Re: Testimonianza del dottor Carmine Coll. da Monfalcone

Inviato da  Ilario il 16/12/2008 16:47:13
Gentile utente anonimo! Buonasera.
Innanzitutto le ricordo che "le parole sono importanti", come affermava Nanni Moretti. Per cui eviti ulteriori diffamazioni sulla mia persona affermando che io tessa le lodi della "medicina tradizionale". Se (se) avesse frenato un attimo il suo impeto avrebbe arguito che abbiamo quasi la stessa opinione in merito alle atrocità commesse in nome della scienza. Non ho mai negato che esistano interessi economici e politici sottesi alle medicina (come ho sottolineato, non diversi da ogni altra attività umana, purtroppo). Così come il "metodo scientifico" è certamente migliorabile, tanto che si è modificato nel tempo. Ma c'è una differenza sostanziale, che continua a sfuggirle. Questo corpus è criticabile proprio perché esiste ed è disponibile per tutti, per me come per lei. La forza del metodo scientifico sta proprio in questo, nella sua revisione (ed infatti l'atto scientifico più importante e delicato è appunto il "peer review"). Le aberrazioni che lei cita sono, appunto, aberrazioni: in base ad un solo studio scientifico, magari pilotato, si giunge ad una determinata conclusione. E qui torna in gioco quanto le dicevo prima: tale studio "farlocco" -diciamo così- è visibile per chiunque, cominciano gli studi di revisione e ci si accorge che quella tesi era completamente sballata. Purtroppo non è un procedimento semplice ed immediato, e in questo lasso di tempo prosperano gli sciacalli. Ma tuttavia, come vede, la menzogna non può essere nascosta a lungo.

Ben altro discorso è con chi si pone al di fuori di questo metodo, come le teorie "alternative". Se non ho alcun corpus da analizzare, come posso fare per stabilire la bontà di semplici affermazioni personali? Come dimostra la psicologia e la logica, sono innumerevoli le fallacies che possono indurre in errore anche il più scaltro degli esseri umani. Siamo fatti così, c'è poco da fare. Per questo il metodo scientifico, pur non rappresentando "la" soluzione, è di certo la soluzione migliore che abbiamo al momento. E qui rispondo a "robertomrc": per Hamer la malattia è un evento positivo, perché per lui è un processo che la natura mette in atto per risolvere un determinato "conflitto biologico". Addirittura dice che quando vede un malato di leucemia fa i salti di gioia, perché per lui sarebbe in atto una "guarigione" da un tumore alle ossa. Come vedi è follia pura, e non c'entra nulla con la pnei che invece indaga in maniera scientifica le correlazioni tra psiche, emozioni, ghiandole, sostanze chimiche e quant'altro.

Stesso discorso per quanto riguarda le statistiche citate dall'anonimo Dipende. "Uno su due" è un dato agghiacciante, come ho già scritto. Ma di certo è dimostrato che esistono persone che guariscono grazie a determinati protocolli. Non è così con le teorie di Hamer: non esiste UN SOLO caso di guarigione documentata. Anche questo è un aspetto sul quale riflettere. Inoltre se uno muore seguendo teorie già dimostrate come inefficaci non può pretendere che sia la stessa cosa di chi muore (ma anche si salva, in maniera certificata) seguendo determinati protocolli medici. Altrimenti, lasciando da parte l'epistemologia, se io proponessi di guarire i malati di tumore al cervello tagliando loro la testa, me lo lascerebbe fare? Se è dimostrato scientificamente che tagliare la testa provoca la morte, perché mai dovrei indignarmi se lo Stato mi accusa di omicidio? Senza adeguati studi scientifici che correlino azione e reazione è del tutto impossibile stabilire l'efficacia di una data teoria, quale che sia il suo grado di fascinazione.

Per quanto concerne l'anonimato mi duole deluderla, ma non esiste alcuna legge scritta che imponga di usare nickname. Al massimo una consuetudine, ma non importa: quello che sottolineo è che, di fronte a diffamazioni fatte sulla mia inchiesta, nessuno se ne assume la responsabilità. Un comportamento meschino, converrà con me. Altrimenti anche io posso spacciarmi come medico e usare il mio titolo accademico come grimaldello: e invece, nonostante tutto, sono qui ad esporre i fatti in maniera chiara e documentata. Non voglio certo convincere lei o l'anonimo presunto dottore. Chi è convinto di curare il proprio tumore allo stomaco inghiottendo batteri della tubercolosi è autorizzato a farlo in base all'articolo 32 della Costituzione. E in ultima analisi Darwin poi farà il suo sporco lavoro. Ben altra situazione si pone quando un medico parla di aver verificato tali tesi sui propri pazienti, e/o personaggi anonimi diffondono entusiasticamente queste pericolose teorie. Perché, come lei saprà benissimo, il mondo è pieno di persone disperate di fronte alla propria (o altrui) malattia, e sono disposti a credere al primo ciarlatano che incontrano sulla loro strada. Ed è a loro che, da giornalista, mi rivolgo. Del resto l'informazione corretta è il mio primo ed unico comandamento, e la mia presenza qui è giustificata solo dal fatto di difendere la mia inchiesta dalle diffamazioni qui contenute.

Chi specula sui punti oscuri della scienza medica è un farabutto, e nient'altro. E questo include sia chi coscientemente manipola gli studi scientifici, sia chi sfrutta il dolore delle persone per proporre facili (ma false) soluzioni.

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