Re: Diffamazioni circa il sito dossierhamer.it

Inviato da  ahmbar il 14/12/2008 21:14:46
Gentilissimo sig Amato, o, se mi permette come si usa qui, Ilario
Ho letto la parte riguardante le sentenze da lei citate come "prova che il dott Hamer non sia mai stato dottore in medicina, bensi' dottore in teologia"
Con sorpresa ho trovato questo

Il querelante (Hamer) chiede di ottenere l'abilitazione in medicina presso l'università di
Tübingen nel 1962.
Il querelante, nato nell'anno XXXX, ottenne il XX.XX.1962 l’autorizzazione ad
esercitare la professione medica. Dopo la laurea nel Dicembre 1963, consegue nel Febbraio 1972 il proprio riconoscimento come medico specializzato in medicina interna.
Fra 1964 e 1986 è stato attivo almeno in otto luoghi del territorio federale come medico locale
Con decreto dell’8 Aprile 1986, il governo regionale di Koblenz revoca al querelante l’autorizzazione ad esercitare la professione


Per ora non approfondisco quanto da lei in seguito riportato, in attesa di leggere le sue opinioni su quanto ho scritto sopra riguardo alle "sentenze"
Se non e' mai stato medico, che autorizzazione gli avrebbero revocato?


Io non conosco il dottor Hamer, cosi' come non conosco lei, ma se il resto del suo articolo ricalca la parte iniziale....




Aggiungo un altro solo paragrafo, dato che ho letto la seconda parte delle "sentenze" quello riguardante il caso dei coniugi Pilhar

Non auguro a nessuno di vivere esperienze simili, perche' immagino quale dramma abbiano vissuto i genitori
Posso solo aggiungere che, avendo perso mio cugino (12 anni, tumore al cervello), mia cugina (7 anni, tumore alla milza), un altro mio cugino (2 anni, tumore al tallone, trasformatosi in metastasi dopo l'operazione) , mia zia (47 anni, tumore allo stomaco) e 3 anni fa mia madre, (tumore ai polmoni), tutti trattati con la medicina "ufficiale", sottoposti a mesi di chemio e radio terapia e devastati dalle cure tanto quanto dalla malattia, se fossi stato nelle condizioni dei genitori di quella bambina mi sarei comportato nello stesso identico modo e che provo un moto di ripulsa a questa incredibilmente arrogante affermazione :
Chi nega fiducia ai medici incaricati con precisa indicazione in favore di terapie non ben
descritte, e finanche non provabili, si comporta quantomeno negligentemente

Significa che gli unici autorizzati ad applicare metodi che molto spesso (decisamente troppo) non guariscono non vogliono concorrenti?
O che sono autorizzati e quindi con la coscienza in pace quando il paziente muore?

Lei Ilario ricorda cosa scrissero i giornalisti suoi colleghi di quei genitori che, dopo aver visto le reazioni devastanti provocate da chemio e radio terapia sui loro figli, si rivolsero al prof Di Bella, che curo' (e spesso guari' ) pazienti tolti dalle mani dei "medici che applicano i metodi riconosciuti"?

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