Re: Domande sul Pentagono e sui pali dell'autostrada

Inviato da  Emanuela il 24/1/2006 23:04:14
Citazione:
Qualcuno di voi sa come vengono pilotati gli unmanned ( cruise – tomahawk – predator …) ?


Ciao Tifoso ho letto qualcosa in proposito su un'ipotesi di complotto molto spinta, chiamata operazione Pearl:
http://www.physics911.ca/Dewdney:_Operazione_Pearl

Al paragrafo 4.3 si parla di

Controllo Remoto

Un sistema di controllo remoto del tipo utilizzato in questo scenario utilizza un'interfaccia che emette un segnale capace di due cose: leggere i segnali da una stazione a terra ed emettere segnali verso questa. Entrambi i tipi di segnali devono passare attraverso l'antenna dell'aeroplano. Nel Boeing 757 e 767 il sistema di antenna è localizzato nella pancia anteriore dell'aereo.


Il segnale d'uscita dell'aereo include un segnale video ricavato da una telecamera localizzata sul muso o altra posizione anteriore dell'apparecchio. I dati di volo come controllo della posizione, velocità ed altre letture strumentali devono essere inoltre inclusi nel segnale d'uscita. Il segnale d'entrata proveniente dalla stazione a terra dovrebbe includere i dati relativi alla posizione di una cloche di controllo virtuale (che governa la direzione dell'apparecchio), spinta, assetto ed altri essenziali parametri di volo.

Il pilota virtuale si siederebbe di fronte ad una versione ridotta del pannello di controllo ed un monitor video. Una cloche di controllo semplificata o un joystick sarebbero inoltre parte dell'equipaggiamento del pilota. Il pilota controllerebbe gli strumenti assieme all'immagine video, eseguendo continui aggiustamenti nella direzione di rotta dell'aereo, come se stesse veramente seduto all'interno della cabina di pilotaggio dell'apparecchio che sta controllando.

Il sistema invocato per gli attacchi nell'Operazione Pearl è basato sul sistema dell'apparecchio di ricognizione senza uomini a bordo "Predator" (USAF non è nota la data di produzione), un aeromobile di tipo modulare che può essere disassemblato in vari componenti per facilitarne la spedizione e l'utilizzo sul campo. Uno dei componenti include un modulo di guida a distanza che può essere installato su un altro aeroplano (apportando le dovute modifiche) senza il bisogno di dover smontare un apparecchio Predator vero e proprio. Il Predator opera sotto il controllo umano eseguito da una stazione terra che, una volta che l'apparecchio sia stato fatto decollare, ha bisogno di due soli operatori in una condizione di operatività "sicura".

Una seconda possibilità implica l'utilizzo di un sistema conosciuto come "sistema di terminazione di volo" costruito dalla System Planning Corporation (SPC 2000). Questo sistema permette il controllo manuale di una varietà quasi infinita di aeroplani, essendo l'interfaccia di controllo personalizzabile in larga misura. Ai fini dello scenario Operation Pearl, entrambi questi sistemi possono essere ben adattabili alle operazioni di controllo a distanza di apparecchi jet non militari.

Senza dubbio, tuttavia, la tecnologia base per il controllo a distanza di aeromobili è o è stata disponibile da molti anni. Per un organizzazione di intelligence di grandi dimensioni sarebbe dal punto di vista tecnico un'operazione abbastanza facile quella di installare un sistema di controllo in virtualmente qualsiasi tipo di aeroplano, sia che si tratti di un jet commerciale di grandi dimensioni o di qualcosa di più piccolo. L'aeroplano che porta il sistema di controllo sarebbe disponibile e attrezzato in precedenza, per poi sostituirsi all'aereo di trasporto passeggeri designato.
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Il grassetto è mio




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