Re: Ufo, svelato rapporto top secret "Non esistono, non ci sono prove"

Inviato da  FoxMulder il 28/10/2006 8:08:37
Ciao a tutti,

posto di seguito il report della conferenza tenuta dal sottoscritto il 22 ottobre a Castel S. Pietro Terme (BO).
Buona lettura.
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Paolo Bolognesi , in collaborazione con Sentinel Italia e Libero Arbitrio presenta la sua opera omnia:

UFO- La Verità Scomoda

Report di Sabrina Biganzoli, (Gruppo Camelot, Sentinel Italia)

Nella cornice dei colori e dei sapori dell’entroterra bolognese, in quel di Castel San Pietro Terme ( BO), si è svolta domenica 22 Ottobre u.s., una conferenza riguardante il fenomeno UFO:
Verità o Menzogna ? - Analisi critica di 60 anni di Ufologia, relatore Paolo Bolognesi, ricercatore, studioso ed esperto nel settore ufologico da più di trent’anni, il quale, in modo chiaro ed esaustivo ripercorre e relaziona le analisi riportate nella sua opera omnia, ”UFO- La verità scomoda”.
Ci accompagna in un percorso ricco di teorie interessanti attraverso una interpretazione esclusivamente personale al fine di promuovere una crescita nonché una formazione ufologica senza esclusione di colpi, atta ad abbandonare presunte teorie senza arte ne parte che pseudo-ricercatori cercano di inculcare, senza controllo e soffocando la parte nobile di questo “duro” lavoro.

Libro autoprodotto sottolinea l’autore, dove, consapevolezza ed un’ampia visione della fenomenologia verso nuovi indirizzi di ricerca emergono in modo chiaro e ben strutturato.
Attraverso questo lavoro ci si chiede più che mai se il fenomeno è reale oppure una menzogna, come suggerisce il relatore; domanda legittima in effetti, soprattutto ci si chiede cosa, in questi ultimi 60 anni di storia si è veramente osservato nei cieli..... la maggior parte degli oggetti non identificati in realtà è qualcosa di ben definito, ovvero la casistica ci suggerisce una varietà di “oggetti o fenomeni ben identificati”; solamente in minima parte non si è riusciti a catalogare “tali” avvistamenti e racchiuderli in una tipologia di velivoli e situazioni convenzionali; una esigua minima parte “potrebbe” arrivare -perchenò-, da uno spazio/territorio esterno.

Ci addentriamo nel fulcro della sua opera dove ci accompagna attraverso ipotesi di dimensioni parallele, identificazioni parafisiche (ovvero di un’identificazione mistica del fenomeno), attribuzioni biologiche, possibilità di viaggiatori temporali non escludendo poi l’ipotesi più accreditata, senza dubbio quella scientifica fino ad arrivare alla conclusione che, l’ipotesi TERRESTRE del fenomeno lo ha portato, ad una “sua” realtà plausibile, senza sconfinare in dimensioni che non lo appartengono; ma soprattutto a “dare un senso” -a tutta questa storia-.

Attraverso un suo percorso di ricostruzione del fenomeno, il relatore cerca di fare un po’ di chiarezza, evidenziando in primis, l’importanza delle testimonianze, dei filmati sottolineando però che, in effetti, questi ultimi risulterebbero solo ed esclusivamente indizi, non attendibili in quanto non supportati da prova alcuna; negli oggetti che spesso vengono fotografati non vi è la garanzia della veridicità e all’ipotesi ETH, la maggiore accreditata dagli esperti ”ufologi” risponde che prove concrete mancano all’appello di questa probabilità…..rimarcando inoltre che neanche con strumentazioni radar ed intercettazioni si può veramente accertare l’attendibilità….
D’altro canto ad oggi, importanti personaggi, degni di credibilità e fama internazionale hanno raccontato e testimoniato di episodi degni di nota a conferma del fenomeno ma, se analizziamo bene queste testimonianze, sottolinea il relatore, nessuno ha mai supportato e contro-provato tali affermazioni; è riscontrato che nessun ricercatore è mai stato appoggiato nelle sue scelte divulgative a tale proposito; non esclude inoltre, come le testimonianze, anche i documenti che “provano” e riportano di avvenimenti e/o avvistamenti, potrebbero essere facilmente falsificati e contraffatti.
Racconta e promuove un’ufologia ed un metodo di ricerca ufologica attraverso una terminologia semplice ma ben significativa, denominata “viti e bulloni”, ovvero vera e propria ricerca sul campo per passare poi ad indirizzi di ricerca -davvero- improbabili dove non c’è una benché minima certezza, un esempio lo troviamo nella classificazione delle razze e tipologie aliene o nei fantomatici rapporti con presunte civiltà extra-terrestri (esopolitica) nonché la stesura di improbabili protocolli a tal senso.
Denuncia che la stragrande maggioranza dei ricercatori/ufologi -accetta- un’ipotesi pro-ETH come possibile spiegazione del fenomeno non appoggiando e considerando altre probabili scene di verità;
un’accettazione troppo fideistica per Bolognesi che non esclude necessariamente altre ipotesi di lavoro.
Prosegue la personale terminologia del relatore, attribuendo a “tali” ricercatori, l’acronimo di “Alienologi”, in quanto, avendo identificato nell’ipotesi di cui sopra, la “soluzione” nonché la risposta alla fenomenologia ufologica, essi non appartengono più alla categoria di chi, con costanza, serietà e professionalità, cerca tutt’oggi di catalogare dati, avvenimenti, ma soprattutto ricerca e si distingue per comprovare tale fenomeno, in modo inconfutabile per abbandonare definitivamente tutte le false verità che ogni giorno ci vengono inculcate; abbiamo veramente bisogno di abbandonare tutti i dogmi del nostro immaginario collettivo che giorno dopo giorno, contribuiscono a renderci sempre più dipendenti da un unico sistema distruttivo : la nostra società-.

Perciò “IL GRANDE INGANNO”, come lo definisce il relatore, dove attraverso un’attenta ricostruzione, ricollega oscure trattative e relazioni di scambio tra Stati Uniti e Germania Nazista al fine di ottenere tecnologie aeronautiche e missilistiche alla fine della II Guerra mondiale; quel
periodo storico “particolare” – 1947 -, è identificato come l’inizio del fenomeno UFO; molteplici sono le osservazioni nei cieli da parte di testimoni, tecnologie non comuni ma identificate, in seguito come progetti segreti militari (black project); a tutt’oggi di alcuni velivoli che solcano i nostri cieli, non ne hanno ancora ufficializzato l’esistenza.
Segnalazioni in via informale, riportando di sperimentazioni militari segrete nella base americana Nellis del fantomatico velivolo “Aurora”, la storia si ripete, dunque…..
informazioni tenute rigorosamente nascoste dall’aeronautica militare; una chiusura mediatica "ad hoc", uno studiato e premeditato debunking.
Secondo l’autore, vere e proprie commissioni d’inchiesta atte a spiegare ed identificare il fenomeno si sarebbero costituite, l’idea era di dare una parvenza di ricerca ma la loro finalità era di operare un’azione di discredito sui testimoni e sulle loro informazioni visive di questi velivoli; conseguentemente si sarebbero operati a simulare una vera e propria azione di insabbiamento su eventuali prove ammesse in modo da creare dipendenza e psico-terrorizzare le masse;
produrre un fenomeno, identificandolo prima e negandolo dopo; creazione di uno straordinario condizionamento (illusorio), al fine di “spostare” l’attenzione a livello mondiale, occultando la “vera” realtà portandoci a credere qualsiasi cosa.
Esistono delle prove davvero scioccanti, si domanda Bolognesi, certo è che esiste a livello politico una manipolazione davvero enorme, una mostruosa disinformazione, troppe ipotesi “personali” di taluni soggetti, troppo fideistiche che vorrebbero “convincere- a-tutti-i-costi”; nonché una destabilizzazione creata ad opera nello studio della fenomenologia tra i ricercatori del settore.
Inoltre da non sottovalutare, la copertura di tecnologia “segreta” militare e il business economico che circonda alcuni gruppi di ricerca i quali, senza, non avrebbero ragione di esistere.
Evidentemente, sottolinea in modo marcato Bolognesi, siamo di fronte ad un’ufologia malata,
malata di sensazionalismo, di protagonismo mediatico, di business corrotto,….ed inoltre non mancano ipocrisia, la mancanza di sana ricerca e si denota, purtroppo, uno sfruttamento delle situazioni “solo ed esclusivamente” atte al conseguimento di successi personali a svantaggio dell’informazione vera e propria.
E’ necessario scindere la categoria dei seri ricercatori con quella degli opportunisti, rimarcando una corretta divulgazione ed una sana collaborazione tra ricercatori in buona fede.
Rivendica quindi il termine “ufologo”, escludendo ogni altra pseudo-fantascientifica professione in tal senso, e rimanda gli “Alienologi”a luogo da destinarsi……..

Un dibattito attento ed acceso ha portato il relatore a confrontarsi ed interscambiarsi con addetti ai lavori e non, sottolineando l’importanza e la necessità di un’ufologia strumentale ovvero di una ricerca scientifica e di dati inconfutabili.
Piccola parentesi sulla tanto discussa autopsia del controverso caso “Santilli footage”, qui Bolognesi esprime una teoria sullo svolgimento dei fatti; interessante è l’opinione che, il secondo filmato non sia stato divulgato in un primo tempo in quanto potesse contenere informazioni che ci avrebbero permesso di capire qualche cosa in più rispetto “all’essere” sezionato nell’autopsia del primo video…… opinione abbastanza comune tra gli “addetti ai lavori”…….quelli seri….
Frutto di una manipolazione genetica?…oppure……

Alla domanda sulle ricerche clipeologiche “apparentemente” abbandonate in questa sua opera prima, l’autore, appassionato storico, -materia che lo ha accompagnato tra l’altro per diversi anni delle sue ricerche e nei suoi studi-, risponde che svilupperà in un prossimo futuro un approfondimento in tal senso in un secondo lavoro con un percorso a ritroso al fine di trovare possibili congiunzioni/correlazioni per una completa e pulita visione della fenomenologia, rivisitando oltretutto l’ormai screditata teoria di Darwin; non è un segreto che linee evolutive differenti riportano in superficie dubbi e domande legittime.

La disinformazione è alla base della non-informazione, conclude Bolognesi ,
che sostiene questa categoria di ricercatori che lotta ogni giorno con la cattiva informazione e la superficialità di alcuni che cercano, inutilmente di screditare la corretta divulgazione al fine di ottenere una chiarezza mediatica senza pressioni psico-sociali.

..”nella vita come in tram, quando ti siedi è il capolinea”..

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