Re: Crolli di edifici 911: Domanda tecnica urgente!

Inviato da  Jck il 8/1/2006 13:37:33
Citazione:
Quello che vi chiedo è:
1) Che cosa facciamo?
2) Prendiamo atto che la verità è un'altra e… basta?
3) Aspettiamo che, eventualmente, le generazioni future facciano qualcosa?


Ciao lixuxis,

alle domande 2) e 3) io rispondo con un NO! secco. Prendere semplicemente atto di una verità e poi non far nulla è, forse, peggio che rimanere nell'ignoranza. Io già mi sento abbastanza male per aver scoperto (drammaticamente) tutta sta storia con quattro anni di ritardo. Aspettare nelle generazioni future, poi, non se ne parla proprio. Le generazioni future sono i nostri figli, e che genitori saremmo se lasciassimo questa incombenza sulle loro spalle?

Alla prima domanda, invece, è decisamente più difficile dare una risposta. Io posso solo risponderti dicendo cosa faccio io e perché lo faccio.

Già più di una volta ho espresso il mio pensiero su questa faccenda, ma lo riassumo qui ancora una volta. Più che altro lo ripeto per me stesso, affinché la mia, purtroppo, "pigra" mente non mi faccia qualche scherzetto.

Io sono convinto che se c'è una possibilità di ottenere qualche risultato (di che entità, però, non sono in grado di dirlo) è quella di effettuare analisi scientifiche serie ed obiettive sui fatti dell'11 settembre. Sia chiaro che quando parlo di analisi scientifiche serie ed obiettive, intendo dire analisi scientifiche che non partano da alcun presupposto né a favore né contro la tesi "complottistica" (o quella "ufficiale").

Faccio un esempio di un presupposto che io reputo sbagliato. In questo stesso thread, se non sbaglio, tempo fa era intervenuto il sig. BOTTA, esperto di demolizioni controllate, la cui tesi, ammesso che l'abbia ben compresa, in soldoni era la seguente: "non ha senso pensare che le torri siano state demolite con esplosivo poiché i terroristi non avrebbero avuto alcun interesse a mimetizzare una demolizione controllata per farla apparire come se il crollo fosse stato innescato dai danni strutturali indotti dall'impatto dei due aerei. Quando si demolisce un edificio si minano le fondamenta e poi si lascia che la gravità faccia il suo lavoro. Fare detonare gli esplosivi dall'alto verso il basso non è la corretta procedura per far implodere un edificio. Inoltre, se i terroristi avessero veramente minato l'edificio, l'avrebbero senz'altro fatto in modo da ottenere il massimo danno possibile e non per ottenere un crollo senza ribaltamento. Senza contare, infine, che l'organizzazione di una demolizione controllata di quella entità avrebbe presentato problemi di logistica assolutamente insormontabili per dei terroristi: non sarebbero senz'altro passati inosservati".

Questi sono tutti ragionamenti piuttosto inoppugnabili che, però, partono da un presupposto: che siano stati i terroristi ad organizzare tutto. Si sta cioè partendo da un presupposto che apriori avalla la tesi ufficiale e, conseguentemente, va contro la tesi complottistica.

Questo, se si vuole fare una analisi scientifica seria, non si deve fare. E questo, invece, è ciò che è stato fatto nelle analisi scientifiche finora prodotte a livello ufficiale (vedi analisi del FEMA, del NIST, e di tutta una serie di pubblicazioni scientifiche prodotte sui fatti dell'11 settembre.

Una analisi scientifica seria non deve partire da nessun presupposto. Una analisi scientifica seria deve partire dall'analisi dei fatti (fotografie, registrazioni video e audio, etc.), deve poi continuare formulando delle ipotesi (crollo naturale, demolizione controllata), ed infine deve procedere alla verifica di tutte le ipotesi formulate. E' questo l'unico modo: il metodo scientifico. Qualsiasi altra procedura è da rigettare automaticamente.

Il prof. Jones ha pubblicamente chiesto proprio questo: che si faccia una analisi scientifica seria sui fatti accaduti l'11 settembre. Ed è probabilmente per questo che il prof. Jones è stato attaccato sia dagli organi di informazione (qualcuno è addirittura arrivato a dirgli qualcosa del genere: "... se lei pensa che il nostro beneamato governo, il governo che anche lei sostiene con le tasse, abbia organizzato tutto questo contro i propri cittadini... allora lei, e tutti quelli che la pensano come lei, dovreste immediatamente lasciare questo paese...") che dalla propria università che ha preso le distanze dalle sue dichiarazioni.

Come vedi la scienza, quella vera con la "S" maiuscola, fa paura. Una semplice richiesta di una indagine scientifica seria ha innescato tutta questa serie di reazioni scomposte che sarebbero ingiustificate se il carbone, come si suol dire, non fosse bagnato.

Ecco perché, nell'ambito delle mie competenze, ho deciso di adoperarmi per effettuare una analisi scientifica seria. Questo è ciò che io posso fare, e questo è ciò che sto tuttora facendo. Se otterrò risultati di una qualche rilevanza farò in modo di renderli disponibili in rete (anche se, però, credo che lo farò in maniera anonima) o, magari, di fornirli allo stesso prof. Jones.

Questo, ovviamente, vale per me.

E per gli altri? Ognuno, credo, deve passarsi la famosa "mano sulla coscienza", e nel proprio piccolo fare qualcosa. Qualsiasi cosa, divulgazione di cd e dvd compresa. L'ho fatto da poco anche io raggiungendo lo stato finale del "morbo di ashcroft". E non ti dico il piacere che ho avuto quando la persona a cui ho dato i cd e i dvd mi ha detto di aver a sua volta fatto vedere quel materiale ad altre persone.

Stare a discutere qui fra noi è certamente utile oltreché piacevole, ma l'importante è ciò che si fa fuori di qui.

Cordiali Saluti


P.S. Spero che il Sig. BOTTA voglia tornare prima o poi a farci visita. La discussione avuta con lui si è comunque svolta in maniera molto cordiale e pacata, e ciò che ha avuto modo di dire è stato veramente interessante


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