Re: Sabbia vibrazionale e verità insabbiate..

Inviato da  alroc il 28/1/2015 16:54:58
Citazione:
Col numero primo si passa dal calcolo bidimensionale al calcolo tridimensionale...un armonia di calcoli che funzionano contemporaneamente...come dentro un cubo...


Mi piacerebbe capire meglio questo punto.




Un'altra domanda.

L'amore può essere una frequenza?

Da tempo mi balena l'idea dell'amore come una componente del nostro mondo che percepiamo però in maniera parziale.

Se l'amore fosse anche una frequenza, questa frequenza potrebbe essere il nostro canale per comunicare con il creatore.

Se ci pensi, l'amore sta alla base delle credenze religiose, chi crede ama il suo dio. E allora io mi chiedo: perchè istintivamente collochiamo l'amore come la 'cosa' di noi esseri umani più vicina a dio.

Perchè pensiamo a dio in termini di amore? Come mai c'è questa istintiva relazione di significato tra le due cose?

Come mai associamo dio all'amore? Ci viene istintivo farlo, ma non ci chiediamo come mai operiamo istintivamente questa associazione di idee, non ci chiediamo perchè proprio quell'emozione ci venga naturale associarla a dio (lo stesso accade in senso opposto quando pensiamo a satana e lo associamo all'odio per esempio)

Forse ciò che noi 'vediamo' solo come emozione è in realtà una 'dimensione' intrecciata con altre.
Una sorta di 'treccia' multidimensionale composta da: emozione, frequenza, mezzo (cioè lo strumento attraverso il quale si diffonde), contenuto cognitivo (cioè informazione che viene trasmessa).

Se l'amore fosse una frequenza potentissima per trasmettere informazioni, questa frequenza sarebbe molto pericolosa per chi ci vuole dominare e quindi occorrerebbe trovare un modo per disturbare questo incredibile mezzo di 'ricezione dati'.

Gli interferenti potrebbero essere altre frequenze, che noi leggiamo sempre come emozioni. Un'emozione-frequenza distrurbante potrebbe essere per esempio la paura. La paura è potentissima nell'uomo, lo può annientare, lo induce ad uno stato tale di paranoia da non poter più amare nessuno.

Se guardassimo alle emozioni come a delle frequenze, forse potremmo aprire prospettive nuove alla realtà che vediamo, senza nulla togliere al vecchio concetto di emozione. Cioè un'emozione-frequenza resterebbe sempre un'emozione, solo che potremmo capirla da un altro punto di vista.

Spero di aver espresso in modo comprensibile il mio pensiero.

EDIT: PS forse i famosi universi a 10 dimensioni non sono poi così lontani dal nostro, forse le altre dimensioni che crediamo di non avere sono le nostre stesse emozioni (sottoforma di 'trecce' che uniscono frequenze a immagini geometriche e a informazioni), solo che non le possiamo misurare al momento perchè ci mancano gli strumenti per farlo.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=7&topic_id=7781&post_id=267745