cosa molto pericolosa a 3.000 Km orari. Quando guardò in alto, si impressionò talmente che fu colto dal panico, attuando d’istinto una improvvisa manovra evasiva verso destra e in basso, una di quelle evoluzioni che si fanno quando si avvicina un missile. Il pilota disse a Doc che l’oggetto era così grosso da oscurare quasi il sole. Secondo lui aveva un diametro di almeno 100 metri. Era ovale, di coloro grigio-blu luminoso, ma non ne era certo, poiché un alone luccicante d’energia circondava l’oggetto. Circa tre minuti dopo, ed alcune migliaia di metri più in basso, l’oggetto riapparve sulla sua punta d’ala sinistra. Rinunciò ad usare la radio, essendo al momento troppo preso dalle manovre. Nei dieci minuti successivi, il grosso oggetto volante ovale si spostò dalla punta della sua ala sinistra alla parte posteriore dell’aereo, e poi sull’ala destra. Il pilota disse a Doc che gli entrò in testa un suono, "come uno sciame di api nel cervello". Ci vollero circa due minuti per lo spostamento da sinistra, a dietro e all’ala destra. Poi l’oggetto invertì la rotta. Nell’ultima virata l’UFO sbatté contro l’SR-71 nella parte posteriore, il che è terrificante a Mach 3, poi si fermò dopo circa quindici secondi e il pilota non lo vide più. Quando ritornò dalla missione fu posto immediatamente a rapporto. Appena accennò al comandante dell’incidente con il veicolo aerospaziale non identificato fu allontanato dalla riunione e accompagnato all’ufficio del direttore. Il comandante, un colonnello, stilò un rapporto dettagliato e poi disse al mio amico di non parlare dell’incidente a nessuno o sarebbe incorso in severe punizioni secondo le direttive militari.Doc mi disse che non conosceva un pilota o astronauta dell’SR-71 che non avesse avuto un incontro ravvicinato o un avvistamento di un UFO. A suo avviso nessuno ne avrebbe parlato, per tema di essere espulso dal Dipartimento della Difesa, o di non godere della pensione e di altri benefici, decurtati per aver infranto atti top secret.Nei nove anni dopo l’incidente, Doc raccontò che altri suoi amici fidati gli parlarono di incidenti simili con lo stesso tipo di velivolo, o di globi di luce intensa che danzavano intorno all’aereo.

Edgar Fouche(esperto di avionica)


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