Re: Versioni, contro-versioni, contro-contro-versioni, ecc... a chi credere?

Inviato da  anakyn il 8/5/2010 13:11:12
Ragazzi, mi sa che non ci capiamo fino in fondo... provo a spiegarmi meglio.

Voi dite che il rapporto NIST non considera o addirittura contrasta alcune leggi fisiche. Siamo d'accordo.
Questo invalida parte della teoria ufficiale, o per meglio dire dell'ultima versione della teoria ufficiale; le versioni precedenti erano state a loro volta in buona parte invalidate con argomentazioni altrettanto logico/scientifiche.
La presenza nel tempo di diverse teorie ufficiali non fa che alimentare ulteriore confusione (ricordatevi: cerco di evidenziare l'ottica di colui che si affaccia per la prima volta sulla questione 11/9, senza un'opinione ancora formata al riguardo), ma la colpa di ciò non può certo venir fatta ricadere sulle spalle di chi quelle versioni le critica.

Con tutto ciò, si è parzialmente smantellata la VU, difficile affermare il contrario.
Il fatto è che le argomentazioni logico/scientifiche in questo caso servono solo a dire cosa NON E' successo, mentre non possono enunciare con altrettanta sicurezza cosa invece E' successo.
Le fonti a disposizione sono sufficienti per screditare la teoria ufficiale sulla base di deduzioni scientifiche, e fin qui ci si sostiene su pilastri molto solidi; quando si tratta di andare oltre, e di offrire versioni alternative, si comincia a scivolare, non a causa della scienza ma della stessa penuria di fonti.
Era questo che intendevo quando dicevo che le fonti suggeriscono, ma non affermano.

Almeno così pare a me, ma lo scopo di questo topic era proprio quello di chiedere se esistono fonti/argomentazioni assolutamente affidabili e sicure anche per quel che riguarda la costruzione di una teoria alternativa.

Spiego perchè.
A mio parere il cittadino medio desidera in generale avere riferimenti sicuri; applicato al contesto 11/9, qualcuno che gli dica "è andata così e così e così".
Le fonti ufficiali gli offrono una certa versione, che sinchè non si approfondisce la vicenda è abbastanza plausibile, tant'è vero che all'inizio ben pochi si sono posti dei dubbi (ed io, lo ammetto, non ero tra quelli).
Se e quando tale cittadino venisse a contatto con i "complottisti" (lo so, è un termine odioso ma continuo ad usarlo per semplificare), si trova di fronte ad un mondo che:
a) gli dice che la versione in cui crede è errata
b) in alternativa, gli offre tante teorie diverse, e non una sola
In sintesi, ne esce privo di sicurezza, e sarà il suo stesso istinto (attenzione: istinto, non intelligenza) a riportarlo sui comodi binari della versione ufficiale, dove non è necessario porsi domande che sconvolgerebbero alla base il suo punto di vista sul mondo.
L'istinto agisce prima della razionalità, per cui ho idea che tale processo riguardi gran parte di coloro che hanno considerato sia la versione "ufficiale" che quella "complottista".

Non dico che sia un processo giusto, tutt'altro, dico che è tristemente "umano", e che il fatto di vivere nel 3° millennio non significa che gli uomini abbiano reciso il proprio atavico istinto di credere primariamente a chi rappresenta l' "autorità".


Insomma, in definitiva: se il processo sopra sommariamente descritto fosse vero e diffuso, l'unico modo per contrastarlo sarebbe offrire a propria volta una contro-versione unica e stabile, e non una molteplicità di possibili alternative.
Mi rendo conto che è difficile (eufemismo), ma vorrei capire se lo è al punto di diventare impossibile.

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