Re: Scie chimiche- dibattito- Ma scusate...

Inviato da  RiccardoII il 2/10/2007 18:02:28
ciao scie-ziat,

come prima cosa volevo farti i miei complimenti per la serietà e la pazienza con cui stai portando avanti la discussione, sono convinto che solo in questa maniera si possano creare le circostanze per un dialogo costruttivo.

Da quel che vedo nel tuo ultimo post devi aver letto un articolo scientifico che è contenuto nelle references di un altro articolo più recente (del quale purtroppo non posso darti ora il titolo!) che ho appena finito di studiare, lo deduco dalle "formule con il rendimento propulsivo" e dai vari dati che hai menzionato, soprattutto il 15% di copertura media. Ebbene, io credo di aver compreso quasi tutti i concetti ivi espressi, soprattutto quelli riguardanti l'umidità relativa la quale ho capito essere di importanza centrale nella formazione delle scie di condensazione.

Quel che hai scritto è assolutamente vero, la generazione delle contrails non dipende solo dai tre valori bensì da molte altre variabili che ora non sto qui ad elencare. Si può ben dire, però, che i valori dell'umidità relativa e della temperatura giochino un ruolo di maggiore importanza rispetto agli altri.

Vengo al tuo post:

Citazione:
è spiegato anche che la persistenza delle contrails dipende dall'umidità relativa rispetto al ghiaccio (Relative Humidity Over Ice) che deve essere superiore al 100%,( il 15% del tempo di volo degli aerei viene svolto con RHi superiore al 100%), vi sono delle formule per calcolare l'umidità relativa rispetto al ghiaccoi (non credo sia presente nei sondaggi).


Nell'articolo si fa riferimento all'RH over ice che è diverso dall'RH over water. Le due RH sono funzione lineare una dell'altra. La condizione necessaria (ma non sufficiente) per cui si verifichi una contrails persistente è semplicemente che RHi > 100%. Alla temperatura di -40 °C questo significa avere una RH almeno del 67.5% (da qui il famoso valore 70%). Ora, nel radiosondaggio si fa riferimento all'RH over water, meno comodo per lo studio delle contrails. In compenso, però, in corrispondenza di ogni altezza c'è il valore della temperatura del dewpoint (ossia, ad alta quota, il valore del punto di brina). Si vede che a nessuna quota la temperatura ambiente eccede tale valore.

Ergo: sopra Udine, alle 12.00 di oggi, c'erano PROBABILMENTE le condizioni per la formazione di contrails (i valori del dewpoint sono molto prossimi a quelli della temperatura ambiente) ma è CERTO che non ci fossero le condizioni per la formazione di contrails persistenti (tempo > 2 minuti, per
definizione)

Ti sarei estremamente grato se tu potessi in qualche modo farmi avere i documenti che stai leggendo. Ce li hai in formato elettronico?

Se ti interessa i miei lo sono, e sono un po' più recenti

Riccardo

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