Re: Pearl Harbor

Inviato da  Paky il 3/6/2006 11:33:53
mi domando ciò che non è chiaro a te?

Qui di seguito il mio intervento di Ottobre 2005.

"Mi sono iscritto a questo forum solamente per parlare di pearl harbur che è posto come un precedente assoluto del 11 settembre.

Purtroppo la vostra trattazione, sia per conclusioni sia per dati riportati, è non solo inesatta, ma addirittura fuorviante. Gli eventi storici di cui parlate sono ancora oggetto di dibattito, ma d'altro canto le vostre argomentazioni a sostegno della tesi del complotto sono in alcuni casi inesatte in altri completamente false o se volete molto irreali.

Conseguenza di questo è la conclusione che travalica lo stesso evento e pone in essere degli assoluti che onestamente, per chiunque abbia studiato anche solo minimamente la storia della IIGM, non possono che sembrare sbagliati e superficiali.

Non fraintendete la mia lettera, non sto criticando la ricerca della verità ed apprezzo il vostro lavoro, ma mi sembra che partire con una lettera in cui si afferma che ormai siamo obbligati a vedere la concretezza delle prove sul complotto del 11 9 e poi ponendo in essere un preludio così, porta a credere che anche voi stiate voltandovi solo verso ciò che vi aggrada.

Ma mi permetto di osservare punto per punto la vostra trattazione.

"Le stesse navi poi erano disposte l'una dietro l'altra, in due file parallele (parte bassa della foto), e ciò si tradusse per i caccia giapponesi in un vero e proprio tiro al bersaglio ad occhi chiusi."

La disposizione delle navi non è una disposizione di pace o di guerra.
Le navi vengono attraccate così a prescindere dalla condizione bellica perché così sono i molli d'attracco e perché così risulta meglio per le varie manutenzioni.
Quello che se mai potevate notare è che non vi erano reti antisiluri, non erano armate le vedette antiaeree, l'antiaerea non era allertata e non c'era nessun caccia per il controllo dello spazio aereo sopra il porto.
D'altro canto le corazzate Italiane nel porto di Taranto non erano schierate in maniera molto diversa e furono comunque colpite nonostante le difese fossero alte ed in condizione di guerra e gli attaccanti in numero assai minore.
Se poi volete anche sapere perché non c'erano le reti anitisiluri, vi dico che all'epoca non si riteneva possibile che siluri aviolanciati potessero colpire in un basso fondale come quello del porto USA. Ma gli inglesi a Taranto dimostrarono di poterlo fare e i Giapponesi studiarono un nuovo sistema di frenaggio idrico che permetteva al siluro di rimanere in superficie. Della loro assenza quindi potete solo accusare l'inettitudine dei comandanti USA del tempo, non l'assenza d'informazioni.
In Conclusione quindi la posizione delle navi è ininfluente, l'esito dell'attacco è determinato sul momento e non solo dalle condizioni precedenti.

"L'"infamia" subita fu sufficiente a giustificare, agli occhi della popolazione americana, un ingresso in guerra che li avrebbe poi portati a stabilire il controllo su gran parte di quella fetta di mondo."

Come fate ad affermare una cosa di questo tipo.
Non ha senso, ma non nel modo in cui è posta, ma nel contesto di cui parliamo.
Se è vero che il risultato finale della IIGM fu quello descritto, non è assolutamente vero che l'esito all'alba del 7 dicembre 1941 fosse così scontato. L'armamento USA alla vigilia della guerra non di alto livello ne di grande quantità.
La stessa flotta USA del pacifico fu messa sulla difensiva, l'intera area di controllo USA cadde in brevissimo tempo e i nippo erano vincenti fino a MIDWAY. Una battaglia aereonavale vinta non grazie al complotto e neanche alla superpotenza, ma alla capacità e alla fortuna.
In altre parole le guerre sai quando cominciarle e contro chi ma non sai come finiscono, sono un'incognita assoluta su cui non si può fare nessuna predizione, specialmente all'inizio.
Pensare che gli USA avessero già la vittoria in tasca è un concetto figlio dei moderni tempi di guerra asimmetrica e dei film di RAMBO. Concetto fra le altre cose falso e confutato dalla stessa guerra in Vietnam.

"Sei mesi prima dell'attacco, inspiegabilmente, gli alti comandi di Washington avevano fatto ritirare i radar della difesa aerea del porto, mentre era stata sospesa ogni attività di decodifica delle comunicazini radio dei giapponesi sulla costa opposta. Lo stato di apparente sicurezza aveva poi indotto i comandanti delle navi ad assumere la posizione di allineamento descritta sopra, che è conosciuta come una classica posizione di pace."

Falso! almeno un radar posto sulle alture dell'isola principale dell'arcipelago era attivo. Tanto è vero che intercettò la prima ondata molto prima del suo arrivo, ma fu scambiata per una squadriglia di B17 in volo dalla costa occidentale.
Falso! le codificazioni del codice della marina imperiale erano talmente efficienti che il codice stesso fu quasi completamente decifrato al tempo di Medway.
Non solo, il servizio informativo dell'esercito tradusse, nel pomeriggio del 6, tredici pagine su quattordici della dichiarazione di guerra prima che essa fosse consegnata al presidente e quindi non attesero ore per un traduttore.
Ma addirittura la signora Dorothy Edgar, traduttrice della servizio informazioni dell’esercito, viene incaricata di controllare le decrittazioni di MAgic (apparecchiatura di decodifica) e scopre la mattina del 6 due messaggi uno datato 2 dicembre in cui si chiede al console Kita ad Honolulu movimenti e situazione delle navi nel porto militare.
Mentre un'altro datato 3 dicembre nel quale si descrivono dettagliatamente i mezzi con i quali verranno trasmessi a navi giapponesi a largo di Hoau informazioni riguardo la flotta americana a pearl harbour.
La Edgar correrà da suo capo ufficio in fase di preparazione per il week end portando questi fogliettini.
Sono la prova e la destinazione dell'attacco. Ma l'uomo li liquida seccato con " ce ne occuperemo lunedì".
Conclusione quindi che a parte dati errati ed inesistenti, la casualità e l'inettitudine spesso hanno più potere dei complotti, che pur possono esistere.

"Si seppe invece in seguito che Roosevelt aveva parlato personalmente con Yamamoto, il quale lo aveva chiaramente minacciato di attaccare la sua flotta a Pearl Harbour, almeno una settimana prima che ciò accadesse"

Non era un segreto che Yamamoto avesse quel tipo d'idea, ma un conto è avere un'intenzione ed un'altro è attaccare.
Tanto è vero che lo stesso 6 dicembre un rapporto dell'ammiragliato inglese informava di una grossa formazione navale in viaggio verso la penisola di Malacca. E non c’erno si satelliti spia per sapere se era la sola formazione o se ce ne erano altre.
Ed inoltre è anche vero che un attacco alla costa Orientale USA poteva anche passare per le isole
Aleutine.
Quindi dove avrebbero attaccato i giapponesi?
Quale era la manovra diversiva e quale quella principale?
Conclusione, se pur è vero che esista un sospetto ritardo nelle comunicazioni tra le varie parti coinvolte, è vero anche che altri fattori extra complotto non sono da voi presi in considerazione.

"Quando infine, la mattina del 7 Dicembre, la notizia che i giapponesi stavano puntando su Pearl Harbour giunse a Washington, si innescò una stranissima sequenza di intoppi, malintesi e ritardi, che fece sì che l'allarme per i marinai arrivasse al porto quando i primi caccia erano già in vista delle navi"

Falso per quanto detto prima e per una questione di fusi orari.
La dichiarazione di guerra fu consegnata dopo l'attacco e per quanto su scritto nessuno poteva con sicurezza sapere dove avrebbero attaccato tranne la signora Edgard. Il messaggio in questione poi non diceva apertamente che la flotta sarebbe stata attaccata, ma di porla in stato di allerta in vista di possibili attacchi. Se poi la storia della Edgard è un falso allora possiamo anche finirla qui. Ma sta a voi portare i fatti non limitarvi a lanciare il sasso e nascondere la mano.

"Tra i disguidi più curiosi, ricordiamo che la stessa dichiarazione di guerra, regolarmente consegnata quel mattino dagli ambasciatori giapponesi al governo americano, rimase a lungo su un tavolo della Casa Bianca, a causa della improvvisa scomparsa del traduttore ufficiale. E quando il messaggio di allarme finalmente partì per Pearl Harbour, dovette viaggiare sui vecchi fili del telegrafo, poichè risultò che i ponti radio con le Hawaii erano stati improvvisamente interrotti. Il messaggio fu infine consegnato a mano, da un fattorino in bicicletta, quando ormai era troppo tardi."

Inesatto e in parte non vero. Non fu il messaggio di avviso dell'attacco ad arrivare a pearl harbor, ma viceversa fu l'avviso dell'avvenuto attacco a giungere alla casa bianca.
Nella dichiarazione di guerra non era scritto dove avrebbero attaccato.
Per una serie di problemi burocratici tutti giapponesi legati alla traduzione del testo e a errori di battitura, nonché a due modifiche giunte da Tokio, quando l'ambasciatore giapponese arrivò alla casa bianca l'attacco era in corso.
Solo la signora Edgard sapeva e avrebbe potuto avvisare prima la flotta, ma quell'informazione non passò oltre i livelli di comando.
Qui sta l'unico punto in cui si può trovare il complotto se lo volete trovare. É solamente qui, quando la catena di controllo s'interrompe che si fa strada l'idea di un ingerenza esterna. Ma lasciate perdere il resto.

"In conclusione, gli storici concordano ormai sul fatto che l'attacco a Pearl Harbour sia stato fortemente "voluto" da parte degli americani, che prima provocarono i giapponesi fino a farli cadere nella trappola, e poi fecero di tutto per impedire che le vittime si potessero organizzare per potersi difendere"

A parte il fatto che l'argomento è ancora oggetto di dibattito, le conclusioni sulle basi di quanto su scritto sono completamente errate.

"Evidentemente si volle una mattanza vera e propria, con le vittime ignare ed indifese, per scatenare nella popolazione quel tanto di indignazione in più che sarebbe servito a giustificare l'entrata in guerra di un colosso come l'America contro l'Impero del Sol Levante"

Se pur è vero in astratto che una forte reazione e figlia di forti emozioni, come già ho espresso non è così matematica la vittoria e solamente un incosciente accetterebbe di farsi sparare addosso per farsi venire la voglia di menare le mani.
Ad ogni modo l'impero del sol levante non era l'iraq e neanche era un povero diavolo. Oppure dovrò leggere che furono americani anche gli attaccanti?

Vi prego di porre attenzione a quanto scrivete perché altrimenti rendete inutile tutto il resto che potrebbe anche essere vero.
Usando preamboli così errati rendete conseguentemente errata anche la rimanente trattazione che da qui prende le mosse.

Saluti
PAKY"

saluti
PAKY

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