Re: Il metodo Simoncini

Inviato da  florizel il 16/1/2007 12:39:23
Ciao, fefochip. E grazie per la tua dedizione all'argomento.

Condivido la teoria secondo cui il cancro sarebbe la conseguenza di una reazione dell'organismo all'azione patogena di un micete (se interpreto male qualche cosa, ti prego di correggermi).
In linea di massima condivido soprattutto la teoria delle malattie come conseguenza di disequilibri organici.

Tuttavia, ho qualche perplessità che non so risolvere.

La prima è questa: leggo qui:

"Una forma particolare di disbiosi è quella legata alla trasformazione in parassita della candida albicans. (…) Quando la disbiosi non viene riconosciuta, la cura dei sintomi e delle patologie che ha provocato non è mai risolutiva e genera malattie recidivanti o l'apparire di nuove patologie dopo la 'guarigione'".

Mi sembra di capire che la Candida diventa una patologia quando passa dall’essere un “simbionte” (cioè, una forma micetica intestinale “amica”) all’essere un parassita distruttivo, in seguito al non riconoscimento, da parte dell’organismo, della “disbiosi” (alterazione della flora intestinale).

Ora, se il cancro è legato ad un’azione reattiva dell’organismo verso la forma patologica della Candida, ed è quindi predisposto DA SE’ ad intervenire su di essa riconoscendone la dannosità, per quale ragione non interviene sul processo degenerativo precedente, la disbiosi, appunto?
Se l’organismo è dotato della peculiarità di riconoscere la degenerazione di questo fungo (che in condizioni equilibrate svolge una funzione “positiva”) nel momento in cui diventa tanto invasiva da provocare il tumore, perché non riconosce il processo iniziale di tale degenerazione, prevenendone anche la reazione, per così dire, abnorme che poi provocherebbe il cancro?

Dall’articolo che ha postato Ashoka, leggo:

“rete di autodifesa dal cancro estremamente efficace che hanno le nostre cellule, costituita da geni chiamati onco-soppressori perché agiscono come un vero e proprio freno che s'oppone alla proliferazione incontrollata. Quando il freno si guasta, la cellula comincia a moltiplicarsi senza sosta: è il cancro" (…)"Nelle cellule tumorali la proteina Pten che frena la proliferazione manca perché è stata erroneamente avviata alla distruzione" (…) ora possiamo bloccare questo processo farmacologicamente, salvando il freno dalla distruzione e riparando la rete che si oppone al tumore.”

Anche rispetto a questo, mi chiedo perché l’organismo arrivi al punto di “impazzire”, da attaccare anche la Pten, in quanto onco-soppressore, tanto da non riconoscerne la funzione positiva che svolgerebbe.

Qui trovo una possibile risposta:

Intervista a Simoncini - "Ma non c’è il sistema immunitario che impedisce la penetrazione di cellule nell’organismo?" - "Certo, ed è a questo livello che si spiega il meccanismo d’invasione dei funghi. Normalmente vengono fagocitati dal sistema immunitario, quando si sgranano uno a uno, per diffondersi attraverso il sangue o la linfa. Uno o più stimoli nocivi cronici però (quelli comunemente invocati come cause del cancro), possono determinare un mal funzionamento parziale o totale, in modo da consentire la riaggregazione delle colonie fungine, presupposto essenziale per ulteriori invasioni."

Sto cercando ancora, ma se tu volessi indicarmi dove posso cercare, te ne sarei grata.

Ovviamente, la “scoperta” relativa al coinvolgimento della proteina Pten nel processo di attacco alla proliferazione delle cellule, non può che dare ragione a Simoncini, che individua, appunto, un'unica matrice comune a tutte le forme tumorali, e direttamente legata al processo di attacco alla Candida albicans.
Come si percepisce ovvio che la medicina “ufficiale” procederà secondo i suoi sterili schemi, intervenendo sul tumore come causa, e non come conseguenza reattiva dell’organismo che reagisce all’invasione e alla patologia fungina.
Il che, suppongo, manterrà la salvaguardia dei profitti del grande business, sulla pelle di migliaia di persone.

Interessantissima l’intervista di Cosco al Dott. Simoncini.

"In base alle argomentazione svolte, è legittimo affermare che la candida è la causa eziologica del cancro. Risulta difatti che essa: E’ sempre presente nei malati neoplastici. Può produrre metastasi. Ha un patrimonio genetico sovrapponibile a quello dei tumori. Può essere utilizzata per svelare precocemente il cancro. Può invadere ogni tipo di tessuto o organo. Possiede un’aggressività e una adattabilità illimitate e.. è stata dimostrata la sua capacità a promuovere la degenerazione neoplastica. Che cosa si vuole di più? Al di la delle elucubrazioni e distorsioni mentali, essa è realmente il cancro e va combattuta in quest’ottica in tutte le sue varianti patogenetiche. Così solo il cancro verrà sconfitto per sempre."

Un augurio che tutto questo possa realizzarsi prestissimo.
Grazie ancora a te, e anche a Massimo.

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