Re: Scie chimiche- dibattito- Ma scusate...

Inviato da  Fabrizio70 il 25/8/2009 22:22:01
Citazione:

trovare uno o (meglio) più docenti universitari disponibili non sarà semplice...


Ma neanche troppo difficile spero , pensavo di partire dal professor Bartolelli...

http://www.corriere.it/speciali/pioggia2002/pioggia.shtml

Citazione:

Non piove, governo ladro. Con i tempi che corrono, la correzione a uno dei più stantii luoghi comuni italiani è d'obbligo. Specialmente per chi sappia qualcosa del Progetto Pioggia, un esperimento che Regioni e Governo, dopo averlo promosso nel Sud e nelle Isole, hanno bloccato nel 1996, proprio quando cominciava a dare i suoi frutti e che solo sul finire dell'anno scorso sembra aver ripreso vita. Di che si tratta?
«Del sistema più rapido, più sicuro e meno costoso per accrescere le precipitazioni» dice il professor Massimo Bartolelli, ordinario di Economia e politica agraria all'Università di Bari e presidente della Tecnagro , «E forse è proprio per questo che da noi stenta tanto a partire, nonostante siamo considerati tra, se non i, migliori del mondo in questa tecnica, dopo gli israeliani».

COS'E' IL PROGETTO PIOGGIA - In pratica si tratta di questo. Ogni volta che c'è una nuvola in cielo con determinate caratteristiche (umidità, temperatura, quota), un aereo bimotore attrezzato con un semplicissimo diffusore si alza, raggiunge la base della nuvola e inizia la semina. Miliardi di granelli di "polvere" vengono catturati dai moti convettivi dell'aria che li portano in alto, nel mezzo della nuvola. Lì, la costringono a cedere una quantità maggiore di acqua di quella che avrebbe ceduto in condizioni naturali.
«Tutto qui», dice il generale Nania, ex responsabile del meteo dell'aeronautica Militare italiana e oggi responsabile scientifico della Tecnagro , associazione senza fini di lucro che da più di 15 anni studia e sviluppa questi sistemi arrivando, tra l'altro, a essere incaricata dall'Organizzazione Mondiale della Metereologia di avviare progetti per l'applicazione dell'inseminazione della pioggia in tutto il bacino del mediterraneo, paesi come l'Arabia Saudita, l'Iraq, l'Iran e altri del bacino Mediterraneo .
«Non si inquina, perchè il condensante è neutro, - spiega Nania - si ha un risultato misurabile con radar adeguatamente tarati e, soprattutto, non si ruba acqua a nessuno. Noi miglioriamo l'efficienza delle nuvole, solo questo: non è che se piove su A togliamo pioggia a B ».(N.B. grassetto nel testo)


http://www.aeronautica.difesa.it/Sitoam/Default.asp?idente=1398&idnot=10971&idsez=2&jdarg=

Citazione:

L’accordo è stato sottoscritto dal Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, gen. Ennio Pampena, in rappresentanza dell’Amministrazione Difesa, e dal Prof. Massimo Bartolelli, presidente della Tecnagro.
La collaborazione, che rientra nel quadro più ampio dei provvedimenti adottati lo scorso luglio dal Governo per rispondere efficacemente all’emergenza idrica, prevede lo svolgimento di varie attività di stimolazione artificiale della pioggia, per contrastare il fenomeno della siccità che negli ultimi anni affligge con particolare intensità alcune regioni del meridione d’ Italia.
L’Aeronautica Militare ha ritenuto di mettere a disposizione della Tecnagro, società che vanta vasta esperienza nel settore, le proprie strutture aeroportuali e le specifiche competenze nel settore meteorologico, al servizio della collettività e per la salvaguardia dell’ambiente.
La tecnica impiegata dalla Tecnagro per l’inseminazione delle nubi è stata già da tempo ampiamente utilizzata in altri Paesi, tra i quali USA e Israele, e sfrutta la capacità di alcune sostanze di uso comune, quali ad esempio ioduro d’argento, sale marino, ghiaccio secco, di stimolare la formazione di piccolissimi cristalli di ghiaccio su cui possano aggregarsi ed accrescere le gocce d’acqua presenti nelle nubi, favorendo le precipitazioni.


Poi ci sarebbero pure questi , hanno certificato gli esperimenti , da notare come un semplice esperimento possa controllare il clima nell'intera puglia praticamente , alla faccia di chi dice che è possibile solo il controllo di piccole aree...

AMS


Anche la Sapienza di Roma ha partecipato:

http://www.climagri.it/finaleGallo.htm

Citazione:

LINEA DI RICERCA 3.5: "Stima statistica descrittiva di alcuni casi sperimentali di incremento artificiale delle precipitazioni"

Responsabile della ricerca: Prof.ssa Francesca Gallo

Collaboratori : Prof.ssa Giovanna Jona Lasinio , Dott. ssa Arianna Orasi

Ente: Università di Roma "LA SAPIENZA"


Sommario delle attività
Il primo anno di attività ha visto impegnato il gruppo di ricerca nell’acquisizione delle informazioni necessarie a comprendere il protocollo dell’incremento artificiale delle precipitazioni e, più in particolare, la “storia” del “Progetto Pioggia”, che ha riguardato alcune regioni del Sud Italia a partire dal 1988. L’acquisizione di questo iniziale background è stato effettuato attraverso un’approfondita ricerca bibliografica relativa allo stato attuale della letteratura scientifica sull’argomento inseminazione artificiale delle nuvole e “Progetto Pioggia” (vd. Allegato 1).

Successivamente l’attenzione si è spostata su alcuni casi sperimentali di inseminazione artificiale delle nuvole effettuati in Puglia tra il 1992 al 1994. L’approccio di modifica del tempo che è stato utilizzato in Puglia è basato sul cosiddetto schema del processo relativo alla pioggia fredda ed è stato attuato mediante semina delle nuvole con ioduro d'argento: Agi. Gli esperimenti del “Progetto Pioggia” sono stati condotti operando in maniera casuale su due distinte aree geografiche pugliesi (aree bersaglio di Canosa e Bari) dentro le quali é stato possibile raccogliere dati dalle stazioni de:

- il Servizio meteo A.M.;
- il Servizio idrografico del ministero dei LL.PP.; (Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale – SIMN)
- la Rete agro meteorologica nazionale;
- Una densa rete di stazioni ad alta risoluzione spazio-temporale installata dall’UCEA nel 1992 (Rete Controllo Progetto Pioggia).



A proposito di politici , chissà se hanno risposto a questo...

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=14&id=32347

Citazione:

Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00452
Atto n. 3-00452

Pubblicato il 14 maggio 2002
Seduta n. 170

BONATESTA, BONGIORNO, PACE. - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio, delle politiche agricole e forestali e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso:

che l’attuale situazione di carenza di risorse idriche – come universalmente riconosciuto – trae origine soprattutto dalle variazioni climatiche che hanno interessato e presumibilmente continueranno ad interessare l’Italia ed altri Paesi;

che la situazione è particolarmente grave nell’Italia meridionale dove la quantità delle precipitazioni negli ultimi anni è stata inferiore di circa il 30 per cento rispetto alla media trentennale 1930-1960;

che il governo Berlusconi si è preoccupato della situazione costituendo presso il Ministero dell’ambiente e per la tutela del territorio un Comitato di Ministri (Ambiente, Politiche agricole e Infrastrutture) con lo scopo di superare l’emergenza idrica e per avviare un «progetto acqua», diretto soprattutto all’Italia meridionale;

che tale Comitato, come detto in un comunicato del 3 maggio 2002, avvierà, tra l’altro, «un serio programma di attivazione della pioggia»;

che esistono in Italia esperienze in materia di stimolazione artificiale della pioggia dovute alla Tecnagro (Associazione per le innovazioni tecnologiche, l’agricoltura e l’ambiente) con il suo «progetto pioggia» quasi ventennale. Questa tecnologia, della quale Israele è maestro, era stata importata in Italia nel 1985 ed era stata esplicitamente indicata nelle conclusioni di un’indagine conoscitiva del Senato della Repubblica sull’acqua; era stata il cuore del Convegno mondiale delle Nazioni Unite affidato alla Tecnagro e svoltosi a Paestum (Salerno) nel 1994; era chiaramente indicata nella fondamentale legge Galli (5 gennaio 1994, n. 36), realizzata in pratica con due centri fissi ed uno mobile della Tecnagro per la stimolazione della pioggia (Puglia, Sicilia e Sardegna) con piccoli aerei attrezzati e tecnici capaci;

che questo è il primo ed unico sforzo organico e continuativo, che si è avvalso in pieno della collaborazione degli israeliani, avviato nel 1984 dalla Tecnagro la quale, impegnata a fondo nella ricerca di soluzioni alla problematica dell’acqua per l’agricoltura del Mezzogiorno, da allora ha studiato, sperimentato ed attuato in varie regioni meridionali il ricordato «progetto pioggia»;

che si tratta in sostanza di un progetto volto a trasferire le tecnologie israeliane di stimolazione della pioggia nel Sud dell’Italia, adattandole e mettendole a punto in relazione alle situazioni del paese, nato per l’impulso iniziale della regione Puglia, esteso poi alla Sicilia, Sardegna e Basilicata, divenuto di interesse nazionale e pertanto cofinanziato dal Ministero;

che il progetto è divenuto gradualmente una delle più importanti iniziative a livello mondiale e purtroppo si è bloccato in Italia a causa di azioni motivate da interessi particolari o da colpevole trascuratezza, togliendo al Paese la possibilità di avvalersi su vasta scala di quanto messo a punto e quindi di disporre di grandi quantità di precipitazioni in più nel Mezzogiorno;

che l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) seguiva fin dall’inizio il progetto con grande interesse, perché era il primo caso (ad oggi l’unico) di applicazione organica della tecnologia israeliana – che l’OMM valutava essere la migliore – al di fuori dell’ambiente, in fondo limitato, di Israele;

che l’anno 1995 costituiva però un vero «spartiacque» per il progetto pioggia italiano che veniva bloccato dai politici, togliendogli ogni possibilità di farlo diventare una normale attività operativa almeno nel Mezzogiorno d’Italia e quindi di fornire in questi anni qualche miliardo di metri cubi di pioggia in più;

che la Tecnagro – a sue spese – continuava in Italia nell’attività di analisi e ricerche sui dati, nella manutenzione dei centri radar, nella sequenza ininterrotta di incontri e nell’organizzazione di convegni con appelli rivolti in particolare ai politici di turno a livello nazionale «con l’incredibile disinteresse», come denunciato in un volume di documentazione dal Presidente della Tecnagro Massimo Bartolelli, «del Ministero dell’ambiente e l’ostilità degli ultimi 4-5 Ministri dell’agricoltura»,

gli interroganti, con particolare riferimento alla attivazione dell’annunciato «serio programma nazionale per la stimolazione delle precipitazioni», chiedono di sapere se il Comitato dei Ministri intenda avvalersi delle esperienze e dei risultati ottenuti dalla Tecnagro con il suo «progetto pioggia» e portare così a conclusione una iniziativa meritoria e indispensabile per l’agricoltura meridionale




Sarei curioso inoltre di sapere come è andata a finire questa tesi....

http://www2.stat.unibo.it/Dottorato/MSRS/AbstractTesi/OrasiArianna.pdf

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