Re: Il metodo Simoncini

Inviato da  carloooooo il 12/1/2008 12:51:56
Io non ne so niente, certo che però gente che disinforma in questo campo ce n'è davvero tanta.

Ho dato una letta al thread linkato da climber, e un utente indicava questa pagina, che a sua volta fa riferimento a questo studio ufficiale.

La pagina recita così:

Pubblicato nel 2004 lavoro scientifico australiano che prende in esame dieci anni di statistiche mediche australiane e americane (gennaio 1994-gennaio 2004) sui risultati della CHEMIO nella cura del cancro.

I risultati sono catastrofici : solo il 2% dei pazienti sottoposti alla chemio risulta essere ancora vivo dopo 5 anni dall’inizio del trattamento “terapeutico”.

L’articolo è molto semplice come impostazione e, sia in tabella 1 (pp.551) che in tabella 2 (pp.552) sono riportate, in ultima colonna, queste percentuali di sopravvissuti alla CHEMIO dopo 5 anni dall’inizio del trattamento:

percentuale di sopravvissuti dello zero per cento: cancro del pancreas, cancro dell’ utero, cancro della prostata, cancro della vescica, cancro del rene, Melanoma, Sarcoma e Mieloma Multiplo;

percentuale di sopravvissuti dell’1% : cancro dello stomaco e del colon;

percentuale di sopravvissuti del 2% : cancro della mammella e del polmone;

percentuale di sopravvissuti del 3-5% : cancro del retto;

percentuale di sopravvissuti del 4-5% : tumori al cervello;

percentuale di sopravvissuti del 5% : cancro dell’esofago;

percentuale di sopravvissuti del 9% : cancro dell’ovaio;

percentuale di sopravvissuti del 10% : linfoma NON Hodgkin;

percentuale di sopravvissuti del 12% : cancro della cervice uterina;

percentuale di sopravvissuti del 40% : Seminoma del testicolo e Linfoma di Hodgkin.



Al che mi sono spaventato e sono andato a leggere un po' l'articolo da cui sarebbero tratti questi dati. Senza andare oltre la prima pagina (abstract) si è scoperto che:


Materials and methods: We undertook a literature search for randomised clinical trials reporting a 5-year survival benefit attributable solely to cytotoxic chemotherapy in adult malignancies. The total number of newly diagnosed cancer patients for 22 major adult malignancies was determined from cancer registry data in Australia and from the Surveillance Epidemiology and End Results data in the USA for 1998. For each malignancy, the absolute umber to benefit was the product of (a) the total number of persons with that alignancy; (b) the proportion or subgroup(s) of that malignancy showing a benefit; and (c) the percentage increase in 5-year survival due solely to cytotoxic chemotherapy. The overall contribution was the sum total of the absolute numbers showing a 5-year survival benefit expressed as a percentage of the total number for the 22 malignancies.

Results: The overall contribution of curative and adjuvant cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adults was estimated to be 2.3% in
Australia and 2.1% in the USA.

Conclusion: As the 5-year relative survival rate for cancer in Australia is now over 60%, it is clear that cytotoxic chemotherapy only makes
a minor contribution to cancer survival.
To justify the continued funding and availability of drugs used in cytotoxic chemotherapy,
a rigorous evaluation of the cost-effectiveness and impact on quality of life is urgently required.


Cioè si dice che le percentuali riportate per ciascun tipo di tumore esprimono il contributo della chemioterapia alla speranza di vita dopo 5 anni, la cui media si attesta poco sopra il 2%.

Il dato è effettivamente preoccupante, ma questo assolutamente non vuol dire che le speranze di sopravvivenza di chi si sottopone alla chemioterapia sono 2%.

Se è questa le serietà di chi sostiene le cure alternative...

Carlo

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