Re: Domande, riflessioni, nuove ipotesi e ancora domande

Inviato da  Salva81 il 8/9/2011 22:53:08
Buonasera,
ci ho messo un pò a rispondere ma ho preferito prima rileggermi i punti salienti de rapporti nist e sopratutto i punti salienti del sub-rapporto 1-3 che contiene l'affermazione contraddittoria indicata dal documento (grazie mille del link) postato da schottolo. Si sa mai che mi fosse sfuggito qualcosa.

Devo dire che inizialmente quanto affermato nel link mi ha tratto in inganno, pensavo che la contraddizione fosse presente sullo stesso documento,ho poi rileggendo trovato l'affermazione incriminata pertanto la contraddizione è visibile solo se si leggono entrambi i documenti, avranno redatto il tutto sepratamente e in tempi differenti cascando nel più classico degli errori :), in ogni caso che gaffe.

ad ogni modo, leggendol'ncstar1 e l'ncstar3 (quello direi più significativo) si comprende chiaramente che han voluto dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, ma cosa più importante che in buona sostanza, ad oggi con quel documento non sono riusciti a provare che il fuoco sia stato sufficientemente forte da ridurre la resistenza dell'acciaio, (colpo al cerchio) per poi mettere in parentesi che per quanto riguarda le colonne perimetrali quelle esaminate rappresentano solo il 3% mentre per quelle di core meno dell'1% (colpo alla botte), quindi nel concreto mi lasci aperta la diatriba e risolvi nulla (che dite ci divertiamo a ipotizzare il perché? Io la mia l'ho già detta)

Certo provano che vi sono stati danni da impatto (fateglieli vedere a chi sostiene la teoria ologramma) e che in più punti vi sia stato un distacco del materiale antincendio, che vi siano stati in determinati punti fratture, svaso dei buchi dei bulloni, che le saldature invece hanno tenuto quasi sempre, e che in buona sostanza non vi sono indizi che portino a pensare una scorretta procedura di assemblaggio, saldatura, fissaggio o difetti costruttivi del materiale. (Andando a scoraggiare eventuali pretese di risarcimento per mala costruzione)

In conclusione siamo al punto di partenza, ad oggi non ho IO Salvatore uno strumento valido che mi confermi appunto che il fuoco sia stato sufficientemente forte da portare al presunto indebolimento. Ecco perché torno al discorso del buon senso che mi fa SUPPORRE che proprio in virtù delle foto delle travi distorte nel wtc5 (quindi genericamente mi da un idea di come il fuoco e l'acciaio interagiscono) è probabile che ci sia stato un cedimento strutturale per via del calore, è vero che il fuoco sulle torri ha avuto meno tempo a disposizione per inficiarne la resistenza (al contrario del 5 che ha bruciato quasi indisturbato per ore) ma è anche logico supporre che i carichi gravitazionali di oltre 10 piani sulla 1 e di oltre 26 piani sulla 2 (e qui a rigor di logica mi spiego anche perché crolla prima, più piani più carico) abbiano influito a loro volta ad accelerare il decadimento delle prestazioni, mentre il 5 dovette sopportare un peso inferiore. Infine dalle numerose foto si vedono chiaramente che gli incendi sulle torri siano di notevole intensità e in alcuni casi occupino l’intera superficie di un piano, e in alcuni casi più piani contemporaneamente, mi viene molto poco tecnicamente lo ammetto (ma se non ci riescono tutti gli ingegneri del mondo figuratevi io  ) da ipotizzare condizioni simili all’interno degli edifici a quelli occorsi al 5, inoltre così su due piedi mi viene in mente che forse occorre rapportare il fuoco del 5 (ripreso da più vicino, e delle torri che venne ripreso da lontano con gli elicotteri, qualcuno ha provato a fare delle misurazioni basandosi sulle travi (con i dovuti scarti) per verificarne l’estensione in rapporto al wtc5 per dimostrare che gli incendi erano di proporzioni simili o meno? Infine vi sono numerose foto che prima dei collassi mostrano che le colonne perimetrali sono imbarcate, pertanto mi viene da supporre che la travatura a cappello stava già scaricando il carico gravitazionale sui lati poiché all’interno veniva meno e in modo progressivo, la forza necessaria al sostegno equo su tutte le colonne. Ecco perché per le torri tengo sempre come ultima considerazione (pur non escludendola ma ci arriveremo più tardi) la demolizione, un progressivo imbarcamento nel tempo, sempre secondo le mie logiche mal si sposa con una repentina mancanza di sostegno data da un esplosivo.

Quindi, analizzando il fatto che ad oggi nessuno è riuscito a dimostrarmi che:
1. la struttura in acciaio abbia subito un danno dal fuoco tale da ridurne le prestazioni al punto da non essere in grado di sorreggere gli 11 piani nel caso della torre 1 e di 26 della 2
2. la struttura in acciaio non abbia subito un danno dal fuoco per sorreggere i carichi gravitazionali:

tutto ciò che mi rimangono sono le evidenze tangibili date dalle situazioni simili o presunte tali chiaramente visibili con le fotografie del 5. E’ poco lo so, non è scientifico e non prova NIENTE, ma è l’unica cosa che mi rimane per darmi una spiegazione logica. Inoltre le foto delle colonne perimetrali imbardate sono pienamente compatibili e seguono perfettamente la logica di una struttura che nel suo complesso diviene man mano troppo pesante, infine ci sono rari filmati e rare foto (sufficientemente definite) che mostrano le colonne di core e altre parti della struttura centrale e o esterna ancora in piedi che svettano, mentre il fronte del crollo è più in basso, colonne che a loro volta, venendo a mancare il supporto stabilizzatore dei floor truss e delle colonne perimetrali, essendo troppo estese collassano a loro volta, questo è compatibile con un inizio di collasso dove la parte superiore di struttura cedendo trascina con se tutto, ma nel collasso si disgrega a tal punto da non essere più in grado di portare giù con se le colonne di core, che perlomeno in parte rimangono li, nude come uno scheletro a indicare il cielo. Questo insieme di foto e circostanze mi portano a pensare come ho già detto che sapessero benissimo cosa sarebbe successo e volutamente per creare confusione e destabilizzare, abbiano lasciato passare un rapporto sul crollo che da ragione ad entrambi, (altrimenti facevi i controlli sulla vernice di tutte le colonne, perché andare a campione sembra fatto a posta per coprirsi le spalle, anche solo per coprire l’incapacità sia chiaro, o per sentirsi a posto e in pace con la coscienza, in fin dei conti una mezza verità la dicono) nel frattempo addio acciaio e addio verità, come ho già sostenuto sono convinto che la verità è data da ciò che ci è stato nascosto e non certo da ciò che ci hanno lasciato sotto al naso.

In ogni caso i ldiscorso delle cariche per dare un aiutino ha perfettamente senso e logica, proprio in virtù del fatto che il 7 ad oggi secondo me è stato demolito, difatti aplicando lo stesso principio dell’analisi si buon senso e logica come sulle torri non ho nemmeno uno straccio di indicazioni sull’entità degli incendi (a differenza delle torri e del 5) o se sia stato colpito e dove da macerie, il dubbio quindi permane come sulle torri, ma venendo a mancare persino un riscontro visivo ed essendo l’unico riscontro esistente quello degli svariati filmati che riprendono un crollo che ha l’aria di una demolizione, proprio per lo stesso principio del valutare con logica e buon senso ciò che vedo mi sento di affermare che è stato demolito, pertanto come dicevo nell’intervento precedente, ha senso che abbiano fatto lo stesso con le torri.

Ho comunque sempre il solito dubbio:
Come hanno fatto a determinare la velocità al mmento di impatto degli aeromobili?
Che modello hanno usato per simulare la propagazione del combustibile e delle traiettorie delle masse penetranti?
Qualcuno ne sa qualcosa?

Ciao a tutti,
Salvatore

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