Re: messaggi subliminali sull

Inviato da  Tuttle il 7/3/2011 15:22:47
Ciao Makk. Innanzitutto ti faccio i miei complimenti per le bellissime cose che scrivi (non solo in questo thread).

Veniamo al dunque:

Citazione:
TUTTA l'arte veicola messaggi ambigui, non univoci.


Certamente si! Assolutamente si! Più che messaggi preferisco chiamarli suggestioni. Il concetto di messaggio contiene già un aspetto semantico e una data melodia o un opera d'arte non è detto che contengano sempre questo genere di elemento. La musica nasce su basi matematiche, ritmiche, armoniche etc, e la costruzione immaginifica viene eseguita dal fruitore. Ognuno metterà in atto il suo personale processo. Ognuno costruirà una diversa esperienza. Quindi starei un po attento al concetto iniziale di "messaggio" versus "suggestione" e "costruzione".

Citazione:
Tutta l'arte, da sempre, esige uno "stupore" che sospenda la normale decodifica terra-terra e ti faccia chiedere se "c'è qualcosa d'altro". Se non lo fa ha fallito come gesto artistico.


Certo che si. Ma il qualcosa d'altro lo facciamo noi che ci interfacciamo con l'arte. L'arte, senza le menti dei suoi fruitori, non conterrebbe niente. Un quadro o una musica su uno spartito, chiusi in cassaforte - non sarebbero nulla. Tralascio ovviamente il rapporto personale fra artista e la sua opera che potrebbe giustificare il gesto artistico anche in assenza di fruizione. Ma stiamo parlando dell'aspetto dinamico che si innesca fra opera d'arte e il suo osservatore.

Citazione:
Tutti i fruitori d'arte sono liberi di andare "altrove" con la mente e di decodificare ciascuno una cosa diversa.


Esatto. Quell'"altrove" è esattamente quel processo di costruzione di cui parlavo prima.

Citazione:
Ma di "inconscio" in senso stretto non c'è niente. Anche perché è un ossimoro dire "inconscio" e contemporaneamente che la persona è "libera di trarre" (cioè decodificare).


No, qui ti puoi sbagliare e il discorso si complica. Esistono branche delle arti visive, ma anche musicali, che possono veicolare informazioni a livello inconscio. Anche molto profondo.

Ma, se vogliamo trovare un territorio comune, l'arte in sè non ha come missione quella di instaurare processi inconsci. Questo non toglie che sia possibile. Occhio però che dobbiamo continuare a distinguere i processi indotti da quelli autoindotti. Questa è una cosa importante.

Citazione:
"Subliminare indotto o autoindotto", in questo contesto, mi pone un problema che non riesco a risolvere. Il subliminare impone al soggetto una reazione (grosso modo) obbligata o no? E' un meccanismo azione-reazione?


Nella leggenda metropolitana si. Ma non è così. E qui che molti si sbagliano. La leva subliminale non ha la capacità di tradursi in fenomeni di azione/reazione. Se così fosse basterebbe inserire un subliminale in ogni spot per creare un automa che acquisti quel prodotto. Ma è impossibile. La funziona della leva subliminale è un'altra. Ovvero quella di aumentare il processo di fissazione di un determinato messaggio, dedicando a quest'ultimo una cella mestica con una priorità più elevata possibile.

Anche il semplice uso del sesso, in ogni dove, è una leva subliminale - perché permette al prodotto (o qualcosa d'altro) di venire fissato in zone più o meno limitrofe alle celle mestiche dedicate all'esperienza sessuale. Ovviamente l'uso esagerato di tale leva, produce assuefazione. Ma ti ho fatto un esempio lampante per farti capire che esistono metodi molto più sottili per agire in tal senso. L'efficacia è teorica, ma sperimentalmente trova dei risultati.

Citazione:
Io pensavo di sì, ma quando leggo che il messaggio subliminare è codificato e solo chi ha il codice ha la possibilità di decodificare, allora si sta dicendo il contrario.


No. Qui fai confusione. E ti capisco, perché stiamo usando il termine "codice" in modo equivoco. Il messaggio subliminale richiede un processo di inserimento nel veicolo (immagini). La decodifica di cui si parla (in questo caso), è l'azione riconoscitiva del suo inserimento, ovvero l'estrazione del segnale (subliminale) dal rumore (sequenza di immagini). Non stiamo parlando di come il messaggio si fissa nella mente, ma di come alcuni dei nostri interlocutori siano riusciti ad estrarre il messaggio (segnale) dal rumore (sequenza).


Citazione:
Ma dal lato di chi il subliminale lo subisce, non c'è altra possibilità che di reagire come previsto (con minime variazioni dovute alla suggestionabilità di fondo del soggetto). Cioè il "fruitore" di messaggi subliminali non necessita di codici di decodifica.


Anche qui si fa confusione. Ma te l'ho già spiegato sopra. E poi, sottolineo, non esiste un processo attivo di azione/reazione. Sono semplicemente cavalli di troia che permettono di accedere a porte della mente più importanti per poi collocarci una data informazione, prodotto, messaggio etc. Questo in linea puramente teorica. L'aspetto soggettivo è una variabile di non poco conto.

Citazione:
O meglio i codici di decodifica sono quelli già in lui e vengono sfruttati dal creatore del messaggio subliminale. Grosso modo: io schiaccio il bottone subliminale, tu sbavi.


Questo nella leggenda metropolitana. Nella realtà non esiste niente del genere se non nella stimolazione luminosa a determinate frequenze...ma siamo su altri territori.

Citazione:
Mi sfugge qualcosa?


No secondo me no. Semplicemente sei incappato nella confusione generale ma credo tu abbia capito benissimo...

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