Re: Scie chimiche- dibattito- Ma scusate...

Inviato da  roberto55 il 10/10/2007 13:20:30
Per Semplice.

Io credo di non aver mai detto, in queste stesse 80 pagine, che le “scie” che tu ed altri vedete “non esistono”.
Non ho mai dato a nessuno, penso, del visionario o del bugiardo.
Ti assicuro: attribuisco sempre ai miei interlocutori la stessa buona fede che desidererei che i miei interlocutori attribuissero a me.

Ho detto invece un’infinità di volte di essere certo del fatto che i sostenitori della teoria delle “scie chimiche” siano convinti di vedere “scie chimiche” quando vedono, invece, normalissime scie di condensazione.

Commettono, cioè, un errore di interpretazione.

Mi chiedi un perché.
Mi chiedi ragioni del perché io venga qui a discutere di scie.
Anche questo l’ho detto più volte.
Perché mi dispiace - sinceramente mi dispiace (… però… se qualcuno non ci crede io non posso farci molto…) - che una cosa tanto assurda (me lo permettete questo aggettivo?… Sì?… Lo prendiamo tutti per il verso giusto?…) quanto le “scie chimiche” possa generare in un gruppo di persone una serie di così forti e ingiustificati timori.

Io lo so… porca miseria: io lo so che non esistono…
Certo: potrei tenermi questa certezza per me ed evitare di discutere.
Tanto… ho visto in quasi più di un anno qui su Luogocomune che discutere non serve a niente.
Sono sicuro del fatto, malgrado le molte argomentazioni portate mesi fa, di non essere riuscito a convincere nessuno, e per lungo tempo mi ci sono rassegnato.
Tant’è vero che per mesi in questo forum non ci ho più scritto una virgola.

Poi, soprattutto negli ultimi giorni, mi sono fatto riprendere un po’ dalla voglia.
Ma più che altro per passione dialettica o per la delusione di veder fatte, da parte dei sostenitori dell’ipotesi “scie chimiche”, sempre le stesse, sempre le stesse, sempre le stesse affermazioni.
Senza fare mai un passo in avanti.

E’ chiaro.
Ho una certa età, una discreta maturità e una buona esperienza della vita.
Un anno fa ritenevo di poter discutere “per convincere”.
Oggi ho fermamente capito che questa è solo una pia illusione.
Nessun sostenitore di tesi favorevoli alle “scie chimiche” si convincerà mai del contrario.
Non riescono a convincerli gli Scienziati, i Ministri, i Piloti, gli Ambientalisti, i Climatologi… secondo voi: sono così ingenuo, io, da pensare che li possa convincere un insignificante roberto 55?…

Però penso che una cosa la si possa notare.
Non discuto più con accanimento.
Intervengo qua e là… do magari qualche risposta elementare o faccio discorsi più ampi, più generali.
Ma non mi batto più su una foto o su un documento postato da me o da qualcuno.
Cerco, in sostanza, di mantenere una posizione defilata.

Questo non lo faccio certo per mancanza di rispetto verso nessuno, sia inteso.
Lo faccio, probabilmente, perché dentro di me, dopo tanto tempo, dopo una prima, normale fase un po’ dubitativa, dopo aver osservato ogni giorno il cielo ed aver letto moltissimo, sono giunto all’assoluta certezza che le “scie chimiche” non esistono.

Ne sono certo, sicuro: mi giocherei un patrimonio, se fosse una scommessa (… ma non è un gioco: sono il primo a dirlo).
Questa certezza, secondo me, mi ha tolto la “vis polemica”.

Io abito a Milano, Milano centro.
Ma porca miseria… ma perché, dico io, in più di un anno che discuto di scie non mi è capitato una sola volta…. me ne basterebbe una sola… di vedere una “scia anomala”?
Perché a me esperienze come quella raccontata da Music-Band nel suo ultimo post non sono mai capitate?…

Io sarei il primo a schierarmi dall’altra parte se una sola volta vedessi qualcosa di anomalo, una scia troppo bassa ad esempio, sopra la mia testa.

Un’ultimissima cosa per Music-Band.

Ricordo perfettamente la similitudine che io stesso sollevai tra la nebbia e le scie di condensazione.
Sarà stato il primo o il secondo post che scrivevo su Luogocomune a proposito di scie.
Non voglio tornarci su.
Mi concedi, Music, il duplice beneficio di essere stato io - da una parte - a spiegarmi male e di non essere stato - dall’altra parte - a mia volta capito?…

La cosa stava in piedi, sono entrambi fenomeni di condensazione e l‘esempio serviva, se non ricordo male, per introdurre il concetto di “punto di rugiada”… è che mancavano - per colpa mia, perché avevo trascurato di spiegarli - tutta una serie di nessi logici che legassero la nebbia alle scie.

Mi fermo.
Ho già scritto molto e non voglio tediare nessuno.
Un saluto a tutti.
roberto

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